10 febbraio 2022 11:43
Hotel in destinazioni sia nazionali sia internazionali in cui ritrovarsi tra ragazzi, fare conoscenza e decidere come scoprire la meta: seguendo i consigli e le attività previste, oppure in completa autonomia. Sono i nuovi Utravel Club, nei quali la regia dei viaggi è affidata al guru: un coordinatore che guida, assiste, consiglia, anima e coinvolge gli ospiti sulla base delle loro preferenze.
A tre anni dalla sua nascita, Utravel è passato dall’essere una corporate startup di Alpitour World a un brand di riferimento per i giovani under 30 che vogliono viaggiare ed esplorare il mondo. Tre diversi mood di viaggio per un mondo di destinazioni e proposte, tra long weekend, viaggi evento Utravelz, vacanze in resort all inclusive, crociere, viaggi avventura, oltre alla distintiva formula Blind, da cui tutto il progetto ha preso origine.
E il 2022 inizia appunto con la novità Utravel Club: hotel che incarnano un modello di viaggio ibrido, in cui la voglia di conoscere nuovi amici si unisce alla possibilità di costruire in libertà la propria vacanza. A oggi, i club proposti sono dieci, in mete sia nazionali sia internazionali, con un focus specifico sul Mediterraneo e con l’obiettivo di ampliare il perimetro a tutto il mondo. La prima partenza è a metà marzo per l’Egitto: la data è già sold out, ma il calendario è molto ricco e prevede oltre 40 viaggi fino a ottobre e collaborazioni con noti influencer che prenderanno parte ad alcuni viaggi.
Dal 2019, anno della sua nascita, Utravel ha fatto viaggiare oltre 6 mila ragazzi, in più di 35 destinazioni nel mondo: un risultato positivo, nonostante i due anni di rallentamento del business dovuto alla pandemia. I primi dati del 2022 indicano un trend in crescita, non solo superiore al budget previsto, ma in linea anche con le prenotazioni del 2019.
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[post_content] => Sarà la Sfida della crescita il tema del prossimo appuntamento con Obiettivo X, in programma nella cornice del sardo Marina Resort Garden & Beach dal 16 al 18 maggio. Momento cruciale per partecipavi, il Click day del prossimo 2 aprile, quando apriranno ufficialmente le registrazioni per l’evento
La kermesse, arrivata alla sua quinta edizione, vedrà la partecipazione di numerosi partner del settore, tra cui Aeroitalia, Allianz, Air Arabia, Av Communication, gli ente del turismo di Dubai e Giamaica, Frecciarossa, Gnv, Grimaldi Lines, Idee Per Viaggiare, Ixpira, Ita, Iti Marina, Kappaviaggi, Moby, Msc, Radio Turismo, Radio Vacanze, Sporting Vacanze, Tirrenia, Travel South Usa, Volonline e Visit Malta.
Come già preannunciato poche settimane fa, un’ulteriore novità dell’edizione 2025 sarà rappresentata dalle due serate informali al Bar con gli amici. La prima vedrà la partecipazione delle principali associazioni di categoria, incluse Aidit, Fto, Fiavet e Maavi, per discutere delle tematiche più attuali e delle esigenze del comparto. La seconda, dedicata ai network, ospiterà Agenzia per Amica, Gattinoni, Gruppo Bluvacanze e Welcome Geo per approfondire strategie commerciali e il ruolo delle agenzie di viaggio in un mercato in continua evoluzione.
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[post_content] => Si terrà dal 4 al 6 aprile prossimi la prima edizione di Itf Armenia 2025, fiera turistica internazionale che si svolgerà nella capitale Yerevan, al Karen Demirchyan Sports and Concert Complex.
L'eventoè organizzato dall’Armenian Tourism Federation, con il supporto dell’Armenia Tourism Committee, in collaborazione con Armenia Travel e Prom Expo.
Itf Armenia 2025 si propone a destinazioni, tour operator e altri operatori turistici italiani come piattaforma b2c e b2b per presentare ai viaggiatori e alle agenzie turistiche locali proposte di viaggio nelle destinazioni italiane e per scoprire nuove mete da proporre ai viaggiatori italiani.
La kermesse stima di accogliere tra 10.000 e 12.000 partecipanti nella tre giorni pensata sia per il pubblico generale sia per i professionisti del settore, che si prevede rappresenteranno il 25-35% del totale: tour operator, agenzie di viaggio, organizzatori di eventi Mice e decision maker del settore provenienti dall’Armenia e dall’estero.
Tra gli obiettivi principali quello di accrescere l'interesse internazionale per il potenziale turistico dell'Armenia e della regione; attrarre operatori turistici e giornalisti internazionali mostrando la diversità dell’offerta turistica armena e rafforzando le collaborazioni strategiche.
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[post_content] => Dopo Cernobbio, Bawe Islands ancora protagonista di un'altra serata lombarda a firma Azemar - Emirates. Questa è stata la volta del ristorante da Mimmo di Bergamo Alta, in cui ancora una volta il to della famiglia Azzola ha parlato agli agenti insieme alla compagnia emiratina del nuovo one island one resort di Zanzibar.
"Ma Bawe non è che l’ultimo tassello di un piano di espansione che procede su più fronti - spiega il key account Azemar, Loris Giusti -. La nostra attività di tour operator sull’oceano Indiano prosegue in parallelo a quella di gestore dei nostri The Cocoon Collection, ovvero il brand che racchiude le nostre sei proprietà alle Maldive e Zanzibar. E’ molto importante poter offrire ai nostri clienti un ventaglio sempre più ampio di opportunità in modo da aumentare la percentuale di clienti repeaters".
Oltre allo stesso Giusti, per Azemar alla serata bergamasca era presente il managing director Alessandro Azzola, mentre per Emirates hanno partecipato il senior sales executive, Marco Bianchi e la responsabile aree Bergamo e Brescia, Viviana Fosso. Tra gli agenti, Stefano Mologni della Borgo Viaggi, Pamela Rocca e Morris Colleoni della Roxteam Viaggi, Delia Amboni della Ovet Viaggi, Lorena Corti della Le Chic Viaggi, Felice Beretta della Gattinoni Travel Store e Matteo Lippolis della Istante Viaggi di Bergamo, nonché Nicoletta Bonacina e Claudio Gotti della Brembo Viaggi di Ponteranica, Patrick Quistini della Baja Viaggi di Albino, Debora Nicoli della Banco Viaggi di Montello, Gianluigi Cologni della Capricorn Travel di Almè, Diego Bertuletti della Viaggi in Corso di Seriate, Patrizia Costantini della Destinazione Sole di Alzano Lombardo, Laura Valaguzza della Istante Viaggi di Zogno, Valentina Visioni della Istante Viaggi di Rovetta, Giulia Moleri della Le Petit Atelier Du Voyage di Palazzolo sull’Oglio e Giovanna Capitanio, Cristina Carzaniga e Claudia Saredi di CartOrange.
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[post_content] => Il turismo esperienziale si afferma sempre più come stile di viaggio capace di influenzare le scelte dei viaggiatori sin dalla pianificazione dell'itinerario. Se per molti operatori rappresenta una tendenza da inseguire, per Evolution Travel costituisce l'essenza stessa della propria filosofia aziendale perseguita fin dalla fondazione.
Tantissimi gli esempi di viaggi esperienziali nel catalogo online di Evolution Travel, che rispecchiano questa tendenza. Come il tour "sabor cubano" a Cuba, che non si limita a proporre le classiche tappe turistiche, ma invita i viaggiatori a fare un tuffo nei laghetti vicino a Vinales, godersi una serata al ritmo della suadente musica cubana per le strade di Trinidad, seguendo magari le orme di Ernest Hemingway nei suoi bar preferiti de L'Avana.
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Evolution Travel propone viaggi esperienziali anche in Italia, come la "vacanza breve nella città dei sassi", per immergersi nella storia millenaria di Matera, tra le case-grotta, sfarzosi palazzi barocchi e chiese rupestri.
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Una Boston tutta da riscoprire. Una città che porta con sé numerose nuove attrattive e che, dal prossimo maggio, sarà ancora più facilmente raggiungibile da Milano grazie al nuovo volo di Delta Air Lines.
Città eclettica, smart, inclusiva e dinamica, la destinazione che è tra le porte d'accesso privilegiate agli Usa, «è sicuramente conosciuta dagli italiani, ma credo che pubblico e trade siano fermi alla 'vecchia Boston', quella del Fenway Park e del Freedom Trail - osserva Martha J. Sheridan, presidente e ceo di Meet Boston -. Non conoscono, invece, le numerose novità degli ultimi anni: è quindi importante per noi rimanere costantemente in contatto, non solo con il consumer ma in particolare con il trade, poiché sappiamo che molti turisti europei prenotano ancora i loro viaggi attraverso agenzie e tour operator. Vogliamo quindi assicurarci di educare non solo i consumatori, ma anche il settore dei viaggi, in modo che abbiano a portata di mano tutto ciò di cui hanno bisogno per pianificare l'esperienza perfetta per i loro clienti».
In particolare, la destinazione è ben presente sul mercato Italia grazie «alla solida collaborazione con Thema Nuovi Mondi di Olga Mazzoni, che rappresenta il nostro link diretto con il canale trade», e proprio questa settimana affianca Meet Boston nella mission milanese di presentazione dell'offerta, insieme a Delta Air Lines: «Abbiamo con noi circa 15 bostoniani per parlare della nostra incredibile città e durante la serata di ieri abbiamo accolto un'ottantina membri del settore turistico e dei media, che speriamo di rivedere al prossimo Ipw di Chicago e in occasione del Discover New England».
In crescita gli arrivi dall'Italia
Posizione di tutto rispetto per l'Italia in relazione al numero di arrivi: «Quasi 60.000 visitatori italiani all'anno vengono a Boston e il trend è in crescita» precisa David O’Donnell, vice president of strategic communications di Meet Boston, dato che posiziona il nostro mercato al quarto posto tra quelli più importanti in Europa «in un testa a testa con l'Irlanda, alle spalle di Regno Unito, Francia e Germania».
A livello globale Boston accoglie «circa 20 milioni di viaggiatori all'anno e abbiamo completamente recuperato i livelli pre-Covid. Di questi, 3 milioni sono turisti internazionali e di questi ultimi, 2 milioni provengono da oltre oceano: quindi non Canada (nostro mercato principale) o Messico». Una tappa strategica che apre ad un approfondimento della destinazione Usa: «Abbiamo 60 rotte dirette senza scalo verso Boston, che naturalmente è la porta d'ingresso non solo per il Massachusetts, ma per il New England e, come mi piace dire, per gli Stati Uniti, perché è il volo transatlantico più vicino per molte aree. In particolare, per i visitatori internazionali che magari trascorreranno qui sette o dieci giorni, Boston è il luogo ideale da cui partire per raggiungere luoghi come Cape Cod, il Maine, il New Hampshire, il Nord del New England».
Boston Logan International
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L'aeroporto di Boston «Il Logan ha ampliato in modo significativo il numero di rotte verso l'Europa e il Regno Unito negli ultimi sette-dieci anni - sottolinea Martha Sheridan -. E nonostante il Covid, ogni lancio è stato molto positivo. Crediamo quindi che anche il volo per Milano sarà molto, molto popolare. Abbiamo già un collegamento diretto per Roma, ma l'aggiunta di Milano ci mette in contatto con un nuovo pubblico: penso in particolare a operatori del settore Mice e del business travel, in virtù del posizionamento della città quale hub per la tecnologia e l'innovazione. Ma anche per il settore farmaceutico, che si allineerà molto bene con alcuni degli interessi delle aziende basate a Milano. E molte delle nostre aziende statunitensi con sede a Boston hanno anche uffici in questa regione».
Il nuovo panorama gastronomico
Se i prossimi mesi e il 2026 saranno caratterizzati da eventi di richiamo internazionale - uno su tutti, le 7 partite dei Mondiali di calcio 2026 che si svolgeranno proprio a Boston - che contribuiranno a fare da richiamo ai viaggiatori nella città, una vivace e sorprendente proposta gastronomica è diventata una vera e propria attrattiva della destinazione. Un assaggio di questa nuova food experience è arrivato anche a Milano, con i tre chef che hanno partecipato alla missione dell'ente in Italia: Tracy Chang (Pagu Restaurant, Cambridge), Douglass Williams, Mida (Boston) e Tom Schlesinger Guidelli (Alcove Boston).
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[post_content] => Riceviamo una lettera dal presidente di Astoi, Pier Ezhaya e volentieri la pubblichiamo.
«Mettiamola così: se si vuole danneggiare un settore al punto da farlo chiudere, la nuova direttiva europea sui pacchetti turistici è la strada più breve. Esagerato? No. Semplicemente razionale. Questa è la direttiva più iniqua, più ideologica, più miope, più violenta e più ingiusta che si potesse proporre.
Se verrà approvata, e lo dice un europeista convinto, bisognerà augurarsi che il nostro Paese vada in infrazione. Se l’Italia la recepirà, in infrazione dovremo andarci noi del turismo organizzato, non applicando questa direttiva e riempiendo i tribunali di cause. Le perderemo tutte? Pazienza. Almeno falliremo lottando.
Il vaso è colmo
Ma perché prendo questa posizione così estrema che di solito non mi contraddistingue? Perché il vaso è colmo, perché le posizioni ideologiche mi hanno stancato e perché l’unica tutela che il consumatore può avere quando viaggia la può avere dal turismo organizzato. Per il resto ognuno fa quel che vuole e auguri. Ma io dico, già la normativa attuale sui pacchetti turistici stratutela il consumatore rispetto alle banche letti o ai vettori aerei e allora, c’era pure bisogno di irrigidirla aumentando il gap?
E perché è così facile colpire il turismo organizzato? Forse perché l’Unione Europea non ha il coraggio di attaccare le lobby dei giganti tecnologici o quelle delle compagnie aeree? Il Draft Report presentato dal relatore in Parlamento della proposta di modifica della Direttiva Pacchetti, l’eurodeputato maltese Alex Agius Saliba, è qualcosa di semplicemente inconcepibile. Si tratta di una proposta che non tiene in alcuna considerazione la voce delle imprese europee del turismo organizzato.
Vediamone alcune perle
Reintroduzione tetto acconto del 25% e previsione possibilità di richiedere saldo non prima dei 28 giorni data partenza.
Ora io dico, ma questo tetto agli acconti è previsto anche per i vettori aerei o per gli alberghi quanto applicano le tariffe non rimborsabili? E se l’operatore, per favorire il proprio cliente dovesse acquistare dal vettore una tariffa ad emissione immediata (e, quindi, soggetta a pagamento immediato) dovrebbe coprire finanziariamente il delta tra il 25% che impone la legge e il 100% che chiede il fornitore? E perché mai questo dovrebbe accadere?
Istituzione di un Trust per garantire gli acconti.
Qui siamo davvero all’apoteosi; ma non c’è già una legge che impone a tutti gli attori del Turismo organizzato, tour operator e agenzie (non certo a vettori aerei o alle banche letti) di avere un fondo per insolvenza e fallimento che copre sia acconto che saldo? E allora a che cosa serve questo trust? È incredibile; non solo questo obbligo esiste per gli operatori del turismo organizzato e non per gli altri attori turistici, ma addirittura adesso bisogna anche creare un trust. W la fantasia.
Nessun perimetro e nessuna oggettività sulle circostanze straordinarie che regolano il recesso senza penale. In più, se il ministero degli affari esteri emana un travel warning c’è la possibilità per il cliente di annullare senza penale a 28 giorni data partenza.
Niente perimetro
Già oggi, con la direttiva attualmente in vigore, in caso di circostanze inevitabili e straordinarie (es. catastrofi naturali) verificatesi nel luogo di destinazione o nelle sue immediate vicinanze, il tour operator deve riproteggere il viaggiatore e, se questo non accetta, lo stesso ha diritto di recedere dal contratto ottenendo il rimborso integrale del costo del pacchetto. Nella “nuova versione” della direttiva non c’è alcun perimetro oggettivo per tali circostanze eccezionali, un passaggio che specifichi ad esempio che le stesse sono limitate alle sole catastrofi naturali, pandemie, etc.
In questo modo si apre il fronte ad un’interpretazione che potrebbe condurre a ricomprendere qualsiasi ipotesi di impedimento personale, soggettivo, del consumatore. Non contenti, si vorrebbe introdurre anche la possibilità di recedere in virtù di un “travel warning” emanato dal ministero degli affari esteri.
Anche questa è molto fantasiosa; ci sono state fatte lezioni sul fatto che i warning del Ministero degli Esteri erano solo avvisi e non dovevano rappresentare dei divieti e adesso il cliente può cancellare senza problemi, addirittura 28 giorni prima della partenza, senza nemmeno attendere l’evolversi di una situazione, che potrebbe anche rientrare? Domanda: questo vale anche per i vettori? Se c’è un travel warning devono rimborsare il biglietto? E se non sono comunitari ci si è posti il problema?
Riduzione del timing di rimborso per fallimento e insolvenza da 9 a 3 mesi.
Beh, certo; non solo dobbiamo avere un fondo per insolvenza e fallimento che altri non hanno ma anche sbrigarci a rimborsare senza nemmeno avere il tempo di esaminare la copiosa documentazione che potrebbe essere prodotta magari da migliaia di clienti? Mica si perde tempo qui.
Sono previste sanzioni pecuniarie fino al 4% del fatturato in caso di violazione delle previsioni della Direttiva.
Mi sembra giusto. In un settore che se va bene fa un ebitda del 5%, imporre una sanzione del 4% se non si ubbidisce mi sembra in minimo.
Davvero non comprendo l’accanimento; ma che vi ha fatto questo settore? Vi sembra un settore che specula sui consumatori? Se lo facesse non avrebbe dei profitti un pochino diversi?
Colpo di sciabola
E allora perché, ancora una volta, infliggere questo colpo di sciabola al Turismo organizzato e risparmiare tutti gli altri attori? Sono così ingenuo che pensavo che si sarebbe riequilibrato il gap e invece? Ma no, divarichiamolo ancora. A morte il Turismo organizzato, fatto da approfittatori cinici e ingordi di ricchezza!
Il ministro Santanchè ha assicurato il proprio impegno per contrastare questa pericolosa deriva e noi la ringraziamo sentitamente. Se necessario la questione va affrontata anche a livello di Presidenza del consiglio perché il rischio di chiusura di migliaia di imprese è più che concreto. Non si può affossare così un settore che aveva appena rimesso la testa fuori dall’acqua dopo l’apnea del covid.
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Nasce Horse Voyage, un nuovo brand di casa Volonline dedicato agli appassionati dei viaggi a cavallo. "Si tratta di un tour operator digitale: un progetto b2b2c che consente alle agenzie di viaggi, grazie a listini dedicati, di arricchire la propria offerta con proposte riservate a una clientela di nicchia e alto spendente - spiega il founder & ceo di Volonline Group, Luigi Deli -. La responsabilità del progetto è stata affidata a una grande esperta e professionista del turismo equestre, Sara Giavarini. La sua conoscenza dell’equitazione insieme al suo percorso professionale nel turismo ne fanno la consulente ideale per Horse Voyage”.
Il nuovo to suggerirà ogni mese esperienze che Sara Giavarini ha vissuto in prima persona: tra queste, viaggi come il safari a cavallo nella riserva Tuli, in Botswana, l’attraversamento delle Ande dal Cile all’Argentina, itinerari in Armenia tra canyon, fiumi e torrenti, fino all'Albania tra ampie vallate, borghi e fattorie.
“Sono riuscita a conciliare la mia passione per i cavalli con il mio lavoro nel turismo e sono entusiasta di iniziare questa nuova avventura con Volonline Group - commenta la stessa Sara Giavarini. - Un’esperienza di equiturismo consente di immergersi completamente nella natura e di raggiungere luoghi accessibili soltanto a cavallo. Sto lavorando a molti programmi di viaggio, creati con partner locali selezionati proprio per la loro conoscenza di questo animale e delle destinazioni. L’offerta è ampia e variegata, con proposte di diverse difficoltà, comfort e budget, così da permettere a ogni partecipante di vivere l’esperienza più adatta alle diverse esigenze e aspettative”.
Sara, grande appassionata, ha unito la propria esperienza a cavallo con quella turistica; patente di primo grado Fise, brevetto di endurance e patente per corse in piano, ha lavorato per anni come product manager per GoHorse, brand specializzato del gruppo Go World. Come giornalista produce documentari di viaggi a cavallo per Kilimangiaro (Rai3) da diversi anni e collabora con Equ Tv (canale 220 Sky e 151 del digitale terrestre) la televisione specializzata sul cavallo, creando contenuti di approfondimento sulle diverse discipline equestri, eventi sportivi, interviste ad atleti di rilievo internazionale; è firma inoltre di testate dedicate come Il Mio Cavallo, Wine & Travel, 4Golf.
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[post_content] => Nuovo filtro Certificazione di sostenibilità nella ricerca delle strutture ricettive per RateHawk: aiuterà i professionisti del turismo a trovare proprietà che adottano politiche eco-sostenibili e iniziative a favore dell'ambiente. Le strutture che rispettano queste caratteristiche saranno contrassegnate da un marchio presente sulla loro scheda.
"Si tratta di un aggiornamento particolarmente importante per i viaggiatori delle travel management company, in quanto i clienti aziendali attribuiscono una sempre crescente attenzione alle politiche di sostenibilità - spiega Ilya Kravstov, chief commercial officer di Emerging Travel Group, società capogruppo di RateHawk -. Secondo un rapporto della Global Business Travel Association, per l'89% dei professionisti che si occupano di viaggi aziendali la sostenibilità è infatti un'assoluta priorità".
In base una recente indagine del World Travel & Tourism Council (Wttc), inoltre, negli ultimi anni il turismo ha ridotto in maniera significativa il proprio impatto negativo sull'ambiente grazie a iniziative sostenibili e a un crescente interesse dei clienti nei confronti di soluzioni ecologiche. Il contributo del settore alle emissioni di gas a livello mondiale è passato dal 7,8% del 2019 al 6,7% del 2023.
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La tournée dei Tod, i Travel Open Day con cui il gruppo Travel consolida e crea nuove occasioni di dialogo fra domanda ed offerta in varie città d’Italia, il 26 marzo torna a Torino nella suggestiva sede del Circolo Esperia, storico circolo di canottaggio lungo il Po, in Corso Moncalieri 2.
Una giornata di incontro e di approfondimento su vari temi. Fra questi piani e progetti 2025 -2026 del Comune di Torino, cha ha dato il patrocinio alla giornata, e che illustrerà alcuni dettagli in occasione degli interventi dell’assessore Domenico Carretta – assessore allo sport, grandi eventi, turismo e rapporti con il Consiglio comunale e di Marcella Gaspardone – dirigente Turismo Torino
AI
Nel pomeriggio, dopo un light lunch offerto dal gruppo Travel, grazie alla collaborazione con Fto, gli agenti iscritti al workshop potranno partecipare al seminario tenuto Raffaello Luly, formatore ed esperto in digital marketing, dal titolo: Intelligenza artificiale automazione nel turismo: dalla generazione di contenuti alla gestione operativa
Il workshop vede la presenza di tospecializzati in crociere, viaggi in treno, Africa e destinazioni italiane, Enti del turismo nazionali e regionali, specialisti delle assicurazioni, esperti in servizi, Parchi…. E molto altro!
Tutte le informazioni sull’evento e sugli operatori presenti sono disponibili al link https://eventi.travelquotidiano.com/it/events/170 tramite il quale è possibile registrarsi. L’accesso è riservato esclusivamente agli agenti di viaggi
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