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28 maggio 2010 08:43
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DIRETTORE TECNICO AGENZIA DI VIAGGI FRIULI VENEZIA GIULIA; REGOLARMENTE ABILITATO OFFRESI PER CONSULENZE O COLLABORAZIONI ANCHE PART TIME. DISPONIBILITA’ IMMEDIATA.
INVIARE RICHIESTA A: DEBORAH (TEL. 349 1029716 – email: deborissima@virgilio.it).
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[post_content] => Italia cuore dello sviluppo alberghiero di lusso. A confermarlo i dati resi noti dall'indagine di Deloitte, che ha analizzato un campione di oltre 900 operatori e investitori in Italia e all'estero. Lo studio “The Italian Luxury Hospitality: Time to Elevate?” spiega che il 70% del campione dichiara l’intenzione di effettuare investimenti entro i prossimi tre anni.
«Nel settore real estate, gli hotel di lusso e, più in generale, di alta gamma stanno vivendo una fase di crescita eccezionale, diventando protagonisti di un mercato dove eleganza e performance si fondono e affermandosi come una delle categorie di investimento immobiliare più redditizie - commenta Angela D’Amico, partner e real estate sector leader di Deloitte -. Dalla survey emerge un clima di forte ottimismo tra operatori e investitori riguardo alle performance operative delle strutture e ai rendimenti attesi: circa 7 operatori intervistati su dieci stimano una crescita annua del fatturato medio del settore compresa tra il 6% e il 20% nel triennio 2025-2027, sottolineando la fiducia nella capacità del luxury hospitality di generare elevate performance».
Il 59% del campione intervistato da Deloitte individua l’Italia come principale polo di sviluppo dei luxury hotel in Europa nei prossimi tre anni. L’interesse verso altri mercati risulta invece marginale, senza che emergano destinazioni di rilievo comparabile. Il divario osservato, difficilmente ipotizzabile fino a pochi anni fa, delinea oggi una realtà consolidata e una concreta opportunità di crescita per il mercato italiano del luxury hospitality. A spingere gli investimenti sono le attese di una redditività sopra la media: oltre la metà degli operatori intervistati (52%) prevede per il mercato italiano del luxury hotel una crescita annua del fatturato compresa tra il 6% e il 10% nel prossimo triennio. Un ulteriore 25% del campione stima addirittura un incremento superiore al 10%, segnalando aspettative particolarmente positive per il segmento.
Italia regina d'Europa
«Dal punto di vista geografico l’Italia si conferma il mercato più attrattivo in Europa, grazie a una combinazione unica di fattori: un patrimonio culturale e paesaggistico ineguagliabile e una reputazione consolidata come destinazione di eccellenza» aggiunge Benedetto Puglisi, director real estate & hospitality di Deloitt -. Quasi il 60% degli intervistati individua l’Italia come il principale polo di attrazione e di sviluppo dei luxury hotel in Europa nei prossimi tre anni, mentre l’interesse verso altri mercati è marginale. La maggior parte di questi investimenti si focalizza sul riposizionamento di hotel già esistenti e sulla conversione di edifici storici. Bisogna però affrontare questo processo di riqualificazione con grande attenzione al prodotto e alla location».
Il riposizionamento nel segmento di alta gamma rappresenta molto più di una semplice riqualificazione immobiliare: è un vero e proprio processo di trasformazione che ridefinisce l’essenza stessa degli hotel.
Trovare la giusta combinazione tra location e caratteristiche dell’asset è sicuramente una delle difficoltà principali, ecco perché una buona parte di investitori e operatori sono disponibili ad abbassare la propria soglia minima di dimensionamento in termini di numero di camere: compresa tra 31 e 50 camere per gli operatori (44% del campione) e leggermente più alta per gli investitori con il 34% che privilegia hotel tra 51 e 70 camere, mentre il 25% esprime preferenza per asset compresi tra 71 e 100 camere.
Gli investimenti
Oltre la metà degli investitori (53%) prevede di allocare più di 100 milioni di euro nel triennio e il 22% è disposto a superare i 200 milioni.
Analizzando nel dettaglio le diverse destinazioni italiane, le città come Milano, Roma, Venezia e Firenze rimangono i mercati più attrattivi per le strategie di sviluppo di investitori e operatori. Seguono le località balneari e lacustri già associate al lusso – come la Costa Smeralda, la Costiera Amalfitana, Portofino o il lago di Como – che, pur caratterizzate da una stagionalità marcata, continuano ad esercitare un forte appeal turistico internazionale. Al quarto posto si collocano le località montane: nonostante una domanda più circoscritta, alcune destinazioni di rilievo nelle Alpi e nelle Dolomiti registrano una crescita. Le città secondarie risultano invece residuali tra le preferenze, sebbene alcuni operatori si stiano progressivamente orientando verso questi mercati alla ricerca di alternative alle destinazioni già sature.
Infine, gli investitori considerano il segmento di lusso come il più attrattivo per i prossimi tre anni, mentre il 27% guarda all’upper upscale. Complessivamente, il 68% del campione prevede di orientare la propria strategia verso prodotti di fascia alta.
Revpar in aumento
Investitori e operatori concordano sul fatto che la crescita del luxury hospitality sarà trainata principalmente dall’aumento delle tariffe medie giornaliere. In particolare, gli operatori prevedono un aumento delle tariffe del 24% tra il 2025 e il 2027, passando da 780 euro a 970 euro, mentre gli investitori, nonostante partano da una base più elevata (1.045 euro), prevedono una crescita minore, pari al 17%. In media si prevede un incremento dei prezzi del 21% nei prossimi tre anni. Anche le previsioni sulle percentuali di occupazione delle camere sono positive: gli operatori stimano un incremento dal 71% nel 2025 al 75% nel 2027. Gli investitori, invece, si mostrano leggermente più cauti, ipotizzando un passaggio dal 68% al 72% nello stesso periodo.
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[post_content] => Nuova partnership del Gruppo Save con la Fondazione Milano Cortina 2026: le prossime Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali accoglieranno 2 milioni di tifosi e oltre 3.500 atleti da più di 90 paesi del mondo, a cui si aggiungono federazioni, tecnici, delegazioni, media e broadcaster. In questo contesto, la collaborazione tra Fondazione Milano Cortina 2026 e Gruppo Save rappresenta un’opportunità importante per individuare insieme le soluzioni gestionali dedicate ai grandi flussi previsti, finalizzate alla migliore esperienza di viaggio all’aeroporto di Venezia in occasione dei Giochi.
Save metterà a disposizione a Venezia i suoi 178 voli giornalieri, tra arrivi e partenze, prevedendo ogni accorgimento necessario quale, ad esempio, la gestione dell’arrivo anche in una sola giornata di migliaia di bagagli fuori misura. A questi collegamenti si aggiungeranno 46 voli giornalieri dell’aeroporto di Treviso e 48 dell’aeroporto di Verona, scali gestiti anch’essi dal gruppo, che insieme a Venezia accoglieranno gli spettatori che assisteranno alle gare previste nelle sedi Olimpiche e Paralimpiche.
I viaggiatori della famiglia Olimpica e Paralimpica troveranno inoltre un’accoglienza caratterizzata da un vero e proprio spirito dei Giochi, attraverso spazi e servizi dedicati all’interno dell’aeroporto di Venezia, designato “port of entry”.
«Da anni ci prepariamo ad accogliere milioni di visitatori provenienti da più di 90 paesi del mondo: un numero straordinario che rende questo appuntamento sportivo, unico e spettacolare - ha dichiarato Andrea Varnier, ceo Milano Cortina 2026 -. La posizione degli aeroporti di Save, diffusi e ben integrati nel Nord Italia, rende le stazioni aeree vere e proprie porte di accesso ai Giochi di Milano Cortina 2026. Gate di ingresso essenziali, poiché garantiscono un’equa e ordinata diffusione dei numerosi arrivi. La loro localizzazione completa il quadro dei collegamenti con il territorio e la qualità dei loro servizi conferma gli standard elevati di accoglienza italiana».
«La funzione del sistema di aeroporti da noi gestito è quella di unire paesi, culture e comunità attraverso una rete capillare di collegamenti, costruita con gli operatori del settore a livello mondiale e condivisa con le realtà territoriali che ne beneficiano in termini di mobilità integrata, ricadute economiche e occupazionali, oltre che di notorietà e attrattività turistica - ha commentato il presidente del Gruppo Save, Enrico Marchi -. Per i Giochi di Milano Cortina 2026, metteremo a disposizione le competenze e la professionalità delle persone che lavorano nei nostri aeroporti, con l’entusiasmo di contribuire al successo di una manifestazione che porrà il nostro Paese sotto i riflettori di tutto il mondo».
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Con la nuova rappresentanza ufficiale della Travel Open Day srl, il Paese si presenta in Italia come meta emergente per famiglie e operatori, tra natura, cultura e ospitalità genuina.
In un’epoca in cui il viaggio assume sempre più il significato di condivisione, scoperta e armonia con la natura, il Montenegro si propone come una destinazione ideale per le famiglie italiane. Un Paese che riesce a unire, in un territorio compatto e accessibile, il mare e la montagna, la cultura e la natura, la curiosità dei bambini e il desiderio degli adulti di vivere esperienze autentiche. Viaggiare in Montenegro con la propria famiglia significa riscoprire il piacere del tempo lento, dell’avventura leggera, dell’incontro con luoghi e persone che conservano un’anima genuina. È una terra dove tutto è a portata di mano, dove la varietà dei paesaggi consente di passare in poche ore dal blu dell’Adriatico alle vette dei parchi nazionali, e dove ogni esperienza diventa occasione per imparare, stupirsi e creare ricordi condivisi.
Il Montenegro e il nuovo sguardo del mercato italiano
La decisione di aprire una rappresentanza ufficiale in Italia segna per il Montenegro l’inizio di una nuova stagione di attenzione verso il nostro Paese. La destinazione rafforza la propria presenza nel mercato italiano con l’obiettivo di raccontare il suo volto autentico a un pubblico sempre più curioso e consapevole, e di costruire un dialogo diretto con agenzie di viaggio, tour operator e professionisti del turismo.
Negli ultimi anni, la percezione del Montenegro si è evoluta: da meta balneare a destinazione completa, capace di unire natura, cultura e ospitalità in un’esperienza su misura per ogni età. È oggi riconosciuto come una nuova scoperta del Mediterraneo, una terra vicina ma ancora poco esplorata, su cui il mercato italiano sta imparando a puntare con crescente interesse. Il Paese si propone come un’alternativa autentica e sostenibile, ideale per le famiglie, ma anche per chi cerca esperienze genuine, ritmi lenti e contatto con la natura. Il Montenegro si racconta così come una destinazione che unisce semplicità e meraviglia: un luogo dove le famiglie trovano equilibrio e condivisione, dove il viaggio diventa scoperta reciproca. Dalle spiagge tranquille di Petrovac ai sentieri immersi nella foresta di Biogradska Gora, fino ai vicoli storici di Cetinje, ogni esperienza diventa un invito a riscoprire la bellezza del tempo passato insieme e la gioia dell’autenticità.
Petrovac: la quiete del mare e la vita semplice
Tra le destinazioni più adatte alle famiglie c’è Petrovac, una graziosa cittadina balneare situata tra Budva e Bar, lungo una baia tranquilla che sembra disegnata per i più piccoli. Le spiagge, di sabbia fine o ciottoli levigati, sono protette da acque calme e limpide, mentre la passeggiata sul lungomare invita a giornate rilassate, tra gelati, caffè e piccole escursioni in barca verso le isole di Katič e Sveta Nedjelja. Il ritmo è quello del Mediterraneo autentico, dove il tempo sembra dilatarsi e ogni momento si trasforma in un piccolo rituale familiare.
A Petrovac, l’ospitalità montenegrina si fonde con un turismo discreto e accogliente: alberghi a misura d’uomo, ristoranti che propongono piatti semplici e genuini, e un’atmosfera che invita a vivere la vacanza con serenità. È il luogo perfetto per un primo incontro con il Montenegro, adatto a chi viaggia con bambini e cerca una dimensione sicura e naturale, lontana dal turismo di massa.
Dal mare alle montagne, il passo è breve: la natura diventa la compagna di viaggio ideale per proseguire l’avventura familiare.
Biogradska Gora: la natura che educa e incanta
[caption id="attachment_501273" align="aligncenter" width="470"] Parco Nazionale di Biogradska Gora[/caption]
Dalle spiagge del sud si può salire verso l’interno e raggiungere il Parco Nazionale di Biogradska Gora, un paradiso naturale dove la foresta incontra i laghi glaciali e la montagna si fa accessibile anche ai più piccoli. Qui, nella parte centrale del Paese, si conserva una delle ultime foreste primarie d’Europa: alberi secolari alti oltre cinquanta metri, sentieri che attraversano radure fiorite e un lago che riflette il cielo come uno specchio.
Il parco è un luogo perfetto per le famiglie che desiderano avvicinare i bambini alla natura in modo attivo e rispettoso: camminate facili, gite in barca, picnic e osservazione degli animali selvatici fanno di Biogradska Gora un’aula a cielo aperto dove ogni passo diventa una lezione di meraviglia. La sua accessibilità lo rende una meta ideale per chi viaggia con bambini, grazie alla presenza di percorsi brevi e aree di sosta ben segnalate.
E dopo la natura, il viaggio prosegue nel cuore culturale del Paese, dove storia e curiosità si incontrano a misura di bambino.
Cetinje: la cultura che parla anche ai più piccoli
[caption id="attachment_501274" align="aligncenter" width="478"] Cetinje[/caption]
Scendendo verso sud, il viaggio conduce a Cetinje, l’antica capitale reale del Montenegro, oggi centro culturale e spirituale del Paese. In questa città elegante e raccolta, circondata da montagne e collegata a Kotor e Podgorica da panoramiche strade di montagna, la storia si intreccia con la quotidianità.
Per le famiglie, Cetinje offre un percorso di scoperta ricco e divertente: musei che raccontano il passato del Paese in modo interattivo, residenze storiche trasformate in spazi espositivi, chiese e monasteri immersi nel verde. Passeggiare con i bambini lungo i viali alberati della città è come attraversare un libro di storia vivente: ogni edificio, ogni targa, ogni piazza custodisce un frammento dell’identità montenegrina.
E quando arriva il momento di una pausa, caffè e pasticcerie accolgono con la consueta ospitalità locale, offrendo dolci tradizionali e sorrisi sinceri. Cetinje è il punto d’incontro perfetto tra curiosità e serenità, cultura e gioco, dove anche la storia diventa occasione di dialogo familiare.
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[post_content] => Qatar Airways ha deciso di porre fine alla sua partecipazione in Cathay Pacific. La compagnia aerea del Qatar venderà la sua quota del 9,6% per 778 milioni di euro (896 milioni di dollari), in una transazione che segna la fine di un rapporto azionario durato otto anni. Cathay riacquisterà le azioni a 1,40 dollari per azione, in una transazione che richiede ancora l'approvazione dei suoi azionisti indipendenti.
L'uscita di Qatar Airways segna la fine di un capitolo iniziato nel 2017, quando la compagnia acquisì la quota per 662 milioni di dollari, diventando il terzo maggiore azionista e la prima compagnia aerea mediorientale a investire in una società dell'Asia orientale.
Secondo il suo ceo, Badr Mohammed Al-Meer, la decisione rientra in una strategia "volta a ottimizzare i nostri investimenti e a posizionare il gruppo per una crescita a lungo termine", dopo un periodo di forte redditività.
Con il riacquisto, Cathay Pacific rafforza la sua struttura azionaria. Swire Pacific aumenterà la sua partecipazione al 47,7%, mentre Air China aumenterà la sua quota al 37,8%. Il suo presidente, Patrick Healy, ha dichiarato che l'operazione riflette la fiducia dell'azienda nel suo futuro, evidenziando il piano di investimenti da 12,9 miliardi di dollari volto ad ampliare la flotta e modernizzare le lounge nei prossimi sette anni.
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[post_content] => Laax, nel Cantone dei Grigioni in Svizzera, è un’affascinante e moderna destinazione invernale delle Alpi. Laax offre 30 impianti di risalita e 224 km di piste, di cui il 70% si trova tra i 2.000 e i 3.018 metri, quindi è una delle stazioni più nevose delle Alpi. È un playground per il freestyle, costituito da 5 snowpark, inclusa una pro-kicker line per professionisti di dimensioni olimpiche e la più grande rampa halfpipe del mondo. Laax si trova vicino alla gola del Reno, il fiume che nel corso del tempo ha modellato il paesaggio formando il Grand Canyon svizzero e vicino a Sardona, un sito Patrimonio Naturale dell’Unesco che si estende per 32mila ettari e dove è ben visibile il processo geologico di formazione delle montagne.
«A Laax ci concentriamo sul freestyle e sulle famiglie. - afferma Martina Calonder, pr manager della destinazione - Tante le novità per la prossima stagione: a dicembre verrà completato l’ultimo tratto del FlemX, un impianto di risalita formato da 6 stazioni e 5 sezioni, 4 delle quali sono già operative: ciascuna delle 6 cabine può trasportare fino a 10 passeggeri. La particolarità di questo impianto è che le cabine non sono in movimento, ma ferme nelle stazioni: chi vuole spostarsi per sciare, fare snowboarding o hiking le può usare come un ascensore. Preme il pulsante prescelto e arriva direttamente a destinazione. Questo garantisce un risparmio di energia pari al 50%. Una nuova cabinovia diretta al ghiacciaio Vorab, con 8 posti a sedere e 3 stazioni, sostituirà poi il vecchio impianto datato 1978 e salirà fino a 3018m, il punto più alto del resort. Laax è conosciuta in tutto il mondo per i Laax Open, che sono da 10 anni la maggiore competizione di freestyle al mondo, nel circuito della World Cup. - prosegue Calonder - Quest’anno si terranno l’11 marzo e, con la partecipazione di oltre 300 atleti internazionali, saranno l’ultima possibilità di qualificazione per i Milano Olympics. Laax è anche GreenStyle: si chiama così il nostro impegno per la sostenibilità, che è stato implementato a partire dal 2010. Nel corso degli ultimi 15 anni abbiamo realizzato oltre 200 iniziative per rendere i resort più sostenibili; questi progetti sono stati raccolti in un libro che è stato pubblicato nel 2022 ed è una guida per il miglioramento delle pratiche sostenibili in tutto il territorio».
Daniel Loosli, responsabile pr dell’ente turistico di Laax e sciatore professionista, presenta le esperienze pensate per i più piccoli: «Laax è una destinzione family-friendly. In particolare abbiamo 3 attività: l’Ami Sabi Snow Wonderland guida i bambini tra i 4 e i 12 anni alla scoperta degli sport invernali con l’aiuto del mago Ami Sabi e dei suoi amici animali, tra canzoni, favole e tanta allegria. Una scivolata in slitta lungo la pista illuminata è un’attività perfetta per le famiglie, che potranno poi concludere la serata mangiando una fonduta svizzera al formaggio. Infine è stata pensata per i bambini da 0 a 8 anni la Kids Freestyle Academy: trampolini, rampe e scivoli offriranno ai più piccoli un’alternativa divertente nei giorni di brutto tempo!». Naturalmente in primo piano anche le esperienze attive per i più grandi, come le superlative infrastrutture per il freestyle, la rampa iconica da 200m nota come The Beast e una Freestyle Academy coperta, con 2km di trampolini e aree per lo skate e il parkour. Calonder presenta, infine, le 3 esperienze per i veri amanti della natura: «A Laax, oltre alla bellezza geologica di Sardona, si possono scoprire le affascinanti Gole del Reno dove ci si sposta in treno o a piedi, per poi ammirare lo scorrere dell’acqua da diverse piattaforme. Infine c’è il Senda dil Dragun o il Sentiero del Drago, legato alla storia del mago Ami Sabi: è un percorso di oltre 1km e mezzo tra i pini, aperto tutto l’anno. Laax è incantevole anche d’estate, conclude - quando si possono vivere tante attività, fare il bagno nelle acque cristalline del Lago di Cauma (che raggiungono i 23°) o percorrere gli oltre 300km di Mtb trail: l’anno prossimo si aggiungeranno due nuovi tratti adatti alle famiglie e ai bambini piccoli che potranno imparare giocando, con l’aiuto di guide professioniste. Abbiamo poi 250km di percorsi di hiking di diverse lunghezze e adatti a ogni esigenza. Laax offre una grande varietà di esperienze: dai percorsi gastronomici nei quali si passa da un ristorante all’altro per il primo, il secondo e il dessert, alla scoperta del Romancio, la quarta lingua della Svizzera insieme con il tedesco, il francese e l’italiano».
Chiara Ambrosioni
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E' una Croazia che ha i colori della natura quella che si scopre nella regione di Lika-Senj, con le mille sfumature del verde smeraldo di boschi e colline e del blu, di mare e laghi: su tutti quelli di Plitvice, dal 1979 nelll'elenco del patrimonio naturale dell'Unesco.
«Siamo nel cuore verde della Croazia, che per la prima volta si presenta al trade in Italia - ricorda Ivan Radosevic, direttore dell'ente per il turismo della regione di Lika-Senj -. Accanto alle bellezze naturali e al ricco patrimonio culturale, sarete accolti dalla cordialità della popolazione locale, con un'eccellente offerta enogastronomica. Una fuga dal ritmo frenetico della vita quotidiana, una vacanza nel segno del relax, che consente ai viaggiatori di immergersi nella natura, siano essi amanti della montagna, o del mare e dei laghi. Gli ospiti italiani occupano per noi un posto speciale, apprezziamo la vostra fiducia e non vediamo l'ora di accogliervi».
«Un'area che riserva tante opportunità ideali anche per le visite dei gruppi, dove protagoniste sono le attività outdoor» sottolinea Viviana Vukelic, direttore dell'Ente nazionale croato per il turismo in Italia. Oltre la spiaggia di Novalja sulla ben nota isola di Pag, «meta estiva già molto amata dai turisti italiani», nella regione spiccano il monte Velebit, incluso dal 1978 nella rete mondiale delle riserve della biosfera, regno di lupi e orsi, oltre che terra di sentieri, orti botanici e grotte. Il ponte di Kosinj, sul fiume Lika che è il secondo carsico più lungo d'Europa.
Senza naturalmente dimenticare Smiljan, dove si trova la casa natale di Nikola Tesla che oggi ospita il centro memoriale dedicato alle sue invenzioni più famose. E ancora, il fiume Gacka con gli storici mulini, oggi restaurati, le grotte di Grabovaca e, naturalmente, la città di Senj, la più antica del litorale croato, con la sua fortezza realizzata nel XVI secolo.
Da sottolineare anche i tanti eventi e manifestazioni che traggono origine dalle tradizioni locali, ad esempio Autunno a Lika, che celebra i prodotti locali, oppure il Festival della Camminata, che quest’anno ha accolto più di oltre partecipanti da 25 Paesi.
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Nuovi record storici per i porti crocieristici italiani nel 2026 grazie a 15,4 milioni di crocieristi movimentati (+2,6% sui valori attesi nel 2025) e 5.680 accosti (+2,7% sul 2025). E ancora, oltre 1 miliardo di euro di investimenti nei porti crocieristici dello stivale pianificati nel triennio 2026-2028.
Queste le previsioni emerse nella dodicesima edizione di Italian Cruise Day, il forum itinerante per l’industria crocieristica italiana ideato e organizzato da Risposte Turismo, quest’anno in partnership con l’Autorità di Sistema del Mar di Sicilia Orientale, in corso di svolgimento presso la Vecchia Dogana di Catania.
I risultati attesi per il 2026, contenuti nella nuova edizione dell’Italian Cruise Watch di Risposte Turismo, sono frutto della proiezione effettuata sulle previsioni di oltre 50 porti, rappresentativi del 91% sia del traffico crocieristico nazionale sia delle toccate nave e, secondo la consolidata metodologia utilizzata dai ricercatori di Risposte Turismo, tiene conto di numerosi fattori capaci di incidere sulle stime di traffico nel medio periodo, tra i quali i possibili cambi di itinerari delle navi durante la stagione e l’occupazione media attesa delle navi.
Civitavecchia sempre più leader, record storico anche per Genova, Palermo, Messina, Cagliari, Ravenna, Salerno e Catania
Nel dettaglio, Civitavecchia si confermerà ancora una volta primo porto crocieristico del Paese e tra i principali a livello mondiale, raggiungendo i 3,7 milioni di passeggeri movimentati (imbarchi, sbarchi e transiti, + 4,8% sul 2025) grazie a 900 accosti (+1,1% sul 2025). Alle sue spalle, confermate le posizioni del 2025, con Napoli al secondo posto (circa 1,9 milioni di passeggeri movimentati, -5,9% e poco più di 500 accosti, -9,8% sul 2025) e Genova al terzo (circa 1,7 milioni di passeggeri movimentati, in linea con il 2025 e 320 accosti, -3,0%).
"Ci troviamo a commentare ancora una volta dei dati in crescita per quanto riguarda il traffico croceristico nei porti e nelle destinazioni del nostro Paese", afferma Francesco di Cesare - presidente di Risposte Turismo. "Dati che – prosegue di Cesare – certificano ancora una volta lo stato di salute del comparto e che possono continuare a tradursi in positive ricadute economiche, occupazionali e non solo, per i territori e le comunità coinvolti. Come sempre, però, sottolineo che tali dati devono essere letti più come una sfida che come un risultato. Perchè il comparto continui a crescere, è necessario lavorare tutti assieme attraverso una pianificazione attenta e rispettosa di tutte le istanze e le sensibilità interessate, per essere pronti ad affrontare possibili cambiamenti di scenario".
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[post_content] => La Turchia è una calamita per i crocieristi di tutto il mondo: alla fine di agosto 2025, i 18 porti dedicati del paese hanno accolto quasi 1,5 milioni di passeggeri, segnando il numero di arrivi più alto degli ultimi 12 anni.
Sempre tra gennaio e agosto, il numero di scali crocieristici è aumentato del 17%, raggiungendo 878 scali, rispetto ai 753 del 2024. Il numero di passeggeri è aumentato del 56% rispetto al 2023 e del 18% rispetto al 2024. Solo ad agosto, sono stati accolti 357.646 passeggeri: il dato mensile più alto di sempre.
Con oltre 8.000 chilometri di costa al crocevia tra Asia ed Europa, la Turchia si distingue come porto di primo livello e destinazione turistica di livello mondiale.
In particolare, un numero crescente di crociere sta designando la Turchia come porto di origine, il che significa che i visitatori internazionali trascorrono più tempo nel paese, contribuendo ulteriormente all’economia nazionale.
Si prevede che il paese supererà l’obiettivo di 600.000 passeggeri entro la fine della stagione, registrando un aumento del 130% rispetto all’anno scorso, dopo il picco storico raggiunto nei primi otto mesi dell’anno. La crescita costante del turismo crocieristico è sostenuta da nuove rotte, investimenti continui e potenziamento delle infrastrutture portuali, che attraggono più operatori crocieristici e favoriscono soggiorni più lunghi nel paese.
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[post_content] => Dal 27 al 29 marzo 2026 la fiera di Padova ospiterà la Fiera del cicloturismo , la più importante rassegna italiana dedicata al turismo in bicicletta, evento nazionale organizzato da Bikenomist .
Dopo quattro edizioni svoltesi a Milano e Bologna, la fiera arriva in Veneto e conta di restarvi per le prossime tre edizioni, fino al 2028.
Il cicloturismo in Italia genera ogni anno 89 milioni di presenze e ha un impatto economico, diretto e indotto, di 9,8 miliardi di euro (fonte Isnart/Legambiente 2025). Il Veneto è una delle mete d'eccellenza per il cicloturismo, grazie a infrastrutture di alto livello. Ne è un esempio la sua rete escursionistica di ben 1.430 km, completamente segnalata e supportata da 18 cartografie cicloturistiche e applicazioni digitali di ultima generazione.
Un altro dato economico significativo è la spesa media giornaliera per l'alloggio: 65 euro per i turisti italiani e 70 euro per quelli stranieri. La permanenza media è elevata rispetto ad altri settori, raggiungendo le tre notti per il 65% dei turisti.
Padova in particolare rappresenta da anni un modello di mobilità sostenibile , grazie a una delle più estese reti ciclabili italiane, che arriva a quasi 300 chilometri e connette la città ei suoi dintorni con servizi integrati di tram e bike sharing (anche elettrico). La rete di ciclovie, tra cui una fluviale molto suggestiva che circonda il centro cittadino, collega Padova a importanti percorsi nazionali ed europei, promuovendo il turismo eco-sostenibile.
Nelle province di Padova, Treviso e Vicenza si trova il cuore del distretto della bici del Veneto , un'area ad alta specializzazione nella produzione di biciclette e componentistica. Qui sostengono aziende storiche che contribuiscono in modo significativo all'economia del settore ciclistico, sia a livello regionale che nazionale.
La fiera del cicloturismo è il punto di riferimento in Italia per il mondo delle vacanze in bicicletta, e rappresenta un punto di incontro per destinazioni, tour operator, marchi di biciclette e appassionati: insieme per connettersi, condividere idee e promuovere un turismo attivo e sostenibile.
L'ultima edizione della fiera ha registrato la presenza di 22.000 visitatori, coinvolgendo 250 espositori, 40 buyer internazionali e 25 paesi, e quest'anno si pone l'obiettivo di far crescere ulteriormente l'iniziativa. Infatti, lo sviluppo internazionale dell'evento è al centro dell'attenzione di Bikenomist, l'azienda organizzatrice.
«L'Italia è oggi la destinazione più desiderata al mondo per chi sceglie le vacanze in bicicletta - ha dichiarato Pinar Pinzuti , direttrice della fiera del cicloturismo -. Con la prossima edizione della fiera a Padova vogliamo rafforzare questo primato, facendo crescere l'evento come punto di riferimento per gli operatori del settore: un luogo dove connettersi, lavorare insieme e costruire il futuro del turismo attivo e rigenerativo. La fiera del cicloturismo si posiziona a livello internazionale come il Cicloturismo Show ed è ormai un appuntamento imperdibile per aziende privati ed enti pubblici ».
«Con l'edizione 2026 puntiamo ad avere un'alta integrazione tra turismo in bicicletta e tecnologia: nel giorno di apertura presenteremo un agente di intelligenza artificiale programmato per assistere tutti coloro che si vogliono avvicinare al mondo delle vacanze in bicicletta o che vogliono fare un passo ulteriore e sfidare se stessi» - aggiunge Pinar Pinzuti -.
Il cicloturismo rappresenta una forma di turismo sostenibile in forte crescita , che porta numerosi vantaggi ai territori che lo promuovono e lo supportano. È un'opportunità strategica e la sua importanza si riflette su diversi piani.
Durante il Forum si svolge il workshop B2B della Fiera del Cicloturismo: un evento esclusivo di networking pensato per connettere i principali attori del settore . Con la partecipazione di buyer nazionali e internazionali e seller, il workshop rappresenta un'opportunità unica per le aziende di instaurare nuove collaborazioni e sviluppare il proprio business nel settore in forte crescita del cicloturismo.
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Accanto alle bellezze naturali e al ricco patrimonio culturale, sarete accolti dalla cordialità della popolazione locale, con un'eccellente offerta enogastronomica. Una fuga dal ritmo frenetico della vita quotidiana, una vacanza nel segno del relax, che consente ai viaggiatori di immergersi nella natura, siano essi amanti della montagna, o del mare e dei laghi. Gli ospiti italiani occupano per noi un posto speciale, apprezziamo la vostra fiducia e non vediamo l'ora di accogliervi».\r\n\r\n«Un'area che riserva tante opportunità ideali anche per le visite dei gruppi, dove protagoniste sono le attività outdoor» sottolinea Viviana Vukelic, direttore dell'Ente nazionale croato per il turismo in Italia. Oltre la spiaggia di Novalja sulla ben nota isola di Pag, «meta estiva già molto amata dai turisti italiani», nella regione spiccano il monte Velebit, incluso dal 1978 nella rete mondiale delle riserve della biosfera, regno di lupi e orsi, oltre che terra di sentieri, orti botanici e grotte. 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