27 July 2024

In viaggio con Maria Teresa Ruta nella Giordania griffata Sand Tour

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Sono stata sorpresa dall’organizzazione: di come in pochissimo tempo siamo riusciti a vedere così tante cose senza essere minimamente stanchi per il tour”. C’era anche un personaggio d’eccezione come Maria Teresa Ruta tra i partecipanti al recente fam trip in Giordania di Sand Tour. La giornalista, conduttrice e scrittrice di origini torinesi è una grande viaggiatrice e affezionata cliente dell’operatore fiorentino.

Quando parto cerco di non avere aspettative ma di lasciarmi sorprendere da tutto quello che vedo, incontro e assaggio – racconta -. Mi informo su usi e costumi del luogo per non sbagliare abbigliamento. Leggo diari o libri di altri viaggiatori per sapere da cosa sono rimasti colpiti. Guardo le fantastiche foto dei grandi fotografi e studio le inquadrature per provare poi con il mio telefonino a replicarle. Torno sempre arricchita da qualunque viaggio: nuove amicizie, con i compagni di avventura e le guide del posto; alcune di queste durano da anni… A volte trovo pure nuovi abiti da indossare in trasmissione per incuriosire il mio pubblico, oppure nuove ricette da proporre nella mia cucina e far gustare agli amici”.

Molte sono le destinazioni rimaste nel cuore di Maria Teresa: “Impossibile fare un elenco delle terre che mi hanno affascinata per motivi diversi. Sicuramente l’Oriente è pieno di posti dove vivrei: India, Birmania, Vietnam, l’isola di Sulawesi, l’Indonesia. Ma anche la Cina, con la sua muraglia e le sue città brulicanti e inquinatissime, mi ha conquistata. E per una subacquea come me le Maldive sono un vero paradiso. Il Medioriente, con Israele e la Giordania, e più giù l’Africa con il suo Marocco, l’Egitto tutto affascinante, la Tanzania, il Sudafrica il Kenya e la stupenda Etiopia… Però bisogna anche andare dall’altra parte e allora l’America con i suoi grandi spazi e le sue capitali da fiction, il Canada, il Messico, le Hawaii, la Polinesia, la foresta amazzonica, dal Venezuela giù per il Brasile… Senza dimenticare le emozioni della prima volta a Parigi, a Londra a Vienna, Vilnius, Stoccolma… Insomma le capitali europee tutte”.

In Giordania in particolare, prosegue Maria Teresa, “siamo partiti alla scoperta della spettacolare città di Petra, dei suggestivi paesaggi desertici del Wadi Rum, delle antiche rovine romane di Jerash, e ci siamo spinti fino a sud, sui soli 26 chilometri di costa sul mar Rosso del Paese, con acque limpide, temperature miti e le attrazioni storiche della città che rendono anche la piccola Aqaba un luogo imperdibile. Rientrando su Amman, città molto interessante, ci siamo fermati sul mar Morto per apprezzare i famosi fanghi. Sicuramente Petra vale tutto il viaggio ed è in assoluto una delle visite più emozionanti che io abbia mai fatto, ma nel complesso sono rimasta affascinata da questo Paese. Ho avuto modo anche di visitare tanti nuovi alberghi ed altrettanti antichi e storici ma ristrutturati che mi hanno davvero sorpresa. In effetti oggi la Giordania vanta circa 4 milioni di visitatori all’anno ed è sicuramente un record, perché è stata un’escalation fortissima sviluppata solo negli ultimi anni e stanno alacremente lavorando per offrire servizi sempre migliori. Comunque le tante risate fatte con un gruppo veramente simpaticissimo hanno fatto anche loro una piacevole differenza”.

Per Maria Teresa Ruta i fam trip sono infine un momento essenziale per garantire prodotti di qualità: “Se tutte le agenzie di viaggi toccassero sempre con mano le realtà delle destinazioni che promuovono, non ci sarebbero sgradite sorprese per il grande popolo di turisti che ama viaggiare per conoscere il mondo. Certo, qualche volta ci può stare qualche contrattempo, ma nella maggior parte dei casi bisogna sempre ricordare che i viaggiatori e i vacanzieri hanno, seppur desideri diversi, chi di conoscere scoprire, chi di riposarsi e di rilassarsi, un denominatore comune: l’idea che in quella settimana tutto sia perfetto e nulla vada storto. Non bisogna quindi tralasciare alcun dettaglio: Petra è sempre lì, maestosa e bellissima. Sarà invece il servizio a fare la differenza di quella giornata, rendendola bella o indimenticabile”.

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All'esterno, i giardini vantano una ulteriore piscina di 20 metri con vista sul Mediterraneo e una all'aperto adiacente al cafè La Guinguette.\r\n\r\nLe proposte f&b dell'hotel saranno guidate dai sapori e dai prodotti provenienti dalla fattoria di proprietà a Touët-sur-Var, che rifornisce il convento di verdure di stagione, frutta e uova delle sue 250 galline, ospitando anche visite di ospiti, cene e laboratori gastronomici. Nel ristorante del chiostro, il refettorio originale, al cafè La Guinguette e nel bistrot di rue des Serruriers sarà possibile gustare quindi piatti tipici. E' presente pure una panetteria, ricavata nell'ex panificio del convento, che preparerà ogni giorno pane fresco, con farina macinata in loco secondo la tradizione centenaria, mentre la cantina offrirà una scelta di 3.500 etichette. Nelle vicinanze, le Bar sarà il luogo ideale in cui trascorrere i propri pomeriggi. Il sabato mattina l'Hôtel du Couvent aprirà infine il proprio cortile al mercato cittadino, in cui gli ospiti e i nizzardi potranno rifornirsi di prodotti locali e della regione circostante.\r\n\r\nValéry Grégo vive a Londra da vent'anni ed è entrato nel mondo dell'ospitalità come si entra in una vecchia libreria: per caso. Nato nella periferia parigina da due ricercatori aerospaziali, ha studiato inizialmente letteratura e materie umanistiche a Parigi, per poi dedicarsi alla finanza. Dopo un primo periodo come imprenditore nel settore finanziario, il suo background letterario e il suo spirito avventuriero lo hanno portato a creare Perseus nel 2010, con l'obiettivo di ribaltare il concetto di viaggio. Le Pigalle, inaugurato nel 2015, gli ha permesso di esprimere questa ospitalità moderna, radicata e consapevole, che si adatta a un mondo in rapida evoluzione. Grégo ha poi fatto rinascere diversi resort in montagna e stabilimenti costieri, tra cui Les Roches Rouges a Saint-Raphaël e Les 3 Vallées a Courchevel 1850, con il marchio Hôtels d'en Haut, che ha venduto nel 2019 per concentrarsi sull'Hôtel du Couvent, l'ultimo di questa generazione di luoghi.\r\n\r\n ","post_title":"Ci sono anche una panetteria e un'erboristeria nel nuovo hotel di design nizzardo du Couvent","post_date":"2024-07-12T10:49:25+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1720781365000]}]}}

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