19 May 2024

Enit – Isnart: si prepara un’estate record trainata dalla domanda domestica

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Ivana Jelinic, amministratore delegato di Enit

Dopo un luglio stabile e in linea con il 2022, si assiste ora a un incremento del 20% delle vendite anticipate per i soggiorni turistici di agosto e settembre: in media, rispetto all’anno scorso, il ritmo è di due camere prenotate in più su dieci. Ma soprattutto, il trend corrente pone l’estate 2023 sopra ai livelli già record del 2019. A luglio, in particolare, sarebbe già prenotato il 58,4% delle camere/posti letto disponibili; una percentuale che sale all’83,6% per agosto e si assesta intorno al 48,9% per settembre. Lo rivela l’ultima indagine commissionata da Enit a Isnart – Unioncamere, che ha monitorato l’andamento dell’ospitalità nelle imprese ricettive italiane tra il 30 giugno e il 7 luglio.

L’Italia è di nuovo al centro del turismo internazionale, che è pronto a raggiungere i numeri pre-pandemia – sottolinea la presidente e ceo di Enit, Ivana Jelinic -. Ad agosto, in particolare, è straniero un turista su tre. In linea generale, tra luglio e settembre, sei operatori su dieci segnalano una stabilità rispetto allo scorso anno nelle prenotazioni della clientela straniera, mentre in tre casi su dieci si registra una crescita, che riguarda in prevalenza i turisti provenienti dalla Germania e dalla Francia, seguite da Usa e Paesi Bassi”. Ad anticipare le vendite sono soprattutto le strutture alberghiere di ogni categoria (prenotate il 63,5% delle camere disponibili per luglio, l’84,3% per agosto e il 45,7% per settembre)  e gli agriturismi (luglio 66,9%, agosto 90,2%), seguiti dai b&b (68,5% luglio, 86,2% agosto) per il comparto extralberghiero.

Loretta Credaro

Le prenotazioni segnalate dagli operatori ricettivi italiani sono superiori a quelle del venduto nell’estate 2019 che, come sappiamo, fu un anno record per la filiera turistica italiana – sottolinea la nuova presidente Isnart, Loretta Credaro -. Questi risultati sono in larga parte legati alla domanda italiana, che rappresenta nel mese di punta di agosto il 72% della clientela delle strutture del nostro sistema di ospitalità, con un andamento segnalato come stabile, per tutto il trimestre estivo, da sette operatori su dieci”.

Recupera tra gli altri il terreno perduto lo scorso anno il prodotto montagna, che per questa estate fa registrare prenotazioni al 62% per il mese di luglio e vicine al tutto esaurito per agosto (88,2%), con un 41,3% di vendite già chiuse per settembre. Al mare prenotate per luglio il 54,8% delle camere disponibili, meno dello scorso anno, ma con un recupero per i soggiorni programmati di agosto che raggiungono una media dell’81,7% delle disponibilità del periodo (circa una camera in più ogni dieci rispetto al 2022) e un 52,3% di prenotazioni per settembre. Buone prospettive anche per i gestori delle strutture ricettive in città, con prenotazioni che superano quelle del 2022 in tutto il trimestre, con un 57,6% di camere prenotate per luglio, un 82,5% di occupazione media per agosto e un 50,4% per settembre.

Quanto all’andamento gestionale delle imprese, a stimare almeno un pareggio di bilancio per il 2023 è il 67,7% degli operatori. Previsioni cautamente ottimistiche, dunque, che derivano dalle prenotazioni consistenti già ricevute per la stagione estiva ma soprattutto da un buon consuntivo per il primo semestre del 2023: occupate in media a gennaio il 35,2% delle camere disponibili (+7 punti percentuali rispetto al 2019), a febbraio il 33,8% (+4,6 p.p.) a marzo il 36,6% (+4,5 p.p.), ad aprile il 39,7% (+2 p.p.) a maggio il 46% (+5 p.p.) e a giugno il 64,7% (+10,2 p.p.). Un trend trainato nella stagione invernale dall’appeal delle strutture ricettive montane (tra gennaio e marzo vendute tra il 42% e il 50% delle camere disponibili), mentre la primavera è stata caratterizzata in positivo soprattutto dalle strutture termali (aprile 47,2%, maggio 56,5% di vendite) e il mese di giugno dalla bella performance delle strutture nelle località lacuali (70,2%).

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