19 aprile 2017 11:33
Secondo “Hundredrooms.it” comparatore online di alloggi turistici nato nel 2014 come risposta all’aumento della domanda di alloggi alternativi alle strutture tradizionali, Roma compare nella classifica delle capitali più vegan – friendly.
Numerose ricerche dimostrano che la scelta di mangiare sano e cruelty free è in forte crescita ed è in grado di stimolare anche il turismo. La classifica di Hundredrooms, basata sul numero di ristoranti vegan in relazione al numero di abitanti delle città, è colma di sorprese:
Lisbona, Portogallo, la città più vegan-friendly d’Europa conta più di un centinaio di ristoranti e negozi per vegani e vegetariani su una popolazione di appena 550 mila abitanti. Praga, Repubblica ceca si piazza al secondo posto nonostante la gastronomia ceca si basi su piatti a base di carne. A Praga vi sono 34 ristoranti vegani riconosciuti su circa 1milione 260mila abitanti. Terza Varsavia, Polonia che ha fatto accorgere anche il Financial Times, nel suo giro del mondo gastronomico del cambiamento culinario della capitale polacca. Qui si trovano più di un centinaio di ristoranti e negozi che stanno riscrivendo la storia culinaria polacca, non fatta solo di vodka e pesce. Appena fuori dal podio Barcellona, Spagna, considerata la città più vegan-friendly di tutta la Spagna sin dal 2009. Buona quinta, inaspettatamente, Roma! Riuscirà il Paese con la cucina più buona al mondo ad adattarsi all’universo vegano?
La sfida è aperta, dato che la capitale d’Italia conta già una cinquantina di ristoranti di questo tipo.
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[post_content] => L'Ente sloveno per il turismo ha presentato ieri a Milano la nomina congiunta di Nova Gorica e Gorizia come Capitale Europea della Cultura 2025. Per la prima volta, due città divise da un confine condivideranno questo titolo, segnando un momento storico per l'Europa.
Con il progetto GO! Borderless, le due città si preparano al nuovo anno con un'offerta turistica ricca di eventi e nuove proposte che si svolgeranno lungo il confine che separa – e al contempo unisce – le due località.
Il programma artistico e culturale sarà articolato su due temi principali: il filo rosso, che rappresenta il confine storico, e il filo verde, simbolo del fiume Isonzo e della sostenibilità.
[caption id="attachment_475499" align="alignright" width="188"] Aljoša Ota, direttore dell’Ente sloveno per il Turismo in Italia[/caption]
Dopo aver dedicato l’anno corrente al ventennale dall’ingresso della Slovenia nella Ue, la giovane Repubblica slovena è pronta quindi ad affrontare una nuova stagione culturale per il Paese, nel segno del superamento delle frontiere con il resto d’Europa e della voglia di raccontare al mondo i grandi passi in avanti compiuti negli ultimi decenni.
«Auspichiamo che la nomina di Nova Gorica e Gorizia a Capitale Europea della Cultura 2025 diventi un’occasione per raccontare una regione in cui il concetto stesso di confine cambia significato, mettendo al centro la comunicazione e la condivisione attraverso l'arte, la cultura e l’enogastronomia» ha commentato Aljoša Ota, direttore dell’Ente sloveno per il Turismo in Italia.
Con GO!2025 Borderless Nova Gorica e Gorizia hanno realizzato un palinsesto incentrato su arte e cultura, e che prevede numerosi eventi che si terranno su entrambi i lati del confine, proprio con l'obiettivo di valorizzare la coesistenza pacifica e la collaborazione tra le due città.
L’Opening Cerimony, che unirà entrambe le città in una celebrazione condivisa, si terrà l'8 febbraio 2025, in concomitanza con la Giornata slovena della Cultura (giorno di Prešeren). Il programma, curato dall'ente GO! 2025, si svilupperà su due filoni tematici: il rosso e il verde.
Il filo rosso rappresenta il confine, storico e contemporaneo. Attraverso lo slogan "Go! Borderless" si esplorerà la questione fondamentale di tutti i progetti artistici: quale rapporto abbiamo con il confine? Un confine può riguardare due paesi, due culture diverse, due nazioni, due stati e, in questo caso, due città che in passato hanno vissuto esperienze traumatiche e che oggi stanno vivendo una coesistenza pacifica.
Il filo verde invece è quello del colore del fiume Isonzo, il cui verde smeraldo rappresenta l’identità visiva del progetto. La regione Capitale Europea della Cultura si estende dalla cima del monte Triglav, sorgente del corso d’acqua, fino alla sua foce nel mare Adriatico, sul lato italiano. Il filo verde si riflette anche nella natura sostenibile del progetto, alla ricerca di un qualcosa di utile per il futuro, ma sempre con un'attenzione particolare alle persone.
Nel segno del green anche il nuovo distretto Ecoc, che prende vita proprio nel tratto di 1 KM tra le due ex dogane. Il progetto si configura come una passeggiata verde nella conurbazione, uno spazio sociale per gli abitanti di Nova Gorica e Gorizia che comprende 4 aree di intervento (il Piazzale della Transalpina con il suo Tridente, l’area verde che conduce al valico di San Gabriele, EPIC e Super 8).
L'anno come Capitale Europea della Cultura 2025 rappresenta per queste due città un'occasione ulteriore di promozione di un territorio con una vocazione turistica legata all'ambiente, all'arte, alle tradizioni locali, allo sport e all'offerta eno-gastronomica.
«Tra gli eventi che contrassegneranno Go! 2025 possiamo già annunciare, oltre all'evento di inaugurazione "Da stazione a stazione" che avverrà l'8 febbraio, anche la Marcia per l'Europa che si svolgerà tra il 1° e il 9 maggio, e la manifestazione Gusti senza Frontiere dal 26 al 28 settembre. L’anno come Capitale Europea della Cultura 2025 terminerà con la cerimonia di chiusura Christmas Lights dal 1 al 5 dicembre 2025» ha concluso Ota.
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[post_content] => Si estende la partnership tra il brand The Cocoon Collection il marchio natural luxury 120% Lino, appartenente alla holding Fine Sun. La collaborazione, che si era già concretizzata in un’apertura a insegna 120% Lino presso il resort You & Me Maldives, si estende ora con un nuovo spazio presso il Bawe Island, il primo 5 stelle lusso one island one resort by The Cocoon Collection a Zanzibar.
Lo store, con una superficie di 50 mq e sei vetrine, è caratterizzato da una cornice verde esterna e dall’utilizzo di materiali naturali che ben si legano sia all’ambiente lussuoso ma accogliente del resort, sia all’identità sostenibile e naturale del brand. La novità completa l’offerta di shopping per la clientela del resort. La gamma proposta comprende sia le collezioni uomo, sia quelle dedicate alla donna.
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[post_content] => La Slovenia è una terra di contrasti: boschi di un verde intenso coprono i due terzi del territorio e incontrano il terreno carsico, brullo e ricco di grotte stupefacenti (tra le più note quelle di Postumia).
La ricca offerta culinaria unisce la tradizione mitteleuropea a quella veneziana per motivi storici: i passi della Slovenia danno facile accesso all'Adriatico dal Nord, quindi la Serenissima ne manteneva il controllo mentre lasciava tracce della sua presenza: artistiche e gastronomiche.
In Slovenia si sono susseguite diverse dominazioni: le testimonianze preistoriche precedono quelle celtiche, quindi romane e poi di popolazioni nordiche. Qui la storia non si è mai fermata, tanto che nei primi decenni del '900, gli abitanti della zona avevano fino a 5 passaporti diversi, senza avere mai cambiato casa! La città di Celje racconta questa eredità, a partire dal lascito delle legioni romane, poste a difesa dei confini dell'impero sin dal 15 aC, quando il suo nome era Celea. I vigneti piantati in questa terra fertile danno vini pregiati e anche il luppolo necessario a produrre famose birre come la Lasko.
Luogo ideale per escursioni in mezzo alla natura, magari lungo le numerose piste ciclabili, la Slovenia è ricca di acque termali curative, da sperimentare nei maestosi stabilimenti in stile austroungarico.
Celje è bagnata dalla Savinja, fonte di una ricchezza storicamente legata al commercio del legname. A presidio della valle si trova il castello di Celje: fondato dopo la metà del XII secolo, è noto soprattutto come dimora dei conti di Celje, che nel medioevo erano pari agli Asburgo. I conti abitavano anche il bel Palazzo dei Principi nel centro cittadino, oggi trasformato in museo. Nel sottosuolo si trova infatti una delle significative testimonianze della presenza degli eserciti romani: per sopportare il freddo invernale erano stato ideato l’ipocausto, un sistema ingegnoso che, grazie a spazi vuoti dove far circolare aria calda, riscaldava le abitazioni durante l'inverno.
La città di Celje è un mix di imponenti palazzi e da ampie piazze, ospita una vivace vita quotidiana e numerosi ristoranti tradizionali e gourmet citati dalla guida Michelin, come il Lalu Bistro, che tramandano una ricca tradizione di sapori. Nella piazza centrale, poi, c'è la statua di Alma. Alma era un'entusiasta viaggiatrice: armata di grande coraggio giró il mondo all'inizio del '900. Conosceva ben 12 lingue e, per poter finanziare i suoi viaggi, lavorava nelle città che scopriva.
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Doppia new entry Relais & Châteaux in Italia e in Svezia. La nostra Penisola rafforza la propria presenza nella collezione con l’ingresso del cinquantunesimo associato: circondato da grandi cipressi e palme all’interno di un ampio parco privato, situato sul lago di Garda, il Relais & Châteaux Villa Cortine Palace si trova a qualche minuto dalla piccola città medievale di Sirmione. All'edificio del XIX secolo si accede da un grande molo. Alti colonnati, soffitti a cassettoni, affreschi e pavimenti in marmo o mosaico accolgono gli ospiti dell'albergo. Le 52 camere e suite della struttura presentano l’arredamento tipico delle dimore patrizie, con finestre, balconi o terrazze che si affacciano sul lago. L'offerta è completata da una proposta culinaria di stampo mediterraneo sperimentabile nei ristoranti Le Gardenie, al Molo (con terrazza) e Maria Callas o sul grande balcone panoramico del Belvedere.
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Lo Stockholm Stadshotell è un'altra residenza storica nel cuore della città, nel quartiere della moda di Södermalm, ed è l'indirizzo di debutto di Relais & Châteaux in Svezia. L’Oscar I Minne fu originariamente costruito nel 1870 per ospitare le donne in difficoltà. Fu la regina Giuseppina a volerlo come tributo al suo defunto marito, il re Oscar I. Oggi è dotato di 23 camere e nove suite. La cucina è di ispirazione tradizionale e locale, da gustarsi nell’ex cappella che ospita il ristorante principale. Ma si possono provare anche piatti più informali nel bistrot e nel bar, i cui tavoli si estendono fino al cortile dell’hotel. Presente pure un'area benessere in stile spa svedese, con sauna, bagno di ghiaccio e docce sensoriali.
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Il Karnataka, con la sua ampia varietà di attrazioni turistiche come spiagge, stazioni di montagna, monumenti storici, parchi naturali, santuari della flora e fauna selvatica, «continua ad essere una destinazione turistica privilegiata in India»: così Salma k. Fahim, segretario al Dipartimento Governativo del Turismo di Karnataka durante il road show che si è tenuto a Roma.
Un'occasione per promuovere le alte potenzialità della destinazione al mercato italiano e per presentare i nuovi pacchetti turistici ai tour operator. «Il nostro sforzo è quello di aumentare il numero delle presenze del mercato europeo e ovviamente quello italiano grazie alle numerose esperienze che possiamo offrire al viaggiatore. Il nostro obiettivo sul mercato italiano è quello di ritornare ai numeri di arrivi del periodo pre-Covid, quando si attestavano intorno ai 130.000 turisti».
Il Karnataka offre una moltitudine di opportunità turistiche, all'altezza delle promesse del suo marchio "uno Stato, molti mondi". «Il clima piacevole, la cultura cosmopolita e l'amministrazione altamente reattiva rendono il Karnataka una meta eccellente per le aziende che vogliono investire nel nostro territorio».
Da sottolineare, un grande impegno per la promozione: «A febbraio sarà organizzato un evento "Karnataka International Tourism Expo", dal 24 al 26 febbraio e saranno invitati molti ospiti del trade per far conoscere più a fondo questa meta».
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«Negli ultimi anni il turismo contribuisce in maniera forte e importante all'economia indiana» aggiunge l'ambasciatrice dell'India in Italia, Vani Rao che con la sua presenza ha voluto rimarcare l'importanza del nostro mercato.
«L'India è un grande paese con una forte tradizione legata all'ospitalità e grazie alla sua ricchezza culturale, storica, naturalistica e culinaria possiamo soddisfare ogni tipo di clientela. Recentemente i il nostro paese ha sostenuto un cambiamento radicale grazie al potenziamento delle infrastrutture: ampliamento e costruzione di nuovi aeroporti per il traffico internazionale e domestico, rafforzamento dei treni ad alta velocità, costruzione di nuove reti autostradali, realizzazione di nuovi porti per favorire il traffico marittimo e infine una forte espansione della ricettività».
Da non dimenticare i moltissimi siti che fanno parte del patrimonio culturale naturale riconosciuti dall'Unesco. «Negli ulrimi anni ci siamo impegnati anche a promuovere altri segmenti, da quello medico e del benessere, a quello naturalistico soprattutto in virtù della grande varietà di flora e fauna che si può apprezzare nei nostri santuari naturali, e a quello crocieristico».
Quirino Falessi
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[post_content] => Ryanair avanza dritta per la sua rotta e punta ai 60 milioni di passeggeri per il mercato Italia, dove aggiusta le proprie pedine su uno scacchiere inevitabilmente influenzato dai ritardi sulle consegne Boeing, dai mutati scenari di mercato (dall'accordo Ita Airways-Lufthansa alla chiusura della base easyJet a Venezia).
La low cost per l'inverno in arrivo ha quindi deciso di trasferire «quattro dei 24 aeromobili basati a Milano Bergamo, con conseguente taglio del 5% dei 20 milioni di posti offerti e di cinque rotte, su aeroporti con costi inferiori e dove si prevedono maggiori potenzialità di crescita - ha dichiarato il ceo del gruppo Michael O'Leary -. In primis a Malpensa, che riceverà quindi il suo ottavo velivolo basato e dove saranno aperte 10 nuove rotte per un totale di 42, con l'obiettivo di trasportare 4,5 milioni di passeggeri (+7%)». Le new entry da Malpensa sono Atene, Budapest, Parigi, Fuerteventura, Cracovia, Maiorca, Marrakech, Reggio Calabria, Rzeszow e Tallinn.
E se lo scalo varesino non è certamente meno caro rispetto a quello orobico, è altrettanto vero che «si apriranno nuovi spazi e potenzialità legati alla finalizzazione dell'accordo Ita-Lufthansa».
Gli altri velivoli verranno spostati sulle basi di Trieste e Reggio Calabria «che hanno costi più bassi, avendo abolito l'addizionale comunale». Da qui l'ennesimo appello alla regione Lombardia e più in generale al governo italiano affinché si segua questa strada «che porterebbe a un ulteriore investimento di Ryanair di 4 miliardi di dollari, con l'aggiunta di 40 nuovi aeromobili, oltre 20 milioni di passeggeri all'anno su 250 nuove rotte e 1.500 nuovi posti di lavoro».
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A livello globale la low cost prevede di trasportare 200 milioni di passeggeri, il +35% rispetto al 2019 e il +8% rispetto all'anno precedente, ha sottolineato O'Leary, che ha ribadito come le previsioni siano migliorate, con tariffe «ancora in calo ma meno di quanto inizialmente previsto».
Nota dolente si conferma quella legata ai ritardi nelle consegne dei velivoli da parte di Boeing, «che stanno pesando sulla nostra crescita e l'annuncio dello sciopero ci porterà a un ritardo ulteriore»: entro la fine dell’anno il vettore prevede di ricevere 10 Boeing 737 Max .
Interesse dichiarato anche per Venezia, dove easyJet ha recentemente comunicato la chiusura della sua base: «In Veneto abbiamo una base a Treviso e una Venezia: stavamo già trattando con il Marco Polo per un ulteriore sviluppo e, dopo l 'annuncio di easyJet, questi colloqui hanno avuto un'accelerazione. Sono ragionevolmente ottimista su una nostra crescita a Venezia, dall'aprile 2025 anche se, ancora una volta, tutto è subordinato all'arrivo di nuovi aerei».
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[post_content] => Lerici nel Golfo dei Poeti si colora ed accoglie un'iniziativa molto originale che chiude l'estate.
Nell’ambito della Giornata Internazionale della Pace, la città di Lerici località capofila scelta da Color of Peace, splendido borgo marinaro ligure e "città dell’accoglienza" presenta da giovedì 19 settembre un'opera inedita che vede i protagonisti del presente e del futuro: i bambini.
Per celebrare la Giornata mondiale della Pace quest’anno si parte da Lerici con l’istallazione luminosa e mostra “Lerici regala un sogno” nel quale sono stati coinvolti circa 1000 bambini delle scuole dell’Infanzia e Primaria che si sono espressi con i loro disegni a tema. L’evento sulla Pace si celebra con poche ore di differita anche in Equador e poi il 21 settembre a Roma in contemporanea con Osaka in Giappone e Paesi Bassi, Abruzzo e USA il 28.
Marco Nereo Rotelli, "artista della luce”, leggendo il libro "La Piccola Guida del Mondo per Bambini” di Simona Paravani - manager affermata a livello internazionale nonché autrice e professore universitario - ha ideato uno scenario spettacolare, la città “vestita" con i disegni dei bambini. Rotelli, dopo aver raccolto le piccole opere provenienti dalle scuole di Lerici, assieme a Antonio Giannelli, curatore del progetto "Colors for peace” elaborerà una installazione in piazza Garibaldi, che verrà esposta al pubblico da giovedì 19 settembre.
La proiezione di un immenso collage dinamico e immersivo sarà un tuffo nello stupore. I bambini saranno così i veri protagonisti trasformando un luogo come il borgo di Lerici che accoglie ogni anno tantissimi turisti provenienti da tutto il mondo in un immenso disegno di luce
La mostra e l’installazione luminosa avranno anche una vetrina mondiale. Sabato 21 settembre, in occasione della Giornata Internazionale della Pace in programma nella capitale italiana, “Lerici regala un sogno" sarà presentata attraverso una clip video su un maxi schermo collocato presso la sede di rappresentanza del Parlamento Europeo di Roma in occasione della celebrazione internazionale a cura di Colors for Peace e Peace Run e che vedrà presenti Ambasciatori, Istituzioni, Scuole e con l'intervento (da remoto) del Presidente del Parlamento Europeo.
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[post_content] => Sessanta programmi in 18 paesi con diverse novità. E' online la programmazione 2025 di Inside Africa, operatore orchestrato dal travel consultant Stefano Nori, dalla grandissima esperienza sulla destinazione: "L'Africa Australe resta la destinazione trainante dell'intera programmazione, con il Sudafrica in costante e regolare crescita e la Namibia che nel 2024 ha visto un vero e proprio boom di prenotazioni, cosa che prevedo proseguirà nel 2025. Allo stesso modo la Tanzania da tempo non registrava per noi risultati così positivi. Nonostante la presenza di vari itinerari di gruppo, sia esclusivi sia in condivisione con altri operatori, la caratteristica fondamentaAle resta l'organizzazione dei pacchetti su misura, per lo più destinati al mercato alto spendente".
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[post_content] => Tariffe in calo, almeno sino alla fine dell'anno, ma la flessione non sarà a doppia cifra, come previsto all'inizio dell'estate: è questa la stima di Michael O'Leary, ceo del gruppo Ryanair, espressa durante l'assemblea degli azionisti del vettore.
«Pensiamo che sarà a una sola cifra» ha dichiarato il ceo ripreso da Rté News, aggiungendo che si prevede un calo tra il 5% e il 10% per il secondo trimestre (quindi tra luglio e settembre). «È ancora troppo presto per dirlo, perché molto dipende da quali saranno le prenotazioni successive, a fine settembre e inizio ottobre».
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