17 marzo 2022 09:30
Corinne Clementi, amministratore delegato de i Grandi Viaggi
Dopo il Covid, le tensioni internazionali. Le prospettive per gli operatori italiani, seppur migliori rispetto a un anno fa, continuano a salire e scendere peggio che sulle montagne russe. “A inizio anno, avevamo dato il la a una campagna di advance booking dedicata ai villaggi mare Italia ed è andata benissimo – racconta l’amministratore delegato dei Grandi Viaggi, Corinne Clementi – . Poi con l’apertura dei confini del 1° marzo anche l’estero è partito fortissimo. Peccato che la grazia sia durata più o meno una settimana. Dopo è arrivata guerra e si è praticamente fermato tutto“.
A questo punto, prosegue Corinne Clementi, “la Pasqua è già andata. Dopodiché ci sarà la consueta pausa che si verifica sempre nel periodo immediatamente successivo ai ponti. Si ricomincerà a maggio, ma per l’estate l’incognita è rappresentata dalle tariffe energetiche. Al momento arrivano molte richieste verso Stati Uniti, Caraibi, Cuba e Canada. Poi Thailandia, Singapore e Bali. Qualcosa sull’Australia. Il Giappone si sta aprendo step by step, ma la domanda si è fermata e comunque ora è difficile arrivarci per via dei collegamenti aerei che spesso passano sopra la Russia. Continuano infine ad andare bene Seychelles, Maldive e Dubai. Mentre in Italia le prenotazioni hanno subito un brusco rallentamento per paura dell’inflazione…”.
I Grandi Viaggi comunque non smette di crederci ed è già partito con un’ambiziosa campagna televisiva sui canali Sky, sponsorizzando tra gli altri i programmi Italia’s Got Talent e Pechino Express, nonché quattro Gran Premi tra Formula 1 e Moto Gp. per un totale di 850 passaggi. Iniziata anche la campagna Rai, “con pochi spot ma buoni e in primi time – sottolinea sempre Corinne Clementi -. Naturalmente tutta la nostra comunicazione mira a incentivare l’entrata delle persone in agenzia, perché siamo fermamente convinti che nel nostro segmento tutti i tasselli della filiera vadano rispettati“.
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In attesa che la nuova strategia comincia a portare i propri frutti, The Begin ha comunque annunciato un incremento del proprio portfolio, facendo tra l'altro il proprio debutto nel segmento montagna e in quello a 5 stelle. La compagnia ha infatti acquisito la proprietà e la gestione di una struttura sulle Dolomiti, nonché l'operatività di un boutique hotel lusso situato in Sicilia Orientale. Ad aprile aprirà inoltre l'hotel Ferrara, situato nell'omonima città emiliana. Annunciata poco più di un anno fa, la struttura è andata incontro a un restyling a cura dello studio Nick Maltese e offrirà anche una spa, un mixology bar, un bistrot e un ristorante.
Il gruppo ha chiuso il 2024 con un fatturato di 15 milioni di euro, che quest'anno dovrebbero salire a quota 18 milioni. L'ebitda margin è stato del 16%, mentre per il 2025 la stima è attorno al 14,5%, a seguito degli investimenti programmati e di una pianificata riorganizzazione aziendale. Al momento il portfolio The Begin è composto da otto indirizzi, senza contare le due new entry appena annunciate, inclusi alcuni hotel di proprietà, tra cui il Continental di Trieste e il SeeBay di Portonovo, nei pressi di Ancona.
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Da un operatore tedesco a un altro. L'ex hotel Labranda Rocca Nettuno Tropea, già gestito dal to Fti fallito la scorsa estate, è passato nelle mani di Dertour Group. Lo storico complesso alberghiero della Costa degli Dei riaprirà il 1° maggio, dopo una ristrutturazione, entrerà a far parte del portfolio Aldiana e verrà rinominato Club Rocca Nettuno Calabria: un resort a 4 stelle che dispone di 290 camere, ristoranti, diversi bar, teatro all’aperto, piscina, centro wellness, area fitness e impianti sportivi.
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La low cost irlandese cesserà le operazioni a Jerez e Valladolid, ritirerà un aereo che faceva base a Santiago e ridurrà il traffico negli aeroporti di Vigo (-61%/40,00 posti), Santiago (-28%), Saragozza ( -20%) , Asturie (-11%) e Santander (-5%).
Complessivamente verranno eliminati più di 800.000 di posti, con una riduzione della capacità del 18%, ed elimineremo 12 rotte, un aggiustamento che secondo la compagnia aerea "sarà devastante per la connettività regionale, l'occupazione e il turismo in Spagna".
Le motivazioni
Tuttavia, la compagnia aerea continuerà a crescere negli aeroporti più trafficati del paese, come Madrid, Malaga, Alicante e Reus, tra gli altri. Complessivamente la compagnia crescerà di 1,5 milioni di posti entro l’estate 2025.
Eddie Wilson, amministratore delegato di Ryanair, accusa Aena di "persistere in aumenti tariffari ingiustificati e di rifiutarsi di applicare sistemi di incentivi efficaci per sostenere la crescita regionale in Spagna, dando priorità agli investimenti stranieri negli aeroporti dei Caraibi, del Regno Unito e dell'America".
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Le possibilità di connessione saranno aggiunte a Nashville e Denver, oltre che a Baltimora Washington. La partnership con Baltimora entrerà in vigore da febbraio.
"Ciò permetterà ai clienti di connettersi facilmente tra i network delle due compagnie aeree" afferma Icelandair, aggiungendo che diventa la prima compagnia aerea partner di Southwest.
Icelandair sottolinea inoltre che l'espansione a Nashville e Denver “aprirà nuove ed entusiasmanti possibilità” per i passeggeri che potranno accedere ai di entrambe le compagnie aeree attraverso i tre aeroporti di collegamento.
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A livello di singole destinazioni, l’Italia è andata molto bene sia per i Nicolaus Club, sia per Valtur, «con numeri in crescita e decisamente importanti». Dopo un inizio complesso, da luglio in poi sono arrivati segnali più che positivi anche dell'Egitto, che ha ottenuto volumi interessanti e in aumento, grazie pure all'innesto fra marzo e luglio di due nuovi club a marchio Valtur: il Marsa Alam Pickalbatros Portofino e il nuovissimo Marsa Alam Suakin Resort, che consolida la partnership del gruppo con il marchio Reef Oasis già attiva sulla destinazione Sharm. «Risultati ottimi sono giunti poi dalla Tunisia: sia da Djerba, sia dai due club della costa. Un chiaro indizio che il Paese nordafricano sta ritornando nei desideri di vacanza dei clienti. Numeri più misurati ma comunque positivi li abbiamo infine registrati nei due Valtur Escape di Zanzibar e alle Maldive, che consolidano il posizionamento upscale del marchio e ne sostengono il percorso».
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[post_content] => Si chiama “Pedalaria”, la nuova ciclovia che collega l'aeroporto Leonardo da Vinci alla città di Fiumicino, infrastruttura che rientra tra le opere del “Dpcm Giubileo 2025” ed è interamente finanziata da Aeroporti di Roma, con un investimento pari a 1,8 milioni di euro.
Il nuovo percorso per pedoni e ciclisti parte dal principale scalo romano e si estende lungo 3.5 chilometri, per congiungersi, in viale del Lago di Traiano, alla pista ciclabile già esistente nella cittadina aeroportuale. La nuova ciclovia è il risultato di una proficua collaborazione tra ADR e l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Mario Baccini. “Pedalaria” offrirà infatti ai passeggeri, ai lavoratori dell’aeroporto e ai cittadini di Fiumicino la possibilità di vivere un’esperienza unica tra le bellezze naturali e le aree archeologiche, inclusi i Porti di Claudio e Traiano, intorno allo scalo.
Si tratta dell’iniziativa più recente sulla sostenibilità promossa da Adr, in cui l’impronta green è garantita da diversi fattori, come l’utilizzo di materiali drenanti come il cemento “Idrodrain” e gli impasti di legno riciclabile, scelti per ridurre al minimo l’impatto ambientale; i canali di scolo e “Rain garden” per la gestione delle acque; l’installazione di piante mediterranee provenienti dai 5 Continenti lungo l’ultimo tratto del percorso verso il Terminal 3, installazioni gestite nel rispetto del loro ciclo di vita.
«Con la realizzazione di ‘Pedalaria’ rafforziamo il nostro impegno per la promozione di una mobilità dolce, sostenibile e funzionale a migliaia di passeggeri e cittadini, oltre ai tanti lavoratori residenti in prossimità dell’aeroporto - ha dichiarato Marco Troncone, amministratore delegato di Adr -. Questa nuova infrastruttura rappresenta una ulteriore dimostrazione del nostro impegno ad investire nello sviluppo sostenibile del nostro aeroporto a 5 stelle, a beneficio dell’ambiente, delle persone che vivono il nostro scalo e del territorio che ci ospita».
«Pedalaria è un'opera spettacolare e davvero straordinaria – ha sottolineato il commissario straordinario per il Giubileo 2025 e sindaco di Roma, Roberto Gualtieri -. Collegando la città di Fiumicino all'aeroporto attraversa un tragitto meraviglioso, che passa vicino luoghi straordinari come i Porti imperiali di Claudio e Traiano. Si tratta di un intervento di grande qualità, con materiali di pregio. Ha una funzione sia turistica che di mobilità sostenibile per i passeggeri ed i tanti lavoratori che potranno recarsi in modo comodo e sicuro e sostenibile a lavorare in questa grande "città", con 50 mila addetti presenti ogni giorno, di cui molti arrivano da Fiumicino: consentire lo spostamento in bicicletta è molto importante dal punto di vista ambientale».
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Essere parte dell’Associazione startup turismo per molti anni è stato un viaggio incredibile. Ho avuto il privilegio di collaborare con diverse startup innovative nel settore del destination management, come Bizzeffe, la prima rete italiana di Dmc, e successivamente con Freedoo, focalizzata sullo sviluppo dello shopping tourism. Queste esperienze non sono solo un ricordo, ma una parte viva del mio bagaglio professionale, che porto con me ogni giorno nel mio lavoro di destination manager.
È vero, il mondo delle startup e quello delle Dmo sono diversi sotto molti aspetti. Le startup devono innovare continuamente per restare a galla in un mercato competitivo, mentre le Dmo, grazie ai finanziamenti pubblici, godono di una stabilità maggiore e spesso si muovono con meno urgenza. Tuttavia, credo fermamente che un cambio di mentalità e di approccio operativo potrebbe rivoluzionare le Dmo, permettendo loro di adottare alcuni elementi del modello startup per diventare più efficaci e incisive.
Differenze
Le differenze sono evidenti: mentre le startup sono orientate al risultato, sperimentano senza paura e accettano il fallimento come parte del processo, le Dmo operano per il bene collettivo, con obblighi istituzionali che limitano la loro flessibilità. Ma proprio qui sta il punto: le Dmo hanno molto da imparare dal mindset imprenditoriale. Penso, ad esempio, all'importanza di introdurre maggiore trasparenza, metriche chiare per misurare il successo, e nuovi modelli di finanziamento, come progetti a reddito o partnership pubblico-private.
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So bene che il Destination manager non ha la bacchetta magica. Ma credo anche che la possibilità di sperimentare sia essenziale per crescere e innovare. Per le Dmo, abbracciare questo tipo di approccio non è solo un’opportunità: è una necessità per diventare più competitive e sostenibili. Solo così potranno trasformarsi in veri motori di innovazione per le destinazioni che rappresentano.
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[post_content] => Il gruppo Leonardo Hotels Central Europe si espande a Roma, acquisendo l'hotel dei Borgia. L'operazione, conclusa per una somma non rivelata, è stata condotta tramite il fondo immobiliare chiuso Borgia gestito da Castello sgr. Situata a pochi passi del Colosseo e dai Fori Imperiali, la struttura è stata rinominata Leonardo Boutique Hotel Rome Monti: un 4 stelle sviluppato su sei piani fuori terra e uno interrato, per una superficie complessiva di circa 5.800 mq. Offre 80 camere, una sala colazione di 180 mq, un lounge bar adiacente alla lobby, due sale riunioni attrezzate e un'area benessere di circa 170 mq.
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