18 marzo 2022 13:39
Michael Widmann
Si chiama Hospitality Helps ed è la nuova campagna Pkf, pensata per invitare gli alberghi ad accogliere i rifugiati dall’Ucraina. “Sempre più amici, parenti e colleghi, ma anche perfetti sconosciuti stanno fuggendo dall’Ucraina in questo momento – sottolinea il ceo di Pkf hospitality group, Michael Widmann -. Siamo in grado di aiutare in modo molto pratico, fornendo alloggio. Lavoriamo nel settore dell’ospitalità e abbiamo contatti con molti operatori e proprietari di hotel. Quindi possiamo fare qualcosa“.
Ecco perché Pkf ha avviato la campagna su LinkedIn (#HospitalityHelps) e altre attività sui social media con il titolo Hospitality Helps. Una piattaforma di prenotazione online (www.hospitalitysupport.org), dove i proprietari e gli operatori alberghieri possono mettere a disposizione gratuitamente le loro camere ai rifugiati. “Un esempio è un’amica della mia famiglia – prosegue Widmann -. Dopo aver lasciato il marito in Ucraina, è stata in strada per 72 ore senza dormire, guidando con i suoi due bambini, di sette e otto anni, in auto verso l’Austria. Di fronte al rischio che si addormentasse durante il viaggio (vicino a Budapest), ho contattato Norbert Lessing, il capo di Hilton in Austria, che ha immediatamente contattato il suo collega a Budapest, Peter Knoll. Dopo tre giorni di fuga traumatica, sono riusciti a dormire e a riprendersi all’Hilton di Budapest. Grazie a Norbert, Peter e all’Hilton!”.
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Il Terminal 6 è un elemento chiave della trasformazione da 19 miliardi di dollari del John F. Kennedy in capo all'Autorità Portuale di New York e del New Jersey.
Condor, che serve il mercato del Jfk dal 2014, attualmente opera tutto l'anno dal Terminal 7 verso Francoforte utilizzando un Airbus A330neo configurato con tre cabine.
All'aeroporto, i viaggiatori potranno godere di un'esperienza di accoglienza digitale e boutique nel T6, con una passeggiata media di meno di 5 minuti dall'uscita dei controlli di sicurezza Tsa a tutti i gate, 100.000 metri quadrati di negozi, ristoranti, lounge e servizi ispirati a New York, e un'esperienza premium per tutti i passeggeri.
“Poiché New York Jfk è uno dei nostri più importanti gateway nordamericani, siamo estremamente entusiasti di trasferirci nel nuovo e modernissimo T6 - ha dichiarato Mikko Turtiainen, direttore delle vendite per le Americhe di Condor -. L'esperienza boutique e curata del nuovo terminal è in linea con il dna del marchio Condor. Il nostro marchio a strisce è rappresentativo della diversità delle destinazioni e degli ospiti che serviamo, così come del nostro equipaggio, e il nostro obiettivo è personalizzare l'esperienza degli ospiti. I passeggeri Condor potranno inoltre usufruire di collegamenti ininterrotti con le operazioni del Terminal 5 del nostro partner JetBlue, situato a pochi passi dai gate del T6”.
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[post_content] => Aeroporto protagonista quasi quanto il volo all'interno dell'esperienza di viaggio: e di conseguenza tutti i servizi di “Meet & Greet”, quelli cioè che offrono accoglienza e assistenza personalizzata per facilitare e rendere gradevole la permanenza dei passeggeri in aeroporto, in partenza, in arrivo o in transito in attesa di imbarco su un altro volo.
Secondo un'indagine di marhaba, marchio leader a livello globale nell'ospitalità aeroportuale, i viaggiatori italiani sono sempre più attratti da queste proposte: la survey realizzata in collaborazione con AstraRicerche, mostra che 1 viaggiatore su 2 ha sottolineato l'importanza della presenza di negozi e servizi all'interno degli aeroporti, mentre il 41,5% conosce molto o abbastanza bene servizi di alto livello che offrono un'esperienza di viaggio su misura e personalizzata. Infine, 1 viaggiatore su 5 è disposto a spendere più di 200 euro per usufruire di un’esperienza di questo tipo per viaggiare in modo più confortevole.
La crescente domanda di servizi personalizzati e di un'esperienza di viaggio più fluida ha portato marhaba, a individuare in Milano Malpensa un'opportunità unica per offrire un servizio su misura, rispondendo alle aspettative di un pubblico sempre più esigente.
“I dati della ricerca ci dicono che la metà degli utilizzatori attuali del servizio di “Meet & Greet” (il 52%) ha intenzione di usarlo più spesso in futuro, a conferma di un interesse sempre maggiore dei viaggiatori italiani - spiega Shahab Al Awadhi, global manager marhaba -. A Milano Malpensa, siamo pronti a soddisfare questa domanda, portando l'esperienza aeroportuale a nuovi livelli. Il nostro obiettivo è offrire ai passeggeri comfort, comodità e un'esperienza di viaggio di alta qualità senza pari. I nostri servizi di ospitalità aeroportuale contribuiranno a rafforzare ulteriormente la posizione di Milano Malpensa come hub globale per fiere, conferenze ed eventi, garantendo un'esperienza di viaggio unica e indimenticabile, in linea con la filosofia di accoglienza che da sempre contraddistingue il nostro marchio.”
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«L’hotel si rivolge a una clientela alto spendente e sportiva - spiega Claudio Coriasco, general manager del Montana e del Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc -. La Thuile ha un’anima sportiva: in inverno, nel vasto comprensorio che arriva in Francia, ci sono 152 chilometri di piste sciistiche di discesa e per il fondo per gli adulti, un parco giochi per i bambini e numerosi percorsi per lo sci d’alpinismo. Si può sciare sempre, perché in caso di vento o neve, si sceglierà il versante dove le condizioni sono migliori».
Ma la destinazione offre attività per tutte le stagioni: d’estate i turisti fanno passeggiate per visitare laghi e cascate e si muovono con le Mbk. Le stanze sono 55 su tre piani, arredate in uno stile che fa incontrare la tradizione valdostana con il moderno design italiano. Tre le tipologie: la Deluxe da due persone, la Grand Deluxe da tre e la camera Loft su due piani. Le suite vanno dai 40 ai 64 mq della suite Exclusive, che è il luogo ideale dove vivere un anniversario di matrimonio, un compleanno speciale, la luna di miele o una romantica vacanza invernale. Ci sono anche due sale congressi: una da 100 posti e una seconda più piccola combinabile.
«Facciamo molti eventi con aziende, utilizzando 20, 30 camere», ricorda il general manager. La cura del benessere trova spazio nell’oasi della Erre Spa, dove gli ospiti possono vivere un’esperienza rigenerativa fatta di moderni trattamenti estetici e terapeutici, nonché immergersi nelle acque calde della jacuzzi esterna, da dove ammirare le montagne. La spa si sviluppa su 2due piani: quello superiore è aperto sia agli ospiti dell’hotel, sia ai clienti esterni; quello inferiore è privato e con accesso esclusivo. Disponibile anche una piccola palestra attrezzata.
La cucina del Montana Lodge & Spa è curata dall'executive chef Alessandro Gioè: «Ci troviamo in una valle chiusa, quindi ci riforniamo dove vengono prodotte le eccellenze del territorio - afferma -, come i vini autoctoni della cantina Les Crêtes di Aymavilles o le trote e i salmerini alpini allevati nello stabilimento ittico di Morgex usando l’acqua che proviene dal monte Rutor, che è priva di antibiotici. Abbiamo un solo outlet ristorativo, quindi la nostra non è una cucina troppo ricercata: l’hotel vive anche del ristorante e gli ospiti amano trovare piatti semplici come la Ratatouille o il nostro menù senza glutine. Seguiamo una logica di zero-sprechi realizzando una cucina circolare».
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Si chiama Monte-Carlo One - Hotels & Residences ed è il nuovo brand della Société des Bains de Mer dedicato alla nuova strategia di espansione internazionale, pensata per lo sviluppo di attività ricettive e residenziali anche al di fuori dei confini del Principato. Un percorso già iniziato l'anno scorso con l'acquisizione della prima struttura internazionale, il della stazione sciistica Courchevel 1850, in Savoia, che sarà rinominato Monte-Carlo One Courchevel a partire dalla stagione invernale 2026-27, dopo il completamento dei lavori di rinnovamento.
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[post_content] => Disciplina del sistema informativo, utilizzo di strumenti digitali per ‘gestire’ le aree a maggior concentrazione di flussi, norme puntuali per le locazioni turistiche. Il nuovo ‘Testo unico del turismo’, che rivede, adegua e sostituisce la legge regionale 86 del 2016, è stato approvato di recente nel Consiglio Regionale della Toscana.
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«Con l’approvazione – ha spiegato il presidente Eugenio Giani - compiamo un passo decisivo per garantire maggiore chiarezza normativa e strumenti più efficaci a sostegno di un settore strategico per la Toscana. Il risultato di un lavoro condiviso, realizzato ascoltando gli operatori, le amministrazioni locali e tutti i soggetti del settore. I punti chiave sono: semplificare le procedure, valorizzare le eccellenze locali e promuovere un modello di turismo sostenibile e accessibile. Particolare attenzione è stata dedicata all’innovazione digitale e alla formazione, per rendere il sistema turistico competitivo e al passo con i cambiamenti globali. Una riforma che mette al centro non solo i visitatori, ma anche le comunità locali, che devono poter beneficiare direttamente del valore economico, sociale e culturale di un settore che incide per il 15% sul Pil regionale. Lavoreremo da subito per garantire una corretta applicazione del testo e continuare a costruire un turismo di qualità per il futuro».
«Un impianto tutto nuovo – ha aggiunto l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras - che si pone come orizzonte governare i prossimi anni facendo leva sulla capacità di gestire i dati ed usare le nuove tecnologie e soprattutto di puntare sulla qualità. Che significa stipulare un patto con le imprese. Il nuovo TU si concentra sulle imprese e sulla gestione di servizi turistici di qualità da parte delle strutture ricettive, dotate di tutti gli strumenti più avanzati proprio grazie alla legge».
Marras prosegue poi sottolineando che «vengono affrontati i temi dell’equilibrio, della sostenibilità, della capacità di governare i processi dove il turismo, diciamo, diventa ‘problematico’. È grazie al dibattito scaturito in Aula che è stato possibile migliorare il TU con particolare attenzione proprio a questo elemento, la concentrazione del turismo in alcune destinazioni, arrivando a individuare strumenti che sono all’avanguardia a livello nazionale».
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A tale proposito l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale ha pubblicato, nell’ambito del programma Green Ports, un avviso per la selezione di proposte di intervento da parte di concessionari/terminalisti che operano nelle aree portuali per l’acquisto di nuovi mezzi di servizio elettrici o a idrogeno, o per l’elettrificazione dei mezzi esistenti.
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[post_content] => Prosegue il percorso di crescita di R Collection Hotels, fondato dalla famiglia Rocchi, che oggi accoglie i propri ospiti in dieci hotel. La visione del gruppo rappresenta una sorta di fusione tra tradizione e innovazione e ogni struttura ha una propria identità e una forte connessione con il territorio. Paolo Remedi, da otto anni maître degli hotel R Collection racconta che il padre di Franco Rocchi, attuale presidente del gruppo, diversificò la sua attività passando dal settore tessile a quello alberghiero, coinvolgendo i tre figli e i numerosi nipoti.
L’inizio fu l’Hotel Royal Victoria, 4 stelle sul lago di Como a Varenna e, sempre a Varenna, il Villa Cipressi (4 stelle). Poi sono arrivati gli alberghi di Milano, il Mentana, il City Life Poliziano, quindi il King Varedo, in Brianza (tutti a 4 stelle). Sul lago di Como ci sono anche il Regina Olga (4 stelle) a Cernobbio e il Grand Hotel Victoria (5 stelle lusso) a Menaggio, mentre sulla riviera Ligure, a Rapallo, c’è il Grand Hotel Bristol Portofino Coast (5 stelle).
«Rocchi ha sempre avuto una passione per la montagna - afferma Remedi -. A fine 2023, nel giro di dieci giorni, ha aggiunto in portfolio il Montana Lodge&Spa a La Thuile (in gestione, ndr) e il Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc (acquisizione diretta, ndr)». I due hotel a 5 stelle hanno avviato la stagione a dicembre dello stesso anno e nel 2024 sono entrati a far parte del network Preferred Hotels&Resorts. L'idea è quella di rafforzare la presenza del gruppo nel settore dell’ospitalità montana di alta gamma. Il Montana Lodge&Spa è ideale per gli amanti dello sport con 152 chilometri di piste su due comprensori riuniti: quello di La Thuile in Italia e quello di La Rosière in Francia. Con le sue 55 camere, è simile a un grande chalet di design, dove si può anche vivere un’esperienza di benessere nelle vasche della spa affacciata sulle montagne e dove gustare la ricca proposta di chef Alessandro Gioè: un “viaggio culinario alla riscoperta dei sapori tipici alpini” che privilegia la produzione del territorio e segue una logica di zero-sprechi con una cucina circolare. Grande pure l’attenzione alla proposta vinicola, come accade in ciascun hotel del gruppo.
Il Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc è invece una struttura moderna, completamente rinnovata, che si trova a soli sette minuti a piedi dal centro di Courmayeur. Con le sue 72 camere distribuite in tre blocchi ai piedi del monte Bianco, offre all’ospite un’esperienza sportiva nel vicino comprensorio sciistico e garantisce momenti di benessere nella spa, le cui dimensioni saranno raddoppiate nel corso dell’anno, aggiungendo due piscine esterne. La proposta gastronomica affidata all’executive chef Alessandro Giordano mette in primo piano il pesce di mare e tagli di carne innovativi.
«Mentre La Thuile conquista chi ama sciare, camminare e cerca il relax, Courmayeur ha un appeal completamente diverso - sottolinea Claudio Coriasco, general manager di entrambe le strutture -. A Courmayeur c’è lo struscio, la vita sociale e ci sono tutti i negozi che si possono trovare in via Montenapoleone a Milano. Ora ha anche riaperto il traforo del monte Bianco e si può raggiungere Chamonix in 20 minuti. Una vacanza nel Montana Lodge&Spa e nel Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc mette insieme tante anime. Sono due turismi diversi che possono essere collegati grazie al servizio di elicotteri ecocompatibili Helops, che offriamo ai nostri ospiti per muoversi tra i due hotel. Inoltre entrambe le strutture hanno a disposizione diversi spazi per il mice. In questo mestiere dobbiamo dare dei risultati: avere delle persone felici che ti scelgono e ti riscelgono. Franco Rocchi è un imprenditore che sta realizzando un progetto ben preciso ed è anche attento al benessere di chi lavora per lui. Portiamo avanti un progetto welfare per i dipendenti: se si è motivati e si sta bene non si cerca un altro impiego. È bello essere parte delle 1.046 persone che lavorano per un gruppo in espansione».
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