26 ottobre 2022 12:29
Realizzare una nuova linea upper upscale per il brand Voihotels, in modo da posizionare meglio il brand sul mercato, nonché portare il portfolio VRetreats attorno a quota dieci strutture entro la fine del 2023. Sono gli obiettivi della divisione ospitalità di casa Alpitour, che in questo momento spinge soprattutto sul lato luxury: «Il marchio VRetreats può già contare oggi su quattro indirizzi, due a Taormina, il Mazzarò Sea Palace e l’Atlantis Bay, nonché uno a Roma, il Donna Camilla Savelli, e uno a Venezia, il Ca’ di Dio (due di proprietà e due in affitto, ndr) – racconta il director of sales & marketing di Voihotels, Angelo La Riccia -. Un altro paio è però già in pipeline per l’anno prossimo: l’ex hotel Roma da 45 camere sull’isola di Ortigia a Siracusa e una struttura in Sardegna. Abbiamo poi trattative in fase avanzata con tre ulteriori proprietà».
A spingere verso l’espansione dell’offerta alta di gamma del gruppo, il boom generalizzato delle tariffe degli hotel di lusso registrato nel 2022 e la ripresa della domanda intercontinentale, che beneficia anche del cambio euro-dollaro favorevole. «Senza dimenticare il potenziale ancora inespresso del mercato asiatico che non è ancora ripartito, mentre prima o poi si riprenderà pure quello russo», sottolinea sempre La Riccia.
Per quanto riguarda il marchio Voihotels, che oggi può contare su dieci alberghi in Italia e quattro all’estero (la maggior parte in affitto, alcuni in proprietà, ndr), la compagnia sta quindi meditando su alcuni progetti per strutture di dimensione compresa tra le 100 e le 400 camere. «Ma le trattative in questo caso sono ancora nella loro fase iniziale – rivela La Riccia -. Il momento è particolare. Fino a pochi mesi fa, molte proprietà erano disposte a cedere i propri asset o ad affidare ad altri la loro gestione. Poi è arrivato il boom di quest’anno e in molti si sono tirati indietro. Il nostro obiettivo, in ogni caso, è quello di lavorare per migliorare il posizionamento del brand Voihotels, che ancora non ha una collocazione ideale sul mercato».
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Il ministro Santanché esulta per il progetto Polis. Ma così com'è serve a poco
Ora però arriva la novità del progetto Polis: da questo mese di dicembre le Poste italiane sono abilitate a erogare i passaporti. La novità è stata salutata dal governo, e più in particolare dal ministro Santanché, come una soluzione che "va ad affrontare in maniera strutturale una problematica, quella del rilascio dei passaporti, che ha pesato molto nei mesi scorsi. Come sempre affrontiamo pragmaticamente i problemi a cui cerchiamo di fornire soluzioni strutturali e durature nel tempo a favore degli italiani”. Bene, si dirà. Almeno è un tentativo. Ma c'è un però. E non di poco conto. Come bene evidenziato dalla ricerca Altroconsumo, i veri guai sono nelle grandi città. Perché è lì che si forma un imbuto difficilmente superabile. Il fatto è che il progetto Polis è attivo solamente nei comuni con meno di 15 mila abitanti. In quelle località, cioè, dove il problema passaporto non c'è. O se c'è, è minimo. Sembra una battuta di qualche genio della comicità. Invece è tutto vero.
In termini di costi in Europa peggio dell'Italia fa solo il Portogallo
Tornando alla ricerca Altroconsumo: non solo i tempi di attesa sono lunghissimi, ma anche i costi risultano molto elevati per le tasche dei cittadini. Il passaporto italiano è tra i più costosi in Europa, anche quello per i minori che ha una durata più breve. In Italia, infatti, fare o rinnovare il passaporto costa 116 euro. Gli italiani spendono quasi il quadruplo degli spagnoli (30 euro) e quasi il doppio dei tedeschi (60 euro). Comunque, molto di più di francesi (86 euro), inglesi (82,50) e olandesi (77,87 euro). Solo il Portogallo fa peggio di noi, visto che da loro il passaporto costa 65 euro ma ha una validità di soli cinque anni, con un costo annuo (13 euro) che è di poco superiore a quello del passaporto italiano (11,60 euro).
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Nel suo nuovo ruolo, il manager lavorerà a stretto contatto con Carlos Muñoz, fondatore e ceo della compagnia aerea, rafforzando la strategia e il vantaggio competitivo di Volotea nei prossimi anni.
"Da quando sono entrato in Volotea, oltre dieci anni fa, ho assistito alla trasformazione e allo sviluppo di un'azienda che ha costruito un modello di business unico - ha affermato il neo direttore generale -. Siamo stati in grado di offrire soluzioni e migliorare la connettività per il 65% della popolazione europea che vive lontano dalle grandi capitali, risolvendo uno squilibrio strutturale tra la distribuzione della popolazione e la ripartizione della capacità. Nel mio nuovo ruolo non vedo l'ora di promuovere la crescita di Volotea e di rafforzare la nostra efficienza e la nostra leadership in termini di costi, lavorando al fianco di un eccellente team di oltre 1.800 professionisti in tutta Europa".
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Note swing della Milanoans jazz band e la splendida voce di Dalila Del Giudice in un’atmosfera retrò dell’Apollo Milano hanno fatto da cornice ieri alla serata Grimaldi Lines. Per un breve recap dell’anno che sta per concludersi e uno sguardo al 2024. Sul mercato dal 1947 con la prima nave cargo, oggi il gruppo Grimaldi conta una flotta di 140 navi, di cui 34 passeggeri con rotte che servono 60 paesi e connettono 140 porti.
“Sono 18 mila le risorse tra personale di terra e di bordo che lavorano quotidianamente per garantire sempre servizi di qualità orientati alla massima soddisfazione del cliente. Nel 2024 puntiamo così a raggiungere l’obiettivo di muovere 6 milioni di passeggeri” - ha dichiarato Francesca Marino, passenger department manager di Grimaldi Group
Leader nel trasporto dei veicoli su lungo raggio e sulle autostrade del mare, il gruppo ha sede a Napoli, ed è stato pioniere dell'investimento sulla sostenibilità ambientale con le sue nove ecoship, le navi sostenibili più grandi al mondo. Tra queste, Cruise Roma e Cruise Barcellona che operano sulla linea Civitavecchia - Porto Torres - Barcellona sono due unità dotate di dispositivi che durante le 18 ore di traversata raccolgono le microplastiche che trovano lungo il percorso, rendendo così il mare più pulito. Tutto questo è stato reso possibile grazie al dipartimento di nuove tecnologie di Grimaldi Group e alla collaborazione con alcuni dei principali atenei italiani, con lo scopo di fare dell’innovazione e della sostenibilità gli asset di sviluppo.
Grimaldi è il maggior player sulla Sardegna, e ha raggiunto importanti obiettivi anche su Sicilia, Spagna e Grecia. Il 2024 sarà caratterizzato da grandi eventi a tema (es: biblioteca galleggiante, palestra galleggiante, discoteca galleggiante...) organizzati con partner di settore che utilizzano la nave come location, coniugando così l'organizzazione dell'evento con l’escursione finale a Barcellona. Senza dimenticare la forza del pricing estremamente competitivo e dinamico, e la costante attenzione alla qualità e alla piena soddisfazione del cliente.
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[post_content] => Cisalpina Tours è una tra le migliori Tmc partner di Aeromexico. Lo testimonia la partecipazione della travel management company di casa Msc a Top Mundial: l'evento in corso di svolgimento a Mérida, nello stato dello Yucatàn, organizzato dalla compagnia aerea messicana ogni anno per accogliere il retail del turismo proveniente dall’Europa, dall’Asia, da Stati Uniti, Canada e tutta l’America Latina.
I viaggi d’affari dall’Europa verso l’America Latina rappresentano in particolare un mercato dall’ampio potenziale di crescita, considerato che gli analisti stimano un volume d’affari di oltre 43 miliardi di dollari (dato 2022) e una progressione a 68 miliardi nel quinquennio a venire. "Il ritmo di crescita del 6% è un dato che consideriamo meritevole di attenzione, anche in virtù dei recenti investimenti del partner Aeromexico, che proprio nell’estate scorsa è tornata a servire non-stop la rotta da Roma Fiumicino a Mexico City – commenta Giorgio Garcea, chief commercial & operations officer di Cisalpina Tours.
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Il rating attribuito a Iberia riconosce la trasformazione effettuata dalla compagnia aerea negli ultimi anni, che l'ha vista rinnovare la flotta con l'aggiunta di aeromobili più moderni ed efficienti, trasformare il servizio di bordo in tutte le cabine, migliorare la qualità dell'offerta enogastronomica e ottimizzare i servizi negli aeroporti, nelle sale Vip e nei canali digitali.
"Questa valutazione riflette la qualità dell'esperienza che offriamo ai nostri passeggeri quando volano con Iberia - ha dichiarato Gabriel Perdiguero, direttore clienti, trasformazione e tecnologia di Iberia.; è una certificazione internazionale che ci posiziona tra le migliori compagnie aeree del mondo. Le quattro stelle che ci sono state assegnate sono un incentivo a continuare a migliorare l'attenzione e i servizi che offriamo ai nostri clienti".
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«Con l’inaugurazione del Como Alpina Dolomites, che si affianca nella Penisola al Castello del Nero, saliamo a cinque indirizzi nel Vecchio continente – racconta il pr director della compagnia, Brett Perkins -. Fino a poco tempo fa la nostra offerta era concentrata in Asia, ora ci stiamo rifocalizzando sull’Europa ma il nostro ceo, Olivier Jolivet, non finisce mai di sorprenderci. Non mi stupirebbe per esempio se presto ci fosse qualche novità in Giappone o negli Stati Uniti. Quel che è certo, al momento, è che l’anno prossimo faremo sicuramente un altro annuncio ma è ancora presto per svelare qualcosa di più».
Difficile però che il gruppo Como riesca a mantenere il ritmo di espansione del 2023, anno che ha visto anche l’inaugurazione del Metropolitan Singapore. «Sebbene recentemente ci siamo aperti ai contratti di management, che a oggi riguardano proprio la nuova struttura di Singapore e il Como Laucala Island a Fiji, rimaniamo infatti una società a conduzione familiare che detiene la proprietà diretta della maggior parte delle proprie strutture. Non perseguiamo perciò uno sviluppo fine a se stesso, ma cerchiamo di trovare ogni volta le strutture più adatte al nostro concept».
Realizzato in collaborazione con la designer Paola Navone, il Como Alpina Dolomites è il primo resort ski-in, ski-out della compagnia. La struttura, con apertura annuale, sarà dotata di 60 camere, a cui si aggiungono tre ristoranti «e la nostra tradizionale Shambala spa, che sarà uno dei centri benessere più grandi delle Alpi». Ma gli investimenti italiani di Como non si sono limitati alle Dolomiti. Il Castello del Nero ha infatti visto sempre quest'anno la realizzazione del podere San Filippo, situato a circa 20-25 minuti dal resort originario. «È una struttura dotata di 22 appartamenti da uno a tre camere con piscina inclusa – prosegue Perkins -. L’idea è quello di farlo diventare presto una sorta di mini-resort indipendente. Abbiamo inoltre aperto Villa San Giulia: una proprietà di quattro camere a pochi passi sempre da Castello del Nero. Prenotabile solo in esclusiva è dotata di una mini-Shambala spa, con la possibilità di beneficiare anche dei servizi a domicilio dello chef della proprietà toscana. Il prossimo anno è infine in programma l’inaugurazione di un ulteriore ristorante chiamato Olive Grove».
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[post_content] => Volotea cresce dalla base di Venezia con l'apertura, dal prossimo 4 aprile, di una nuova rotta per Tolosa, con due frequenze alla settimana, il giovedì e la domenica, e un’offerta complessiva di circa 13.600 posti in vendita. Il vettore rafforza, così, la sua presenza presso il Marco Polo per il 2024, con un incremento del +16% in termini di capacità rispetto al 2023.
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[post_content] => «Siamo molto preoccupati della nuova Direttiva europea» così esordisce Stefano Corbari presidente di Fiavet Lazio.
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Territorio
Vi vedono crescere agenzie incoming in mdo forse caotico. E' una nostra impressione o è cosdì?Incoming
Penso che ci siano molte agenzie incoming nuove, ma anche agenzie di vecchia generazione che hanno aperto ma divisione incoming. Questo porterà una saturazione del mercato nel medio periodo. Ma credo che questo sia un percorso naturale. Dopo la saturazione chi ha le basi solide rimarrà. E poi quersto rinnovamento dell'incoming locale dà molto spazio al territorio. Del resto noi come federazione abbiamo sempre spinto per promuovere anche le altre provincie, e queste nuove agenzie incoming agiscono proprio questo ambito, accendendo riflettori su territori ancora poco conosciuti. La cosa che dobbiamo promuovere è lo sviluppo dei fornitori locali. Ne beneficiano sia i colleghi che i territori.
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Per alcuni aspetti può essere utile. Ma non è è una cosa che risolve tutto. Anzi se presa in modo superficiale può essere dannosa. Noi come adv non siamo ancora pronti. Secondo me prima di dire che si lavorerà con l’Intelligenza artificiale ce ne vuole molto. Noi abbiamo bisogno di formazione. Ricominciare a lavorare sulla persona. Che è la cosa più importante, senza mai però rimanere indietro.
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