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2 ottobre 2012 15:03
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Direttore tecnico per regione Basilicata offfresi con disponibilità immediata.
Max flessibilità. Richiesta economica contenuta. Contattare Mimmo – 348 3889044.
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[post_content] => Una stagione di crescita a pieno ritmo per gli aeroporti della Calabria: a confermarlo sono i dati resi noti dal presidente della regione, Roberto Occhiuto, attraverso i suoi canali social. «Nel 2024 troviamo 3.639.000 passeggeri, questa è la stima che stiamo facendo, a fronte di 3.003.000 nell’anno precedente. Quindi c’è una crescita dell’8,5% in Calabria».
Lo scalo di Lamezia Terme «crescerà da novembre a dicembre con un più 5-6%» mentre Reggio Calabria è «l’aeroporto che cresce di più in Italia e chiuderà il 2024 con un più 115%, 640.000 passeggeri a fronte dei 290.000 del 2023».
Numeri positivi anche per il Sant’Anna di Crotone che segna un «incremento del 48,1%». L’anno scorso sono stati 227.000 i passeggeri atterrati nell’aeroporto della città di Pitagora, quest’anno 314.315. «E’ un sistema che si sta sviluppando ulteriormente perché abbiamo altri accordi già ratificati con Ryanair su Lamezia Terme, Reggio e Crotone e ci sono altri contatti con altri vettori per far arrivare in Calabria più turisti possibili».
Occhiuto ribadisce infine la strategicità del comparto turistico per tutto il territorio: «La nostra regione farà del turismo il suo driver, uno dei principali dello sviluppo».
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Ricavi in crescita nel primo semestre di Club Med, che tra gennaio e giugno ha registrato un fatturato di 1,15 miliardi di euro, per un incremento del 9% rispetto allo stesso periodo del 2023, Bene anche i margini operativi lordi ricorrenti (recurrent ebitda) saliti da 228 a 244 milioni.
Ma la prima metà del 2024 ha visto il gruppo tagliare pure un altro importante traguardo: il completamento, lo scorso aprile, del processo di riposizionamento del proprio portfolio in strutture esclusivamente di categoria upscale o upper upscale. "Durante il primo semestre del 2024, abbiamo poi compiuto progressi significativi nella nuova strategia Happy Digital e Ai per migliorare l'esperienza dei clienti e l’efficienza dell’azienda", sottolinea il presidente Henri Giscard d'Estaing.
Sopra la media le performance del mercato italiano, che nei primi sei mesi dell'anno ha visto la compagnia francese mettere a segno a segno un +13% del business value. A trainare le performance Club Med nella nostra Penisola le destinazioni a lungo raggio, con un peso del 72% sulle vendite complessive: il Club Med Kani alle Maldive ha in particolare contribuito per il 17%, Seychelles per il 10% e Turkoise, alle Bahamas, per il 6%, registrando per di più una crescita del 30%. Il segmento montagna ha invece rappresentato il 18% delle vendite totali, con un aumento del 20% del business value rispetto all'anno precedente. I resort più venduti sono stati Saint Moritz in Svizzera, Pragelato Sestriere in Italia e Tignes in Francia; il segmento famiglie, per quanto riguarda la montagna, è cresciuto del 15%, sostenuto dall'offerta di corsi di sci con maestri certificati e Kids Club. Il cluster Exclusive Collection in generale ha infine totalizzato una crescita del 20% con Seychelles, Michès Playa Esmeralda in Repubblica Dominicana e le Ville di Finolhu alle Maldive le strutture più richieste.
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[post_content] => Il Museo M9 di Mestre si è trasformato in un vivace ponte tra Oriente e Occidente, ospitando un evento straordinario organizzato dall’Ente Regionale di Cultura e Turismo del Jiangsu nell’ambito dell’M9 Teens Fest. Con oltre 400 partecipanti, l’evento ha offerto un’immersione coinvolgente nelle tradizioni artistiche e culturali del Jiangsu, celebrando il 700° anniversario dalla morte di Marco Polo e rafforzando i legami tra Italia e Cina attraverso un ricco programma di attività interattive che hanno incantato adulti e bambini.
Un’immersione nel cuore del Jiangsu: l’arte come ponte tra culture
Organizzato dall’Ente Regionale per il Turismo e la Cultura del Jiangsu, l’evento ha saputo coinvolgere un pubblico variegato fin dalle prime ore del mattino. Bambini e famiglie erano in trepidante attesa, pronti a partecipare ai vari workshop e ad esplorare le diverse attività proposte. A spopolare durante la mattinata sono state le splendide lanterne cinesi a led, decorate con draghi, carpe e altri simboli di buon auspicio, che sono andate letteralmente a ruba in poche ore, testimoniando l’entusiasmo dei più piccoli. Le attività manuali della carta ritagliata e della xilografia, entrambe riconosciute dall’Unesco come patrimonio immateriale, hanno poi permesso ai partecipanti di sperimentare l’arte tradizionale cinese, regalando momenti di scoperta e creatività.
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Presenze istituzionali e collaborazioni entusiastiche
L’evento ha visto anche la presenza di importanti figure istituzionali come l’ex assessore Laura Fincato e i rappresentanti del Comitato Marco Polo, che hanno presenziato esprimendo il loro entusiasmo verso l’iniziativa ed evidenziando il valore di questi scambi culturali. «Lo Jiangsu rappresenta un esempio perfetto di come tradizione e modernità possano convivere, arricchendo enormemente l’esperienza culturale di chi visita questa regione» ha affermato Laura Fincato. Il Comitato Marco Polo ha sottolineato l’importanza dell’evento, definendolo un’occasione che suggella ancora una volta il legame storico tra Venezia e la Provincia del Jiangsu, unite costantemente da iniziative culturali di ampio respiro.
Nicola Ianuale, responsabile del centro Vega del Comune di Venezia, ha partecipato elogiando l’iniziativa per la sua capacità di coinvolgere il pubblico e di valorizzare le tradizioni del Jiangsu. «Ho visitato lo Jiangsu numerose volte, e adoro questa regione, che ha lasciato il suo segno nel mio cuore, e non vedo l’ora di tornare a esplorarne altri angoli meravigliosi già l’anno prossimo» ha ricordato raccontando il suo legame personale con il Jiangsu.
Il pubblico che ha partecipato all’evento ha espresso grande apprezzamento per l’opportunità di scoprire le destinazioni turistiche dello Jiangsu. Numerosi genitori hanno sottolineato come tra le diverse attività proposte nei workshop organizzati all’interno del Chiostro M9, quelle dell’Ente dello Jiangsu siano state le più apprezzate, tanto che i bambini, dopo aver trascorso del tempo altrove, sono tornati entusiasticamente per partecipare nuovamente.
Silvia Fabris, responsabile dell’M9 Teens Fest, ha facilitato l’organizzazione fornendo gli spazi necessari e supportando il team durante tutta la giornata. «È stato straordinario vedere come l’Ente di Cultura e Turismo di Jiangsu abbia trasformato il chiostro del museo in un vivace spazio di scambio culturale - ha commentato Fabris, aggiungendo - Spero vivamente di rivedervi nella prossima edizione dell’M9 Teens Fest».
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Charm of Jiangsu: una finestra sul patrimonio culturale cinese
Il progetto “Charm of Jiangsu”, promosso dall’Ente Regionale di Cultura e Turismo dello Jiangsu, è stato il cuore pulsante dell’evento, offrendo una vetrina sulle bellezze e sulle tradizioni della regione. Questo progetto si concentra sulla promozione del patrimonio artistico e culturale dello Jiangsu a livello internazionale, creando un ponte tra il passato storico della Via della Seta e la Cina moderna. Attraverso “Charm of Jiangsu”, la regione sta investendo nel turismo culturale per far conoscere le sue tradizioni a un pubblico globale, collaborando con musei, festival e istituzioni per organizzare eventi di grande impatto.
Una giornata di successo e scambio culturale
L’evento all’M9 Teens Fest ha rappresentato un’occasione unica per il pubblico italiano di entrare in contatto con la cultura dello Jiangsu. La partecipazione di famiglie, scuole e appassionati di tutte le età ha reso la giornata speciale, trasformando il museo in un crocevia di culture e tradizioni. La risposta entusiasta del pubblico, che ha affollato gli spazi del museo dal mattino fino al tardo pomeriggio, ha confermato l’efficacia di questi scambi nel costruire ponti culturali duraturi.
Grazie alla collaborazione tra l’Ente Regionale per il Turismo dello Jiangsu, il progetto Charm of Jiangsu e il Museo M9, l’evento ha dimostrato ancora una volta come l’arte e la cultura possano unire persone di diverse origini, creando momenti di condivisione e arricchimento reciproco. Il successo dell’iniziativa pone solide basi per future collaborazioni con l’obiettivo di continuare a promuovere il Jiangsu come una destinazione di rilievo nel panorama culturale internazionale.
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[post_content] => Saranno l'Ozen Mansion Kolkata il prossimo novembre, il Sadar Manzil Heritage Bhopal a gennaio e lo Stillwood Retreat Coorg a marzo le prime tre proprietà di un ambizioso progetto di sviluppo in India di Atmosphere Core. Il gruppo maldiviano, che in undici anni ha creato un portfolio di nove resort gestiti con tre marchi differenti nel proprio arcipelago, pensa infatti di aprire 14 strutture nel paese asiatico tra 2025 e 2027.
“Si sta registrando una crescita costante dei viaggiatori domestici e internazionali verso l’India - spiega la chieg commercial officer di Atmosphere Core, Stéphane Laguette -. La nostra lunga esperienza nella gestione di resort alle Maldive ci ha naturalmente ispirato a espandere la nostra presenza in questo stato ad alto potenziale. Siamo molto attenti nell’identificare proprietà uniche in posizioni strategiche per portare in India la nostra forte eredità con tre marchi distintivi, The Ozen Collection, Colors of Oblu e Atmosphere Hotels & Resorts”.
Ecco l'elenco completo delle aperture in pipeline:
Il Sadar Manzil Heritage by Atmosphere Bhopa: un edificio reale del diciannovesimo secolo utilizzato come sala delle udienze dai Begum di Bhopal. Aprirà a gennaio 2025. Ristrutturato in modo da fondere lusso moderno con l’architettura storica, questo albergo offrirà 21 suite storiche, un cortile, un ristorante, una sala per degustazione vini, un bar a tema, la Ele i Na spa, una biblioteca, un centro fitness e una piscina.
Lo Stillwood Retreat a Signature Atmosphere Coorg, che aprirà nel marzo 2025, sarà immerso in 40 acri di piantagioni di caffè con cinque incantevoli laghi. Questo rifugio vanterà 56 ville con terrazze private e vasche idromassaggio all'aperto, cucina aperta tutto il giorno, una wine lounge, un bar a tema, una biblioteca, uno spazio adibito a eventi e altri servizi. Gli ospiti potranno avventurarsi in escursioni, assaporare la cucina locale e rilassarsi con trattamenti benessere presso la spa Ele i Na affacciata sul lago.
L'Eden Greenz by Atmosphere Nagpur si affaccia su un campo da golf a nove buche e aprirà nel 2025. Vanterà 105 camere, ristoranti, bar, un night club e strutture di livello mondiale.
L'Atmosphere Nagpur aprirà nel 2026 come business hotel nel centro della città, con uno spazio interno per eventi di oltre 1.800 metri quadrati, nonché 120 camere e suite dal design elegante.
L'Allita an Atmosphere Experience Kurseong Darjeeling Hills aprirà nel 2026 con 92 ville e oltre 12 mila mq di spazio per eventi tra i pendii dell'Himalaya e lussureggianti giardini di tè.
L'Atmosphere Lakeview Kolkata aprirà nel 2027 e sarà caratterizzato da 70 ville e suite sull'acqua, nonché da uno spazio per eventi di 6 mila metri quadrati indoor e di oltre 7.600 metri quadrati outdoor.
L'Atmosphere Bhubaneswar sarà un city hotel che aprirà nel 2027 con 170 camere e suite, nonché oltre 13.700 metri quadrati di spazi per eventi.
Il Varsa Elements of Nature by Atmosphere Kannur aprirà nel 2027. E' un wellness resort con 49 ville private, una spa, centro benessere e uno spazio per eventi al coperto di oltre 3 mila metri quadrati.
L'Avongrove Gardens by Atmosphere Mirik Darjeeling West Bengal aprirà nel 2027 con 70 ville, spazi per eventi e ristoranti, tra le pendici dell'Himalaya.
L'Atmosphere Gurugram aprirà nel 2027, con 46 ville con piscina, un ampio campo da golf, una varia proposta gastronomica, attività stimolanti e una spa e centro benessere.
L'Ozen Mansion Kolkata aprirà a novembre 2024 con 235 camere e suite, 65mila mq di spazi indoor e 35 mila mq di spazi per eventi outdoor, all'interno di sei acri di giardini nella zona di New Town di Kolkata. Ci saranno anche tre diversi ristoranti, la spa e il centro benessere Ele i Na, sale executive e un business centre.
L'Ozen Villas Jaipur aprirà nel 2025; offrirà 181 ville con piscina privata, ristoranti, centro benessere e spazi per eventi su 20 acri di verde.
L'Ozen Nandi Hills Bangalore aprirà nel 2026, si estenderà su 7,60 acri di terreno con 70 ville eco-consapevoli, un lago, un centro benessere, un ristorante e spazi per eventi di oltre 4.500 metri quadrati.
L'Ozen Privado Goa sarà infine un rifugio sulla spiaggia, che aprirà nel 2026 con 45 ville con piscina privata e 4.500 metri quadrati di spazi mice indoor, tutti affacciati sul mar Arabico.
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[post_content] => Sono i 115 Comuni che ricadono nelle sei aree della Toscana Diffusa e per i quali la giunta toscana ha appena approvato gli elenchi degli interventi infrastrutturali che potranno essere sostenuti con le risorse del Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) per circa 70 milioni nell’ambito delle strategie territoriali delle aree interne, ai quali saranno aggiunti altri 34 milioni disponibili per le imprese e le comunità energetiche e 6,6 milioni del Fse (Fondo sociale europeo): sono tutti interventi individuati in seguito a un percorso di confronto negoziale condotto tra le coalizioni locali e la Regione. Le strategie territoriali saranno integrate anche dal Fondo per lo sviluppo rurale (Feasr) con risorse rafforzate dalle strategie dei Gal (Gruppi di azione locale) per un totale complessivo che arriverà a circa 120 milioni.
«Una misura concreta e efficace che giunge al termine di un approfondito lavoro di concertazione con i Comuni - spiega il presidente Eugenio Giani - Abbiamo diviso il Piano regionale di sviluppo (Prs) in sei aree strategiche territoriali, ovvero le aree più fragili della Toscana. Queste sei aree raccolgono 115 comuni dei 273 totali e in questi Comuni abbiamo concentrato risorse che diventano progetti di riqualificazione dei comuni stessi: dalla ripavimentazione del centro storico al giardino pubblico, alla riqualificazione di un palazzo che diventa il palazzo comunale. Questa misura si accompagna alla legge sulla Toscana diffusa che porterò a fine agosto in Consiglio e su cui sta lavorando un gruppo interassessorile perché in Toscana emerga con chiarezza l’impegno della Regione a valorizzare tutti i comuni e non solo quelli che sono più noti o più popolati. La Toscana diffusa porta anche alla legge che adesso è in discussione, grazie alla quale le vecchie Apt - che finivano per fare promozione solo nei capoluoghi di provincia – si trasformano e si moltiplicano diventando 28 ambiti, così da dare ad ogni territorio la propria valorizzazione».
Sono dunque 6 le aree della Toscana diffusa che comprendono le aree interne di:
Alta Valdera – Alta Valdicecina – Colline Metallifere – Valdimerse
Amiata Grossetana – Amiata Valdorcia – Colline del Fiora
Valdichiana Senese
Casentino – Valtiberina
Garfagnana – Lunigiana-Media Valle del Serchio – Appenino Pistoiese
Valdarno e Valdisieve – Mugello -Val di Bisenzio
Per ognuna di esse, partendo dall’analisi dei fabbisogni e delle esigenze condivise dalle comunità locali, i Comuni hanno proposto una strategia di riqualificazione da attuare con opere e progetti che valorizzino e sviluppino le peculiarità dei loro territori.
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[post_content] => Minor Hotels Europe & Americas traccia un bilancio positivo del primo semestre 2024, con un fatturato di 1,15 miliardi di euro pari ad una crescita dell'11,5% rispetto agli 1,03 miliardi del primo semestre dello scorso anno. L'utile netto della società si è attestato a quota 71 milioni di euro, con un aumento del +57,4% rispetto all'analogo periodo del 2023.
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In Italia, i ricavi a parità di perimetro nei primi sei mesi sono aumentati del 4%, con Venezia e le città minori che hanno superato Milano e Roma, dove la crescita è stata più moderata; l'occupazione si è attestata al 67%, con un aumento di un punto percentuale rispetto all'anno precedente, mentre l'Adr è aumentato del 5% a 185 euro.
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[post_content] => Riaprirà il prossimo 27 settembre l'hotel d'Inghilterra. L'indirizzo capitolino di Starhotels Collezione situato a pochi passi da piazza di Spagna e via Condotti sta infatti terminando la seconda parte del restyling, dopo aver concluso la prima fase a maggio 2023. Quest'ultima ha in particolare coinvolto il restauro degli esterni e della storica facciata tutelata dalle Belle arti, nonché dato nuova vita alle camere e top suite dei piani superiori. Ora, dopo un'estesa ristrutturazione delle aree comuni, delle suite e camere dei primi tre piani, l’hotel riaprirà le proprie porte con rinnovati spazi ristorativi e un’inedita Spa suite.
Nella ristrutturazione sono state coinvolte maestranze artigiane, come parte dell’iniziativa la Grande Bellezza – the Dream Factory: il progetto di mecenatismo contemporaneo ideato da Starhotels. Le camere e suite sono state ridotte da 84 a 80 per lasciare più spazio agli interni, mentre il ristorante Cafè Romano sarà ampliato e collegato alla lobby, con l'obiettivo di trasformarsi in un vero e proprio salotto per momenti conviviali. Uno dei punti di forza della ristrutturazione sarà poi la nuova terrazza Romana al sesto piano: un rooftop bar aperto anche a chi non soggiorna in hotel e location ideale per eventi privati. Un'ulteriore novità sarà l’inedita e intima spa: un angolo accogliente per rilassarsi e rigenerare il corpo dopo una giornata trascorsa a esplorare la città.
L’Hotel d’Inghilterra affonda le proprie radici nella metà del sedicesimo secolo, quando venne adibito a residenza nobiliare per gli ospiti di palazzo Torlonia, situato esattamente di fronte. Già nel quindicesimo secolo, questa zona era rinomata per le strutture ricettive migliori della città, attirando visitatori da tutto il mondo. Nel 1845, la residenza venne convertita in un albergo denominato hotel d’Angleterre, proprio per la sua popolarità tra i visitatori britannici, che sceglievano di soggiornare in questo luogo durante l’epoca del Grand Tour. Lo stesso logo, ispirato al blasone della famiglia reale inglese, testimonia il profondo legame esistente con l’Inghilterra e la corona dei Windsor. Tra gli ospiti illustri dell’albergo, il poeta inglese romantico John Keats, che qui trascorse i suoi ultimi anni, e i connazionali Byron e Shelley. Ma più tardi soggiornarono tra queste mura anche Henry James, Elizabeth Taylor, Gregory Peck ed Ernest Hemingway.
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[post_content] => Arrivano i primi effetti delle dimostrazioni pubbliche anti over-tourism che si sono svolte in alcune città europee. Ci sarà infatti chi comincerà "a ragionare su qualche cambio di itinerario se la percezione sarà quella che in certe destinazioni i passeggeri non siano più trattati bene", ha dichiarato in particolare alla Reuters la direttrice Europa della Cruise lines international association, Marie-Caroline Laurent. La mente corre per esempio a episodi recenti come quello di Barcellona, che ha visto alcuni turisti fatti bersaglio dei getti delle pistole ad acqua in mano ai manifestanti.
Marie-Caroline Laurent non ha peraltro indicato alcun scalo specifico, ma oltre al porto catalano è probabile che la direttrice si riferisse anche alla Norvegia, alla Bretagna francese e alle isole Canarie, così come alle restrizioni imposte alle navi da crociera sempre a Barcellona e a Venezia. Ma non si può dimenticare che anche la Grecia ha poco tempo fa ventilato l'ipotesi di limitare l'accesso agli scali di alcune delle proprie isole più popolari, quali Myconos e Santorini. Allo stesso modo la città di Amsterdam prevede di ridurre della metà gli attracchi entro il 2026, per poi vietarli del tutto dal 2035
Di fronte alle affermazioni del sindaco di Barcellona, Jaume Collboni, secondo cui la città ha ormai raggiunto il punto di rottura in termini di arrivi dal mare, qualche giorno fa la stessa Clia ha ribattuto sostenendo come in realtà i crocieristi rappresentino appena il 4% degli arrivi complessivi nella destinazione catalana.
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[post_content] => New York accende i riflettori sull'edizione estiva della Nyc Restaurant Week®, in programma da lunedì 22 luglio a domenica 18 agosto: le prenotazioni sono infatti aperte da oggi attraverso la pagina web dedicata del sito della New York City Tourism + Conventions.
L’appuntamento con cadenza semestrale offre ai partecipanti l'opportunità di provare oltre 600 ristoranti situati in più di 70 quartieri attraverso i cinque distretti che propongono 50 tipologie di cucine diverse a un prezzo vantaggioso. I ristoranti partecipanti offriranno menù a prezzo fisso con due portate a pranzo e tre portate a cena, tra piatti classici, speciali e nuove proposte. Il costo dei menù varia tra i 30, 45 o 60 dollari, a seconda del ristorante.
"La Nyc Restaurant Week ritorna per la 32a estate, offrendo a visitatori e newyorkesi l'opportunità di provare oltre 600 ristoranti, con una varietà incredibile di cucine presenti nei cinque distretti - ha dichiarato Nancy Mammana, cmo e ceo ad interim di New York City Tourism + Conventions -. New York City è una delle città più importanti del mondo per quanto riguarda la ristorazione e questa è un'ottima occasione per celebrare la nostra incredibile e varia scena gastronomica, i suoi valori e la sua capacità di innovarsi costantemente”.
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Calabria, stagione di crescita per i tre aeroporti con un +8,5% rispetto al 2023
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