22 marzo 2023 15:44
“Stare vicino agli operatori e alle aziende, per aiutarli a sfruttare un momento storico importante per il turismo. Un periodo in cui la domanda cerca quello che noi abbiamo in abbondanza: cultura, cibo, tradizioni e valori”.
E’ questo il senso di un evento come il primo Travel Open Day Hospitality: il workshop-market place b2b tra albergatori e fornitori dell’ospitalità, organizzato a Urbino da Travel Quotidiano, in collaborazione con Asteres e l’associazione Inside Marche Live.
A spiegarne la ratio è Roberto Cioppi, assessore al Turismo della città marchigiana che ha patrocinato la manifestazione, insieme all’associazione degli albergatori pesaresi (Apa Hotels) e alla sezione regionale di Assoturismo. “In questo territorio c’è la storia, la cultura, ma anche l’innovazione, rappresentate anche nel luogo in cui ci troviamo, ‘Data’, che diventerà un luogo di incontro e di riferimento strategico – puntualizza Cioppi – . Da giugno ripartiranno i lavori di riqualificazione che lo renderanno un attrattore unico”.
“Abbiamo l’esigenza di lavorare in rete con chi fa ricettività e con chi propone prodotti e servizi di qualità per l’hotellerie – aggiunge quindi il presidente di Inside Marche Live, Federico Scaramucci -. Trovo particolarmente importante iniziare qui da Urbino, perché è un territorio dalle potenzialità straordinarie che ha bisogno di proposte innovative. Ringraziamo Travel Quotidiano per aver scelto Urbino per questa prima tappa”.

Lo speech dedicato al revenue management
In tale contesto, un elemento fondamentale è il fattore comunicazione: fondamentale per dare concretezza a qualsiasi format creativo di ospitalità, sottolinea il direttore editoriale di Travel Quotidiano, Daniela Battaglioni: “Urbino è peraltro solo la prima tappa della nostra serie di appuntamenti con i Tod Hospitality, che si svolgeranno prossimamente in giro per l’Italia. Ma porteremo con noi anche il prezioso know how acquisito in questa edizione, per raccontare il magnifico territorio urbinate al resto della Penisola e a livello internazionale”.

Tra i tanti visitatori all’evento marchigiano spicca, in particolare, il nome di Nardo Filippetti: “Fare marketing e fare ricerca di prodotto significa anche capire cosa proporre e a chi”, osserva il presidente del gruppo Lindberg Hotels & Resorts. Ma per creare modelli di turismo economicamente sostenibili serve anche l’appoggio delle istituzioni, è l’appello di Filippetti. Al centro di ogni considerazione c’è il fattore risorse umane, il tema del momento nel mondo dell’ospitalità: “Come si possono crescere delle vere professionalità, quando molte strutture sono in grado di offrire appena tre mesi di lavoro all’anno? E’ un problema enorme, a cui nessun governo ha saputo mai dare risposta. A me è capitato di parlare con molti ministri, soprattutto quando ricoprivo cariche apicali all’interno delle principali organizzazioni di settore, ma ma nessuno mi ha mai ascoltato. Tutti cercano risultati immediati, in grado di portare frutti durante il loro mandato. In tema di formazione e risorse umane, però, occorre ragionare obbligatoriamente sul medio-lungo periodo. Non solo: bisogna anche avere un approccio strategico al settore. Mettere mano al calendario scolastico significherebbe per esempio innescare una vera rivoluzione copernicana per il nostro settore. Un Paese turisticamente evoluto come l’Italia non si potrebbe permettere di far andare le persone in vacanza solo per due mesi all’anno. Generare picchi di domanda di questa portata significa infatti creare inevitabilmente sovraffollamento, peggiorare i livelli del servizio e lavorare con prezzi decisamente poco competitivi”.
“Ci troviamo in un luogo molto importante, ‘Data’, che sarà il luogo di incontro della città, una realtà su cui puntiamo molto in ambito accoglienza – spiega il sindaco di Urbino, Maurizio Gambini: l’evento di oggi rappresenta un’inaugurazione molto importante per questo posto, ringrazio quindi Travel Quotidiano e do il benvenuto agli operatori del nostro territorio. Speriamo che questo momento possa rappresentare la ripartenza della nostra città, dopo un periodo molto difficile per il turismo, segnato dal terremoto e dal Covid. Non dobbiamo dimenticare che il turismo rappresenta, insieme all’Università, l’economia della città di Urbino. Essere ospitali è una necessità per operatori e cittadinanza, per questo accoglieremo tutte le iniziative di formazione ed eventi come questo che verranno in futuro”.
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Il Sarawak punta a diventare una leader per l'ecoturismo e gli eventi business nel quadro dei Paesi Asean. Alla recente Imex di Francoforte lo stato del Borneo malese ha presentato il 'Legacy Impact Master Action Plan' che - in linea con i macro obiettivi messi in luce dalla Strategia di sviluppo post Covid-19 2030 (Pcds) e cioè prosperità economica, inclusione sociale e sostenibilità ambientale - supporta e incentiva gli organizzatori di eventi business a creare maggiore valore nella progettazione delle singole iniziative.
Il Legacy Map è una linea d'azione per i prossimi tre anni sviluppata da Business Events Sarawak (BESarawak) insieme al governo del Sarawak e al gruppo di consulenza GainingEdge, che definisce e indirizza le decisioni relative all'organizzazione di eventi aziendali nel Sarawak. L'obiettivo è quello di sfruttare la relazione tra gli eventi aziendali e l'impatto sul patrimonio culturale e ottimizzarlo per contribuire al raggiungimento degli obiettivi della Strategia di sviluppo post Covid-19.
"Vogliamo che il Sarawak si affermi come la prima capitale per gli eventi d'affari in Malesia e nel Borneo - ha dichiarato Datuk Snowdan Lawan, viceministro del Sarawak per il turismo, l'industria creativa e lo spettacolo -. Il Legacy Map è strettamente allineato con le politiche di sviluppo del governo, quindi stiamo posizionando gli eventi commerciali come settore di punta per facilitare le collaborazioni strategiche e aprire una serie di opportunità economiche e sociali".
All'interno della Pcds 2030, sul fronte turistico, si punta a mettere a disposizione dei visitatori un maggior numero di prodotti e servizi turistici, con il supporto di una migliorata e potenziata raggiungibilità - con più voli domestici, regionali e internazionali oltre che alla realizzazione di terminal crocieristici -.
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[post_content] => Si chiama Mediterraneo Nascosto (Hidden Mediterranean) il progetto realizzato dalla società di consulenza Commerciale Turismo Italia (Cti), in collaborazione con il Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli (Cisp) per valorizzare le potenzialità di cinque aree ancora poco sviluppate dal punto di vista dell'industria dei viaggi, ma che detengono una ricchezza architettonica, storica e naturalistica meritevole di essere esplorata. Il tutto in un'ottica di sviluppo sostenibile del turismo.
Travel World Escape ha partecipato all'iniziativa, rappresentato dal product manager Federico Bora, a cui è stata assegnata una sight inspection in Libano, nella riserva della biosfera di Jabal Moussa: vero e proprio mosaico di cultura e paesaggi mozzafiato dotato di una biodiversità unica, è una località ideale per svolgere attività di ecoturismo. L'area è oggi gestita interamente dalle popolazioni locali, con soluzioni per l’ospitalità che permettono ai turisti di soggiornare in guesthouse, direttamente nelle case delle famiglie. Sono stati inoltre predisposti 12 sentieri con segnaletica che si snodano ad anello lungo tutto il parco, suddivisi per difficoltà.
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[post_content] => Dopo un 2022 che ha chiuso al 70% di arrivi dall'Italia rispetto agli anni pre-Covid, il 2023 della Cechia parte con il vento in poppa. "Nei primi tre mesi a Praga abbiamo registrato un +162% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso - spiega il direttore generale di Czech Tourism Italia, Luboš Rosenberg -. In generale i flussi dalla Penisola sono ormai solo il 6% sotto le quote del 2019. Se si escludono i Paesi confinanti, l'Italia è oggi il secondo mercato più importante per il nostro incoming appena dietro al Regno Unito. Il sesto a livello complessivo".
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Focus sul mice
Ma il turismo ceco dell'era post-Covid è in parte differente da quello che si poteva sperimentare negli anni pre-pandemia. "Siamo più attenti alla sostenibilità, in primis. E poi crediamo molto nelle potenzialità del comparto meeting e incentive - rivela il direttore generale di Czech Tourism, Jan Herget, in visita a Milano proprio in occasione di un evento ad hoc tenuto nel capoluogo lombardo -. Stando dall'Icca, il nostro Paese è nella top 10 delle mete mice a livello globale, con Praga che è addirittura in quinta posizione. E poi naturalmente non mancano le occasione di scoprire la Cechia della storia e della cultura, della musica (l'anno prossimo si celebrerà il duecentesimo anniversario dalla nascita di Smetana), nonché della natura e delle vacanze attive".
Più collaborazione con i to italiani
Con il ritorno della normalità dei flussi di visitatori, si rafforza inoltre la collaborazione tra ente e operatori del turismo organizzato. "Li aiutiamo a conoscerci meglio. Per esempio tramite i Travel Trade Day, che ogni anno allestiamo in una destinazione differente - racconta Lara Cereda, trade manager di Czech Tourism in Italia -. Per il 2023 abbiamo scelto Brno, invitando quattro tour operator tricolori, per un programma che ha previsto un fam trip di quattro giorni alla scoperta del territorio e un workshop per incontrare i partner locali. Inoltre dall'anno scorso sul nostro sito e su Youtube ci sono delle pillole video dedicate ogni volta a un tema di viaggio differente".
Podcast mensili per raccontare l'altra Cechia
Lo sforzo di Czech Tourism per promuovere le mete alternative a Praga prosegue quindi con la nuova serie di otto podcast mensili, disponibili su Spotify e ancora sul sito, che da questo mese di maggio racconta ogni volta il Paese da un punto di vista differente. "Naturalmente supportiamo pure i to nelle loro azioni promozionali - prosegue Lara Cereda -, organizzando eventi sia live, sia digital. A febbraio con Caldana abbiamo fatto un fam trip. Stessa cosa per Alpitour che recentemente ha deciso di investire sulla nostra destinazione, lanciando un nuovo tour ad hoc per questa primavera".
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Per la Cechia il comparto del turismo organizzato vale circa il 30% dei flussi di visitatori dall'Italia, "ma è soprattutto utile a diversificare l'offerta", sottolinea Rosenberg. L'unica criticità, al momento, conclude Lara Cereda, è l'assenza di collegamenti di linea: "Funzionano solo le low cost, che peraltro uniscono molte città della Penisola con la Cechia. Il problema è che, come si sa, fanno più fatica a collaborare con i to, soprattutto in tema di gruppi".
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[post_content] => Demoskopica. Prima di leggere questa notizia abbastanza confortante, non vorrei che coloro che si esaltano per questi numeri memorabili, poi inizino a piangere per l'overtourism. Questa specie di ipocrisia non la tollero. Prima tutti a stracciarsi le vesti perché finalmente i numeri del turismo superano quelli del 2019 e poi tutti a piangere per l'overtourism. Bene se volete fare arrivare pochi turisti non promuovete le vostre destinazioni. Punto e basta.
E ora andiamo a vedere i numeri: ben 68 milioni di turisti, quasi 267 milioni i pernottamenti previsti nell'estate 2023, con una crescita rispettivamente pari al 4,3% e al 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2022, segnato 65,2 milioni di arrivi e 258 milioni di pernottamenti.
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Emilia Romagna
Inoltre, l'analisi storica dei flussi turistici evidenzia che il periodo giugno-settembre del 2023 dovrebbe caratterizzarsi per il maggior numero di arrivi sia rispetto al periodo pre-pandemico del 2019 (+3,7% di arrivi e + 2,6% di presenze) e sia, addirittura, dal 2000 (+71,9% di arrivi e + 26,2% di presenze).
Incoraggianti le previsioni per l'Emilia Romagna, nonostante l'emergenza alluvione, dalle ripercussioni, ad oggi, difficilmente quantificabili. In particolare, il sistema turistico emiliano-romagnolo risulta tra le prime dieci destinazioni regionali italiane per incremento degli arrivi nel 2023: 6,3 milioni rispetto ai 6,1 milioni del 2022 registrando una crescita pari al 4 per cento. Significativo anche l'aumento delle presenze sul territorio regionale, pari a quasi 500 mila notti in più rispetto ai 12 mesi dello scorso anno. Bene, infine anche la spesa turistica, con una stima di 3,7 miliardi di euro pari ad un balzo in avanti di 6,2 punti percentuale per la sola estate dell'anno in corso.
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[post_content] => Si trova nel cuore della cittadina costiera di St. Julian's la strutture di debutto del brand Ac Hotels by Marriott a Malta. Di proprietà e gestito dalla compagnia The Ona Hospitality, offre 106 camere e suite. L'Ac Hotel by Marriott St. Julian's dispone inoltre di una Ac Lounge con terrazza panoramica, nonché di piscina riscaldata sul tetto, un'altra piscina coperta, uno spazio per i meeting con 40 posti a sedere e una palestra. Il design della struttura, dallo stile moderno, è stato curato dall'associazione italiana di architettura e design Fabris & Partners,
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“Il segmento dei gruppi – dichiara lo stesso Pelloni, groups department manager King Holidays – è stato molto più lento a riprendersi rispetto ai viaggi individuali, che inizialmente erano percepiti come più sicuri. Dallo scorso anno abbiamo assistito a un graduale incremento, spinto dalla riapertura delle destinazioni e dall’alleggerimento delle restrizioni sanitarie, che hanno dissolto anche le ultime incertezze dei consumatori. La ripresa si è definitivamente consolidata nel 2023, con risultati al di sopra delle aspettative, segno che questa formula è ancora vincente. La vera sfida nei prossimi mesi sarà riuscire a contrattualizzare con largo anticipo le disponibilità, per mantenere la competitività del prodotto, nonostante la spinta verso l’alto dei prezzi”.
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