17 May 2024

Terme di Sirmione punta a superare i livelli pre-Covid. Ma c’è la questione personale

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Terme di Sirmione chiude il 2021 con risultati superiori alle aspettative e si pone l’obiettivo di superare i livelli pre-Covid già a partire dall’anno in corso. Il bilancio allo scorso dicembre parla infatti di ricavi per 27 milioni di euro, con un utile netto pari a 1,2 milioni e 5,5 milioni di margini operativi lordi (ebitda), nonché una forte stabilizzazione del personale arrivato a 381 addetti, tra cui oltre 100 confermati a tempo indeterminato tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. Dati per certi versi sorprendenti, commenta il direttore generale dell’azienda bresciana, Margherita De Angeli, “visto il crollo dei fatturati avuto nel 2020 e considerando che il 2021 è stato un anno con molte limitazioni, con uno scenario di quotidianità pressoché impossibile da prevedere, e che ha comportato una gestione in tempo reale. Le nostre strutture hanno operato nel pieno rispetto della compliance aprendo a pieno regime solo dal giugno 2021 in poi, con comparti che ancora oggi sono soggetti a limitazioni in termini di capienza (Aquaria Thermal Spa) e nell’erogazione di alcuni servizi”.

Tutte le aree di attività dell’azienda (salute, benessere, ospitalità, prodotti) hanno quindi intrapreso un rapido percorso di recupero dei fatturati nel secondo semestre, che ha generato volumi quasi pari allo stesso periodo del 2019. Grandi soddisfazioni sono in particolare arrivate dal settore dell’ospitalità con le quattro strutture (il 5 stelle Grand Hotel Terme, i 4 stelle Sirmione e Acquaviva del Garda, nonché il 3 stelle Fonte Boiola) e con il Golf Bogliaco, il terzo più antico d’Italia. “Risultati che confermano un grande interesse per il lago di Garda, la riscoperta da parte del turista nazionale e la passione costante del cliente di lingua tedesca”, aggiunge Margherita De Angeli.

Nel corso dell’esercizio la società ha inoltre deliberato un aumento di capitale di 12 milioni di euro, quale segno di fiducia nell’azienda e consapevolezza. Anche nel 2020 e 2021, pur in maniera più snella rispetto al piano varato nel 2019, l’azienda ha poi proseguito nel proprio piano di investimenti, dedicando oltre 2 milioni di euro a importanti adeguamenti strutturali di cui il più interessante è stata l’apertura della nuova medical spa di Aquaria, in cui sono tornate le cure inalatorie in un nuovo format integrato con protocolli di benessere olistico.

Ora l’obiettivo per il 2022, e che i primi sei mesi di gestione confermano, è il superamento della soglia dei 40 milioni di euro di ricavi, dato più alto rispetto allo stesso 2019, che resta il traguardo da raggiungere nonostante le problematiche emergenti. “Oltre a un enorme aumento dei costi delle fonti energetiche e di molte materie prime e di consumo, non troviamo soluzione all’incredibile difficoltà di reperire personale – ammette infatti Margherita De Angeli -. Chi opera nella regolarità e nella compliance dei contratti nazionali di lavoro come noi di Terme di Sirmione affronta una concorrenza sleale da molti punti di vista, in un mercato completamente contraffatto da lavoro sommerso e assunzioni effettuate con modalità anomale che caratterizzano in particolare il lago di Garda: un paradosso per un settore che dovrebbe fare della professionalità dei propri collaboratori una leva strategica. Un triste scenario che ci allontana ulteriormente a livello concorrenziale dai mercati stranieri”.

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