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8 marzo 2011 08:19
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Banconista con pluriennale esperienza con titolo di direttore tecnico, vendita pacchetti t.o., creazione viaggi su misura, prenotazioni alberghiere, aeree e marittime. Offresi per lavoro in agenzia zona Milano e provincia. Contatto: 339 32 85 821.
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[post_content] => Punta dritto ad un secondo trimestre dell'anno da ricavi record Delta Air Lines, dopo aver chiuso i primi tre mesi 2024 con profitti che hanno superato le previsioni degli analisti finanziari, grazie alla forte domanda di passeggeri e all'efficienza delle operazioni.
Nel periodo gennaio-marzo la compagnia statunitense ha riportato ricavi per 12,6 miliardi di dollari, il 6% in più rispetto allo stesso periodo 2023, con un utile operativo di 640 milioni di dollari e un margine operativo del 5,1%. L'utile per azione rettificato è stato di 0,45 dollari, rispetto alle aspettative degli analisti di 36 centesimi per azione.
«Grazie allo straordinario lavoro delle nostre 100.000 persone, Delta offre la migliore affidabilità operativa della nostra storia e abbiamo ampliato il divario rispetto ai nostri concorrenti - ha commentato il ceo, Ed Bastian -. Per il trimestre di marzo, abbiamo registrato ricavi record grazie a prestazioni operative eccezionali, consentendo una forte crescita degli utili. Prevediamo un continuo forte slancio per la nostra attività e nel trimestre di giugno stimiamo di raggiungere ricavi record, un margine operativo medio e un utile compreso tra 2,20 e 2,50 dollari per azione. Rimaniamo fiduciosi nei nostri obiettivi per l'intero anno con utili compresi tra 6 e 7 dollari per azione e un free cash flow compreso tra 3 e 4 miliardi di dollari».
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[post_content] => Importante traguardo per il gruppo Nicolaus che raggiunge la certificazione per la parità di genere (Uni/PdR 125:2022). Un risultato che va peraltro inquadrato all'interno di un percorso strategico costantemente attento alla responsabilità sociale d’impresa e volto a incontrare i più alti standard di governance nei confronti di temi come la sostenibilità, la qualità, la sicurezza, la protezione dei dati. La certificazione assume, inoltre, particolare rilevanza in un’organizzazione già proiettata al gender balance, con il 49% delle proprie risorse umane costituito da persone di genere femminile.
“La soddisfazione per la certificazione della parità di genere è legata forse più ancora di tutte le altre, seppur molto importanti e fondamentali per arrivare anche a questa, al vedere concretizzati un desiderio e un’ambizione - spiega il direttore risorse umane della compagnia, Alessandro Arborio Mella -: quella di creare un ambiente di lavoro inclusivo e regolato dall’uguaglianza di opportunità. Rappresenta quindi un riconoscimento per l’impegno di tutte le colleghe e i colleghi nel cercare di rendere possibile questa condizione ogni giorno. E la certezza che le persone che lavorano all’interno del nostro gruppo lo facciano in un contesto realmente attento alle loro specificità, capacità ed esigenze”.
Se traguardata all’interno di questo perimetro progettuale, la nuova certificazione assume una valenza ancora più articolata poiché rappresenta il coronamento di un approccio aziendale olistico che ha visto Nicolaus conseguire altri significativi attestati come le certificazione qualità (Iso 9001), dei sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro (Iso 45001), di sostenibilità (Iso 14001) e per la protezione dei dati personali (Isdp 10003).
Per mettere a fuoco il significato di questo risultato per tutti i comparti aziendali è meritevole di attenzione osservare da vicino l’iter che ha comportato, legato all’analisi di sei macro-aree di valutazione: cultura e strategia, governance, processi hr, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.
“Tra gli aspetti rilevanti dell’attenzione alla sostenibilità sociale di Nicolaus figura il mantenimento dei legami con il nostro territorio anche dal punto di vista della creazione di opportunità di impiego eque - sottolinea la direttrice marketing, Sara Prontera -: la certificazione della parità di genere in un’area come quella pugliese, in cui i dati relativi all’occupazione femminile sono sensibilmente più bassi rispetto alla media nazionale e in un Paese tra i primi in Europa per disparità, non è solo un punto di arrivo cruciale, che garantisce la virtuosità del contesto lavorativo per i colleghi e i collaboratori, e del nostro operato per i nostri partner e per i nostri clienti, ma un nuovo e forte punto di partenza. Nonché la dimostrazione di come, attraverso un impegno costante nel cercare di perseguire una buona governance, la parità di genere non solo sia possibile, ma diventi un requisito minimo per la soddisfazione di tutti i dipendenti e un modello di business efficace, che non può più prescindere dalla qualità della vita delle persone”.
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[post_content] => Sessanta milioni di passeggeri trasportati dal 2012 - anno dell'avvio dell'attività - ad oggi: Volotea celebra un traguardo significativo nella sua giovane storia, dopo un 2023 chiuso con un fatturato di 694 milioni di euro (+24,6% rispetto all’anno precedente) e un margine Ebitda migliore di 22 punti percentuali rispetto al 2022 (Ebitda da 96 milioni di euro).
Il 2024 della compagnia aerea spagnola sarà un altro anno record in termini di attività: oltre 450 rotte (di cui più della metà in esclusiva) e un’offerta di 12,5 milioni di posti (il 10% in più rispetto al 2023) e di circa 80.000 voli. Non solo: all'inizio di quest'anno, la compagnia aerea ha anche aggiunto tre nuovi Airbus A320 alla sua flotta, che ora conta 44 aeromobili (20 Airbus A319 e 24 A320).
Di conseguenza, l'asticella delle previsioni si alza ancora, con una stima di fatturato che per il 2024 che supererà gli 800 milioni di euro, diventando l'anno più redditizio nella storia della compagnia.
“I sessanta milioni di passeggeri sono una pietra miliare nella nostra storia che rafforza la nostra posizione come vero punto di riferimento per i collegamenti tra città europee di piccole e medie dimensioni – ha commentato Carlos Muñoz, presidente e fondatore del vettore – Traguardi significativi che dimostrano la nostra capacità di continuare a crescere. Abbiamo, infatti, registrato importanti risultati finanziari nel 2023 e margini storici per un’azienda che ha poco più di 10 anni. Il 2023 è stato un anno di svolta grazie a una strategia flessibile ed efficiente con la quale siamo riusciti a trarre vantaggio dalla riattivazione della domanda”.
Anche in Italia Volotea conferma per il 2024 i piani di sviluppo: l’apertura della base di Firenze ad aprile 2023, i collegamenti in continuità territoriale da e per la Sardegna e l’annuncio dell’ottava base italiana a Bari rappresentano al meglio lo stretto legame con il Bel Paese, dove tutto è iniziato dodici anni fa con l’apertura in assoluto della prima base Volotea a Venezia.
Per quest'anno è prevista l’apertura di più di 20 nuove rotte, aumenterà del 10% la capacità operativa rispetto al 2023, attraverso un’offerta di oltre 4 milioni di posti in vendita, e raggiungerà nel periodo di alta stagione circa 450 posti di lavoro su tutto il territorio nazionale.
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[post_content] => E’ stato presentato alla Spezia lo studio su “L’impatto economico del settore crocieristico sulla Città della Spezia per l’anno 2023”, commissionato dall’AdSP del Mar Ligure Orientale alla società PTSCLASS.
Lo studio è stato effettuato su un campione di 1.600 passeggeri, intervistati tra maggio e luglio 2023 e sbarcati da navi appartenenti alle maggiori compagnie crocieristiche mondiali.
Lo studio rileva dati importanti, sono 1.143 gli occupati alla Spezia. Ogni crocierista spende oltre 54 Euro sul territorio spezzino, a cui si aggiungono le spese per i tour operator e le agenzie di viaggio per visitare le altre destinazioni. L’impatto economico totale sulla città per l’anno 2023 è stato di oltre 43 milioni di Euro di cui circa 10 milioni per il settore Food and Beverage e lo shopping e la restante parte per le agenzie di viaggio e i tour operator. Circa 286.000 passeggeri visitano La Spezia. Con le 5 Terre, Lerici e Porto Venere si arriva ad oltre 560.000 visite.
Il porto della Spezia che si posiziona tra i primi scali italiani per movimenti di passeggeri. Il settore crociere ha raggiunto nel 2023 oltre 700 mila presenze, segnando circa un +35% e segnando il record storico. Il porto è inserito negli itinerari di 13 compagnie.
«Voglio sottolineare il valore della collaborazione istituzionale che stiamo felicemente realizzando in particolare con il comune della Spezia – spiega il Presidente AdSP Mario Sommariva - e che ci permette di raggiungere obiettivi comuni, superando ostacoli e difficoltà. Lo studio presentato oggi è un documento scientifico, non uno studio “celebrativo”, che contiene ottime notizie ma anche alcune criticità che vanno interpretate e superate, potenzialità che vanno attivate. E questo risultato si può ottenere solo con la collaborazione, con il consolidamento del rapporto tra città e porto. Un porto che contribuisce al PIL con circa 5 miliardi, che si spalmano su di un territorio ampio. Un polmone occupazionale ed economico di grandissimo valore che non può essere interpretato solo come un problema, come solo generatore di impatto ambientale, anche alla luce delle innovazioni applicate dalle navi di ultima generazione e dalle azioni e gli investimenti intrapresi dall’Ente che presiedo: oltre 700 milioni di Euro che andranno a beneficio non solo del porto ma anche della città che lo ospita».
«Il turismo rappresenta un importante volano per l’economia spezzina e il settore crocieristico contribuisce in maniera significativa alla crescita esponenziale, in termine di presenze, alla quale stiamo assistendo – dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – i dati elaborati da AdSP dimostrano che nel 2023 si è registrata la presenza di oltre 700 mila crocieristi, tra i quali il 31% ha dichiarato di aver visitato La Spezia, con una spesa media per passeggero di € 54,4, principalmente in shopping e ristorazione, e una spesa complessiva rilevata di 12,5 milioni di euro. Emerge tuttavia, da interviste effettuate ai crocieristi, il tema delle chiusure domenicali delle attività commerciali; molti passeggeri hanno dichiarato infatti che avrebbero voluto fare acquisti, ma non sia stato possibile perché domenica. Diventa quindi prioritaria una riflessione in tal senso e offrire ai crocieristi sempre maggiori occasioni per fare acquisti nei negozi cittadini e vivere la città appieno. Il Comune della Spezia sta lavorando per promuovere il territorio, in ambito nazionale e internazionale tramite la partecipazione alle principali fiere, ma non solo. Abbiamo dato impulso alla creazione dell’Area Vasta che mette in rete 66 comuni tra Liguria e Toscana, con l’obiettivo di offrire al turista un’offerta esperienziale diversificata e vivere il territorio 365 giorni l’anno».
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Un traguardo importante per il vettore, che ha compiuto sforzi significativi negli ultimi anni ed è arrivata a questo risultato con largo anticipo rispetto alla scadenza fissata per fine 2024 dalle nuove normative dell'Unione europea per la sicurezza aerea (Easa).
In precedenza, era prevista da parte delle compagnie aeree solo la supervisione delle operazioni e della gestione della manutenzione condotte da terzi. Ora, in conformità con l’Allegato 145 della normativa europea, il vettore ha ampliato il suo campo di applicazione per coprire l’intera gestione della manutenzione, rafforzando ulteriormente gli standard di sicurezza e qualità in tutte le proprie operazioni.
Attualmente, la compagnia aerea dispone di un team di 42 meccanici aeronautici altamente qualificati e certificati – operativi nelle basi italiane di Verona (13) e Venezia (11), oltre a quelle di Bilbao (5), delle Asturie (12) e di Finkenwerder (1) – in grado di soddisfare gli standard più severi del settore.
La completa certificazione Sms non solo rafforza l'impegno di Volotea per la sicurezza aerea, ma introduce anche miglioramenti significativi per la compagnia aerea e le sue operazioni, tra cui un aumento dei livelli di sicurezza, in linea con l'obiettivo del vettore di essere riconosciuto come la compagnia aerea con gli standard più elevati dell’industria. Inoltre, la possibilità di fornire istruzioni e linee guida direttamente ai propri meccanici migliora l'efficienza operativa e la qualità del servizio. Infine, la gestione interna dei processi di manutenzione e sicurezza assicura una rigorosa conformità ai requisiti normativi e promuove una cultura della sicurezza in tutta l'organizzazione.
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[post_content] => Sono quattro gli Airbus di nuova generazione che hanno debuttato nella flotta di Ita Airways in una sola settimana, portando il totale a 44 NewGen su un totale di 87 aeromobili.
I velivoli sono entrati in servizio nell’ultima settimana di marzo: si tratta, nello specifico, di un A330-900 di proprietà Ita, un A321neo, un A320neo e un A220-100, questi ultimi in leasing.
“L’investimento sulla flotta, cresciuta di oltre il 60% dalla nostra nascita, è al centro della nostra strategia e oggi annunciare l’entrata in servizio di quattro Airbus di nuova generazione in una sola settimana ci rende estremamente orgogliosi – ha dichiarato Francesco Presicce, accountable manager & chief of technology officer della compagnia aerea -. Abbiamo implementato procedure di Entry Into Service tali da garantire la piena produttività dei velivoli acquisiti nel minor tempo possibile, sempre nel rispetto dei requisiti di sicurezza e di compliance regolamentare.
"Avevamo degli obiettivi ambiziosi e vedere che in poco più di due anni l'età media dei nostri aerei è scesa da 12,5 a 8,4 anni, con più del 50% di Airbus di ultima generazione, testimonia il grande sforzo della compagnia nelle attività di Entry Into Service e ci fa capire che stiamo facendo le scelte giuste. Il nostro target 2024 è l’entrata in flotta di 26 nuovi aeromobili, per arrivare a fine anno ad un totale di 96 aeromobili, di cui il 67% di nuova generazione, percentuale più che doppia rispetto alla media di aeromobili Airbus di nuova generazione presenti nella flotta di altri vettori europei che si attesta al 32%”.
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[post_content] => La Toscana si conferma come location preferita dagli stranieri che scelgono l’Italia per il fatidico ‘sì’: 2.600 i matrimoni internazionali nel 2023, il 12,5% in più rispetto al 2022, per un giro di affari cresciuto del 29,5%, sfiorando la quota di 170 milioni di euro, per una spesa media di 65 mila euro, ovvero il 15,3% in più rispetto al 2022.
I numeri emergono dall’aggiornamento dell’osservatorio Destination weddings in Tuscany effettuato dal Centro studi turistici per Toscana Promozione Turistica e certificano il successo del bando triennale con cui Tuscany for Weddings, divisione di Destination Florence convention & visitors bureau per la promozione dell’offerta wedding della Toscana, ha operato per conto dell’agenzia regionale. Una collaborazione che oggi si rinnova con la firma di un protocollo d’intesa tra i due enti, che amplia ulteriormente l’accordo tra Destination Florence Cvb e Tpt: oltre al wedding, il nuovo protocollo, deliberato dall’assessorato al Turismo della regione Toscana, prevede un lavoro in tandem sul turismo congressuale.
«Sale il numero di cittadini stranieri che eleggono la Toscana come destinazione dove celebrare le nozze – commenta il presidente, Eugenio Giani -: un risultato che ci riempie di soddisfazione. La decisione, maturata alcuni anni fa, di creare un progetto ad hoc, Tuscany for Weddings, grazie alla collaborazione tra Toscana Promozione Turistica e Destination Florence convention & visitors bureau per promuovere l’offerta wedding, si è rivelata vincente. Ritengo che per lo sviluppo di questo segmento turistico la Toscana abbia tutto quello che occorre: luoghi autentici in scenari suggestivi abbinati a un’organizzazione impeccabile».
«Da diversi anni – aggiunge l’assessore a Economia e turismo, Leonardo Marras - la Toscana è tra le mete più scelte da cittadini stranieri per celebrare il proprio matrimonio. Il lavoro portato avanti in questi anni con Toscana Promozione Turistica e Destination Florence convention & visitors bureau con il progetto Tuscany for Weddings, e che oggi si amplia anche al turismo congressuale, è dunque un punto di forza su cui continuare a puntare. Il costante incremento di coloro che scelgono questa regione per unirsi in matrimonio è la conferma della bontà di questa collaborazione».
«Gli ottimi dati sul segmento del wedding – prosegue il direttore di Tpt, Francesco Tapinassi - vanno di pari passo con la necessità di valorizzare il comparto del turismo congressuale. È da qui che nasce un protocollo d’intesa che conferma e amplia il rapporto tra Toscana Promozione Turistica e il Destination Florence convention & visitors bureau, impegnato su entrambi i segmenti wedding e mice. Da considerare, inoltre, il ruolo del Destination Florence Cvb nell’organizzazione della Grand Départ del Tour de France da Firenze a giugno: un ulteriore elemento di connessione tra l’azione del bureau e la nostra agenzia, considerando l’impegno di Tpt nella valorizzazione del comparto cicloturistico».
A scegliere la Toscana per sposarsi sono soprattutto coppie provenienti da Stati Uniti e Regno Unito (60%), mentre per quanto riguarda il tipo di celebrazione, il rito simbolico è ancora quello preferito (66,3%), con quello civile e religioso che si attestano rispettivamente al 22,4% e all’11,3%. Il 9,3% dei riti civili e simbolici riguarda inoltre unioni civili celebrate tra persone dello stesso sesso. Quasi una coppia su due, ovvero il 48,2% del totale, si è affidata a un wedding planner per coronare il proprio sogno d’amore (+5% rispetto al 2022), mentre per quanto riguarda il periodo scelto, l’89% delle celebrazioni si sono svolte tra aprile e settembre.
Anche se è calata leggermente la durata media della permanenza degli invitati (3,2 notti contro le 3,3 del 2022), i pernottamenti nelle strutture ricettive sono saliti a 496 mila (+14,5%) e il volume di affari complessivo ha raggiunto i 168,7 milioni di euro (+29,5%). È cresciuto anche il numero medio degli invitati (60,6 contro i 56 rilevati nel 2022) ed è aumentato del 25% il numero di celebrazioni con un numero di invitati compreso tra 51 e 100, che rappresentano il 63% del totale.
Anche per il 2024 le aspettative del settore sono di un’ulteriore crescita del mercato, con un incremento stimato intorno al 9,1%. I principali arrivi resteranno ancora quelli extra Ue, ma si consoliderà la domanda proveniente da coppie scandinave, tedesche, svizzere, olandesi, austriache, spagnole e francesi.
Nel 2023 si sono rivolte alle imprese della filiera anche 630 coppie italiane provenienti da altre regioni, che hanno scelto la Toscana per il fatidico “sì”, generando un fatturato complessivo di 25 milioni di euro.
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[post_content] => Ryanair Holding punta a una flotta di circa 50 Airbus narrow body per la propria divisione maltese Lauda Europe: decisione che anticipa un futuro passaggio agli aeromobili della Famiglia A320neo dopo il 2030, secondo quanto dichiarato dal ceo del gruppo Michael O'Leary.
«Airbus è in grado di garantire le consegne di aeromobili fino al 2030. I contratti di locazione (di Lauda) durano solo fino al 2028/29. Quindi spererei di estendere questi leasing o di sostituirli con altri A320ceo in leasing fino a quando non riuscirò a concludere un accordo con Airbus per nuovi aeromobili Airbus nei prossimi cinque-dieci anni» ha dichiarato a SimpleFlying.
La compagnia starebbe valutando sia A320-200 che A321-200. L'unità maltese è un'eccezione nella flotta del gruppo irlandese low cost, altrimenti interamente composta da B737. Lauda Europe è 'l'erede' dall'austriaca Lauda, ex LaudaMotion, che Ryanair Holdings ha acquisito dopo il fallimento dell'ex casa madre Airberlin, nel 2019. Avendo ereditato la sua flotta di A320, il vettore ha vacillato tra il progetto di ampliare la flotta di Airbus e aggiungere A320neo e quello di abbandonare gli aeromobili a favore di una flotta di B737 unificata tra i suoi Coa.
O'Leary ha dichiarato che il piano di phase-out degli A320 non è del tutto fuori discussione, visti i problemi di approvvigionamento di nuovi aeromobili A320. «Mi piacerebbe avere un numero maggiore di aeromobili Airbus in flotta, ma al momento non è possibile. Se non riuscirò ad averli entro il 2028, quando dovremo restituirli, li sostituirò con dei B737».
Lauda Europe opera attualmente 27 A320-200 che volano esclusivamente con il codice "FR" di Ryanair; la flotta di B737 del gruppo comprende un B737-700, 396 B737-800 e 145 B737-8-200, distribuiti sui quattro Coa di Boeing (Ryanair, Buzz - Polonia -, Malta Air e Ryanair Uk).
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[post_content] => Svolta in casa Sina Hotels, che punta a espandersi ulteriormente con un occhio di riguardo alle destinazioni internazionali e apre all'ipotesi franchising: "Noi non vogliamo crescere per crescere, ma trovare location compatibili con la nostra clientela leisure internazionale - ha spiegato Bernabò Bocca, in occasione delle celebrazioni per il centoquarantesimo del Sina Brufani di Perugia e del centocinquantesimo del Sina Bernini Bristol di Roma -. In Italia però non è facile trovare altre mete compatibili con la nostra vision, in aggiunta a quelle dove siamo già presenti. Oltre che verso un paio di città del Sud, stiamo quindi guardando soprattutto all'estero: Madrid, Londra, Parigi...".
La compagnia con sede a Firenze oggi vanta un portfolio di undici strutture totali a Venezia, Milano, Roma, Firenze, Torino, Parma, Viareggio, Perugia e Capri, tutte di proprietà. E anche a questo riguardo non mancano le novità: l'idea è infatti quella di non passare più necessariamente per uno sviluppo fatto solo di acquisizioni dirette. "Con i tassi di interesse ancora alti, i costi della leva finanziaria sono troppo elevati, mentre i prezzi rimangono proibitivi - aggiunge Bocca -. Basti pensare al Six Senses di Roma, che è stato acquisito recentemente per 245 milioni di euro. Siamo quindi oggi aperti a tutte le forme di partnership: affitto, ma anche contratti di management e proprio in questi mesi stiamo sviluppando un contratto commerciale che ci consentirà di sondare pure l'opzione franchising".
Il tutto naturalmente ponendo grande attenzione alla sostenibilità economica di ogni eventuale operazione: "Al momento per location di punta in destinazioni primarie come quelle a cui guardiamo solitamente noi, in caso di affitto non si può andare oltre a un Roi pari al 5% del valore dell'immobile o all'incirca al 20% del fatturato", rivela sempre Bocca.
Dopo aver chiuso il 2023 con ottimi numeri, trainati in particolare dal mercato americano, Sina Hotels punta infine a crescere ulteriormente anche in termini di volumi: "L'anno scorso abbiamo raggiunto i 69 milioni di euro di fatturato con margini operativi lordi pari a 6 milioni (ebitda), grazie a una tariffa media di 340 euro e un tasso di occupazione del 67% - conclude il presidente di Sina -. Ora l'obiettivo è quello di superare la soglia dei 100 milioni nel giro di un triennio".
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Delta Air Lines rivede al rialzo le stime per il secondo trimestre 2024
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