16 May 2024

L’Enterprise Hotel di Milano presenta le nuove Nesting Rooms in collaborazione con Moroso

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Un nido che accoglie gli ospiti in un abbraccio, offrendo privacy e protezione, senza rinunciare ai servizi di un hotel. E’ l’obiettivo delle otto nuove suite appena inaugurate all’Enterprise Hotel di Milano (gruppo Planetaria). Frutto della collaborazione con la art director Patrizia Moroso e il suo brand di design omonimo, le Nesting Rooms, questo il loro nome, si trovano all’interno di due case di ringhiera, affacciate su una classica corte milanese.

“Si tratta di un’iniziativa nata da un incontro che ha portato alla condivisione di interessi e sensibilità comuni – racconta il ceo di Planetaria Hotels, Sofia Gioia Vedani -. Non è la prima volta che la nostra compagnia incontra il design. Anzi, proprio l’Enterprise è una delle traduzioni più felici di tale vocazione. E’ questa tuttavia la prima volta che ci associamo a un marchio specifico”.

Un momento della presentazione delle Nesting Rooms, con Damir Eskerica e Sofia Gioia Vedani

Il progetto era quello di rimettere mano agli appartamenti adiacenti all’hotel: una serie di unità abitative realizzate all’interno di un paio di case di ringhiera da ripensare completamente per venire incontro alle esigenze dei nuovi ospiti: viaggiatori sempre più trasversali e lontani dalle tradizionali classificazioni di mercato, ma anche locali interessati a fruire di spazi confortevoli e intimi nel cuore della città. “Tutto è partito da una sedia realizzata da Patricia Urquiola (una dei designer di Moroso, ndr) – prosegue  Sofia Gioia Vedani -. Dopodiché il nostro team di progettazione ha lavorato insieme all’azienda di arredamento friulana per riprendere anche il sapore delle tradizionali case di ringhiera, inserendo persino materiali in grado di richiamare i tempi passati”.

I lavori di recupero e riqualificazione hanno quindi mirato a mantenere l’atmosfera allegra e colorata dei cortili meneghini, conservando alcuni elementi tipici come la graniglia, i voltini ad arco e le nicchie ricavate nei vani delle porte, re-interpretandoli in chiave vivace e contemporanea. Ma è il colore il protagonista assoluto del progetto. Alle tradizionali tonalità delle case di ringhiera, il rosa cotto e il giallo Milano, è stato quindi accostato il blu jeans nelle sue varie sfumature, mentre le linee e i materiali scelti per gli arredi, realizzati da Moroso Contract su disegno della squadra di progettisti Planetaria, hanno completato l’opera.

Per Moroso non si tratta naturalmente della prima escursione nel campo dell’hotellerie. Anzi, l’ospitalità, e il mondo del contract in generale sta diventando sempre più importante per la società: “Fino a circa una decina di anni fa, il comparto alberghiero spesso stentava a capire l’importanza del design – sottolinea il ceo di Moroso, Damir Eskerica -. Non se ne comprendevano soprattutto le potenzialità in termini di business. Ma il design è utile non solo a creare emozioni negli ospiti (il che rappresenta già un buon motivo per ritornare, ndr), ma anche a ripensare gli spazi, incidendo così sugli aspetti funzionali dello stesso hotel. Tale percezione sta tuttavia cambiando. E ciò per noi significa una decisa crescita di richieste da parte del mondo dell’ospitalità. Se il settore casa oggi vale quindi circa il 50% del nostro fatturato totale, il contract pesa per la restante metà, con il 25% a carico delle aziende e il rimanente 25% agli hotel“.

 

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