Travel consultant per Travel Configurator in Lombardia/Veneto/Piemonte/Lazio
21 gennaio 2013 08:56
Tipologia di annuncio: Offerta di lavoro
Annuncio pubblicato da: Travel Configurator
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Provincia: • Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto
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Mansione: • addetto vendite, consulente
Testo dell'annuncio
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Tour Operator di Milano operante nel settore viaggi su misura per un target alto ti offre la possibilità di diventare un Travel Consultant. Siamo alla ricerca di professionisti per l’espansione di una rete di clienti in Lombardia/Veneto/Piemonte/Lazio. Con noi potrai investire al meglio il tuo tempo e coltivare la tua passione per i viaggi. Ti offriamo tutto il supporto necessario per la formazione e gli strumenti per la vendita. Il candidato ideale è una persona dinamica, intraprendente e ha esperienza nella vendita.
Trattamento economico interessante, incentivi a raggiungimento degli obiettivi.
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Le attività di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa stanno accelerando. Amir Golbarg, senior vice president delle Operazioni per Medio Oriente e Africa di Minor Hotels, illustra le strategie di sostenibilità del gruppo, l'approccio al master brand e i piani di crescita esponenziale nei mercati dell'ospitalità.
L'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa sta rimodellando il panorama dell'ospitalità.
Fondata nel 1967 da William Heinecke , Minor Hotels ha iniziato con umili radici in Thailandia e da allora si è evoluta fino a diventare un importante attore internazionale. Il suo viaggio in Medio Oriente è iniziato nel 2012 con l'esclusivo progetto sull'isola di Sir Bani Yas, negli Emirati Arabi Uniti, dove Minor ha lanciato tre distinti resort che uniscono la conservazione della fauna selvatica all'ospitalità di lusso. Come ha spiegato Golbarg, «Oggi gestiamo 54 proprietà in Medio Oriente e Africa, e molte altre sono in cantiere, tutte progettate per riflettere le culture locali mantenendo al contempo gli standard globali di Minor».
Sosteniblità al centro
In un intervento riportato da TravelDailyNews, Golbarg ha sottolineato che la sostenibilità non è solo una parola d'ordine del marketing, ma una parte fondamentale delle attività di Minor Hotels. «Il nostro marchio Anantara, lanciato nel 2001, è stato costruito sull'idea di un lusso sostenibile e locale - ha affermato -. Dall'approvvigionamento di materiali locali a Jaipur alla protezione dei rinoceronti neri in Zimbabwe, l'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa integra la responsabilità ambientale e sociale. Con obiettivi certificati nell'ambito dell'iniziativa Science Based Targets, la partecipazione al Dow Jones Sustainability Index e l'attenzione alla riduzione dei rifiuti in discarica, le attività di Minor danno priorità all'approvvigionamento locale, alla riduzione dei rifiuti e all'efficienza energetica.
La strategia di master brand
Una pietra miliare importante nell'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa è il lancio della sua strategia di "master brand" . Come ha spiegato Golbarg, il consolidamento di otto marchi distinti (tra cui Anantara, Avani e NH) sotto l'egida di Minor Hotels migliora l'esperienza del cliente unificando sistemi di prenotazione, programmi fedeltà e piattaforme digitali.«Questo cambiamento consente agli ospiti di accedere senza problemi alle offerte di tutti i marchi, utilizzando un unico sistema di fidelizzazione e beneficiando di un servizio iper-personalizzato» ha osservato Golbarg.
Affrontando il ruolo dell'intelligenza artificiale, Golbarg ne ha sottolineato il valore per l'efficienza del backend, l'analisi dei dati e la comprensione dei clienti, ma non come sostituto del front-of-house.
Guardando al futuro, l'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa punta a una crescita esponenziale, con piani ambiziosi per raddoppiare la presenza regionale entro tre anni. Questo include innovazioni nel settore del benessere, centri dedicati alla longevità e concept di ristorazione migliorati, garantendo al gruppo di rimanere al passo con l'evoluzione delle esigenze dei consumatori. L'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa offre un caso di studio avvincente su come tradizione, sostenibilità, consolidamento del marchio e tecnologia possano guidare la crescita in mercati dinamici. Come ha concluso Golbarg, «Abbiamo gli ingredienti e la ricetta: ora è il momento di metterci all'opera».
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[post_content] => L’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino ha celebrato oggi, alla presenza del Presidente della Repubblica, il 65° anniversario: dall’inaugurazione del 20 agosto 1960, in pieno boom economico, lo scalo ha accompagnato la crescita del Paese, diventando la principale porta d’accesso dell’Italia al mondo e affermandosi negli ultimi anni come miglior aeroporto d’Europa e tra i primi al mondo, punto di riferimento per la qualità dei servizi ai passeggeri e per l’innovazione.
La cerimonia promossa da Aeroporti di Roma, società del Gruppo Mundys che gestisce il sistema aeroportuale della Capitale – con il “G. B. Pastine” di Ciampino – ha ripercorso le tappe più significative dell’evoluzione del “Leonardo da Vinci”, che si appresta a superare, per la prima volta, il traguardo dei 50 milioni di viaggiatori annui.
L’evento si è aperto con la visita del Capo dello Stato all’Innovation Hub del Terminal 1, il primo acceleratore di startup in un aeroporto europeo, che rappresenta il cuore della strategia di innovazione di ADR. Qui, i giovani rappresentanti delle nuove idee d’impresa Whill, Assaia, Proteso e Ailytics, già operative nello scalo, hanno illustrato i propri progetti al Presidente della Repubblica affiancati da alcuni membri dell’Innovation Cabin Crew, il team di colleghi di ADR che accompagna lo sviluppo e la crescita dei progetti delle startup. Hanno preso parte alla presentazione anche i vertici di Edizione, il Presidente Alessandro Benetton e l’Amministratore Delegato Enrico Laghi, i vertici di Mundys, il Presidente Giampiero Massolo e l’Amministratore Delegato Andrea Mangoni, i vertici di Aeroporti di Roma, il Presidente Vincenzo Nunziata e l’Amministratore Delegato Marco Troncone, e il Presidente di ENAC, Pierluigi Di Palma.
L’esperienza dell’Innovation Hub riflette la visione di ADR, basata sulla spinta agli investimenti in sviluppo sostenibile e su un approccio partecipativo che pone le persone e i giovani al centro delle strategie di crescita dell’intero Gruppo. Un modello che ha consentito allo scalo di ottenere, per otto anni consecutivi, il riconoscimento come miglior aeroporto europeo per la qualità dei servizi da parte di Airports Council International (ACI) World.
“Aeroporti di Roma celebra oggi un anniversario storico, mantenendo lo sguardo costantemente rivolto al futuro e agendo come un vero e proprio laboratorio di innovazione. Grazie al lavoro svolto negli ultimi anni e a una costante collaborazione tra pubblico e privato, il Leonardo da Vinci è diventato il miglior aeroporto d’Europa per qualità dei servizi e uno dei più sostenibili al mondo. Siamo orgogliosi, come azionisti, di aver supportato questo continuo percorso di rinnovamento, messo in campo anche grazie a un investimento di oltre 3 miliardi di euro, solo negli ultimi dieci anni. Continueremo a fare la nostra parte, sostenendo lo sviluppo sostenibile dello scalo, che genererà benefici importanti e duraturi per il territorio. Ringrazio di cuore, a nome di tutto il Gruppo, il Presidente della Repubblica, che ci ha onorato della sua presenza, incontrando anche i giovani imprenditori del nostro Innovation Hub.” ha dichiarato il Presidente di Edizione e Vicepresidente di Mundys, Alessandro Benetton.
La cerimonia si è aperta con l’Inno nazionale eseguito dall’artista Chiara Civello, cui sono seguiti i saluti del Sindaco della Città di Fiumicino Mario Baccini, che ha affermato “Per noi cittadini di Fiumicino, l’aeroporto non è solo un luogo di transito o di lavoro, ma una parte integrante della nostra identità. È attorno a esso che si è sviluppata una città moderna, dinamica e aperta al mondo. L’impegno della nostra Amministrazione comunale è quello di coniugare la crescita economica e occupazionale che questa straordinaria infrastruttura genera, con la tutela del territorio e la qualità della vita dei cittadini. L’aeroporto Leonardo da Vinci è la Porta d’Italia sul mondo, ma anche la Porta del mondo sull’Italia”.
Il Presidente di ENAC Pierluigi Di Palma ha sottolineato “Considero un privilegio aver potuto illustrare, davanti al Presidente della Repubblica e qui a Fiumicino, porta d’ingresso e lustro del nostro Paese, il percorso di rinascita del trasporto aereo italiano nel post-Covid. Dopo una crisi senza precedenti, il settore è tornato tra i più dinamici del Paese, motore di sviluppo e garanzia di mobilità per oltre 200 milioni di passeggeri, in un’ottica di sostenibilità e integrazione intermodale. Questa rinascita si fonda sull’infaticabile lavoro di donne e uomini del comparto che, grazie a un’azione politica lungimirante, hanno reso possibile la “ripartenza rock” dopo la pandemia, ricostruendo non solo un sistema economico, ma anche un ponte immateriale tra culture diverse, fondato su sicurezza, centralità del passeggero e tutela dei diritti delle persone a ridotta mobilità”.
Nel corso del suo intervento, il CEO di ADR Marco Troncone ha ricordato le parole di incoraggiamento del Capo dello Stato per l’intero settore del trasporto aereo, in occasione della sua ultima visita del 2022, nel periodo della ripartenza post-Covid, e ha ripercorso l’evoluzione del “Leonardo da Vinci” come motore della crescita civile e industriale del Paese. Troncone ha poi rimarcato il valore strategico del Piano di sviluppo sostenibile da 9 miliardi di euro, interamente autofinanziato, che assicurerà la capacità necessaria a rafforzare la competitività del Paese nel contesto globale del trasporto aereo, confermando anche nel medio-lungo termine eccellenza nei servizi e massimo rispetto dell’ambiente e del territorio. Il progetto, presentato all’ENAC nel 2021, prevede un riassetto del sistema piste, con lo spostamento del baricentro delle operazioni verso Est e la creazione di un nuovo, grande Parco di interesse archeologico accessibile alla cittadinanza, contribuendo a ridurre significativamente l’impatto acustico sulle aree abitate.
“Un Piano – lo ha definito l’AD di Aeroporti di Roma nel suo intervento – che unisce attrattività e tutela del territorio, progresso e bellezza, occupazione e sostenibilità, valorizzando al massimo la comunità territoriale a cui apparteniamo e con la quale manteniamo un dialogo costante e costruttivo. È certamente un grande progetto industriale. Ma è per noi, innanzitutto, un impegno civile: perché un’infrastruttura così strategica appartiene al Paese intero ed è il frutto di una visione che si realizza ogni giorno, grazie alle persone che la rendono possibile”.
Alla celebrazione, ospitata presso il Terminal 5, per anni dedicato ai voli sensibili, recentemente rinnovato e ora adibito anche ai grandi eventi di ADR, hanno preso parte, tra gli altri, il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti on. Edoardo Rixi, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e il Prefetto di Roma Lamberto Giannini.
Prima della cerimonia, il Presidente della Repubblica ha assistito allo svelamento dell’opera “Aeroporto” della giovane artista Camilla Gurgone, due pannelli di alluminio che simboleggiano l’incontro tra umanità e tecnologia. All’interno del Terminal, l’installazione “Leonardo, uomo illuminato” di Marco Lodola, che celebra lo spirito innovatore e creativo del genio Da Vinci, cui lo scalo è dedicato.
A margine dell’evento, ADR ha donato al Capo dello Stato una medaglia d’argento commemorativa coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ispirata al disegno originale del 1960 dello scultore bulgaro Assen Peikov, autore della celebre statua di Leonardo che accoglie i passeggeri in aeroporto.
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[post_content] => Spesso apostrofato come 'grande parco giochi per adulti', Las Vegas - un avamposto nel deserto del Nevada che ha iniziato a svilupparsi nel 1960 - oggi circonda il viaggiatore con grandi arterie trafficate, insegne luminose e hotel alti decine di piani, parte dell'immaginario collettivo.
Il The Venice con la curiosa ricostruzione della città lagunare, il Cesar Palace che cita i colonnati dei templi romani, quindi la reinterpretazione della Fontana di Trevi, di New York con la Statua della Libertà e di Parigi con la Tour Eiffel. Il famoso Flamingo con i fenicotteri e l'Mgm Grand che svetta verso il cielo - con quelle 5000 camere che lo rendono il più grande hotel negli Stati Uniti - l'imponente eleganza del Bellagio con i suggestivi giochi d'acqua delle fontane, le linee verticali del Resorts World Las Vegas sulla Strip - che riunisce tre dei marchi premium di Hilton: Hilton, Conrad e Crockfords - e del Fountainbleu, con la sua sontuosa spa. Gli alberghi, oltre alle ampie ed eleganti camere, ospitano ciascuno il proprio casinò all'interno di lunghi passaggi dove la luce resta accesa 24h24 e dove si alternano negozi, locali, ristoranti e bar.
Anche l’esperienza gastronomica è ricca e variegata: i diversi ristoranti sono ricchi nell'offerta e abbondanti nelle porzioni. Las Vegas è, quindi, una meta ideale per chi ama il gioco, cerca il divertimento o vuole celebrare un matrimonio speciale, ma anche per vivere attività alternative come una cavalcata nel selvaggio west, un percorso sulle dune in quad, un volo in mongolfiera, un’esperienza di tiro al poligono e i percorsi di trekking o in bicicletta nella natura brulla che circonda la città.
Las Vegas è un luogo da vedere e da vivere. Un mondo alternativo con un focus su quello che è spettacolare. Lo spettacolo, infatti, inizia sulle strade e entra nei locali come il vivace The Linq con il suo entusiasmante DiscoShow in stile anni ‘70. Oppure in location sorprendenti come The Sphere: una struttura sferica davvero iconica con un led esterno dove scorrono immagini 24h al giorno e un gigantesco schermo interno che avvolge il pubblico e dove viene proiettata la versione riadattata de Il mago di Oz, il film del 1939 con Judy Garland. Tra i giochi da sperimentare anche le corse in macchina virtuali proposte dagli innovativi schrmi del F1Arcade e i 40 ettari di costruzioni che formano l’Area15, un distretto per l’intrattenimento, dove le opere del collettivo artistico Meow Wolf ravvivano gli spazi di gioco e sono disponibili esperienze di gioco per tutte le età.
(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => Uno dei dieci paradores con il fatturato più alto sta affrontando una ristrutturazione completa, che inizierà a gennaio 2026 e durerà due anni, comportando la sua chiusura durante questo periodo e un investimento di 30 milioni di euro, di cui circa 28 milioni saranno destinati ai lavori e 2 milioni al nuovo progetto di decorazione. Come riporta Hosteltur, il parador de Nerja, inaugurato nel 1965 e uno degli hotel più iconici del portfolio della catena alberghiera statale, ha cessato l'attività domenica scorsa. La catena alberghiera prevede di finalizzare il contratto per il progetto a dicembre e di avviare i lavori a gennaio 2026, con una durata stimata di due anni.
Lo ha annunciato martedì Raquel Sánchez , presidente di Paradores, durante una visita alle strutture, insieme al vice delegato del governo a Malaga, Francisco Javier Salas, e al sindaco di Nerja, José Alberto Armijo.
Sánchez ha spiegato che la trasformazione del parador de Nerja modernizzerà l'intera struttura con una completa ristrutturazione delle camere e dei bagni, la riconfigurazione di alcuni spazi per migliorarne l'operatività e l'aggiornamento di tutti gli impianti elettrici, di riscaldamento e sanitari. Saranno inoltre apportati miglioramenti alle aree comuni, alla cucina, ai bagni pubblici e alle aree riservate al personale, mentre il parcheggio, la piscina esterna e il giardino saranno ristrutturati. Il progetto sarà completato con un piano di ristrutturazione completo, che comporterà un investimento di 2 milioni di euro e migliorerà l'identità visiva e il comfort della struttura.
«Fin dalla sua apertura nel 1965, il Parador de Nerja è stato un punto di riferimento, ma il passare del tempo richiede una ristrutturazione completa per adattarlo agli standard di qualità, accessibilità, sostenibilità ed efficienza che oggi consideriamo essenziali» ha affermato Raquel Sánchez.
Il presidente di Paradores ha sottolineato che questa ristrutturazione va oltre l'aspetto strutturale e rappresenta un impegno decisivo per il futuro di questo emblematico parador. "Il parador de Nerja è uno dei più importanti di tutta la nostra rete, non solo per il numero di visitatori, ma anche perché è tra i dieci hotel con il fatturato più alto. Pertanto, ristrutturarlo è anche una decisione strategica che rafforza il nostro impegno per il turismo sostenibile, l'innovazione e lo sviluppo locale».
Gli altri progetti
I progetti previsti per i paradores nella provincia di Malaga richiederanno un investimento di oltre 35 milioni di euro, di cui più di 34 milioni di euro corrispondono a progetti promossi da Paradores e circa 725.000 euro a progetti sponsorizzati da Turespaña.
Il progetto fa parte del piano di ristrutturazione in corso nell'azienda che nel 2028 festeggerà i 100 anni. Questo piano rinnoverà oltre il 50% degli edifici con un investimento superiore a 250 milioni di euro per realizzare una rete più moderna, accessibile e sostenibile, in linea con le esigenze dei viaggiatori del XXI secolo, mantenendo viva la storia di ogni parador.
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[post_content] => Rimarrà chiuso anche oggi, per tutta la giornata, il Louvre di Parigi. E' il secondo giorno di chiusura dopo che ieri, in mattinata, il celeberrimo museo francese ha subito un clamoroso furto: «A seguito del furto avvenuto ieri, il museo è spiacente di comunicare che oggi rimarrà chiuso al pubblico. I visitatori che hanno già prenotato i biglietti saranno rimborsati automaticamente» si legge sulla homepage dell'istituzione museale francese.
Fonti stampa riferiscono della sottrazione di nove pezzi della collezione di gioielli appartenuta a Napoleone. Si tratterebbe di opere custodite ed esposte nelle vetrine denominate Napoléon e Souverains Français, entrambe situate nella Gallerie di Apollo. Un ulteriore pezzo, ovvero la corona dell’imperatrice Eugenia, seppur danneggiato, è stato ritrovato negli spazi esterni del museo, con ogni probabilità perso nel corso della fuga.
Nel corso della sua storia, iniziata con l'apertura nel 1793, il Musée du Louvre è stato teatro di analoghi episodi, il più famoso dei quali è sicuramente quello che, nell'agosto 1911, ha visto la sottrazione della Gioconda di Leonardo da Vinci.
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[post_content] => Il Kenya presentato dal Kenya Tourism Board è una terra ricca e sorprendente dal punto di vista umano e naturale. Tanti i percorsi di scoperta che vanno dalla coinvolgente esperienza del safari nei parchi nazionali, alle attività marine da vivere in spiagge indimenticabili nuotando con i delfini, all'incontro con la cultura e la storia e, ancora, alla possibilità di sperimentare esperienze immersive di wellness con focus sullo yoga, celebrato oggi in Kenya in diversi festival. Importante anche il ruolo della tecnologia e del mice, che testimoniano una costante evoluzione dell'offerta turistica del paese.
Un percorso di incontro con il fascino del Kenya è quello che porta alla riserva del Masai Mara. Si parte da Nairobi a bordo di piccoli aeromobili da 14 persone e si arriva in 45’, volando per 300km. Il Masai Mara è la più importante area faunistica del Kenya meridionale e si estende oggi per oltre 1500km2. Prende il nome dai Masai, la tribù di pastori seminomadi che da sempre abitano queste terre. La vasta area, nata come riserva naturale nel 1961, è nota per la sua fauna selvatica e proprio per la cultura Masai. La riserva è divisa in zone private e governative e si estende anche nella vicina Tanzania dove prende il nome di Serengeti. Tra i due territori si muovono sia le specie animali che i nuclei familiari dei Masai. Ogni anno, nel mese di luglio, la riserva è teatro dell’incredibile Grande Migrazione: oltre un milione di gnu si spostano tra Kenya e Tanzania. È una delle Sette Meraviglie Naturali dell'Africa. Nell’area del Masai Mara si trovano oltre 300 campi tendati e lodge da cui partire per vivere l’affascinante esperienza del safari. Uno di questi è il Mara lntrepids Camp: una location nel cuore della savana che è parte degli Heritage Hotels, che offrono la più completa esperienza “beach & busch” nell’Africa orientale. Il Mara Intrepids è composto da 30 tende di diverse dimensioni, dotate di ogni comfort e distribuite nella vegetazione. Ci sono poi la piscina, il bar, il ristorante e un negozio.
«La sicurezza è garantita da una doppia recinzione presidiata, quindi gli ospiti possono muoversi in tranquillità all'interno del camp. - afferma Gregorio Wabuge, general manager dell'Intrepid Camp - Abbiamo turisti provenienti da tutti i continenti: il 30% viene dall' America, il 25% circa dall' Asia e il 20% dall'Europa. Siamo orgogliosi della nostra offerta a bambini e ragazzi: abbiamo un'area dedicata ai più giovani con un centro informativo e tante attività. Al Mara Intrepids non ci sono limiti di età: tutti i bambini possono partecipare ai safari perché non ci sono pericoli».
L'attenzione alla sostenibilità è garantita dalla campagna One Tourist One Tree: ogni ospite interra la propria pianta e viene poi informato sulla sua crescita. Alla fine dell'anno il numero delle piantumazioni viene riferito al ministero. «Far sentire l'ospite parte della destinazione aiuta a preservare la natura. - sottolinea Wabuge - Nel nostro camp ci impegniamo in modo attivo per l'ambiente con diverse iniziative». Usciti dal Mara Intrepids si parte per il safari e per incontrare tutte le specie animali; i Big Five - leone, elefante, rinoceronte, bufalo e leopardo - ma anche giraffe, zebre, gazzelle, ippopotami, le iene, lo struzzo e il facocero. Ci sono più di 600 specie di uccelli che rendono questa terra un luogo incantato per il bird-watching. La savana si estende a perdita d'occhio e tutte le specie abitano qui, a poca distanza l'una dall'altra. Gli animali sono territoriali quindi, anche nel territorio brullo e uniforme del parco, i driver sanno esattamente dove e quando trovarli. A bordo di grosse jeep si percorre il territorio.
I passaggi possono essere accidentati, tra attraversamento di fiumi, salite e discese e anche variazioni meteorologiche, per cui è bene portare con sé capi caldi e impermeabili. Gli abili driver come Samson del Mara Intrepids Camp garantiscono la sicurezza e, soprattutto, raccontano la meravigliosa natura del Masai Mara e dei suoi abitanti. Nel corso della giornata si fanno diversi safari e l'incontro con gli animali è davvero emozionante. Sono tante le jeep che si muovono sul territorio e quando si "trova" un leone, un elefante o un giaguaro, accorrono numerose per ammirarlo, in un curioso traffico. Il driver capace si muove in modo strategico e sa bene come sorprendere i suoi ospiti. È importante essere pazienti e lasciarsi affascinare dalla leonessa che allatta il suo cucciolo, dal maestoso incedere degli elefanti, dalla velocità inaspettata degli ippopotami e anche dallo sguardo fiero del leone.
L'esperienza d'incontro con il territorio è resa completa dalla visita al villaggio dei Masai, che vivono ancora secondo la tradizione in corone di case di fango, al cui interno si trovano anche i magri animali. Coperti da mantelli colorati e ricchi monili accolgono i visitatori raccontando la loro storia e le loro usanze, quindi iniziano a cantare e a presentare la danza del salto. I guerrieri, a turno, saltano. Chi arriva più in alto avrà un ruolo più importante nel villaggio.
Chiara Ambrosioni
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Bluserena Hotels & Resorts in prima linea per la qualità del lavoro. La catena ha infatti ottenuto la certificazione Great Place to Work Italia 2025, riconoscimento che premia le aziende capaci di garantire un ambiente di lavoro di qualità e un elevato livello di soddisfazione tra i collaboratori.
La certificazione si basa sulla Survey Great Place to Work, condotta in collaborazione con la società internazionale che dal 1991 analizza la cultura organizzativa delle aziende e certifica le realtà che rispettano standard riconosciuti a livello globale.
I risultati
Oltre l’89% dei 2.100 dipendenti ha partecipato al sondaggio e l’84% ha riconosciuto Bluserena come «un eccellente luogo di lavoro», sottolineando la possibilità di esprimere il proprio potenziale, crescere professionalmente e costruire il proprio futuro. L’amministratore delegato, Marcello Cicalò, ha commentato: "La certificazione Great Place to Work non è solo un attestato formale, ma una conferma del valore delle persone per Bluserena. La survey ha offerto una visione chiara dei punti di forza e delle aree di miglioramento. Continueremo a crescere passo dopo passo, con collaborazione e dedizione».
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[post_content] => La nuova stagione invernale di Klm si aprirà con un network di 161 destinazioni: 92 in Europa e 69 intercontinentali. Insieme, queste destinazioni rappresentano circa 25.000 collegamenti diversi.
Rispetto allo scorso inverno, il numero totale di posti disponibili aumenterà del 6%. In particolare, si registra una crescita significativa della capacità verso l'India (+28% rispetto all'inverno 2024) e i viaggi verso i Caraibi stanno diventando sempre più popolari (+17%).
New entry
La comampgnia aerea olandese aprirà alla fine di novembre un volo settimanale per Kittilä in Lapponia; anche Barbados torna nella rete, insieme a Georgetown (Guyana); questa rotta sarà operativa tre volte alla settimana.
Ci sono anche destinazioni che sono state lanciate quest'estate e che ora saranno disponibili per la prima volta durante la stagione invernale: in Europa, queste includono Exeter e Lubiana, entrambe con voli giornalieri da Amsterdam. Sul lungo raggio, Klm volerà per la prima volta in inverno a Hyderabad e alle Barbados (in combinazione con Georgetown). Da febbraio, Klm offrirà introdurrà anche voli diretti per San Diego. Tutte queste destinazioni intercontinentali saranno servite tre volte alla settimana.
Tra l'inizio di gennaio e la fine di febbraio, il vettore offrirà voli aggiuntivi per Delhi e Panama City, per un totale di 10 voli a settimana per destinazione; dalla metà di dicembre, il collegamento per Bangkok aumenterà a 10 voli a settimana. I voli per Curaçao saliranno a 11 volte a settimana.
Per tutta la stagione invernale, Città del Capo sarà servita 11 volte alla settimana per la prima volta, un volo in più rispetto allo scorso anno. Altre destinazioni con frequenza aumentata includono Boston, Miami, Portland, San Francisco, Bangalore, Aruba/Bonaire, San Paolo, Lima e San José.
In Europa, Klm continuerà a volare a Ibiza più a lungo nella stagione, ora anche a novembre e dicembre. Dopo una breve pausa, questa rotta tornerà a febbraio e marzo 2026. Nello stesso periodo, ci saranno voli extra verso destinazioni dell'Europa meridionale come Napoli e Atene, nonché verso Bordeaux, Göteborg, Poznan, Cork, Leeds e Vienna.
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Klm: +6% i posti disponibili per l'inverno, rafforzate le rotte su India e Caraibi


