Promoter regione Toscana offresi
17 gennaio 2013 10:08
Tipologia di annuncio: Richiesta di lavoro
Annuncio pubblicato da:
Telefono: 380 3041860
Email:
Provincia: • Toscana
Comune:
Settore: • tour operator
Mansione: • promoter
Testo dell'annuncio
Annuncio pubblicato da:
Telefono: 380 3041860
Email:
Provincia: • Toscana
Comune:
Settore: • tour operator
Mansione: • promoter
Testo dell'annuncio
Promoter toscana, pluriennale esperienza, valuta opportunità di collaborazione. Ottima conoscenza rete adv.
Array
(
[0] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 503964
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => La storia come asset strategico, la montagna come infrastruttura economica. Parte da qui il nuovo capitolo del Park Hotel des Dolomites di Borca di Cadore, raccontato nel volume “Il Park Hotel des Dolomites – Centovent’anni di storia ai piedi dei giganti”, curato da Alberto Beggiolini con la prefazione di Graziano Debellini, presidente di ThH Group. Un libro che rappresenta un vero e proprio strumento di posizionamento culturale e territoriale in vista di Milano-Cortina 2026.
Sorto nel 1904 tra Pelmo e Antelao come palace hotel destinato all’aristocrazia europea, il Park Hotel è uno degli edifici più iconici del Cadore. La sua lunga traiettoria – da albergo di lusso a ospedale militare durante le guerre mondiali, poi collegio, convitto e centro di accoglienza – racconta un secolo di trasformazioni sociali ed economiche della montagna italiana. Oggi la struttura rinasce grazie a Th Group, tornando al centro di una strategia che intreccia ospitalità, identità e sviluppo locale.
Il volume
Il volume ripercorre questa metamorfosi attraverso documenti storici, testimonianze e un ampio apparato fotografico, ricordando anche gli ospiti illustri che hanno attraversato queste sale – da Guglielmo Marconi a Gabriele D’Annunzio, da Eleonora Duse a un giovane Franklin Delano Roosevelt – e il profondo legame con le comunità della Val Boite. Non manca un capitolo dedicato alle Olimpiadi invernali di Cortina 1956, primo grande momento di apertura internazionale per queste valli, oggi nuovamente al centro della scena globale.
Una centralità confermata anche dai dati. Secondo una ricerca realizzata da SocialCom, l’attenzione verso Milano-Cortina 2026 è in forte crescita sui social: negli ultimi dodici mesi si contano 655 mila conversazioni e oltre 20 milioni di interazioni, con un incremento del +133% negli ultimi sei mesi. Il sentiment globale è positivo nel 90% dei casi, trainato soprattutto da Stati Uniti e Paesi asiatici. In Italia si registrano 212 mila conversazioni e 9 milioni di interazioni, con un sentiment positivo all’84%.
Al centro del dibattito emerge con forza il tema della legacy olimpica: infrastrutture, sostenibilità, identità e impatto sui territori alpini rappresentano il cuore della conversazione. Milano-Cortina 2026 viene percepita non solo come un grande evento sportivo, ma come una leva di sviluppo per l’intero arco alpino, capace di generare visibilità, investimenti e nuove traiettorie turistiche anche per le destinazioni “minori”.
È in questo scenario che si inserisce la strategia di Th Group, uno dei principali operatori italiani dell’ospitalità leisure. Partecipato da Cassa Depositi e Prestiti e Istituto Atesino di Sviluppo, il gruppo gestisce oltre 30 strutture tra mare, montagna, lago e città d’arte attraverso il brand Th Resorts, ed è attivo anche nel tour operating con Baobab. Nato quasi cinquant’anni fa dalla gestione di un rifugio sull’Adamello, Th ha costruito nel tempo una leadership solida nel segmento montano, con 1.300 camere, un forte know-how operativo e una capacità riconosciuta di generare marginalità.
Nel 2025 il fatturato del gruppo sfiora i 300 milioni di euro, con circa 4.000 collaboratori che diventano oltre 11 mila considerando l’indotto nei periodi di alta stagione. Un modello industriale che affianca alla crescita dimensionale l’investimento sulle competenze: Th Resorts è tra i promotori della Scuola Italiana di Ospitalità, fondata insieme alla Fondazione Cdp, per formare i manager del futuro e rafforzare la qualità del sistema turistico italiano.
La rinascita del Park Hotel des Dolomites si inserisce così in una visione più ampia: la montagna non come prodotto stagionale, ma come piattaforma economica permanente, capace di coniugare ospitalità, cultura, paesaggio e comunità. Una prospettiva che guarda oltre l’appuntamento olimpico, puntando a trasformare l’attenzione globale in valore duraturo per i territori.
(Enzo Scudieri)
[post_title] => Montagna come asset economico: Th Group e il nuovo corso
[post_date] => 2025-12-16T09:56:42+00:00
[category] => Array
(
[0] => alberghi
)
[category_name] => Array
(
[0] => Alberghi
)
[post_tag] => Array
(
[0] => in-evidenza
)
[post_tag_name] => Array
(
[0] => In evidenza
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1765879002000
)
)
[1] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 503550
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Air Dolomiti accoglie in flotta il primo Embraer 195 (ex Austrian Airlines) che inizierà le operazioni a marzo 2026.
Prende così quota l'ambizioso programma di sviluppo che proseguirà fino al 2028 e che prevede l’inserimento graduale di 13 E195, destinati a sostituire progressivamente i nove E190 da 108 posti, incrementando la flotta dalle attuali 26 unità a 30 aeromobili complessivi. Un passo decisivo per migliorare efficienza e capacità.
Un percorso di espansione e crescita che non riguarda unicamente la flotta, ma anche la rete di destinazioni. Per la stagione invernale 2025/26, dall’hub di Francoforte sarà infatti possibile raggiungere 18 mete, con l’ingresso di novità di grande rilievo come Amsterdam, Birmingham, Bordeaux, Basilea, Praga e Zurigo. Da Monaco le destinazioni servite sono 15, tra cui tre nuovi collegamenti verso Lubiana, Lussemburgo e Zurigo. Una proposta sempre più ricca, capace di rispondere alle esigenze di un pubblico in costante crescita.
Parallelamente Air Dolomiti ha ampliato le proprie operazioni all’interno del Gruppo Lufthansa, avviando attività per conto di Austrian Airlines e gestendo i collegamenti sull’hub di Vienna da Milano Linate, Bologna e Venezia oltre che da Belgrado e Kosice.
La performance 2025
Entro fine 2025 la compagnia stima di trasportare oltre 4 milioni di passeggeri, più di 53.000 voli operati e un load factor del 75%. Migliorano anche puntualità e regolarità delle operazioni, sostenute da un team in crescita costante, che raggiunge gli oltre 1.100 dipendenti.
“Con la stagione invernale serviamo 50 destinazioni in 15 Paesi dagli hub di Francoforte, Monaco e Vienna e dalle basi operative di Verona, Venezia e Firenze. Un network ampio, che riflette il ruolo sempre più centrale della compagnia nel sistema del Gruppo Lufthansa. Chiudiamo il 2025 con basi solide e una direzione chiara: rafforzare il nostro ruolo nel gruppo, aumentare efficienza e competitività, investire in aeromobili e persone e continuare a crescere in modo sostenibile” commenta Steffen Harbarth, ceo di Air Dolomiti.
[post_title] => Espansione Air Dolomiti: "Ruolo sempre più centrale nel gruppo Lufthansa"
[post_date] => 2025-12-10T14:22:48+00:00
[category] => Array
(
[0] => trasporti
)
[category_name] => Array
(
[0] => Trasporti
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1765376568000
)
)
[2] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 502711
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Las Vegas sorprende il visitatore in cerca di una vacanza alternativa con una vasta scelta di attività all'aperto: 40 km a nord dalla Strip si possono indossare le scarpe da trekking per percorrere uno dei 26 sentieri del Red Rock Canyon, che superano i 65km di lunghezza e offrono percorsi adatti a ogni escursionista e cavallerizzo.
Per chi vuole invece scattare fotografie uniche tra rocce di arenaria rossa o scoprire la variegata fauna locale, con mufloni e lucertole colorate, a un’ora da Las Vegas si trova il Valley of Fire State Park. In meno di un’ora si raggiunge anche l'area alpina del Mount Charleston: ideale per le passeggiate estive e adatta allo sci e allo snowboard durante l’inverno.
Questo territorio del Nevada è perfetto anche per chi ama viaggiare su un lussuoso fuoristrada: seguendo il tour Red Rock Rocky Gap Off-Road, in 4 ore si raggiunge la città fantasma di Eldorado. Si possono anche lasciare i sentieri battuti per vivere emozionanti avventure: il SunBuggy Fun Rentals propone percorsi su veicoli fuoristrada personalizzati progettati con roll-bar a 360 gradi per garantire la massima sicurezza, mentre i tour di Pink Adventure Tours esplorano il terreno desertico accidentato. Per gli appassionati di auto Las Vegas ha pensato anche al circuito Speedvegas, ispirato alla Formula1: 2km con 10 curve mozzafiato e lunghi rettilinei ad alta velocità su cui guidare supercar come Ferrari, Lamborghini o Porsche. È parte della ricca offerta di intrattenimento anche il Dig This Vegas: un parco giochi dove guidare ruspe e bulldozer e dedicarsi alle costruzioni con l’intera famiglia.
Un modo alternativo per scoprire Las Vegas senza lasciare il centro è un viaggio con la SlotZilla Zipline che corre sopra Fremont Street e consente di percorrere 300m raggiungendo i 56km orari di velocità. Si possono anche vivere avventure rilassanti o emozionanti sull’acqua: non lontano dalla Strip di Las Vegas c’è un lago di circa 1,5km2 dove praticare attività acquatiche. Dal kajak alla stand-up paddleboard, dal flyboard al jetpack, fino all'e-foiling: una tavola da surf a idrogetto elettrica per planare sulla superficie del lago. Anche la Lake Mead National Recreation Area è un’oasi d’acqua nel deserto con oltre 750 miglia di costa. Tante le esperienze disponibili, tra cui una crociera di 90 minuti fino alla diga Hoover, a bordo di un battello a ruota a pale.
Dopo aver vissuto una giornata di scoperta si torna alle architetture futuristiche di Las Vegas, alle vivaci arcade e ai luminosi teatri dove immergersi nell’offerta di intrattenimento della città, in continua evoluzione. Emozionante la visita dell’immensa The Sphere: dall’esterno uno schermo led sferico brilla sulla città, mentre all’interno lo spettatore si immerge nella proiezione rinnovata e adattata allo schermo de Il Mago di Oz. La pellicola è quella interpretata da Judy Garland nel 1939 e, ancora oggi, conquista gli spettatori dimostrando di essere la Favola per antonomasia degli Stati Uniti. Ricco e variegato il programma degli eventi e spettacoli allestiti nelle diverse e sontuose location della città: dallo show colorato Absinthe al Mad Apple del Cirque de Soleil, dai concerti agli spettacoli di magia, alle commedie, ai tanti stupefacenti shows. Senza dimenticare le citazioni del passato, come il divertente e coinvolgente Disco Show proposto da The Linq Hotel al ritmo degli anni ‘70.
(Chiara Ambrosioni)
[gallery ids="502715,502712,502714"]
[post_title] => Las Vegas: patria dello spettacolo e di un’inaspettata offerta di attività outdoor
[post_date] => 2025-12-01T11:15:00+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764587700000
)
)
[3] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 502556
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Venerdì nero per i trasporti domani, 28 novembre 2025: la mobilitazione indetta dai sindacati di base Cobas, Usb, Sgb e Cub coinvolgerà inoltre sanità, scuola e altri servizi pubblici.
Il gruppo Ferrovie dello Stato ha già avvertito che l'agitazione è prevista dalle ore 21 di giovedì alle ore 21 di venerdì. Garantite le solite fasce orarie dalle ore 6 alle ore 9 e dalle 18 alle 21. Alla protesta aderisce anche il personale di Italo.
Disagi anche per chi vola: restano anche in questo caso le tutele previste dalla legge, come specifica il sito Enac (qui l'elenco dei voli garantiti). Quindi sono garantiti «tutti i voli, inclusi i voli charter, schedulati in partenza nelle fasce orarie 7-10 e 18-21; tutti i voli charter da/per le isole regolarmente autorizzati o notificati anteriormente alla data di proclamazione dello sciopero» così come i collegamenti con le isole con unica frequenza giornaliera.
Assicurato anche «l’arrivo a destinazione di tutti i voli nazionali in corso al momento dell'inizio dello sciopero, la partenza di tutti i voli schedulati in orari che precedono il via all’astensione e ritardati per cause indipendenti dalla volontà delle parti, l’arrivo a destinazione negli aeroporti nazionali dei voli internazionali con orario stimato non oltre trenta minuti primi dall'inizio dello sciopero stesso».
Per quanto riguarda infine i voli intercontinentali, sono confermati «tutti i collegamenti intercontinentali in arrivo compresi transiti su scali nazionali nonché seguenti voli intercontinentali in partenza».
Si fermano anche i lavoratori del trasporto pubblico locale (metro, bus e tram): da Roma a Napoli e Firenze. A proclamare lo sciopero sono, in questo caso, Usb Lavoro Privato, Cub, Sgb, Cobas. Il servizio sarà garantito esclusivamente durante le fasce di legge: da inizio servizio alle 8.29 e dalle 17 alle 19.59.
Non sono previsti invece disagi a Milano, dove possibili interruzioni sono previste per domenica 30 novembre. L'organizzazione sindacale Confial ha proclamato un’agitazione di 4 ore, con stop possibile delle linee dalle 8.45 alle 12.45.
[post_title] => Sciopero del 28 novembre: a rischio i viaggi in treno e in aereo
[post_date] => 2025-11-27T13:52:10+00:00
[category] => Array
(
[0] => trasporti
)
[category_name] => Array
(
[0] => Trasporti
)
[post_tag] => Array
(
[0] => topnews
)
[post_tag_name] => Array
(
[0] => Top News
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1764251530000
)
)
[4] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 502291
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Dal 6 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026 ad Assisi eventi, mercatini, spettacoli itineranti, presepi diffusi, testimonianze di pace, festival di musica medievale natalizia, trekking delle feste, con celebri opere d’arte contemporanea proiettate sulle principali facciate di chiese e monumenti della città, attraverso spettacolari proiezioni luminose. Un progetto originale, immersivo, nuovo, coinvolgente, per un’esperienza unica che trasforma il centro storico in una sorta di galleria d’arte a cielo aperto, lanciando al mondo un messaggio potente di speranza e bellezza.
Le immagini proiettate sono frutto del lavoro congiunto di storici dell’arte e lighting designer, supportati da strumenti digitali. A ispirare i creativi, artisti come Chagall, Magritte, Klimt, Köder, Picasso, che testimoniano la pace attraverso elementi tratti da alcune delle loro creazioni più famose. Cuore del progetto è piazza del Comune, dove la tematica “Pace sulla Terra” viene interpretata attraverso una selezione di alcune opere di Banksy, il più grande street artist contemporaneo, che ha portato ad Assisi la propria arte rivoluzionaria con la mostra “Peace on Earth”, visitabile alla Rocca Maggiore fino all’11 gennaio 2026.
È la prima volta che l’arte contemporanea viene utilizzata per animare il Natale attraverso la tecnica dell’illuminazione mappata di chiese e monumenti, che da anni rende iconiche e speciali le luci natalizie ad Assisi.
L’accensione è prevista il 6 dicembre prossimo, alle ore 17.00, insieme all’albero in piazza del comune. Un momento speciale, perché il Natale di pace, luce e incontro di Assisi sarà acceso simbolicamente da Betlemme, la città dove è nato Gesù, gemellata con quella di San Francesco dal 1989, all’insegna dei valori della fratellanza.
Nel cuore della città, ci saranno presepi artistici diffusi in angoli caratteristici, mostre presepiali e presepi speciali davanti alla Basilica inferiore di San Francesco e nel chiostro della Basilica di Santa Maria degli Angeli. Nel Palazzo Monte Frumentario, nella Galleria Le Logge e nel Palazzo del Capitano del Perdono, in mostra una straordinaria collezione di presepi (circa 800) provenienti da tutto il mondo.
Nelle frazioni del territorio assisano (Armenzano e Petrignano), i tradizionali presepi viventi, per i quali è previsto un servizio navetta gratuito dal centro storico. Il presepe di Petrignano, per prima volta raggiungerà il cuore di Assisi, con il corteo storico e la rievocazione della Natività nei vicoli della città.
Immancabile, il 31 dicembre, la festa di Capodanno in Piazza con live show di “Antonio Ballarano Band”. Il 6 gennaio grande attesa per la Befana in piazza, che si calerà dalla Torre del Popolo, con calze per tutti bambini.
[post_title] => Assisi, arte e tecnologia protagoniste dal 6 dicembre al 6 gennaio
[post_date] => 2025-11-24T12:04:44+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1763985884000
)
)
[5] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 502065
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Las Vegas ha compiuto 120 anni. Fondata nel 1905 come stazione ferroviaria nel deserto del Nevada, è diventata una destinazione globale, capace di trasformarsi ogni giorno. Oggi si definisce “La capitale mondiale dello sport e dell’intrattenimento” ed è una potenza globale nel turismo e nell'ospitalità. Dalla legalizzazione del gioco d'azzardo nel 1931 all'apertura dell'Hotel Flamingo nel 1946, Las Vegas è diventata una destinazione iconica e vibrante e dal 1959 accoglie i suoi visitatori con il cartello "Welcome to Fabulous Las Vegas"! Sin dagli anni ‘60 e ‘70 personaggi di fama internazionale come Elvis Presley hanno contribuito a farne non solo un “parco giochi”, ma anche la location per spettacoli di intrattenimento di alto livello.
Nel 1989 è poi iniziato il trend dei “megaresort”: il primo fu il Mirage, quindi vennero costruiti i resort a tema che dominarono gli anni ‘90 come il Luxor Las Vegas, il Bellagio Resort & Casino, il New York New York Hotel & Casino, il Paris Las Vegas Hotel & Casino e il The Venetian Resort Las Vegas, strutture suggestive che hanno trasformato la Strip in un mondo fantasy immersivo, portando a Las Vegas anche il Campanile di San Marco e i canali di Venezia, la Tour Eiffel e i bistrot di Parigi e la Statua della Libertà New York. «La storia di Las Vegas è caratterizzata da una visione audace, resilienza e immaginazione senza limiti. - afferma Steve Hill, presidente e ceo della Las Vegas Convention and Visitors Authority - Abbiamo celebrato 120 incredibili anni e vogliamo rendere omaggio alle persone, alle collaborazioni e all'innovazione che hanno reso Las Vegas un luogo unico al mondo. Siamo solo all'inizio».
Infatti nel corso degli anni la città ha continuato a reinventarsi aprendo le porte a concerti di livello mondiale, a show di ogni genere musicale e di magia, a eventi di grande richiamo, ad attrazioni coinvolgenti e agli sport professionistici. Se la suggestiva e immensa The Sphere stabilisce un nuovo standard per l'intrattenimento coinvolgente, strutture come l'Allegiant Stadium e la T-Mobile Arena aprono la strada allo sport e alle opportunità. Sono infatti arrivati i Vegas Golden Knights, i Raiders, le Las Vegas Aces, la Formula 1 e grandi eventi come il Super Bowl LVIII e WrestleMania 41. Nel 2027 è in programma la College Football Playoff Championship, mentre nel 2028 si terrà la NCAA Men's Final Four e la Major League Baseball farà di Las Vegas la sua casa con gli Athletics in uno stadio all'avanguardia, da 33.000 posti, la cui costruzione inizierà quest'anno.
Chiara Ambrosioni
[gallery ids="502073,502072,502071"]
[post_title] => Las Vegas: capitale mondiale dell'intrattenimento e dello sport
[post_date] => 2025-11-20T13:25:12+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1763645112000
)
)
[6] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 501859
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => La winter season 25/26, appena iniziata, si prospetta senza precedenti per l’aeroporto Sandro Pertini di Torino grazie ai risultati record e al potenziamento delle operazioni Ryanair. La compagnia ha raggiunto i 20 milioni di passeggeri trasportati da/per Torino dal 1999, anno del primo storico collegamento con Londra Stansted, e ha recentemente basato un terzo aereo, segnando un ulteriore salto di qualità. È previsto anche un nuovo investimento di 100 milioni di dollari, che porta a 300 milioni complessivi il valore della presenza Ryanair sulla base torinese.
Negli ultimi quattro anni lo scalo ha registrato una crescita continua, passando da 3,9 milioni di passeggeri del pre-Covid ai 4,7 milioni del 2023, un trend trainato soprattutto dall’espansione di Ryanair, che «per lo scalo torinese rappresenta il 50% circa del volato», come sottolineato da Paolo Papale, direttore sviluppo aviation di Torino Airport. Fabrizio Francioni, head of communications Italy di Ryanair, ha rimarcato che «la collaborazione con Sagat e la competitività dell’aeroporto di Torino nel contesto italiano oggi consentono di guardare a nuovi sviluppi delle operazioni».
La stagione invernale più grande di sempre per Ryanair a Torino Airport prevede 31 rotte, due nuove destinazioni - Liverpool e Pescara, quest’ultima in continuità con l’operatività estiva - e un potenziamento delle frequenze su 16 collegamenti, tra cui Dublino, Londra, Manchester, Madrid, Marrakesh, Trapani, Belfast, Birmingham, Bristol, Londra Luton e Shannon. Alcuni di questi collegamenti sono dedicati agli sciatori del Nord Europa che scelgono le montagne piemontesi per le vacanze invernali.
Nel complesso, l’offerta raggiunge 368 voli a settimana (+30%) e oltre 2.300 posti di lavoro supportati dal vettore tra diretto e indotto, confermando Ryanair come uno dei principali driver di crescita del territorio. Il freno a ulteriori investimenti resta l’addizionale comunale, ha ribadito la compagnia. Francioni ha comunque evidenziato che «la qualità operativa dell’aeroporto di Torino e il lavoro condiviso con Sagat favoriscono prospettive di crescita e una programmazione invernale particolarmente articolata».
(Federica De Luca)
[post_title] => Ryanair al Torino Airport con 31 rotte e due nuove destinazioni per la winter 2025-26
[post_date] => 2025-11-19T09:25:21+00:00
[category] => Array
(
[0] => trasporti
)
[category_name] => Array
(
[0] => Trasporti
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1763544321000
)
)
[7] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 501771
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => [caption id="attachment_501828" align="alignleft" width="300"] Giulio Picchi[/caption]
“Sartoria Cibrèo” nasce nel 2020, ma l’esperienza di famiglia parte da lontano, fin dal 1979, quando il papà di Giulio Picchi, titolare e attuale coo del gruppo, avviò un progetto di ristorazione che nel tempo ha saputo ampliarsi e reinventarsi, mantenendo intatto l'entusiasmo dei primi giorni.«Siamo nati a Firenze e in città si concentra la nostra attività. E’ stato il mercato stesso a indicarci la via da seguire, con una richiesta sempre maggiore che, facendo perno sulla ristorazione, andava ad abbracciare la realizzazione di eventi e l’ampliamento ad altre attività di scoperta del territorio».
Il progetto
Il progetto “Sartoria” del gruppo Cibrèo - quest'ultima è una parola mutuata dal fiorentino antico che indica un insieme di cose buone – si è via via arricchito di nuovi contenuti e oggi l’azienda di famiglia è in grado di organizzare eventi su misura per due sole persone o per centinaia di clienti. «Senza mai snaturare la nostra identità, che affonda le sue radici nella ristorazione autentica, in aderenza alle tradizioni locali del nostro territorio. Attualmente, “Sartoria” è il ramo d’azienda che cresce in modo più veloce e anche il 2025 è andato forte, malgrado la stagionalità sia cambiata iniziando a premiare mesi di spalla come ottobre e novembre».
Opportunità da cogliere
La capacità di cogliere nuove opportunità si è tradotta ad esempio nell’apertura del nuovo Cibrèo Ristorante & Cocktail Bar all’interno dell’Helvetia & Bristol di Firenze. Ma anche nella messa a punto di tutta una serie di servizi su misura.
«Quello del cibo è un linguaggio universale, che parla al cuore. Il nostro punto di forza è la certezza di contribuire alla salvaguardia di un territorio, con tutte le sue peculiarità. Lavoriamo a contatto con persone che hanno la gioia di concedersi una cena fuori casa; il nostro è un lavoro faticoso ma estremamente appagante. Da romantici e sognatori quali siamo, continueremo ad alzare l’asticella».
Attività per tutti
Lavorando intorno al concetto di ristorazione, si possono declinare moltissime altre attività ed è proprio questa la forza di Sartoria Cibrèo: «Per chi lo desidera, siamo in grado di organizzare tantissime attività legate al territorio: tour in van, escursioni in bicicletta, visite a realtà locali e aziende produttrici di alimenti, corsi per imparare a realizzare oggetti di ceramica. Il tutto in stretto contatto con gli artigiani locali delle botteghe del quartiere di Sant’Ambrogio a Firenze».
Il gruppo Cibrèo non persegue però la crescita a tutti i costi: «Vogliamo mantenere intatta la nostra identità – aggiunge il manager -. E' giusto allargare la conoscenza del marchio, senza però snaturarci e mantenendo inalterata la fedeltà ai principi di sempre».
I mercati esteri
Questa vision sartoriale non impedisce però di guardare all’estero, con il mercato Usa che resta il principale ma con ottime potenzialità di sviluppo anche a Oriente. «Le culture asiatiche sono molto consolidate, con un modo di approcciare il cibo diverso dal nostro ma di grande sostanza e tradizione. Una sfida interessante, che abbiamo colto con dinamismo fin dagli anni Ottanta, quando aprimmo un nostro ristorante a Tokyo».
Da allora la strada percorsa è stata lunga, ma la filosofia che guida il servizio è rimasta la stessa: «L’evoluzione è una componente necessaria, ma nella nostra missione serve anche coerenza di intenti e consolidamento». La sfida è aperta.
[gallery ids="501829,501830,501832,501833,501834,501835"]
[post_title] => Sartoria Cibrèo, Picchi: «La ristorazione per proteggere il territorio»
[post_date] => 2025-11-18T11:14:09+00:00
[category] => Array
(
[0] => incoming
)
[category_name] => Array
(
[0] => Incoming
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1763464449000
)
)
[8] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 501589
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => [caption id="attachment_501594" align="alignright" width="300"] Marcin Przybysz, Bartosz Szymczak e Barbara Minczewa[/caption]
La Polonia vuole farsi conoscere anche come destinazione per turismo enogastronomico: dalla tipicità ai produttori locali al fine dining, forte di una new wave di chef e cultura che sta facendo riscoprire letteralmente la cucina polacca e le sue produzioni. Barbara Minczewa, direttore dell'Ente del Turismo della Polonia, vede la gastronomia come uno dei driver principali per intercettare i flussi turistici qualificati, in particolare il segmento giovane alla ricerca di esperienze autentiche.
«Una Polonia diversa dai soliti cliché che ci sono stati per anni», ha dichiarato Minczewa durante l'evento "Armonie di Sapori. Viaggio gastronomico da Varsavia a Milano" Il Paese, destination partner di Guida Michelin da tre anni, conta oggi cinque città e cinque regioni polacche inserite nella prestigiosa guida, con numerosi ristoranti stellati che rappresentano il nuovo corso della ristorazione nazionale.
«Le città d'arte continuano ad essere il nostro primo importante prodotto, ma sempre più turisti sono attratti dal turismo esperienziale e sostenibile», afferma la direttrice dell'ente. L'offerta si amplia includendo le foreste primordiali che ospitano i bisonti europei, animali che vivono esclusivamente in Polonia, elemento distintivo per il segmento nature-based.
Il Paese, che conta 16 regioni con forte identità territoriale, punta sulla regionalità come asset competitivo nel mercato italiano. e si concentra anche sulla valorizzazione delle specificità locali.
Chef protagonisti del rilancio
L'operazione di marketing territoriale ha visto protagonisti due chef di eccellenza di Varsavia: Marcin Przybysz del ristorante Epoka e Bartosz Szymczak del ristorante Rozbrat 20 (1 stella Michelin). Entrambi rappresentano la nuova generazione di chef polacchi che, dopo esperienze formative internazionali in Regno Unito, Svizzera, Danimarca e Italia, sono tornati in patria per reinterpretare la tradizione culinaria nazionale.
«Dopo la Seconda Guerra Mondiale e il periodo comunista abbiamo perso la nostra cultura e le tradizioni gastronomiche», ha spiegato Przybysz durante la presentazione. Il suo ristorante Epoka utilizza esclusivamente ricettari polacchi antecedenti al 1939, con un menu che riporta le date originali delle ricette e una mappa della Polonia con i prodotti del territorio.
La scoperta? La cucina polacca va molto oltre i luoghi comuni che vedono in menu patate, cavoli o gulash, ma si arricchisce di molti vegetali, funghi, anche tartufo, pesce, e il pregiato caviale locale.
La strategia di educazione del mercato
Il progetto gastronomico polacco include una componente educativa rivolta sia al mercato interno che a quello internazionale. «Vogliamo insegnare alle persone, educarle, perché crediamo di poter tornare sulla giusta strada», ha sottolineato Przybysz, evidenziando come l'operazione miri a creare consapevolezza anche tra gli operatori polacchi stessi.
L'iniziativa si inserisce in un più ampio piano di promozione turistica che vede nella gastronomia uno strumento di narrazione territoriale. «La gastronomia racconta molto del popolo e del territorio», conferma Minczewa, sottolineando il potenziale ancora inespresso della destinazione in questo segmento.
[post_title] => La Polonia punta sulla gastronomia per attrarre il turismo italiano
[post_date] => 2025-11-14T11:56:17+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1763121377000
)
)
)
{
"size": 9,
"query": {
"filtered": {
"query": {
"fuzzy_like_this": {
"like_text" : "1959"
}
},
"filter": {
"range": {
"post_date": {
"gte": "now-2y",
"lte": "now",
"time_zone": "+1:00"
}
}
}
}
}, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } }
}{"took":43,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":127,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"503964","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"La storia come asset strategico, la montagna come infrastruttura economica. Parte da qui il nuovo capitolo del Park Hotel des Dolomites di Borca di Cadore, raccontato nel volume “Il Park Hotel des Dolomites – Centovent’anni di storia ai piedi dei giganti”, curato da Alberto Beggiolini con la prefazione di Graziano Debellini, presidente di ThH Group. Un libro che rappresenta un vero e proprio strumento di posizionamento culturale e territoriale in vista di Milano-Cortina 2026.\r\n\r\nSorto nel 1904 tra Pelmo e Antelao come palace hotel destinato all’aristocrazia europea, il Park Hotel è uno degli edifici più iconici del Cadore. La sua lunga traiettoria – da albergo di lusso a ospedale militare durante le guerre mondiali, poi collegio, convitto e centro di accoglienza – racconta un secolo di trasformazioni sociali ed economiche della montagna italiana. Oggi la struttura rinasce grazie a Th Group, tornando al centro di una strategia che intreccia ospitalità, identità e sviluppo locale.\r\nIl volume\r\nIl volume ripercorre questa metamorfosi attraverso documenti storici, testimonianze e un ampio apparato fotografico, ricordando anche gli ospiti illustri che hanno attraversato queste sale – da Guglielmo Marconi a Gabriele D’Annunzio, da Eleonora Duse a un giovane Franklin Delano Roosevelt – e il profondo legame con le comunità della Val Boite. Non manca un capitolo dedicato alle Olimpiadi invernali di Cortina 1956, primo grande momento di apertura internazionale per queste valli, oggi nuovamente al centro della scena globale.\r\n\r\nUna centralità confermata anche dai dati. Secondo una ricerca realizzata da SocialCom, l’attenzione verso Milano-Cortina 2026 è in forte crescita sui social: negli ultimi dodici mesi si contano 655 mila conversazioni e oltre 20 milioni di interazioni, con un incremento del +133% negli ultimi sei mesi. Il sentiment globale è positivo nel 90% dei casi, trainato soprattutto da Stati Uniti e Paesi asiatici. In Italia si registrano 212 mila conversazioni e 9 milioni di interazioni, con un sentiment positivo all’84%.\r\n\r\nAl centro del dibattito emerge con forza il tema della legacy olimpica: infrastrutture, sostenibilità, identità e impatto sui territori alpini rappresentano il cuore della conversazione. Milano-Cortina 2026 viene percepita non solo come un grande evento sportivo, ma come una leva di sviluppo per l’intero arco alpino, capace di generare visibilità, investimenti e nuove traiettorie turistiche anche per le destinazioni “minori”.\r\n\r\nÈ in questo scenario che si inserisce la strategia di Th Group, uno dei principali operatori italiani dell’ospitalità leisure. Partecipato da Cassa Depositi e Prestiti e Istituto Atesino di Sviluppo, il gruppo gestisce oltre 30 strutture tra mare, montagna, lago e città d’arte attraverso il brand Th Resorts, ed è attivo anche nel tour operating con Baobab. Nato quasi cinquant’anni fa dalla gestione di un rifugio sull’Adamello, Th ha costruito nel tempo una leadership solida nel segmento montano, con 1.300 camere, un forte know-how operativo e una capacità riconosciuta di generare marginalità.\r\n\r\nNel 2025 il fatturato del gruppo sfiora i 300 milioni di euro, con circa 4.000 collaboratori che diventano oltre 11 mila considerando l’indotto nei periodi di alta stagione. Un modello industriale che affianca alla crescita dimensionale l’investimento sulle competenze: Th Resorts è tra i promotori della Scuola Italiana di Ospitalità, fondata insieme alla Fondazione Cdp, per formare i manager del futuro e rafforzare la qualità del sistema turistico italiano.\r\n\r\nLa rinascita del Park Hotel des Dolomites si inserisce così in una visione più ampia: la montagna non come prodotto stagionale, ma come piattaforma economica permanente, capace di coniugare ospitalità, cultura, paesaggio e comunità. Una prospettiva che guarda oltre l’appuntamento olimpico, puntando a trasformare l’attenzione globale in valore duraturo per i territori.\r\n\r\n(Enzo Scudieri)","post_title":"Montagna come asset economico: Th Group e il nuovo corso","post_date":"2025-12-16T09:56:42+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1765879002000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"503550","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Air Dolomiti accoglie in flotta il primo Embraer 195 (ex Austrian Airlines) che inizierà le operazioni a marzo 2026.\r\n\r\nPrende così quota l'ambizioso programma di sviluppo che proseguirà fino al 2028 e che prevede l’inserimento graduale di 13 E195, destinati a sostituire progressivamente i nove E190 da 108 posti, incrementando la flotta dalle attuali 26 unità a 30 aeromobili complessivi. Un passo decisivo per migliorare efficienza e capacità.\r\n\r\nUn percorso di espansione e crescita che non riguarda unicamente la flotta, ma anche la rete di destinazioni. Per la stagione invernale 2025/26, dall’hub di Francoforte sarà infatti possibile raggiungere 18 mete, con l’ingresso di novità di grande rilievo come Amsterdam, Birmingham, Bordeaux, Basilea, Praga e Zurigo. Da Monaco le destinazioni servite sono 15, tra cui tre nuovi collegamenti verso Lubiana, Lussemburgo e Zurigo. Una proposta sempre più ricca, capace di rispondere alle esigenze di un pubblico in costante crescita.\r\n\r\nParallelamente Air Dolomiti ha ampliato le proprie operazioni all’interno del Gruppo Lufthansa, avviando attività per conto di Austrian Airlines e gestendo i collegamenti sull’hub di Vienna da Milano Linate, Bologna e Venezia oltre che da Belgrado e Kosice.\r\n\r\nLa performance 2025\r\n\r\nEntro fine 2025 la compagnia stima di trasportare oltre 4 milioni di passeggeri, più di 53.000 voli operati e un load factor del 75%. Migliorano anche puntualità e regolarità delle operazioni, sostenute da un team in crescita costante, che raggiunge gli oltre 1.100 dipendenti.\r\n\r\n“Con la stagione invernale serviamo 50 destinazioni in 15 Paesi dagli hub di Francoforte, Monaco e Vienna e dalle basi operative di Verona, Venezia e Firenze. Un network ampio, che riflette il ruolo sempre più centrale della compagnia nel sistema del Gruppo Lufthansa. Chiudiamo il 2025 con basi solide e una direzione chiara: rafforzare il nostro ruolo nel gruppo, aumentare efficienza e competitività, investire in aeromobili e persone e continuare a crescere in modo sostenibile” commenta Steffen Harbarth, ceo di Air Dolomiti.","post_title":"Espansione Air Dolomiti: \"Ruolo sempre più centrale nel gruppo Lufthansa\"","post_date":"2025-12-10T14:22:48+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1765376568000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502711","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Las Vegas sorprende il visitatore in cerca di una vacanza alternativa con una vasta scelta di attività all'aperto: 40 km a nord dalla Strip si possono indossare le scarpe da trekking per percorrere uno dei 26 sentieri del Red Rock Canyon, che superano i 65km di lunghezza e offrono percorsi adatti a ogni escursionista e cavallerizzo.\r\n\r\nPer chi vuole invece scattare fotografie uniche tra rocce di arenaria rossa o scoprire la variegata fauna locale, con mufloni e lucertole colorate, a un’ora da Las Vegas si trova il Valley of Fire State Park. In meno di un’ora si raggiunge anche l'area alpina del Mount Charleston: ideale per le passeggiate estive e adatta allo sci e allo snowboard durante l’inverno.\r\n\r\nQuesto territorio del Nevada è perfetto anche per chi ama viaggiare su un lussuoso fuoristrada: seguendo il tour Red Rock Rocky Gap Off-Road, in 4 ore si raggiunge la città fantasma di Eldorado. Si possono anche lasciare i sentieri battuti per vivere emozionanti avventure: il SunBuggy Fun Rentals propone percorsi su veicoli fuoristrada personalizzati progettati con roll-bar a 360 gradi per garantire la massima sicurezza, mentre i tour di Pink Adventure Tours esplorano il terreno desertico accidentato. Per gli appassionati di auto Las Vegas ha pensato anche al circuito Speedvegas, ispirato alla Formula1: 2km con 10 curve mozzafiato e lunghi rettilinei ad alta velocità su cui guidare supercar come Ferrari, Lamborghini o Porsche. È parte della ricca offerta di intrattenimento anche il Dig This Vegas: un parco giochi dove guidare ruspe e bulldozer e dedicarsi alle costruzioni con l’intera famiglia.\r\n\r\nUn modo alternativo per scoprire Las Vegas senza lasciare il centro è un viaggio con la SlotZilla Zipline che corre sopra Fremont Street e consente di percorrere 300m raggiungendo i 56km orari di velocità. Si possono anche vivere avventure rilassanti o emozionanti sull’acqua: non lontano dalla Strip di Las Vegas c’è un lago di circa 1,5km2 dove praticare attività acquatiche. Dal kajak alla stand-up paddleboard, dal flyboard al jetpack, fino all'e-foiling: una tavola da surf a idrogetto elettrica per planare sulla superficie del lago. Anche la Lake Mead National Recreation Area è un’oasi d’acqua nel deserto con oltre 750 miglia di costa. Tante le esperienze disponibili, tra cui una crociera di 90 minuti fino alla diga Hoover, a bordo di un battello a ruota a pale.\r\n\r\nDopo aver vissuto una giornata di scoperta si torna alle architetture futuristiche di Las Vegas, alle vivaci arcade e ai luminosi teatri dove immergersi nell’offerta di intrattenimento della città, in continua evoluzione. Emozionante la visita dell’immensa The Sphere: dall’esterno uno schermo led sferico brilla sulla città, mentre all’interno lo spettatore si immerge nella proiezione rinnovata e adattata allo schermo de Il Mago di Oz. La pellicola è quella interpretata da Judy Garland nel 1939 e, ancora oggi, conquista gli spettatori dimostrando di essere la Favola per antonomasia degli Stati Uniti. Ricco e variegato il programma degli eventi e spettacoli allestiti nelle diverse e sontuose location della città: dallo show colorato Absinthe al Mad Apple del Cirque de Soleil, dai concerti agli spettacoli di magia, alle commedie, ai tanti stupefacenti shows. Senza dimenticare le citazioni del passato, come il divertente e coinvolgente Disco Show proposto da The Linq Hotel al ritmo degli anni ‘70.\r\n(Chiara Ambrosioni)\r\n\r\n[gallery ids=\"502715,502712,502714\"]","post_title":"Las Vegas: patria dello spettacolo e di un’inaspettata offerta di attività outdoor","post_date":"2025-12-01T11:15:00+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1764587700000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502556","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Venerdì nero per i trasporti domani, 28 novembre 2025: la mobilitazione indetta dai sindacati di base Cobas, Usb, Sgb e Cub coinvolgerà inoltre sanità, scuola e altri servizi pubblici.\r\n\r\nIl gruppo Ferrovie dello Stato ha già avvertito che l'agitazione è prevista dalle ore 21 di giovedì alle ore 21 di venerdì. Garantite le solite fasce orarie dalle ore 6 alle ore 9 e dalle 18 alle 21. Alla protesta aderisce anche il personale di Italo. \r\n\r\nDisagi anche per chi vola: restano anche in questo caso le tutele previste dalla legge, come specifica il sito Enac (qui l'elenco dei voli garantiti). Quindi sono garantiti «tutti i voli, inclusi i voli charter, schedulati in partenza nelle fasce orarie 7-10 e 18-21; tutti i voli charter da/per le isole regolarmente autorizzati o notificati anteriormente alla data di proclamazione dello sciopero» così come i collegamenti con le isole con unica frequenza giornaliera. \r\n\r\nAssicurato anche «l’arrivo a destinazione di tutti i voli nazionali in corso al momento dell'inizio dello sciopero, la partenza di tutti i voli schedulati in orari che precedono il via all’astensione e ritardati per cause indipendenti dalla volontà delle parti, l’arrivo a destinazione negli aeroporti nazionali dei voli internazionali con orario stimato non oltre trenta minuti primi dall'inizio dello sciopero stesso». \r\n\r\nPer quanto riguarda infine i voli intercontinentali, sono confermati «tutti i collegamenti intercontinentali in arrivo compresi transiti su scali nazionali nonché seguenti voli intercontinentali in partenza».\r\n\r\nSi fermano anche i lavoratori del trasporto pubblico locale (metro, bus e tram): da Roma a Napoli e Firenze. A proclamare lo sciopero sono, in questo caso, Usb Lavoro Privato, Cub, Sgb, Cobas. Il servizio sarà garantito esclusivamente durante le fasce di legge: da inizio servizio alle 8.29 e dalle 17 alle 19.59.\r\n\r\nNon sono previsti invece disagi a Milano, dove possibili interruzioni sono previste per domenica 30 novembre. L'organizzazione sindacale Confial ha proclamato un’agitazione di 4 ore, con stop possibile delle linee dalle 8.45 alle 12.45. ","post_title":"Sciopero del 28 novembre: a rischio i viaggi in treno e in aereo","post_date":"2025-11-27T13:52:10+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":["topnews"],"post_tag_name":["Top News"]},"sort":[1764251530000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502291","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Dal 6 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026 ad Assisi eventi, mercatini, spettacoli itineranti, presepi diffusi, testimonianze di pace, festival di musica medievale natalizia, trekking delle feste, con celebri opere d’arte contemporanea proiettate sulle principali facciate di chiese e monumenti della città, attraverso spettacolari proiezioni luminose. Un progetto originale, immersivo, nuovo, coinvolgente, per un’esperienza unica che trasforma il centro storico in una sorta di galleria d’arte a cielo aperto, lanciando al mondo un messaggio potente di speranza e bellezza.\r\n\r\nLe immagini proiettate sono frutto del lavoro congiunto di storici dell’arte e lighting designer, supportati da strumenti digitali. A ispirare i creativi, artisti come Chagall, Magritte, Klimt, Köder, Picasso, che testimoniano la pace attraverso elementi tratti da alcune delle loro creazioni più famose. Cuore del progetto è piazza del Comune, dove la tematica “Pace sulla Terra” viene interpretata attraverso una selezione di alcune opere di Banksy, il più grande street artist contemporaneo, che ha portato ad Assisi la propria arte rivoluzionaria con la mostra “Peace on Earth”, visitabile alla Rocca Maggiore fino all’11 gennaio 2026.\r\n\r\nÈ la prima volta che l’arte contemporanea viene utilizzata per animare il Natale attraverso la tecnica dell’illuminazione mappata di chiese e monumenti, che da anni rende iconiche e speciali le luci natalizie ad Assisi.\r\n\r\nL’accensione è prevista il 6 dicembre prossimo, alle ore 17.00, insieme all’albero in piazza del comune. Un momento speciale, perché il Natale di pace, luce e incontro di Assisi sarà acceso simbolicamente da Betlemme, la città dove è nato Gesù, gemellata con quella di San Francesco dal 1989, all’insegna dei valori della fratellanza.\r\n\r\n \r\n\r\nNel cuore della città, ci saranno presepi artistici diffusi in angoli caratteristici, mostre presepiali e presepi speciali davanti alla Basilica inferiore di San Francesco e nel chiostro della Basilica di Santa Maria degli Angeli. Nel Palazzo Monte Frumentario, nella Galleria Le Logge e nel Palazzo del Capitano del Perdono, in mostra una straordinaria collezione di presepi (circa 800) provenienti da tutto il mondo.\r\n\r\nNelle frazioni del territorio assisano (Armenzano e Petrignano), i tradizionali presepi viventi, per i quali è previsto un servizio navetta gratuito dal centro storico. Il presepe di Petrignano, per prima volta raggiungerà il cuore di Assisi, con il corteo storico e la rievocazione della Natività nei vicoli della città.\r\n\r\nImmancabile, il 31 dicembre, la festa di Capodanno in Piazza con live show di “Antonio Ballarano Band”. Il 6 gennaio grande attesa per la Befana in piazza, che si calerà dalla Torre del Popolo, con calze per tutti bambini.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","post_title":"Assisi, arte e tecnologia protagoniste dal 6 dicembre al 6 gennaio","post_date":"2025-11-24T12:04:44+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1763985884000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502065","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Las Vegas ha compiuto 120 anni. Fondata nel 1905 come stazione ferroviaria nel deserto del Nevada, è diventata una destinazione globale, capace di trasformarsi ogni giorno. Oggi si definisce “La capitale mondiale dello sport e dell’intrattenimento” ed è una potenza globale nel turismo e nell'ospitalità. Dalla legalizzazione del gioco d'azzardo nel 1931 all'apertura dell'Hotel Flamingo nel 1946, Las Vegas è diventata una destinazione iconica e vibrante e dal 1959 accoglie i suoi visitatori con il cartello \"Welcome to Fabulous Las Vegas\"! Sin dagli anni ‘60 e ‘70 personaggi di fama internazionale come Elvis Presley hanno contribuito a farne non solo un “parco giochi”, ma anche la location per spettacoli di intrattenimento di alto livello.\r\n\r\nNel 1989 è poi iniziato il trend dei “megaresort”: il primo fu il Mirage, quindi vennero costruiti i resort a tema che dominarono gli anni ‘90 come il Luxor Las Vegas, il Bellagio Resort & Casino, il New York New York Hotel & Casino, il Paris Las Vegas Hotel & Casino e il The Venetian Resort Las Vegas, strutture suggestive che hanno trasformato la Strip in un mondo fantasy immersivo, portando a Las Vegas anche il Campanile di San Marco e i canali di Venezia, la Tour Eiffel e i bistrot di Parigi e la Statua della Libertà New York. «La storia di Las Vegas è caratterizzata da una visione audace, resilienza e immaginazione senza limiti. - afferma Steve Hill, presidente e ceo della Las Vegas Convention and Visitors Authority - Abbiamo celebrato 120 incredibili anni e vogliamo rendere omaggio alle persone, alle collaborazioni e all'innovazione che hanno reso Las Vegas un luogo unico al mondo. Siamo solo all'inizio».\r\n\r\nInfatti nel corso degli anni la città ha continuato a reinventarsi aprendo le porte a concerti di livello mondiale, a show di ogni genere musicale e di magia, a eventi di grande richiamo, ad attrazioni coinvolgenti e agli sport professionistici. Se la suggestiva e immensa The Sphere stabilisce un nuovo standard per l'intrattenimento coinvolgente, strutture come l'Allegiant Stadium e la T-Mobile Arena aprono la strada allo sport e alle opportunità. Sono infatti arrivati i Vegas Golden Knights, i Raiders, le Las Vegas Aces, la Formula 1 e grandi eventi come il Super Bowl LVIII e WrestleMania 41. Nel 2027 è in programma la College Football Playoff Championship, mentre nel 2028 si terrà la NCAA Men's Final Four e la Major League Baseball farà di Las Vegas la sua casa con gli Athletics in uno stadio all'avanguardia, da 33.000 posti, la cui costruzione inizierà quest'anno.\r\nChiara Ambrosioni\r\n\r\n[gallery ids=\"502073,502072,502071\"]","post_title":"Las Vegas: capitale mondiale dell'intrattenimento e dello sport","post_date":"2025-11-20T13:25:12+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1763645112000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"501859","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"La winter season 25/26, appena iniziata, si prospetta senza precedenti per l’aeroporto Sandro Pertini di Torino grazie ai risultati record e al potenziamento delle operazioni Ryanair. La compagnia ha raggiunto i 20 milioni di passeggeri trasportati da/per Torino dal 1999, anno del primo storico collegamento con Londra Stansted, e ha recentemente basato un terzo aereo, segnando un ulteriore salto di qualità. È previsto anche un nuovo investimento di 100 milioni di dollari, che porta a 300 milioni complessivi il valore della presenza Ryanair sulla base torinese.\r\n\r\nNegli ultimi quattro anni lo scalo ha registrato una crescita continua, passando da 3,9 milioni di passeggeri del pre-Covid ai 4,7 milioni del 2023, un trend trainato soprattutto dall’espansione di Ryanair, che «per lo scalo torinese rappresenta il 50% circa del volato», come sottolineato da Paolo Papale, direttore sviluppo aviation di Torino Airport. Fabrizio Francioni, head of communications Italy di Ryanair, ha rimarcato che «la collaborazione con Sagat e la competitività dell’aeroporto di Torino nel contesto italiano oggi consentono di guardare a nuovi sviluppi delle operazioni».\r\n\r\nLa stagione invernale più grande di sempre per Ryanair a Torino Airport prevede 31 rotte, due nuove destinazioni - Liverpool e Pescara, quest’ultima in continuità con l’operatività estiva - e un potenziamento delle frequenze su 16 collegamenti, tra cui Dublino, Londra, Manchester, Madrid, Marrakesh, Trapani, Belfast, Birmingham, Bristol, Londra Luton e Shannon. Alcuni di questi collegamenti sono dedicati agli sciatori del Nord Europa che scelgono le montagne piemontesi per le vacanze invernali.\r\n\r\nNel complesso, l’offerta raggiunge 368 voli a settimana (+30%) e oltre 2.300 posti di lavoro supportati dal vettore tra diretto e indotto, confermando Ryanair come uno dei principali driver di crescita del territorio. Il freno a ulteriori investimenti resta l’addizionale comunale, ha ribadito la compagnia. Francioni ha comunque evidenziato che «la qualità operativa dell’aeroporto di Torino e il lavoro condiviso con Sagat favoriscono prospettive di crescita e una programmazione invernale particolarmente articolata».\r\n\r\n(Federica De Luca)","post_title":"Ryanair al Torino Airport con 31 rotte e due nuove destinazioni per la winter 2025-26","post_date":"2025-11-19T09:25:21+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1763544321000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"501771","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_501828\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Giulio Picchi[/caption]\r\n\r\n“Sartoria Cibrèo” nasce nel 2020, ma l’esperienza di famiglia parte da lontano, fin dal 1979, quando il papà di Giulio Picchi, titolare e attuale coo del gruppo, avviò un progetto di ristorazione che nel tempo ha saputo ampliarsi e reinventarsi, mantenendo intatto l'entusiasmo dei primi giorni.«Siamo nati a Firenze e in città si concentra la nostra attività. E’ stato il mercato stesso a indicarci la via da seguire, con una richiesta sempre maggiore che, facendo perno sulla ristorazione, andava ad abbracciare la realizzazione di eventi e l’ampliamento ad altre attività di scoperta del territorio».\r\nIl progetto\r\nIl progetto “Sartoria” del gruppo Cibrèo - quest'ultima è una parola mutuata dal fiorentino antico che indica un insieme di cose buone – si è via via arricchito di nuovi contenuti e oggi l’azienda di famiglia è in grado di organizzare eventi su misura per due sole persone o per centinaia di clienti. «Senza mai snaturare la nostra identità, che affonda le sue radici nella ristorazione autentica, in aderenza alle tradizioni locali del nostro territorio. Attualmente, “Sartoria” è il ramo d’azienda che cresce in modo più veloce e anche il 2025 è andato forte, malgrado la stagionalità sia cambiata iniziando a premiare mesi di spalla come ottobre e novembre».\r\nOpportunità da cogliere\r\nLa capacità di cogliere nuove opportunità si è tradotta ad esempio nell’apertura del nuovo Cibrèo Ristorante & Cocktail Bar all’interno dell’Helvetia & Bristol di Firenze. Ma anche nella messa a punto di tutta una serie di servizi su misura.\r\n\r\n«Quello del cibo è un linguaggio universale, che parla al cuore. Il nostro punto di forza è la certezza di contribuire alla salvaguardia di un territorio, con tutte le sue peculiarità. Lavoriamo a contatto con persone che hanno la gioia di concedersi una cena fuori casa; il nostro è un lavoro faticoso ma estremamente appagante. Da romantici e sognatori quali siamo, continueremo ad alzare l’asticella».\r\nAttività per tutti\r\nLavorando intorno al concetto di ristorazione, si possono declinare moltissime altre attività ed è proprio questa la forza di Sartoria Cibrèo: «Per chi lo desidera, siamo in grado di organizzare tantissime attività legate al territorio: tour in van, escursioni in bicicletta, visite a realtà locali e aziende produttrici di alimenti, corsi per imparare a realizzare oggetti di ceramica. Il tutto in stretto contatto con gli artigiani locali delle botteghe del quartiere di Sant’Ambrogio a Firenze».\r\n\r\nIl gruppo Cibrèo non persegue però la crescita a tutti i costi: «Vogliamo mantenere intatta la nostra identità – aggiunge il manager -. E' giusto allargare la conoscenza del marchio, senza però snaturarci e mantenendo inalterata la fedeltà ai principi di sempre».\r\nI mercati esteri\r\nQuesta vision sartoriale non impedisce però di guardare all’estero, con il mercato Usa che resta il principale ma con ottime potenzialità di sviluppo anche a Oriente. «Le culture asiatiche sono molto consolidate, con un modo di approcciare il cibo diverso dal nostro ma di grande sostanza e tradizione. Una sfida interessante, che abbiamo colto con dinamismo fin dagli anni Ottanta, quando aprimmo un nostro ristorante a Tokyo».\r\n\r\nDa allora la strada percorsa è stata lunga, ma la filosofia che guida il servizio è rimasta la stessa: «L’evoluzione è una componente necessaria, ma nella nostra missione serve anche coerenza di intenti e consolidamento». La sfida è aperta.\r\n\r\n[gallery ids=\"501829,501830,501832,501833,501834,501835\"]","post_title":"Sartoria Cibrèo, Picchi: «La ristorazione per proteggere il territorio»","post_date":"2025-11-18T11:14:09+00:00","category":["incoming"],"category_name":["Incoming"],"post_tag":[]},"sort":[1763464449000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"501589","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_501594\" align=\"alignright\" width=\"300\"] Marcin Przybysz, Bartosz Szymczak e Barbara Minczewa[/caption]\r\n\r\nLa Polonia vuole farsi conoscere anche come destinazione per turismo enogastronomico: dalla tipicità ai produttori locali al fine dining, forte di una new wave di chef e cultura che sta facendo riscoprire letteralmente la cucina polacca e le sue produzioni. Barbara Minczewa, direttore dell'Ente del Turismo della Polonia, vede la gastronomia come uno dei driver principali per intercettare i flussi turistici qualificati, in particolare il segmento giovane alla ricerca di esperienze autentiche.\r\n\r\n«Una Polonia diversa dai soliti cliché che ci sono stati per anni», ha dichiarato Minczewa durante l'evento \"Armonie di Sapori. Viaggio gastronomico da Varsavia a Milano\" Il Paese, destination partner di Guida Michelin da tre anni, conta oggi cinque città e cinque regioni polacche inserite nella prestigiosa guida, con numerosi ristoranti stellati che rappresentano il nuovo corso della ristorazione nazionale.\r\n\r\n«Le città d'arte continuano ad essere il nostro primo importante prodotto, ma sempre più turisti sono attratti dal turismo esperienziale e sostenibile», afferma la direttrice dell'ente. L'offerta si amplia includendo le foreste primordiali che ospitano i bisonti europei, animali che vivono esclusivamente in Polonia, elemento distintivo per il segmento nature-based.\r\nIl Paese, che conta 16 regioni con forte identità territoriale, punta sulla regionalità come asset competitivo nel mercato italiano. e si concentra anche sulla valorizzazione delle specificità locali.\r\n\r\nChef protagonisti del rilancio\r\nL'operazione di marketing territoriale ha visto protagonisti due chef di eccellenza di Varsavia: Marcin Przybysz del ristorante Epoka e Bartosz Szymczak del ristorante Rozbrat 20 (1 stella Michelin). Entrambi rappresentano la nuova generazione di chef polacchi che, dopo esperienze formative internazionali in Regno Unito, Svizzera, Danimarca e Italia, sono tornati in patria per reinterpretare la tradizione culinaria nazionale.\r\n\r\n«Dopo la Seconda Guerra Mondiale e il periodo comunista abbiamo perso la nostra cultura e le tradizioni gastronomiche», ha spiegato Przybysz durante la presentazione. Il suo ristorante Epoka utilizza esclusivamente ricettari polacchi antecedenti al 1939, con un menu che riporta le date originali delle ricette e una mappa della Polonia con i prodotti del territorio.\r\n\r\nLa scoperta? La cucina polacca va molto oltre i luoghi comuni che vedono in menu patate, cavoli o gulash, ma si arricchisce di molti vegetali, funghi, anche tartufo, pesce, e il pregiato caviale locale.\r\n\r\nLa strategia di educazione del mercato\r\nIl progetto gastronomico polacco include una componente educativa rivolta sia al mercato interno che a quello internazionale. «Vogliamo insegnare alle persone, educarle, perché crediamo di poter tornare sulla giusta strada», ha sottolineato Przybysz, evidenziando come l'operazione miri a creare consapevolezza anche tra gli operatori polacchi stessi.\r\nL'iniziativa si inserisce in un più ampio piano di promozione turistica che vede nella gastronomia uno strumento di narrazione territoriale. «La gastronomia racconta molto del popolo e del territorio», conferma Minczewa, sottolineando il potenziale ancora inespresso della destinazione in questo segmento.","post_title":"La Polonia punta sulla gastronomia per attrarre il turismo italiano","post_date":"2025-11-14T11:56:17+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1763121377000]}]}}
Montagna come asset economico: Th Group e il nuovo corso
Espansione Air Dolomiti: "Ruolo sempre più centrale nel gruppo Lufthansa"
Las Vegas: patria dello spettacolo e di un’inaspettata offerta di attività outdoor
Sciopero del 28 novembre: a rischio i viaggi in treno e in aereo
Assisi, arte e tecnologia protagoniste dal 6 dicembre al 6 gennaio
Las Vegas: capitale mondiale dell'intrattenimento e dello sport
Ryanair al Torino Airport con 31 rotte e due nuove destinazioni per la winter 2025-26
Sartoria Cibrèo, Picchi: «La ristorazione per proteggere il territorio»

