30 dicembre 2021 08:10

Massimo Garavaglia
Il ministro del turismo Massimo Garavaglia condivide (e ci mancherebbe!) le preoccupazioni degli operatori legate all’incertezza sulla proroga della cassa integrazione. Ci si chiede perché l’abbia avallata in Consiglio dei ministri.
“Il settore – ha detto il ministro – è già stato duramente colpito dagli effetti economici della pandemia. E la diffusione della nuova variante rischia di provocare danni sociali, oltre a quelli di fatturato. Bisogna dare certezze ai lavoratori. Ci sono migliaia di famiglie che non sanno cosa avverrà loro il 1° gennaio. Ci aspettiamo – conclude Garavaglia – che il ministro Orlando offra oggi loro garanzie”.
Non dovrebbe pensarci solo il ministro Orlando, secondo il nostro modesto parere, ma anche il ministro Garavaglia che fa dichiarazioni come se fosse all’opposizione e come se il disastro del turismo organizzato non dipendesse anche dalle sue mosse, poco previdenti, poco lungimiranti, troppo votate ad un ottimismo di facciata e senza costrutto.
Inoltre gli operatori del settore non chiedono solo la cassa integrazione ma anche i ristori e gli indennizzi adeguati alle perdite. Di questo il ministro non ha ancora parlato. Forse è meglio, se non parla e agisce magari porta a casa il risultato.
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[post_content] => Sciopero. Viaggi a rischio oggi per chi vola con easyJet e Volotea: i dipendenti della compagnia spagnola, iscritti al sindacato Uilt-Uil, si fermano infatti dalle 00:00 alle 23:59 di oggi, 14 novembre.
Piloti e assistenti di volo chiedono il riconoscimento della rappresentanza sindacale in azienda e un contratto più equo. "Questa mobilitazione è necessaria per affermare i diritti e la dignità dei lavoratori Volotea, le cui richieste restano inascoltate", ha dichiarato il sindacato in una nota. Ha inoltre avvertito che domani saranno organizzati presidi negli aeroporti principali del Paese.
Quattro ore
Gli assistenti di volo easyJet, rappresentati dal sindacato Usb Lavoro Privato, faranno sciopero per quattro ore, dalle 13 alle 17, per protestare contro le condizioni di lavoro e la mancanza di tutele.
I due vettori prevedono ritardi e cancellazioni, per cui i passeggeri sono invitati a verificare l'operatività del proprio volo con le due compagnie aeree o attraverso il sito Enac: l’Ente nazionale per l'aviazione civile ha stabilito fasce orarie garantite durante gli scioperi: dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21; tuttavia, anche in queste ore i servizi potrebbero registrare ritardi per l'effetto domino dei voli colpiti fuori dalle fasce garantite.
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[post_content] => Perugia inaugura Lab – Luisa Annibale Base, progetto fortemente voluto da Destinazione Cioccolato Srl SB. Un intervento di riqualificazione che si inserisce in un disegno più ampio: a pochi metri dal Lab, infatti, il primo novembre ha aperto ufficialmente la Città del Cioccolato, il più grande museo esperienziale al mondo dedicato al cacao e al cioccolato, ospitato negli spazi dell’ex Mercato Coperto di Perugia.
«Il LAB è stato un obiettivo proposto dal nostro Direttore Artistico Eugenio Guarducci – dichiara Vasco Gargaglia, presidente del Cda di Destinazione Cioccolato Srl SB – che ha da sempre accompagnato la nostra mission e visione aziendale. A tal proposito, ringraziamo, da una parte la Famiglia Ansidei proprietaria di questi meravigliosi spazi, e dall’altra, Luisa Spagnoli SPA che ha contribuito in maniera significativa ai costi di ristrutturazione, di restauro e di allestimento di questa importante location alla quale è affidata un’importante funzione complementare a quella interpretata dalla Città del Cioccolato».
«Proprio tra queste mura, più di un secolo fa, Luisa e Annibale Spagnoli hanno dato forma a un sogno – dichiara Nicoletta Spagnoli, Amministratore Delegato e Direttore Creativo di Luisa Spagnoli – quello di trasformare la passione per il cioccolato in un’impresa capace di unire creatività, impegno e amore per la bellezza. Oggi restituiamo alla città di Perugia un pezzo importante della sua storia ma, soprattutto, la promessa che continueremo a custodirla, valorizzarla e farla vivere con la stessa energia e lo stesso amore di chi, più di cent’anni fa, seppe credere in un sogno chiamato cioccolato».
Il Lab accoglierà un calendario di esperienze dedicate al cioccolato, articolate in più ambienti ricavati dagli spazi che un tempo ospitavano i magazzini e le caldaie della Perugina in via Angusta: un’area per show cooking e corsi pratici, per un gruppi fino a 14 persone, una sala adibita ad ospitare gruppi fino a 36 persone per degustazioni guidate di cioccolato, e un ambiente più raccolto (18 persone) destinato a laboratori ed esperienze immersive, tra cui la suggestiva Cerimonia del Cacao.
In via Alessi 23, all’interno della prima sede produttiva della Perugina, il Lab si sviluppa su due livelli distinti. La prima area, dedicata all’accoglienza, rievoca quella che era l’antica Confetteria Corelli e successivamente la Confetteria Spagnoli e primo negozio Perugina. Lo spazio è una ricostruzione fedele dell’ambiente del negozio della fiction Rai “Luisa Spagnoli”, i cui arredi di scena sono stati gentilmente messi a disposizione dall’azienda Luisa Spagnoli Spa. Un video permetterà ai visitatori di rivivere le scene più iconiche della serie.
La seconda area, collegata alla prima, consentirà al pubblico di scoprire l’anima produttiva del luogo: attraverso delle infografiche, sarà possibile rivivere le vicende che si sono susseguite negli spazi articolati dei laboratori dove nacquero i primi confetti, le confetture e le tavolette di cioccolato. Tavoli di marmo per la lavorazione dello zucchero e il temperaggio del cioccolato, una cella frigo d’epoca, molte tracce di impianti elettrici e idrici dei primi del Novecento, la statua di Giuseppe Battaglini, il primo operaio della Perugina, sono tutti elementi che raccontano la genesi e l’avvio della Società Perugina, che nel 1907 Annibale Spagnoli fondò insieme ai soci Francesco Andreani, Leone Ascoli e Francesco Buitoni.
Fu proprio qui che il giovane Giovanni Buitoni, chiamato dal padre Francesco nel 1909 a occuparsi della contabilità dell’azienda di famiglia, conobbe Luisa Spagnoli.
Il LAB sarà protagonista anche durante Eurochocolate 2025 (14–23 novembre), con un fitto calendario di eventi, per poi inaugurare la sua programmazione stabile di attività esperienziali.
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Tirana oggi non è più una meta “alternativa”. È la porta d’ingresso di un Paese che si è messo in moto, con voli frequenti dall’Italia e una scena urbana che sorprende chi atterra per la prima volta. Caffè pieni a Blloku, ristoranti nuovi che spuntano a ogni stagione, musei e spazi culturali recuperati. E poi, fuori città, strade che in poche ore portano al mare ionico o verso l’interno, tra Berat e Gjirokastër. In mezzo a tutto questo, il noleggio auto a Tirana è diventato l’opzione più pratica. Non solo perché dà libertà di muoversi. Perché qui gli itinerari cambiano in fretta appena ci si rende conto di quante cose si possono fare in pochi giorni.
Per chi arriva dall’Italia la formula è semplice. Si atterra, si ritira l’auto in aeroporto, si dorme una notte in centro per ambientarsi e la mattina dopo si parte. In due ore si raggiunge Berat. In tre si è nel sud. Se piove verso il mare, si virano le Alpi albanesi. Se il meteo migliora, giù verso la Riviera. Con i mezzi pubblici si può fare, certo, ma si perde ritmo. E spesso si rinuncia a tappe che, in auto, diventano naturali: un pranzo a Krujë salendo dal vecchio bazar, una sosta a Divjakë tra i fenicotteri, una deviazione a Dhërmi al tramonto.
Negli ultimi anni è successo anche altro. Molti italiani non vengono solo in vacanza. Aprono caffè, pizzerie, studi creativi, piccole imprese di servizi. Una quota di pensionati ha iniziato a guardare all’Albania come luogo dove stare più a lungo, per il costo della vita più leggero e la vicinanza all’Italia. Questo si nota anche a Tirana, nei negozi con etichette bilingue, nelle conversazioni al mercato, nelle squadre miste in cantiere. È un flusso che rende la città più familiare per un pubblico italiano, e forse spiega perché il noleggio auto a Tirana non è soltanto il classico servizio da aeroporto, ma un tassello che incastra vita quotidiana e piccoli viaggi.
Dentro questo contesto si è fatta strada una realtà nata proprio qui, con una proposta diversa da quella delle grandi catene. Rent From Locals non è una compagnia tradizionale: è un marketplace che oggi aggrega oltre 5.000 auto messe a disposizione da più di 1000 fornitori locali verificati in tutta l’Albania. Le schede mostrano prezzo, deposito, franchigia e coperture prima del pagamento, senza sorprese al banco. In bassa stagione le categorie economiche partono da circa 7 € al giorno, e la consegna può avvenire in aeroporto (TIA) o in città con orari flessibili, utile per arrivi serali o partenze anticipate. Molti operatori accettano saldo in contanti all’arrivo dopo un piccolo acconto online, e diverse offerte non richiedono carta di credito per la prenotazione. Sul fronte assicurazioni ci sono pacchetti locali SIGAL con opzioni Kasko che arrivano fino al 100% di copertura, così è più semplice scegliere la protezione adatta al tipo di viaggio.
Dettagli che fanno la differenza. Un esempio tipico. Arrivo serale a Tirana, hotel in centro, ritiro dell’auto il mattino dopo per evitare una notte di parcheggio pagato senza usarla. Oppure il contrario. Atterri alle 9, in quaranta minuti sei già in tangenziale, pranzi a Rrogozhinë e nel pomeriggio raggiungi il tuo alloggio sulla costa. Con un marketplace locale è più facile trovare la soluzione che si incastra con il tuo piano voli, senza dover piegare il viaggio agli orari standardizzati.
Sul fronte prezzi, l’effetto è quello che ci si aspetta quando aumenta la concorrenza. In bassa e media stagione si trovano tariffe interessanti. In alta stagione conviene muoversi per tempo e bloccare le categorie più richieste. Anche qui la logica è pratica. Non serve per forza l’auto più grande. Per Tirana, Berat e gli spostamenti principali va benissimo una compatta. Se si hanno in programma colline e tratti più lunghi, un crossover dà un po’ di comfort in più. Le strade sono in miglioramento costante, ma l’andatura reale è spesso più calma di quanto dica la distanza sulla mappa, quindi lasciatevi margine.
Il capitolo assicurazioni merita due righe chiare. Scegliete una copertura che vi faccia guidare tranquilli. Kasko con assistenza stradale, franchigia comprensibile, condizioni scritte in modo leggibile. La forza di una piattaforma che confronta offerte sta proprio qui. Si capisce subito cosa è incluso e cosa no, quali depositi vengono richiesti, quando scatta un eventuale blocco sulla carta, come funziona la riconsegna anticipata se cambiano i piani.
Un’altra cosa che convince è la vicinanza alla scena locale. I fornitori del marketplace non sono entità lontane. Sanno esattamente come si muove il traffico nelle ore di punta, quali sono i parcheggi urbani più sensati, dove fermarsi se si esce da Tirana con il pieno a prezzo corretto. Sono piccoli suggerimenti che accorciano i tempi morti. Vale anche per gli itinerari. Se chiedi dove dormire per spezzare la tratta verso il sud, spesso ti indirizzano su borghi dove non avresti pensato di fermarti.
Per un lettore di un sito di viaggi italiano, e per chi lavora nel settore, ci sono alcuni take-away pratici.
Primo. Prenotate prima nei periodi caldi. Luglio e agosto bruciano disponibilità su classi di auto specifiche, soprattutto per gruppi e famiglie. Bloccare l’auto in primavera evita rincorse delle ultime settimane.
Secondo. Leggete bene i termini. Non tanto perché siano complicati, ma perché qui sono messi nero su bianco in modo chiaro. Capire la franchigia e il deposito prima di atterrare cambia l’umore al banco. E se tutto è già chiaro, il ritiro diventa una formalità.
Terzo. Pensate Tirana come base vera. Non solo passaggio. Una notte prima dell’itinerario e una alla fine vi regalano tempo e leggerezza. L’auto si usa dove serve. Per la città potete anche affidarvi ai taxi o muovervi a piedi nei quartieri centrali, molto più piacevoli negli ultimi anni.
Quarto. Non sottovalutate la spalla di stagione. Maggio e giugno, settembre e inizio ottobre sono mesi ideali. Il meteo regge, la luce è bellissima, le strade sono più libere e la disponibilità di vetture migliore. Se potete scegliere, è il momento giusto per testare l’Albania per la prima volta.
Quinto. Mappe offline e piccole abitudini da road trip. Scaricate gli itinerari sul telefono, segnatevi due o tre distributori affidabili lungo la rotta, fate scorta d’acqua in macchina. Niente di complesso. Solo accortezze che fanno filare il viaggio.
Dentro tutto questo, la startup albanese ha portato un cambio culturale. Ha unito lo spirito pratico del luogo a un’interfaccia pensata per chi vuole decidere in pochi minuti. Ha dato visibilità a tanti operatori locali, spesso con belle storie alle spalle. Ha reso più semplice per chi arriva dall’Italia capire come stanno le cose senza dover telefonare in tre posti diversi. E ha fatto della trasparenza la parola chiave, quella che poi convince a tornare.
Se state progettando un pezzo su Tirana, inserire il noleggio auto non come nota a margine ma come parte del racconto aiuta il lettore a visualizzare il viaggio. È lo strumento che rende possibili deviazioni, pranzi fuori rotta, mezze giornate al mare quando il cielo si apre. È la differenza tra spuntare una lista e costruire un percorso che assomiglia di più a come viaggiamo davvero.
Informazione P.R.
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Con la nuova rappresentanza ufficiale della Travel Open Day srl, il Paese si presenta in Italia come meta emergente per famiglie e operatori, tra natura, cultura e ospitalità genuina.
In un’epoca in cui il viaggio assume sempre più il significato di condivisione, scoperta e armonia con la natura, il Montenegro si propone come una destinazione ideale per le famiglie italiane. Un Paese che riesce a unire, in un territorio compatto e accessibile, il mare e la montagna, la cultura e la natura, la curiosità dei bambini e il desiderio degli adulti di vivere esperienze autentiche. Viaggiare in Montenegro con la propria famiglia significa riscoprire il piacere del tempo lento, dell’avventura leggera, dell’incontro con luoghi e persone che conservano un’anima genuina. È una terra dove tutto è a portata di mano, dove la varietà dei paesaggi consente di passare in poche ore dal blu dell’Adriatico alle vette dei parchi nazionali, e dove ogni esperienza diventa occasione per imparare, stupirsi e creare ricordi condivisi.
Il Montenegro e il nuovo sguardo del mercato italiano
La decisione di aprire una rappresentanza ufficiale in Italia segna per il Montenegro l’inizio di una nuova stagione di attenzione verso il nostro Paese. La destinazione rafforza la propria presenza nel mercato italiano con l’obiettivo di raccontare il suo volto autentico a un pubblico sempre più curioso e consapevole, e di costruire un dialogo diretto con agenzie di viaggio, tour operator e professionisti del turismo.
Negli ultimi anni, la percezione del Montenegro si è evoluta: da meta balneare a destinazione completa, capace di unire natura, cultura e ospitalità in un’esperienza su misura per ogni età. È oggi riconosciuto come una nuova scoperta del Mediterraneo, una terra vicina ma ancora poco esplorata, su cui il mercato italiano sta imparando a puntare con crescente interesse. Il Paese si propone come un’alternativa autentica e sostenibile, ideale per le famiglie, ma anche per chi cerca esperienze genuine, ritmi lenti e contatto con la natura. Il Montenegro si racconta così come una destinazione che unisce semplicità e meraviglia: un luogo dove le famiglie trovano equilibrio e condivisione, dove il viaggio diventa scoperta reciproca. Dalle spiagge tranquille di Petrovac ai sentieri immersi nella foresta di Biogradska Gora, fino ai vicoli storici di Cetinje, ogni esperienza diventa un invito a riscoprire la bellezza del tempo passato insieme e la gioia dell’autenticità.
Petrovac: la quiete del mare e la vita semplice
Tra le destinazioni più adatte alle famiglie c’è Petrovac, una graziosa cittadina balneare situata tra Budva e Bar, lungo una baia tranquilla che sembra disegnata per i più piccoli. Le spiagge, di sabbia fine o ciottoli levigati, sono protette da acque calme e limpide, mentre la passeggiata sul lungomare invita a giornate rilassate, tra gelati, caffè e piccole escursioni in barca verso le isole di Katič e Sveta Nedjelja. Il ritmo è quello del Mediterraneo autentico, dove il tempo sembra dilatarsi e ogni momento si trasforma in un piccolo rituale familiare.
A Petrovac, l’ospitalità montenegrina si fonde con un turismo discreto e accogliente: alberghi a misura d’uomo, ristoranti che propongono piatti semplici e genuini, e un’atmosfera che invita a vivere la vacanza con serenità. È il luogo perfetto per un primo incontro con il Montenegro, adatto a chi viaggia con bambini e cerca una dimensione sicura e naturale, lontana dal turismo di massa.
Dal mare alle montagne, il passo è breve: la natura diventa la compagna di viaggio ideale per proseguire l’avventura familiare.
Biogradska Gora: la natura che educa e incanta
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Dalle spiagge del sud si può salire verso l’interno e raggiungere il Parco Nazionale di Biogradska Gora, un paradiso naturale dove la foresta incontra i laghi glaciali e la montagna si fa accessibile anche ai più piccoli. Qui, nella parte centrale del Paese, si conserva una delle ultime foreste primarie d’Europa: alberi secolari alti oltre cinquanta metri, sentieri che attraversano radure fiorite e un lago che riflette il cielo come uno specchio.
Il parco è un luogo perfetto per le famiglie che desiderano avvicinare i bambini alla natura in modo attivo e rispettoso: camminate facili, gite in barca, picnic e osservazione degli animali selvatici fanno di Biogradska Gora un’aula a cielo aperto dove ogni passo diventa una lezione di meraviglia. La sua accessibilità lo rende una meta ideale per chi viaggia con bambini, grazie alla presenza di percorsi brevi e aree di sosta ben segnalate.
E dopo la natura, il viaggio prosegue nel cuore culturale del Paese, dove storia e curiosità si incontrano a misura di bambino.
Cetinje: la cultura che parla anche ai più piccoli
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Scendendo verso sud, il viaggio conduce a Cetinje, l’antica capitale reale del Montenegro, oggi centro culturale e spirituale del Paese. In questa città elegante e raccolta, circondata da montagne e collegata a Kotor e Podgorica da panoramiche strade di montagna, la storia si intreccia con la quotidianità.
Per le famiglie, Cetinje offre un percorso di scoperta ricco e divertente: musei che raccontano il passato del Paese in modo interattivo, residenze storiche trasformate in spazi espositivi, chiese e monasteri immersi nel verde. Passeggiare con i bambini lungo i viali alberati della città è come attraversare un libro di storia vivente: ogni edificio, ogni targa, ogni piazza custodisce un frammento dell’identità montenegrina.
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[post_content] => Sonder, un'importante catena americana con 180 hotel e 9.400 camere in città come New York, Miami, Chicago e Los Angeles, ha dichiarato improvvisamente bancarotta, lasciando migliaia di clienti abbandonati senza preavviso.
L'informazione, che non è ancora stata comunicata ufficialmente alla Securities and Exchange Commission (SEC), è stata rivelata sia dagli stessi clienti tramite i social media sia da Marriott, il gruppo con cui ha firmato un accordo di franchising nell'estate del 2024, in base al quale tutte le sue strutture avrebbero portato il marchio "Sonder by Marriott".
Risoluzione del contratto
Marriott ha rilasciato una dichiarazione in cui annuncia la risoluzione del contratto con Sonder a causa del fallimento. "Sonder non è più affiliata a Marriott Bonvoy e la struttura non è più autorizzata a effettuare nuove prenotazioni tramite i canali di marketing di Marriott", si legge nella dichiarazione.
Marriott si è impegnata a contattare i clienti che hanno prenotato soggiorni presso le strutture Sonder tramite i suoi canali diretti, mentre coloro che hanno effettuato la prenotazione tramite terze parti dovranno contattare le agenzie di viaggio o i tour operator che hanno agito da intermediari.
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[post_content] => Leolandia apre il sipario sul Natale già da novembre e punta sugli spettacoli con due produzioni inedite. Si parte con Gran Galà d’Inverno, uno show in stile Broadway con un cast di 25 artisti, ballerini, cantanti e un ospite speciale… Un inno all’atmosfera natalizia, adatto ad un pubblico di tutte le età, con costumi colorati, coreografie sorprendenti, fiocchi di neve giganti ed effetti speciali, per una vera e propria immersione nell’atmosfera delle feste. Tra le novità anche un racconto teatrale dedicato ad un mondo sospeso tra sogno e realtà popolato da elfi, fate, principi e principesse: Il Regno del Natale Incantato.
Babbo Natale aspetta i più piccoli nella sua baita per scattare una foto ricordo e ricevere le loro letterine, mentre nel laboratorio del Truccabimbi artisti del colore trasformano grandi e piccoli nei protagonisti del Natale, tra brillantini, sorrisi e tanta fantasia.
I più grandi possono provare le attrazioni adrenaliniche di Crazy Circus, come Blade Storm e Big Spin, che uniscono il brivido delle vertigini all’ebbrezza della forza centrifuga, e per i meno temerari, non mancano proposte più rilassanti, come la Giostra Cavalli, il Trenino Thomas e il Gufaliante, per indimenticabili selfie sullo sfondo del parco illuminato.
Dal 22 novembre si potrà pattinare su ghiaccio nella nuova pista allestita in posizione strategica sotto lo sguardo del drago Argo, per poi rifocillarsi con le proposte dello street food natalizio: waffle, crepes, biscotti e altre irresistibili tentazioni, compresa una cioccolata calda rossa al gusto di pandoro.
Natale è anche sinonimo di regali: per tutto il periodo del Natale Incantato, Leolandia offre 3 ingressi al prezzo di 1, i primi due da utilizzare entro il 6/1 e il terzo in un giorno a scelta della stagione 2026 entro il 30 aprile. Per chi cerca un’idea regalo innovativa, infine, sul sito del parco sono disponibili offerte speciali per regalare ingressi singoli o abbonamenti a parenti o amici.
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Dal 25 al 28 novembre 2025, Roma, Subiaco, Cassino e Fara in Sabina ospiteranno il convegno internazionale “I Paesaggi Benedettini. Territorio, patrimonio culturale e spiritualità”, promosso dal Centro di eccellenza Dtc Lazio e dal Progetto Changes, con il patrocinio del Ministero della Cultura, delle principali università laziali e delle abbazie di Subiaco, Montecassino e Farfa.
L’evento indagherà l’eredità di San Benedetto da Norcia, padre del monachesimo occidentale e artefice di un equilibrio unico tra preghiera, lavoro e paesaggio.La prima giornata, all’Università di Roma Tor Vergata, aprirà il percorso con riflessioni su geografia, storia e organizzazione del territorio benedettino.
Il secondo giorno, nel suggestivo Monastero di Santa Scolastica a Subiaco, cuore spirituale della tradizione benedettina, vedrà gli interventi dell’abate Mauro Meacci e di studiosi internazionali sulla cultura monastica e sui legami tra fede e paesaggio.
Nel pomeriggio, al Sacro Speco, saranno presentate nuove indagini scientifiche condotte dal Dtc Lazio e dall’Infn, che rivelano inediti aspetti delle tecniche pittoriche medievali di Petrus e dei complessi sublacensi. Il terzo giorno, a Montecassino, focus su paesaggi simbolici, digitalizzazione del patrimonio librario e innovazione tecnologica per la tutela culturale.
Il percorso si chiuderà all’Abbazia di Farfa, con un confronto su turismo sostenibile, cammini benedettini e governance territoriale, alla presenza dell’arcivescovo Ignazio Sanna e delle istituzioni regionali.
«Questo convegno – sottolinea Simone Bozzato, presidente del Centro di eccellenza Dtc Lazio – dimostra come la cultura tecnologica, se radicata nei territori e alimentata dalla ricerca, può diventare una leva concreta di sviluppo. I monasteri e le abbazie benedettine sono stati la culla dell’Europa: oggi possono essere i laboratori di una nuova stagione di cooperazione culturale, crescita economica e innovazione socio-territoriale».
“I paesaggi benedettini” non è solo un convegno, ma un itinerario che unisce spiritualità e scoperta: un invito a conoscere i luoghi dove la Regola di San Benedetto continua a ispirare il modo di vivere, lavorare e custodire la bellezza del paesaggio italiano. Il programma su: dtclazio.it
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[post_content] => Emblems Collection, marchio di lusso del gruppo Accor, presenta Lucknam Park Hotel & Spa, la prima proprietà della nuova collezione ispirata a un lusso che non si impone, ma si svela. Lucknam Park Hotel & Spa si trova nella campagna del Wiltshire, tra le colline delle Cotswold.
Alla struttura, nei prossimi due anni i affiancheranno altre aperture in tutto il mondo, accomunate da un’unica filosofia. Ogni hotel Emblems Collection è un racconto a sé: una dimora con un’anima, un luogo dove il tempo scorre più lentamente e l’eleganza si misura nei dettagli.
Dalle grandi residenze storiche a icone architettoniche contemporanee, fino a retreat immersi nella natura, ogni proprietà celebra la propria individualità e il legame profondo con il territorio. Il brand si rivolge ai viaggiatori culturalmente curiosi, amanti dell’autenticità e della bellezza senza ostentazione. Il risultato è una collezione di luoghi dal carisma discreto, dove il servizio diventa gesto d’arte e ogni elemento racconta una storia.
La filosofia è racchiusa in una frase semplice e poetica: “It’s the soul that makes Emblems” – è l’anima a rendere unico ogni luogo.
«Emblems Collection nasce dal desiderio di riscoprire un lusso intimo e autentico, dove l’eleganza risiede nella discrezione - spiega Maud Bailly, ceo di Sofitel Legend, Sofitel, MGallery e Emblems Collection -. In un mondo sempre più rumoroso, vogliamo creare rifugi dove il lusso non si mostra, ma si sente. Ogni hotel è un invito alla calma, alla bellezza e alla connessione con sé stessi.».
L'anima della collezione
Alla base della collezione c’è un’idea di arte di vivere che combina la cultura del luogo e la grazia del servizio. Ogni proprietà è un piccolo universo, una narrazione fatta di materia, profumi e gesti. In ciascun hotel, un “Emblematic ingredient” – un ingrediente simbolico, scelto per il suo valore culturale e naturale – diventa filo conduttore dell’esperienza. Questo elemento attraversa ogni dettaglio: dai menù ispirati alle tradizioni locali ai laboratori sensoriali, dai profumi d’ambiente ai prodotti artigianali realizzati in esclusiva. Così, la mela del Wiltshire o il fico della Puglia diventano simboli del legame tra gusto e territorio, trasformando la cucina in un linguaggio universale di appartenenza.
E se l’ospitalità è fatta anche di dolcezza, Emblems la racconta attraverso le sue Travel Cakes, le torte da viaggio create dalla pastry chef coreana Yun Eunyoung. Sette ricette – dalla castagna all’Earl Grey dal Matcha al Marble – che evocano ricordi e territori, da gustare lentamente, magari durante un afternoon tea . Nei salotti di ogni hotel trova spazio anche Emblems Editions, un’antologia di romanzi, poesie e saggi ispirati allo spirito dei luoghi.
A orchestrare questa sinfonia di attenzioni è il Master of the House, figura simbolo del brand. Più che un direttore, un custode dell’anima del luogo.
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Si comincia con il Lucknam Park Hotel & Spa
Oltre nove secoli di storia abitano le mura di Lucknam Park Hotel & Spa, una tenuta che da semplice fattoria si è trasformata, nei secoli, in una residenza aristocratica immersa in oltre 200 ettari di campagna inglese. A pochi chilometri da Bath, il resort incarna la filosofia Emblems: intimità, grazia e radici. Tra due ristoranti – uno dei quali stellato Michelin da 20 anni, guidato dallo chef Hywel Jones – una spa pluripremiata, un centro equestre e giardini perfettamente conservati, Lucknam Park rappresenta l’essenza del country living britannico. Le 42 camere e suite, insieme ai nove cottage indipendenti, raccontano il dialogo tra passato e contemporaneità.
Dopo l’apertura inglese, tre nuovi indirizzi italiani porteranno la filosofia Emblems nel cuore del Mediterraneo. A Siena sorgerà Palazzo Sozzini Malavolti, Emblems Collection: un capolavoro ottocentesco impreziosito da affreschi originali del XIX secolo. A pochi passi da Piazza del Campo, offrirà 38 camere e suite, un centro benessere ricavato negli antichi spazi sotterranei e ambienti dove artigianalità e design si fondono in perfetto equilibrio.
A Perugia, l’ex convento benedettino Relais San Clemente, Emblems Collection, si trasformerà in un elegante rifugio immerso in 5 ettari di verde. Le 51 camere e 9 ville private respirano un’atmosfera di spiritualità e natura. In Puglia, la Masseria Furnirussi, Emblems Collection, nel cuore del Salento, è circondata dal più grande ficheto d’Europa. Sessanta suite con piscine e terrazze private, una lagoon pool, una spa mediterranea e un giardino di erbe e agrumi rendono omaggio alla dolcezza della vita del Sud.
Nel 2026, la collezione attraverserà l’Atlantico con Rimrock Banff, Emblems Collection, tra le Montagne Rocciose Canadesi. Dopo un ampio restauro, l’hotel offrirà un nuovo concetto di lusso alpino discreto, dove benessere e avventura convivono tra sorgenti termali e panorami incontaminati.
Nello stesso anno, in Grecia, aprirà Elatos Resort, Emblems Collection, un retreat eco-wellness sul monte Parnaso, a due ore da Atene. Quaratntadue chalet privati con sauna e 15 camere offriranno un’esperienza stagionale e sensoriale.
Infine, nel 2027, sarà la volta di hotel Bellevue Cortina d’Ampezzo, Emblems Collection, nel cuore delle Dolomiti. Un gioiello alpino con 80 camere, 27 suite e una spa di 500 metri quadrati dove il design incontra la natura.
Con sette hotel flagship già annunciati in Europa e nelle Americhe e oltre 15 nuove proprietà in sviluppo nei cinque continenti, Emblems Collection guarda avanti con un obiettivo preciso: raggiungere 60 indirizzi d’eccezione nel mondo entro il prossimo decennio.
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[post_content] => Quando si tratta di grandi gruppi Bruxelles (intesa come Europa) fa la voce molle. Infatti è stata evasiva la reazione della Commissione europea sull'eventualità, annunciata dal Financial Times: di allentare alcuni aspetti delle norme sull'intelligenza artificiale per soddisfare le richieste del settore in particolare di numerosi grandi gruppi europei di vari comparti (da Airbus a Lufthansa) e del Big Tech americano. Il portavoce responsabile delle questioni digitali ha indicato che "l'obiettivo non è diluire la legislazione, nella definizione della quale restiamo sovrani, bensì rendere più facile la vita alle imprese". Invece di rendere più facile la vita dei cittadini, loro come ala solito si buttano sulle imprese. Che tristezza.
Financial Times
Il Financial Times ha scritto che nella bozza di proposta è inclusa la possibilità di concedere un periodo di tolleranza di un anno alle imprese che violano le norme sull'utilizzo dell'intelligenza artificiale per i sistemi ad alto rischio per salute, sicurezza e diritti fondamentali dei cittadini.
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Un Paese che riesce a unire, in un territorio compatto e accessibile, il mare e la montagna, la cultura e la natura, la curiosità dei bambini e il desiderio degli adulti di vivere esperienze autentiche. Viaggiare in Montenegro con la propria famiglia significa riscoprire il piacere del tempo lento, dell’avventura leggera, dell’incontro con luoghi e persone che conservano un’anima genuina. È una terra dove tutto è a portata di mano, dove la varietà dei paesaggi consente di passare in poche ore dal blu dell’Adriatico alle vette dei parchi nazionali, e dove ogni esperienza diventa occasione per imparare, stupirsi e creare ricordi condivisi.\r\nIl Montenegro e il nuovo sguardo del mercato italiano\r\nLa decisione di aprire una rappresentanza ufficiale in Italia segna per il Montenegro l’inizio di una nuova stagione di attenzione verso il nostro Paese. 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Infatti è stata evasiva la reazione della Commissione europea sull'eventualità, annunciata dal Financial Times: di allentare alcuni aspetti delle norme sull'intelligenza artificiale per soddisfare le richieste del settore in particolare di numerosi grandi gruppi europei di vari comparti (da Airbus a Lufthansa) e del Big Tech americano. Il portavoce responsabile delle questioni digitali ha indicato che \"l'obiettivo non è diluire la legislazione, nella definizione della quale restiamo sovrani, bensì rendere più facile la vita alle imprese\". Invece di rendere più facile la vita dei cittadini, loro come ala solito si buttano sulle imprese. 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A parole dice che è preoccupato per noi ma poi non fa nulla per cercare di trovare soluzioni che sono a lui demandate.
Un Ministero senza portafoglio è già un anomalia in quanto dal nostro ordinamento è previsto un MINISTRO senza portafoglio (senza un dicastero da gestire) ma non un MINISTERO senza portafoglio.
Per il momento il nuovo ministro del Turismo Massimo Garavaglia figura ancora tra i ministri senza portafoglio, perché – come ha scritto il Sole 24 Ore – per istituire il ministero con portafoglio servirà una legge apposita, probabilmente un decreto del governo stesso. che ancora non c’è.
E, sembra, che per la gestione del suo dicastero abbia la facoltà di CHIEDERE i fondi ad altri Ministri e Ministeri con portafoglio (MISE etc).
Ci spieghi allora, signor Ministro, perchè non chiede invece di preoccuparsi soltanto??