23 luglio 2024 11:34
Con qualche mese di ritardo rispetto a quanto previsto ma ha finalmente aperto a Folgarida, in Trentino, Armon: primo ski resort a 4 stelle del gruppo Greenblu Hotels & Resorts. La struttura, di oltre 100 camere e già nota con il nome di hotel Annamaria, è stata oggetto di un importante progetto di riqualificazione e riposizionamento. La sua offerta include anche sala ristorante, bar bistrot, area wellness, palestra, piscina e area giochi per bambini.
La location è strategica: l’asset, infatti, si trova a soli 100 metri dal grande impianto di risalita del rinomato comprensorio Campiglio-Dolomiti di Brenta, vicino alle migliori località sciistiche della regione. Per la sua gestione Greenblu ha siglato un contratto di affitto di ramo d’azienda con la proprietà Pendragon Mountain, a sua volta parte del Pendragon Real Estate Fund, fondo d’investimento con focus su asset hospitality in Trentino, Sardegna e Francia. L’intero processo è stato seguito dal dipartimento hospitality di Wcg-World Capital Group, advisor sia della proprietà, sia del tenant.
“Per noi è fondamentale creare nuove partnership – ha dichiarato Cristina Gentile, senior real estate consultant hospitality di Wcg – tra i protagonisti dell’industria alberghiera, che siano investitori o operatori alberghieri. Il deal tra Pendragon Mountain e Greenblu Hotels & Resorts ne è un virtuoso esempio. Siamo felici di assistere alla valorizzazione di Armon, sia in termini di qualità dell’asset, sia di riposizionamento commerciale della struttura”.
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Con "new to ski", il nuovo pacchetto vacanza per chi non ha mai sciato, apprendere l’arte dello spazzaneve per poi avvicinare le lamine, conviene in ogni senso. Da un lato, è il primo passo per innamorarsi di una disciplina che riempie il cuore di bellezza. Dall’altra è un un’opportunità per usufruire di prezzi scontati, in un’aula a cielo aperto senza pari, dotata di infrastrutture di altissimo livello e rifugi o malghe storiche.
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[post_content] => Giulia Boretti, titolare de Il Colore dei Viaggi, non fa mistero dell’ispirazione che ha posto le fondamenta alla sua attività di tour operating: «Alle spalle ho un’esperienza ultra ventennale nel mondo del turismo, concentratasi negli ultimi anni in un’agenzia di viaggio». Nel post pandemia la svolta, con la decisione di puntare al tour operating chiudendo l’attività al pubblico per proporre i propri luoghi del cuore».
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La formula, tutta improntata al tailor made e ai servizi personalizzati, è resa possibile grazie alla presenza di uffici e partner in alcuni Paesi del mondo dove Giulia Boretti ha vissuto o che comunque conosce molto bene. «Destinazioni che amo, a cominciare da quelle africane, con Marocco, Kenya, Tanzania e Madagascar in primo piano». Con il tempo, la programmazione del t.o. si è estesa anche a Oman, Giappone, Sri Lanka e, dal 2026 arriveranno anche Libano – «una vera sfida per il nostro mercato» - e Cambogia.
«In Africa – aggiunge Boretti - disponiamo di nostri uffici in loco, che abbiamo aperto in collaborazione con un partner locale». In tutte le destinazioni trattate comunque il rapporto con il territorio è molto stretto: «Possiamo contare su guide locali certificate, selezionate con attenzione e tutte parlanti italiano. Dalla nostra sede di Campi di Bisenzio, in provincia di Firenze, monitoriamo costantemente la qualità del servizio con site inspection frequentissime».
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Uno dei punti di forza del t.o. è quello di garantire preventivi dettagliati in media entro due ore dalla richiesta e di proporre quote concorrenziali grazie alla collaborazione con corrispondenti locali affidabili ed efficienti. «Abbiamo rivisto i nostri sistemi di prenotazione interni per renderli ancor più veloci e performanti. L’obiettivo è quello di offrire un’assistenza rapida e puntuale alle agenzie di viaggio, che ci scelgono per i viaggi tailor made ma anche per l’organizzazione di gruppi ad hoc. Attualmente collaboriamo soprattutto con il mercato del Nord Italia, ma puntiamo ad ampliare progressivamente la nostra brand awareness su tutto il territorio nazionale. Per questo proseguiremo nella promozione sfruttando eventi come i Travel Open Day, il Tove e partecipando alle fiere di settore».
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Inoltre, prosegue il piano di fam trip per portare gli agenti a conoscere sul campo le destinazioni “sul campo”. «A maggio 2026 sarà ad esempio la volta del Madagascar, una destinazione sulla quale siamo estremamente preparati e competitivi e sulla quale vogliamo puntare nel 2026. Si tratta di un Paese che offre moltissimo ma che è ancora poco conosciuto e proposto in agenzia».
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Con Ama Escape, ogni angolo della struttura diventa parte del gioco: si parte da una busta sigillata con il primo indizio e ci si addentra in un percorso di enigmi e scoperte che intreccia arte, cultura ladina e mistero. Tra dettagli nascosti, codici da decifrare e storie da ricomporre, l’obiettivo è uno solo: risolvere il “caso” entro 75 minuti.
Sviluppato da Josef Rizk in collaborazione con lo studio berlinese Spielearchitekten, Ama Escape propone un format completamente indoor, giocabile tutto l’anno e adatto a team aziendali, famiglie, gruppi di amici e ospiti di casa.
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[post_content] => Le principali agenzie di viaggio online e gds europee stanno rispondendo alle recenti affermazioni di Google sul presunto impatto negativo del Digital Markets Act (DMA) su hotel e compagnie aeree. Eu Travel Tech accusa il colosso della tecnologia di utilizzare dati inesatti per difendere la propria posizione dominante e di presentare come un danno quello che in realtà è un obbligo di concorrenza leale imposto dalla normativa europea.
Il Digital Markets Act è un regolamento dell'Unione Europea del 2022 che ha lo scopo di garantire una concorrenza leale e promuovere l'innovazione nel mercato digitale, imponendo obblighi specifici alle grandi aziende tecnologiche designate come gatekeeper. Queste normative mirano a impedire a questi "controllori degli accessi" di imporre condizioni sleali a consumatori e imprese, rendendo il mercato digitale più aperto e competitivo.
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Google ha ripetutamente avvertito che il DMA "costringe i motori di ricerca a rimuovere i link diretti ad hotel, voli e ristoranti", il che, a suo avviso, avvantaggia solo "alcuni grandi intermediari". Tuttavia, Eu Travel Tech sostiene che il regolamento non rimuove i link diretti né favorisce terze parti, ma impedisce piuttosto alle piattaforme di riservarsi un trattamento preferenziale nei risultati di ricerca.
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[post_content] => L'autunno 2025 del Milan Marriott Hotel ha portato con sé il completamento del radicale rinnovo degli spazi congressuali, successivo a quello già avanzato dell'intera struttura alberghiera, che si concluderà a inizio 2026.
Oltre 3.000 metri quadri di spazi per eventi che ne fanno il più grande centro congressi nel centro di Milano per lo storico albergo di viale Washington, che è stato «contemporaneizzato - afferma Pippo Russotti, managing director di Rgh, principale franchisee Marriott in Italia -, ristrutturato anche nello scheletro e cioè con una totale revisione della parte tecnica, che ci consente oggi di proporre servizi moderni e adeguati alla domanda corporate».
Due sale principali «da 400 mq ciascuna e combinabili in un unico spazio da 800 mq - sottolinea Chiara Della Torre, director of business development - con un ampio led wall da 11 per 4 metri, si affiancano a 14 sale modulari e funzionali, ideali per conferenze, riunioni aziendali e occasioni private di ogni genere». Tra queste, anche tre sale di dimensioni più ridotte, «ideali per piccoli meeting da 10-20 persone, con illuminazione naturale.
Ad oggi sono 180 le camere completamente ristrutturate, cui presto si aggiungeranno le mancanti a raggiungere quota 317. «Per allora sarà operativo anche il nuovo ristorante 'Leonardo', nel segno tradizione siciliana della famiglia Russotti - proprietaria dell’hotel - reinterpretata in chiave contemporanea - prosegue Della Torre -. In corso d'opera anche un nuovo club con drink bar e terrazza, aperto non solo agli ospiti ma anche al pubblico esterno».
Una conferma della sempre più marcata vocazione bleisure della struttura: «Questo rinnovo nasce dal desiderio di accompagnare l’evoluzione di Milano e di interpretare le nuove esigenze dei viaggiatori, sia business che leisure - conclude Russotti -. Abbiamo voluto creare un luogo d’incontro e di esperienza, dove design e funzionalità si fondono per accogliere eventi di ogni dimensione e offrire un soggiorno contemporaneo e autentico. L’obiettivo è fare del Milan Marriott Hotel un punto di riferimento per chi cerca un’ospitalità di qualità in una città sempre più internazionale e dinamica».
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[post_content] => Perugia inaugura Lab – Luisa Annibale Base, progetto fortemente voluto da Destinazione Cioccolato Srl SB. Un intervento di riqualificazione che si inserisce in un disegno più ampio: a pochi metri dal Lab, infatti, il primo novembre ha aperto ufficialmente la Città del Cioccolato, il più grande museo esperienziale al mondo dedicato al cacao e al cioccolato, ospitato negli spazi dell’ex Mercato Coperto di Perugia.
«Il LAB è stato un obiettivo proposto dal nostro Direttore Artistico Eugenio Guarducci – dichiara Vasco Gargaglia, presidente del Cda di Destinazione Cioccolato Srl SB – che ha da sempre accompagnato la nostra mission e visione aziendale. A tal proposito, ringraziamo, da una parte la Famiglia Ansidei proprietaria di questi meravigliosi spazi, e dall’altra, Luisa Spagnoli SPA che ha contribuito in maniera significativa ai costi di ristrutturazione, di restauro e di allestimento di questa importante location alla quale è affidata un’importante funzione complementare a quella interpretata dalla Città del Cioccolato».
«Proprio tra queste mura, più di un secolo fa, Luisa e Annibale Spagnoli hanno dato forma a un sogno – dichiara Nicoletta Spagnoli, Amministratore Delegato e Direttore Creativo di Luisa Spagnoli – quello di trasformare la passione per il cioccolato in un’impresa capace di unire creatività, impegno e amore per la bellezza. Oggi restituiamo alla città di Perugia un pezzo importante della sua storia ma, soprattutto, la promessa che continueremo a custodirla, valorizzarla e farla vivere con la stessa energia e lo stesso amore di chi, più di cent’anni fa, seppe credere in un sogno chiamato cioccolato».
Il Lab accoglierà un calendario di esperienze dedicate al cioccolato, articolate in più ambienti ricavati dagli spazi che un tempo ospitavano i magazzini e le caldaie della Perugina in via Angusta: un’area per show cooking e corsi pratici, per un gruppi fino a 14 persone, una sala adibita ad ospitare gruppi fino a 36 persone per degustazioni guidate di cioccolato, e un ambiente più raccolto (18 persone) destinato a laboratori ed esperienze immersive, tra cui la suggestiva Cerimonia del Cacao.
In via Alessi 23, all’interno della prima sede produttiva della Perugina, il Lab si sviluppa su due livelli distinti. La prima area, dedicata all’accoglienza, rievoca quella che era l’antica Confetteria Corelli e successivamente la Confetteria Spagnoli e primo negozio Perugina. Lo spazio è una ricostruzione fedele dell’ambiente del negozio della fiction Rai “Luisa Spagnoli”, i cui arredi di scena sono stati gentilmente messi a disposizione dall’azienda Luisa Spagnoli Spa. Un video permetterà ai visitatori di rivivere le scene più iconiche della serie.
La seconda area, collegata alla prima, consentirà al pubblico di scoprire l’anima produttiva del luogo: attraverso delle infografiche, sarà possibile rivivere le vicende che si sono susseguite negli spazi articolati dei laboratori dove nacquero i primi confetti, le confetture e le tavolette di cioccolato. Tavoli di marmo per la lavorazione dello zucchero e il temperaggio del cioccolato, una cella frigo d’epoca, molte tracce di impianti elettrici e idrici dei primi del Novecento, la statua di Giuseppe Battaglini, il primo operaio della Perugina, sono tutti elementi che raccontano la genesi e l’avvio della Società Perugina, che nel 1907 Annibale Spagnoli fondò insieme ai soci Francesco Andreani, Leone Ascoli e Francesco Buitoni.
Fu proprio qui che il giovane Giovanni Buitoni, chiamato dal padre Francesco nel 1909 a occuparsi della contabilità dell’azienda di famiglia, conobbe Luisa Spagnoli.
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[post_content] => Come anticipato, BeOnd ha inaugurato ieri il primo volo diretto tra l’Europa e il Red Sea International Airport: Milano Malpensa diventa così il primo scalo europeo con un collegamento diretto verso le nuove destinazioni di lusso saudite - The Red Sea e Amaala - mete emergenti del turismo sostenibile di alta gamma.
Il nuovo servizio è operativo due volte a settimana con aeromobili della famiglia A320 configurati interamente con posti lie-flat.
L’esperienza di bordo beOnd è pensata per un pubblico leisure premium: sedili Poltrona Frau realizzati da Optimares, cucina gourmet curata da chef e kit di cortesia personalizzati. Con questa nuova rotta, beOnd amplia la propria rete globale e consolida la presenza nel segmento dei viaggi di lusso, rispondendo alla crescente domanda di esperienze tailor-made verso destinazioni esclusive.
John Pagano, Group ceo di Red Sea Global, ha sottolineato l’importanza dell’accordo: «Il nuovo volo da Milano rafforza il legame tra Arabia Saudita ed Europa, segnando un passo avanti nella realizzazione della Vision 2030 del Regno e nella promozione di un turismo che unisce lusso e sostenibilità.»
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[post_content] => Etihad Airways ha aperto questa settimana un nuovo collegamento diretto tra Abu Dhabi e Medina, portando a cinque il numero di destinazioni saudite servite.
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[post_content] => Greenwashing nei cieli. Le aziende dovrebbero capire che la battaglia green non è una questione marketing, ma una questione seria. Loro fanno pubblicità su come sono green, pulite, perfette, ma queste comunicazioni servono solo a migliorare l'immagine delle stessa imprese, e quindi a risultare più interessanti da parte dei consumatori. Questa pratica si chiama greenwashing. Ora l'Ue sta facendo una battaglia proprio sul greenwashing. E ora la rivolge verso alcune compagnie aeree. Esattamente 21.
Le compagnie aeree interpellate dalla Commissione sono Air Baltic, Air Dolomiti, Air France, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Eurowings, EasyJet, Finnair, KLM, Lufthansa, Luxair, Norwegian, Ryanair, Sas, Swiss, TAP, Transavia France, Transavia CV, Volotea, Vueling e Wizz Air.
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Autorità e impegni
Le autorità nazionali per la tutela dei consumatori verificheranno l’attuazione degli impegni assunti dalle compagnie aeree. Se necessario, potranno essere adottate misure di esecuzione. La Commissione europea, insieme alla rete CPC, valuterà anche le pratiche di altre compagnie aeree operanti nel mercato unico, per assicurare condizioni di concorrenza leale e uniformità di applicazione delle norme nel settore dell’aviazione.
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