27 July 2024

Alpitour: i pretendenti ridotti a tre. Ma torna in auge la quotazione in Borsa

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Sul tavolo delle trattative per la vendita di Alpitour ci sarebbe anche il tema del ruolo futuro del presidente e ceo, Gabriele Burgio

Si infittisce il giallo Alpitour. Dopo che le ultime indiscrezioni a inizio febbraio sembravano puntare in direzione di una rosa di cinque pretendenti, stando a quanto riporta Il Sole 24 Ora ora la platea di potenziali acquirenti si sarebbe ridotta a tre. E non tutti i nomi delle ultime voci raccolte coincidono con quelli fatti precedentemente. Unica certezza al momento pare essere il fondo Usa Certares, da sempre compreso nella lista dei papabili pretendenti. Il quotidiano economico poi parla di un generico fondo internazionale (forse uno tra Apollo, Kkr e Platinum indicati il mese scorso, bdr), ma sarebbe rispuntato anche un misterioso gruppo asiatico: un player al quale si era fatto cenno solamente nelle primissime indiscrezioni di gennaio.

Oltre che sulla valutazione del gruppo, stimata tra gli 1,3 e gli 1,5 miliardi di euro, le trattative al momento starebbero vertendo anche sul ruolo futuro del presidente e amministratore delegato Gabriele Burgio, su possibili clausole di earn out, che subordinerebbero il prezzo finale di vendita della compagnia al conseguimento di determinati risultati nei primi anni successivi alla transazione, nonché relativamente alla questione sede legale dell’acquirente. Mentre si discute sui termini del deal, pare però tornare nuovamente in auge l’opzione sbarco in Borsa, in alternativa alla vendita: un’ipotesi che il primo azionista di Alpitour, Giovanni Tamburi, aveva dichiarato di non escludere del tutto già lo scorso dicembre.

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