12 June 2025

Roma, capitale… vegana

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il-margutta-vegetarian-food-art-suggerimento-del-chef-4c0aeSecondo “Hundredrooms.it” comparatore online di alloggi turistici nato nel 2014 come risposta all’aumento della domanda di alloggi alternativi alle strutture tradizionali, Roma compare nella classifica delle capitali più vegan – friendly.
Numerose ricerche dimostrano che la scelta di mangiare sano e cruelty free è in forte crescita ed è in grado di stimolare anche il turismo. La classifica di Hundredrooms, basata sul numero di ristoranti vegan in relazione al numero di abitanti delle città,  è colma di sorprese:
Lisbona, Portogallo, la città più vegan-friendly d’Europa conta più di un centinaio di ristoranti e negozi per vegani e vegetariani su una popolazione di appena 550 mila abitanti. Praga, Repubblica ceca si piazza al secondo posto nonostante la gastronomia ceca si basi su piatti a base di carne. A Praga vi sono 34 ristoranti vegani riconosciuti su circa 1milione 260mila abitanti. Terza Varsavia, Polonia che ha fatto accorgere anche il Financial Times, nel suo giro del mondo gastronomico del cambiamento culinario della capitale polacca.  Qui si trovano più di un centinaio di ristoranti e negozi che stanno riscrivendo la storia culinaria polacca, non fatta solo di vodka e pesce.  Appena fuori dal podio Barcellona, Spagna, considerata la città più vegan-friendly di tutta la Spagna sin dal 2009. Buona quinta, inaspettatamente, Roma! Riuscirà il Paese con la cucina più buona al mondo ad adattarsi all’universo vegano?
La sfida è aperta, dato che la capitale d’Italia conta già una cinquantina di ristoranti di questo tipo.

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Guarda il video:         Visualizza questo post su Instagram         Un post condiviso da Travel Quotidiano | Rivista b2b sul turismo (@travel_quotidiano) Royal Island Situato nell’Atollo di Baa, Riserva della Biosfera UNESCO, Royal Island offre un’esperienza autentica in perfetto stile maldiviano. La struttura sorge sull’isola di Horubadhoo ed è raggiungibile con un volo domestico di circa 20 minuti da Malé, seguito da un trasferimento di 15 minuti in speedboat. Con 152 sistemazioni in legno, che spaziano dalle beach villas ad ampie sistemazioni familiari con piscina, il resort è ideale per coppie e famiglie in cerca di un’atmosfera rilassata in sintonia con l’ambiente locale, per un soggiorno immerso nella vegetazione che richiama uno stile anni ’90, con un servizio moderno e curato. Le attività principali del resort includono snorkeling e diving, con un reef a breve distanza dalla riva, accessibile anche a persone meno esperte e a bambini, grazie alla ridotta profondità dell’acqua. 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Qui la lavanda ha da qualche anno hanno assunto un ruolo sempre più importante nell'economia agricola, con aziende che ne lavorano i fiori per creare olii, profumi e prodotti di bellezza. \r\nEcco dieci luoghi diversi da visitare\r\nAlessandria, cuore pulsante di queste zone, è il luogo giusto per fare un'esperienza didattica con la lavanda. Città meravigliosa da girare in bici (alle biciclette la città ha dedicato anche un museo), propone un mix di architetture antiche ( la Cittadella, uno dei più grandiosi monumenti europei nell'ambito della fortificazione permanente) e moderne  come lo spettacolare ponte Meier, e può facilmente essere il luogo nevralgico da cui partire per andare alla scoperta della lavanda nella zona. \r\n\r\nAnche negli immediati dintorni della città si trovano splendidi campi di lavanda le cui aziende collegate offrono spunti ed esperienze da fare in giornata.\r\n\r\nCastelletto d'Erro: siamo nella parte Sud Occidentale della provincia, nell’alto Monferrato acquese, sulla dorsale che divide la Val Bormida dalla Valle dell'Erro, già vicinissimi al confine ligure, di cui si avvertono le contaminazioni, nell’architettura dei borghi, nei sapori e anche nell’accento parlato. \r\n\r\nIl piccolo borgo di Castelletto d'Erro, poco più di 150 abitanti arroccati su una collina, è un punto di partenza ideale per ammirare le fioriture estive della lavanda. Qui si trovano infatti alcuni punti panoramici. Per esempio la piccola chiesetta di Sant'Anna, amatissima dai fedeli locali perché qui, nel giorno della festa patronale (la terza domenica di luglio) la statua di Sant'Anna viene trasportata in processione. Oppure, un altro punto panoramico da cui ammirare i campi in viola è la torre quadrata del XIII secolo che domina il paese.\r\n\r\nUn altro punto per ammirare le fioriture di lavanda è Spigno Monferrato, nella zona più a sud della provincia di Alessandria, al confine con la Liguria. Il suo centro storico è ricco di palazzi nobiliari, portali in arenaria scolpita, vie e stradine che mostrano la ricchezza di questo piccolo borgo. Tutto il territorio, poi, è cosparso di antiche e suggestive chiesette e piccole pievi campestri come la cappella medioevale della Madonna della Neve presso Turpino o la chiesina Madonna del Casato, posta lungo la strada verso Merana, al cui interno sono custoditi importanti affreschi tardogotici del Maestro di Roccaverano (1480 circa), uno dei più completi esempi di pittura gotico-provenzale dell'alessandrino.\r\n\r\nA Spigno si trova la cooperativa Agronatura, dove si trasformano erbe officinali e si coordina la trasformazione di tutta la lavanda della provincia conferita dai soci produttori. La cooperativa organizza visite su prenotazione e ha uno spaccio per l'acquisto degli olii essenziali e delle acque profumate. \r\n\r\nPoco più di trecento abitanti, Cuccaro Monferrato è legato al vicino Lu tramite una bellissima strada panoramica dalla quale ammirare tutta la bellezza del paesaggio collinare e dei borghi vicini. E, naturalmente, dei campi di lavanda. Il punto più bello per una foto a tema è la Big Bench n. 99, la grande panchina su cui sedersi e ammirare i dintorni dall'alto.\r\n\r\nAnche Lu ospita una Big Bench panoramica. Questo piccolo borgo, con i suoi vicoletti, le antiche chiese e gli edifici storici che portano fino alla parte alta del paese (dove si trova il Gerbido della Torre Civica, circondato da un bel parco), è una vera bellezza da visitare. \r\n\r\nQuargnento è una tappa assolutamente imperdibile per chi vuole conoscere la lavanda: qui infatti si trova il campo a perdita d’occhio dell’azienda “La lavanda di Lu” di Sergio Amadori. La lavanda viene trasformata in olio essenziale (per ottenere una boccetta da dieci millilitri di olio essenziale, occorrono circa due chili di lavanda, pari a cinque metri quadrati di coltura) con estrazione in corrente di vapore, e in parte fatta essiccare, raccolta in mazzetti per poi essere sgranata manualmente e racchiusa in sacchetti confezionati artigianalmente con tessuti ricercati per meglio esaltarne la profumazione. Da vedere, in città, la Basilica minore di San Dalmazio, unica basilica della diocesi di Alessandria, che custodisce bellissimi affreschi opera del pittore Vincenzo Boniforti. \r\n\r\nA metà strada tra Valenza e Casale Monferrato c’è il borgo di Giarole, che ospita uno dei più bei castelli della provincia, il Castello Sannazzaro costruito nel 1200 dai conti Sannazzaro Natta e oggi bed and breakfast e dimora storica visitabile, grazie all'accoglienza di Giose e Letizia Sannazzaro. A poche centinaia di metri, l’azienda agricola Pavese Andrea ha inserito tra le sue coltivazioni, proprio in zona confinante con il comune di Pomaro, alcuni campi di lavanda biologica, che si snodano tra il torrente Grana, le colline e la valle.\r\n\r\nIl borgo di Viguzzolo, profuma di lavanda grazie ai campi della tenuta di Giancarlo Nossa, giardiniere appassionato, che qui dal 2007 coltiva fragole e, appunto, gli scenografici fiori viola. Una volta poi raccolta, la lavanda viene portata alla cooperativa Agronatura di Spigno per il processo di trasformazione. Da non perdere a Virguzzolo è certamente la pieve di Santa Maria, edificata intorno all’anno mille sui resti di una antica chiesa e custode, al suo interno, di un commovente crocifisso ligneo realizzato in legno di fico, a grandezza umana e montato su di una croce alta tre metri.\r\n\r\nLa piccolissima Merana, con la sua chiesa parrocchiale circondata dal verde dei prati, è uno di quei luoghi che permette di tornare indietro nel tempo. Lo dimostra anche la filosofia dell'Agriturismo Verdita , che intorno alla lavanda ha costruito un'intera proposta turistica. Le finestre delle sue quattro camere (che hanno i nomi di piante e fiori, tra cui ovviamente la lavanda), infatti, si aprono sulla campagna circostante, fatta di prati fioriti, colline, boschi, vigneti e noccioleti. Ma soprattutto, l'agriturismo offre la meravigliosa esperienza di dormire o semplicemente di rilassarsi in una delle “starsbox”, romantiche capanne di legno in mezzo ai campi di lavanda, che permettono di godere a pieno dell'immersione nella natura, senza filtri o mediazioni.\r\n\r\nLa Val Borbera, incastonata tra quattro regioni, è un luogo incantevole e incontaminato dalla straordinaria bellezza naturalistica. Vendersi, frazione di Albera Ligure, è  il paese degli Spaventapasseri. In questo villaggio grazie all’opera ingegnosa di alcune abitanti, sono comparsi questi manichini realizzati con materiali ed accessori di riciclo che hanno reso l’atmosfera gioiosa e magica. Ci sono più di 70 spaventapasseri dislocati nel borgo ed ognuno di loro ha un nome ed una storia ispirata proprio dalle persone che una volta lo abitavano. In cima al paese vi accoglierà un profumatissimo campo di lavanda reso ancora più affascinante dal contesto naturalistico in cui è inserito. 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