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3 ottobre 2012 08:16
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[post_content] => Novo Mesto è una città storica della Slovenia, culla delle testimonianze preistoriche del territorio. È conosciuta come Città delle Situle perché qui sono stati rinvenuti alcuni di questi rari contenitori in bronzo istoriati datati tra il VII e il IV secolo aC, sui quali sono rappresentate scene di vita e riti antichi.
In questo angolo di terra fertile si fermarono i Celti di ritorno dalle loro spedizioni in Grecia: portarono nuove tradizioni, tattiche di guerra con spade e cavalli e tecnologie innovative - come quelle della lavorazione di vasellame e gioielli. Poi arrivarono i romani che con il loro stile di vita e le innovazioni ingegneristiche avviarono una globalizzazione. Con la caduta dell’Impero Romano, intorno al V secolo, le tribù nordiche scesero verso il sud alla ricerca di una vita migliore, ma una nuova era di sviluppo prese il via solo nel XIV secolo.
Il Museo di Dolenjska rivela al suo ospite numerosi reperti dell'età del bronzo e del ferro raccolti nelle tre necropoli sovrapposte nell’area verde che circonda verde Novo Mesto e tramanda la storia di un furto: nel 1965 era in corso un’importante mostra sulla preistoria quando tutti i reperti vennero rubati per essere immessi sul mercato nero dell’arte in America. Il progetto fu sventato grazie a un’efficace collaborazione della polizia slovena e italiana, perché la refurtiva venne ritrovata a Bologna. Risalire nei secoli aiuta a scoprire la fiera identità del popolo sloveno e la sua lingua: un idioma del ceppo slavo che utilizza ancora il duale ed è oggi parlato da circa 2milioni di persone.
Ripercorrendo i secoli torniamo al 1365, quando Rodolfo IV d’Asburgo iniziò la costruzione delle mura di Novo Mesto per fermare gli eserciti turchi che risalivano dalla Bosnia. Nello stesso periodo, arrivarono in città i frati francescani che costruirono un monastero, la cui biblioteca oggi ospita preziosi incunaboli. A Novo Mesto la storia segue anche il corso del fiume Krka, che circonda il centro storico creando una penisola sormontata dalla cattedrale di San Nicola. La chiesa, tra architettura gotica e barocca, è costruita su un asse longitudinale spezzato: l’abside è in fondo alla navata, ma spostata verso sinistra; sull’altare si innalza la pala “La visione di San Nicola” realizzata nel 1582 da Jacopo Tintoretto e richiesta dall’allora prevosto Polidoro di Montagnana. (Nel 2015, in occasione del giubileo della misericordia voluto da papa Francesco, a San Nicola è stata aperta una porta santa per le indulgenze).
Importante, poi, il ruolo dell’arciduchessa Maria Teresa d'Austria, che alla fine del ‘700 realizzò opere importanti per lo sviluppo igienico, culturale e scolastico del territorio. Novo Mesto raccoglie anche il lascito del ginnasta Leon Štukelj, simbolo dell’orgoglio nazionale. Nato nel 1898 e morto a 101 anni nel 1999, vinse 6 medaglie olimpiche - 3ori, 1 argento e 1 bronzo - alle Olimpiadi del 1924, 1928 e 1936 e 5 ori nei Mondiali del ‘22 e del ‘26. Oggi Novo Mesto è un vivace centro industriale la cui ricchezza deriva dal colosso farmaceutico Krka - che dà lavoro a 12mila abitanti - dalla sede della Adria - produttrice di camper - e dai 4 decenni di presenza di una fabbrica della Renault.
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[post_title] => Slovenia: il ritmo contemporaneo di Novo Mesto, che tramanda una storia antica
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[post_content] => L'Ente sloveno per il turismo ha presentato ieri a Milano la nomina congiunta di Nova Gorica e Gorizia come Capitale Europea della Cultura 2025. Per la prima volta, due città divise da un confine condivideranno questo titolo, segnando un momento storico per l'Europa.
Con il progetto GO! Borderless, le due città si preparano al nuovo anno con un'offerta turistica ricca di eventi e nuove proposte che si svolgeranno lungo il confine che separa – e al contempo unisce – le due località.
Il programma artistico e culturale sarà articolato su due temi principali: il filo rosso, che rappresenta il confine storico, e il filo verde, simbolo del fiume Isonzo e della sostenibilità.
[caption id="attachment_475499" align="alignright" width="188"] Aljoša Ota, direttore dell’Ente sloveno per il Turismo in Italia[/caption]
Dopo aver dedicato l’anno corrente al ventennale dall’ingresso della Slovenia nella Ue, la giovane Repubblica slovena è pronta quindi ad affrontare una nuova stagione culturale per il Paese, nel segno del superamento delle frontiere con il resto d’Europa e della voglia di raccontare al mondo i grandi passi in avanti compiuti negli ultimi decenni.
«Auspichiamo che la nomina di Nova Gorica e Gorizia a Capitale Europea della Cultura 2025 diventi un’occasione per raccontare una regione in cui il concetto stesso di confine cambia significato, mettendo al centro la comunicazione e la condivisione attraverso l'arte, la cultura e l’enogastronomia» ha commentato Aljoša Ota, direttore dell’Ente sloveno per il Turismo in Italia.
Con GO!2025 Borderless Nova Gorica e Gorizia hanno realizzato un palinsesto incentrato su arte e cultura, e che prevede numerosi eventi che si terranno su entrambi i lati del confine, proprio con l'obiettivo di valorizzare la coesistenza pacifica e la collaborazione tra le due città.
L’Opening Cerimony, che unirà entrambe le città in una celebrazione condivisa, si terrà l'8 febbraio 2025, in concomitanza con la Giornata slovena della Cultura (giorno di Prešeren). Il programma, curato dall'ente GO! 2025, si svilupperà su due filoni tematici: il rosso e il verde.
Il filo rosso rappresenta il confine, storico e contemporaneo. Attraverso lo slogan "Go! Borderless" si esplorerà la questione fondamentale di tutti i progetti artistici: quale rapporto abbiamo con il confine? Un confine può riguardare due paesi, due culture diverse, due nazioni, due stati e, in questo caso, due città che in passato hanno vissuto esperienze traumatiche e che oggi stanno vivendo una coesistenza pacifica.
Il filo verde invece è quello del colore del fiume Isonzo, il cui verde smeraldo rappresenta l’identità visiva del progetto. La regione Capitale Europea della Cultura si estende dalla cima del monte Triglav, sorgente del corso d’acqua, fino alla sua foce nel mare Adriatico, sul lato italiano. Il filo verde si riflette anche nella natura sostenibile del progetto, alla ricerca di un qualcosa di utile per il futuro, ma sempre con un'attenzione particolare alle persone.
Nel segno del green anche il nuovo distretto Ecoc, che prende vita proprio nel tratto di 1 KM tra le due ex dogane. Il progetto si configura come una passeggiata verde nella conurbazione, uno spazio sociale per gli abitanti di Nova Gorica e Gorizia che comprende 4 aree di intervento (il Piazzale della Transalpina con il suo Tridente, l’area verde che conduce al valico di San Gabriele, EPIC e Super 8).
L'anno come Capitale Europea della Cultura 2025 rappresenta per queste due città un'occasione ulteriore di promozione di un territorio con una vocazione turistica legata all'ambiente, all'arte, alle tradizioni locali, allo sport e all'offerta eno-gastronomica.
«Tra gli eventi che contrassegneranno Go! 2025 possiamo già annunciare, oltre all'evento di inaugurazione "Da stazione a stazione" che avverrà l'8 febbraio, anche la Marcia per l'Europa che si svolgerà tra il 1° e il 9 maggio, e la manifestazione Gusti senza Frontiere dal 26 al 28 settembre. L’anno come Capitale Europea della Cultura 2025 terminerà con la cerimonia di chiusura Christmas Lights dal 1 al 5 dicembre 2025» ha concluso Ota.
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[post_content] => Annunciato a inizio anno ha debuttato come da previsione in questi giorni il primo indirizzo italiano del brand tedesco lifestyle Ruby. La proprietà si declina nell'hotel Bea e nei workspaces Dante, entrambi situati nel cuore della città, a soli dieci minuti a piedi dal centro storico di San Marco, che ospita musei e giardini botanici di fama mondiale, nonché palazzo Medici Riccardi e la fortezza da Basso. L'aeroporto dista meno di 30 minuti in auto o 40 minuti con i mezzi pubblici. L'indirizzo trae ispirazione dal ricco patrimonio culturale della destinazione e mira a riflettere a pieno l'eredità artistica e intellettuale del capoluogo toscano.
Sviluppato su una superficie totale di 5.292 metri quadrati, l'hotel offre 118 camere, un bar e una terrazza. Le stanze sono suddivise in cinque categorie differenti: le Cosy, di dimensioni comprese tra 17 e 20 mq, sono pensate per chi viaggia da solo e offrono uno spazio compatto ed efficiente. Le Lovely, da 18 a 24 mq, sono ideali per le coppie o gli amici che cercano un po' più di spazio. Le Wow, che si estendono fino a 40 mq, dispongono di letti con biancheria oversize, completati da armadi e scrivanie di dimensioni business; alcune includono anche delle poltrone. Le Loft, da 25 a 33 mq, dispongono di letti extra-lunghi, ampi armadi e grandi scrivanie. Le Maisonette, infine, sono spazi su due piani che vanno dai 43 ai 47 mq, capaci di ospitare un massimo di quattro persone. Ciascuna di esse vanta un divano letto al piano superiore e un letto matrimoniale a quello inferiore. La maggior parte di esse dispone inoltre di un balcone privato.
Il Ruby Dante Workspaces, l'ottavo spazio di co-working di Ruby e il terzo abbinato a un Ruby Hotel, offre inoltre 36 posti di lavoro in un'area di 247 metri quadrati. L'ambiente è caratterizzato da aree comuni stimolanti e uffici dal design smart con postazioni di lavoro completamente attrezzate. C'è anche una terrazza privata sul tetto per lavorare all'aperto, bere un drink con i colleghi o rilassarsi con un libro in un pomeriggio mite.
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[post_title] => Il brand Ruby debutta a Firenze con l'hotel Bea e i workspaces Dante
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[post_content] => Saranno l'Ozen Mansion Kolkata il prossimo novembre, il Sadar Manzil Heritage Bhopal a gennaio e lo Stillwood Retreat Coorg a marzo le prime tre proprietà di un ambizioso progetto di sviluppo in India di Atmosphere Core. Il gruppo maldiviano, che in undici anni ha creato un portfolio di nove resort gestiti con tre marchi differenti nel proprio arcipelago, pensa infatti di aprire 14 strutture nel paese asiatico tra 2025 e 2027.
“Si sta registrando una crescita costante dei viaggiatori domestici e internazionali verso l’India - spiega la chieg commercial officer di Atmosphere Core, Stéphane Laguette -. La nostra lunga esperienza nella gestione di resort alle Maldive ci ha naturalmente ispirato a espandere la nostra presenza in questo stato ad alto potenziale. Siamo molto attenti nell’identificare proprietà uniche in posizioni strategiche per portare in India la nostra forte eredità con tre marchi distintivi, The Ozen Collection, Colors of Oblu e Atmosphere Hotels & Resorts”.
Ecco l'elenco completo delle aperture in pipeline:
Il Sadar Manzil Heritage by Atmosphere Bhopa: un edificio reale del diciannovesimo secolo utilizzato come sala delle udienze dai Begum di Bhopal. Aprirà a gennaio 2025. Ristrutturato in modo da fondere lusso moderno con l’architettura storica, questo albergo offrirà 21 suite storiche, un cortile, un ristorante, una sala per degustazione vini, un bar a tema, la Ele i Na spa, una biblioteca, un centro fitness e una piscina.
Lo Stillwood Retreat a Signature Atmosphere Coorg, che aprirà nel marzo 2025, sarà immerso in 40 acri di piantagioni di caffè con cinque incantevoli laghi. Questo rifugio vanterà 56 ville con terrazze private e vasche idromassaggio all'aperto, cucina aperta tutto il giorno, una wine lounge, un bar a tema, una biblioteca, uno spazio adibito a eventi e altri servizi. Gli ospiti potranno avventurarsi in escursioni, assaporare la cucina locale e rilassarsi con trattamenti benessere presso la spa Ele i Na affacciata sul lago.
L'Eden Greenz by Atmosphere Nagpur si affaccia su un campo da golf a nove buche e aprirà nel 2025. Vanterà 105 camere, ristoranti, bar, un night club e strutture di livello mondiale.
L'Atmosphere Nagpur aprirà nel 2026 come business hotel nel centro della città, con uno spazio interno per eventi di oltre 1.800 metri quadrati, nonché 120 camere e suite dal design elegante.
L'Allita an Atmosphere Experience Kurseong Darjeeling Hills aprirà nel 2026 con 92 ville e oltre 12 mila mq di spazio per eventi tra i pendii dell'Himalaya e lussureggianti giardini di tè.
L'Atmosphere Lakeview Kolkata aprirà nel 2027 e sarà caratterizzato da 70 ville e suite sull'acqua, nonché da uno spazio per eventi di 6 mila metri quadrati indoor e di oltre 7.600 metri quadrati outdoor.
L'Atmosphere Bhubaneswar sarà un city hotel che aprirà nel 2027 con 170 camere e suite, nonché oltre 13.700 metri quadrati di spazi per eventi.
Il Varsa Elements of Nature by Atmosphere Kannur aprirà nel 2027. E' un wellness resort con 49 ville private, una spa, centro benessere e uno spazio per eventi al coperto di oltre 3 mila metri quadrati.
L'Avongrove Gardens by Atmosphere Mirik Darjeeling West Bengal aprirà nel 2027 con 70 ville, spazi per eventi e ristoranti, tra le pendici dell'Himalaya.
L'Atmosphere Gurugram aprirà nel 2027, con 46 ville con piscina, un ampio campo da golf, una varia proposta gastronomica, attività stimolanti e una spa e centro benessere.
L'Ozen Mansion Kolkata aprirà a novembre 2024 con 235 camere e suite, 65mila mq di spazi indoor e 35 mila mq di spazi per eventi outdoor, all'interno di sei acri di giardini nella zona di New Town di Kolkata. Ci saranno anche tre diversi ristoranti, la spa e il centro benessere Ele i Na, sale executive e un business centre.
L'Ozen Villas Jaipur aprirà nel 2025; offrirà 181 ville con piscina privata, ristoranti, centro benessere e spazi per eventi su 20 acri di verde.
L'Ozen Nandi Hills Bangalore aprirà nel 2026, si estenderà su 7,60 acri di terreno con 70 ville eco-consapevoli, un lago, un centro benessere, un ristorante e spazi per eventi di oltre 4.500 metri quadrati.
L'Ozen Privado Goa sarà infine un rifugio sulla spiaggia, che aprirà nel 2026 con 45 ville con piscina privata e 4.500 metri quadrati di spazi mice indoor, tutti affacciati sul mar Arabico.
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[post_content] => La mostra “Klimt Printed. Gustav Klimt. Cartelle d’Arte” è in corso fino al 27 ottobre a Grado (Gorizia) e propone la summa della sua produzione in tre preziose cartelle “a stampa” di impareggiabile qualità grafica. Alla fine del 1800, mentre l’Impero Austroungarico era al tramonto, a Vienna ci fu una fioritura artistica paragonabile al nostro Rinascimento, una profonda trasformazione nei temi e nel linguaggio artistico che, “rompendo” con il classicismo accademico precedente, prese il nome “Secessione”.
La vita veniva osservata attraverso lo sguardo colorato dell’arte. Gustav Klimt, artista viennese nato nel 1862 e sempre amato dal pubblico per la bellezza delle sue opere, fu uno spirito in sintonia con la società del tempo: divenne il ritrattista ufficiale delle donne dell’alta borghesia, un artista che viveva l’“arte totale”, passando dai quadri alle performance, ai travestimenti.
L'esposizione, curata dall’architetto Roberto Festi, è organizzata dal Consorzio Grado Turismo e dal Comune di Grado, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e con la collaborazione della Klimt Foundation di Vienna. «L’allestimento è un omaggio al maggiore artista austriaco, celebrato a livello internazionale. - sottolinea Festi - È una mostra "diversa" e inedita poiché presenta per la prima volta tre preziose cartelle a stampa. Straordinarie riproduzioni in collotipia stampate dalla tipografia di Stato austriaca e conservate in cartelle a tiratura limitata.
Opere oggi rarissime da reperire e che dimostrano come la fama raggiunta da Klimt fosse giunta, già al suo tempo, a vertici assoluti». Negli spazi della Casa della Musica si può ammirare una selezione di dipinti e disegni di Klimt di squisita eleganza e sapienza esecutiva che provengono dalle cartelle solitamente conservate in collezioni private e musei e mostrano l’intensa relazione tra Klimt e la grafica.
L’artista morì nel 1918; la prima cartella “Das Werk von Gustav Klimt” di Hugo Heller è datata proprio 1918 e Klimt stesso la progettò e visionò. La seconda, “Gustav Klimt. Fünfundzwanzig Handzeichnungen” di Gilhofer & Ranschburg, risale al 1919. La terza, “Gustav Klimt. Eine Nachlese”, di Max Eisler è del 1931 e testimonia la fama già consolidata del pittore austriaco. «L'arte grafica era tenuta in alta considerazione dagli artisti secessionisti. - prosegue Festi - Ne è testimonianza la rivista "Ver Sacrum", il bollettino ufficiale del gruppo guidato da Gustav Klimt che per sei anni (1898-1903) accompagnò le mostre nel palazzo sulla Wienzeile a Vienna.
Una rivista in qualche modo rivoluzionaria poiché per la prima volta rapportava in modo esemplare la parte grafica con quella letteraria creando un equilibro formale ineccepibile. Nel suo formato quadrato, tanto utilizzato dai grafici e dagli illustratori viennesi, è diventata un'icona delle riviste d'arte europee pubblicate al torno del secolo. E con gli stessi principi grafici, quasi di astrazione, venivano concepiti i manifesti delle esposizioni.
Alcuni esempi sono presenti in mostra». La Casa della Musica, che accoglie le opere, è un luogo affascinante e ricco di storia, nel centro storico di Grado. Proprio a Grado visse per lunghi periodi il pittore e incisore austriaco Josef Maria Auchentaller, che partecipò alla fondazione della Secessione viennese collaborando a “Ver Sacrum” e lavorando a stretto contatto con Klimt.
Il legame con la bella cittadina è dovuto al fatto che Auchentaller contribuì al suo sviluppo turistico realizzando nel 1906 il celebre manifesto “Seebad Grado. Österraichisches Küstenland”, aprendo una pensione con la moglie Emma Scheid e attirando in città la ricca borghesia viennese. Grado era nota sin dall’antichità per il potere curativo delle sue sabbie e, sviluppatasi a partire dal 452 (quando gli abitanti vi trovarono rifugio per sfuggire alle orde di Attila) offre notevoli testimonianze storiche.
«La vocazione mitteleuropea di Grado è indiscutibile. - prosegue il curatore Festi - Il turismo balneare e curativo si forma all'alba del 1900 con le prime strutture alberghiere frequentate dalla borghesia viennese: le Ville Bianchi, la "Pension Fortino" dei coniugi Auchentaller (frequentata da colleghi dell'artista) ma anche con residenze private, come la villa di Eugen Bauer, fratello di Adele, la "donna d'oro", musa di Gustav Klimt, che qui, sulla spiaggia dell'Impero, soggiornò per molte estati.
Un microcosmo cosmopolita che ha contribuito al successo della località che ancora oggi tramanda questa preziosa eredità culturale. La mostra su Klimt, dopo quella su Auchentaller del 2022, si inserisce in questo filone che intende ripercorrere questo stretto rapporto tra Grado e Vienna».
Klimt Printed . Gustav Klimt . Cartelle d’arte | Mappenwerke
Grado (GO) . Casa della musica
11 agosto – 27 ottobre 2024
a cura di Roberto Festi
ingresso gratuito
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[post_content] => Emirates sempre più vettore globale: la compagnia nell'ultimo anno ha infatti raddoppiato il numero di città che i suoi passeggeri possono raggiungere fino a dare l’opportunità di viaggiare verso quasi 1.700 città. Ciò ha permesso a una media di circa 61.000 passeggeri ogni settimana di connettersi senza interruzioni sulle reti condivise dalla compagnia di Dubai e dai suoi partner.
Il vettore offre un'ampia gamma di opzioni di viaggio aggiuntive, con 31 partner di codeshare, 118 partner d’interlinea e 13 partner di servizi ferroviari ed elicotteristici. Con 162 partner in oltre 100 Paesi il network è ampliato con più connessioni e migliori servizi per i viaggiatori, itinerari con un singolo biglietto, trasferimenti di bagagli migliorati, vantaggi per i frequent flyer, accesso alle lounge e molti altri benefici al fine di garantire un'esperienza di viaggio senza problemi in ogni destinazione.
Nell'ultimo anno, Emirates ha lanciato 16 nuove partnership che includono codeshare con Avianca e Batik Air Malaysia; ha finalizzato e implementato accordi d’interlinea con Kam Air, Sri Lankan Airlines, Condor, Flynas, Viva Aerobus, Sun Express, Maldivian, Siberia Airlines e Kenya Airways.
Dall'aereo al treno, i passeggeri della compagnia con un singolo biglietto, possono beneficiare di connessioni veloci con città di tutta Europa grazie a partnership di codeshare con Trenitalia, Spanish Rail Renfe, Austrian Rail Obb e Swedish Rail SJ. La compagnia aerea è stata anche il primo vettore full-service a stringere un'innovativa partnership d’interlinea con Blade, una società di mobilità aerea urbana, per offrire ai clienti Emirates voli in elicottero tra Nizza e Monaco con un unico biglietto.
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[post_content] => Dal prossimo 1° ottobre i Boeing 777 rimodernati di Emirates saranno in servizio su altre due rotte, verso Zurigo e Riyadh. La compagnia aerea impiegherà i B777 anche per le operazioni di Ginevra e Bruxelles, rendendole le prime due città del network della compagnia aerea a sfoggiare cabine B777 rinnovate su tutti i voli.
Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, il vettore di Dubai offrirà ai passeggeri un numero maggiore del prodotto di Premium Economy e della nuova cabina di Business Class sul Boeing 777. I B777 potenziati di Emirates opereranno quindi: per Zurigo, sui voli EK 85 e EK 86 dal 1° ottobre 2024. Su Riyadh per la prima volta, come EK 819 e EK 820 sempre dal 1° ottobre: e questo sarà il debutto della Premium Economy della compagnia in Medio Oriente/Gulf Cooperation Council.
Dal 22 settembre Ginevra diventerà la prima città del network Emirates a offrire posti in Premium Economy e cabine di Business Class recentemente rinnovate su tutti i voli, con l'introduzione del B777 rimodernato sugli EK 89 ed EK 90. Infine, dal 9 ottobre la compagnia opererà con il suo secondo B777 rimodernato verso Bruxelles con EK 181 e EK 182 sei volte alla settimana.
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Vacanze slow nella natura: un'esperienza nelle residenze venete di Ville Castelli Dimore è un viaggio all’insegna del relax, tra edifici eleganti e manieri, dimore storiche e giardini spettacolari. L'itinerario può per esempio iniziare sui colli Euganei, in provincia di Padova, e più precisamente a Rovolon nel parco Frassanelle. La Dimora dei Conti Papafava Antonini dei Carraresi accoglie nella seicentesca gastaldia i turisti che desiderano trascorrere vacanze all’insegna appunto del totale relax. Diversi sono gli spazi a disposizione. E poi c’è l’immenso parco secolare che potrà regalare tutto il benessere del forest bathing: una pratica rilassante che sfrutta l’effetto positivo del bosco sul nostro organismo. Senza dimenticare una tappa alle grotte artificiali, con laghetto, stalattiti e stalagmiti.
Ma sono numerose le residenze da visitare spostandosi di pochi chilometri, sempre all’interno del territorio dei Colli Euganei. Testimone della storia, a Battaglia Terme sorge la“Reggia dei Colli Euganei, il suggestivo castello del Catajo: 350 stanze, un parco monumentale con alberi secolari, sei saloni completamente affrescati nel ‘500, grandi terrazze panoramiche. A Due Carrare il castello di San Pelagio ha ospitato Gabriele d’Annunzio, che da qui è decollato per il famoso volo su Vienna nel 1918. Per mantenere viva la memoria dell’evento, il castello ospita il museo del Volo. Velivoli storici si inseriscono anche nel parco storico di tre ettari, tra alberi secolari, labirinti, laghetti, collezioni di rose, glicini e ortensie.
A Galzignano Terme sorge invece Villa Barbarigo Pizzoni Ardemani: una villa veneta di campagna circondata dal vero protagonista, il giardino di Valsanzibio. Realizzato 350 anni fa su progetto di Luigi Bernini, ospita al suo interno il labirinto in bosso più antico al mondo. Rimaniamo in zona e raggiungiamo Brugine in uno dei più suggestivi esempi del Rinascimento pittorico padovano: Villa Roberti, perfetto prototipo di una Villa Veneta di campagna di metà ‘500. La proprietà ospita i vacanzieri negli appartamenti Rosa e Magnolia in villa, nella torre o nella foresteria in barchessa.
Ci spostiamo poi verso il vicentino, dove su una collina ai piedi dei colli Berici, a Barbarano Mossano, sorge la Villa di Montruglio, circondata da un parco di piante secolari, boschi e vigneti. Un luogo perfetto per dedicarsi all’arte e alla natura, ma anche per assaggiare i pregiati vini di produzione. L’itinerario continua nella settecentesca Villa Valmarana ai Nani sul colle di San Bastian, a pochi chilometri dal centro di Vicenza, che custodisce al suo interno uno dei più importanti cicli pittorici del ‘700 affrescati da due dei maggiori artisti dell’epoca: Giambattista Tiepolo e il figlio Giandomenico.
L'itinerario all’insegna del relax nel verde può continuare verso la città di Feltre, nelle Dolomiti Bellunesi. Qui si trova Villa Guarnieri che accoglie i suoi ospiti con calore e cordialità, in un’atmosfera familiare. La proprietà mette a disposizione tre suite ricavate dal granaio posto al primo piano delle scuderie. Un tempo, questi spazi erano adibiti all'essiccazione e alla conservazione dei prodotti agricoli, che rappresentavano preziose risorse durante l’inverno. Ad appena 10 minuti d’auto si trova Villa San Liberale, una residenza di fine Seicento immersa nella natura e affacciata sulle Dolomiti, che ha ospitato in passato personaggi illustri come Ippolito Nievo e Giosuè Carducci.
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Gustav Klimt, artista viennese nato nel 1862 e sempre amato dal pubblico per la bellezza delle sue opere, fu uno spirito in sintonia con la società del tempo: divenne il ritrattista ufficiale delle donne dell’alta borghesia, un artista che viveva l’“arte totale”, passando dai quadri alle performance, ai travestimenti. \r\nL'esposizione, curata dall’architetto Roberto Festi, è organizzata dal Consorzio Grado Turismo e dal Comune di Grado, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e con la collaborazione della Klimt Foundation di Vienna. «L’allestimento è un omaggio al maggiore artista austriaco, celebrato a livello internazionale. - sottolinea Festi - È una mostra \"diversa\" e inedita poiché presenta per la prima volta tre preziose cartelle a stampa. 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