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17 ottobre 2012 07:51
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Lunga esperienza nel settore incoming, booking individuali e gruppi, cerca occupazione sei ore giornaliere Roma e provincia. Inglese, spagnolo, francese, ottimo uso microsoft office /internet/ posta elettronica, problem solving, autonomia gestionale, capacità di lavorare in team. Stefania, 345 8511817.
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Restyling del logo, una comunicazione maggiormente incisiva e mirata con il mercato, oltre a importanti investimenti in prodotto e tecnologia e un conseguente rafforzamento della rete commerciale. E' la strategia d'integrazione messa in campo dal gruppo Volonline, dopo la recentissima acquisizione del 100% della banca letti e metasearch broker Reisenplatz, già partner di lunga data della compagnia guidata da Lugi Deli.
“L’internazionalizzazione resta uno dei nostri principali obiettivi, anche perché disponiamo dei numeri e dell’esperienza per diventare partner affidabili per prenotare servizi alberghieri in oltre 185 paesi nel mondo” commenta Norman Tassin, chief commercial officer di Reisenplatz.
“Per valorizzare tutto il prodotto del gruppo, a inizio 2023 abbiamo sviluppato il web service del nostro contrattualizzato - aggiunge il cto Volonline, Luca Adami -. Tutti i nostri contratti attraverso le dmc locali, hotel diretti e operatori terzi sono oggi centralizzati dai singoli pm in un unico ambiente, dove non solo siamo nelle condizioni di distribuirlo a tutte le business unit, ma di misurarne pure concretamente la competitività. Anche Reisenplatz è entrato in questa logica di contrattazione e distribuzione integrata”.
Nel frattempo, Reisenplatz registra una considerevole crescita di una delle sue ultime release, vale a dire la business unit dedicata ai mini gruppi (fino a dieci camere per massimo 20 persone) ideata dallo stesso Tassin e lanciata a marzo 2021. “Sono in aumento le richieste non solo dall’Italia ma anche dall’estero - rivela il cco -. Abbiamo praticamente raddoppiato il fatturato rispetto all’anno scorso. Il segreto del successo sta nelle tempistiche della risposta: nell’arco di 24 ore dalla richiesta vengono fornite alle agenzie di viaggi disponibilità, prenotazione con conferma del pricing e contratto. Le destinazioni in questo momento più vendute sono Italia ed Europa, seguite da Emirati Arabi, Stati Uniti e Giappone”.
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[post_content] => Dalla ristrutturazione dello storico hotel Novecento apre a Bologna il Brun, terzo indirizzo felsineo del gruppo Monrif. Il nome del nuovo albergo è un tributo al Grand Hotel Brun, considerato il più prestigioso albergo della città fino alla sua chiusura dopo la Seconda Guerra Mondiale. La struttura si sviluppa su quattro livelli. Il piano terra ospita la hall e lo spazio dedicato alle prime colazioni e al bar, mentre ai piani superiori si collocano le diverse tipologie di camere: 22 unità, di cui sei singole deluxe, nove doppie matrimoniali deluxe, tre junior suite con salotto e doppio bagno e quattro attic junior suite all’ultimo piano. I lavori di restyling sono stati curati dall'dall’architetto Marco Costanzi.
“Il progetto Brun conferma i nostri obiettivi di sviluppo, che ci vedono impegnati nell’implementazione di strutture perfettamente integrate nel contesto in cui sorgono e che, allo stesso tempo, ne sono principale punto di riferimento. – dichiara Nicola Foschini, direttore sviluppo e operazioni della Emiliana Grandi Alberghi (Ega), la partecipata Monrif nel settore dell'ospitalità - Applichiamo un modello gestionale che crea valore per tutti gli stakeholder. Il nostro approccio ci ha permesso di confermare gli obiettivi di crescita, con un incremento del tasso di occupazione nell’ultimo anno del 18,5% e con un passaggio dal terzo al primo posto del nostro competitive-set (fonte Str). I principali indicatori confermano il nostro trend positivo per il 2023 con le tariffe medie salite del 23% e l'ebitda del 24,4% rispetto all'anno scorso. A livello qualitativo abbiamo riscontrato anche un incremento del reputation performance score (rps), passato da 80 a 83,43 (fonte Trust You), mentre sul fronte della corporate social responsibility abbiamo attivato una collaborazione con l’associazione Agpd per l'inserimento di personale differentemente abile con contratto a tempo indeterminato”.
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[post_content] => Voli e tariffe. In poco più di due settimane i prezzi dei biglietti aerei per volare su Sicilia e Sardegna nel periodo natalizio hanno registrato aumenti vertiginosi che raggiungono, a seconda della tratta, punte del +78%. È quanto ha denunciato il Codacons, associazione dalle cui denunce sono scaturite le due indagini dell’Antitrust sul caro-voli in Italia. In particolare l’associazione ha messo a confronto la sua precedente indagine condotta il 2 novembre scorso e relativa alle tariffe dei voli per Sicilia e Sardegna per le partenze a ridosso di Natale, con i dati raccolti oggi sulle piattaforme di prenotazione specializzate, scoprendo che in pochi giorni i prezzi dei biglietti aerei sono schizzati alle stelle.
Il rincaro più forte riguarda la tratta Torino-Cagliari: partendo il 24 dicembre (entro le ore 17) si spendevano 84 euro acquistando il biglietto il 2 novembre scorso (volo di sola andata), mentre oggi servono almeno 150 euro, con un incremento del +78,5%. E proprio i voli da Torino per le isole mostrano un andamento del tutto anomalo: se si parte il 22 o il 23 dicembre, i prezzi risultano inferiori rispetto a quelli venduti a inizio novembre, con una discesa fino al -24% per la tratta Torino-Catania. Questo potrebbe dipendere da un possibile aumento dei collegamenti tra la città piemontese e le isole nel periodo natalizio – ha spiegato il Codacons.
Altre follie
Per volare da Roma a Catania partendo il 22 dicembre, il biglietto passa dagli 82 euro di inizio novembre agli attuali 127 euro, con un aumento del +54,9%; da 94 euro a 140 euro se si parte il 23 dicembre (+48,9%). +34,4% la tratta Roma-Palermo con partenza il 22 dicembre. La tratta Milano-Catania rincara del +48,5% in pochi giorni (da 165 euro a 245 euro partendo il 23 dicembre), mentre da Firenze a Catania occorre mettere in conto una maggiore spesa del +33,7% partendo il 24 dicembre (entro le ore 17): da 181 euro del 2 novembre ai 242 euro attuali.
Proibitivi i biglietti da Bologna: servino 342 euro per volare il 22 dicembre a Palermo (+32,5% su inizio novembre), 314 euro se si parte il 23 dicembre, e 291 euro se si è diretti a Cagliari il 22 dicembre, con un rincaro in questo caso del 64,4% (aumenti superiori al 52% se si parte il 23 o 24 dicembre). Aumentano del 60,7% i prezzi dei voli da Venezia su Cagliari, con il biglietto del 23 dicembre che passa dai 145 euro di inizio novembre agli attuali 233 euro.
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[post_content] => L'industria turistica, presente e futura, sotto la lente di ingrandimento: è quel che promette di svelare l’esclusivo Wtm Global Travel Report che il prossimo 6 novembre sarà presentato in occasione dell'apertura del World Travel Market di Londra.
L'indagine, realizzata in collaborazione con i ricercatori di Tourism Economics - società di Oxford Economics - metterà in luce le ultime tendenze del mondo dei viaggi, evidenziando come stanno cambiando esigenze e desideri dei viaggiatori e le destinazioni emergenti e in crescita per il 2024 e oltre.
L'appuntamento è dunque per lunedì 6 novembre con il "Wtm Presents...A Global Travel Report" che rivelerà il rapporto completo in dettaglio, che sarà seguito da una tavola rotonda: 'The Industry Impact in associazione con Oxford Economics' che si svolgerà dalle 14:15 alle 15:30 all'Elevate Stage.
“Il Wtm Global Travel Report dimostra il nostro impegno nel garantire alla comunità dei viaggiatori la visione più aggiornata delle tendenze che modellano il settore e supporterà le discussioni, gli incontri e la pianificazione che si svolgeranno durante i tre giorni al Wtm - ha spiegato Juliette Losardo, direttrice del Wtm -. Abbiamo collaborato con Oxford Economics, leader nei dati e nell’economia del turismo e il rapporto presenta i risultati della ricerca internazionale, utilizzando un’ampia banca dati che copre quasi 185 paesi in tutto il mondo come destinazioni e come mercati di origine e tutti i principali flussi turistici bilaterali in termini di visite, pernottamenti e sulla spesa, oltre a approfondimenti unici sul settore, il rapporto offre una prospettiva completa sul turismo”.
Il rapporto descrive nel dettaglio l’andamento del mercato nel 2023 e prevede lo sviluppo dei viaggi leisure domestici e internazionali nel 2024. Considera l’impatto di sfide come l’inflazione e la compressione del costo della vita – e confronta le diverse fortune di diverse regioni e mercati. Il Wtm Global Travel Report approfondirà i fattori trainanti della domanda in quest’era post-pandemia, esaminando come e perché i viaggiatori danno priorità alle loro vacanze rispetto ad altri tipi di spesa e considerando le prospettive per i diversi dati demografici.
Gli autori hanno anche studiato le questioni che riguardano il settore dei viaggi, che ha dovuto affrontare crisi come incendi, scioperi e carenza di personale mentre il settore si riprendeva. “Guardando al 2024, questo rapporto è lì per aiutare i delegati a costruire le loro strategie per l’anno a venire e oltre, armati di una comprensione più profonda delle forze che plasmano il futuro del nostro settore”.
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[post_content] => “Abbiamo un buon network sul lungo raggio, ma sicuramente c’è ancora spazio per crescere”: Armando Brunini, amministratore delegato di Sea Aeroporti, sottolinea gli obiettivi della società di gestione degli aeroporti di Milano Malpensa e Linate, in occasione del lancio della winter 2023-24.
“Si tratta di un traffico di qualità: passeggeri, come quelli americani o cinesi, che portano tantissimo non solo all’aeroporto ma al territorio. Quindi ci concentriamo ancor di più in questa direzione”.
Brunini osserva poi come, al di là di un indicatore classico come quello legato al dato di traffico, lo sviluppo di un aeroporto si esprima attraverso “la connettività, specie di mete lontane: e migliore è la connessione, più il territorio è attrattivo”. Malpensa, nella fattispecie, “già nel 2019 era nella top 30 a livello globale per connettività, malgrado non sia hub di alcuna compagnia aerea, in assenza cioè di quella che è una leva potente per lo sviluppo di uno scalo, siamo riusciti ad andare oltre".
In quest’ottica i risultati 2023 sono decisamente positivi, “per numero di rotte, frequenze voli e alternative di compagnie aeree. L’estate scorsa il nostro sistema contava 180 collegamenti diretti rispetto ai 184 del 2019: ci manca ancora qualche collegamento importante, ma ce ne sono alcuni che prima mancavano. Per certi aspetti la connettività è addirittura migliorata: è infatti significativo il dato della percentuale di persone che partendo da Milano possono andare dove vogliono in modo diretto, che è ora all’84% rispetto all’82% del 2019".
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L’Italia come meta esclusiva: è uno dei punti che emerge dallo studio di Enit condotto da Unioncamere con il supporto tecnico di Isnart. Oltre il 20% dei turisti stranieri sceglie le nostre destinazioni espressamente attratti dallo stile di vita italiano, associando al nostro Paese una “allure” di esclusività.
L’indagine diretta alle strutture ricettive italiane, realizzata da Isnart per Enit e Unioncamere a metà settembre 2023, conferma le previsioni di fine luglio, con una crescita delle vendite rispetto al 2019, l’ultimo anno pre-pandemia. Gli operatori segnalano in chiusura d’estate un tasso di occupazione medio delle camere del 75,3% a luglio e dell’85% ad agosto, circa 1 camera in più ogni 10 rispetto al 2019.
Il tasso medio di occupazione camere più elevato si è registrato nelle strutture delle località balneari (89,4%), ma più che positivo è anche il bilancio delle città d’arte (83,3%) e delle strutture in montagna (82,7%).
Dai primi dati di settembre emerge un 60,2% di camere occupate/prenotate già a metà mese, complice il clima ancora caldo che favorisce gli ultimi bagni di sole e mare, oltre alle tradizionali visite di fine estate nelle città d’arte (62,8%).
Le vendite più consistenti nel comparto extralberghiero sono state in luglio (75,9%) e agosto (86,7%), trainate dai campeggi (82,3% luglio, 94,1% agosto), strutture che appaiono continuare a privilegiare le forme di turismo outdoor, più a contatto con la natura. A settembre, invece, va meglio l’hôtellerie (61,9%) dove sono gli hotel di medio-alta categoria a registrare il tasso di occupazione più elevato del periodo (67,1% nei 4-5 stelle). A fronte di una lieve in flessione del turismo di prossimità, l’andamento appare più che compensato dalla crescita dei turisti stranieri rispetto all’estate 2022, segnalata da oltre il 30% degli esercenti, in particolare dei turisti provenienti da Germania, Francia, Belgio e Paesi Bassi.
Quanto alle previsioni per la stagione autunnale, risultano prenotate il 44,8% delle camere offerte per i soggiorni di ottobre, dato già oggi al di sopra del venduto 2019. Per quanto concerne il dato relativo alle prenotazioni per novembre (42,8%) e dicembre (28,7%), complice anche il favorevole calendario dei ponti festivi, esse risultano già superiori a quanto registrato nello stesso periodo del 2022.
In continuità con le strategie di pricing adottate durante la stagione estiva, le tariffe applicate per questo autunno sono più alte di quelle del 2022 per 4 strutture su 10. Una scelta che, unitamente ai buoni risultati ottenuti in termini di vendita già da inizio anno, porta il 45% delle imprese a prevedere di riuscire a conseguire un utile di bilancio a fine anno (dato più del doppio del settembre 2022, quando questa previsione era stata formulata solo dal 20% degli operatori).
[caption id="attachment_453896" align="aligncenter" width="542"] ministro del Turismo Daniela Santanchè[/caption]
“Le tendenze che emergono dallo studio sono un’ulteriore conferma che l’Italia sta intercettando la ripresa del turismo, con un aumento della domanda da parte dei turisti stranieri, i quali vedono nell’Italia – e a ragione – la destinazione ideale per vivere esperienze esclusive all’insegna dello stile di vita italiano che, al pari del ‘Made in Italy’, rappresenta un vero marchio di eccellenza e qualità. Parliamo perlopiù di turisti con redditi di fascia medio-alta e un’importante propensione alla spesa, il che dà vita a quel turismo di alta gamma, che è essenziale per il benessere economico dell’Italia – e lo conferma la proiezione di bilanci in utile per un’azienda turistica su due – in quanto è un segmento che genera entrate significative, crea posti di lavoro, aumenta la visibilità e l’immagine del brand nazionale, stimola altri settori dell’economia e contribuisce, in sintesi, a essere un traino per il turismo tutto, compreso quello a basso costo” commenta il ministro del Turismo Daniela Santanchè.
“L'Italia è benedetta da una bellezza naturale straordinaria, dai paesaggi mozzafiato alla magnificenza del patrimonio artistico, un'opportunità per il turismo dal sempre maggiore potenziale, grazie alla sua straordinaria combinazione di cultura, cucina, bellezze naturali e accessibilità. È un onore complimentarsi con il nostro Paese per il suo impegno nel mantenere e migliorare il suo status di destinazione turistica di prima classe. Con il giusto sostegno e promozione, l'Italia continuerà ad attrarre sempre più turisti” dichiara Ivana Jelinic, Presidente e Ceo ENIT.
Dall’indagine diretta ai turisti in vacanza in Italia, svolta da ISNART per l’Osservatorio sull’Economia del Turismo di Unioncamere e delle Camere di commercio nel corso dell’estate 2023, emerge come il caro prezzi abbia influenzato il profilo di spesa dei molti turisti in questa estate.
Se consideriamo la spesa media giornaliera del turista nell’estate 2023, 71 euro al giorno pro-capite vanno per l’alloggio (tra strutture ricettive e mercato parallelo degli affitti brevi), con un aumento di 15 euro per ogni giorno di vacanza rispetto all’estate 2022 (+27%).
Questo ha portato molti turisti a cercare di risparmiare su altre voci, in particolare sui pasti consumati fuori casa, i divertimenti, lo shopping ma anche la cultura. Non sorprende, quindi, che la spesa media per beni e servizi acquistati sul luogo di vacanza, risultato di 60 euro al giorno a persona, appare ridotta sia rispetto alla scorsa estate (-13%) che a quella del 2019 (-5%). Quando invece si va a considerare la fascia più alto spendente, questa riguarda prevalentemente il turista straniero per il quale la spesa media per l’alloggio sale a 184 euro al giorno a persona (110 euro in più del turista medio straniero in Italia) e per gli acquisti di beni e servizi sul territorio a 209 euro (ovvero quasi il triplo della spesa media). In particolare, il 68% dei turisti stranieri spende in vacanza per l’acquisto di moda ed abbigliamento (contro la media Italia del 30%) ed in acquisti dell’artigianato tipico (25% contro una media Italia del 19%).“Il turismo del lusso inizia a configurarsi come un segmento di mercato in espansione anche per il nostro Paese. La ricerca di “esperienze esclusive” che vedono intrecciarsi il viaggio di lusso, l’alta qualità del “Made in Italy” nelle sue diverse declinazioni ed una forte sensibilità per la sostenibilità dell’offerta, attira crescenti flussi di clientela alto spendente, in particolare internazionale”, sottolinea Loretta Credaro, Presidente di Isnart.
Infine, per quanto concerne la valutazione complessiva della vacanza in Italia, si conferma un forte gradimento espresso dai turisti che visitano il nostro Paese, tanto italiani (voto medio 8,2) che stranieri (voto medio 8,4). A soddisfare pienamente, in particolare, è la ristorazione ed i prodotti dell’enogastronomia locale ed il nostro risultare accoglienti. Giudizi positivi che i turisti condividono sempre più sul web, lasciando recensioni on line, abitudine che riguardava il 39% degli intervistati nell’estate 2022 e che è salita al 47% dei rispondenti di quest’anno. I social più utilizzati sono Instagram (39,7% dei turisti che postano recensioni), Facebook (35,7%) e TripAdvisor (28,8%), seguiti da Google, Booking e Twitter.
Il l web ed i social media sono oramai il primo e più importante veicolo di comunicazione delle eccellenze del Paese, influenzando il 48% dei turisti nella loro scelta della destinazione.
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[post_content] => Un cambio di livrea che va oltre l'aspetto esteriore, ma che porta con sé un'enorme trasformazione dell'esperienza di viaggio, in linea con la trasformazione digitale in corso. Così Saudia ha alzato il sipario sul nuovo look, che presenta tre colori primari: verde, blu e sabbia.
Secondo la compagnia aerea, il verde è stato utilizzato per rappresentare l'orgoglio nazionale, il blu per simboleggiare le ambizioni del Gruppo Saudita, indicando sia i mari che i cieli, mentre il colore della sabbia si ispira alle dune del deserto, rappresentando il ricco patrimonio dell'Arabia Saudita.
«Stiamo vivendo una nuova era e un momento molto emozionante per Saudia - ha commentato Ibrahim Al-Omar, direttore generale del Gruppo Saudia -. La nostra compagnia aerea si è evoluta da un aereo Douglas DC-3 nel 1945 a una moderna flotta di 140 aerei che serve oltre 100 destinazioni, diventando una delle più grandi della regione».
E ancora: «Il nome e il logo di Saudia sono parte integrante della storia e dello sviluppo dell'aviazione del Regno e i nostri dipendenti condividono un legame emotivo speciale con il marchio. Abbiamo incorporato questo ricco patrimonio nella nostra nuova identità, aggiungendo elementi che riflettono il nostro approccio visionario, pronto ad affascinare il mondo»..
La compagnia aerea ha anche introdotto nuove uniformi per il personale di cabina e di terra. Simili alle vecchie divise, sono caratterizzate da colori blu scuro.
Quanto alla 'trasformazione digitale', Saudia è tra i vettori pionieri in Europa, Medio Oriente e Africa nell'integrare l'intelligenza artificiale nell'esperienza del passeggero. La compagnia utilizzerà l'IA come assistente virtuale per i passeggeri: il nuovo servizio è progettato per rispondere a tutte le esigenze di informazione e di viaggio e sfrutterà le capacità di ChatGPT 4 di OpenAI.
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[post_content] => Gli azionisti di maggioranza di Alpitour World, tra i quali il club deal Asset Italia 1, veicolo promosso da Tamburi Investment Partners e di cui Tip è il maggior investitore, che detiene il 59% circa di Alpitour World su basi fully diluted, hanno dato incarico a Goldman Sachs Bank Europe di avviare un processo esplorativo per la valorizzazione delle proprie quote. Il processo prevede l’invio di un teaser a controparti, già individuate, e si articolerà in successive fasi una volta valutate le manifestazioni di interesse che saranno ricevute. E' il comunicato con cui la banca di investimento di Giovanni Tamburi annuncia la messa sul mercato del più grande gruppo turistico italiano.
Stando a quanto riporta Il Sole 24 Ore, in campo sarebbero peraltro già scesi alcuni fondi di private equity, ma anche multinazionali del settore. Il gruppo prevede di chiudere l’esercizio al 31 ottobre 2023 con un fatturato compreso tra i 2,2 e i 2,3 miliardi di euro, nonché con margini operativi lordi (ebitda) compresi tra i 135 e i 145 milioni di euro. Secondo alcune indiscrezioni la valutazione del tour operator, da parte dei soci attuali, sarebbe compresa tra gli 1,3 e gli 1,5 miliardi. Oltre ad Asset Italia 1, gli altri soci attuali della compagnia sono le famiglie Landini, Levi, l'amministratore delegato Gabriele Burgio insieme a ulteriori piccoli azionisti con quote minori.
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[post_content] => E’ record di visitatori al Salone Nautico Internazionale di Genova che ha chiuso con 118 mila 269 unità, il 13,9 per cento in più rispetto all’edizione di 2022.
«Il Salone 2023, oltre ad aver incassato uno straordinario successo di pubblico – spiega Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria - ha ottenuto anche un altro risultato: l’aver cementato il suo legame con la città di Genova, con le sue imprese e il suo tessuto commerciale. Oggi tutto quello che ha rappresentato una debolezza o una ferita nel recente passato è diventato una leva per fare uno scatto di qualità come mai si era visto, non solo qui, ma in nessun comparto e in nessuna città di questo Paese».
1.043 brand esposti, con un incremento del 4,5% rispetto al 2022, un totale di imbarcazioni che ha superato ampiamente le 1.000 unità – da 2 a 40 metri di lunghezza – 143 posti barca in più in acqua grazie all’apertura dei nuovi canali. 184 novità in esposizione e premiere (+9,5% sul 2022). 3.190 sono state le prove in mare.
E, inoltre: 120 tra convegni e workshop, 1.316 i giornalisti accreditati, 2.294 gli articoli pubblicati solo nel periodo di manifestazione, dal 20 al 26 settembre, oltre 11 ore di servizi televisivi dedicati alla manifestazione.
«Questi sono i numeri di un Salone che continua a superarsi anno dopo anno e che, in questa edizione, è andato oltre le nostre stesse aspettative – aggiunge Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica e I Saloni Nautici -Ringrazio la mia squadra che ha lavorato strenuamente a questo risultato, io sono fiero di esserne il timoniere di questo equipaggio. Il nostro obiettivo è diventare la manifestazione numero uno di settore nel mondo. Stiamo lavorando per ottenere questo obiettivo, anche grazie alla stretta collaborazione tra pubblico e privato per far sì che il nuovo Waterfront di Levante, progettato da Renzo Piano, sia il primo quartiere espositivo al mondo tagliato espressamente per la nautica da diporto. Da domani iniziamo a lavorare per la prossima edizione in programma dal 19 al 24 settembre 2024».
Il 63° Salone Nautico Internazionale ha potuto contare sul supporto dell’Agenzia ICE, che ha organizzato insieme a Confindustria Nautica la presenza al Salone Nautico di una delegazione di giornalisti e buyer esteri provenienti da 35 Paesi e da 5 continenti con il progetto di incoming inserito nel Piano di Promozione del Made in Italy del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
«Non era mai successo che dentro il Salone organizzato da Confindustria Nautica si celebrassero al tempo stesso una crescita a due cifre, un quartiere completamente rigenerato disegnato dalla matita di Renzo Piano e la firma con il premier Giorgia Meloni del primo accordo in Italia per utilizzo dei Fondi di Sviluppo e Coesione. L’abbiamo siglato qui, al Salone Nautico – continua il presidente Toti - per sottolineare la comunione di intenti tra i diversi livelli istituzionali e il mondo produttivo: basta sentire le testimonianze degli imprenditori protagonisti di questo Salone, a partire da quei top player per fatturato che pochi anni fa cercavano di andar via da Genova e che oggi si domandano come crescere ancora e investire qui. Questo credo sia davvero un merito del presidente di Confindustria Natica Saverio Cecchi, con l’appoggio e il sostegno di tutti noi».
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Oggi tutto quello che ha rappresentato una debolezza o una ferita nel recente passato è diventato una leva per fare uno scatto di qualità come mai si era visto, non solo qui, ma in nessun comparto e in nessuna città di questo Paese».\r\n\r\n1.043 brand esposti, con un incremento del 4,5% rispetto al 2022, un totale di imbarcazioni che ha superato ampiamente le 1.000 unità – da 2 a 40 metri di lunghezza – 143 posti barca in più in acqua grazie all’apertura dei nuovi canali. 184 novità in esposizione e premiere (+9,5% sul 2022). 3.190 sono state le prove in mare.\r\n\r\nE, inoltre: 120 tra convegni e workshop, 1.316 i giornalisti accreditati, 2.294 gli articoli pubblicati solo nel periodo di manifestazione, dal 20 al 26 settembre, oltre 11 ore di servizi televisivi dedicati alla manifestazione.\r\n\r\n«Questi sono i numeri di un Salone che continua a superarsi anno dopo anno e che, in questa edizione, è andato oltre le nostre stesse aspettative – aggiunge Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica e I Saloni Nautici -Ringrazio la mia squadra che ha lavorato strenuamente a questo risultato, io sono fiero di esserne il timoniere di questo equipaggio. Il nostro obiettivo è diventare la manifestazione numero uno di settore nel mondo. Stiamo lavorando per ottenere questo obiettivo, anche grazie alla stretta collaborazione tra pubblico e privato per far sì che il nuovo Waterfront di Levante, progettato da Renzo Piano, sia il primo quartiere espositivo al mondo tagliato espressamente per la nautica da diporto. Da domani iniziamo a lavorare per la prossima edizione in programma dal 19 al 24 settembre 2024».\r\n\r\nIl 63° Salone Nautico Internazionale ha potuto contare sul supporto dell’Agenzia ICE, che ha organizzato insieme a Confindustria Nautica la presenza al Salone Nautico di una delegazione di giornalisti e buyer esteri provenienti da 35 Paesi e da 5 continenti con il progetto di incoming inserito nel Piano di Promozione del Made in Italy del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.\r\n\r\n«Non era mai successo che dentro il Salone organizzato da Confindustria Nautica si celebrassero al tempo stesso una crescita a due cifre, un quartiere completamente rigenerato disegnato dalla matita di Renzo Piano e la firma con il premier Giorgia Meloni del primo accordo in Italia per utilizzo dei Fondi di Sviluppo e Coesione. L’abbiamo siglato qui, al Salone Nautico – continua il presidente Toti - per sottolineare la comunione di intenti tra i diversi livelli istituzionali e il mondo produttivo: basta sentire le testimonianze degli imprenditori protagonisti di questo Salone, a partire da quei top player per fatturato che pochi anni fa cercavano di andar via da Genova e che oggi si domandano come crescere ancora e investire qui. Questo credo sia davvero un merito del presidente di Confindustria Natica Saverio Cecchi, con l’appoggio e il sostegno di tutti noi».\r\n ","post_title":"Salone Nautico Internazionale, record di visitatori a Genova. La Liguria protagonista della nautica","post_date":"2023-09-27T10:30:20+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1695810620000]}]}}







