Cerco lavoro come banconista
11 ottobre 2012 11:47
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Agente di viaggio con esperienza come BANCONISTA e responsabile punto vendita da più di 20 anni, in possesso di patentino di DIRETTORE TECNICO per la Regione Lombardia, ottima conoscenza crs SABRE, GALILEO, SIPAX, sistemi gestionali AS400, SFERA, SIAP vendita pacchetti individuali, di gruppo e viaggi su misura, emissione di tutte le biglietterie, disponibile sia come addetta vendite sia come consulente o copertura titolo. Zona di lavoro Prov. MONZA e BRIANZA e Nord Milano. Simona. cell. 347 8820943.
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[post_content] => Las Vegas sorprende il visitatore in cerca di una vacanza alternativa con una vasta scelta di attività all'aperto: 40 km a nord dalla Strip si possono indossare le scarpe da trekking per percorrere uno dei 26 sentieri del Red Rock Canyon, che superano i 65km di lunghezza e offrono percorsi adatti a ogni escursionista e cavallerizzo.
Per chi vuole invece scattare fotografie uniche tra rocce di arenaria rossa o scoprire la variegata fauna locale, con mufloni e lucertole colorate, a un’ora da Las Vegas si trova il Valley of Fire State Park. In meno di un’ora si raggiunge anche l'area alpina del Mount Charleston: ideale per le passeggiate estive e adatta allo sci e allo snowboard durante l’inverno.
Questo territorio del Nevada è perfetto anche per chi ama viaggiare su un lussuoso fuoristrada: seguendo il tour Red Rock Rocky Gap Off-Road, in 4 ore si raggiunge la città fantasma di Eldorado. Si possono anche lasciare i sentieri battuti per vivere emozionanti avventure: il SunBuggy Fun Rentals propone percorsi su veicoli fuoristrada personalizzati progettati con roll-bar a 360 gradi per garantire la massima sicurezza, mentre i tour di Pink Adventure Tours esplorano il terreno desertico accidentato. Per gli appassionati di auto Las Vegas ha pensato anche al circuito Speedvegas, ispirato alla Formula1: 2km con 10 curve mozzafiato e lunghi rettilinei ad alta velocità su cui guidare supercar come Ferrari, Lamborghini o Porsche. È parte della ricca offerta di intrattenimento anche il Dig This Vegas: un parco giochi dove guidare ruspe e bulldozer e dedicarsi alle costruzioni con l’intera famiglia.
Un modo alternativo per scoprire Las Vegas senza lasciare il centro è un viaggio con la SlotZilla Zipline che corre sopra Fremont Street e consente di percorrere 300m raggiungendo i 56km orari di velocità. Si possono anche vivere avventure rilassanti o emozionanti sull’acqua: non lontano dalla Strip di Las Vegas c’è un lago di circa 1,5km2 dove praticare attività acquatiche. Dal kajak alla stand-up paddleboard, dal flyboard al jetpack, fino all'e-foiling: una tavola da surf a idrogetto elettrica per planare sulla superficie del lago. Anche la Lake Mead National Recreation Area è un’oasi d’acqua nel deserto con oltre 750 miglia di costa. Tante le esperienze disponibili, tra cui una crociera di 90 minuti fino alla diga Hoover, a bordo di un battello a ruota a pale.
Dopo aver vissuto una giornata di scoperta si torna alle architetture futuristiche di Las Vegas, alle vivaci arcade e ai luminosi teatri dove immergersi nell’offerta di intrattenimento della città, in continua evoluzione. Emozionante la visita dell’immensa The Sphere: dall’esterno uno schermo led sferico brilla sulla città, mentre all’interno lo spettatore si immerge nella proiezione rinnovata e adattata allo schermo de Il Mago di Oz. La pellicola è quella interpretata da Judy Garland nel 1939 e, ancora oggi, conquista gli spettatori dimostrando di essere la Favola per antonomasia degli Stati Uniti. Ricco e variegato il programma degli eventi e spettacoli allestiti nelle diverse e sontuose location della città: dallo show colorato Absinthe al Mad Apple del Cirque de Soleil, dai concerti agli spettacoli di magia, alle commedie, ai tanti stupefacenti shows. Senza dimenticare le citazioni del passato, come il divertente e coinvolgente Disco Show proposto da The Linq Hotel al ritmo degli anni ‘70.
(Chiara Ambrosioni)
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[post_title] => Las Vegas: patria dello spettacolo e di un’inaspettata offerta di attività outdoor
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[post_content] => L'aeroporto di Vienna rinuncia alla terza pista, ma non alla crescita. Il gestore dell'aeroporto, Flughafen Wien, ha ufficialmente archiviato il progetto del valore stimato di circa 2 miliardi di euro, spiegando di poter assorbire l'aumento del traffico con le due piste attuali e con il previsto ampliamento dei terminal, che potrà così gestire fino a circa 52 milioni di passeggeri all'anno.
Il management dell'aeroporto austriaco ricordano che, dal 2005, la capacità per movimento aereo è notevolmente aumentata: si è passati da circa 71 passeggeri per volo a 139 nel 2024 grazie all'uso di aeromobili più grandi e più pieni, il che riduce la pressione sulle piste esistenti.
“Un fattore decisivo nella decisione è stato anche il fatto che le maggiori compagnie aeree clienti dell'aeroporto sono contrarie al progetto e che, in assenza di un rifinanziamento attraverso tariffe più elevate, l'investimento non è economicamente sostenibile”, spiegano Julian Jäger e Günther Ofner, membri del consiglio di amministrazione di Flughafen Wien AG.
Lo scalo viennese ritiene di poter gestire fino a 52 milioni di passeggeri all'anno con solo due piste, a condizione di proseguire l'ampliamento dei terminal e delle capacità a terra. Il piano industriale prevede in particolare l'ampliamento a sud del Terminal 3, lo sviluppo dell'Office Park 4 e la ristrutturazione del Terminal 1A, per un volume di investimenti di circa 300 milioni di euro nel 2025.
Per il 2025, Flughafen Wien prevede un traffico totale di circa 42 milioni di passeggeri, di cui quasi 32 milioni per Vienna-Schwechat, confermando l'ambizione di rimanere un importante hub nell'Europa centrale senza una nuova pista a breve o medio termine.
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[post_content] => Il giro del mondo di Costa Crociere a bordo di Costa Deliziosa comincia oggi da Trieste, con possibilità di imbarco anche nelle tappe successive di Bari, Napoli e Savona. L’edizione 2026 si concluderà l’11 aprile 2026 a Trieste. A bordo, oltre 2.000 ospiti prenotati, provenienti in prevalenza da Francia, Germania, Italia, Spagna, Svizzera e Austria.
Come nei più grandi romanzi di avventura, questo viaggio unico regalerà agli ospiti un’esperienza ai confini della terra e l’edizione più ricca di sempre: oltre 4 mesi e mezzo di navigazione per scoprire 51 destinazioni diverse in 33 paesi, attraversando 5 continenti e tre oceani sulle tracce dei grandi esploratori del passato.
L'itinerario
In 142 giorni, Costa Deliziosa compirà la circumnavigazione del globo, navigando sempre verso ovest. Dall’Italia attraverserà il Mediterraneo e l’Atlantico sino ai Caraibi, visitando Francia, Spagna Marocco e isole Canarie, prima di vivere il fascino tropicale di Barbados. Dopo il passaggio nel canale di Panama, la nave entrerà nel cuore dell’America Latina alla scoperta di Perù e Cile fino all’isola di Pasqua. L’itinerario prosegue nell’immensità dell’oceano Pacifico, tra le isole Pitcairn e la Polinesia francese, per poi toccare le isole più remote di Samoa, Tonga, Fiji, Vanuatu e Nuova Caledonia, fino a raggiungere l'Australia. Da qui la rotta continua verso nord, toccando Papua Nuova Guinea e Giappone, fino alla Corea del Sud. Ripresa la navigazione verso ovest, si raggiungeranno Taiwan, Hong Kong e le coste del Vietnam, per poi immergersi nelle atmosfere di Singapore e Malesia. Infine, l’oceano Indiano regala emozioni uniche, con Sri Lanka, Maldive e Mauritius ad anticipare l’Africa australe. E poi, dal Sudafrica, ai deserti della Namibia, fino a Capo Verde per poi riavvicinarsi all’Europa, con l’Italia come destinazione finale di questo viaggio.
Le Land Experiences
A rendere ancora memorabile questo viaggio, un ricco programma di Land Experiences: oltre 200 esperienze a terra autentiche e indimenticabili, dal trekking tra i geoglifi del deserto di Atacama alle immersioni nelle acque delle Barbados, dai safari africani nel parco Chobe alle cerimonie del tè a Kyoto, fino alle danze tribali di Mystery Island. Gli ospiti potranno poi vivere un vero viaggio nel viaggio con gli esclusivi overland, tour che regalano tempo e intensità per scoprire luoghi iconici come Machu Picchu, Angkor Wat e le cascate Vittoria.
Il giro del mondo continua anche a bordo di Costa Deliziosa. Gli ospiti potranno vivere la magia delle feste celebrando Natale e Capodanno su una nave vestita a festa, con spettacoli e party musicali dedicati. C
Costa Crociere propone altri due giri del mondo in partenza a fine 2026: a ottobre, Costa Serena salperà da Tokyo a Buenos Aires per un giro del mMondo di 66 giorni tra Asia, Oceania e Sud America, mentre a novembre tornerà protagonista Costa Deliziosa con un itinerario esclusivo di 139 giorni attraverso mete in Nord America, Hawaii e l’isola privata di Half Moon Cay.
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[post_content] => Visit Emilia ripropone la rassegna che permette di scoprire in modo insolito gli spazi scenici storici delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Dal 5 all'8 dicembre, dodici sedi aprono le quinte per raccontarsi.
«Mi piace immaginare - spiega Simone Fornasari, presidente di Visit Emilia - che aprire un teatro non è solo un gesto turistico, ma politico. Nel senso più nobile del termine: è prendersi cura della polis, della comunità, di quella parte di noi che ha bisogno di bellezza per non dimenticare chi siamo».
Il Teatro Regio di Parma, costruito per volere della duchessa Maria Luigia nel 1829, è un piccolo capolavoro neoclassico dove ogni doratura ha la grazia di un inchino. Le visite guidate, a pagamento, che durano circa 30 minuti.
Il Teatro Farnese a Parma è un miracolo in legno. Costruito nel 1618 all’interno della Pilotta, il Teatro Farnese avrebbe dovuto crollare mille volte, invece è rimasto lì, testardo come un’idea che non vuole arrendersi. Tutto in legno, perfino la maestosità.
Il Teatro Verdi a Busseto è stato inaugurato nel 1868 e voluto dai bussetani in onore del maestro, che però non ci mise mai piede. All’interno della Rocca Pallavicino, la sala a ferro di cavallo, i medaglioni dipinti con le muse del teatro e il busto di Verdi all’ingresso sono un pellegrinaggio laico per molti visitatori da tutto il mondo, che siano o meno, appassionati di lirica.
Il Teatro Pallavicino a Zibello è piccolo, elegante e con quella grazia un po’ timida dei teatri di provincia. Il Pallavicino è stato inaugurato nel 1804 nel palazzo dei marchesi da cui prende il nome.
Nel Teatrino del Castello di Vigoleno le visite non sono solo “guidate”, ma animate. Il che significa che, tra le mura medievali e i mattoni antichi, si rischia di incontrare qualche fantasma gentile che vuole raccontarti la sua storia.
A Piacenza, la mappa del bello si chiude con due nomi blasonati: il Teatro Municipale, nato nel 1804 su disegno di Lotario Tomba e la Sala dei Teatini, chiesa sconsacrata diventata spazio teatrale. Nel primo si respira ancora l’aria dei melodrammi ottocenteschi, nel secondo quella delle sperimentazioni moderne.
Durante le visite guidate al teatro municipale Romolo Valli a Reggio Emilia, si entra nel cuore segreto del palcoscenico reggiano: si scoprono la maestosità della sala a ferro di cavallo, i quattro ordini di palchi dorati, il sipario storico e i camerini dove vibra ancora l’eco degli artisti.
Dedicato al musicista locale Bonifazio Asioli, il teatro Bonifazio Asioli a Correggio sembra quasi un “salotto” dell’Ottocento. Una sala raccolta, i palchi ben conservati e l’atmosfera da casa di famiglia dove l’arte è un’abitudine.
La visita del teatro Giovanni Rinaldi a Reggiolo, intitolato a Giovanni Rinaldi, illustre musicista del XIX secolo, rappresenta un’anteprima in vista dell’apertura ufficiale che avverrà nel 2026. Il teatro è annoverato tra i primi 60 teatri storici d’Italia.
Nel silenzio raccolto di Guastalla, il teatro Ruggero Ruggeri sembra un piccolo scrigno di meraviglia. Nato nel 1671 per volere dei duchi Gonzaga, custodisce ancora la grazia barocca dei suoi palchi a ferro di cavallo e l’intimità delle sue decorazioni seicentesche. Intitolato al grande attore Ruggeri, oggi ospita spettacoli di prosa, musica e danza.
Il teatro Herberia a Rubiera non si visita in silenzio: lo si ascolta. Perché le sue visite sono accompagnate dalla musica, come se il teatro stesso avesse bisogno di ricordarti che è vivo. Il Teatro Herberia aprì il sipario nel 1926, mostrandosi in una struttura tardo Liberty ideata dall’ing. Antonio Panizzi e dall’arch. Italo Costa.
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La Polonia vuole farsi conoscere anche come destinazione per turismo enogastronomico: dalla tipicità ai produttori locali al fine dining, forte di una new wave di chef e cultura che sta facendo riscoprire letteralmente la cucina polacca e le sue produzioni. Barbara Minczewa, direttore dell'Ente del Turismo della Polonia, vede la gastronomia come uno dei driver principali per intercettare i flussi turistici qualificati, in particolare il segmento giovane alla ricerca di esperienze autentiche.
«Una Polonia diversa dai soliti cliché che ci sono stati per anni», ha dichiarato Minczewa durante l'evento "Armonie di Sapori. Viaggio gastronomico da Varsavia a Milano" Il Paese, destination partner di Guida Michelin da tre anni, conta oggi cinque città e cinque regioni polacche inserite nella prestigiosa guida, con numerosi ristoranti stellati che rappresentano il nuovo corso della ristorazione nazionale.
«Le città d'arte continuano ad essere il nostro primo importante prodotto, ma sempre più turisti sono attratti dal turismo esperienziale e sostenibile», afferma la direttrice dell'ente. L'offerta si amplia includendo le foreste primordiali che ospitano i bisonti europei, animali che vivono esclusivamente in Polonia, elemento distintivo per il segmento nature-based.
Il Paese, che conta 16 regioni con forte identità territoriale, punta sulla regionalità come asset competitivo nel mercato italiano. e si concentra anche sulla valorizzazione delle specificità locali.
Chef protagonisti del rilancio
L'operazione di marketing territoriale ha visto protagonisti due chef di eccellenza di Varsavia: Marcin Przybysz del ristorante Epoka e Bartosz Szymczak del ristorante Rozbrat 20 (1 stella Michelin). Entrambi rappresentano la nuova generazione di chef polacchi che, dopo esperienze formative internazionali in Regno Unito, Svizzera, Danimarca e Italia, sono tornati in patria per reinterpretare la tradizione culinaria nazionale.
«Dopo la Seconda Guerra Mondiale e il periodo comunista abbiamo perso la nostra cultura e le tradizioni gastronomiche», ha spiegato Przybysz durante la presentazione. Il suo ristorante Epoka utilizza esclusivamente ricettari polacchi antecedenti al 1939, con un menu che riporta le date originali delle ricette e una mappa della Polonia con i prodotti del territorio.
La scoperta? La cucina polacca va molto oltre i luoghi comuni che vedono in menu patate, cavoli o gulash, ma si arricchisce di molti vegetali, funghi, anche tartufo, pesce, e il pregiato caviale locale.
La strategia di educazione del mercato
Il progetto gastronomico polacco include una componente educativa rivolta sia al mercato interno che a quello internazionale. «Vogliamo insegnare alle persone, educarle, perché crediamo di poter tornare sulla giusta strada», ha sottolineato Przybysz, evidenziando come l'operazione miri a creare consapevolezza anche tra gli operatori polacchi stessi.
L'iniziativa si inserisce in un più ampio piano di promozione turistica che vede nella gastronomia uno strumento di narrazione territoriale. «La gastronomia racconta molto del popolo e del territorio», conferma Minczewa, sottolineando il potenziale ancora inespresso della destinazione in questo segmento.
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[post_content] => Riaprirà al pubblico a gennaio 2026 l’ex chiesa di San Francesco di Alessandria. Si tratta di un grande lavoro di restyling che comprende il recupero del complesso e la realizzazione della nuova sede dei Musei Civici, condotto in parte con il contributo del Ministero della Cultura.
Il complesso monumentale di San Francesco occupa un intero isolato del centro cittadino ed è composto da più corpi di fabbrica aperti su quattro cortili interni, di cui l’ex chiesa di San Francesco rappresenta il nucleo più antico e di maggior pregio, risalente al 1268.
Le caratteristiche architettoniche e le testimonianze artistiche della chiesa sono ancora ben visibili nonostante la pesante trasformazione subita dal complesso nell’ottocento, prima destinato a caserma militare negli anni della campagna napoleonica - con la suddivisione della chiesa in due livelli tramite la realizzazione di un solaio poggiante su ampie volte-, e poi, per volontà di Carlo Alberto di Savoia, con la conversione ad ospedale divisionario militare nel 1833, anno in cui venne realizzato l’ampio cavedio interno.
Proprio negli ultimi anni la prosecuzione dei restauri volta a riportare in luce quanto più possibile della fabbrica medievale e a valorizzarne la struttura ha trovato uno sviluppo concreto nel progetto di riconversione dell’ex chiesa di San Francesco quale sede del nuovo museo civico cittadino. Al piano terra, il progetto prevede l’allestimento della sezione archeologica, destinata a illustrare il territorio alessandrino dalla preistoria al medioevo. Il piano primo, invece, accoglierà le collezioni della pinacoteca civica. Il complesso cantiere di recupero è stato promosso dall’amministrazione comunale nell’ambito della Programmazione Territoriale POR FESR 2014-2020 Asse VI “Sviluppo Urbano Sostenibile - Strategia Urbana Integrata denominata Alessandria Torna Al Centro”. A fianco dell’iniziativa comunale, la Soprintendenza per le province di Alessandria Asti e Cuneo ha definito il proprio contributo di intervento grazie ai fondi della programmazione ex L 23/12/2014, n.190, destinati a “Interventi di consolidamento e restauro del complesso monastico e completamento per riapertura Museo Civico”.
Le parti più significative dei diversi interventi archeologici all’interno di San Francesco (sia quelli più recenti, sia i saggi preventivi di un ventennio fa) – compatibilmente con le risorse a disposizione e con gli obiettivi di rifunzionalizzazione condivisi – saranno mantenuti a vista inserendosi nel percorso museale, allo scopo di agevolare la comprensione dell’impianto architettonico basso medievale da parte del pubblico.
La compresenza dei due cantieri – quello comunale volto al recupero e alla rifunzionalizzazione dell’edificio da un lato, e quello ministeriale per il restauro delle superfici decorate e lo scavo archeologico dell’altro – ha permesso infine, valorizzando l’acquisizione delle ulteriori tracce delle chiesa antica emerse nel corso delle lavorazioni, di coordinare gli obiettivi ed orientare gli interventi di finitura delle superfici dell’edificio nel suo complesso, scegliendo quindi di evidenziare volutamente la chiesa antica nei propri materiali costitutivi in laterizio a vista e nei decori originali, distinguendola dalle successive trasformazioni ottocentesche, allo stesso modo chiaramente riconoscibili per il diverso trattamento delle pareti e delle volte intonacate. In questo modo il visitatore che accederà al museo, una volta completato, potrà fruire non solo della visione delle collezione civiche, ma anche dell’esperienza del monumento che le accoglie, restituito nella sua identità e storia passata.
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[post_content] => Spesso apostrofato come 'grande parco giochi per adulti', Las Vegas - un avamposto nel deserto del Nevada che ha iniziato a svilupparsi nel 1960 - oggi circonda il viaggiatore con grandi arterie trafficate, insegne luminose e hotel alti decine di piani, parte dell'immaginario collettivo.
Il The Venice con la curiosa ricostruzione della città lagunare, il Cesar Palace che cita i colonnati dei templi romani, quindi la reinterpretazione della Fontana di Trevi, di New York con la Statua della Libertà e di Parigi con la Tour Eiffel. Il famoso Flamingo con i fenicotteri e l'Mgm Grand che svetta verso il cielo - con quelle 5000 camere che lo rendono il più grande hotel negli Stati Uniti - l'imponente eleganza del Bellagio con i suggestivi giochi d'acqua delle fontane, le linee verticali del Resorts World Las Vegas sulla Strip - che riunisce tre dei marchi premium di Hilton: Hilton, Conrad e Crockfords - e del Fountainbleu, con la sua sontuosa spa. Gli alberghi, oltre alle ampie ed eleganti camere, ospitano ciascuno il proprio casinò all'interno di lunghi passaggi dove la luce resta accesa 24h24 e dove si alternano negozi, locali, ristoranti e bar.
Anche l’esperienza gastronomica è ricca e variegata: i diversi ristoranti sono ricchi nell'offerta e abbondanti nelle porzioni. Las Vegas è, quindi, una meta ideale per chi ama il gioco, cerca il divertimento o vuole celebrare un matrimonio speciale, ma anche per vivere attività alternative come una cavalcata nel selvaggio west, un percorso sulle dune in quad, un volo in mongolfiera, un’esperienza di tiro al poligono e i percorsi di trekking o in bicicletta nella natura brulla che circonda la città.
Las Vegas è un luogo da vedere e da vivere. Un mondo alternativo con un focus su quello che è spettacolare. Lo spettacolo, infatti, inizia sulle strade e entra nei locali come il vivace The Linq con il suo entusiasmante DiscoShow in stile anni ‘70. Oppure in location sorprendenti come The Sphere: una struttura sferica davvero iconica con un led esterno dove scorrono immagini 24h al giorno e un gigantesco schermo interno che avvolge il pubblico e dove viene proiettata la versione riadattata de Il mago di Oz, il film del 1939 con Judy Garland. Tra i giochi da sperimentare anche le corse in macchina virtuali proposte dagli innovativi schrmi del F1Arcade e i 40 ettari di costruzioni che formano l’Area15, un distretto per l’intrattenimento, dove le opere del collettivo artistico Meow Wolf ravvivano gli spazi di gioco e sono disponibili esperienze di gioco per tutte le età.
(Chiara Ambrosioni)
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Cresce Swiss Group International: quattro gli aeromobili in flotta che, a partire dall’estate 2026, saliranno a cinque; verrà inoltre inaugurata la nuova base operativa della compagnia, Hurghada. La flotta sarà quindi composta da tre Airbus A321 da 220 posti e due Airbus A320 da 189 posti.
Le operazioni italiane prenderanno il via il 20 dicembre 2025 con voli da Napoli e Bari verso Sharm el Sheikh. Da aprile 2026, i collegamenti si estenderanno anche a Verona, Bergamo, Catania, Bologna e Roma, con ulteriori nuove rotte previste per Marsa Matrouh e Hurgada.
La compagnia aerea e turistica con sede in Svizzera, rappresenta un punto di riferimento per le operazioni e la gestione internazionale del gruppo. Il vettore opera collegamenti tra Medio Oriente, Europa e altre destinazioni internazionali, concentrandosi sui mercati del turismo e dell’aviazione generale, settori ad alto potenziale di crescita, come sottolinea Amrab Kuram, ceo e managing director di Swiss Group International.
L’azienda pone particolare attenzione alle partnership internazionali solide, alla capacità di gestire efficacemente le crisi e allo sviluppo sostenibile, perseguito attraverso una pianificazione strategica accurata e competenze manageriali consolidate.
Swiss Group International dispone anche di uffici in Germania, nei Paesi Bassi e, recentemente, in Italia, dove il gruppo è rappresentato da Edograf. «Stiamo ampliando la nostra presenza con l’apertura di nuove sedi operative e uffici di supporto, per migliorare i servizi e rafforzare la nostra rete commerciale in Europa», sottolinea il ceo.
Il gruppo fa parte di una rete più ampia di investimenti internazionali, e Kuram stesso, in qualità di ceo e azionista, è coinvolto nella gestione strategica di tutte le società operative, inclusa Swiss Group International. La missione dell’azienda è chiara: offrire voli affidabili, convenienti e di qualità, rendendo il viaggio un’esperienza accessibile e piacevole per tutti.
Sgi è specializzata nel trasporto aereo verso destinazioni turistiche internazionali, operando sia voli charter sia voli di linea da Svizzera, Austria, Belgio, Paesi Bassi e Italia verso mete come Egitto, Cipro e Grecia. La compagnia collabora con numerosi tour operator europei, agenzie di viaggio e piattaforme online, che distribuiscono i suoi voli e pacchetti turistici, consolidando il ruolo di Swiss Group International come società capogruppo e punto di riferimento per la gestione internazionale delle operazioni.
(Quirino Falessi)
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[post_content] => La Valle di Gressoney rende omaggio alla Regina Margherita, prima sovrana d’Italia, che tra il 1889 e il 1926, scelse questo angolo della Valle d’Aosta al cospetto del Monte Rosa come luogo del cuore. In occasione del centenario della sua scomparsa, nel 2026, il progetto “Viva Margherita”, ripropone in chiave contemporanea i valori e la visione della regina: un modo autentico e rispettoso di vivere la montagna, aperto a tutti e non solo agli alpinisti.
Turista ante litteram e donna profondamente legata alla comunità locale, Margherita di Savoia fu promotrice di un turismo attento, culturale e sostenibile. La sua presenza in valle ebbe ricadute significative sul piano economico e sociale e ispirò generazioni di donne di montagna, grazie anche al suo impegno nella valorizzazione delle tradizioni artigianali e culturali.
Fulcro del progetto sarà la mostra fotografica “Sempre avanti. Da Margherita alle nuove regine del Rosa”, inaugurata a dicembre a Gressoney-Saint-Jean e aperta fino a fine marzo a Gressoney-St-Jean.
Attraverso i ritratti di dieci donne contemporanee — scienziate, sportive, artigiane ed esperte del territorio — realizzati da Daniele Camisasca nei luoghi simbolo della regina, l’esposizione racconta un nuovo femminile legato alla montagna, tra emancipazione, identità e tutela ambientale.
Accanto alla mostra, un percorso espositivo diffuso nel centro storico di Gressoney-Saint-Jean, con fotografie d’epoca dell’Archivio Guindani, condurrà i visitatori in un viaggio tra immagini e luoghi cari alla regina: Castel Savoia, Villa Margherita, la Passeggiata della Regina, la chiesa di San Giovanni Battista, il Museo della Fauna Alpina, Villa della Regina e la Cappella di Sant’Anna. Ma lo spirito pionieristico di Margherita rivivrà anche lungo i sentieri e nei rifugi montani da lei frequentati o che si sono ispirati alla sua figura. Molte le attività previste a corredo del progetto: una conferenza sul tema "Donne e montagna", un corso di formazione online per giornalisti, passeggiate “al femminile” in collaborazione con le Pink Experience di Monterosa Ski, materiali informativi multilingue, e un educational per operatori dell’informazione. Verrà anche presentato un numero speciale della rivista Meridiani Montagne, curato dal direttore Paolo Paci..
Capofila dell’iniziativa è l’Istituto Scholé Futuro Ets-Weec Network di Torino, attivo da oltre 40 anni sul fronte della sostenibilità. Il progetto è realizzato in collaborazione con il Comune di Gressoney-St-Jean, il Consorzio Gressoney Monterosa, Monterosa Ski e la Pro Loco locale. Un contributo fondamentale arriva dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, con un finanziamento di 65.000 euro nell’ambito del bando “Territori in Luce 2025”.
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Il vettore opera collegamenti tra Medio Oriente, Europa e altre destinazioni internazionali, concentrandosi sui mercati del turismo e dell’aviazione generale, settori ad alto potenziale di crescita, come sottolinea Amrab Kuram, ceo e managing director di Swiss Group International.\r\nL’azienda pone particolare attenzione alle partnership internazionali solide, alla capacità di gestire efficacemente le crisi e allo sviluppo sostenibile, perseguito attraverso una pianificazione strategica accurata e competenze manageriali consolidate.\r\nSwiss Group International dispone anche di uffici in Germania, nei Paesi Bassi e, recentemente, in Italia, dove il gruppo è rappresentato da Edograf. «Stiamo ampliando la nostra presenza con l’apertura di nuove sedi operative e uffici di supporto, per migliorare i servizi e rafforzare la nostra rete commerciale in Europa», sottolinea il ceo.\r\nIl gruppo fa parte di una rete più ampia di investimenti internazionali, e Kuram stesso, in qualità di ceo e azionista, è coinvolto nella gestione strategica di tutte le società operative, inclusa Swiss Group International. La missione dell’azienda è chiara: offrire voli affidabili, convenienti e di qualità, rendendo il viaggio un’esperienza accessibile e piacevole per tutti.\r\nSgi è specializzata nel trasporto aereo verso destinazioni turistiche internazionali, operando sia voli charter sia voli di linea da Svizzera, Austria, Belgio, Paesi Bassi e Italia verso mete come Egitto, Cipro e Grecia. La compagnia collabora con numerosi tour operator europei, agenzie di viaggio e piattaforme online, che distribuiscono i suoi voli e pacchetti turistici, consolidando il ruolo di Swiss Group International come società capogruppo e punto di riferimento per la gestione internazionale delle operazioni.\r\n(Quirino Falessi)\r\n ","post_title":"Swiss Group International amplia la flotta. Nuovi voli dall'Italia","post_date":"2025-10-27T10:31:24+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1761561084000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"499982","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"La Valle di Gressoney rende omaggio alla Regina Margherita, prima sovrana d’Italia, che tra il 1889 e il 1926, scelse questo angolo della Valle d’Aosta al cospetto del Monte Rosa come luogo del cuore. In occasione del centenario della sua scomparsa, nel 2026, il progetto “Viva Margherita”, ripropone in chiave contemporanea i valori e la visione della regina: un modo autentico e rispettoso di vivere la montagna, aperto a tutti e non solo agli alpinisti.\r\nTurista ante litteram e donna profondamente legata alla comunità locale, Margherita di Savoia fu promotrice di un turismo attento, culturale e sostenibile. La sua presenza in valle ebbe ricadute significative sul piano economico e sociale e ispirò generazioni di donne di montagna, grazie anche al suo impegno nella valorizzazione delle tradizioni artigianali e culturali.\r\nFulcro del progetto sarà la mostra fotografica “Sempre avanti. Da Margherita alle nuove regine del Rosa”, inaugurata a dicembre a Gressoney-Saint-Jean e aperta fino a fine marzo a Gressoney-St-Jean.\r\nAttraverso i ritratti di dieci donne contemporanee — scienziate, sportive, artigiane ed esperte del territorio — realizzati da Daniele Camisasca nei luoghi simbolo della regina, l’esposizione racconta un nuovo femminile legato alla montagna, tra emancipazione, identità e tutela ambientale.\r\nAccanto alla mostra, un percorso espositivo diffuso nel centro storico di Gressoney-Saint-Jean, con fotografie d’epoca dell’Archivio Guindani, condurrà i visitatori in un viaggio tra immagini e luoghi cari alla regina: Castel Savoia, Villa Margherita, la Passeggiata della Regina, la chiesa di San Giovanni Battista, il Museo della Fauna Alpina, Villa della Regina e la Cappella di Sant’Anna. Ma lo spirito pionieristico di Margherita rivivrà anche lungo i sentieri e nei rifugi montani da lei frequentati o che si sono ispirati alla sua figura. Molte le attività previste a corredo del progetto: una conferenza sul tema \"Donne e montagna\", un corso di formazione online per giornalisti, passeggiate “al femminile” in collaborazione con le Pink Experience di Monterosa Ski, materiali informativi multilingue, e un educational per operatori dell’informazione. Verrà anche presentato un numero speciale della rivista Meridiani Montagne, curato dal direttore Paolo Paci..\r\nCapofila dell’iniziativa è l’Istituto Scholé Futuro Ets-Weec Network di Torino, attivo da oltre 40 anni sul fronte della sostenibilità. Il progetto è realizzato in collaborazione con il Comune di Gressoney-St-Jean, il Consorzio Gressoney Monterosa, Monterosa Ski e la Pro Loco locale. Un contributo fondamentale arriva dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, con un finanziamento di 65.000 euro nell’ambito del bando “Territori in Luce 2025”.\r\n ","post_title":"’Viva Margherita’: la Valle di Gressoney celebra la prima sovrana d’Italia, turista ante litteram","post_date":"2025-10-24T11:24:40+00:00","category":["incoming"],"category_name":["Incoming"],"post_tag":[]},"sort":[1761305080000]}]}}
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