14 ottobre 2025 13:28

Fabio Primerano
Una grande opportunità, da cogliere nel migliore dei modi. Ma anche un pericoloso boomerang nel caso i risultati si rivelino inferiori alle attese: le Olimpiadi invernali Milano Cortina, in programma nel febbraio 2026, consentiranno a otto destinazioni in tre regioni di fare luce sulle eccellenze del proprio territorio. Sportive, enogastronomiche, naturalistiche o legate alle tradizioni locali.
«Non vediamo l’ora che si cominci – commenta il presidente di Federalberghi Lombardia, Fabio Primerano -. E’ già stato venduto il 60% circa dei biglietti per assistere alle gare e, tenuto conto che a volte a un biglietto possono corrispondere più persone, il numero dei visitatori in arrivo nel nostro Paese è stimato dai 3,5 ai 4,5 milioni di persone».
Una visibilità da sfruttare
Numeri importanti, che hanno indotto gli operatori del settore a prevedere una domanda che sarà superiore all’offerta di posti letto, anche se Primerano getta acqua sul fuoco: «Al sold out di alcune destinazioni come Livigno o Bormio, corrisponde invece un andamento diverso in altre zone. Milano sta ad esempio andando bene, ma non prevedo il tutto esaurito. Comunque, a tutti noi interessa un turismo di qualità, fondamentale per scoprire i territori e creare repeater disposti a tornare post evento. Inoltre, l’impatto mediatico sarà enorme e turisti provenienti da mercati chiave come quelli nordamericano o nordeuropeo potrebbero mettere in calendario un viaggio nei prossimi anni».
Sull’impennata delle tariffe alberghiere, poi, Primerano è categorico: «Non bisogna guardare al prezzo medio per camera registrato nel periodo delle Olimpiadi – spiega il presidente -, bensì alla curva della distribuzione delle tariffe. Solo su Milano, il 50% delle offerte presenta quote sotto i 500 euro. I prezzi si stanno ulteriormente assestando e prevedo che entro fine ottobre si assisterà alla loro “normalizzazione”».
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L’Italia continua ad attrarre visitatori da tutte le regioni del mondo, lo dimostrano gli ultimi dati Enit sugli arrivi dai Paesi dell’Asia-Pacifico, in occasione della fiera ILTM di Singapore (uno degli eventi di punta nel calendario globale del turismo di lusso).
Nei primi cinque mesi del 2025, infatti, gli arrivi aeroportuali in Italia da quest’area per soggiorni di almeno una notte sono cresciuti di circa il 10% rispetto allo stesso periodo del 2024, con un picco di passeggeri (83.400, ossia +17,4%) a maggio. La motivazione principale dei viaggi resta il turismo per vacanza e tempo libero, che rappresenta il 93,2% degli arrivi (in crescita del +10,3%). I viaggi per lavoro costituiscono il restante 6,8%, con un incremento del +4,4%.
Nel dettaglio, la Cina guida la classifica con oltre 94.700 arrivi (+8,3% e una quota del 32,6% sul totale dell’area geografica), segue la Corea del Sud con 71.288 passeggeri (+4,3% e un’incidenza del 24,5%), il Giappone registra 42.365 arrivi (+14,9%, pari al 14,6% del totale), l’Australia segna un incremento del +20,7% con 31.915 passeggeri (11%), l’India mostra una crescita del +10% con circa 22mila arrivi e una quota stabile al 7,6%, la Thailandia si distingue per l’incremento più marcato pari al +24,6%, con 9.765 arrivi (3,4%), l’Indonesia conta 4.947 passeggeri in crescita del +22,6% (1,7%) mentre Singapore registra un lieve aumento dello 0,8%, con 13.385 arrivi (4,6%).
“Questi risultati dimostrano come ancora una volta riusciamo ad attrarre turisti da ogni parte del mondo. Arte, cultura, mare ma non solo: il viaggiatore cerca l’esperienza del Made in Italy, degustando prodotti tipici, immergendosi nelle vie dello shopping o concedendosi momenti di relax e benessere” dichiara Ivana Jelinic, ad di Enit.
Motivazioni
Tra le motivazioni di viaggio le esperienze vanno per la maggiore: tra i turisti australiani crescono i pacchetti gastronomici e del lusso con un 50% in più sulle vendite rispetto al 2024. Soggiorni lunghi (3 settimane) in Costiera Amalfitana, Puglia e Sicilia, oltre che città quali Roma e Milano. Anche i pacchetti che combinano arte, wellness e shopping mostrano buone performance, con aumenti tra il +7% e il +20% ed una permanenza media di 15 giorni.
Tra chi arriva dalla Cina, in aumento Sport & Wellness del +20% in città quali Milano, Torino, Cortina, Venezia, Bologna, Firenze, Roma e Napoli; oltre ad un interesse per i viaggi formativi e professionali: il segmento MICE e studio cresce del +12%. Dal Giappone, le prenotazioni dal mercato hanno registrato una crescita media del +29,2% a conferma di un interesse costante verso l’Italia. I pacchetti proposti prevedono una permanenza media di 8 giorni, con itinerari ben strutturati che combinano cultura, paesaggio e gastronomia, oltre allo shopping che rappresenta una componente rilevante, soprattutto a Milano, Venezia e Firenze, dove è percepito come parte dell’esperienza culturale e di lifestyle italiano.
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