21 novembre 2022 11:48
Torna il segno più nei conti del gruppo Alpitour che chiude il bilancio a fine ottobre con margini operativi lordi superiori ai 30 milioni di euro (ebitda), grazie a un fatturato che raggiunge gli 1,6 miliardi, come Gabriele Burgio ci aveva già anticipato in occasione della fiera di Rimini. A contribuire sensibilmente alle performance della compagnia, racconta al Corriere della Sera lo stesso amministratore delegato e presidente del gruppo, gli importanti investimenti effettuati in tecnologia: 50 milioni in tre anni, a cui si aggiunge l’assunzione di 40 nuove risorse per un team It che nel 2023 andrà oltre le 130 unità. In estate la compagnia ha quindi registrato 150 mila transazioni tra attività di tour operating, hotel, incoming e voli Neos
Risultati ovviamente accolti con grande soddisfazione da Burgio, che sottolinea come siano stati raggiunti nonostante un inverno ancora condizionato dalla mole notevole di mete chiuse. Ecco quindi che per il prossimo anno l’a.d. conferma l’obiettivo di raggiungere e superare quota 2 miliardi di euro di fatturato. Nel medio periodo non si esclude infine la quotazione in Borsa. Per farlo è però necessario possedere asset, sottolinea Burgio. Ecco allora il piano di investimenti in strutture alberghiere con il brand lusso VRetreats della divisione Voihotels: al momento gli indirizzi sono cinque, ma in pipeline con arrivo a breve, come ci ha raccontato qualche settimana fa il director of sales & marketing di Voihotels, Angelo La Riccia, ci sono già almeno altri tre hotel, tra cui una proprietà a Firenze.
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Saranno firmate Bravo ed Eden Viaggi le strutture della new entry Colombia di casa Alpitour. A partire dal 22 dicembre aprirà in particolare le sue porte il Bravo Decameron Barù, non molto distante dalla città di Cartagena e dal suo aeroporto, in un contesto naturale rigoglioso e circondato dal verde della giungla tropicale.
Il villaggio, caratterizzato da uno stile caraibico, dispone di 366 camere con vista sul mare o sui giardini, suddivise in standard, standard plus e ocean front plus. L’offerta gastronomica si compone di un ristorante principale con servizio a buffet, il Portonao, e tre à la carte con altrettante proposte (pesce, cucina italiana e orientale) aperti per cena e su prenotazione, ai quali si aggiunge il Club Playa Puntilla, situato sulla spiaggia, per tutti coloro che abbiano voglia di un light lunch o di un semplice snack. Ad arricchire l’offerta, anche due campi da tennis, la palestra, un campo da beach volley, un’area giochi per bambini con le attività Bravo Bimbo e una zona spa dedicata a massaggi e trattamenti benessere. Infine, tutti i clienti avranno la possibilità di scegliere tra un’ampia gamma di escursioni, acquistabili sia prima della partenza sia in loco, tra cui quelle verso le isole del Rosario, per esplorare un mix tra barriera corallina, mare e natura incontaminata.
Nella città di Cartagena Alpitour World sarà, invece, presente con le nuove proposte di Eden Viaggi, tra le quali si distingue in particolare l’hotel Caribe by Faranda Grand, struttura fondata nel 1946 e situata all’interno del quartiere Bocagrande che, a livello architettonico, riflette la storia e la cultura di questa località dai mille volti. A questo si aggiungono anche l'hotel Casa La Factoria by Faranda, il Casa La Mantilla by Faranda e il Bantu by Faranda, tutte proprietà situate nel centro storico di Cartagena, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Il tutto senza rinunciare all'assistenza in caso di bisogno e alla possibilità di personalizzazione in termini di trattamenti pasto, escursioni e scelta dell’aeroporto di partenza.
A completare la filiera, il volo diretto Neos che dal 22 dicembre, con partenza la domenica, collegherà Milano Malpensa a Punta Cana e Cartagena. Questa tratta va ad arricchire la programmazione della compagnia aerea del gruppo e servirà anche tutti coloro che saranno diretti a Miches, dove aprirà i battenti il Viva Miches by Wyndham, che verrà commercializzato in esclusiva da Alpitour World, sempre con il brand Bravo.
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[post_content] => L'anno finanziario 2023 - 2024 non si è ancora concluso ma in Alpitour si pensa, come naturale che sia, già al prossimo esercizio, al via il prossimo 1° di novembre. E i numeri, al momento, sono più che confortanti. I ricavi tour operating sono infatti in crescita di oltre il 20% rispetto al pari periodo dell'anno scorso. "Il trend riguarda tutti i nostri tre pillar - spiega il direttore commerciale trade del gruppo Alpitour, Alessandro Seghi -: mainstream e specialties sono attorno al +20%, mentre il seamless viaggia a circa +28%. E il raffronto lo stiamo facendo con le settimane pre-conflitto israeliano-palestinese. Quindi con un momento che era già particolarmente positivo. Certo, bisogna capire quanta parte di questo risultato è dovuto al continuo incremento delle vendite in advance booking e quanta invece a uno sviluppo strutturale. L'anticipo delle prenotazioni è infatti un fenomeno in crescita ormai da quattro stagioni consecutive".
A tutto ciò si affianca un corrispondente rafforzamento del last minute, con l'andamento delle vendite ancora ben sostenuto per settembre su settembre e per ottobre su ottobre: "Stiamo recuperando quanto abbiamo perso tra aprile e giugno. La domanda ormai si sta spalmando lungo l'intero arco dell'anno: crescono advance booking e sotto data; arretra un po' quello che sta nel mezzo", sottolinea Seghi, confermando quanto molti protagonisti dell'industria dei viaggi stanno riscontrando orami da parecchio tempo.
Per quanto riguarda il 2024, a trainare le performance di Alpitour per la pacchettistica (mainstream e seamless) è stato soprattutto l'East Africa (Kenya, Zanzibar e Madagascar), così come molto bene sono andate Capo Verde e le Canarie. Ha invece sofferto un po' il corto raggio: mare Italia e Baleari in primis; in parte la Grecia, dove ha continuato a pesare il contraccolpo del fenomeno incendi dell'anno precedente. "Relativamente al prodotto itinerari, la parte del leone l'ha fatta invece sicuramente l'Oriente, Giappone e Thailandia su tutti. Ma anche gli Emirati ci hanno dato soddisfazioni, così come la Turchia, su cui stiamo proprio ora lavorando per aumentare l'offerta di tour".
Un capitolo a parte merita infine l'Egitto, da sempre prodotto best seller di Alpitour. Inutile nascondere che la destinazione ha subito gli effetti della crisi israelo-palestinese, con una certa ripresa registrata da aprile - maggio in avanti: "Ora Sharm e Marsa Alam sembrano decisamente più toniche, ma anche per loro vale il discorso advance booking - conclude Seghi -. In generale alcune tipologie di clientela si stanno riavvicinando all'Egitto. Mi riferisco soprattutto agli individuali, attratti anche dalla competitività dei prezzi, che sono scesi dopo il picco della stagione record 2022 - 2023. Ripresa più lenta invece per i gruppi, in particolare per le crociere sul Nilo".
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Sul futuro sviluppo dello scalo salernitano, Borgomeo cita anche il trasporto merci, un settore su cui il nuovo aeroporto campano potrebbe avere delle prospettive importanti, soprattutto per quanto riguarda l'export dei prodotti locali. «Si può pensare che la rucola o la mozzarella arrivino dopo dieci ore a New York, ma purtroppo non è così semplice. In primo luogo, perché in generale il nostro Paese è molto in ritardo sulla logistica e sul cargo aereo: i nostri volumi sono la metà di quelli che trasporta il Belgio e un quinto di quelli che trasporta la Germania. In secondo luogo, questo è un settore nel quale c'è una forte concentrazione su Malpensa, con il 65%, poi su Fiumicino, con il 18%, e a seguire tutti gli altri scali. Ma si lavorerà anche su questo. C'è una prospettiva da valutare, ma va costruita con cautela e con calma".
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[post_content] => E' il Trentino Alto-Adige uno dei principali obiettivi di sviluppo a medio termine di Club del Sole. L'idea è quella di diversificare l'offerta del gruppo, destagionalizzando il prodotto e garantendo continuità alle risorse umane: "Grazie anche al supporto di partner finanziari come Nb Aurora e The Equity Club, presenti nella nostra compagine come soci di minoranza della famiglia Giondi, abbiamo grande fiducia nelle nostre strategie di espansione" spiega il direttore generale dell'operatore open air, Angelo Cartelli.
Solo quest'anno Club del Sole ha peraltro aggiunto tre nuovi villaggi al proprio portfolio: il Tenuta di Primero in Friuli, le Mimose nelle Marche e l'Adriatico in Emilia-Romagna. "Le novità sono state accolte molto positivamente dal mercato. La risposta dei clienti è stata entusiasta, con un alto tasso di occupazione e ottimi feedback sia da parte di nuovi ospiti, sia da quelli abituali. Le new entry hanno rafforzato la nostra presenza in aree strategiche del territorio italiano, nel solco della nostra strategia di diversificazione dell'offerta, sia in termini di location, sia di tipologia di esperienza. A questo proposito, abbiamo notato come la domanda proveniente dai paesi di lingua tedesca (Dach) apprezzi particolarmente Tenuta Primero e i suoi servizi premium, tra cui due marine e un campo da golf a 18 buche, garantendo una quota pari al 70% sul totale delle presenze nel complesso friulano".
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[post_content] => Si avvicina l'obiettivo dei 120 milioni di euro di fatturato per il gruppo Mangia's, che tuttavia preferisce ancora attendere i dati di settembre per avere un quadro completo. "L'ultimo mese dell'estate si sta infatti sempre più confermando come una prosecuzione dell'alta stagione, paragonabile ormai ad agosto", spiega il presidente e ceo della compagnia siciliana, Marcello Mangia. In linea con le previsioni di inizio anno anche i margini operativi lordi (ebitda), che dovrebbero raggiungere i 12 - 13 milioni. "L'Italia rimane il nostro mercato principale, ma abbiamo registrato ottime performance anche da Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Germania: Paesi su cui ci stiamo espandendo e dove stiamo costruendo una presenza sempre più consolidata".
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Il Kamarina dovrebbe diventare operativo invece nel 2026. La novità è frutto di una collaborazione con la società di asset management Arrow Global, proprietaria del resort. "Si tratta di una partnership che rafforza ulteriormente la nostra capacità di supportare gli investitori in tutte le fasi del ciclo di vita degli asset: dall'acquisizione al riposizionamento e alla gestione, sino alla vendita. Un modello che ci sta permettendo di attirare l'attenzione di sempre nuovi partner. Continuiamo inoltre a valutare possibili ulteriori nuove affiliazioni con brand internazionali, come abbiamo fatto recentemente per il Brucoli, che è diventato parte dell'Autograph Collection di Marriott. L'esperienza con il gruppo del Maryland, e anche con Hilton, ci ha infatti dimostrato quanto queste collaborazioni possano essere strategiche per il posizionamento dei nostri prodotti nei mercati globali".
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A trainare le performance di Kel 12 sono state soprattutto l'Indonesia, il Sud America e l'Africa Australe, uno dei tradizionali prodotti di punta del to. "Tra i migliori anche la Mongolia, che ha sorpreso i nostri viaggiatori soprattutto per la qualità dei servizi. La destinazione gode peraltro del vantaggio di non essere una meta super affollata. Ed è quello che solitamente cerca chi si rivolge a noi. Un discorso valido anche per un paese come l'Argentina". Protagonista dell'Oriente è stata pure la Cina, che ha beneficiato di un fortissimo rimbalzo: "Come per ogni meta che riapre dopo un po' di tempo abbiamo dovuto ricontrollare tutti i servizi, specialmente lungo gli itinerari lontani dai percorsi tradizionali. Ma devo dire che non abbiamo riscontrato particolari difficoltà". C'è invece un pizzico di delusione per l'Islanda, che è andata incontro a un lieve calo. "Ma c'era forse da aspettarselo, visto l'andamento eccezionale della destinazione negli anni precedenti, anche durante il Covid. Nel Nord siamo comunque riusciti a sopperire bene con la Groenlandia e le Svalbard".
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Nuovi importanti debutti in vista per il soft brand del segmento midscale di casa Accor, Handwritten Collection, che si appresa a entrare in Albania, Cipro, Germania, Romania e nell'area del Benelux. Solo nel suo primo anno di attività, il marchio ha inaugurato 17 strutture in destinazioni come Parigi, Malta, Sidney, Shanghai, Phuket e Cracovia, oltre che in Italia. Circa 25 ulteriori hotel sono poi in fase di sviluppo, mentre sono più di 150 i progetti in varie fasi di negoziazione.
Il Classic Hotel Nicosia a Cipro aprirà già in questo mese, a pochi passi da attrazioni locali come il museo archeologico di Cipro e piazza Eleftheria. La struttura offrirà 54 camere arredate con toni della terra e disporrà di un centro fitness e una spa all'ultimo piano. Gli ospiti potranno accedere al Blue bar e al ristorante 59, il cui nome renderà omaggio a 59 coltelli d'epoca scoperti durante la ristrutturazione. Inoltre, l'hotel presenterà spazi versatili per eventi aziendali e matrimoni, completando così la propria offerta.
L'Adorn Tirana sarà inaugurato il prossimo autunno. Situato in piazza Skanderbeg, nel cuore della capitale, la struttura disporrà di 25 camere, tra cui sei suite, di un ristorante e di un piano bar
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Il Tecadra Bucharest Hotel sarà operativo a partire dal 2025 e offrirà 100 camere. Situata in una delle aree più esclusive della capitale, la proprietà sarà alimentata da pannelli solari e pompe di calore.
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