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3 gennaio 2011 08:35
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KING HOLIDAYS
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Inviare curriculum vitae a: parente@kingholidays.it o al fax 02 48028703.
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[post_content] => Turkish Airlines rafforza l'attenzione sul mercato italiano, uno dei più storici ed importanti per la compagnia.
Turkish Airlines ha iniziato a operare nel 1959 con il suo primo volo su Roma. Oggi sono 9 le destinazioni del Belpaese su cui opera: Bologna, Catania, Palermo Genova, Milano, Napoli, Roma, Venezia e, da luglio, Torino ovvero la 348esima destinazione nel mondo servita dalla Compagnia. Tra gli obiettivi di Turkish Airlines continuare a cercare nuove opportunità di crescita in Italia, esplorando nuove rotte e aumentando la capacità nelle destinazioni esistenti per soddisfare l'evoluzione della domanda.
Oltre a Torino, il 2024 ha visto e vedrà diverse nuove rotte inaugurate dalla compagnia di bandiera turca: Santiago del Cile, Denver, Tripoli e Melbourne.
Turkish Airlines nel secondo trimestre dell’anno ha trasportato un totale di 22,1 milioni di passeggeri e ha aumentato i ricavi totali di del 10% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 5,7 miliardi di dollari. I ricavi passeggeri, che rappresentano l’81% del totale, sono giunti a quota 4,6 miliardi di dollari. Con l’obiettivo di espandere la propria flotta a 800 aeromobili entro il 2033, Turkish Airlines ha aumentato il numero di aeromobili del 9% nella prima metà dell’anno, raggiungendo quota 458.
Per quanto riguarda il trade Turkish Airlines ha recentemente annunciato il potenziamento del suo programma TKCONNECT conforme a NDC (New Distribution Capability) attraverso una partnership strategica con i principali aggregatori di contenuti Travelfusion, Verteil, DRCT, Mystifly, Nuua, Nuflights e Theta. Grazie a questa collaborazione i partner potranno avere accesso all’ampia rete globale e ai servizi di Turkish Airlines. TKCONNECT metterà a disposizione degli agenti di viaggio strumenti all’avanguardia per creare itinerari personalizzati, usufruire di offerte esclusive e semplificare il processo di prenotazione, migliorando la soddisfazione e la fedeltà dei clienti.
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[post_content] => Una stagione di crescita a pieno ritmo per gli aeroporti della Calabria: a confermarlo sono i dati resi noti dal presidente della regione, Roberto Occhiuto, attraverso i suoi canali social. «Nel 2024 troviamo 3.639.000 passeggeri, questa è la stima che stiamo facendo, a fronte di 3.003.000 nell’anno precedente. Quindi c’è una crescita dell’8,5% in Calabria».
Lo scalo di Lamezia Terme «crescerà da novembre a dicembre con un più 5-6%» mentre Reggio Calabria è «l’aeroporto che cresce di più in Italia e chiuderà il 2024 con un più 115%, 640.000 passeggeri a fronte dei 290.000 del 2023».
Numeri positivi anche per il Sant’Anna di Crotone che segna un «incremento del 48,1%». L’anno scorso sono stati 227.000 i passeggeri atterrati nell’aeroporto della città di Pitagora, quest’anno 314.315. «E’ un sistema che si sta sviluppando ulteriormente perché abbiamo altri accordi già ratificati con Ryanair su Lamezia Terme, Reggio e Crotone e ci sono altri contatti con altri vettori per far arrivare in Calabria più turisti possibili».
Occhiuto ribadisce infine la strategicità del comparto turistico per tutto il territorio: «La nostra regione farà del turismo il suo driver, uno dei principali dello sviluppo».
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Ricavi in crescita nel primo semestre di Club Med, che tra gennaio e giugno ha registrato un fatturato di 1,15 miliardi di euro, per un incremento del 9% rispetto allo stesso periodo del 2023, Bene anche i margini operativi lordi ricorrenti (recurrent ebitda) saliti da 228 a 244 milioni.
Ma la prima metà del 2024 ha visto il gruppo tagliare pure un altro importante traguardo: il completamento, lo scorso aprile, del processo di riposizionamento del proprio portfolio in strutture esclusivamente di categoria upscale o upper upscale. "Durante il primo semestre del 2024, abbiamo poi compiuto progressi significativi nella nuova strategia Happy Digital e Ai per migliorare l'esperienza dei clienti e l’efficienza dell’azienda", sottolinea il presidente Henri Giscard d'Estaing.
Sopra la media le performance del mercato italiano, che nei primi sei mesi dell'anno ha visto la compagnia francese mettere a segno a segno un +13% del business value. A trainare le performance Club Med nella nostra Penisola le destinazioni a lungo raggio, con un peso del 72% sulle vendite complessive: il Club Med Kani alle Maldive ha in particolare contribuito per il 17%, Seychelles per il 10% e Turkoise, alle Bahamas, per il 6%, registrando per di più una crescita del 30%. Il segmento montagna ha invece rappresentato il 18% delle vendite totali, con un aumento del 20% del business value rispetto all'anno precedente. I resort più venduti sono stati Saint Moritz in Svizzera, Pragelato Sestriere in Italia e Tignes in Francia; il segmento famiglie, per quanto riguarda la montagna, è cresciuto del 15%, sostenuto dall'offerta di corsi di sci con maestri certificati e Kids Club. Il cluster Exclusive Collection in generale ha infine totalizzato una crescita del 20% con Seychelles, Michès Playa Esmeralda in Repubblica Dominicana e le Ville di Finolhu alle Maldive le strutture più richieste.
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[post_content] => Taglio del nastro per il nuovo collegamento Korean Air da Seul a Lisbona: la rotta, da oggi, viene servita con tre frequenze alla settimana ogni mercoledì, venerdì e domenica, con un Boeing 787-9 Dreamliner, configurato con 278 posti, di cui 24 in classe Prestige e 254 in classe Economy.
Korean Air rafforza così la propria presenza sul mercato europeo, oltre ad offrire ai passeggeri diretti in Portogallo un collegamento diretto, mentre finora dovevano fare sosta in paesi vicini come la Francia o la Spagna.
Nel 2019 la compagnia della Corea del Sud aveva trasportato oltre 27 milioni di passeggeri: dall'hub globale di Seul Incheon il vettore vola attraverso un network di 111 città in 39 Paesi con una flotta di 159 aeromobili e oltre 20.000 dipendenti.
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[post_content] => Doppio festeggiamento a Cortina: si sono celebrati i 100 anni dalla costruzione della prima funivia di Cortina, quella del Belvedere verso Pocol, e i 50 anni dalla fondazione del Dolomiti Superski, il più importante consorzio sciistico al mondo per numero di impianti, 450, e per km di piste sciabili, 1.200.
«Questa è una giornata importante per il nostro Consorzio impianti a fune – spiega Marco Zardini, presidente di Cortina Skiworld – Siamo qui per festeggiare questi primi 100 anni dalla costruzione della prima funivia di Cortina e ancora di più un percorso che attraverso gli impianti a fune ha permesso a Cortina di diventare la località simbolo degli sport invernali e delle attività outdoor. E tutto ciò grazie alle tante persone e agli imprenditori che a Cortina negli anni hanno capito e saputo cogliere questa opportunità. Ci ritroviamo – ha proseguito Zardini - anche per festeggiare il Dolomiti Superski, che nel 1974 ha introdotto una grande e rivoluzionaria innovazione nel mondo della neve, grazie al dialogo e alla collaborazione che ha saputo costruire tra valli vicine, ma lontane, diverse per cultura e lingua, ma unite nell'idea di offrire un servizio di qualità allo sciatore, proponendo un solo skipass per sciare in libertà in allora 6 valli (dal 2000 sono 12) delle Dolomiti. Siamo particolarmente orgogliosi che proprio da Cortina partano i festeggiamenti dei primi 50 anni del Dolomiti Superski».
Nell'occasione sono stati consegnati riconoscimenti ad alcune figure di particolare rilievo nella storia del mondo dello sci a Cortina. Ad iniziare da Mirella Alverà (classe 1956), impiegata storica del Consorzio Impianti a fune di Cortina dal 1971. Poi Franco Frenner (classe 1952), tecnico di valle di Cortina che negli anni '80 e '90 ha accompagnato i primi passi e la successiva evoluzione del sistema del Superski Dolomiti con la sua competenza elettrotecnica ed elettronica. Lo sviluppo dello sci ha richiesto la creazione di nuove competenze tecniche in paese, e Franco Frenner rappresenta l’ampio mondo dei tecnici legati agli impianti a fune e alle piste da sci.
E poi ancora Gianfranco Talamini (classe 1950), Enrico Ghezze (classe 1959), Gildo Siorpaes (classe 1938) Per finire con il riconoscimento per chi ha messo a punto per primo l’idea dello skipass, Ugo Illing (1924-2013), ingegnere, che è stato direttore studi e progetti del Coni per le Olimpiadi di Cortina del 1956, progettista della funivia Lagazuoi, direttore d'esercizio di impianti a fune ed esperto di progettazione urbanistica di sistemi di aree sciistiche. Nel 1965 ha ideato e realizzato il "sistema skipass” che ha permesso l'apertura del primo ufficio di vendita al pubblico tramite la neonata associazione Impianti a fune di Cortina lanciando contestualmente l'idea di “settimana bianca”.
In occasione dei 50 anni dalla costituzione del consorzio Dolomiti Superski, il Consorzio impianti a fune di Cortina d’Ampezzo ha voluto dunque ricordare il contributo dato dall’intera comunità per lo sviluppo degli sport invernali, garantendo così la crescita turistica della valle nei 100 anni trascorsi dalla costruzione della prima funivia di Pocol nel 1924.
«L’auspicio – ha concluso Marco Zardini - è di poter continuare ad aggiungere nuovi capitoli a questa bella storia. Abbiamo di fronte a noi la grande sfida delle Olimpiadi a cui gli impiantisti daranno tutto il supporto possibile, esattamente come ha fatto chi è venuto prima di noi. Abbiamo ben chiara la nostra missione: lavorare sulla sostenibilità ambientale senza dimenticare la sostenibilità economica, perché ad oggi siamo sempre stati un sistema solido e questa solidità va preservata per il bene di tutta la comunità».
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[post_content] => Aeromexico celebra con una nuova livrea il suo 90° anniversario: il nuovo look include una versione rinnovata dell'iconico Caballero Águila, che risale al 1959.
Il nuovo design è comparso inizialmente sulla fusoliera di un Embraer-190 e sarà gradualmente inserito sugli oltre 150 aeromobili che compongono l'attuale flotta della compagnia aerea di bandiera messicana, che è anche la più ampia e moderna dei suoi nove decenni di storia.
«Quest'anno segna una pietra miliare di grande importanza per tutti noi che facciamo parte della famiglia Aeromexico, poiché celebriamo 90 anni di storia - ha dichiarato Andrés Conesa, ceo del vettore -. Nell'ambito di questo speciale anniversario, sono orgoglioso di presentare la nuova immagine che vestirà la nostra flotta, che riflette la trasformazione interna che stiamo affrontando per consolidare un prodotto di livello mondiale, mantenendo sempre i nostri passeggeri al centro di tutto ciò che facciamo. Questo anniversario è una grande opportunità per guardare indietro a tutti i traguardi raggiunti, per guardare avanti e per dare il meglio di noi stessi per continuare a elevare il viaggio verso nuove vette».
La compagnia, intanto, ha archiviato il secondo trimestre 2024 con un utile di 242 milioni di dollari, cifra che rappresenta un miglioramento significativo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
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Brasov è un gioiello medioevale della Romania. Sorge nel cuore della Transilvania, terra di misteri che riecheggiano la storia del leggendario Dracula.
Passeggiando fra le stradine del centro ci si immerge in un'atmosfera senza tempo. E tutto intorno dominano i Monti Carpazi puntellati da castelli che fanno sognare...
È una meta affascinante ed economica, che puoi scoprire girovagando a piedi, in bicicletta (la trovi a noleggio a partire da 15 euro al giorno) o con uno degli efficienti autobus cittadini.
Se hai digitato nel web Brasov cosa vedere sei nel posto giusto. Ecco le cose da fare a Brașov in un giorno... sulle tracce del Conte Dracula!
Come arrivare a Brasov
Sono numerose le città da cui imbarcarsi per volare a Brasov, fra cui Roma, Milano, Genova e Napoli.
Puoi consultare l'orario dell'aeroporto Brasov voli e prenotare il tuo biglietto online.
Il Castello di Dracula
Ti suggeriamo di dedicare la mattinata alla visita del Castello di Bran.
Si trova nella città di Dracula a una trentina di chilometri da Brasov e ci si arriva comodamente in autobus: il tragitto richiede un'ora e costa circa 2 euro.
Edificato nel 1377, il castello deve la sua fama al protagonista dell'omonimo romanzo di Bram Stoker.
In realtà non ha alcuna relazione con il vampiro, ma basta guardare la sua facciata per immaginare il Conte aggirarsi tra i cupi corridoi.
Nel 1920 è divenuto residenza della monarchia rumena ed era la dimora preferita della regina Maria, a cui oggi è dedicato.
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Visita del Castello
L'imponente edificio è in stile gotico, con torri appuntite che si stagliano nel cielo.
La pianta irregolare segue la configurazione della roccia su cui è eretto. Il materiale costruttivo è un mix di ciottoli di fiume, mattoni e legno.
Il grigio delle pietre contrasta con il verde delle montagne circostanti, conferendo all'insieme un'aria misteriosa.
All'interno è allestito un museo con opere d'arte e mobili collezionati dalla regina Maria, insieme ad armature d'epoca.
Nella Camera delle Torture sono esposti gli antichi strumenti utilizzati per seviziare i nemici, mentre nel Tunnel del Tempo puoi rivivere la storia del castello in chiave multimediale.
Periodo e biglietti
L'estate rumena ha un clima piacevole, ma è anche il periodo in cui il castello è più affollato.
In primavera e autunno lo puoi visitare con più tranquillità (e gli alberghi sono anche più convenienti).
Le code alle casse possono essere lunghe, meglio quindi acquistare il biglietto sul sito ufficiale al costo di circa 14 euro.
Orario di visita: aprile - settembre dalle 9 alle 18, ottobre - marzo dalle 9 alle 16. Il lunedì apertura alle 12.
Altri luoghi da visitare
Di cose da vedere a Brasov ce ne sono davvero tante.
Di ritorno da Castello puoi esplorare il centro storico, racchiuso in una cinta muraria del XV secolo alta 12 metri e lunga 3 km.
Puoi iniziare la visita da Piata Sfatului (del XIII secolo), la piazza che nel Medioevo era il centro della vita pubblica. Accoglie diversi edifici storici, come il Palazzo del Consiglio e la Casa Bayle.
Al centro si trova una fontana che rappresenta i sette principi di Brasov: giustizia, saggezza, sobrietà, forza, misericordia, benedizione e bellezza.
Chiesa Nera
Nella stessa piazza si trova la Biserica Neagră, la più grande cattedrale gotica del Paese. Fondata nel XIV secolo, deve il suo nome al colore delle pareti, annerite in seguito all'incendio del 1689.
Il suo interno è riccamente decorato e accoglie una pregiata collezione di tappeti orientali. Il suo organo ottocentesco conta oltre 4000 canne.
È aperta da aprile a settembre dalle 10 alle 19 (la domenica apre alle 12). In tutti gli altri mesi chiude alle 15. Il biglietto d'ingresso costa 2 euro.
Torre Bianca e Torre Nera
Sempre in Piata Sfatului si ergono le due torri costruite per proteggere l'antico nucleo urbano.
La Torre Bianca, detta anche Torre dei Tessitori, è alta 53 metri e risale al XIV secolo. Oltre che come struttura difensiva, era utilizzata per controllare l'accesso alla città.
Oggi ospita un museo dedicato alla storia di Brasov.
La Torre Nera, situata sul lato opposto della piazza, è alta 47 metri ed è stata edificata nel XV secolo.
Originariamente adibita a prigione e a torre di avvistamento, accoglie una collezione di armi e armature medievali.
Porta di Santa Caterina
Il complesso difensivo dell'epoca include la Porta di Santa Caterina, costruita nel 1559 dalla Corporazione dei Sarti.
Prende il nome dall'omonimo monastero che sorgeva anticamente in questo luogo ed è l'unica porta cittadina originale.
Le quattro torrette angolari simboleggiano l'autonomia giudiziaria di Brasov e in particolare "il diritto della spada", cioè di esecuzione.
In alto vi è lo stemma della città, che raffigura una corona regale posta sopra radici di quercia.
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Chiesa di San Nicola
Al di là delle mura si accede al quartiere Schei, con le sue case variopinte e le botteghe artigianali.
Qui puoi visitare la chiesa ortodossa di San Nicola, una delle più antiche di Brașov.
Costruita nel XV secolo in stile gotico, ha una facciata imponente e un portale decorato con sculture. All'interno si può ammirare il soffitto affrescato, l'altare in stile barocco e una serie di dipinti del XV e XVI secolo.
Non lontano si trova una delle vie più strette d'Europa, la Strada Sforii, larga solo 1,33 m.
Museo della carta
Il Museo della Prima Produzione della Carta Rumena è ospitato in una vecchia fabbrica rumeno-sovietica.
In esposizione ci sono più di 200 strumenti e attrezzature originali, tra cui la prima macchina per la produzione della carta, importata dalla Germania nel 1846 e ancora funzionante.
Sono custoditi anche documenti e fotografie che illustrano l'evoluzione dell'industria cartaria nel Paese.
Fortezza e Monte Tampa
In una sola giornata è difficile avere il tempo visitare anche la Fortezza di Rasnov e per salire sul Monte Tampa, da cui si gode una vista da togliere il fiato.
Ma arrivata la sera, alzando gli occhi verso la cima della montagna, potrai vedere la scritta illuminata “Brasov” in stile hollywoodiano!
Dove pranzare a Brasov
Puoi sostare in uno dei tanti ristoranti tradizionali della città, per gustare piatti tipici come la ciorbă (zuppa di carne e verdure) o il sarmale (foglie di cavolo ripiene di carne e riso).
Fra i nostri locali preferiti ci sono
Sergiana
Ograda
Casa Romanesca
La Ceaun
Casa Pastravarului
Conclusioni
Visitare Brasov in un solo giorno ti permette di ammirare molte delle sue principali attrazioni.
Ma è solo un piccolo assaggio di questa città e della sua storia. Quindi non esitare a tornare in futuro, magari per vedere Brasov in inverno!
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[post_content] => Sono i 115 Comuni che ricadono nelle sei aree della Toscana Diffusa e per i quali la giunta toscana ha appena approvato gli elenchi degli interventi infrastrutturali che potranno essere sostenuti con le risorse del Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) per circa 70 milioni nell’ambito delle strategie territoriali delle aree interne, ai quali saranno aggiunti altri 34 milioni disponibili per le imprese e le comunità energetiche e 6,6 milioni del Fse (Fondo sociale europeo): sono tutti interventi individuati in seguito a un percorso di confronto negoziale condotto tra le coalizioni locali e la Regione. Le strategie territoriali saranno integrate anche dal Fondo per lo sviluppo rurale (Feasr) con risorse rafforzate dalle strategie dei Gal (Gruppi di azione locale) per un totale complessivo che arriverà a circa 120 milioni.
«Una misura concreta e efficace che giunge al termine di un approfondito lavoro di concertazione con i Comuni - spiega il presidente Eugenio Giani - Abbiamo diviso il Piano regionale di sviluppo (Prs) in sei aree strategiche territoriali, ovvero le aree più fragili della Toscana. Queste sei aree raccolgono 115 comuni dei 273 totali e in questi Comuni abbiamo concentrato risorse che diventano progetti di riqualificazione dei comuni stessi: dalla ripavimentazione del centro storico al giardino pubblico, alla riqualificazione di un palazzo che diventa il palazzo comunale. Questa misura si accompagna alla legge sulla Toscana diffusa che porterò a fine agosto in Consiglio e su cui sta lavorando un gruppo interassessorile perché in Toscana emerga con chiarezza l’impegno della Regione a valorizzare tutti i comuni e non solo quelli che sono più noti o più popolati. La Toscana diffusa porta anche alla legge che adesso è in discussione, grazie alla quale le vecchie Apt - che finivano per fare promozione solo nei capoluoghi di provincia – si trasformano e si moltiplicano diventando 28 ambiti, così da dare ad ogni territorio la propria valorizzazione».
Sono dunque 6 le aree della Toscana diffusa che comprendono le aree interne di:
Alta Valdera – Alta Valdicecina – Colline Metallifere – Valdimerse
Amiata Grossetana – Amiata Valdorcia – Colline del Fiora
Valdichiana Senese
Casentino – Valtiberina
Garfagnana – Lunigiana-Media Valle del Serchio – Appenino Pistoiese
Valdarno e Valdisieve – Mugello -Val di Bisenzio
Per ognuna di esse, partendo dall’analisi dei fabbisogni e delle esigenze condivise dalle comunità locali, i Comuni hanno proposto una strategia di riqualificazione da attuare con opere e progetti che valorizzino e sviluppino le peculiarità dei loro territori.
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[post_content] => Dopo un 2023 da primato, continua la crescita dei flussi internazionali verso Dubai. Stando ai dati appena rilasciati dal Dubai Economy & Tourism, nel primo semestre del 2024 la destinazione ha infatti accolto 9,31 milioni di visitatori dall'estero, per un +9% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Gli italiani sono stati 138.691, per un aumento del 7%.
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Turkish Airlines conferma nuove rotte ed il potenziamento di TkConnect
Calabria, stagione di crescita per i tre aeroporti con un +8,5% rispetto al 2023
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