22 gennaio 2025 09:15
Air Astana aprirà un nuovo collegamento tra l’aeroporto di Almaty e Guangzhou in Cina, il prossimo 30 marzo 2025: il volo amplia così il network cinese della compagnia aerea che già include voli regolari per Pechino e Urumqi.
Sulla rotta – operata tre volte alla settimana, il martedì, il giovedì e la domenica – verrà impiegato un Airbus A321Lr configurato con due classi di servizio per un totale di 166 posti in business ed economy class.
«La Cina è sempre stata un mercato strategicamente importante per Air Astana, con una forte crescita del traffico business e leisure da quando è stato lanciato il primo servizio tra Astana e Pechino più di 20 anni fa – ha dichiarato Peter Foster, chief executive del vettore -. Il lancio del nuovo collegamento per Guangzhou rappresenta un passo molto significativo nell’espansione del network cinese di Air Astana».
Guangzhou – sottolinea una nota del vettore – è il più grande centro industriale della Cina, leader mondiale nell’industria tessile e importante centro economico e culturale con una storia di oltre 2.000 anni. La città si trova a soli 120 km a nord-ovest di Hong Kong.
Attualmente Air Astana opera sette voli settimanali tra Almaty e Pechino e quattro voli settimanali tra Almaty e Urumqi.
La compagnia aerea ha annunciato qualche giorno fa anche il nuovo collegamento dal Kazakistan a Nha Trang in Vietnam, che decollerà il prossimo 31 marzo.
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[post_content] => Consolidamento, crescita marcata, soprattutto sul fronte internazionale, e uno slancio sull’innovazione (AI inclusa) che è ormai divenuto cifra distintiva del volto di Aeroporti di Roma: tanti e diversi i temi messi in risalto da Ivan Bassato, chief aviation officer di Adr, che tira le somme del 2025. Un anno che ha visto Roma Fiumicino «mantenere le 5 stelle Skytrax e confermarsi per l’ottavo anno consecutivo, “Best Airport in Europe” secondo Aci».
Che 2025 è stato per Roma Fiumicino?
«Il 2025 è stato un anno di forte consolidamento e crescita per Fiumicino, che prevediamo di chiudere superando la soglia dei 50 milioni di passeggeri, confermandoci tra i principali hub europei. Dopo un 2024 da record – in cui siamo stati l’aeroporto con la crescita più elevata tra i grandi scali dell’Ue (+21% vs 2023 e +13% vs 2019) – Fiumicino ha rafforzato la propria rete, che oggi conta circa 100 vettori, 80 Paesi serviti e oltre 230 destinazioni collegate.
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Nei primi dieci mesi dell’anno il traffico di Fiumicino è cresciuto del 4,4% rispetto al 2024 e del +17,3% rispetto ai livelli pre-Covid, con la componente internazionale come principale motore di sviluppo. Anche il settore cargo ci sta dando grandi soddisfazioni, con Fiumicino che si sta affermando non solo come polo logistico di riferimento per il Centro Italia, ma anche come nuovo hub cargo strategico all’interno dello sviluppo multi-hub di Lufthansa Cargo.
L’innovazione è sempre più centrale nella strategia di Aeroporti di Roma…
«Certo. E si tratta di un elemento strategico fondamentale: il nostro obiettivo è trasformare gli scali in una smart city digitale, sostenibile ed efficiente. Abbiamo avviato una profonda conversione industriale, integrando l'Intelligenza Artificiale nei servizi offerti ai passeggeri e nelle operazioni. Questo ci consente di migliorare la puntualità, l'efficienza e la qualità dell'esperienza di viaggio, posizionando Fiumicino e Ciampino come riferimenti per l'innovazione aeroportuale.
Grazie a Outsight, monitoriamo in tempo reale i flussi dei passeggeri, prevenendo congestioni e ottimizzando gli spazi; inoltre, Adr ha lanciato il suo assistente conversazionale per potenziare l'interazione diretta con i nostri utenti.
Lato operations, per garantire elevata performance e puntualità, abbiamo implementato strumenti come Assaia Apron AI, che monitora il turnaround degli aeromobili con computer vision e AI, nonchè Aeroficial Intelligence, una piattaforma che traccia i movimenti degli aeromobili sulla parte terminale dello spazio aereo, su piste e vie di rullaggio. A ciò si aggiungono soluzioni per la safety, come Argos AI, che rileva automaticamente il Fod (Foreign Object Debris) tramite telecamere e deep learning, riducendo i rischi operativi, e il nuovo sistema di connessione automatica per i pontili d'imbarco».
Le principali novità di network e vettori per il 2026?
«Il 2026 si preannuncia come un anno di ulteriore espansione, sia sul lungo raggio sia sul network europeo. Tra le principali novità intercontinentali, Qantas quasi raddoppierà la capacità sulla rotta Roma–Perth, estendendo il periodo operativo e aggiungendo frequenze; nel mercato nordamericano debutterà Alaska Airlines con il nuovo volo Seattle–Roma, mentre Delta entrerà sulla stessa rotta, a conferma della crescente domanda e del ruolo di Roma come porta d’accesso transatlantica.
Ita Airways, con l’ingresso nel gruppo Lufthansa, rafforzerà ulteriormente il posizionamento di Fiumicino come hub del Sud Europa.
Novità anche sul fronte europeo: easyJet inaugurerà i collegamenti con Glasgow e Birmingham, Norwegian volerà su Billund, Lot aggiungerà Cracovia, mentre Wizz Air aprirà nuove rotte verso Podgorica e Bratislava».
Novità per i passeggeri in arrivo dai voli internazionali?
«A inizio estate sono stati rilasciati ulteriori nastri riconsegna bagagli al T3, oltre a nuove e-gates per il controllo passaporti. L'area nastri del T1, oltre ad essere stata implementata con 3 nuovi nastri riconsegna bagagli, è stata ampliata con aree disponibili ai passeggeri e agli operatori. Sempre sul T1, entro Natale 2025, saranno disponibili due nuove lounge per i passeggeri premium. Una nuova lounge sarà inoltre disponibile all'interno del Molo E nel corso del 2026. Sempre l’anno prossimo è prevista la riconfigurazione e l'ampliamento dell'area di frontiera arrivi, per poter accogliere i passeggeri in un ambiente più nuovo e più confortevole. Dal 2022 sono presenti in aeroporto alcune Pet Area sia nelle aree di transito che in quelle di arrivo e partenza».
Quali modifiche ha apportato nello scalo l’adozione dell’Entry-Exit System?
«La riorganizzazione dei flussi nell’area dei controlli passaporti rappresenta un adeguamento necessario all’entrata in vigore dell’Entry-Exit System (Ees). Dallo scorso 12 ottobre, a Roma Fiumicino l’Ees è stato attivato in via anticipata, con un ripensamento dei layout e delle modalità di gestione dei flussi per consentire l’acquisizione dei dati biometrici e documentali previsti dalla normativa, nel pieno rispetto delle disposizioni europee in materia di privacy. Abbiamo già reso operativi 71 self service kiosk Ees dei quasi 200 che Adr aveva già installato da oltre 3 anni, destinati ai passeggeri di nazionalità extra-Schengen in possesso di passaporto biometrico e con età superiore ai 12 anni, con l’obiettivo di supportare il processo di registrazione e facilitare in modo progressivo l’adattamento alla nuova procedura».
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[post_content] => Korean Air, insieme ad Asiana Airlines, Jin Air, Air Busan e Air Seoul, introdurrà il wi-fi ad alta velocità Starlink su tutta la sua flotta.
E' la prima volta che una compagnia aerea sudcoreana adotta Starlink per la connettività in volo, un'iniziativa che mira a migliorare significativamente l'esperienza dei passeggeri e dell'equipaggio in vista della piena integrazione delle compagnie aeree.
Starlink offre velocità di banda larga fino a 500 Mbps, consentendo ai passeggeri di godere di streaming senza interruzioni, giochi online, videochiamate, lavoro basato su cloud, shopping e messaggistica. I passeggeri di tutte le cabine avranno accesso a una connessione wi-fi in volo veloce e affidabile, che consentirà loro di rimanere connessi in volo con la stessa facilità con cui lo sarebbero a terra.
Tutte e cinque le compagnie aeree inizieranno i preparativi per l'installazione e i test entro la fine dell'anno. I tempi di implementazione varieranno a seconda del vettore, con l'introduzione del servizio prevista già nel terzo trimestre del 2026.
Korean Air e Asiana Airlines daranno la priorità all'installazione di Starlink sui Boeing 777-300Er e Airbus A350-900 a lungo raggio. Dopo l'integrazione con Asiana Airlines, la compagnia aerea prevede di completare l'installazione su tutta la flotta entro la fine del 2027. Jin Air equipaggerà prima i propri aeromobili Boeing 737-8, mentre Air Busan e Air Seoul esamineranno la propria flotta per determinare la priorità di installazione.
“La connettività è una parte essenziale dell'esperienza di viaggio e, grazie a Starlink, i nostri clienti potranno rimanere connessi con una connessione Internet veloce e senza interruzioni - spiega una nota di Korean Air -. In qualità di compagnia di bandiera della Corea e compagnia aerea leader a livello mondiale, ci impegniamo a migliorare i nostri servizi e le nostre infrastrutture per offrire un'esperienza di viaggio di alto livello ai nostri passeggeri, mentre ci sforziamo di diventare la compagnia aerea più amata al mondo”.
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[post_content] => Che il baricentro del trasporto aereo mondiale penda sempre più verso Oriente non è una sorpresa, ma ora arrivano anche i numeri a certificare un trend ormai consolidato che, in ultima analisi, mette in mostra anche tutto il ritardo dell'Europa.
Lo studio, ripreso da Il Sole 24 Ore, è quello che porta la firma di Andrea Giuricin, economista dei trasporti e ricercatore dell'Università Bicocca, presentato durante il convegno “Le infrastrutture aeroportuali e lo sviluppo del trasporto aereo” organizzato dal Cesisp per il corso di Finanza pubblica.
L'analisi evidenzia il "dominio" dei "grandi scali asiatici e mediorientali" che beneficiano "di investimenti anche pubblici colossali”. Nel 2006 per entrare nella top 20 mondiale bastavano 36 milioni di passeggeri, oggi non ne bastano più 50, e la soglia andrà via via alzandosi verso quota 100 milioni.
Nel 2024 il maggior aeroporto al mondo resta Atlanta con 108,1 milioni di passeggeri, seguito da Dubai (92,3 milioni) e Dallas Fort Worth (87,8 milioni). Nella top ten non compare nessuno scalo europeo. London Heathrow rientra però tra gli scali internazionali, dove è seconda con 79,2 milioni, dietro Dubai e davanti Amsterdam che ne registra 70,7.
Tra il 2019 e il 2024 il traffico italiano cresce del 13,8%, pari a 33 milioni di passeggeri in più rispetto al pre-pandemia. Un risultato che «ha permesso all'Italia di superare la Francia per numero di passeggeri complessivi». Francia, Olanda e Germania segnano invece cali dello 0,8%, 6,1% e 12%. «A pesare è la perdita di competitività verso l'Asia», anche a causa della chiusura dello spazio aereo russo.
"Nel nostro paese - si legge dal quotidiano economico - il ruolo di Roma Fiumicino rimane strategico e nel 2025 dovrebbe superare quota 50 milioni. Lo scalo romano è tra i primi venti al mondo per traffico internazionale, davanti a Monaco e al Jfk di New York. Negli ultimi cinque anni cresce del 40%, più di Madrid, Dubai e Parigi: «Solo Istanbul e Doha hanno fatto meglio»".
Nella top ten mondiale del 2024 spiccano le performance di cinque scali asiatici o mediorientali, al contrario del 2006, quando la classifica era dominata da Stati Uniti ed Europa. Lo studio afferma che «i relativi aeroporti hanno portato a termine investimenti per decine di miliardi di euro», sostenuti da strategie nazionali di lungo periodo che hanno ampliato piste, terminal e capacità. Dubai costruisce un nuovo scalo da 200 milioni di passeggeri; Istanbul punta anch'essa ai 200 milioni; Riyadh e Addis Abeba progettano aeroporti da 100 milioni. Heathrow, nel lungo periodo, prevede scenari fino a 150 milioni.
Eurocontrol stima fino al 2050 una crescita del 3,4% annuo dal Medio Oriente e del 2,7% dall'Asia. Quel che serve all'Italia sono dunque nuovi e continui investimenti. «Non è possibile fermarsi - afferma Giuricin - pena rimanere fuori dai grandi megahub». Roma può ambire a 100 milioni di passeggeri. Ma senza nuove piste, terminal aggiuntivi e capacità adeguata, il rischio, si legge nel dossier, “non è tanto uscire dalla top 20, ma rimanere un hub di fatto secondario».
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Room Mate Hotels si prepara al Natale invitando gli ospiti a vivere le feste in una delle strutture del gruppo in Europa. La catena alberghiera fondata da Kike Sarasola consolida il suo posizionamento nel segmento lifestyle, puntando su design, accoglienza e integrazione con il tessuto urbano locale.
«Per noi l’hotel è sempre stato molto più di un luogo dove dormire. È una casa per chi viaggia, ma anche una parte viva della città - afferma Sarasola -. Le nostre strutture vogliono riflettere quella stessa energia: creativa, accogliente e autentica».
Natale in Italia
In dettaglio, in Italia Room Mate Hotels concentra la propria proposta natalizia a Milano, Firenze e Roma. A pochi passi dal Duomo di Milano, il Room Mate Collection Giulia celebra il design italiano attraverso gli spazi firmati da Patricia Urquiola, caratterizzati da colori vibranti e un’eleganza contemporanea che si connette con lo spirito creativo della città.
Per un Natale all’insegna della cultura, invece, il Room Mate Collection Isabella, nel cuore di Firenze, è il punto di partenza perfetto per visitare le mostre del momento, come quella dedicata al Beato Angelico a Palazzo Strozzi.
Infine, il Mia Room Mate Collecion, a pochi passi da Piazza di Spagna e Via Veneto a Roma, propone un’ospitalità contemporanea e personalizzata, diventando un hub strategico per raggiungere il mercatino di piazza Navona, il Christmas World di Villa Borghese e la versione natalizia di Cinecittà World.
Europa in primo piano
Allargando lo sguardo alle altre destinazioni europee, Madrid, Barcellona e Valencia rappresentano le tre città sulle quali si focalizza l’offerta di Room Mate Hotels.
Affacciato sulla Gran Via di Madrid, il Room Mate Macarena regala una vista privilegiata sulle luminarie più iconiche della capitale dalla sua terrazza panoramica. A Barcellona, il Room Mate Anna offre un Natale più tradizionale. Con un design ispirato ai colori del Mediterraneo e alla creatività di Gaudí, l’hotel è situato vicino alla Fira de Santa Llúcia, uno dei mercatini più antichi e caratteristici della città. Il Room Mate Helen Berger di Valencia, premiato con una Chiave Michelin per il secondo anno consecutivo, si aggiunge alle destinazioni imperdibili di questo Natale. Oltre a distinguersi per i suoi ambienti modernisti restaurati, l’atmosfera accogliente e un’attenta proposta gastronomica con influenze internazionali, questo hotel è un punto strategico per godersi una città che a dicembre si riempie di luci, mercatini e attività..
Infine, spazio ad Amsterdam e Londra, nel cuore del Nord Europa. Il Room Mate Aitana di Amsterdam sorge su un’isola artificiale sull’IJ, a soli dieci minuti dal centro storico. Con un design moderno e grandi vetrate affacciate sui canali, permette di vivere la città illuminata dall’Amsterdam Light Festival, pattinare al Museumplein o godersi il Winter Paradise. A Londra, Room Mate Lime Tree, offre un’esperienza boutique con un’anima locale e rappresenta la proposta più intima e raffinata del gruppo. Situato in un’elegante townhouse a Belgravia, combina il classico fascino britannico con dettagli moderni e un’attenzione particolare all’esperienza locale.
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[post_content] => Spencer & Carter introduce nel portale Clikki una nuova funzionalità basata sull’intelligenza artificiale. Da fine novembre gli agenti di viaggio e i tour operator avranno a disposizione un nuovo alleato: un sistema AI progettato e sviluppato da Mc Carty & Gloves, società del Gruppo Spencer & Carter, per rendere più semplice, rapida e intelligente la scelta delle coperture assicurative per i propri clienti.
Niente più navigazione tra preventivatori diversi o confronti manuali. L’AI integrata nel portale analizza pochi input – destinazione, tipo di viaggiatore, esigenze specifiche – e restituisce in tempo reale le soluzioni più adatte, con focus su massimali, caratteristiche delle polizze e criteri spesso trascurati dai sistemi tradizionali.
Con l’AI integrata in Clikki, l’agente di viaggio riceve una consulenza immediata, precisa e senza margini di errore. Può chiedere, ad esempio: “Qual è il massimale minimo consigliato per viaggiare negli Stati Uniti?” e ottenere subito una risposta basata su dati concreti, come gli elevati costi sanitari del Nord America. Il sistema suggerisce quindi la copertura più idonea, senza perdite di tempo in confronti manuali. Lo stesso accade per chi cerca una polizza che includa malattie pregresse o una tutela aggiuntiva sul bagaglio: l’intelligenza artificiale analizza la richiesta e individua automaticamente le opzioni migliori tra quelle disponibili sul portale di Spencer & Carter.
Operatività quotidiana
Progettato per supportare l’operatività quotidiana, il nuovo strumento risulta utile tanto alle agenzie di recente apertura – che possono così orientarsi più facilmente nell’offerta – quanto a quelle più esperte, fornendo un supporto concreto nei casi che richiedono approfondimenti, valutazioni su nuovi prodotti o risposte puntuali alle domande dei Clienti. In pratica, è come avere al proprio fianco un consulente esperto, capace di interpretare le esigenze del viaggiatore e fornire la soluzione più pertinente in pochi secondi.
L’intelligenza artificiale non si ferma alla fase di vendita: entra in gioco anche nella gestione sinistri, attraverso la piattaforma My Clikki. Una volta indicata la tipologia di sinistro da aprire , il sistema fornisce immediatamente l’elenco dei documenti necessari per aprire il sinistro, aiutando gli Operatori a gestire ogni fase con ordine e senza perdite di tempo. Un supporto concreto anche quando il viaggio è già iniziato o si è concluso.
“Dopo aver introdotto per primi sul mercato italiano la polizza Clikki Protect 100K, oggi compiamo un nuovo passo in avanti – dichiara soddisfatto Massimiliano Masaracchia, direttore commerciale Spencer & Carter –. L’AI che abbiamo sviluppato rappresenta un supporto completo, attivo sia nella fase di vendita sia nella gestione dei sinistri. Bastano poche domande per arrivare alla proposta giusta. È un’evoluzione naturale per una realtà come la nostra, da sempre attenta a offrire strumenti che semplificano il lavoro agli Operatori e rispondono concretamente alle sfide del mercato”.
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[post_content] => Emblems Collection, marchio di lusso del gruppo Accor, presenta Lucknam Park Hotel & Spa, la prima proprietà della nuova collezione ispirata a un lusso che non si impone, ma si svela. Lucknam Park Hotel & Spa si trova nella campagna del Wiltshire, tra le colline delle Cotswold.
Alla struttura, nei prossimi due anni i affiancheranno altre aperture in tutto il mondo, accomunate da un’unica filosofia. Ogni hotel Emblems Collection è un racconto a sé: una dimora con un’anima, un luogo dove il tempo scorre più lentamente e l’eleganza si misura nei dettagli.
Dalle grandi residenze storiche a icone architettoniche contemporanee, fino a retreat immersi nella natura, ogni proprietà celebra la propria individualità e il legame profondo con il territorio. Il brand si rivolge ai viaggiatori culturalmente curiosi, amanti dell’autenticità e della bellezza senza ostentazione. Il risultato è una collezione di luoghi dal carisma discreto, dove il servizio diventa gesto d’arte e ogni elemento racconta una storia.
La filosofia è racchiusa in una frase semplice e poetica: “It’s the soul that makes Emblems” – è l’anima a rendere unico ogni luogo.
«Emblems Collection nasce dal desiderio di riscoprire un lusso intimo e autentico, dove l’eleganza risiede nella discrezione - spiega Maud Bailly, ceo di Sofitel Legend, Sofitel, MGallery e Emblems Collection -. In un mondo sempre più rumoroso, vogliamo creare rifugi dove il lusso non si mostra, ma si sente. Ogni hotel è un invito alla calma, alla bellezza e alla connessione con sé stessi.».
L'anima della collezione
Alla base della collezione c’è un’idea di arte di vivere che combina la cultura del luogo e la grazia del servizio. Ogni proprietà è un piccolo universo, una narrazione fatta di materia, profumi e gesti. In ciascun hotel, un “Emblematic ingredient” – un ingrediente simbolico, scelto per il suo valore culturale e naturale – diventa filo conduttore dell’esperienza. Questo elemento attraversa ogni dettaglio: dai menù ispirati alle tradizioni locali ai laboratori sensoriali, dai profumi d’ambiente ai prodotti artigianali realizzati in esclusiva. Così, la mela del Wiltshire o il fico della Puglia diventano simboli del legame tra gusto e territorio, trasformando la cucina in un linguaggio universale di appartenenza.
E se l’ospitalità è fatta anche di dolcezza, Emblems la racconta attraverso le sue Travel Cakes, le torte da viaggio create dalla pastry chef coreana Yun Eunyoung. Sette ricette – dalla castagna all’Earl Grey dal Matcha al Marble – che evocano ricordi e territori, da gustare lentamente, magari durante un afternoon tea . Nei salotti di ogni hotel trova spazio anche Emblems Editions, un’antologia di romanzi, poesie e saggi ispirati allo spirito dei luoghi.
A orchestrare questa sinfonia di attenzioni è il Master of the House, figura simbolo del brand. Più che un direttore, un custode dell’anima del luogo.
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Si comincia con il Lucknam Park Hotel & Spa
Oltre nove secoli di storia abitano le mura di Lucknam Park Hotel & Spa, una tenuta che da semplice fattoria si è trasformata, nei secoli, in una residenza aristocratica immersa in oltre 200 ettari di campagna inglese. A pochi chilometri da Bath, il resort incarna la filosofia Emblems: intimità, grazia e radici. Tra due ristoranti – uno dei quali stellato Michelin da 20 anni, guidato dallo chef Hywel Jones – una spa pluripremiata, un centro equestre e giardini perfettamente conservati, Lucknam Park rappresenta l’essenza del country living britannico. Le 42 camere e suite, insieme ai nove cottage indipendenti, raccontano il dialogo tra passato e contemporaneità.
Dopo l’apertura inglese, tre nuovi indirizzi italiani porteranno la filosofia Emblems nel cuore del Mediterraneo. A Siena sorgerà Palazzo Sozzini Malavolti, Emblems Collection: un capolavoro ottocentesco impreziosito da affreschi originali del XIX secolo. A pochi passi da Piazza del Campo, offrirà 38 camere e suite, un centro benessere ricavato negli antichi spazi sotterranei e ambienti dove artigianalità e design si fondono in perfetto equilibrio.
A Perugia, l’ex convento benedettino Relais San Clemente, Emblems Collection, si trasformerà in un elegante rifugio immerso in 5 ettari di verde. Le 51 camere e 9 ville private respirano un’atmosfera di spiritualità e natura. In Puglia, la Masseria Furnirussi, Emblems Collection, nel cuore del Salento, è circondata dal più grande ficheto d’Europa. Sessanta suite con piscine e terrazze private, una lagoon pool, una spa mediterranea e un giardino di erbe e agrumi rendono omaggio alla dolcezza della vita del Sud.
Nel 2026, la collezione attraverserà l’Atlantico con Rimrock Banff, Emblems Collection, tra le Montagne Rocciose Canadesi. Dopo un ampio restauro, l’hotel offrirà un nuovo concetto di lusso alpino discreto, dove benessere e avventura convivono tra sorgenti termali e panorami incontaminati.
Nello stesso anno, in Grecia, aprirà Elatos Resort, Emblems Collection, un retreat eco-wellness sul monte Parnaso, a due ore da Atene. Quaratntadue chalet privati con sauna e 15 camere offriranno un’esperienza stagionale e sensoriale.
Infine, nel 2027, sarà la volta di hotel Bellevue Cortina d’Ampezzo, Emblems Collection, nel cuore delle Dolomiti. Un gioiello alpino con 80 camere, 27 suite e una spa di 500 metri quadrati dove il design incontra la natura.
Con sette hotel flagship già annunciati in Europa e nelle Americhe e oltre 15 nuove proprietà in sviluppo nei cinque continenti, Emblems Collection guarda avanti con un obiettivo preciso: raggiungere 60 indirizzi d’eccezione nel mondo entro il prossimo decennio.
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[post_content] => Air Astana ha ordinato a Boeing fino a 15 B787 Dreamliner: si tratta del più grande acquisto singolo di aeromobili da parte del vettore del Kazakisthan, la cui flotta crescerà fino a 18 velivoli 787-9 per alimentare la capacità dedicata al lungo raggio.
«Air Astana è strategicamente impegnata a potenziare i collegamenti dall'Asia centrale/Caucaso verso l'Asia, l'Europa e il resto del mondo nel prossimo decennio: con l'arrivo del primo Boeing 787-9 Dreamliner il prossimo anno che segnerà l'inizio di questa nuova fase di sviluppo - ha dichiarato il ceo, Peter Foster -. Con la sua cabina accogliente, l'efficienza nei consumi e la flessibilità di autonomia, la flotta composta da un massimo di 18 Boeing 787-9 è destinata a diventare un successo straordinario per la compagnia aerea e i suoi passeggeri più esigenti».
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L’incontro è stato un momento significativo per illustrare le prospettive di crescita della compagnia, anche alla luce della fusione con Asiana Airlines, che consolida ulteriormente la posizione di Korean Air come vettore leader nel mercato globale. La compagnia sta seguendo un percorso di trasformazione sostenibile avviata nel 2020 e in completamento entro il 2027, con l’obiettivo di integrare innovazione tecnologica e processi “green” in tutte le aree operative, migliorando efficienza e impatto ambientale.
Il nuovo logo
Tra le novità più rilevanti, Korean Air ha presentato il nuovo logo aziendale, che unisce tradizione e modernità. Il design è una versione modernizzata e stilizzata del suo iconico simbolo Taegeuk che rappresenta la dualità e l'armonia della cultura coreana. Il colore metallizzato e le linee più essenziali riflettono un’immagine contemporanea e dinamica, in continuità con la storia del brand ma proiettata verso il futuro.
Sul piano commerciale, Korean Air continua a investire sul mercato europeo e italiano, con voli diretti da Milano e Roma verso Seoul, garantendo connessioni comode verso Asia, Oceania e Nord America attraverso l’hub di Incheon, tra i più efficienti e moderni al mondo e parte integrante dell’alleanza SkyTeam.
Youngkuk Lee sottolinea la volontà di rafforzare il rapporto con agenzie e operatori italiani, mettendosi a disposizione del trade per una più profonda conoscenza delle strategie della compagnia e lo sviluppo di nuove partnership commerciali. «Il nostro obiettivo è garantire connettività per un mondo migliore».
(Quirino Falessi)
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Una partnership chiave tra Virgin Atlantic e Korean Air è stata rafforzata in seguito alla fusione tra Korean Air e Asiana.
Il lancio di questa rotta è reso possibile da un accordo di concorrenza con le autorità britanniche a seguito della fusione tra Korean Air e Asiana. Per evitare una riduzione della concorrenza tra Regno Unito e Corea del Sud, Korean Air ha ceduto sette coppie di slot settimanali a Heathrow a Virgin Atlantic . Ciò consente a Virgin Atlantic di diventare un nuovo operatore sulla rotta Londra-Seul. Questo posizionamento non solo rafforza la concorrenza su questa destinazione, ma segna anche un passo significativo nello sviluppo della rete asiatica di Virgin Atlantic, che già serve Riyadh, Dubai, le Maldive e diverse città in India. L' accordo di code-sharing con Korean Air semplifica inoltre il viaggio dei passeggeri per i collegamenti intercontinentali.
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