28 May 2023

Nucara (Federalberghi): si intervenga rigorosamente sugli affitti brevi

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Alessandro Nucara

Le istituzioni devono intervenire decisamente sugli affitti brevi. Federalberghi vuole controlli e regole chiare contro la concorrenza sleale. Sulla questione è intervenuto Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi, che ha esposto chiaramente il messaggio durante l’audizione alla Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato.

«Gli alloggi affittati per brevi periodi rappresentano circa un quarto del totale delle strutture ricettive turistiche nell’Unione europea – ha detto Nucara -. In Italia, gli annunci pubblicati sulla principale piattaforma sono oltre quattrocentomila. Si tratta di un fenomeno che negli ultimi anni, a differenza di altri paesi europei, è stato caratterizzato da un’espansione senza regole e senza controlli, generando criticità quali l’esposizione dei consumatori a rischi per la sicurezza, il lavoro sommerso, l’evasione fiscale e la trasformazione del tessuto economico e sociale delle città.

E questo crea danni, danni tanto per le imprese tradizionali quanto per quelle che gestiscono le nuove forme di accoglienza in maniera corretta e rispettando le regole. Non vogliamo steccati tra alberghi e chi gestisce altro tipo di ricettività ma solo tra chi rispetta le leggi e chi invece se ne dimentica», ha concluso Nucara.




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Si tratta di un fenomeno riscontrato anche negli altri paesi europei e nelle principali economie turistiche. Ma in questo caso c’è poco da gioire per questo male comune. In questi anni abbiamo visto un deflusso di personale importante verso altri settori: il pubblico, la logistica, le costruzioni, il commercio al dettaglio tra gli altri. La situazione ci preoccupa, perché la fuga di professionalità spesso a lungo formate dalle nostre imprese rischia di dissanguare il settore”. Oltre un quarto dei lavoratori degli hotel italiani è straniero Ma la questione personale non può avere solamente una soluzione interna. Ecco allora, nonostante la calorosa accoglienza riservata a Daniela Santanché, una piccola dissonanza con il governo attuale certo non particolarmente favorevole ai flussi migratori: “Da sempre guardiamo all’estero per la ricerca di collaboratori - ha infatti sottolineato Bocca -. Oltre un quarto dei dipendenti delle aziende alberghiere è straniero. 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Le cinque richieste di Federalberghi È alla luce di tale contesto che Bocca ha quindi concluso la relazione con il tradizionale elenco di richieste che l’associazione degli albergatori fa alle istituzioni, per permettere al turismo di “creare ricchezza come e più di quanto è stato in passato”. Prioritaria per Federalberghi è quindi la diminuzione della pressione fiscale (in primis quella sugli immobili, che grava sulle imprese anche quando sono chiuse o semivuote). 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Il taglio al cuneo fiscale Si comincia dal taglio al cuneo fiscale, secondo Daniela Santanché la via maestra per favorire il recupero d'appeal del settore. Il ministro rivendica l'innalzamento della riduzione fiscale al 7% per i dipendenti con redditi fino a 25 mila euro. In attesa che la misura diventi strutturale (per ora è prevista solo sino a fine anno, ndr), non costa così nulla promettere un taglio generalizzato medio del 5% su tutte le buste paga degli italiani, a prescindere dal reddito dichiarato. E poi ci sono le decontribuzioni al 100% già approvate sulle assunzioni dei giovani e dei percettori del (fu) reddito di cittadinanza, rimarca sempre il ministro. Entro fine giugno in arrivo un ddl sugli affitti brevi Il discorso si posta poi su un altro argomento caro agli albergatori: la regolamentazione degli affitti brevi. 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