20 marzo 2019 14:05

Quali sono i limiti della Responsabilità civile professionale? Cos’è la Tutela legale? E, soprattutto, quali sono gli strumenti più idonei per tutelare il patrimonio dell’agenzia? Sono queste le domande più frequenti che emergono dal ciclo di seminari per agenti di viaggio organizzati da I4T, attualmente in corso in tutta Italia.
«Siamo al 50% degli eventi – dichiara Giovanni Giussani, direttore commerciale I4T – ed è ormai chiaro che una delle maggiori preoccupazioni è la ricerca di soluzioni finalizzate a mettere al riparo il business dai rischi, sempre più impattanti, dell’organizzazione diretta dei pacchetti. Molti confondono a questo proposito la Responsabilità civile professionale, obbligatoria per legge, con la Tutela legale, che invece è facoltativa e offre garanzie complementari».
La Responsabilità civile professionale è imposta dalla normativa, tanto agli Organizzatori quanto agli Intermediari. L’attività più a rischio è quella dell’organizzatore, che è direttamente responsabile del buon esito di tutti i servizi ed è chiamato a rispondere anche nei casi più gravi, come incidenti o altri danni direttamente causati dai fornitori ai clienti. L’Intermediario, al contrario, può commettere degli errori in fase di prenotazione, tipici e molto frequenti quelli sui nomi o sulle date, che generano danni sicuramente meno gravi rispetto al caso precedente, ma pur sempre dispendiosi da risolvere.
Attenzione quindi al tipo di polizza RC Professionale sottoscritta e alle coperture comprese: «Noi proponiamo diverse soluzioni – prosegue Giussani – che valutiamo insieme all’agenzia, in funzione del suo business di riferimento. Errori di biglietteria aerea, rischio volo, danno da vacanza rovinata e costi di riprotezione a causa di un evento di forza maggiore sono solo alcuni degli esempi di coperture che possono essere incluse o escluse».
Discorso diverso per la Tutela Legale, che proprio nel corso dei seminari sta riscontrando un grande successo presso gli agenti. Christian Garrone, responsabile dell’intermediazione assicurativa I4T, precisa: «Si tratta di una copertura facoltativa, che interviene in caso di contenziosi con i clienti e i fornitori. La polizza prevede il pagamento diretto o il rimborso delle spese legali necessarie sia per la difesa che per far valere i propri diritti e interviene in tutti quei casi non previsti dalla RC Professionale, perché non pertinenti o esplicitamente esclusi dalla polizza».

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[post_content] => Il Grand Hotel di Trento entra nell'orbita Hnh Hospitality, grazie all'intesa raggiunta dal gruppo con la famiglia Frizzera Stefenelli per rilevarne la gestione alberghiera.
Comincia così una nuova fase di sviluppo e crescita strategica per lo storico indirizzo del capoluogo trentino che continuerà ad operare con la medesima insegna “Grand Hotel Trento”, a tutela della sua identità, del suo posizionamento, valore e tradizione. Hnh Hospitality subentra nella gestione dell’azienda alberghiera, mentre la proprietà dell’immobile resta interamente alla famiglia Frizzera Stefenelli. La struttura, situata nel cuore di Trento, conta 136 camere, un importante centro congressi e un ristorante.
Il Grand Hotel Trento si inserisce nell’ampio portafoglio di hotel gestiti da Hnh Hospitality, segnando l’ingresso del gruppo in una nuova regione che consolida la propria presenza sul territorio nazionale. L’operazione rappresenta un momento importante in un anno altrettanto significativo per Hnh, che ha già annunciato diversi progetti strategici volti all’espansione e all’innovazione nel settore alberghiero.
«Questa operazione - sottolinea in una nota la famiglia Frizzera Stefenelli - è frutto di una scelta ponderata e di lungo periodo: abbiamo voluto affidarci a un gruppo di primaria importanza per accompagnare il Grand Hotel Trento in una nuova fase di crescita, preservandone il prestigio e la centralità per la città, mantenendo al contempo la proprietà dell’immobile».
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[post_content] => Domenica 7 dicembre 2025 prende vita nelle Cinque Terre la 64ª edizione dell'accensione del presepe ideato da Mario Andreoli, illuminato fino al 18 gennaio 2026.
Le oltre 250 figure - costruite a partire da materiali poveri, recuperati e trasformati dall’ingegno dell’ex ferroviere - tornano a popolare l’anfiteatro di vigneti che abbraccia Manarola.
Dopo la scomparsa di Mario Andreoli nel 2022, la sua eredità è stata raccolta dall’associazione Presepe di Manarola affiancata dal Cai La Spezia, mentre il Parco nazionale delle Cinque Terre e il comune di Riomaggiore collaborano alla tutela e sostengono la continuità di questa grandiosa opera artistico-ambientale in dialogo con il paesaggio in cui è inserita.
Quest’anno c’è un ulteriore elemento speciale: in occasione dell’accensione, per la prima volta dopo tredici anni, sarà possibile raggiungere Manarola da Riomaggiore percorrendo la Via dell’Amore, aperta gratuitamente, in entrambi i sensi, dalle 15.00 del 7 dicembre.
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«Il Presepe Luminoso di Manarola è un’eredità visionaria e un patrimonio collettivo delle Cinque Terre – commenta Fabrizia Pecunia, sindaca di Riomaggiore - una delle sue attrazioni turistiche più convincenti, simbolo di creatività e memoria, ispirazione per la comunità e per tutto il territorio».
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Formazione, competenze e nuovi ecosistemi: con Next Level e Future Travel Minds, BIT diventa la piattaforma che connette changemakers, professionisti emergenti e imprese alla ricerca di nuove visioni.
In un momento in cui i cambiamenti nell’industria del turismo richiedono energie sempre nuove, a BIT 2026, presentata da Fiera Milano da martedì 10 a giovedì 12 febbraio prossimi, gli operatori dialogano con chi il futuro lo sta già immaginando: studenti d’eccellenza, innovatori e professionisti emergenti. Con questo focus su professionalità e talento, BIT 2026 amplia e rafforza la propria vocazione di piattaforma evoluta, un hub di contenuti e relazioni di qualità dove i giovani talenti incontrano l’industria per creare connessioni che generano valore per tutta la filiera. L’obiettivo è costruire un ecosistema che metta al centro persone, competenze e territori, permettendo ai nuovi Travel Expert di formarsi, ispirarsi e inserirsi nel mercato in modo consapevole e preparato.
Future Travel Minds e Next Level: due arene per i professionisti di domani
L’investimento sui giovani passa innanzitutto da Future Travel Minds, l’evento pensato per dare voce alla nuova generazione di professionisti, studenti universitari e changemaker che stanno immaginando un turismo più sostenibile, digitale, inclusivo e umano. Una giornata intera dedicata a leadership, sviluppo delle soft skill, innovazione e tecnologia, destinazioni smart, sostenibilità, ESG, marketing e storytelling, personal branding, start-up e imprenditorialità.
Una visione che si esprime anche in Next Level, il programma di workshop tematici pensato per fornire formazione pratica e avanzata agli operatori del settore. Dalla Travel Agents Academy all’Hospitality Academy, fino alla Storytelling Farm dedicata a narrazione dei territori, scrittura creativa, social media e fotografia, e alla Discovery Italy Academy focalizzata sul racconto dell’offerta italiana ai buyer nazionali e internazionali: un arco di tre giorni che parla la lingua delle competenze reali richieste dal mercato.
Come le aziende attirano i giovani talenti: l’employer branding
L’employer branding sarà uno dei temi affrontati al Future Travel Minds per aiutare le aziende a dialogare con i nuovi talenti. Nel turismo infatti, ancora più che in altri settori, il capitale umano incide direttamente sulla qualità della customer experience e presentarsi come un datore di lavoro credibile e attrattivo è diventato essenziale.
Ma da dove parte una strategia efficace nel Travel? Dal racconto chiaro della propria identità: cultura aziendale, valori, opportunità di crescita, attenzione al benessere. Come ricorda Luca Limongelli, Responsabile Ufficio Commerciale & Marketing di AlmaLaurea per le Imprese, “fare employer branding significa coinvolgere in un dialogo costante i potenziali candidati”, comunicando cosa distingue davvero un’azienda dalle altre. È un percorso che si costruisce nel tempo, combinando presenza online, pagine careers curate e contenuti che mostrino in modo autentico cosa significa lavorare in quell’organizzazione. “Fare employer branding significa coinvolgere in un dialogo costante i potenziali candidati, comunicando cosa distingue davvero un’azienda dalle altre. È un percorso che si costruisce nel tempo, combinando presenza online, pagine careers curate e contenuti che mostrino in modo autentico cosa significa lavorare in quell’organizzazione”.
Nel turismo, questo approccio si traduce in percorsi formativi, piani di sviluppo, iniziative di welfare e momenti di confronto dal vivo che, secondo Limongelli, “potenziano la credibilità del brand e portano candidature più qualificate. Anche strumenti come gli employee referral contribuiscono a rafforzare la reputazione interna: quando sono i collaboratori stessi a farsi ambassador, l’immagine dell’azienda si consolida”.
In un mercato competitivo e caratterizzato da forte stagionalità, come il turismo, l’employer branding diventa così una leva per attrarre e trattenere i profili migliori, offrendo ai giovani un ingresso nel settore fondato su crescita, valori condivisi e un forte senso di appartenenza. A BIT 2026, questo tema trova una piattaforma dedicata in cui aziende e talenti possono incontrarsi in modo diretto, concreto e qualificato.
Empatia, la nuova abilità per muoversi nel mondo (anche nelle professioni del turismo)
Altrettanto importanti del talento sono nel turismo le soft skill relazionali, che a BIT 2026 saranno un altro dei focus di Future Travel Minds. A cominciare dall’empatia, che diventa uno strumento concreto per migliorare la qualità delle relazioni, sia all’interno delle organizzazioni sia nell’incontro quotidiano con i viaggiatori. Un percorso che parte da una provocazione: da “terza parola più ricercata al mondo dopo Resilienza e Trump” a nuovo significato, quello di un luogo-terzo che co-creiamo insieme. Verranno esplorati temi come l’impatto delle emozioni, l’intelligenza emotiva, il senso della diversità, la ricerca di un cambiamento personale e collettivo, e la distinzione tra cambiamento – ciò che ci accade – ed evoluzione, cioè ciò che scegliamo di far accadere.
Ne parlerà Andrea De Beni, coach, formatore e speaker motivazionale oltre che cofondatore e vicepresidente dell’associazione Bionic People, che porta sul palco un approccio profondamente umano: “Quando dico che per me l’empatia è la creazione di un luogo-terzo, intendo uno spazio condiviso che sovrascrive due stati emotivi diversi e li trasforma in una connessione nuova e generativa. Quando lavoriamo sulle nostre competenze emotive cambia il modo in cui stiamo in relazione: l’empatia non è solo sostegno nei momenti difficili, è anche la capacità di celebrare insieme i successi senza pregiudizi e senza paura di essere visti. La diversità è una lente che può bloccarci oppure aprirci possibilità: sta a noi decidere se viverla come limite o come un’occasione per evolvere, nelle aziende come nei viaggi”.
Per De Beni, empatia significa generare uno spazio condiviso in cui le emozioni, anche quelle difficili, diventano terreno fertile per la comprensione reciproca e per la collaborazione: “Anche il riconoscimento delle nostre fragilità può trasformarsi in risorsa professionale”, conclude.
Una piattaforma che amplifica i talenti
Con una community che coinvolge buyer italiani e internazionali, professionisti della filiera, giornalisti, esperti viaggiatori, storyteller, content creator, rappresentanti dei territori e innovatori, BIT diventa una piattaforma amplificata che riconosce tutti come Travel Makers: protagonisti diversi, ma accomunati dalla capacità di generare valore condiviso. È questa pluralità – fatta di chi progetta prodotti turistici, di chi li racconta, di chi li distribuisce e di chi li vive – a definire l’identità della manifestazione e a rendere il viaggio un’esperienza multidimensionale, ricca di competenze e punti di vista.
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Appuntamento a Fiera Milano, quartiere di Rho, da martedì 10 a giovedì 12 febbraio 2026.
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Msc Crociere rafforza la propria presenza nel Nord Italia. La compagnia ha infatti suddiviso in tre le le aree commerciali, assegnando l’area Nord Ovest alla nuova area manager Lucia Fornaro.
La decisione si inserisce nel piano strategico volto a consolidare e rafforzare ulteriormente la presenza della compagnia attraverso un presidio sempre più capillare di un territorio che continua a esprimere rilevanti potenzialità di crescita. L’area Nord Ovest si integra così nella struttura commerciale aggiungendosi all’area Nord guidata da Gianni Pilato, all’area Nord Est sotto la responsabilità di Marco Vedovato, all’area Centro affidata a Giuseppe Pane e alle aree Sud e Sud 1, gestite rispettivamente da Francesco Manco e Beppe Lupelli.
Queste novità permetteranno di articolare in modo ancora più dettagliato la value proposition di Msc Crociere alle agenzie di viaggio, rafforzando così la squadra che fa capo a Luca Valentini, direttore commerciale Italia.
Lucia Fornaro, così come gli altri area manager, riporterà direttamente a Fabio Candiani, direttore vendite Italia.
La nuova area
«La creazione di questa nuova area nasce dall’esigenza di potenziare ulteriormente la nostra forza vendite nel Nord Italia e di consolidare il rapporto con le agenzie di viaggio, che per Msc Crociere continuano a rappresentare un canale distributivo primario e imprescindibile» ha spiegato Valentini.
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Lucia Fornaro, torinese, è da otto anni all’interno della forza vendite come referente commerciale del Piemonte. Vanta un’esperienza di oltre 25 anni nel settore del turismo e in particolare della distribuzione italiana, avendo lungamente lavorato nelle e con le agenzie di viaggio di un gruppo organizzato. Guiderà uno staff commerciale di tre sales account seguendo il Nord Ovest Italia, dalla Val d’Aosta, a Piemonte, Liguria e Toscana, e contribuirà allo sviluppo delle partenze con volo da Malpensa, e in particolare degli homeport di Genova, Venezia e Livorno.
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[post_content] => Ita Airways alza il sipario sulla rinnovata Hangar Lounge al Terminal 1 dell’area d’imbarco A di Roma Fiumicino.
La lounge presenta 135 mq in più di superficie, 65 nuove sedute, per un totale di 205 posti, un ingresso alla sala ampliato di 50 mq e un nuovo welcome desk. Un salto di qualità nell’esperienza dei passeggeri che consentirà di accogliere in maniera ancora più confortevole anche i clienti delle compagnie del Gruppo Lufthansa nell’ambito del processo di integrazione di Ita Airways nel gruppo.
La grande novità dell’Hangar Lounge è la Silent Room, uno spazio raffinato di 90 mq con 25 chaise longue: una risposta concreta all’esigenza di benessere e tranquillità dei viaggiatori moderni. Nella lounge, il viaggio inizia prima del volo: nei suoni, nei profumi, nella luce e la Silent Room viene reinterpretata come un’oasi ovattata in un contesto frenetico.
Parallelamente, la Exclusive Room, area riservata ai clienti Executive, viene arricchita con la presenza di una cantinetta di vini selezionati e bollicine, oltre a un monitor informativo per consultare in tempo reale gli orari di partenza dei voli. Inoltre, nell’area bagno interna, i clienti avranno a disposizione una doccia con cromoterapia per un comfort superiore. Il rinnovamento della Hangar Lounge ha riguardato anche la riprogettazione e l’aumento del numero dei bagni all’interno della sala: questi sono stati posizionati vicino all’ingresso per rendere sempre più agevole l’accesso degli ospiti.
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[post_content] => Pieno rilancio per Aqaba, destinazione strategica per la Giordania che registra una crescita complessiva forte: +9,2%, superando 710,000 visitatori entro settembre 2025 con record eccezionali: gennaio e aprile guidano con +103,8% e +52,4%.
I dati e i nuovi progetti sono stati presentati in occasione del Workshop The Jordan Inbound Tour Operators Association (Jitoa). L’Associazione dei tour operator inbound della Giordania (Jitoa), insieme ai partner e sponsor Aseza/Aqaba Special Economic Zone Authority e Royal Jordanian, hanno incontrato il trade italiano con un doppio evento in collaborazione con Travel Open Day che si è svolto a Roma e a Milano, sotto l’alto patrocinio di sua eccellenza Qais Abu Dayyah, ambasciatore del Regno Hashemita di Giordania in Italia.
Nonostante la situazione geopolitica, i dati mostrano una tendenza in crescita segnalando una ripresa significativa dopo il momento più difficile del 2024.
«Il mercato italiano - ha commentato Thabet Al - Nabulsi, Tourism Commissioner Aseza - oggi vive una ripresa cauta e costante con 6.054 arrivi, anche se i numeri sono ancora lontani dopo aver raggiunto il picco post pandemico con 38.527 presenze e anche a causa del forte calo del 2024 dovuta alla guerra a Gaza e all'instabilità regionale. E' importante sottolineare che il mercato italiano mantiene un alto potenziale per cultura, diving e sole invernale».
Nonostante le difficoltà del mercato europeo, Aqaba ha registrato performance eccezionali in altri segmenti. Gennaio e aprile 2025 hanno segnato incrementi straordinari rispettivamente del 103,8% e del 52,4% rispetto all'anno precedente, trainati principalmente dal turismo domestico, dai paesi del Golfo Persico e dall'Asia.
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Questa scelta risponde a una tendenza globale sempre più marcata: i viaggiatori, soprattutto le nuove generazioni, cercano esperienze autentiche e responsabili.
(Manuela Ippolito)
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[post_content] => L’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo ha celebrato la 10ª edizione del Premio Stampa Israele, un traguardo che testimonia dieci anni di dialogo costante tra la destinazione e il mondo dell’informazione. L’edizione 2025 ha premiato le firme che hanno saputo raccontare Israele con profondità, sensibilità e completezza.
Come dichiarato da Kalanit Goren Perry, direttrice dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo a Milano, «il premio stampa trade è stato assegnato a Enzo Scudieri, giornalista di Travel Quotidiano, in riconoscimento della capacità di narrare Israele con sensibilità, attenzione e notevole approfondimento».
Oltre alla targa celebrativa è stato consegnato anche un attestato di piantumazione di un albero in Israele, come simbolo di un legame che cresce nel tempo.
Nuovi progetti per il 2026
A partire dal 15 gennaio, sarà inaugurata la grande mostra evento “A Voice from the Desert”, dedicata al grande Rotolo di Isaia, uno dei più importanti testi antichi del patrimonio ebraico. La mostra rappresenta un appuntamento culturale di eccezione e sarà uno degli eventi chiave del 2026. Un altro progetto di avanguardia riguarda la Geniza del Cairo, che diventa finalmente consultabile online grazie a un’iniziativa tecnologica israeliana di respiro internazionale. Si tratta di un archivio storico di oltre mille anni, fondamentale per la ricerca sulle comunità ebraiche mediterranee.
Trasporti: Wizz Air raddoppia le rotazioni su Tel Aviv
Sul fronte dei collegamenti aerei, Wizzair rafforza la propria presenza a Ben Gurion, trasformando Tel Aviv in un vero e proprio hub e raddoppiando le rotazioni. Una notizia significativa per il mercato italiano, che potrà contare su nuove frequenze e maggiori opportunità di viaggio.
Israele non si ferma: premi, riconoscimenti e nuove eccellenze
L’anno che sta per concludersi ha registrato risultati importanti. Neot Smadar è stato nominato miglior villaggio per il turismo rurale e sostenibile dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (UN Tourism). Gerusalemme si conferma tra le destinazioni gastronomiche più interessanti del mondo, mentre Tel Aviv si distingue come capitale della cucina contemporanea. Premiati il Chakra di Gerusalemme e il George & John, all’interno del Drisco Hotel di Tel Aviv. Il Six Senses Shaharut entra nella classifica dei Migliori 10 hotel e resort del 2025 di Condé Nast Traveler, consolidando la leadership del Paese nell’ospitalità di alta gamma.
Kalanit Goren Perry ha espresso grande soddisfazione al termine della serata: «Il mio Paese è stato raccontato dai vari media in modo creativo e coinvolgente: dall’offerta religiosa a quella culturale e gastronomica. Con questi nuovi progetti guardiamo al futuro con fiducia e determinazione».
(Enzo Scudieri)
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[post_content] => L’hotel Arya di Sirmione entra ufficialmente nel network Bwh Hotels Italy and South-East Europe. Si tratta del secondo ingresso sul lago di Garda per il gruppo, che rafforza così la propria presenza in una delle destinazioni più amate d’Italia.
La struttura
Situato all’inizio della penisola di Sirmione, il Bw Hotel Arya si inserisce in un contesto di grande fascino. Il legame con il territorio si riflette già all’ingresso: nella hall, un’installazione muraria in ceramica firmata dall’artista Vincenzo D’Alba interpreta i paesaggi gardesani e trasforma l’accoglienza in un omaggio alla città e al lago che la circonda.
La struttura dispone di 40 camere; tra queste spicca una suite esclusiva con terrazza e mini piscina privata. Alcune camere si affacciano sui giardini che circondano l’hotel; altre sono concepite come appartamenti, ma non mancano soluzioni più classiche, pensate per rispondere alle esigenze di chi viaggia per lavoro e desidera un ambiente pratico e confortevole.
«Siamo orgogliosi di entrare a far parte del network Best Western, un marchio che rappresenta qualità e affidabilità a livello internazionale. Per noi è un riconoscimento del lavoro svolto negli anni e un’opportunità per far conoscere ancora di più Sirmione e il nostro hotel a un pubblico globale. L’Arya nasce con l’idea di offrire un’esperienza di soggiorno che unisca comfort, natura e cultura, e crediamo che questa nuova collaborazione ci permetterà di valorizzare al meglio il territorio gardesano» ha commentato Luca Andriani, proprietario della struttura.
Parole cui fanno eco quelle di Fabrizio Doria, chief development officer di Bwh Hotels Italy and South-East Europe: «L’ingresso dell’hotel Arya nel brand Best Western conferma la nostra strategia di crescita nelle destinazioni più attrattive d’Italia. Sirmione è una località iconica, capace di coniugare storia, benessere e paesaggi unici. Con questo secondo ingresso sul lago di Garda rafforziamo ulteriormente la nostra presenza in un’area di grande interesse turistico».
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Karelle Lamouche è il nuovo ceo per Europa e Nord Africa per il segmento Premium, Midscale & Economy di Accor. Nel suo nuovo ruolo guiderà le attività del gruppo in un’area strategica che comprende oltre 3.000 hotel in più di 40 Paesi, pari a circa il 40% dell’intera rete globale del Gruppo.
Con quasi trent’anni di esperienza in Accor, Karelle Lamouche ha ricoperto posizioni di crescente responsabilità, più recentemente come chief operating officer per Europa e Nord Africa, dopo essere stata chief commercial officer per lo stesso segmento di brand.
Una carriera in Accor
Entrata in Accor nel 1998, ha maturato un’esperienza trasversale che l’ha portata da ruoli operativi in hotel – incluso quello di general manager – fino a posizioni di leadership a livello nazionale e globale nelle funzioni operative, marketing, comunicazione e commerciale.
Commentando la nomina, Karelle Lamouche, ha detto: «Questa regione è la destinazione di viaggio numero uno al mondo, e racchiude una straordinaria varietà di mercati, lingue e culture. Accor ha una conoscenza unica di questa complessità e dispone di competenze, dimensioni, marchi, capacità distributive, sistemi e eccellenza operativa per generare valore per i nostri partner proprietari e fidelizzare gli ospiti. Sono entusiasta di guidare il business in quest’area, sostenere la nostra crescita in destinazioni emergenti e portare nuova energia e nuovi visitatori in quelle già consolidate».
Jean-Jacques Morin, deputy ceo del gruppo Accor, ha aggiunto: «Karelle Lamouche porta con sé una profonda esperienza di leadership che abbraccia tutte le anime del nostro business: dalle operazioni alberghiere alla strategia commerciale, includendo brand, loyalty, distribuzione e marketing. La sua capacità di supportare i proprietari nell’ottimizzazione degli investimenti, offrendo al contempo un’esperienza eccellente agli ospiti, la rende la figura ideale per questo ruolo».
La divisione Premium, Midscale & Economy di Accor comprende un ampio portafoglio di brand tra cui Pullman, Mövenpick, Swissôtel, Novotel, Mercure, Handwritten Collection, Tribe, Ibis e Greet.
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