9 aprile 2021 10:25
Ammontano a 102 milioni di euro le perdite nette del gruppo torinese nel 2020. Lo si legge nella relazione finanziaria annuale 2020 che la merchant bank Tamburi Investment Partners (Tip) ha predisposto per l’assemblea del 29-30 aprile.
“Il 2020 è stato, per Alpitour, un anno (l’esercizio chiude al 31 ottobre) straordinariamente impattato in senso negativo dalla diffusione del Covid-19 e dalle conseguenti limitazioni degli spostamenti – sottolinea il documento -. A fronte di un settore che ha visto i ricavi quasi azzerati da febbraio, il gruppo Alpitour ha registrato un calo nei ricavi consolidati da 1.992 milioni a 725 milioni, con un Ebitda negativo di 112 milioni prima degli effetti dell’Ifrs 16 (un nuovo principio contabile nella disciplina del leasing, ndr). E ciò pur a seguito di molte azioni di contenimento dei costi. Il risultato netto del 2020, negativo per circa 102 milioni, non ha beneficiato di contributi pubblici che, per quanto approvati in varie sedi, non sono ancora stati corrisposti. Nel 2020 la società ha ottenuto un prestito, di 225 milioni, con garanzia Sace. Al 31 dicembre l’indebitamento finanziario netto era di 377 milioni“.
La relazione sottolinea poi come la società abbia comunque continuato la propria attività durante l’anno finanziario 2019-20, “realizzando anche investimenti strategici in ambito hotel & resort, aviation e It, per essere pronta al meglio per ripartire a pieno regime appena si presenteranno le condizioni”.
Le previsioni per l’esercizio in corso rimangono tuttavia “fortemente condizionate dai tempi e dalle modalità della regressione della pandemia, tuttora molto incerti; il fattore psicologico del timore dei contagi e la ridotta capacità di spesa delle famiglie, provate dal lungo periodo di lockdown e dalla crisi economica, sono ulteriori fattori che potrebbero incidere sensibilmente sulla ripresa della domanda di servizi turistici”.
Tip è azionista indiretto di Alpitour, attraverso il veicolo di club deal Asset Italia 1, di cui possiede il 35,81%. Lo stesso Asset Italia 1 detiene sia il 49,9% di Alpiholding, che a sua volta possiede il 36,76% del capitale di Alpitour, sia una partecipazione diretta in Alpitour del 31,14%.
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Appuntamento all'8 febbraio
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[post_content] => Non sono passati forse neppure dieci anni da quando gli hotel erano compresi tra le proprietà Cenerentole del mercato real estate. Inseriti nel cluster generico alternative asset, gli alberghi erano considerati investimenti troppo complicati e rischiosi da molti investitori. Ma i tempi sono davvero cambiati e grazie anche a un aumento dell'interesse, e delle competenze, di molti player finanziari, unito a performance in costante crescita, oggi gli hotel sono ormai tra i target principali del mercato.
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[post_content] => Consolidamento dell'offerta. E' questa la chiave con cui leggere il 2024 del gruppo Nicolaus, che ha saputo comunque raggiungere gli obiettivi dichiarati, toccando quota 158 milioni di euro di fatturato aggregato: appena 2 milioni sotto il livello stimato lo scorso novembre e in crescita di circa il 5% rispetto al 2023. «Un risultato importante per noi, ancora di più se si considera che quello scorso è stato un esercizio durante il quale abbiamo deciso di accantonare destinazioni e prodotti non affini al nostro attuale posizionamento. E ciò al fine di concentrare gli sforzi sul nostro core, in termini di brand, di offerta e di importanti novità di gestione – spiega l’a.d. della compagnia, Giuseppe Pagliara -. Mi riferisco, per esempio, al pugliese Valtur Baia del Gusmay introdotto giusto l’anno scorso: una scelta coraggiosa ma responsabile che, ora possiamo dirlo, ha pagato e che risulterà ancora più efficace nel prossimo futuro».
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[post_content] => Nuovo cambio di rotta per Aeroitalia che rivede il network siciliano: la compagnia ha deciso di tagliare i voli da Comiso lasciando solo quelli con destinazione Roma Fiumicino, Milano Bergamo e Parma e, contemporaneamente, ha deciso anche di sospendere i voli da Trapani Birgi a Cuneo dal 26 gennaio al 29 marzo.
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[post_content] => «Non abbiamo ancora evidenza di altre regioni intenzionate a seguire questa strada, ma quello dell'Abruzzo resta un esempio importante»: Fabrizio Francioni, head of communications Italy di Ryanair, commenta così l'annuncio odierno dell'investimento della low cost irlandese sull'aeroporto di Pescara, che segue la decisione della Regione Abruzzo di abolire l'addizionale comunale. Terza regione italiana a prendere questa strada, dopo Friuli Venezia Giulia e Calabria.
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