26 gennaio 2022 11:53
Sono state 414 le strutture dei brand del gruppo Hilton aperte nel corso del 2021, per un totale di più di 67.100 camere. La compagnia ha quindi registrato una crescita netta del proprio portfolio globale del 5,6%, raggiungendo quota 6.800 strutture declinate in 18 marchi differenti e distribuite in sei continenti. L’attuale pipeline del gruppo include ulteriori 408 mila camere circa, per poco meno di 2.670 hotel, di cui quasi la metà già in costruzione.
“E’ stato incredibile assistere alla resilienza del settore travel e alla nostra capacità di accogliere il cambiamento, al servizio di un numero sempre crescente di ospiti in tutto il mondo – ha dichiarato Chris Nassetta, presidente e ceo di Hilton -. Crediamo che per l’uomo il desiderio di viaggiare, sperimentare nuove culture e connettersi con gli altri sia fondamentale. Posso parlare a nome di tutti noi di Hilton quando dico che non vediamo l’ora di accogliere i nostri ospiti per offrire loro la possibilità di dar vita a nuovi ricordi”.
Tra le novità del 2021 spicca in particolare l’impennata dei brand lifestyle in Europa, Medio Oriente e Africa (Emea), nonché in Brasile. Canopy by Hilton ha in particolare debuttato in Francia, Regno Unito e Spagna. Motto by Hilton ha annunciato un progetto per aprire il suo primo hotel in Europa con Motto Rotterdam Blaak nei Paesi Bassi nel 2022. Inoltre, il Brasile ha accolto per la prima volta due marchi Hilton con l’inaugurazione del Canopy by Hilton Sao Paulo Jardins e Almenat Hotel, Tapestry Collection by Hilton. In Italia è stata annunciata l’apertura del primo hotel della Tapestry Collection, il Cosmopolita Rome, prevista nei primi mesi dell’anno.
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[post_content] => In attesa di capire quali saranno le sorti della compagnia, che alcune voci dicono essere in vendita, il Gruppo Una cambia volto e diventa Una Italian Hospitality, razionalizzando al contempo i propri marchi che passano da tre a due: Una Esperienze per il segmento upper-upscale e Una Hotels, che incorpora anche gli ex Unaway, per l'upscale. Il rebranding è parte di una visione più ampia pensata per dare maggiore riconoscibilità al marchio ombrello e supportare una strategia di comunicazione dell'offerta chiara e sinergica.
“La nostra forte crescita degli ultimi tre anni e, contemporaneamente, l’aumento di brand esteri competitor presenti nel nostro Paese, ci hanno portato a riflettere sui fattori differenzianti del nostro marchio - spiega l'amministratore delegato di Una Italian Hospitality, Giorgio Marchegiani -. Ascoltando la voce degli ospiti, dei clienti e dei partner, e osservando il mercato, abbiamo identificato l’italianità come nostro elemento qualificante. Oggi circa due terzi dei ricavi del gruppo provengono da soggiorni di ospiti internazionali e questa quota è destinata a crescere: una tipologia di clientela che sceglie l’Italia perché attratta dalle caratteristiche uniche e dai valori che contraddistinguono il nostro Paese. E' in questo contesto che ci viene naturale evidenziare ciò che ci appartiene e ci connota. Anche i tanti ospiti italiani cercano peraltro elementi distintivi sia estetici, come il design e la location, sia di servizio e ospitalità come la ristorazione, che rispecchiano le peculiarità di ogni territorio”.
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[post_content] => Si chiama Costa Irminia Retreat & Spa il primo Vignette Collection ad aprire in Italia. Situato nella siciliana Marina di Ragusa con vista sul mare, la nuova struttura del soft brand luxury lifestyle di casa Ihg aprirà entro la fine dell'anno e sarà dotata di 43 camere, beach club privato, due piscine, un bar e un ristorante. La novità è frutto della collaborazione con la proprietà Blu Lava Resorts e con la società di gestione Panoram Hotels.
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[post_content] => Smartwings aprirà una nuova rotta da Praga a Lamezia Terme, dopo aver già operato collegamenti charter tra lo scalo calabrese e la capitale ceca, registrando una forte domanda che ha portato alla decisione di rendere la tratta attiva su base regolare.
Dal prossimo 30 maggio decolleranno quindi i voli giornalieri operati con Airbus A220 e Boeing 737-800 da 189 posti. Gli orari varieranno durante la settimana, con partenze da Praga prevalentemente nella tarda mattinata e ritorni nel primo pomeriggio, ad eccezione di mercoledì e sabato, quando i voli saranno in fascia serale.
Oltre a questa nuova rotta, Smartwings - rappresentata in Italia da Spazio Gsa - rafforzerà ulteriormente i collegamenti tra la Calabria e la Repubblica Ceca con voli charter diretti da Lamezia Terme verso altre città ceche come Brno, Pardubice e Ostrava.
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Basata a Praga, Smartwings opera da oltre 25 anni e nel 2024 ha trasportato più di 8,3 milioni di passeggeri.
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[post_content] => L'aeroporto di Cagliari spalanca le porte verso una stagione da record con una crescita complessiva di circa il 7% rispetto alla summer 2024 e oltre 1.400.000 posti disponibili sulle rotte internazionali.
Saranno 109 i collegamenti operati da 39 compagnie aeree verso 25 Paesi, sottolinea una nota della Sogaer, che gestisce lo scalo sardo, con «75 i collegamenti di linea (31 domestici e 44 internazionali) e 34 operati con voli charter».
Cagliari «consolida la sua strategia di espansione nel mercato scandinavo. Dopo il successo del collegamento con Göteborg, introdotto nell’estate 2024, la summer 2025 vedrà l’attivazione di due nuove rotte: Stoccolma, operata da Ryanair con due voli settimanali, e Copenhagen, servita da Sas con altrettanti voli».
Tornando ai mesi estivi lo scalo offrirà un programma con oltre 26.000 voli: «Il network internazionale vedrà Ryanair collegare lo scalo cagliaritano con 12 Paesi per un totale di 21 destinazioni, sulle 40 totali operate per la prima volta a Cagliari dal vettore irlandese – precisano da Sogaer -. Ulteriori novità riguarderanno il potenziamento delle frequenze verso la Gran Bretagna con British Airways EuroFlyer che servirà l’aeroporto di Londra Gatwick fino a 10 frequenze settimanali e Vueling che potenzierà di oltre il 20% l’operativo su Barcellona. Significativo anche il potenziamento della programmazione di Edelweiss sulla rotta Cagliari-Zurigo, che, a seguito del successo della rotta operata per la prima volta durante la stagione invernale 2024/25, prevederà un collegamento giornaliero nei periodi di alta stagione. Smartwings potenzierà il numero di collegamenti offerti sulla rotta Cagliari-Praga di oltre il 50% rispetto all’estate 2024, arrivando a cinque voli settimanali. In crescita anche Austrian Airlines, che aumenterà i collegamenti con Vienna del 25%”.
Sempre sul fronte internazionale, ci saranno significativi aumenti di voli da parte di Ryanair verso Porto e Palma di Mallorca (raddoppio dei voli), Budapest (incremento di oltre il 60%) e Poznan (incremento del 35%). Easyjet raddoppierà i collegamenti con Lione, mentre Volotea aumenterà dell’80% i voli per Marsiglia. Anche sul mercato tedesco, Eurowings potenzierà i voli per Stoccarda di oltre il 20%”.
Nuove rotte domestiche
Sul fronte domestico spiccano «l’apertura delle nuove rotte per Pescara di Ryanair e Catania di Aeroitalia, oltre ad un significativo aumento dei collegamenti in regime di continuità territoriale che vedrà Aeroitalia operare 20 voli al giorno da e per Roma Fiumicino e sino a 16 voli da e per Milano Linate, per un totale di oltre mille voli al mese in continuità territoriale.
Quanto ai voli charter, tra i 34 collegamenti totali dell'estate, le principali novità riguarderanno Lot che opererà su Varsavia e SkyAlps che amplierà il proprio network operando su Innsbruck. Confermati inoltre i collegamenti di Tunisair verso la Tunisia e di People’s Viennaline su Altenrhein in Svizzera.
Le aspettative di Sogaer sono per una stagione estiva da record, dopo un 2024 che ha visto il "Mario Mameli" tagliare il traguardo dei 5 milioni di passeggeri.
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[post_content] => Una Norvegia sempre più apprezzata dai viaggiatori italiani, che nel 2024 hanno fatto registrare un aumento del +20% di pernottamenti rispetto al 2023. Un nuovo approccio del viaggiatore italiano nei confronti della destinazione e una nuova platea di viaggiatori che prima non prendeva in considerazione la Norvegia, si traduce in numeri in crescita.
L’Italia oggi rappresenta il 3% degli arrivi totali: «Stiamo realizzando i nostri obiettivi di sviluppo per una Norvegia tutto l’anno e in tutto il Paese – afferma Marco Bertolini, travel trade manager Italy Visit Norway (nella foto) -. Sono infatti esplose alcune zone prima sconosciute al viaggiatore italiano». Il trend di crescita risulta omogeneo lungo tutto l'arco dell'anno. E la sostenibilità, realtà concreta nella destinazione, si conferma un elemento chiave per la creazione di molti prodotti.
«La Norvegia non è sicuramente una meta low cost ma la flessione della corona norvegese ha favorito il cambio con l’euro. E l’effervescenza del mercato italiano viene percepita dal trade norvegese come molto promettente, dalle buone potenzialità». I viaggiatori italiani soggiornano negli hotel, usufruiscono di servizi e attività e si affidano sia ai viaggi organizzati che al fai da te. Per i pernottamenti la scelta degli italiani cade principalmente sulle strutture alberghiere, ma anche a campeggi, case vacanza e ostelli. Le aree predilette sono Oslo, i fiordi e la Norvegia del Nord, con le Isole Lofoten, Tromsø e Capo Nord insieme alla Lapponia Norvegese.
La destagionalizzazione è un obiettivo raggiunto anche nel mercato italiano, superato oramai il grande paletto rispetto ad alcune stagioni. La capacità della Norvegia di promuoversi in tutte le stagioni, con zone che a seconda del periodo dell'anno si presentano come due mondi diversi. Questa popolarità è riconducibile anche all’evoluzione della destinazione, incontaminata, sostenibile, giovane e innovativa, con la sua capacità di proporre nuovi modi di viaggiare in ogni stagione e in tutto il Paese.
Il 2025 è iniziato con un +37% rispetto allo stesso periodo 2024, a conferma di quanto l’inverno in Norvegia sia una stagione di grande attrattiva, non solo per le aurore boreali, ma anche per le numerose esperienze in tutto il paese, da Nord a Sud.
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[post_content] => Il Perù è una destinazione ricca di bellezza naturale, culturale e archeologica. Adatta a tutti. I turisti italiani amano il Perù. «Nel 2019 sono stati 70 mila - sottolinea Romina Marchese di PromPerù - Poi è arrivata la pandemia. Negli anni successivi è ripresa la crescita. Nel 2024 siamo arrivati a un livello del 24% ancora inferiore ai numeri pre-Covid, ma registrando un incoraggiante aumento del 49% degli arrivi, con 55 mila turisti italiani che hanno scelto il Perù come meta della loro vacanza. Nel 2025 prevediamo una crescita ulteriore del 20% e contiamo di raggiungere le cifre pre-pandemia nel 2026».
Il turista post-Covid vuole incontrare culture e tradizioni diverse dalla propria ed è molto attento ai pilastri della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Il to Earth Cultura e Natura risponde a queste esigenze proponendo il viaggio come strumento di conoscenza e dialogo tra culture, un modo per comprendere il mondo e accompagnare il viaggiatore alla scoperta del Perù. «Desideriamo rivelare la storia di questo paese meraviglioso - sottolinea Isabella Pillolo, product manager di Earth Viaggi -: oltre alle destinazioni del Sud come Machu Picchu (le più visitate e che noi proponiamo in modo diversificato), è affascinante scoprire il Nord del paese con la ruta Moche: un percorso che costeggia il mare, da seguire in un itinerario di almeno quattro giorni tra Trujillo e Chiclayo. È un museo a cielo aperto: se a Cusco i conquistadores spagnoli portarono tutto alla luce, non trovarono però le testimonianze della cultura Moche, che al loro arrivo erano già state coperte dal passare del tempo. Siti meravigliosi stanno venendo alla luce in questi anni, uno dopo l’altro, proprio lungo la Ruta Moche».
Il Perù si rivela quindi al viaggiatore grazie alla narrazione unica Dai Moche agli Inca. Un viaggio nell’archeologia peruviana, di cui è protagonista Régulo Franco Jordán, archeologo di fama internazionale, direttore del sito di Machu Picchu fino all’ottobre del 2024 e scopritore della tomba della Señora de Cao: «Il Perù racconta una storia importante ancor prima degli Incas. Lungo la costa nord-est del paese sono stati fatti ritrovamenti di oltre 14 mila anni fa. Proprio qui, negli oltre mille chilometri tra Nepeña e Piura, tra il 250 e l’800 d.C si sviluppò la civiltà Moche. Era pacifica, evoluta in tutti campi, dalla tecnologia idraulica alla costruzione delle piramidi, e viveva di pesca e agricoltura, seguendo ritmi sostenibili. Nel 1987 l’archeologo Walter Alva portò alla luce la ricca tomba reale precolombiana del Señor de Sipán. Dopo questa preziosa sepoltura abbiamo scoperto altre tombe in diversi siti della costa nord, oltre a diverse piramidi come la Huaca del Sol e della Luna, nonché il complesso del Brujo e Sipán».
La tomba della Señora de Cao, scoperta dall’archeologo Jordán nel 2006, si trova 60 chilometri a nord di Trujillo, nel complesso archeologico di El Brujo. È l’unica mummia rinvenuta di una donna tanto potente. «Il processo di apertura del fardo, il corredo funebre, ha rivelato numerosi oggetti cerimoniali: diademi, corone, collane, orecchini e anelli da naso in oro, argento e pietre preziose. Per i Moche l’oro rappresentava il sudore del sole, mentre l’argento erano le lacrime della luna. Sono stati aperti 27 involucri per arrivare al corpo della Señora. Era alta 1,48 metri, morì di parto tra i 25 e i 30 anni e indossava una maschera d’oro per affrontare il lungo viaggio nel mondo dei morti. Presentava dei tatuaggi di serpenti, simbolo di fecondità. Oggi è esposta con il suo corredo nell’innovativo museo Cao, costruito nel distretto di Magdalena de Cao».
Il professor Jordán ha realizzato importanti ricerche archeologiche anche a Machu Picchu, definendo dei circuiti di visita che hanno lo scopo di proteggere le aree del sito più gravate dal passaggio dei 5 mila ospiti quotidiani. Jordán racconta con entusiasmo il suo nuovo progetto: «Grazie ai 30 anni di ricerche di un archeologo palestinese nella valle Sacra degli Incas, nella regione di Cusco, sono state identificate le caverne di Pitusiray dove, secondo le ricerche suffragate da antichi miti, ebbe inizio la civiltà incaica. È possibile che proprio qui si trovi il tesoro che gli Incas nascosero ai conquistadores spagnoli. Ho in programma di realizzare uno studio geofisico delle caverne per ritrovare il tesoro e, con esso, tante informazioni sulla storia di questo popolo. Sarà una scoperta di portata mondiale».
Acquista quindi un fascino ancora maggiore il progetto di Earth Cultura e Natura: «Promuoviamo un turismo archeologico lungo la Ruta Moche, luogo di grandi rinvenimenti archeologici, ma anche terra ricca di diversità, con splendidi paesaggi affacciati sul mare dove vivere appassionanti esperienze. Il clima è favorevole e il terreno pianeggiante, con spiagge e boschi - conclude Isabella Pillolo -. Presentiamo alle adv e agli operatori un viaggio tra storia e archeologia con partenza speciale a giugno. L’itinerario esclusivo Dai Moche agli Inca rivelerà i luoghi simbolo delle civiltà precolombiane attraverso gli occhi di esperti. Il viaggio del prossimo giugno sarà infatti accompagnato dell’archeologa Jenny Alva, profonda conoscitrice della cultura Moche e del patrimonio archeologico del Perù».
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L’ospitalità declinata secondo nuovi paradigmi, con il forte sostegno di imprese turistiche del territorio: è la nuova sfida che Fiavet Toscana-Confcommercio intende lanciare, condividendo una strategia con i principali partner della filiera ricettiva – dagli albergatori ai commercianti - che contempli anche percorsi formativi e coinvolga concretamente pure i residenti.
Per Pier Carlo Testa, presidente dell’associazione regionale che raggruppa migliaia di agenzie di viaggi toscane in buon parte operanti nell’Incoming, i tempi per questa svolta sono maturi: “E’ arrivato il momento di rilanciare la cultura dell’accoglienza e pensare ad una serie di iniziative mirate come la formazione per residenti e operatori, promuovendo con formule ‘smart’ ed accattivanti dei veri e propri corsi sull’accoglienza, innescando così quella necessaria interazione multiculturale che possa finalmente indurre i residenti a guardare all’ospite che visita la città, con un approccio propositivo.”
La vice presidente Cinzia Chiaramonti aggiunge: L’industria del turismo è una risorsa fondamentale per l’economia italiana. Va quindi riconosciuto e affermato il suo ruolo e vanno respinte al mittente tutte le strumentali demonizzazioni del nostro lavoro. Bisogna che tutti si rendano conto del volume di utili diretti e indotti, che il turismo porta nel tessuto economico. Occorre superare la fase attuale di disorganizzazione dei flussi e fare un salto di qualità per governare davvero un fenomeno che ora è fuori controllo, in gran parte per l’alta percentuale di attività abusive che proliferano indisturbate. I residenti non vanno trattati da spettatori, bensì come elemento fondamentale per rendere viva una destinazione e quindi uno degli attori in gioco. Chi visita le nostre città non deve trovare un ambiente umano ostile. Dobbiamo essere fieri di proporre il nostro stile di vita e le bellezze che tutti noi abbiamo in custodia temporanea”.
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[post_content] => L'aeroporto di Perugia avanza sull'estate 2025 con un operativo che sarà il più ampio della sua storia: lo scalo dell'Umbria proporrà infatti 17 rotte servite da sei compagnie aeree, per un totale di 114 voli settimanali e oltre 580.000 posti disponibili, pari ad una crescita del +6% rispetto alla scorsa summer.
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Norvegia, Finlandia, Danimarca e Islanda hanno dato vita al Nordic Workshop, l'appuntamento annuale dedicato agli operatori di viaggio italiani per incontrare fornitori e organizzatori turistici nordici. Insieme per offrire aggiornamenti, novità e nuove tendenze dell'offerta turistica 2025. Assente all’appuntamento la Svezia rimasta quest’anno senza rappresentanza in Italia.
Parola d’ordine destagionalizzare e incrementare i flussi turistici dall'Italia, che si confermano già in costante crescita. Il mercato italiano, sempre più attratto dal fascino nordico, si mantiene tra le prime 10 posizioni per arrivi e sembra ormai aver superato anche lo scoglio stagionale delle rigide temperature invernali. Nuove proposte nel turismo esperienziale all’insegna del food e dell’outdoor, cucina della tradizione, turismo di arte, storia, cultura e lifestyle nordico per ogni tipologia di viaggiatore, fruibili tutto l'anno.
L’offerta turistica spazia dai soggiorni brevi ai tour self-drive, dai city break ai viaggi panoramici in treno, dalle escursioni nella natura alle avventure all’aria aperta, fino alle spettacolari luci del nord. Il tutto è arricchito dalla gastronomia locale, cucina creativa, l'architettura innovativa, le città intelligenti, festival ed esperienze culturali, soluzioni perfette sia per chi viaggia in gruppo che per chi preferisce esperienze individuali.
Le cifre del mercato Italia
Sono stati 482.804 i pernottamenti italiani in Danimarca nel 2024 con un + 17,6% rispetto al 2023. La Finlandia ha raggiunto quota 220.000 pernottamenti con un incremento del 20% rispetto all'anno precedente. L’Islanda ha registrato un 21% in più di arrivi turistici dall'Italia rispetto al 2023. Per la Norvegia la crescita dei pernottamenti è stata del +20%.
I numeri in costante crescita mostrano il fascino della destinazione anche a livello internazionale. Sono 34.085.953 i pernottamenti stranieri in Danimarca nel 2024 in crescita del +4,7% rispetto al 2023. In Islanda sono giunti oltre 2,2 milioni di visitatori nel 2024. Infine, 6,3 milioni di pernottamenti in Finlandia, con una crescita del 10,7% rispetto al 2023.
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