22 December 2025

Ncl e Rcl: questa volta non sarà la leva prezzo a far ripartire le crociere

Non ci sarà un ritorno al 2012, quando le compagnia, dopo il disastro della Costa Concordia, si trovarono costrette a una vera e propria guerra dei prezzi per riconquistare il pubblico. Questa volta la ripresa sarà piuttosto all’insegna delle procedure di sicurezza, della flessibilità e di un’offerta sempre più omnicomprensiva, capace di includere anche pacchetti con escursioni ben strutturate. Ne sono convinti Francesco Paradisi e Gianni Rotondo: il senior business developer manager di Norwegian Cruise Line e il general manager Emea region di Royal Caribbean International sono intervenuti in occasione della presentazione online dei dati dell’Italian Cruise Watch elaborato da Risposte Turismo.

“Non credo che la leva prezzo svolgerà un ruolo significativo – ha in particolare sottolineato Rotondo -. Ma per comprendere quello che sta accadendo va fatta una distinzione precisa tra 2021 e 2022. Per il prossimo anno i protagonisti assoluti del mercato saranno senz’altro i repeaters: persone già ampiamente motivate che spesso hanno già prenotato la loro vacanza in mare. Rimane invece la questione aperta dei cosiddetti new-to-cruise, ossia di coloro che non si sono mai avvicinati alle crociere: una quota importante di domanda per un’industria storicamente in espansione come la nostra. Un segmento che va  quindi seguito con particolare attenzione, anche perché ritengo che in questo caso assisteremo a molte prenotazioni sotto data. Ecco allora che qualcosa sui prezzi si dovrà lavorare. Per il 2022, invece, abbiamo già aperto le vendite a tariffe superiori a quelle del 2019 e le risposte sono ottime“.

Opinione, quella di Rotondo, sostanzialmente condivisa anche da Paradisi, per cui al massimo si tratterà di lanciare promozioni a tempo con pricing più aggressivi. Altro tema delicato è poi quello della distribuzione, con il mercato che in questi mesi ha registrato un’inevitabile crescita delle vendite dirette sui canali digitali. “Ritengo però che sia un fenomeno transitorio – ha sottolineato Paradisi -, dovuto soprattutto al calo delle attività di marketing delle agenzie sul territorio. Quando sarà possibile riprendere a operare nella normalità, sono convinto che tutto tornerà come prima. L’intermediazione rimane assolutamente al centro delle nostre strategie di distribuzione“.

Anzi, ha aggiunto Rotondo, le difficoltà finanziarie in cui si dibattono ora le grandi compagnie e le agenzie online non faranno che ridurre i loro investimenti promozionali, “creando nuove opportunità proprio per le agenzie“. Il consiglio agli adv, dunque, è quello di “tenere duro – ha dichiarato Paradisi -, di mantenersi aggiornati anche sugli strumenti digitali e soprattutto di coltivare costantemente il contatto con i clienti”.

Ma quando si potrà davvero tornare ai livelli pre-crisi? “Difficile dirlo ora – ha osservato Rotondo -. Potremo forse capirci qualcosa di più a partire dal terzo trimestre del prossimo anno. Sulla scorta degli operativi che osservo oggi, e sulla base degli ordini di nave in arrivo, credo tuttavia che il 2022 sarà un anno importante”. Ma probabilmente, per assistere a una piena ripresa, ha concluso Paradisi, occorrerà attendere il 2023.

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