29 agosto 2023 12:01
Il Festival Rovigo Cello City 2023 compie 10 anni e rappresenta un’occasione speciale di scoprire la città di Rovigo e il patrimonio storico artistico diffuso anche nei borghi vicini. Dal 3 al 10 settembre 2023, una settimana di concerti e master class di grandi solisti dello strumento proposto dall’Associazione Musicale “Francesco Venezze” di Rovigo, vivificati da momenti di concreta condivisione del palcoscenico fra maestri e studenti, dedicato a Luca Simoncini, il grande maestro del violoncello recentemente e prematuramente scomparso, che, in più di 40 anni di carriera, ha fatto del Conservatorio di Rovigo un centro di eccellenza per lo studio del violoncello.
L’attuale direttore artistico Gerardo Felisatti anche quest’anno ha ideato una stagione di concerti ricca di nomi prestigiosi, primi fra tutti Arthur Hornig, Enrico Dindo e Giovanni Sollima, che terranno anche master class per gli studenti, e poi Leonora Armellini, Antonio Artese Trio, Stefano Bruno, Nicoletta Confalone, Ensemble Vivaldi de I Solisti Veneti, I Solisti di Pavia, Lorenzo Feder, Luca Giovannini, Carlotta Maestrini, Riccardo Martinelli e Luigi Puxeddu. E con loro saranno sempre presenti I Violoncelli di Rovigo Cello City, l’orchestra di violoncelli composta da studenti del Conservatorio ed allievi delle master class, che ogni anno ha l’opportunità di salire sul palcoscenico insieme ai grandi maestri.
Partner tecnici: Rovigo Convention & Visitors Bureau e Zico impresa sociale con il sostegno economico di Regione Veneto e Fondo Unico Nazionale Turismo del Ministero del Turismo”. Il festival offre l’occasione speciale di scoprire la città di Rovigo e il patrimonio storico artistico diffuso anche nei borghi vicini.
Articoli che potrebbero interessarti:
Array
(
[0] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 457614
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => La Turchia non è solo una destinazione dall'incredibile patrimonio artistico, naturalistico e storico, ma anche una terra ricca di spiritualità, meta di pellegrinaggi, crocevia di culture e religioni. La destinazione è stata al centro di una conferenza dal titolo "Turchia: Terra Santa della Chiesa", tenutasi oggi presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore.
"La terra di Türkiye ha testimoniato la parola dei grandi profeti e qui possiamo sentire i battiti di cuore di tanti secoli ricchi di storia - spiega Ufuk Ulutaş, ambasciatore di Türkiye presso la Santa Sede -. Per i viaggi di fede ci sono moltissime mete. Dalle sue chiese alle sue maestose moschee, tutto il paesaggio della Turchia è stato il palcoscenico della cristianità, ma anche dell'Islam e di altre religioni e oggi rappresenta una sintesi armoniosa e affascinante di tutti questi elementi".
Riza Haluk Sőner, direttore Ufficio Cultura e Informazioni Ambasciata di Türkiye, traccia quindi un bilancio dei dati turistici registrati finora e delineato lo scenario dei prossimi anni. "Nel 2022 il Paese ha superato 51,4 milioni di turisti totali - spiega - tornando ai livelli record prepandemici e registrando ottime performance nelle entrate turistiche".
Gli introiti hanno raggiunto infatti il livello record di 46,3 miliardi di dollari, con il +19% di incremento, ma i migliori risultati si stanno registrando proprio nel 2023. "Nei primi mesi dell'anno sono circa 45 milioni i visitatori stranieri registrati - continua il direttore -, in crescita del 12% rispetto al 2022, e di questi ben 515mila sono turisti italiani, in aumento del 42%".
Le previsioni per il prossimo futuro sono rosee: "Nel piano quinquennale che parte nel 2023 - sottolinea - il target è arrivare ad accogliere 90 milioni di turisti annui e raggiungere 100 miliardi di dollari di entrate turistiche entro il 2028".
Oltre all'incredibile patrimonio storico, artistico e religioso e alla presenza di 21 siti iscritti alla Lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco, i punti di forza della destinazione sul mercato italiano sono rappresentati dalla vicinanza geografica (poco più di due ore di volo dai principali aeroporti italiani), dalla presenza di un territorio estremamente variegato, tra mare, montagne, altipiani, valli e vulcani, e, non ultimo, il cambio favorevole con l'euro, che la rende una destinazione con un ottimo rapporto qualità/prezzo.
La professoressa Ebru Fatma Findik, del dipartimento di Storia dell’Arte dell'Università Mustafa Kemal di Hatay, ricorda anche la presenza di affascinanti centri di culto dedicati a San Nicola, ponte tra Oriente e Occidente.
Il monsignor Romano Rossi, vescovo emerito di Civita Castellana, e monsignor Remo Chiavarini, ad dell’Opera Romana Pellegrinaggi, chiudono quindi l'evento ricordando che la Turchia è un paese custode di antichi passati, dove si scava nella storia e nelle antiche tradizioni della Chiesa e dove possono essere visitati in pellegrinaggio i luoghi da cui partì la fede cristiana nei nuovi itinerari 2024 proposti dall'Opera Romana Pellegrinaggi. Tra questi, il viaggio che tocca Istanbul, le chiese dell'Apocalisse e i luoghi di San Nicola, o anche il percorso dedicato ai luoghi dell'Est della Turchia, senza dimenticare la proposta che, in abbinamento alla visita di Istanbul, porta alla scoperta dell'isola di Cipro.
[post_title] => I luoghi della religione in Turchia. Orp: "Terra Santa della Chiesa"
[post_date] => 2023-12-06T15:32:19+00:00
[category] => Array
(
[0] => tour_operator
)
[category_name] => Array
(
[0] => Tour Operator
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1701876739000
)
)
[1] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 457571
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => [caption id="attachment_457584" align="alignleft" width="300"] Da sinistra, Marco Gandola e Beniamino Ambrosini[/caption]
Importante novità nel mondo dei gestionali alberghieri. La compagnia It Centro Paghe ha infatti acquisito il 70% del gruppo Siges, società specializzata in servizi tecnologici e progettazione software, nota soprattutto per i suoi gestionali Sysdat Turismo e Sysdat Sanità. “Questa operazione ha l’obiettivo di combinare competenze e risorse, al fine di creare un futuro aziendale più forte e sostenibile - spiega l'amministratore delegato del gruppo Siges, Marco Gandola, che manterrà la propria carica in azienda -. Grazie a questa sinergia possiamo plasmare il percorso di crescita, valorizzare le nostre rispettive competenze e fornire un valore aggiunto tangibile ai nostri clienti, nei mercati su cui siamo presenti da oltre 40 anni. Non è solo un passo strategico, ma un capitolo di grande importanza che apre le porte a nuove possibilità”.
Per il gruppo Centro Paghe questa operazione si colloca nell’ambito del piano di sviluppo per linee esterne iniziato nel 2019. L’operazione non comporterà cambiamenti manageriali in Siges. Unica modifica, l'entrata nel consiglio di amministrazione del presidente Centro Paghe (e principale azionista) Beniamino Ambrosini che, insieme al proprio team direzionale, che supporterà l’a.d. nello sviluppo e nella gestione della società.
I dipendenti del gruppo Siges mantengono immutate le loro posizioni e responsabilità. Il restante 30% del capitale della compagnia rimane inoltre di proprietà della famiglia Gandola.
Il gruppo Centro Paghe ha chiuso il 2022 con un giro di affari di 39 milioni di euro, realizzato grazie ai suoi software proprietari e ai servizi erogati (+5,8% vs il 2021 esclusivamente per crescita organica). Siges ha chiuso il 2021 con un fatturato di 4,7 milioni di euro, il 2022 con un giro d'affari di circa 5,5 milioni e stima di chiudere il 2023 sui 5,7 milioni.
L’operazione di acquisto delle quote di maggioranza di Siges porterà il gruppo Centro Paghe a chiudere il 2023 con una crescita di fatturato, a perimetro omogeneo, pari al 6% rispetto al 2022 (47 milioni di euro), con un portafoglio di circa 11 mila clienti e oltre 550 risorse impiegate. Centro Paghe detiene inoltre una partecipazione nella società Happily di Genova, specializzata nel mercato del welfare aziendale, che nel 2022 ha sviluppato ricavi per 12,6 milioni di euro (+137% vs il 2021).
[post_title] => Il gestionale Sysdat Turismo passa nelle mani del gruppo Centro Paghe
[post_date] => 2023-12-06T12:26:37+00:00
[category] => Array
(
[0] => mercato_e_tecnologie
)
[category_name] => Array
(
[0] => Mercato e tecnologie
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1701865597000
)
)
[2] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 457536
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Il Castello San Giorgio è il Museo dei record, confermandosi il museo più visitato della Spezia sia dai turisti sia dai gruppi scolastici della Provincia della Spezia con 41.400 visitatori da gennaio a ottobre 2023, un trend sempre in costante crescita grazie ad un’offerta culturale che coniuga le attività didattiche e ludiche museali con eventi di rievocazione storica cittadina e rassegne ormai di chiara fama.
«Grande soddisfazione per il nostro Museo Archeologico – dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – che si conferma il museo più visitato della città e dimostra di essere molto apprezzato non solo per il prezioso patrimonio culturale in esso custodito, ma anche per i numerosi eventi che sanno richiamare un pubblico molto vasto, intrattenendo e fornendo spunti di approfondimento molto interessanti».
In particolare il 2023 è stato l’anno in cui il Castello San Giorgio ha promosso il maggior numero di eventi di grande rilievo extraterritoriale: il “Paleofestival” con oltre 1100 presenze in due giorni; la rassegna culturale estiva delle “Notti al Castello” con 18 eventi per quasi 1500 presenze; la prima edizione di “Spetialis. Festival della Spezia Antica” che ha previsto una tre giorni di rievocazione della storia della Città della Spezia dal Medioevo all’Ottocento in cui solo al Castello si sono sfiorate le mille presenze; la “Notte Mostruosa” del 31 ottobre che, dopo tre anni di sospensione, è tornata ad essere l’evento serale di punta della Città con oltre 775 visitatori.
Un altro elemento caratterizzante del San Giorgio è l’attività didattica che il Museo promuove ogni anno in piena sinergia con tutto il sistema scolastico provinciale, fungendo da capofila e coordinando quello di tutto il Sistema Museale Spezzino. La didattica è la chiave di volta della reputazione e credibilità del Museo stesso in tutta la Città ed un elemento vincente di promozione culturale perché si rivolge alle nuove generazioni che tornano con le loro famiglie nei musei dopo essere stati portati in visita dalle scuole.
Tutto questo è stato accompagnato da una nuova linea grafica e di comunicazione non solo di stampo tradizionale ma anche digitale, veicolata sui social Facebook e Instagam del Comune della Spezia e del Castello San Giorgio.
Nel 2022 i visitatori del Museo del Castello sono stati 30.963, un dato in fortissima crescita rispetto ai 9.545 visitatori del 2021. Da gennaio a ottobre 2023 i visitatori sono stati 41.400, confermandosi anche quest’anno il museo più visitato della Spezia con l’incremento dei gruppi scolastici, le visite guidate e i gruppi di adulti composti sia da turisti sia dai cittadini. Il maggiore flusso dei visitatori ha determinato anche un incremento delle entrate museali: nel 2022 si segnala infatti il raggiungimento di oltre 117.000 euro a fronte dei 39.000 euro circa del 2021. Fino al 30 novembre del 2023 gli incassi del Museo del Castello hanno superato quelli del 2022, superando i 160.000 euro.
[post_title] => La Spezia, Il Castello San Giorgio è il museo più visitato della città con oltre 41 mila visitatori in 10 mesi
[post_date] => 2023-12-06T11:13:55+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1701861235000
)
)
[3] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 457530
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => [caption id="attachment_457538" align="alignleft" width="300"] Da sinistra, Viviana Vukelic con Irena Persic Zivadinov[/caption]
Un racconto che spazia dal mare ai vigneti, ponendo l’accento su prodotti tanto unici quanti esclusivi. Muove da questo presupposto il saluto pre natalizio dell’Ente nazionale croato per il turismo che ieri ha portato a Milano il meglio della proposta gastronomica della regione del Quarnaro.
«Una piccola area che rappresenta l’incontro di quattro parti del mondo, dove nell’arco di pochi km quadrati è possibile fare esperienze diverse - afferma Irena Persic Zivadinov, direttrice dell'Ente per il turismo della regione del Quarnaro -. Qui si concentra il 20% della capacità ricettiva della Croazia nonché il 20% del totale dei pernottamenti». Tradizionalmente riconosciuta come un'area dall'offerta enogastronomica ricca e rinomata, il Quarnaro è presente nelle «guide e conta marchi gastronomici di fama mondiale come Michelin, Gault&Millau, Jre e i marchi di qualità regionali Kvarner Gourmet, Kvarner Food e Kvarner Wines. E sarà Regione gastronomica europea per il 2026».
I risultati del 2023
Intanto, nei primi undici mesi del 2023 la Croazia «ha realizzato 20 milioni di arrivi e 106 milioni di pernottamenti - sottolinea Viviana Vukelic, direttrice dell'Ente nazionale croato per il turismo in Italia -, con una crescita, rispettivamente, del 9% e del 3%. Nello stesso periodo i turisti italiani sono stati 961.505 +5% per un totale di 4.156.043 di pernottamenti cioè l'1% in più rispetto al 2022». La direttrice sottolinea come tra i punti di forza dell'offerta turistica croata, «oltre al clima, l'autenticità, l'ambiente, lo stile di vita e il patrimonio culturale e naturale, c’è sicuramente l'offerta enogastronomica che contribuisce a rafforzare l'immagine della Croazia come destinazione di qualità.
«In Croazia - ha concluso Viviana Vukelic - si possono trovare piatti a base di pesce che sono tipici della tradizione mediterranea e piatti a base di carne originari dell'entroterra, la Croazia abbraccia tutte queste varietà anche grazie alla diversità del suo territorio. Proprio per questo vogliamo presentare attraverso il cibo la regione del Quarnaro e la sua offerta turistica».
[post_title] => Croazia: la destinazione si racconta attraverso i sapori del Quarnaro
[post_date] => 2023-12-06T10:07:56+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1701857276000
)
)
[4] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 457524
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Quaranta milioni di visite al sito online e oltre 1 miliardo di visite digitali ai padiglioni nel pavilion storico del metaverso: sono solo alcune delle stime per Expo 2030, che si estenderà su oltre 6 milioni di metri quadrati e includerà 246 partecipanti unici agli eventi.
“L’era del cambiamento: Insieme per un domani lungimirante” è il tema di Expo 2030, che sarà ospitata da Riyadh: la kermesse si allineerà perfettamente al raggiungimento della Vision 2030 dell’Arabia Saudita, un piano storico per trasformare radicalmente il Regno, diversificare l’economia e migliorare la vita dei cittadini del paese.
Il Paese è una delle destinazioni turistiche a più rapida crescita e nel primo trimestre del 2023 ha avuto il secondo numero più alto di arrivi internazionali al mondo, con una crescita del 64% rispetto allo stesso periodo del 2019. Expo 2030 promette di accelerare ulteriormente questa crescita, offrendo al regno una piattaforma per condividere le sue meraviglie uniche e varie con il mondo, stimolando la creazione di posti di lavoro, gli investimenti nel settore e le partnership commerciali.
«Expo 2030 fungerà da catalizzatore per la crescita e il suo impatto sul settore turistico saudita sarà immediatamente visibile - ha dichiarato Fahd Hamidaddin, ceo e membro del consiglio di Saudi Tourism Authority -. Mentre ci prepariamo per questa iconica meraviglia mondiale, chiediamo ai nostri partner commerciali di cogliere questa opportunità unica, per aiutarci a promuovere una crescita e uno sviluppo sostenibili all’interno del settore turistico del Regno».
Attualmente, l’Arabia Saudita si sta preparando ad ospitare il prossimo Fifa Club World Cup, contribuendo a rafforzare ulteriormente l’impressionante calendario sportivo e culturale del paese. Tra questi eventi figurano il circuito di Formula 1 di Jeddah Corniche e il recente match di boxe blockbuster tra Tyson Fury, campione dei pesi massimi Wbc, e l’ex campione dei pesi massimi Ufc Francis Ngannou.
[post_title] => Arabia Saudita: Riyadh prepara il percorso verso Expo 2030
[post_date] => 2023-12-05T15:42:38+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1701790958000
)
)
[5] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 457490
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Prosegue la crescita del Melià Milano, la prima struttura del gruppo spagnolo nata a Milano nel 2001 che, insieme a Palazzo Cordusio Gran Melià, al Me Milan il Duca e all’InnSide Milano Torre Galfa, rappresenta la vetrina della compagnia nel capoluogo lombardo. Milano è diventata una destinazione leisure oltreché business e legata ai grandi eventi e ai congressi. Per questo il Melià Milano si è trasformato per rispondere alle nuove esigenze del suo cliente e racconta una storia ricca di calore umano. Un’accoglienza che è uno dei plus fondamentali offerti da un hotel dove la banchettistica in primo luogo e poi la ristorazione, il bar e le colazioni garantiscono un terzo del fatturato.
Il racconto ci riporta a un momento difficile, che è però servito a dare un’identità al ristorante Mamì, storie di cucina italiana. "Durante i mesi del lockdown lo staff del Melià Milano è sempre rimasto in contatto - racconta il general manager Luca Barion -. Il nostro team di cucina è composto da uno chef, due sous-chef e una pasticciera provenienti da diverse regioni italiane. In una delle nostre call settimanali abbiamo deciso di fare un contest realizzando dei piatti della tradizione, rivisitati in una formula attuale. Tutti hanno partecipato con entusiasmo e diverse idee sono entrate nel menù del Mamì. Quando la compagnia ci ha informati che sarebbero partiti i lavori di ristrutturazione e la zona f&b sarebbe diventata strategica, spostando il bar e il ristorante verso la hall, abbiamo pensato di rinnovare la proposta del nostro ristorante interno. Memori del nostro contest, abbiamo studiato la ricca piazza gastronomica di Milano".
"Ci siamo resi conto che la scelta più trasgressiva era quella di fare un ristorante di cucina italiana - prosegue quindi Barion -. Ed è stata la scelta giusta. Per gli ospiti interni ed esterni. È la cucina della mamma 2.0, perfetta anche per il concetto tanto in voga dello storytelling: in Italia ogni paese e città ha il suo storytelling gastronomico, che il personale di sala condivide volentieri con gli ospiti. Inoltre la cucina italiana, dove non si butta nulla, è un esempio di sostenibilità. Oggi il 70% degli ospiti del Mamì sono clienti esterni. Ora pensiamo a nuovi progetti per continuare ad arricchire la sua proposta e gli ottimi risultati dimostrano che anche nel ristorante dell’albergo si può mangiare bene. È nata una nuova cultura della ristorazione e la ricca concorrenza dell’area in cui si trova il Melià, fra San Siro e City Life, fa alzare l’asticella!».
[post_title] => Melià Milano: quando l’evoluzione gastronomica diventa identità
[post_date] => 2023-12-05T11:46:45+00:00
[category] => Array
(
[0] => alberghi
)
[category_name] => Array
(
[0] => Alberghi
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1701776805000
)
)
[6] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 457489
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Ponte e prezzi. Secondo le prime stime dell'indagine condotta dall'Osservatorio Nazionale Federconsumatori. Circa 8,52 milioni di Italiani hanno deciso di partire per il ponte dell’8 dicembre, per trascorrere un weekend lungo lontano da casa. Tra loro, oltre il 94% resterà in Italia e oltre il 39% approfitterà di tale occasione per visitare amici o parenti, usufruendo anche della loro ospitalità.
Seppure la voglia di evasione sia tanta, infatti, rimane sempre elevato il livello di attenzione rivolto al risparmio, a maggior ragione alla luce degli aumenti dei prezzi e in vista delle spese per le imminenti festività natalizie. Quest’anno, le mete più ambite si confermano le città d’arte, seguite dalle località montane.
Federconsumatori ha effettuato un’indagine sui costi medi che gli italiani dovranno sostenere per godersi il weekend di vacanza: nel caso in cui si decida di andare in montagna, le spese da sostenere ammontano in media 1.264,64 euro a persona (+12% rispetto al 2022) e comprendono il noleggio dell’attrezzatura da sci, l’alloggio, gli skipass e i pasti al ristorante.
Chi intende visitare una città d’arte, invece, spenderà mediamente 662,88 euro a persona (+5%) considerando ristornati, alloggio, mezzi di trasporto e visite a musei, monumenti e mostre.
[post_title] => Ponte: 8,5 milioni di italiani in viaggio. La spesa però è in crescita
[post_date] => 2023-12-05T11:42:16+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1701776536000
)
)
[7] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 457476
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Si terrà presso il Palazzo di Varignana, sulle colline bolognesi, tra il 17 e il 18 gennaio la tredicesima edizione di Travel Hashtag: dopo le recenti tappe di New York e Bangkok, l'evento internazionale di networking torna in Italia per aprire il 2024. “Sarà una due giorni di conferenze e talk su alcuni tra i trending topic che riguardano il settore del turismo e dell’ospitalità – spiega Nicola Romanelli, fondatore e presidente di Travel Hashtag –. L’hashtag scelto per l’occasione è #thenextdecadeofluxurytravel, focus che, nella splendida cornice di Palazzo di Varignana, vedrà coinvolti insider del mondo travel, esponenti della politica, delle istituzioni e del mondo imprenditoriale anche e soprattutto della regione ospitante“.
Tra i partner già a bordo di Travel Hashtag per questa prima assoluta in Emilia-Romagna ci sarà infatti anche Apt Servizi (l'Azienda di promozione turistica dell'Emilia-Romagna), oltre che Emirates, Italo, Kelmer Group, BeSafe Group, Italy for Weddings, Italia Wedding Tourism, Getting Married in Italy, That Aviation, Osm International Group e Just in Case. E come già avvenuto a novembre 2022, al Travel Hashtag tenutosi a Borgo Egnazia in Puglia, spazio anche a un side talk a tema internazionalizzazione, rivolto alle aziende del territorio interessate ad esplorare tutte le opzioni percorribili per accedere a nuovi mercati in Medio-Oriente e nel Sud-Est Asiatico.
"Siamo veramente onorati e felici di ospitare l’edizione italiana 2024 di Travel Hashtag – dichiara Vittorio Morelli, general manager della struttura emiliana –. Sono oramai più di dieci anni che il progetto Palazzo di Varignana ha preso vita, nato da un'idea di ospitalità che si fonda sulla valorizzazione del legame con l’essenza del territorio, le sue radici e le sue risorse. Crediamo sia grazie a questa visione che un luogo si trasformi in destinazione ed è da qui che possiamo partire per costruire il futuro del turismo alto di gamma in Italia”.
[post_title] => Il primo appuntamento del 2024 con Travel Hashtag è a Palazzo di Varignana il 17 e il 18 gennaio
[post_date] => 2023-12-05T11:05:10+00:00
[category] => Array
(
[0] => mercato_e_tecnologie
)
[category_name] => Array
(
[0] => Mercato e tecnologie
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1701774310000
)
)
[8] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 457462
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Dopo una completa ristrutturazione di tutti i suoi impianti, ha riaperto da poco i propri battenti come struttura adults-only il Riu Palace Pacifico, situato sulla Playa Flamingos di Nayarit, in Messico. Il restyling di questo hotel, costruito nel 2008, è stato accompagnato dall'inaugurazione di nuovi servizi per gli ospiti, con un aumento delle opzioni di ristorazione, un miglioramento delle esperienze e l'aggiunta dell’Elite Club by Riu. Gli spazi comuni, come la lobby e la reception, hanno quindi guadagnato in spaziosità e funzionalità. Ma anche le 445 camere del resort sono state completamente rinnovate e ora presentano toni morbidi e spazi con luce naturale.
Gli ospiti che acquistano il servizio Elite Club avranno invece accesso a zone esclusive dell'hotel, come un'area privata sulla spiaggia con letti balinesi e un bar dove verranno servite bevande Premium, che potranno gustare nello Sports Bar e nel nuovo Elite Club Lounge Bar, dove sarà pure possibile effettuare il check-in in uno spazio riservato. Non solo: una delle nuove opzioni di ristorazione dell'hotel è esclusivamente riservata agli ospiti Elite, che potranno accedere al ristorante Elite Club sia per la colazione à la carte sia per la cena. Il servizio Elite Club comprende inoltre 62 camere con vista, dotate di dispenser di liquori con bevande Premium; minibar con snack e bottiglia di vino; late check-out confermato fino alle 13 e possibilità di early check-in; regalo di benvenuto e aromaterapia in camera; possibilità di prenotare nei ristoranti a tema con priorità.
Per quanto riguarda la gastronomia, il Riu Palace Pacifico ha aggiunto un ristorante italiano, mentre il giapponese adesso offre una vasta gamma di piatti asiatici in stile Asian Street Food. Altre novità importanti sono l'aggiunta di due nuovi snack bar nell'area della piscina: il Pepe's Food, che offre piatti alla griglia, e il Tiki Tako, dove gli ospiti possono gustare una varietà di tacos in stile messicano. Anche lo Sports Bar fa un salto di qualità con il concept All American Favorites, espandendo la propria offerta gastronomica con piatti come le costine o i mac and cheese. Presente infine anche una nuova caffetteria Capuchino.
[post_title] => Il messicano Riu Palace Pacifico riapre come adults-only dopo una ristrutturazione completa
[post_date] => 2023-12-05T10:39:59+00:00
[category] => Array
(
[0] => alberghi
)
[category_name] => Array
(
[0] => Alberghi
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1701772799000
)
)
)
{
"size": 9,
"query": {
"filtered": {
"query": {
"fuzzy_like_this": {
"like_text" : "festival rovigo cello city la rassegna loccasione coprire patrimonio storico artistico diffuso"
}
},
"filter": {
"range": {
"post_date": {
"gte": "now-2y",
"lte": "now",
"time_zone": "+1:00"
}
}
}
}
}, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } }
}{"took":89,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":2643,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"457614","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"La Turchia non è solo una destinazione dall'incredibile patrimonio artistico, naturalistico e storico, ma anche una terra ricca di spiritualità, meta di pellegrinaggi, crocevia di culture e religioni. La destinazione è stata al centro di una conferenza dal titolo \"Turchia: Terra Santa della Chiesa\", tenutasi oggi presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore.\r\n\r\n\"La terra di Türkiye ha testimoniato la parola dei grandi profeti e qui possiamo sentire i battiti di cuore di tanti secoli ricchi di storia - spiega Ufuk Ulutaş, ambasciatore di Türkiye presso la Santa Sede -. Per i viaggi di fede ci sono moltissime mete. Dalle sue chiese alle sue maestose moschee, tutto il paesaggio della Turchia è stato il palcoscenico della cristianità, ma anche dell'Islam e di altre religioni e oggi rappresenta una sintesi armoniosa e affascinante di tutti questi elementi\".\r\n\r\nRiza Haluk Sőner, direttore Ufficio Cultura e Informazioni Ambasciata di Türkiye, traccia quindi un bilancio dei dati turistici registrati finora e delineato lo scenario dei prossimi anni. \"Nel 2022 il Paese ha superato 51,4 milioni di turisti totali - spiega - tornando ai livelli record prepandemici e registrando ottime performance nelle entrate turistiche\".\r\n\r\nGli introiti hanno raggiunto infatti il livello record di 46,3 miliardi di dollari, con il +19% di incremento, ma i migliori risultati si stanno registrando proprio nel 2023. \"Nei primi mesi dell'anno sono circa 45 milioni i visitatori stranieri registrati - continua il direttore -, in crescita del 12% rispetto al 2022, e di questi ben 515mila sono turisti italiani, in aumento del 42%\".\r\nLe previsioni per il prossimo futuro sono rosee: \"Nel piano quinquennale che parte nel 2023 - sottolinea - il target è arrivare ad accogliere 90 milioni di turisti annui e raggiungere 100 miliardi di dollari di entrate turistiche entro il 2028\".\r\n\r\nOltre all'incredibile patrimonio storico, artistico e religioso e alla presenza di 21 siti iscritti alla Lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco, i punti di forza della destinazione sul mercato italiano sono rappresentati dalla vicinanza geografica (poco più di due ore di volo dai principali aeroporti italiani), dalla presenza di un territorio estremamente variegato, tra mare, montagne, altipiani, valli e vulcani, e, non ultimo, il cambio favorevole con l'euro, che la rende una destinazione con un ottimo rapporto qualità/prezzo.\r\n\r\nLa professoressa Ebru Fatma Findik, del dipartimento di Storia dell’Arte dell'Università Mustafa Kemal di Hatay, ricorda anche la presenza di affascinanti centri di culto dedicati a San Nicola, ponte tra Oriente e Occidente.\r\n\r\nIl monsignor Romano Rossi, vescovo emerito di Civita Castellana, e monsignor Remo Chiavarini, ad dell’Opera Romana Pellegrinaggi, chiudono quindi l'evento ricordando che la Turchia è un paese custode di antichi passati, dove si scava nella storia e nelle antiche tradizioni della Chiesa e dove possono essere visitati in pellegrinaggio i luoghi da cui partì la fede cristiana nei nuovi itinerari 2024 proposti dall'Opera Romana Pellegrinaggi. Tra questi, il viaggio che tocca Istanbul, le chiese dell'Apocalisse e i luoghi di San Nicola, o anche il percorso dedicato ai luoghi dell'Est della Turchia, senza dimenticare la proposta che, in abbinamento alla visita di Istanbul, porta alla scoperta dell'isola di Cipro.","post_title":"I luoghi della religione in Turchia. Orp: \"Terra Santa della Chiesa\"","post_date":"2023-12-06T15:32:19+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1701876739000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"457571","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_457584\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Da sinistra, Marco Gandola e Beniamino Ambrosini[/caption]\r\n\r\nImportante novità nel mondo dei gestionali alberghieri. La compagnia It Centro Paghe ha infatti acquisito il 70% del gruppo Siges, società specializzata in servizi tecnologici e progettazione software, nota soprattutto per i suoi gestionali Sysdat Turismo e Sysdat Sanità. “Questa operazione ha l’obiettivo di combinare competenze e risorse, al fine di creare un futuro aziendale più forte e sostenibile - spiega l'amministratore delegato del gruppo Siges, Marco Gandola, che manterrà la propria carica in azienda -. Grazie a questa sinergia possiamo plasmare il percorso di crescita, valorizzare le nostre rispettive competenze e fornire un valore aggiunto tangibile ai nostri clienti, nei mercati su cui siamo presenti da oltre 40 anni. Non è solo un passo strategico, ma un capitolo di grande importanza che apre le porte a nuove possibilità”.\r\n\r\nPer il gruppo Centro Paghe questa operazione si colloca nell’ambito del piano di sviluppo per linee esterne iniziato nel 2019. L’operazione non comporterà cambiamenti manageriali in Siges. Unica modifica, l'entrata nel consiglio di amministrazione del presidente Centro Paghe (e principale azionista) Beniamino Ambrosini che, insieme al proprio team direzionale, che supporterà l’a.d. nello sviluppo e nella gestione della società.\r\nI dipendenti del gruppo Siges mantengono immutate le loro posizioni e responsabilità. Il restante 30% del capitale della compagnia rimane inoltre di proprietà della famiglia Gandola.\r\n\r\nIl gruppo Centro Paghe ha chiuso il 2022 con un giro di affari di 39 milioni di euro, realizzato grazie ai suoi software proprietari e ai servizi erogati (+5,8% vs il 2021 esclusivamente per crescita organica). Siges ha chiuso il 2021 con un fatturato di 4,7 milioni di euro, il 2022 con un giro d'affari di circa 5,5 milioni e stima di chiudere il 2023 sui 5,7 milioni.\r\n\r\nL’operazione di acquisto delle quote di maggioranza di Siges porterà il gruppo Centro Paghe a chiudere il 2023 con una crescita di fatturato, a perimetro omogeneo, pari al 6% rispetto al 2022 (47 milioni di euro), con un portafoglio di circa 11 mila clienti e oltre 550 risorse impiegate. Centro Paghe detiene inoltre una partecipazione nella società Happily di Genova, specializzata nel mercato del welfare aziendale, che nel 2022 ha sviluppato ricavi per 12,6 milioni di euro (+137% vs il 2021).","post_title":"Il gestionale Sysdat Turismo passa nelle mani del gruppo Centro Paghe","post_date":"2023-12-06T12:26:37+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1701865597000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"457536","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Il Castello San Giorgio è il Museo dei record, confermandosi il museo più visitato della Spezia sia dai turisti sia dai gruppi scolastici della Provincia della Spezia con 41.400 visitatori da gennaio a ottobre 2023, un trend sempre in costante crescita grazie ad un’offerta culturale che coniuga le attività didattiche e ludiche museali con eventi di rievocazione storica cittadina e rassegne ormai di chiara fama.\r\n\r\n«Grande soddisfazione per il nostro Museo Archeologico – dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – che si conferma il museo più visitato della città e dimostra di essere molto apprezzato non solo per il prezioso patrimonio culturale in esso custodito, ma anche per i numerosi eventi che sanno richiamare un pubblico molto vasto, intrattenendo e fornendo spunti di approfondimento molto interessanti».\r\n\r\nIn particolare il 2023 è stato l’anno in cui il Castello San Giorgio ha promosso il maggior numero di eventi di grande rilievo extraterritoriale: il “Paleofestival” con oltre 1100 presenze in due giorni; la rassegna culturale estiva delle “Notti al Castello” con 18 eventi per quasi 1500 presenze; la prima edizione di “Spetialis. Festival della Spezia Antica” che ha previsto una tre giorni di rievocazione della storia della Città della Spezia dal Medioevo all’Ottocento in cui solo al Castello si sono sfiorate le mille presenze; la “Notte Mostruosa” del 31 ottobre che, dopo tre anni di sospensione, è tornata ad essere l’evento serale di punta della Città con oltre 775 visitatori.\r\n\r\nUn altro elemento caratterizzante del San Giorgio è l’attività didattica che il Museo promuove ogni anno in piena sinergia con tutto il sistema scolastico provinciale, fungendo da capofila e coordinando quello di tutto il Sistema Museale Spezzino. La didattica è la chiave di volta della reputazione e credibilità del Museo stesso in tutta la Città ed un elemento vincente di promozione culturale perché si rivolge alle nuove generazioni che tornano con le loro famiglie nei musei dopo essere stati portati in visita dalle scuole.\r\n\r\nTutto questo è stato accompagnato da una nuova linea grafica e di comunicazione non solo di stampo tradizionale ma anche digitale, veicolata sui social Facebook e Instagam del Comune della Spezia e del Castello San Giorgio.\r\n\r\nNel 2022 i visitatori del Museo del Castello sono stati 30.963, un dato in fortissima crescita rispetto ai 9.545 visitatori del 2021. Da gennaio a ottobre 2023 i visitatori sono stati 41.400, confermandosi anche quest’anno il museo più visitato della Spezia con l’incremento dei gruppi scolastici, le visite guidate e i gruppi di adulti composti sia da turisti sia dai cittadini. Il maggiore flusso dei visitatori ha determinato anche un incremento delle entrate museali: nel 2022 si segnala infatti il raggiungimento di oltre 117.000 euro a fronte dei 39.000 euro circa del 2021. Fino al 30 novembre del 2023 gli incassi del Museo del Castello hanno superato quelli del 2022, superando i 160.000 euro.","post_title":"La Spezia, Il Castello San Giorgio è il museo più visitato della città con oltre 41 mila visitatori in 10 mesi","post_date":"2023-12-06T11:13:55+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1701861235000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"457530","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_457538\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Da sinistra, Viviana Vukelic con Irena Persic Zivadinov[/caption]\r\n\r\nUn racconto che spazia dal mare ai vigneti, ponendo l’accento su prodotti tanto unici quanti esclusivi. Muove da questo presupposto il saluto pre natalizio dell’Ente nazionale croato per il turismo che ieri ha portato a Milano il meglio della proposta gastronomica della regione del Quarnaro. \r\n\r\n«Una piccola area che rappresenta l’incontro di quattro parti del mondo, dove nell’arco di pochi km quadrati è possibile fare esperienze diverse - afferma Irena Persic Zivadinov, direttrice dell'Ente per il turismo della regione del Quarnaro -. Qui si concentra il 20% della capacità ricettiva della Croazia nonché il 20% del totale dei pernottamenti». Tradizionalmente riconosciuta come un'area dall'offerta enogastronomica ricca e rinomata, il Quarnaro è presente nelle «guide e conta marchi gastronomici di fama mondiale come Michelin, Gault&Millau, Jre e i marchi di qualità regionali Kvarner Gourmet, Kvarner Food e Kvarner Wines. E sarà Regione gastronomica europea per il 2026».\r\n\r\nI risultati del 2023\r\n\r\nIntanto, nei primi undici mesi del 2023 la Croazia «ha realizzato 20 milioni di arrivi e 106 milioni di pernottamenti - sottolinea Viviana Vukelic, direttrice dell'Ente nazionale croato per il turismo in Italia -, con una crescita, rispettivamente, del 9% e del 3%. Nello stesso periodo i turisti italiani sono stati 961.505 +5% per un totale di 4.156.043 di pernottamenti cioè l'1% in più rispetto al 2022». La direttrice sottolinea come tra i punti di forza dell'offerta turistica croata, «oltre al clima, l'autenticità, l'ambiente, lo stile di vita e il patrimonio culturale e naturale, c’è sicuramente l'offerta enogastronomica che contribuisce a rafforzare l'immagine della Croazia come destinazione di qualità.\r\n\r\n«In Croazia - ha concluso Viviana Vukelic - si possono trovare piatti a base di pesce che sono tipici della tradizione mediterranea e piatti a base di carne originari dell'entroterra, la Croazia abbraccia tutte queste varietà anche grazie alla diversità del suo territorio. Proprio per questo vogliamo presentare attraverso il cibo la regione del Quarnaro e la sua offerta turistica».\r\n\r\n ","post_title":"Croazia: la destinazione si racconta attraverso i sapori del Quarnaro","post_date":"2023-12-06T10:07:56+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1701857276000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"457524","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Quaranta milioni di visite al sito online e oltre 1 miliardo di visite digitali ai padiglioni nel pavilion storico del metaverso: sono solo alcune delle stime per Expo 2030, che si estenderà su oltre 6 milioni di metri quadrati e includerà 246 partecipanti unici agli eventi.\r\n\r\n“L’era del cambiamento: Insieme per un domani lungimirante” è il tema di Expo 2030, che sarà ospitata da Riyadh: la kermesse si allineerà perfettamente al raggiungimento della Vision 2030 dell’Arabia Saudita, un piano storico per trasformare radicalmente il Regno, diversificare l’economia e migliorare la vita dei cittadini del paese.\r\n\r\nIl Paese è una delle destinazioni turistiche a più rapida crescita e nel primo trimestre del 2023 ha avuto il secondo numero più alto di arrivi internazionali al mondo, con una crescita del 64% rispetto allo stesso periodo del 2019. Expo 2030 promette di accelerare ulteriormente questa crescita, offrendo al regno una piattaforma per condividere le sue meraviglie uniche e varie con il mondo, stimolando la creazione di posti di lavoro, gli investimenti nel settore e le partnership commerciali.\r\n\r\n«Expo 2030 fungerà da catalizzatore per la crescita e il suo impatto sul settore turistico saudita sarà immediatamente visibile - ha dichiarato Fahd Hamidaddin, ceo e membro del consiglio di Saudi Tourism Authority -. Mentre ci prepariamo per questa iconica meraviglia mondiale, chiediamo ai nostri partner commerciali di cogliere questa opportunità unica, per aiutarci a promuovere una crescita e uno sviluppo sostenibili all’interno del settore turistico del Regno».\r\n\r\nAttualmente, l’Arabia Saudita si sta preparando ad ospitare il prossimo Fifa Club World Cup, contribuendo a rafforzare ulteriormente l’impressionante calendario sportivo e culturale del paese. Tra questi eventi figurano il circuito di Formula 1 di Jeddah Corniche e il recente match di boxe blockbuster tra Tyson Fury, campione dei pesi massimi Wbc, e l’ex campione dei pesi massimi Ufc Francis Ngannou.","post_title":"Arabia Saudita: Riyadh prepara il percorso verso Expo 2030","post_date":"2023-12-05T15:42:38+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1701790958000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"457490","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Prosegue la crescita del Melià Milano, la prima struttura del gruppo spagnolo nata a Milano nel 2001 che, insieme a Palazzo Cordusio Gran Melià, al Me Milan il Duca e all’InnSide Milano Torre Galfa, rappresenta la vetrina della compagnia nel capoluogo lombardo. Milano è diventata una destinazione leisure oltreché business e legata ai grandi eventi e ai congressi. Per questo il Melià Milano si è trasformato per rispondere alle nuove esigenze del suo cliente e racconta una storia ricca di calore umano. Un’accoglienza che è uno dei plus fondamentali offerti da un hotel dove la banchettistica in primo luogo e poi la ristorazione, il bar e le colazioni garantiscono un terzo del fatturato. \r\nIl racconto ci riporta a un momento difficile, che è però servito a dare un’identità al ristorante Mamì, storie di cucina italiana. \"Durante i mesi del lockdown lo staff del Melià Milano è sempre rimasto in contatto - racconta il general manager Luca Barion -. Il nostro team di cucina è composto da uno chef, due sous-chef e una pasticciera provenienti da diverse regioni italiane. In una delle nostre call settimanali abbiamo deciso di fare un contest realizzando dei piatti della tradizione, rivisitati in una formula attuale. Tutti hanno partecipato con entusiasmo e diverse idee sono entrate nel menù del Mamì. Quando la compagnia ci ha informati che sarebbero partiti i lavori di ristrutturazione e la zona f&b sarebbe diventata strategica, spostando il bar e il ristorante verso la hall, abbiamo pensato di rinnovare la proposta del nostro ristorante interno. Memori del nostro contest, abbiamo studiato la ricca piazza gastronomica di Milano\". \r\n\"Ci siamo resi conto che la scelta più trasgressiva era quella di fare un ristorante di cucina italiana - prosegue quindi Barion -. Ed è stata la scelta giusta. Per gli ospiti interni ed esterni. È la cucina della mamma 2.0, perfetta anche per il concetto tanto in voga dello storytelling: in Italia ogni paese e città ha il suo storytelling gastronomico, che il personale di sala condivide volentieri con gli ospiti. Inoltre la cucina italiana, dove non si butta nulla, è un esempio di sostenibilità. Oggi il 70% degli ospiti del Mamì sono clienti esterni. Ora pensiamo a nuovi progetti per continuare ad arricchire la sua proposta e gli ottimi risultati dimostrano che anche nel ristorante dell’albergo si può mangiare bene. È nata una nuova cultura della ristorazione e la ricca concorrenza dell’area in cui si trova il Melià, fra San Siro e City Life, fa alzare l’asticella!».","post_title":"Melià Milano: quando l’evoluzione gastronomica diventa identità","post_date":"2023-12-05T11:46:45+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1701776805000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"457489","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Ponte e prezzi. Secondo le prime stime dell'indagine condotta dall'Osservatorio Nazionale Federconsumatori. Circa 8,52 milioni di Italiani hanno deciso di partire per il ponte dell’8 dicembre, per trascorrere un weekend lungo lontano da casa. Tra loro, oltre il 94% resterà in Italia e oltre il 39% approfitterà di tale occasione per visitare amici o parenti, usufruendo anche della loro ospitalità.\r\n\r\nSeppure la voglia di evasione sia tanta, infatti, rimane sempre elevato il livello di attenzione rivolto al risparmio, a maggior ragione alla luce degli aumenti dei prezzi e in vista delle spese per le imminenti festività natalizie. Quest’anno, le mete più ambite si confermano le città d’arte, seguite dalle località montane.\r\n\r\nFederconsumatori ha effettuato un’indagine sui costi medi che gli italiani dovranno sostenere per godersi il weekend di vacanza: nel caso in cui si decida di andare in montagna, le spese da sostenere ammontano in media 1.264,64 euro a persona (+12% rispetto al 2022) e comprendono il noleggio dell’attrezzatura da sci, l’alloggio, gli skipass e i pasti al ristorante.\r\n\r\nChi intende visitare una città d’arte, invece, spenderà mediamente 662,88 euro a persona (+5%) considerando ristornati, alloggio, mezzi di trasporto e visite a musei, monumenti e mostre.","post_title":"Ponte: 8,5 milioni di italiani in viaggio. La spesa però è in crescita","post_date":"2023-12-05T11:42:16+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1701776536000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"457476","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Si terrà presso il Palazzo di Varignana, sulle colline bolognesi, tra il 17 e il 18 gennaio la tredicesima edizione di Travel Hashtag: dopo le recenti tappe di New York e Bangkok, l'evento internazionale di networking torna in Italia per aprire il 2024. “Sarà una due giorni di conferenze e talk su alcuni tra i trending topic che riguardano il settore del turismo e dell’ospitalità – spiega Nicola Romanelli, fondatore e presidente di Travel Hashtag –. L’hashtag scelto per l’occasione è #thenextdecadeofluxurytravel, focus che, nella splendida cornice di Palazzo di Varignana, vedrà coinvolti insider del mondo travel, esponenti della politica, delle istituzioni e del mondo imprenditoriale anche e soprattutto della regione ospitante“.\r\n\r\nTra i partner già a bordo di Travel Hashtag per questa prima assoluta in Emilia-Romagna ci sarà infatti anche Apt Servizi (l'Azienda di promozione turistica dell'Emilia-Romagna), oltre che Emirates, Italo, Kelmer Group, BeSafe Group, Italy for Weddings, Italia Wedding Tourism, Getting Married in Italy, That Aviation, Osm International Group e Just in Case. E come già avvenuto a novembre 2022, al Travel Hashtag tenutosi a Borgo Egnazia in Puglia, spazio anche a un side talk a tema internazionalizzazione, rivolto alle aziende del territorio interessate ad esplorare tutte le opzioni percorribili per accedere a nuovi mercati in Medio-Oriente e nel Sud-Est Asiatico.\r\n\r\n\"Siamo veramente onorati e felici di ospitare l’edizione italiana 2024 di Travel Hashtag – dichiara Vittorio Morelli, general manager della struttura emiliana –. Sono oramai più di dieci anni che il progetto Palazzo di Varignana ha preso vita, nato da un'idea di ospitalità che si fonda sulla valorizzazione del legame con l’essenza del territorio, le sue radici e le sue risorse. Crediamo sia grazie a questa visione che un luogo si trasformi in destinazione ed è da qui che possiamo partire per costruire il futuro del turismo alto di gamma in Italia”.\r\n\r\n \r\n\r\n ","post_title":"Il primo appuntamento del 2024 con Travel Hashtag è a Palazzo di Varignana il 17 e il 18 gennaio","post_date":"2023-12-05T11:05:10+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1701774310000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"457462","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Dopo una completa ristrutturazione di tutti i suoi impianti, ha riaperto da poco i propri battenti come struttura adults-only il Riu Palace Pacifico, situato sulla Playa Flamingos di Nayarit, in Messico. Il restyling di questo hotel, costruito nel 2008, è stato accompagnato dall'inaugurazione di nuovi servizi per gli ospiti, con un aumento delle opzioni di ristorazione, un miglioramento delle esperienze e l'aggiunta dell’Elite Club by Riu. Gli spazi comuni, come la lobby e la reception, hanno quindi guadagnato in spaziosità e funzionalità. Ma anche le 445 camere del resort sono state completamente rinnovate e ora presentano toni morbidi e spazi con luce naturale.\r\n\r\nGli ospiti che acquistano il servizio Elite Club avranno invece accesso a zone esclusive dell'hotel, come un'area privata sulla spiaggia con letti balinesi e un bar dove verranno servite bevande Premium, che potranno gustare nello Sports Bar e nel nuovo Elite Club Lounge Bar, dove sarà pure possibile effettuare il check-in in uno spazio riservato. Non solo: una delle nuove opzioni di ristorazione dell'hotel è esclusivamente riservata agli ospiti Elite, che potranno accedere al ristorante Elite Club sia per la colazione à la carte sia per la cena. Il servizio Elite Club comprende inoltre 62 camere con vista, dotate di dispenser di liquori con bevande Premium; minibar con snack e bottiglia di vino; late check-out confermato fino alle 13 e possibilità di early check-in; regalo di benvenuto e aromaterapia in camera; possibilità di prenotare nei ristoranti a tema con priorità.\r\n\r\nPer quanto riguarda la gastronomia, il Riu Palace Pacifico ha aggiunto un ristorante italiano, mentre il giapponese adesso offre una vasta gamma di piatti asiatici in stile Asian Street Food. Altre novità importanti sono l'aggiunta di due nuovi snack bar nell'area della piscina: il Pepe's Food, che offre piatti alla griglia, e il Tiki Tako, dove gli ospiti possono gustare una varietà di tacos in stile messicano. Anche lo Sports Bar fa un salto di qualità con il concept All American Favorites, espandendo la propria offerta gastronomica con piatti come le costine o i mac and cheese. Presente infine anche una nuova caffetteria Capuchino.\r\n\r\n \r\n\r\n ","post_title":"Il messicano Riu Palace Pacifico riapre come adults-only dopo una ristrutturazione completa","post_date":"2023-12-05T10:39:59+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1701772799000]}]}}