18 April 2024

Finale Ligure, paesaggio ed identità del territorio protagonisti del nuovo piano strategico che rafforza turismo balneare e outdoor

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Paesaggio, comunità, sostenibilità e benessere: il nuovo Piano Strategico del comune di Finale Ligure per il biennio 2022-2023 che punta a innovare, diversificare, integrare e rendere accessibile e sostenibile l’offerta turistica, focalizzando l’attenzione sulla destagionalizzazione e valorizzazione delle risorse locali. L’obiettivo è quello di creare un modello di governance pubblico-privato per l’organizzazione e l’attivazione di progettualità condivise.

Il piano è stato presentato dal Comune di Finale Ligure, insieme a DE.DE – Destination Design, la rete di imprese assegnataria del servizio di gestione della destinazione.

Il territorio ha già una connotazione specifica: 8 km di coste, 44 stabilimenti balneari, oltre a 9 spiagge libere, Bandiera Blu per 7 anni consecutivi dal 2015, 187 strutture ricettive, di cui 74 strutture alberghiere (40%) e 113 strutture extralberghiere (60%),2000 km di sentieri, 3.500 vie di arrampicata, oltre 150 mountain bike trails.

Puntare sul paesaggio significa rafforzare l’attenzione per la sensibilità emergente verso il consumo responsabile e il turismo esperienziale e di prossimità.  In tal senso sarà fondamentale presidiare il mercato domestico e di prossimità, di consolidare i mercati esteri storicamente più fedeli – Germania, Austria, Svizzera e i Paesi Bassi – ma anche di sperimentare contatti in area danese e sui paesi scandinavi.

Secondo i programmi che saranno avviati in concreto l’offerta dovrà essere diversificata: il turismo balneare con proposte più qualificate dedicate alle famiglie, oppure rivolte ai turisti “premium”, mentre l’outdoor potrà essere declinato in “slow”, oppure “training”.

Non solo, ma tra gli obiettivi c’è anche quello di portare a compimento il processo per la costituzione della DMO (Destination Management Organization), per integrare al meglio i diversi soggetti coinvolti nella costruzione del posizionamento e nella promozione turistica di Finale. E questo comporterà anche un processo di riorganizzazione della gestione dei 4 uffici IAT (Informazione e Accoglienza Turistica), in un’ottica di maggiore integrazione e coordinamento.

Sarà fondamentale inoltre proseguire con il coinvolgimento della rete consolidata di attori del territorio: FOR (Finale Outdoor Region), il MUDIF (Museo Diffuso del Finale), gli operatori della ricettività, riuniti nelle associazioni di categoria UPA (Associazione Alberghi e Turismo di Finale Ligure e Varigotti) e Federalberghi, l’Associazione Bagni Marini, il CEA – Centro di Educazione Ambientale Finale Natura, oltre alle numerose associazioni del terzo settore attive sul territorio, tra cui l’Associazione Finalborgo.it, Associazione Varigotti Insieme, Consorzio I Feel Good, Associazione I Garosci de Pia, Associazione Amici di San Lorenzo, Centro Storico del Finale.

Paesaggio comunicante e comunità responsabile sono i valori alla base della strategia di comunicazione, che si propone di trasmettere l’identità e l’esperienza Finale Ligure in modalità più integrata, al di là dei singoli prodotti, e che mette al centro le relazioni, tra le persone e tra le persone e il paesaggio. Con due grandi obiettivi: la completezza dell’informazione e della promozione e la distintività nel posizionamento.

L’obiettivo della campagna di comunicazione creativa 2022, in particolare, sarà quello di aumentare la conoscenza di Finale Ligure, coinvolgendo il più possibile gli utenti, residenti e turisti. Una campagna sulla responsabilità e sulla sostenibilità, per una comunicazione etica della destinazione turistica.

«Proseguiamo con i progetti di promozione turistica finanziati dalla tassa di soggiorno – spiega Claudio Casanova, Assessore Turismo, Sport, Cultura del Comune di Finale Ligure – L’esistenza del turismo e dei viaggi è legata a quella di altre forme di vita economiche e culturali, il turismo deve integrarsi con queste attività. Il suo sviluppo può portare sostentamento e benessere a molte aree, per esempio le zone dell’entroterra, che, diversamente, sarebbero prive di attività. Lo stiamo vivendo oggi. È un valore che dobbiamo imparare a conoscere e preservare, affinché possa generare ricchezza economica e sociale».

«La pianificazione di obiettivi comuni è la strada maestra – afferma l’assessore al Turismo di Regione Liguria Gianni Berrino – per trasformare le risorse in servizi e interventi, capaci di soddisfare i bisogni dei turisti italiani e di quelli internazionali. La creazione di un piano strategico di sviluppo turistico per la destinazione Finale Ligure va nella direzione giusta per amplificare la sua fama di meta outdoor e cicloturistica di eccellenza e incrementare in maniera mirata, secondo criteri di sostenibilità, le diverse sfaccettature dell’offerta turistica locale. Siamo pronti a collaborare per il pieno successo dell’iniziativa».

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