21 novembre 2023 14:01
Si è svolta a Milano la prima edizione dell’Hilton Sustainability Forum: un evento di analisi e approfondimento sulle sfide e le opportunità della sostenibilità aziendale, nel corso del quale imprenditori, manager e opinion leader si sono confrontati davanti a una platea di studenti. Il forum, fortemente voluto dal general manager dell’Hilton Milan, Daniele Fabbri, leader italiano per i progetti esg (environmental, social and governance) del gruppo Usa, ha coinvolto alcune università milanesi, a cui è stato chiesto di realizzare un progetto applicabile al settore del turismo con focus sull’hotellerie o sulle destinazioni.
Tra i lavori è stato premiato quello dal titolo Hilton for the Ocean Clean Up, ma tutte le indagini sulle aree dell’energia, il cibo e i materiali di consumo hanno offerto spunti importanti che verranno applicati nel gruppo. “Questa forma di dialogo e di scambio testimonia l’impegno e la passione che ognuno di noi condivide per un futuro più sostenibile – ha detto Fabbri rivolgendosi agli studenti -. Il vostro impegno ed entusiasmo sono la linfa vitale di questo forum: siete i leader di domani. Il vostro ruolo è fondamentale nel dare forma al mondo che verrà”. 
Fabbri ha poi ringraziato i relatori presenti, perché “la vostra visione è fondamentale per ispirare questo forum verso orizzonti innovativi e soluzioni concrete. Oggi condividiamo non solo idee e progetti, ma anche l’obbligo morale di agire per interesse del nostro pianeta e delle generazioni future“.
Tra i relatori era presente Giuseppe Milici, partner Deloitte & Touche e senior manager in sustainability services. Milici ha parlato della sostenibilità sottolineando come la gestione dei temi esg stia portando le aziende a identificare le pratiche virtuose come parte integrante dei propri sistemi di business. Sul fronte dell’environmental si devono in particolare ridurre le emissioni entro il 2030 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Alla voce social bisogna ricordare che, se in Italia i diritti sono tutelati, in molti paesi milioni di persone sono sfruttate e nuove leggi sono state emanate per obbligare le imprese al rispetto dei diritti umani. Infine la governance aziendale dovrà essere riprogettata per favorire la transizione verso modelli di business sostenibili.
Milici ha anche ricordato come la sostenibilità sia vantaggiosa per le imprese perché crea valori, riduce i costi e porta all’innovazione, offre vantaggi competitivi, migliora la reputazione del brand, attrae e fidelizza i capitali e i talent, e favorisce l’impiego. Perché i giovani si sentono protetti e tranquilli lavorando in aziende virtuose. “Per comprendere le preoccupazioni dei giovani in Italia e nel mondo, Deloitte realizza ogni anno l’indagine Global GenZ and Millennial Survey. La ricerca si chiede come stiamo andando. A livello mondiale i giovani ci dicono che i datori di lavoro dopo la pandemia stanno facendo progressi, ma il livello di sostenibilità del business è ancora lontano dalla loro aspettativa. Il costo della vita nelle città principali, come Milano, è molto alto e questo è un problema per queste generazioni, che si sentono enormemente stressate perché non vedono un futuro chiaro, sia familiare sia lavorativo. A questo si aggiungono i problemi di diversity e di inclusion, il linguaggio utilizzato e anche casi di molestie. In Italia sono state intervistate 800 persone di cui 500 della generazione Z e 300 Millennial. Equamente divisi tra uomini e donne, per lo più non sposati.
Sono emersi quelli che sono i top concern italiani, non diversi da quelli dei giovani all’estero. Al primo posto il costo della vita, tema cruciale per la gestione dell’indipendenza e dei desideri come la possibilità di viaggiare e andare in vacanza; quindi il climate change e la disoccupazione. In Italia il 60% della genZ e il 71% dei Millennials pensano che non riusciranno a farsi una famiglia tradizionale, perché non sono sicuri del proprio futuro lavorativo. La stessa percentuale teme che non riuscirà mai ad acquistare una casa. Quasi tutti devono integrare la prima fonte di reddito con un secondo lavoro o con l’aiuto dei genitori. L’attenzione al cambiamento climatico diventa uno stile di vita consapevole, con un’alimentazione sana e spesso vegana. Per questo è importante il tema della sostenibilità sul posto di lavoro. Infatti, per quanto si tema la disoccupazione, i driver per cercare lavoro sono sempre più relativi al work life balance. Lo smart working è diventato un must-have, una pre-condizione richiesta sin dai colloqui di assunzione, così come l’attenzione alla salute mentale, con la richiesta di un supporto psicologico. Una necessità emersa in particolare nel post-pandemia. Anche Deloitte sta seguendo il cambiamento – conclude Milici – rivedendo il proprio modello di business”.
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[post_content] => Il 2025 ha rappresentato per ItaliAbsolutely, un anno di successi e soddisfazioni, con uno sguardo più attento all’Italia meno conosciuta e un rapporto più stretto con buyer esteri.
ItaliAbsolutely dispone di una mailing list che sfiora 70000 contatti internazionali naturalmente selezionati in relazione al loro lavoro con il nostro Paese, che è stato presentato in circa 4000 articoli che introducono il buyer sulle dinamiche più interessanti e commerciabili dell’Italia.
Naturalmente l’azione di ItaliAbsolutely non si ferma qui, cioè al portale e al giornale cartaceo, ma diventa anche evento.
Infatti abbiamo realizzato promozioni dell'offerta turistica italiana dal Nord al Sud durante eventi internazionali, fam trip e webinar. La partecipazione è stata ampia superando i 150 agenti di viaggio.
Inoltre il magazine cartaceo ItaliAbsolutely verrà distribuito all'estero, a ITB Berlin, Las Vegas Travel Agent Forum, WTM Londra.
Da notare l’accordo con l’ITB di Berlino per la distribuzione in fiera del magazine a tutti i buyer presenti al prestigioso appuntamento internazionale. E’ chiaro che la distribuzione del giornale all'estero ha assicurato una visibilità maggiore alle aziende e destinazioni italiane presenti nel magazine.
Insomma un lavoro a 360 gradi, quello di ItaliAbsolutely, che parla dell’Italia all’estero, usando esclusivamente un inglese lingua madre, e non tradotto da Google o da altri sistemi.
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[post_content] => Le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, in programma dal 6 al 22 febbraio 2026, stanno già avendo un impatto profondo sul mercato turistico e immobiliare italiano. A meno di tre mesi dall’inizio dei Giochi, hotel, B&B e affitti brevi nelle aree olimpiche mostrano crescite di prezzo molto significative, sia nelle città principali sia nelle località montane che ospiteranno le gare.
Con l’avvicinarsi delle Olimpiadi, il mercato degli affitti brevi — case e appartamenti disponibili per brevi periodi su piattaforme come Airbnb — ha visto aumenti impressionanti: a Cortina d’Ampezzo, i canoni medi per una settimana nel periodo delle Olimpiadi si aggirano attorno a 9.200 euro per un appartamento fino a 4 persone, più del +300% rispetto ai prezzi di marzo 2026 dopo l’evento.
A Bormio, altra sede di competizioni, l’aumento medio sfiora il +409%, con affitti settimanali sopra i 5.600 euro nel periodo dei Giochi. Questi numeri indicano come la domanda di alloggi temporanei legata all’evento stia moltiplicando i prezzi rispetto a una stagione normale.
Milano: affitti brevi raddoppiati nelle zone olimpiche
Anche Milano, cuore urbano dell’evento e sede di molte competizioni indoor, registra forti aumenti nei prezzi degli affitti brevi: quartieri vicino agli impianti come Assago, Santa Giulia, San Siro e Rho vedono aumenti di oltre il +100% o più sui prezzi settimanali rispetto a periodi senza eventi.
In centro città, zone popolari come Porta Nuova, CityLife o Brera mostrano incrementi dal +60% all’+80% per appartamenti durante le Olimpiadi rispetto alle medie “normali”. Il fenomeno è confermato anche dalle ricerche online: le ricerche di alloggi a Milano sono aumentate di oltre 400% rispetto allo scorso anno per il periodo olimpico.
Hotel e B&B: nuove tasse
Parallelamente agli aumenti dei prezzi di mercato, l’amministrazione di Milano ha deciso di aumentare temporaneamente la tassa di soggiorno per il 2026, proprio in vista dell’arrivo dei visitatori internazional.
La tassa salirà fino a 10 euro a notte per gli hotel di fascia alta, mentre affitti brevi, B&B e case vacanza saranno tassati fino a circa 9,50 euro a notte.
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Località di montagna: prezzi drasticamente più alti
Le località alpine legate alle gare — Cortina, Bormio e altre località della Valtellina e delle Dolomiti — mostrano gli impatti più estremi: oltre ai canoni settimanali per appartamenti, su alcune piattaforme si trovano listini per soggiorni di due settimane perfino oltre 150–200 mila euro in immobili di alto livello, mentre soluzioni meno prestigiose per famiglie si avvicinano comunque a cifre nell’ordine di decine di migliaia di euro.
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Hnh Hospitality archivia l’anno fiscale al 31 ottobre 2025 con un fatturato che ha superato i 121 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto al 2024. Stabile l’Ebitda, che si attesta vicino al 15%, mentre l’occupazione media delle camere è cresciuta dal 77% nel 2024 al 78,4% nel 2025. In netta crescita anche il prezzo medio per camera che registra 169,10 euro rispetto ai 164,7 dello scorso anno.
Focus sul 2025
Il 2025 è stato un anno caratterizzato da investimenti e nuovi progetti che confermano il posizionamento del gruppo nel segmento dell’ospitalità di alto livello. Da un lato, la nuova fase strategica di Almar Resorts & Spa, volta a rafforzare l’identità distintiva delle tre strutture; dall’altro, le diverse operazioni di gestione alberghiera: l’ultimo annuncio riguarda la gestione del Grand Hotel Trento, iniziata lo scorso 1° dicembre, a cui si affiancano i progetti strategici in Nord Italia.
A Verona, il gruppo ha assunto la gestione dell’hotel Leon d’Oro, destinato a diventare un DoubleTree by Hilton, e ha inaugurato Homy Livia, il complesso di 23 appartamenti pensati per soggiorni prolungati in città. A Torino Hnh Hospitality gestirà il 5 stelle nato dalla riqualificazione di una porzione della Cavallerizza Reale di Torino sotto il marchio Radisson Collection. Infine, a Milano Linate il gruppo sarà presente con DoubleTree by Hilton all’interno dell’aeroporto, rafforzando la propria presenza nelle principali città italiane e diversificando le formule di ospitalità.
«Il 2025 conferma la solidità e l’efficacia della nostra strategia. Con 19 strutture operative e quattro in apertura, siamo in linea con l’obiettivo di raggiungere 25 strutture entro il 2027. La crescita del fatturato, dell’occupazione delle camere e del prezzo medio per camera ci danno ulteriore conferma delle direzioni intraprese, con gli investimenti su Almar Resorts & Spa e i nuovi accordi di gestione che ci consentono di rafforzare la nostra presenza in nuovi centri strategici proponendo un concetto di ospitalità autentico, legato al territorio e attento all’evoluzione delle necessità esigenze dei nostri ospiti. Lo sviluppo guarda già al 2026 con l’obiettivo di superare i 140 milioni di euro di fatturato anche grazie alle operazioni di mergers & acquisitions sulle quali stiamo lavorando» ha dichiarato Luca Boccato, ceo di Hnh Hospitality.
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Go World rilancia sull'Arabia Saudita e presenta un'iniziativa di taglio culturale: una nuova esposizione fotografica dedicata al Paese.
Da oggi e fino al 2 febbraio, viale della Vittoria ad Ancona si trasforma in una finestra aperta su un Paese che si rivela al mondo con rinnovata energia. La mostra “Benvenuti in Arabia Saudita” è un viaggio visivo che invita lo spettatore a scoprire l’essenza di un Paese in cambiamento. Le fotografie esposte accompagnano il visitatore attraverso metropoli, oasi, deserti fino alle acque del mar Rosso saudita. Un racconto che mette in luce il lavoro di valorizzazione del patrimonio naturale e culturale saudita.
Il percorso
L’itinerario fotografico prende avvio da Riyadh, per spingersi fino alle regioni del nord – Hail, Tabuk, Wadi Disah, AlUla – , dove emergono paesaggi rocciosi spettacolari, custodi del primo sito saudita riconosciuto dall’Unesco, Hegra, antico avamposto nabateo, incastonata lungo le rotte carovaniere che collegavano la penisola arabica, Mediterraneo e Asia. Oggi queste aree sono divenute poli culturali e naturali di rilevanza internazionale.
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[post_content] => In Montenegro l’inverno ha un ritmo tutto suo. Non è fatto di frenesia, ma di attese lente, di luci che si accendono una dopo l’altra, di profumi che avvolgono i vicoli e scaldano le case.
Qui, nel cuore dei Balcani, il mese di dicembre diventa un mosaico di atmosfere: montagne imbiancate, centri storici che si illuminano al calar del sole, tradizioni che si tramandano con naturalezza.
Pur celebrando il Natale ortodosso il 7 gennaio, il Paese vive l’intero periodo delle feste con una intensità che conquista chi è alla ricerca di calore e autenticità. È un Natale fatto di mercatini dal sapore artigianale, di eventi culturali che animano la costa anche d’inverno, di riti che parlano di un legame profondo con la natura e con la propria identità. Un Natale che non ostenta, ma invita: ad ascoltare, a condividere, a respirare un’atmosfera che avvicina più che mai alle radici del Paese.
Cetinje: la grazia discreta dei mercatini nella capitale storica
Cetinje è il luogo in cui tradizione e spiritualità trovano il proprio equilibrio naturale. Nel periodo natalizio, questa piccola città elegante, incastonata ai piedi del Lovćen, sembra un rifugio creato apposta per chi vuole vivere l’inverno con lentezza. Le sue strade storiche si illuminano di decorazioni sobrie, i piccoli mercatini si riempiono di artigiani locali, e le piazze si trasformano in salotti all’aperto dove incontrarsi, ascoltare musica e gustare specialità montenegrine.
Qui il Natale non è spettacolare, ma profondamente autentico. Tutto profuma di tradizione: dal miele e i formaggi di montagna ai dolci preparati secondo ricette antiche. E mentre si passeggia tra un palazzo storico e un museo, sembra quasi di sentire la città raccontare la sua storia: una storia fatta di fede, cultura e un’identità custodita con orgoglio.
Budva: la magia del mare anche d’inverno
D’inverno Budva cambia volto, ma non perde vitalità. La città vecchia, racchiusa da mura veneziane che profumano di storia, diventa il cuore delle celebrazioni natalizie lungo la costa. Le strade si illuminano, la musica risuona tra le pietre levigate e i mercatini si affacciano sul mare Adriatico, rendendo ancora più suggestiva l’atmosfera.
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Lovćen innevato: dove il silenzio diventa spiritualità
Sopra Cetinje si alza il profilo imponente del Lovćen, montagna simbolo del Montenegro. In inverno, quando la neve ne ricopre i crinali e il cielo assume sfumature perlacee, il parco nazionale si trasforma in uno dei luoghi più poetici del Paese.
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Tradizioni che uniscono: il calore di un Paese che accoglie
Le feste in Montenegro sono intrise di riti che raccontano l’essenza del Paese. Uno dei più sentiti è il badnjak, la tradizione della quercia bruciata la sera della vigilia ortodossa, simbolo di prosperità e rinascita. È un momento comunitario, semplice e potente, che riunisce famiglie e vicini attorno alla stessa fiamma.
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[post_content] => Sono trascorsi esattamente 20 anni da quando fu trasportato a Milano il ponte di comando del leggendario transatlantico Conte Biancamano, che oggi compie 100 anni ed è esposto nella sezione dedicata ai trasporti del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci. La visita al prestigioso museo milanese è stata promossa nell’ambito della presentazione di Bit2026: ripercorrere la storia del transatlantico e raccontare l’evoluzione del viaggio come scoperta di contenuti, idee ed esperienze, valorizzando persone e territori, diventa una metafora del concept della prossima edizione di Bit, che sarà un grande produttore di contenuti, con un focus sulla persona.
«Perché al Museo il viaggio non è soltanto spostamento, - afferma Marco Iezzi, curatore dell’area Trasporti - ma un’idea che attraversa epoche, linguaggi e innovazioni. Un filo conduttore che unisce storie, tecnologie e visioni». Iezzi ha raccontato l’ultimo transatlantico italiano costruito all’estero, quel Conte Biancamano commissionato ai cantieri navali scozzesi, i cui interni furono progettati da uno dei più famosi architetti dell’epoca: Antonio Coppedé.
«Oggi parliammo di turismo, anche se ai tempi del Conte Biancamano non c'era l'industria turistica come la intendiamo oggi. Il viaggio stesso era una forma di turismo: la meraviglia degli ambienti permetteva di trascorrere piacevolmente il tempo. Il gusto è sicuramente cambiato, ma possiamo ancora vivere il fascino del transatlantico». È molto interessante seguire il percorso proposto dalle aree del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia, dove il viaggio assume diverse forme: è un viaggio tecnologico che attraversa le innovazioni del secolo scorso e mostra come abbiano trasformato la nostra quotidianità. Iezzi accompagna il visitatore sulla plancia del Conte Biancamano: un’icona della navigazione italiana. «Nato nel 1925, fu varato nell’aprile successivo e partì il 20 dicembre da Genova per il suo primo viaggio diretto a New York.
Non era una nave da crociera ma un servizio di linea; un sistema di trasporto che tutte le settimane salpava verso la sua destinazione. Il transatlantico viaggiò per 15 anni verso le Americhe, lungo la tratta Genova-New York. Allo scoppiare della Seconda Guerra Mondiale fu requisito dall’esercito statunitense per il trasporto truppe. Venne restituito al governo italiano nel 1948 e riallestito nei cantieri di Monfalcone nella versione odierna. Anche Giò Ponti lavorò agli arredi. Il Biancamano navigò fino al 1960 e, finita la carriera attiva in mare, venne tagliato in diversi pezzi. Uno di questi, da mille tonnellate, è stato trasportato 20 anni fa a Milano.
Costruire nel museo un padiglione che lo contesse e sorreggesse non è stato facile. - ricorda Iezzi - Oggi la plancia di comando e la suggestiva sala dal ballo del transatlantico sono musealizzate insieme con il sottomarino Enrico Toti, il primo costruito in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Anche quest’ultimo fu trasportato a Milano 20 anni fa, abbiamo quindi un doppio anniversario nel settore Trasporti del museo. Nel corso degli anni abbiamo raccolto tante testimonianze e ricordi di chi ha viaggiato a bordo del transatlantico; come quella coppia non più giovane che anni fa entrò nel museo, visitò la parte del transatlantico in mostra e poi mi mostrò un foglio ingiallito ripiegato: era un biglietto del Conte Biancamano! Marito e moglie avevano viaggiato a bordo e vollero condividere con me tanti ricordi donandomi infine il prezioso biglietto.
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Chiara Ambrosioni
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[post_content] => Tempo di bilanci per Spazio Gsa che il trend positivo delle attività sviluppate nel mercato italiano, caratterizzate da un’intensa presenza sul territorio e da un programma strutturato di eventi, iniziative trade e formazione. Un percorso che ha visto il contributo di Distal Gsa Italia, partner marketing e Pr che ha affiancato Spazio nella valorizzazione delle compagnie rappresentate.
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«Siamo lieti di aver affiancato Spazio Gsa in un anno così ricco di attività - aggiunge Alessandra Pecci, board member e cmo di Distal Gsa Italia -. Nel 2026 continueremo a supportare Spazio Gsa, affiancando al contempo nuovi progetti di marketing e comunicazione per i nostri clienti e per future collaborazioni, con l’obiettivo di sviluppare iniziative sempre più mirate, efficaci e orientate alla crescita».
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[post_content] => Luxury Travel Intelligence ha pubblicato la classifica annuale dei migliori nuovi hotel di lusso al mondo del 2025, premiando 15 aperture alberghiere che hanno ridefinito l'ospitalità di lusso a livello globale nell'ultimo anno. La classifica riflette un'analisi approfondita effettuata da Lti, incentrata su design, eccellenza del servizio, posizione, originalità e impatto a lungo termine del marchio.
La classifica, come riporta TraveDailyNews, mette in luce l'ottima performance di Rosewood Hotels & Resorts, che si è aggiudicato tre candidature, più di qualsiasi altro marchio, e si è aggiudicato la prima posizione con The Chancery Rosewood a Londra, nominato miglior nuovo hotel di lusso al mondo nel 2025.
La classifica riflette la continua espansione globale dell'ospitalità extra-lusso nei centri urbani, nelle destinazioni turistiche e nelle location emergenti dedicate all'esperienza. Le strutture si estendono in Europa, Nord America, Africa, Asia e America Latina, a dimostrazione della convergenza tra investimenti e domanda di viaggi di lusso.
Tra le strutture di spicco figurano Nekajui, un Ritz-Carlton Reserve in Costa Rica, al quindicesimo posto, e Rosewood Mandarina in Messico, al quattordicesimo, entrambi caratterizzati da una forte integrazione con gli ambienti naturali. Anche il lusso urbano è ben rappresentato, con The Twenty Two New York, Mandarin Oriental Vienna, Faena New York City e Aman Bangkok, tutti nella top 15.
Roma e Firenze in top list
Diverse proprietà si distinguono per il riutilizzo adattivo e lo sviluppo basato sul patrimonio storico. L'Oberoi Rajgarh Palace in India e il Collegio alla Querce – Auberge Collection a Firenze trasformano siti storici in asset di lusso contemporanei, mentre l'Orient Express La Minerva a Roma segna il primo passaggio del marchio dal settore ferroviario a quello alberghiero.
Un altro tema chiave è l'ospitalità esperienziale e orientata alla sostenibilità. Few & Far Luvhondo in Sudafrica e &Beyond Suyian Lodge in Kenya riflettono la crescente domanda di viaggi di lusso orientati alla conservazione, con un elevato valore esperienziale.
La performance di Rosewood è un elemento determinante della classifica del 2025. Oltre al primo posto di The Chancery Rosewood il marchio è riconosciuto anche per Rosewood Mandarina e Rosewood Courchevel, a sottolineare il suo slancio nei segmenti resort, sci e lusso urbano.
Lti sottolinea che il lancio di un hotel extra-lusso a Londra richiede una forza eccezionale per imporsi in un mercato altamente competitivo. In questo contesto, The Chancery Rosewood si distingue per il suo concept all-suite, gli otto ristoranti e bar e l'ampia Asaya Spa, che lo posizionano come una destinazione a sé stante.
Il podio
I primi tre hotel classificati riflettono diverse interpretazioni del lusso contemporaneo. Aman Bangkok si classifica al terzo posto, elogiato per la sua tranquillità e privacy in una delle città più trafficate dell'Asia. &Beyond Suyian Lodge si classifica al secondo posto, offrendo un'esperienza safari altamente immersiva nella regione di Laikipia in Kenya. Al primo posto, The Chancery Rosewood stabilisce il punto di riferimento per i nuovi hotel urbani ultra-lusso.
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[post_content] => In occasione della 30esima edizione dei Protagonisti del Mare, l’evento in cui vengono premiate le agenzie partner di Costa Crociere, la compagnia del gruppo Carnival ha focalizzato l’attenzione sulle novità, in particolare la super commissione dedicata alle adv.
Dopo 10 anni di Segui-C arriva il nuovo programma CostaGold, che permette di guadagnare tutto l’anno ottenendo direttamente in estratto conto una Super Commissione fino al +5 sulle tariffe My Cruise, All Inclusive e Super All Inclusive su oltre 350 partenze. Un programma attivo tutto l’anno, senza obiettivo di vendita.
«Non ci sono più i run e non ci sono più gli obiettivi – commenta Riccardo Fantoni, direttore commerciale Costa Crociere - perché l'obiettivo generava tensione. Vogliamo che tutti gli agenti siano in campagna, tutto l'anno. Non c’è uno stop, le adv sono sempre in super commissione, ma c’è solo una soglia d'ingresso di 30.000 euro di fatturato nell'anno precedente. Grazie al supporto della tecnologia le adv hanno a disposizione attraverso il filtro “Costa Gold” le partenze incentivate».
Il contratto 2026 con le agenzie va in continuità perché si fonda su tre pilastri: valore, reciprocità e servizi.
Generazione di Valore
«Un’azienda come Costa Crociere – aggiunge Fantoni – è votata al valore per l'ospite e per il cliente dell'agenzia di viaggio. Ma affinché ciò avvenga, ci deve essere un ecosistema virtuoso di soddisfazione reciproca».
Reciprocità
Per Costa la parola partnership è fondamentale, significa generare valore, dare servizi, dare formazione, ma anche ricevere. «Senza la reciprocità non c'è partnership e senza la partnership non si colgono le sfide – sottolinea Fantoni -
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Costa Crociere mette a disposizione una serie di servizi che siano utili alle adv a svolgere al meglio il proprio lavoro:pacchetti già preconfezionati per produrre una comunicazione digital e social, oppure nuovi strumenti tecnologici per poter parlare alle nuove e alle future generazioni di crocieristi.
Tornando all’elemento valore inteso come soddisfazione, da un punto di vista della remunerazione delle adv, Costa conferma di aver mantenuto l’impianto di commissioni ordinarie che sono crescenti al crescere del valore della tariffa venduta. «Le commissioni aumentano – commenta il direttore commerciale - all’aumentare della valore della tariffa raggiungendo il massimo con le vendite in tariffa Super All Inclusive che include il pacchetto bevande MyDrinks e il pacchetto di land experiences MyExplorations».
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«Siamo partiti il 10 dicembre e abbiamo già richieste sulle partenze di novembre 2026 – aggiunge Fantoni – Allungando il periodo di 5 mesi andiamo incontro alle agenzie di viaggio che possono avere a che fare con un cliente che vuole partire tra due settimane oppure che sta già pianificando per il prossimo inverno».
Costa Crociere ormai da un decennio ha clusterizzato le agenzie in Active, Dynamic, Energy, Top e Super Top. Una segmentazione che presuppone modelli di servizio differenti, legati al valore dell'agenzia e quindi del segmento. «Ci siamo resi conto negli anni – aggiunge Fantoni - che c'è una quota a parte: le adv codificate ma che non producono. Ai così detti “Reactive” abbiamo deciso in questo momento di mantenere i codici aperti ma di togliere a queste agenzie la proattività della forza vendite. Liberiamo la forza vendite che può concentrarsi in termini di tempo e risorse sulle agenzie “attive”». L’agenzia in “stand by” potrà tornare in Active e Costa di conseguenza tornerà a fornire i servizi.
Tra i focus di Costa Crociere c’è sempre la formazione, sia digitale con il programma di e-learning CostaAcademy, che proporrà nuovi argomenti focalizzati su prodotto, qualità della vendita e nuove competenze legate soprattutto alla comunicazione sui social media e alla storytelling efficace; sia fisica, con il lancio C-Training Days. Si tratta di 30 tappe per 60 sessioni, con oltre 450 ore di formazione dedicata ad oltre 1.800 agenti, in programma nella prossima primavera.
«Nei due mesi di C-Training Days ci concentreremo sul contatto diretto con le agenzie – conclude Fantoni – Crediamo nella formazione online ma anche nella relazione fisica. Abbiamo scelto di organizzare nella giornata di C-Training Days una formula al mattino più basic e una formula più evoluta al pomeriggio».
Maria Carniglia
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Le strutture si estendono in Europa, Nord America, Africa, Asia e America Latina, a dimostrazione della convergenza tra investimenti e domanda di viaggi di lusso.\r\nTra le strutture di spicco figurano Nekajui, un Ritz-Carlton Reserve in Costa Rica, al quindicesimo posto, e Rosewood Mandarina in Messico, al quattordicesimo, entrambi caratterizzati da una forte integrazione con gli ambienti naturali. Anche il lusso urbano è ben rappresentato, con The Twenty Two New York, Mandarin Oriental Vienna, Faena New York City e Aman Bangkok, tutti nella top 15.\r\n\r\nRoma e Firenze in top list\r\nDiverse proprietà si distinguono per il riutilizzo adattivo e lo sviluppo basato sul patrimonio storico. 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