4 novembre 2024 13:49

Da sinistra, Roberto Pannozzo, insieme al suo predecessore nella carica di ceo, Chiara Gigliotti, e al presidente Paolo Delfini
Confermarsi una modernissima dmc centenaria, in grado di proporre ai propri clienti le soluzioni tecnologiche e operative più innovative e utili alla crescita del business comune, E’ questo l’obiettivo di Roberto Pannozzo, nuovo ceo di Carrani Tours, storico operatore incoming di Roma: “La nostra è un’azienda già ricca di talento che ha raggiunto risultati importantissimi a livello di collaborazioni internazionali – sottolinea lo stesso Pannozzo -. Carrani è infatti dmc di riferimento di moltissimi di to esteri di primissimo livello. Senza parlare del rispetto che la società ha saputo crearsi all’interno delle istituzioni nazionali inerenti al turismo, grazie al suo operato per il quale l’etica è sempre stato un punto centrale”.
Assumere la guida della dmc capitolina è quindi per Pannozzo prima di tutto “un onore e una responsabilità, non solo verso la proprietà ma verso tutti i professionisti che fanno parte del team. Molti dei quali da più di un decennio o due hanno fatto di questa azienda un’estensione della loro vita. Inoltre penso che possa essere un’occasione per dimostrare che la tradizione e i valori che un’azienda centenaria porta con sé possano essere perfettamente in linea con i principi del business moderno in cui la tecnologia, l’ottimizzazione dei processi e la scalabilità debbano essere le basi della crescita aziendale. Mi piace infatti pensare alla Carrani come a una start up che nasce con il vantaggio competitivo di una storia centenaria“.
Con 20 anni di esperienza nell’inbound turistico, Pannozzo ha visto il mondo dell’incoming evolvere a velocità crescenti: “Vorrei però non citare solo la solita tecnologia, che resta evidentemente centrale ma che è ormai superfluo ricordare. Quello che è cambiato è soprattutto il cliente, che deve essere sempre al centro di tutti i nostri pensieri, al pari del benessere dei collaboratori. Il viaggiatore è diventato in particolare sempre più esigente, perché più informato grazie in primis a Internet: rispetto al passato arriva già con un bagaglio di aspettative e di conoscenze della destinazione che 20 anni fa erano impensabili. Questo si riflette sulle attività di chi eroga i servizi, che deve essere cosciente di come l’asticella sia oggi molto più alta”.
Il tutto senza dimenticare la vera rivoluzione avvenuta negli ultimi quattro anni post-pandemia, soprattutto nella gestione operativa: “Non è un segreto – conclude Pannozzo – che chi organizza l’offerta stia ormai facendo fatica a seguire l’esplosione della domanda di viaggi post-epidemia. In questo, per fortuna un operatore come noi, che è forte di relazioni storiche e consolidate con i proprio fornitori (guide, mezzi di trasporto o strutture alberghiere) riesce a fronteggiare al meglio una situazione in continua evoluzione”.
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[post_content] => «Per realizzare la Unconvention2025 abbiamo messo in moto una macchina imponente, capace di coinvolgere oltre 300 persone per un intero mese in giro per il mondo - racconta Danilo Curzi, ceo di Idee per Viaggiare e co-fondatore del to insieme con Stefania Fusacchia e Roberto Maccari - Con il supporto e la partecipazione attiva dei nostri partner, dei dmc locali, degli enti e le compagnie aeree, abbiamo raggiunto un risultato straordinario, che conferma la solidità del progetto e l’interesse reale del trade nel vivere in prima persona ciò che poi verrà raccontato e proposto al cliente finale.
La Unconvention2025 non è stata solo un evento: è stata un viaggio condiviso, un progetto globale nato per accompagnare gli agenti di viaggio nel mondo di Idee per Viaggiare. E ancora non è finita! Abbiamo gli ultimi due gruppi in giro per il mondo: uno in Australia e uno che ha appena lasciato Taipei per raggiungere l’Indonesia. Già da ora, però, possiamo dire che questa edizione dell’Unconvention ha tracciato un solco importante nel modo di comunicare, proporre e vivere il viaggio. Il riscontro dei partecipanti è stato entusiasta: sia per la scoperta autentica e profonda delle destinazioni, sia per la nostra proposta di itinerari e stile di viaggio».
La Unconvention2025 ha accompagnato i viaggiatori in destinazioni storiche e anche nuove di Idee per Viaggiare, segno della continua evoluzione della proposta del to. «La nostra ricerca si sviluppa quotidianamente attraverso un’attenta osservazione del mercato, l’ascolto delle esigenze degli agenti di viaggio e dei viaggiatori, e naturalmente grazie alla profonda conoscenza dei territori che proponiamo. Ma non ci fermiamo alla geografia: per il prodotto Idee Mix, ad esempio, abbiamo voluto spingerci oltre, lavorando con creatività e fantasia per costruire combinazioni inedite, sorprendenti, capaci di incuriosire e ispirare. L’obiettivo è stimolare gli agenti a uscire dagli schemi tradizionali, proponendo esperienze nuove, personalizzate e coinvolgenti».
Percorsi che hanno una genesi precisa: «Il punto di partenza è un collegamento aereo comodo e funzionale, poi si immagina un itinerario arricchito da uno stopover o da un viaggio self-drive più articolato. In questo modo, anche due destinazioni apparentemente distanti possono essere unite da un fil rouge narrativo o culturale. Pensiamo, ad esempio, a un itinerario che collega Lisbona e la Repubblica Dominicana, unite da un passato coloniale e da un'affascinante identità culturale, oppure alla Francia metropolitana abbinata a Mauritius o Réunion, territori d'oltremare che condividono lingua, cultura e una raffinata tradizione enogastronomica. È proprio da queste connessioni inaspettate che nascono proposte capaci di lasciare il segno, offrendo non solo un viaggio, ma una vera e propria esperienza di scoperta e racconto».
La proposta di Idee per Viaggiare conquista il viaggiatore e risponde alle sue esigenze perché è il frutto del lavoro di un team affiatato, con una forte identità. «Il nostro team è un grande punto di forza. In Idee per Viaggiare abbiamo sempre voluto creare non solo un gruppo di lavoro, ma una squadra affiatata, fatta di persone che condividono valori, passione per il viaggio e voglia di crescere. Formazione, possibilità di cambiare ruolo, supporto quotidiano e dialogo costante sono strumenti con cui coltiviamo il benessere interno. Per noi fare impresa è anche prendersi cura delle persone: è questa la nostra idea concreta di sostenibilità sociale». Questa attenzione coinvolge anche i dmc delle destinazioni. «Il rapporto con loro è uno dei pilastri della proposta di valore di Idee per Viaggiare. Non sono semplici fornitori, ma partner scelti nel tempo per affinità umana, conoscenza del territorio e condivisione della nostra filosofia di viaggio. Collaboriamo con chi sa raccontare e vivere le destinazioni con passione. I dmc sono estensioni del nostro modo di lavorare: accoglienti, reattivi, attenti al dettaglio e guidati dallo stesso amore per il viaggio autentico e consapevole».
Un amore per il viaggio di cui sono ben consapevoli gli agenti coinvolti nella Unconvention2025, con i quali l’operatore ha saputo costruire nel tempo una relazione di fiducia e di stima, perché consapevole dell’importanza del ruolo di consulenza dell’agenzia di viaggi. «Costruire rapporti umani solidi con le adv è parte del dna aziendale. Non si tratta di una strategia, ma di un modo autentico di lavorare e di relazionarci. Idee per Viaggiare è nata 30 anni fa con una visione precisa: quella di mettere le persone al centro, ascoltando le esigenze degli agenti di viaggio e affiancandoli nel creare esperienze su misura per ogni cliente, dal singolo viaggiatore alle famiglie al gruppo». L
a Unconvention2025 è stata un World Party, quindi saprà ancora sorprendere: «tutti i gruppi che hanno viaggiato per il mondo hanno realizzato dei cortometraggi creativi per raccontare con stile e fantasia il loro Party di Idee per Viaggiare. Nelle prossime settimane si apriranno le votazioni - con regole rigorose - e si arriverà alla proclamazione del vincitore o, magari, dei vincitori! I piccoli capolavori realizzati saranno ricondivisi sui nostri canali, così che tutti possano goderne e rivivere lo spirito della Unconvention2025!».
(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => Un evento che richiamerà l’attenzione della città e dei turisti. Un palco galleggiante tra cielo e mare nel Golfo dei Poeti, l’Amerigo Vespucci come scenografia d’eccezione, un cast di 200 artisti, tra cui molti giovani, e una storia che è un omaggio alla città della Spezia: il ‘Simon Boccanegra’ di Giuseppe Verdi, in scena sul Molo Italia il 19 giugno prossimo alle 21.00, con replica la sera successiva, è sicuramente tra gli eventi più suggestivi e attesi del programma per le celebrazioni del centenario del Palio del golfo, promosso dal comune della Spezia, Comitato delle borgate e coordinato da Italian blue growth. L’opera, nata da un’idea dell’Associazione Amici del Loggiato, sarà a ingresso gratuito fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria.
Un progetto unico, uno spettacolo d’eccellenza che non è semplicemente ospitato alla Spezia ma nasce per La Spezia. Un'opera site-specific, concepita per il Molo Italia e la maestosa presenza della nave scuola Amerigo Vespucci. La scenografia naturale del golfo, lo skyline della città e la spettacolarità del veliero diventano parte integrante dello spazio scenico, in un’esperienza visiva e teatrale senza precedenti, dove la potenza del canto si fonde con la bellezza del mare e la magia della vela.
Un’opera che è anche una rappresentazione simbolica per il Centenario del Palio: fu proprio Simone Boccanegra, durante il suo primo mandato come doge di Genova, a riconoscere l’importanza strategica della Spezia. Nel 1343, su suo ordine, fu infatti istituita la Podesteria della Spezia, riconoscendo ufficialmente la città come un centro significativo per la produzione e il commercio del sale. Questo atto sottolineò il ruolo crescente della città nell’ambito della repubblica di Genova. Un tributo potente e suggestivo alla tradizione spezzina, un viaggio artistico che intreccia passato e futuro, dove la voce del melodramma si unisce al respiro profondo del Golfo dei Poeti.
L’evento, che è nato da un’idea dell’associazione "gli amici del Loggiato e rientra nella terza edizione de ‘La Spezia Lirica Forum’ è promosso dal Comune della Spezia e coordinato da Italian Blue Growth, in collaborazione con Marina Militare, Regione Liguria e Autorità di sistema del Mar ligure orientale, con il contributo di Baglietto - Main Sponsor - e Sitep Italia, Contrepair e Fonderie Patrone, ed è la messa in scena del melodramma verdiano in un prologo e tre atti di Francesco Maria Piave e Arrigo Boito. La direzione artistica dello spettacolo è di Roberto Sèrvile, la regia, le luci e il concept firmati da Paolo Panizza e le scenografie di Franco Armieri. Sul palco 200 artisti tra cui 14 giovani cantanti solisti de ‘La Spezia Lirica’ accompagnati dall’Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane e da Genova Vocal Consort con la direzione di Stefano Giaroli.
«La rappresentazione del Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi ai piedi dell’Amerigo Vespucci di base alla Spezia e appena rientrato dopo un viaggio di circa un anno e mezzo, è un evento di portata mondiale, mai realizzato prima – dichiara il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - destinato a segnare la storia del Palio del Golfo, della Marina Militare e di tutta la provincia. Dopo la Madama Butterfly sull’incrociatore Garibaldi, la sinergia tra comune e Marina Militare dà vita a una nuova produzione eccezionale, che aprirà ufficialmente i festeggiamenti per il centenario del palio del Golfo. Celebrazione che vivremo con tre mesi di eventi, molti dei quali unici, come lo spettacolo di luci con 400 droni sul nostro golfo. E questo sarà solo l’inizio di un calendario ricco di iniziative, per un’estate davvero straordinaria».
«Portare un’opera lirica fuori dal teatro e metterla in scena sul mare, con la maestosa nave Vespucci come scenografia naturale, è qualcosa di straordinario - spiega l’assessore al Palio del Golfo Maria Grazia Frijia - È un evento che unisce arte, storia e identità in un contesto unico al mondo, che rende omaggio alla nostra città e alla sua vocazione marinara. Ringraziamo profondamente la Marina Militare per aver reso possibile questo sogno: il Vespucci è un simbolo dell’Italia che tutto il mondo ci invidia, per la sua bellezza e per ciò che rappresenta. Il ‘Simon Boccanegra’ è molto più di uno spettacolo: è un momento di grande cultura e partecipazione popolare, inserito in un programma ricchissimo che celebra i cento anni del Palio del Golfo. Un secolo di storia che oggi si rinnova con uno sguardo al futuro, attraverso la forza del melodramma e la magia del nostro mare».
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[post_content] => Dopo mesi di trattativa Finnair ha raggiunto ieri, 8 giugno, un accordo nelle trattative per il contratto collettivo di lavoro con i piloti.
L'accordo, che ha una durata di tre anni, con l'ultimo anno facoltativo, deve essere approvato dalle amministrazioni di entrambe le parti.
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[post_content] => L'inizio dell'estate è ideale per visitare l'Alessandrino e nel Monferrato. È in questo periodo, infatti, che i campi della zona si colorano delle mille tonalità del viola, grazie alla fioritura della lavanda: un profumatissimo spettacolo che regala un colpo d'occhio unico e scenografico.
Fino alla fine di luglio, quando la lavanda viene poi tagliata, le distese fiorite possono essere un meraviglioso fil rouge tematico per andare alla scoperta di questo territorio, facilmente raggiungibile in un'ora di automobile da Torino, Milano e Genova.
I campi di lavanda possono essere l'occasione per una gita all'aria aperta, alla scoperta dei paesi della zona, custodi di piccole bellezze architettoniche e capaci di riportare indietro nel tempo chi li visita. Qui la lavanda ha da qualche anno hanno assunto un ruolo sempre più importante nell'economia agricola, con aziende che ne lavorano i fiori per creare olii, profumi e prodotti di bellezza.
Ecco dieci luoghi diversi da visitare
Alessandria, cuore pulsante di queste zone, è il luogo giusto per fare un'esperienza didattica con la lavanda. Città meravigliosa da girare in bici (alle biciclette la città ha dedicato anche un museo), propone un mix di architetture antiche ( la Cittadella, uno dei più grandiosi monumenti europei nell'ambito della fortificazione permanente) e moderne come lo spettacolare ponte Meier, e può facilmente essere il luogo nevralgico da cui partire per andare alla scoperta della lavanda nella zona.
Anche negli immediati dintorni della città si trovano splendidi campi di lavanda le cui aziende collegate offrono spunti ed esperienze da fare in giornata.
Castelletto d'Erro: siamo nella parte Sud Occidentale della provincia, nell’alto Monferrato acquese, sulla dorsale che divide la Val Bormida dalla Valle dell'Erro, già vicinissimi al confine ligure, di cui si avvertono le contaminazioni, nell’architettura dei borghi, nei sapori e anche nell’accento parlato.
Il piccolo borgo di Castelletto d'Erro, poco più di 150 abitanti arroccati su una collina, è un punto di partenza ideale per ammirare le fioriture estive della lavanda. Qui si trovano infatti alcuni punti panoramici. Per esempio la piccola chiesetta di Sant'Anna, amatissima dai fedeli locali perché qui, nel giorno della festa patronale (la terza domenica di luglio) la statua di Sant'Anna viene trasportata in processione. Oppure, un altro punto panoramico da cui ammirare i campi in viola è la torre quadrata del XIII secolo che domina il paese.
Un altro punto per ammirare le fioriture di lavanda è Spigno Monferrato, nella zona più a sud della provincia di Alessandria, al confine con la Liguria. Il suo centro storico è ricco di palazzi nobiliari, portali in arenaria scolpita, vie e stradine che mostrano la ricchezza di questo piccolo borgo. Tutto il territorio, poi, è cosparso di antiche e suggestive chiesette e piccole pievi campestri come la cappella medioevale della Madonna della Neve presso Turpino o la chiesina Madonna del Casato, posta lungo la strada verso Merana, al cui interno sono custoditi importanti affreschi tardogotici del Maestro di Roccaverano (1480 circa), uno dei più completi esempi di pittura gotico-provenzale dell'alessandrino.
A Spigno si trova la cooperativa Agronatura, dove si trasformano erbe officinali e si coordina la trasformazione di tutta la lavanda della provincia conferita dai soci produttori. La cooperativa organizza visite su prenotazione e ha uno spaccio per l'acquisto degli olii essenziali e delle acque profumate.
Poco più di trecento abitanti, Cuccaro Monferrato è legato al vicino Lu tramite una bellissima strada panoramica dalla quale ammirare tutta la bellezza del paesaggio collinare e dei borghi vicini. E, naturalmente, dei campi di lavanda. Il punto più bello per una foto a tema è la Big Bench n. 99, la grande panchina su cui sedersi e ammirare i dintorni dall'alto.
Anche Lu ospita una Big Bench panoramica. Questo piccolo borgo, con i suoi vicoletti, le antiche chiese e gli edifici storici che portano fino alla parte alta del paese (dove si trova il Gerbido della Torre Civica, circondato da un bel parco), è una vera bellezza da visitare.
Quargnento è una tappa assolutamente imperdibile per chi vuole conoscere la lavanda: qui infatti si trova il campo a perdita d’occhio dell’azienda “La lavanda di Lu” di Sergio Amadori. La lavanda viene trasformata in olio essenziale (per ottenere una boccetta da dieci millilitri di olio essenziale, occorrono circa due chili di lavanda, pari a cinque metri quadrati di coltura) con estrazione in corrente di vapore, e in parte fatta essiccare, raccolta in mazzetti per poi essere sgranata manualmente e racchiusa in sacchetti confezionati artigianalmente con tessuti ricercati per meglio esaltarne la profumazione. Da vedere, in città, la Basilica minore di San Dalmazio, unica basilica della diocesi di Alessandria, che custodisce bellissimi affreschi opera del pittore Vincenzo Boniforti.
A metà strada tra Valenza e Casale Monferrato c’è il borgo di Giarole, che ospita uno dei più bei castelli della provincia, il Castello Sannazzaro costruito nel 1200 dai conti Sannazzaro Natta e oggi bed and breakfast e dimora storica visitabile, grazie all'accoglienza di Giose e Letizia Sannazzaro. A poche centinaia di metri, l’azienda agricola Pavese Andrea ha inserito tra le sue coltivazioni, proprio in zona confinante con il comune di Pomaro, alcuni campi di lavanda biologica, che si snodano tra il torrente Grana, le colline e la valle.
Il borgo di Viguzzolo, profuma di lavanda grazie ai campi della tenuta di Giancarlo Nossa, giardiniere appassionato, che qui dal 2007 coltiva fragole e, appunto, gli scenografici fiori viola. Una volta poi raccolta, la lavanda viene portata alla cooperativa Agronatura di Spigno per il processo di trasformazione. Da non perdere a Virguzzolo è certamente la pieve di Santa Maria, edificata intorno all’anno mille sui resti di una antica chiesa e custode, al suo interno, di un commovente crocifisso ligneo realizzato in legno di fico, a grandezza umana e montato su di una croce alta tre metri.
La piccolissima Merana, con la sua chiesa parrocchiale circondata dal verde dei prati, è uno di quei luoghi che permette di tornare indietro nel tempo. Lo dimostra anche la filosofia dell'Agriturismo Verdita , che intorno alla lavanda ha costruito un'intera proposta turistica. Le finestre delle sue quattro camere (che hanno i nomi di piante e fiori, tra cui ovviamente la lavanda), infatti, si aprono sulla campagna circostante, fatta di prati fioriti, colline, boschi, vigneti e noccioleti. Ma soprattutto, l'agriturismo offre la meravigliosa esperienza di dormire o semplicemente di rilassarsi in una delle “starsbox”, romantiche capanne di legno in mezzo ai campi di lavanda, che permettono di godere a pieno dell'immersione nella natura, senza filtri o mediazioni.
La Val Borbera, incastonata tra quattro regioni, è un luogo incantevole e incontaminato dalla straordinaria bellezza naturalistica. Vendersi, frazione di Albera Ligure, è il paese degli Spaventapasseri. In questo villaggio grazie all’opera ingegnosa di alcune abitanti, sono comparsi questi manichini realizzati con materiali ed accessori di riciclo che hanno reso l’atmosfera gioiosa e magica. Ci sono più di 70 spaventapasseri dislocati nel borgo ed ognuno di loro ha un nome ed una storia ispirata proprio dalle persone che una volta lo abitavano. In cima al paese vi accoglierà un profumatissimo campo di lavanda reso ancora più affascinante dal contesto naturalistico in cui è inserito. Possibilità di acquistare saponette e prodotti ottenuti dalla lavanda qui coltivata.
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[post_content] => Willie Walsh, direttore generale della Iata ha lanciato una dura critica alle istituzioni politiche di tutto il mondo, in occasione della conferenza annuale dell'organizzazione in India, con particolare riferimento all'Europa, per quello che ha descritto come il grande inganno delle politiche sull'aviazione verde.
Incolpa le autorità di aver frenato lo sviluppo di carburanti verdi, attualmente l'unico modo per l'aviazione di raggiungere gli obiettivi ambientali prefissati per il futuro. La Iata accusa i politici, "in particolare l'Unione Europea", di non sostenere affatto i carburanti SAF.
Obiettivo difficile
"Fin dall'inizio, abbiamo chiarito che sarebbe stato un obiettivo difficile e che le compagnie aeree non avrebbero potuto farlo senza supporto. Ma, nonostante il loro entusiasmo, i governi non sono riusciti a creare alcun quadro di supporto per raggiungere gli obiettivi del 2030. Aziende chiave come Shell e BP hanno ridotto i loro investimenti in questi carburanti", ha aggiunto.
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La Iata contesta l'obbligo imposto dall'Europa alle compagnie aeree di utilizzare il 2% di carburante SAF entro il 2030, senza prendere altre misure. La situazione delle emissioni sta attualmente peggiorando, tanto che non sarà raggiunto l'obiettivo di una modestissima riduzione delle emissioni del 5% entro il 2030.
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[post_content] => Sì ad Airbus, no a Boeing: la Cina sarebbe propensa a ordinare centinaia di aeromobili alla casa costruttrice europea, fino a 500 velivoli stando a quanto anticipato da Bloomberg.
Le fonti citate dall'agenzia hanno dichiarato che sono in corso discussioni con le compagnie aeree cinesi sulle dimensioni di un possibile ordine. Un contratto per circa 300 aeromobili Airbus, tra cui velivoli a corridoio singolo e a fusoliera larga, potrebbe essere firmato già il mese prossimo, quando i leader europei visiteranno Pechino. Una delle fonti vicine al settore ha precisato che l'ordine potrebbe variare da 200 a 500 aerei.
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[post_content] => La Navarra conferma la sua intenzione a consolidare il posizionamento sul mercato italiano e internazionale, puntando su autenticità, sostenibilità e accessibilità. E lo fa con una strategia di marketing territoriale che si muove nella direzione della specializzazione tematica e del turismo esperienziale, segmenti oggi tra i più dinamici del comparto, che rispondono alla crescente domanda di viaggi a basso impatto ambientale e ad alto contenuto esperienziale.
Un’offerta turistica integrata tra natura, cultura e sport
Situata nel nord della Spagna, la Navarra è una regione autonoma con una proposta turistica diversificata che spazia dalla montagna ai paesaggi semiaridi del sud, passando per borghi medievali, percorsi culturali e destinazioni slow. Tra i principali asset: il Cammino di Santiago, la Selva di Irati (una delle faggete più estese d’Europa), i paesaggi lunari delle Bardenas Reales (Riserva della Biosfera UNESCO) e una lunga tradizione di turismo attivo, con particolare attenzione al cicloturismo.
La presenza di testimonial come Miguel Induráin, cinque volte vincitore del Tour de France, rafforza la brand identity della regione sul fronte sportivo. Percorsi come la Vía Verde del Plazaola, che collega Pamplona a San Sebastián, offrono infrastrutture ideali per un pubblico in cerca di attività outdoor, immerso nella natura.
Cultura e legami con l’Italia
La Navarra punta anche su elementi culturali e storici che rafforzano il legame con il pubblico italiano. Tra questi, la figura di Cesare Borgia, che trovò rifugio e morì nella cittadina navarrese di Viana, e il legame con Ernest Hemingway, che nel 1926 rese celebre Pamplona con il romanzo Fiesta, di cui nel 2026 si celebrerà il centenario.
Inoltre, come commenta Maite Vicente de Juan, Responsabile Comunicazione dell’Ente del Turismo Spagnolo a Milano, “con il progetto Spagna al femminile, per cinque anni abbiamo portato in Italia le tradizioni gastronomiche di diverse regioni spagnole, ospitate nelle cucine di talentuose chef italiane, con l’obiettivo di celebrare le affinità tra le due culture attraverso l’arte culinaria, mettendo in risalto il ruolo centrale delle donne nel mondo dell’enogastronomia e della promozione culturale”.
Focus agroalimentare ed eventi
La regione si distingue anche per la qualità dell’offerta gastronomica, valorizzata da eventi locali e fiere stagionali. Prodotti come l’asparago bianco, il carciofo di Tudela, i peperoni del piquillo e i formaggi D.O. Roncal e Idiazábal rappresentano una leva di valorizzazione economica del territorio. Il calendario eventi – che spazia dalla Festa della Vendemmia a Olite a quella della “pocha” a Sangüesa – integra l’offerta turistica con un forte impatto sulla filiera locale.
La Spagna al Femminile: un progetto in evoluzione
Attivo da oltre due anni su iniziativa dell’Ente Spagnolo del Turismo a Milano, per valorizzare la figura femminile nell’industria turistica con uno sguardo ampio e trasversale, oggi “La Spagna al Femminile” si configura come un progetto di lungo termine che punta alla diversificazione dell’offerta turistica iberica.
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‘PAL100!’, il centenario del Palio del Golfo, è promosso dal comune della Spezia, comitato delle borgate e coordinato da Italian blue growth. Il calendario completo degli eventi e tutte le informazioni si possono trovare sul sito ufficiale https://pal100.paliodelgolfo.it.
«Il centenario del Palio del Golfo rappresenta un evento storico di rilievo nazionale. A confermarlo –dichiara il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - sono il rinnovato patrocinio del ministero delle politiche del mare, l’emissione di un francobollo celebrativo presentato a Roma durante una cerimonia ufficiale nei giorni scorsi, e un ricco programma di appuntamenti culturali. Tra questi, spiccano eventi di respiro internazionale, come il Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi ai piedi dell’Amerigo Vespucci, uno spettacolo unico in Liguria con oltre 400 droni luminosi nel cielo, insieme a proposte rivolte al pubblico più giovane, come il concerto di Fred De Palma e dj set. Non mancheranno spazi dedicati all’arte e alle installazioni. Un programma variegato, pensato per soddisfare tutti i gusti, che culminerà con il gran finale: l’esibizione delle Frecce Tricolori. Il palio non è solo una sfida remiera, nata dal ritorno dei pescatori del Golfo alla costa, ma una manifestazione che racchiude e celebra la profonda tradizione marinara della nostra terra. Questo centenario deve essere una grande festa di comunità, capace di unire sport, spettacolo e tradizione».
«Il centenario del palio del golfo – aggiunge l’assessore al palio del golfo Maria Grazia Frijia - rappresenta un traguardo straordinario, non solo per la nostra città ma per l’intero territorio che da cento anni si riconosce in questa tradizione unica. Il calendario degli eventi, che spazia dalla musica all’arte, dalla storia alla scienza, è stato costruito per coinvolgere non solo gli spezzini, ma anche i tanti visitatori che ogni anno scelgono il nostro golfo e che potranno conoscere questa manifestazione davvero unica. Siamo certi che queste celebrazioni sapranno emozionare, unire e raccontare al mondo la bellezza e la forza della nostra comunità».
A dare il via alle celebrazioni è simbolicamente un omaggio al mare e alla sua storia il veliero portoghese Santa Maria Manuela.
Grande attesa poi per il 16 giugno, quando al Molo Italia arriverà il Vespucci, la nave più antica in servizio nella Marina Militare. Costruita e allestita nel Regio cantiere navale di Castellammare di Stabia, è stata varata il 22 febbraio 1931 ed è entrata in servizio come Nave Scuola a giugno dello stesso anno.
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Con 36 anni di storia alle spalle, il parco - che si estende su un’area di 80.000 mq nel Lido di Jesolo - porta con sé tutta la solidità dell’esperienza della famiglia Pareschi, unita alla modernità e all’energia della nuova tematizzazione introdotta a partire dal 2004, che lo ha trasformato in un vero e proprio viaggio immersivo nell’atmosfera dei Tropici, complici 20 mila tonnellate di sabbia bianca, più di 2.500 palme e centinaia di metri cubi di scenografie.
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