22 gennaio 2025 11:07
Perdite dimezzate per easyJet all’avvio della stagione invernale, grazie alla riduzione dei costi del carburante e all’aumento dei viaggi nel periodo natalizio, nonché alla crescita dei pacchetti targati easyJet Holiday.
Nei tre mesi chiusi lo scorso 31 dicembre il rosso, prima delle tasse, si è attestato a 61 milioni di sterline, rispetto ai 126 milioni dell’anno precedente, con un miglioramento del 52%. La perdita operativa è stata di 40 milioni di sterline rispetto ai 117 milioni di sterline, mentre il numero di passeggeri trasportati è salito del 7% con un load factor dell’88,2%. easyjet Holiday ha riportato un utile pari a 43 milioni di sterline, +12 milioni rispetto ad un anno fa.
Segno più anche per il fatturato del gruppo che ha raggiunto quota 2,04 miliardi di sterline (+13%) a e in particolare quello passeggeri dell’11% a 1,255 miliardi di sterline.
Nonostante la perdita, easyJet prevede di centrare un utile ante imposte di 709 milioni di sterline per l’esercizio finanziario in corso, che si concluderà a settembre.
Il ceo, Kenton Jarvis, ha dichiarato che la compagnia aerea ha fatto “progressi positivi” verso l’obiettivo a medio termine di profitti annuali al lordo delle imposte di 1 miliardo di sterline. «Abbiamo riscontrato una domanda costante per i voli e le vacanze di easyJet … con destinazioni preferite come Palma, Faro e Alicante e altre nuove come la Tunisia e il Cairo».
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[post_content] => L'ambizioso obiettivo della Turchia di raggiungere i 60 milioni di visitatori e 60 miliardi di euro di entrate turistiche nel 2024 non solo è stato raggiunto, ma anche superato.
Secondo i dati dell'Istituto di statistica del Paese (Tuik), la destinazione ha accolto oltre 62 milioni di turisti - con una crescita del +9% -, generando entrate per 61,1 miliardi di dollari, l'8,3% in più rispetto al 2023.
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[post_content] => Nell'ultimo triennio, sono state 409 le sentenze digitali nel settore turistico italiano per un valore complessivo delle controversie pari a circa 45 milioni di euro. In altri termini, la conflittualità media per singola sentenza risulta pari a oltre 109 mila euro.
Emerge da uno studio dell'istituto di ricerca Demoskopika che ha analizzato le sentenze tributarie di merito digitali per regione nel triennio 2022-2024 rilevati dalla banca dati della giurisprudenza tributaria del ministero dell'Economia e delle Finanze aggiornate al 30 settembre 2024.
Circa il 36,2% dei giudizi ha avuto un esito favorevole al contribuente, mentre il 34,2% è stato favorevole all'ufficio; il restante 29,6% rientra in altre tipologie di esiti processuali. Secondo il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio, "è fondamentale un'azione coordinata tra istituzioni a tutti i livelli per ridurre il contenzioso e garantire maggiore competitività al settore turistico".
Regione per regione
A livello regionale emerge un quadro piuttosto variegato: Lazio, Sicilia e Puglia, con 189 controversie e un valore del contenzioso tributario pari a 25 milioni di euro, si caratterizzano quali sistemi turistici "più litigiosi".
Sul versante opposto i meno avvezzi al contenzioso risultano Umbria, Basilicata e Valle d'Aosta totalizzando, nell'arco temporale individuato, 6 controversie per un valore complessivo pari a poco più di 246mila euro. Infine, un'ultima curiosità: in Molise, con oltre 343mila euro, il valore medio più alto per controversia, seguito da Puglia (261mila euro) e Lombardia (175mila euro).
In particolare: Lazio con 82 controversie per un valore pari a 10,8 milioni di euro, Sicilia con 73 contenziosi per un valore pari a 5,3 milioni e Puglia con 34 contenziosi per 8,9 milioni.
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Secondo0 le osservazioni di Confcommercio sono 8 milioni gli italiani, in questo primo trimestre dell’anno, che effettuano una vacanza sulla neve, dato leggermente in calo rispetto al 2024 a causa principalmente di una programmazione più tardiva, tendenza che si è consolidata in questi ultimi anni.
Si tratta di spostamenti “mordi e fuggi” con una durata massima di 4-5 giorni. Solo il 10% di chi prevede di fare una vacanza in montagna ha programmato la classica settimana bianca. La spesa media pro-capite è intorno ai 380 euro.
Tra chi sceglie la montagna, 8 italiani su 10 preferiscono le mete italiane: Trentino e Alto Adige le più gettonate, seguite da Valle d’Aosta e Piemonte, mentre la Lombardia perde attrattività. C’è però un 9% di amanti della neve oltre confine, soprattutto sui crinali alpini di Svizzera, Austria e Francia, mentre il 7% degli intervistati è intenzionato a trascorrere periodi di vacanza sia sulle montagne italiane che di altri Paesi (+4% rispetto al 2024).
Riposo e escursioni
Le vacanze sulla neve sono innanzitutto viaggi di coppia (64%) o di famiglia (40%), trascorsi in alberghi, ma anche in soluzioni ricettive tipiche del contesto montano come baite, chalet e rifugi, che conquistano il 14% delle preferenze. Solo un terzo di chi va in montagna intende praticare sport invernali, prevalentemente sci.
La maggior parte delle persone ha come obiettivo il riposo (51%), le escursioni naturalistiche (46%), le degustazioni enogastronomiche (29%) e il relax in Spa e centri benessere (25%). Questa tendenza ha profondamente modificato, negli anni, le caratteristiche dell’offerta di servizi turistici in montagna, rendendo i flussi meno dipendenti dalle condizioni dell’innevamento, un’incognita sempre più rilevante e difficile da controllare
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[post_content] => Crescita a doppia cifra per il sistema aeroportuale italiano nel 2024 grazie, soprattutto, al traffico sulle destinazioni internazionali. Secondo i dati di Assaeroporti a consuntivo dell'anno appena archiviato, negli scali del nostro Paese sono transitati oltre 219 milioni di passeggeri, l’11,1% in più rispetto al 2023. Di questi, 146 milioni volano su rotte internazionali.
Per la prima volta dal 2019, la composizione del traffico torna, quindi, ai valori pre-pandemia, con un terzo dei viaggiatori sul segmento domestico e due terzi su quello internazionale.
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[post_content] => Segmento corporate nel mirino di easyJet con il nuovo programma 'easyJet Plus for Business', che consente alle aziende di acquistare, gestire e ottenere sconti su numerosi abbonamenti per i propri dipendenti.
La nuova offerta include una sezione dedicata su plus.easyjet.com, dove le aziende possono acquistare fino a 250 abbonamenti in un'unica soluzione. Inoltre, è stato introdotto un programma di sconti che prevede un abbonamento gratuito per ogni 10 acquistati.
L'abbonamento propone ai clienti una vasta gamma di vantaggi, come il deposito bagagli dedicato, l’imbarco prioritario, i posti premium, l'accesso al controllo di sicurezza Fast Track in aeroporti selezionati e la possibilità di anticipare gratuitamente il volo di ritorno.
Il costo dell'abbonamento easyJet Plus è di €298 all'anno per persona.
"Siamo sempre alla ricerca di nuovi e innovativi modi per offrire ai nostri clienti business più scelta e un grande valore - sottolinea James Marchant, head of business development di easyJet -. Con il lancio di easyJet Plus for Business, rendiamo ancora più semplice per le aziende e per chi viaggia frequentemente per lavoro usufruire dei vantaggi della nostra offerta Plus, gestire gli abbonamenti e accedere alla flessibilità di cui hanno bisogno."
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Anche alla luce dei numeri di bilancio appena approvati dal cda di Alpitour, Tamburi Investment Partners conferma la decisione di impegnarsi maggiormente nel gruppo, esercitando la prelazione per l’acquisto dell’intera quota detenuta in Alpiholding dalla società Dal 1802 Educazione Cultura Salute Ambiente Tecnologia e assicurando al contempo alla stessa Alpiholding i mezzi finanziari per esercitare a propria volta la prelazione per l’acquisto di tutte le azioni detenute in Alpitour da Dal 1802 e da Parabensa.
"Le partecipazioni offerte in prelazione ad Alpiholding e Asset 1 (il veicolo d'investimento in Alpitour, di cui Tip detiene il 36,2% del capitale tramite Asset Italia, ndr) - si legge in una nota - rappresentano complessivamente il 36,027% del capitale del gruppo turistico al netto delle azioni proprie. Conseguentemente, per effetto dell’esercizio delle due prelazioni, Asset 1 verrà a detenere in Alpitour una partecipazione in via diretta e indiretta pari al 94,661% del capitale. Tale partecipazione potrà ulteriormente incrementarsi, in caso di esercizi di diritti di co-vendita e/o opzioni di vendita, fino al 95,328% del capitale".
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[post_content] => Thai Airways alza il sipario sulla nuova poltrona di business class “Royal Silk” che debutterà gli Airbus A320: sono 20 gli aeromobili di questa tipologia presenti nella flotta del vettore, tutti ereditati in seguito all'integrazione con Thai Smile.
Le nuove poltrone di business class saranno disponibili su tutti e 20 i velivoli entro la fine del secondo trimestre 2025: le nuove cabine dispongono di 12 sedili in configurazione 2-2 sulle prime tre file e sono dotate di poggiatesta e poggia gambe regolabili, ma non di sistemi di intrattenimento integrati.
I passeggeri possono invece guardare i contenuti sui loro dispositivi personali attraverso il “sistema di intrattenimento wireless” di bordo.
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[post_content] => Cresce ancora il fatturato del gruppo Alpitour, che nell'anno finanziario chiuso lo scorso 31 ottobre ha registrato ricavi per circa 2,1 miliardi di euro, per un più 7% rispetto all'esercizio precedente. Si mantengono invece sostanzialmente stabili i margini operativi lordi attorno (ebitda) ai 138,2 milioni, contro i 140,9 del 2022-23. Il cda della compagnia ha approvato il bilancio lo scorso 29 gennaio evidenziando anche le ingenti consistenze patrimoniali del gruppo, stimabili in oltre 900 milioni a fronte di una posizione finanziaria netta al 31 ottobre 2024 di circa 212 milioni. Il documento sottolinea inoltre la sostanziale strutturalità del livello di redditività raggiunta da Alpitour e le promettenti prospettive economiche e finanziarie per il futuro, con l'anno in corso attualmente a +15%%+20% nei vari segmenti di attività.
In tale contesto, bene bene è andata anche la divisione tour operating con un fatturato disaggregato pari a 1,426 miliardi di euro, in crescita di poco meno di 100 milioni. «In senso relativo siamo persino più contenti che a fine 2023, un anno che già avevamo definito allora mirabilis tanto era stato eccezionale - commenta il general manager tour operating, Pier Ezhaya -. Bisogna infatti tener conto che, oltre alle oscillazioni della domanda, abbiamo pure dovuto far fronte a una perdita di redditività di circa 30 milioni, nel solo tour operating, dovuta agli effetti della crisi mediorientale su una destinazione core come l’Egitto, difficilmente sostituibile per competitività, capacità e lunghezza delle stagionalità».
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