4 settembre 2024 10:10
Lignano Sabbiadoro propone brevi fughe di fine estate a settembre e anche ad ottobre.
La destinazione, la più grande meta balneare del Friuli Venezia Giulia, offre tante attività, tra eventi gastronomici ed escursioni gratuite in bicicletta, sport in acqua e degustazioni in cantina.
La spiaggia è ancora la protagonista indiscussa a settembre con attività di degustazione, giri in bici, momenti di meditazione e non solo. Il mese si apre infatti con un evento dedicato ai sapori della tradizione locale. Si tratta di Easy Fish, il festival enogastronomico che celebra il pesce dell’Alto Adriatico: una due giorni, da venerdì 6 a sabato 7 settembre, all’insegna di degustazioni di pesce, laboratori e show cooking di grandi chef, per apprezzare al meglio antiche ma attuali tradizioni enogastronomiche attraverso un intenso viaggio sensoriale.
Per chi invece preferisce rigenerarsi e dedicarsi al benessere fisico e mentale, c’è l’opportunità di praticare l’odaka yoga.
Mentre, per chi ha voglia di giocare con il mare, il divertimento è servito grazie a sport acquatici come il windsurf, la vela, la canoa, il SUP, il kayak, il wing o wingfoil. Ci si può cimentare in tutte queste attività presso i numerosi centri sportivi attrezzati presenti sulla lunga spiaggia lignanese.
C’è inoltre spazio anche per gli appassionati di bike grazie alle escursioni su piste ciclopedonali tra le dune di sabbia e il verde della pineta, oppure verso la laguna con percorsi che abbinano la bici alla barca. Un appuntamento da non perdere è poi la Sandy Wheels – Lignano Cycling Experience (dal 27 al 29 settembre).
Per chi ama la natura e le attività all’aria aperta potrà vivere esperienze a stretto contatto con il mondo animale anche vistando la Riserva Naturale Valle Canal Novo, ideale per gli appassionati di birdwatching che qui potranno ammirare l’elegante cavaliere d’Italia e l’airone rosso.
Tra le varie attività che la località propone c’è anche infatti il kitesurf all’Isola delle Conchiglie, un cordone di litorale lungo 7km che segna il confine tra il mare Adriatico e la laguna. Un luogo facile da raggiungere via mare poiché dal Faro Rosso di Lignano si arriva, in pochi minuti, sulla sua spiaggia tranquilla e ideale per volare sulla propria tavola da kite.
Gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta potranno vivere esperienze anche dopo la fine di settembre. Ad esempio, pranzando su un battello grazie a “Laguna in Tecja”: un’imbarcazione munita di un salone coperto che permette di pranzare e andare alla scoperta dei paesaggi e delle secolari tradizioni culinarie locali.
Gli appassionati di enogastronomia possono anche rilassarsi con un aperitivo o una degustazione in una delle tante cantine vitivinicole della zona e gustare i vini locali: dalla Ribolla Gialla al Friulano, dal Pinot Grigio alla Malvasia, solo per citarne qualcuno. Durante le degustazioni, i vini sono serviti in abbinata con piatti del territorio come, ad esempio, le sarde in saor, alici marinate in un condimento di cipolle in agrodolce, i sievoli sotto sal o la zuppa di pesce alla maranese, piatto autentico della storia di questa zona.
Pensando invece ai più piccoli, si può scegliere l’opzione Lignano Zoo & Fun (attiva nei fine settimana di ottobre): alloggiando in un hotel convenzionato, si ha accesso illimitato alle attrazioni del Parco Junior, il luogo di divertimento, situato nel cuore di Lignano, per famiglie e bambini di qualsiasi età, e a una giornata al Parco Zoo Punta Verde a Lignano Riviera per conoscere da vicino le più disparate specie di animali.
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[post_content] => L'aeroporto di Genova ha centrato un nuovo, storico record di passeggeri movimentati, superando quello di 1,537,044 milioni registrato nel 2019, in anticipo di un anno rispetto al cronoprogramma indicato nel piano industriale approvato dagli azionisti nel settembre 2024.
Il risultato è stato possibile grazie ai quattro nuovi collegamenti partiti nel corso dell’anno (Varsavia, Cracovia e Budapest tramite Wizz Air e Madrid con Volotea), all’incremento delle frequenze su Tirana (Wizz Air), Parigi Orly (Volotea) Barcellona (Vueling), Monaco di Baviera (Air Dolomiti/Lufthansa) e dalla ripartenza dei charter crocieristici grazie alla collaborazione con Costa Crociere e TUI (quasi 30mila passeggeri movimentati in 7 mesi).
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«Siamo particolarmente orgogliosi che a segnare questo traguardo storico per l’aeroporto di Genova sia stato proprio un passeggero di Air Dolomiti», ha commentato Steffen Harbarth, ceo di Air Dolomiti. «È un’ulteriore conferma degli eccellenti rapporti di collaborazione che ci legano allo scalo genovese e dell’importanza strategica che il traffico di Genova riveste per la nostra compagnia, in particolare sul collegamento con Monaco di Baviera. Per celebrare simbolicamente questo momento, abbiamo deciso di omaggiare i due passeggeri con due biglietti di andata e ritorno Genova – Monaco, come segno di ringraziamento e di condivisione di un risultato che è frutto del lavoro di squadra tra aeroporto e compagnie aeree».
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[post_content] => Wizz Air ha aperto da Palermo due nuove rotte da Palermo per Varsavia e Bratislava, che segnano il ritorno nello scalo palermitano della low cost. Su entrambe le rotte saranno impiegati aeromobili Airbus A321neo.
La rotta per Varsavia-Modlin viene operata tre volte a settimana, martedì, giovedì e sabato, mentre il collegamento con Bratislava è operativo quattro volte a settimana, martedì, giovedì, sabato e domenica.
«Quello su Palermo è un gradito ritorno per Wizz Air e l'inizio di una nuova era per la connettività della città - ha dichiarato Salvatore Gabriele Imperiale, corporate communications manager della low cost -. La scelta di lanciare nello stesso giorno Varsavia e Bratislava dal “Falcone Borsellino” rappresenta un chiaro segnale della fiducia che riponiamo nello scalo palermitano e nella nostra rinnovata sinergia con Gesap».
«L’avvio dei collegamenti diretti tra Palermo, Varsavia e Bratislava è il risultato di un lavoro intenso e strutturato che Gesap sta portando avanti, in particolare negli ultimi mesi, con l’obiettivo di rafforzare in modo significativo la connettività internazionale dello scalo e della Sicilia - ha detto Gianfranco Battisti, amministratore delegato di Gesap -. In questo periodo abbiamo accelerato tutte le possibili sinergie con i vettori, a partire da Wizz Air, costruendo un rapporto basato su visione industriale, affidabilità operativa e prospettive di crescita condivise.
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[post_content] => Scatto in avanti per il network internazionale di Royal Air Maroc in linea con l'obiettivo di posizionare Casablanca come hub globale. Ecco allora che nel 2026 decolleranno dieci nuove rotte dirette in Europa, Africa e nelle Americhe: tra queste spicca anche una nuova destinazione in Italia, Verona, che diverrà l'ottavo scalo servito nel nostro Paese.
«Queste nuove rotte traducono le nostre ambizioni di crescita e segnano una tappa fondamentale nel nostro piano di sviluppo - ha dichiarato il ceo del vettore, Hamid Addou -. Dal 2023 abbiamo preso in consegna una decina di aeromobili aggiuntivi, aumentato le frequenze su diverse destinazioni strategiche e aperto quasi venti rotte internazionali.
Nel 2026 passeremo a una nuova fase con almeno dieci rotte aggiuntive, rafforzando ulteriormente la connettività del Marocco con le principali città globali e sostenendo lo sviluppo economico e turistico».
In aggiunta alle già note Casablanca-San Pietroburgo, che sarà aperta a gennaio 2026, e Casablanca-Los Angeles, prevista per giugno 2026, la compagnia aerea introdurrà cinque nuove rotte da Casablanca nel mese di aprile e precisamente: Pointe-Noire nella Repubblica del Congo, Tripoli, Beirut, Bilbao e Alicante.
Successivamente, a giugno, debutterà il nuovo collegamento Casablanca-Palma che andrà a rafforzare la rete spagnola del vettore, che comprende già Madrid, Barcellona, Malaga, Valencia e Siviglia. E sempre a giugno (dal 20) sarà anche la volta dell'Italia con il decollo del volo diretto Casablanca-Verona, che integrerà integrare i collegamenti già esistenti per Roma, Milano, Bologna, Napoli, Catania, Torino e Venezia.
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[post_content] => È Annalisa Tardino, commissario straordinario dell’autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale, la protagonista del mese di dicembre per Espo – European sea ports organisation, l’organizzazione che rappresenta i porti marittimi degli stati membri dell’Unione Europea. Una scelta che premia non soltanto la figura di un’amministratrice determinata, ma l’intero sistema portuale siciliano, proiettandolo al centro del dibattito europeo sul futuro della portualità.
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Un operativo forte di «voli annuali» da una parte e l'ambizione di fare di Larnaca un «hub chiave nel Mediterraneo orientale»: queste le priorità nel breve-medio termine di Cyprus Airways, che ha recentemente affidato a Marzio Scamolla l'incarico di ampliare gli orizzonti del vettore, nominandolo international commercial manager.
Scamolla, volto noto al trade italiano per la sua esperienza ultra decennale nel trasporto aereo, segue ora da vicino lo sviluppo di Cyprus in Europa, con un particolare focus sull'Italia, che si conferma tra i mercati di riferimento: «Con l’apertura di un ufficio a Verona la compagnia aerea rilancia il sempre forte interesse per l’Italia, unico mercato dove opera da più di uno scalo, con la rotta da Larnaca per Milano Malpensa, annuale, e quella stagionale su Venezia che contiamo di riproporre anche per il 2026: in questo caso, in base ai risultati, potrebbe anch’esso diventare annuale o comunque godere di una stagionalità più ampia. Peraltro, altra caratteristica distintiva dell’Italia è quella di rappresentare anche una destinazione molto richiesta dai ciprioti e dunque capace di attrarre significativi flussi incoming».
Per questo il vettore sta studiando da vicino l’aggiunta di un terzo scalo italiano: «Roma, certo, è tra le candidate e credo non sia necessario spiegarne i motivi, pur con la presenza di competitor sulla medesima rotta. Ma valutiamo e stiamo colloquiando anche con altre realtà, ad esempio Firenze, dove potremmo operare in esclusiva sul collegamento verso Cipro». Le tempistiche? «Potrebbe essere già nel 2026», ma verosimilmente nel 2027.
Per certo l'obiettivo della compagnia cipriota è quello di «proporci come un vettore affidabile e dunque in grado di garantire continuità al nostro operativo, per tutto l’anno, così da poter supportare le programmazioni di tour operator e agenzie di viaggio italiani. D’altra parte registriamo un interesse crescente verso la destinazione Cipro. E non soltanto come meta leisure ma anche come alternativa per il segmento Mice, che trova un’offerta interessante sull’isola».
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Non solo, "considerata l'elevata risposta del mercato" la rotta stagionale verrà operata quotidianamente, invece che quattro volte alla settimana come stabilito in origine.
La prossima primavera Alaska Airlines inaugurerà anche i voli da Seattle per Londra Heathrow e Reykjavik.
"Con il nostro collegamento non-stop da Seattle a Roma e Londra, apriamo le porte a due delle regioni più iconiche del mondo con lo stile e la cura che i nostri ospiti si aspettano da noi. Queste nuove rotte segnano un passo importante nella nostra espansione globale e riflettono il nostro impegno a offrire un'esperienza internazionale di alto livello da Seattle. Siamo entusiasti di collegare il Pacifico nord-occidentale a una parte più ampia del mondo" ha dichiarato Andrew Harrison, chief commercial officer del vettore.
Sulla Seattle-Roma la compagnia opererà con un Boeing 787-9 Dreamliner, in concorrenza con Delta, che debutterà anch'essa sulla rotta nel maggio 2026. I voli Delta utilizzeranno aeromobili Airbus A330-900neo, con quattro voli settimanali.
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[post_content] => Che il baricentro del trasporto aereo mondiale penda sempre più verso Oriente non è una sorpresa, ma ora arrivano anche i numeri a certificare un trend ormai consolidato che, in ultima analisi, mette in mostra anche tutto il ritardo dell'Europa.
Lo studio, ripreso da Il Sole 24 Ore, è quello che porta la firma di Andrea Giuricin, economista dei trasporti e ricercatore dell'Università Bicocca, presentato durante il convegno “Le infrastrutture aeroportuali e lo sviluppo del trasporto aereo” organizzato dal Cesisp per il corso di Finanza pubblica.
L'analisi evidenzia il "dominio" dei "grandi scali asiatici e mediorientali" che beneficiano "di investimenti anche pubblici colossali”. Nel 2006 per entrare nella top 20 mondiale bastavano 36 milioni di passeggeri, oggi non ne bastano più 50, e la soglia andrà via via alzandosi verso quota 100 milioni.
Nel 2024 il maggior aeroporto al mondo resta Atlanta con 108,1 milioni di passeggeri, seguito da Dubai (92,3 milioni) e Dallas Fort Worth (87,8 milioni). Nella top ten non compare nessuno scalo europeo. London Heathrow rientra però tra gli scali internazionali, dove è seconda con 79,2 milioni, dietro Dubai e davanti Amsterdam che ne registra 70,7.
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"Nel nostro paese - si legge dal quotidiano economico - il ruolo di Roma Fiumicino rimane strategico e nel 2025 dovrebbe superare quota 50 milioni. Lo scalo romano è tra i primi venti al mondo per traffico internazionale, davanti a Monaco e al Jfk di New York. Negli ultimi cinque anni cresce del 40%, più di Madrid, Dubai e Parigi: «Solo Istanbul e Doha hanno fatto meglio»".
Nella top ten mondiale del 2024 spiccano le performance di cinque scali asiatici o mediorientali, al contrario del 2006, quando la classifica era dominata da Stati Uniti ed Europa. Lo studio afferma che «i relativi aeroporti hanno portato a termine investimenti per decine di miliardi di euro», sostenuti da strategie nazionali di lungo periodo che hanno ampliato piste, terminal e capacità. Dubai costruisce un nuovo scalo da 200 milioni di passeggeri; Istanbul punta anch'essa ai 200 milioni; Riyadh e Addis Abeba progettano aeroporti da 100 milioni. Heathrow, nel lungo periodo, prevede scenari fino a 150 milioni.
Eurocontrol stima fino al 2050 una crescita del 3,4% annuo dal Medio Oriente e del 2,7% dall'Asia. Quel che serve all'Italia sono dunque nuovi e continui investimenti. «Non è possibile fermarsi - afferma Giuricin - pena rimanere fuori dai grandi megahub». Roma può ambire a 100 milioni di passeggeri. Ma senza nuove piste, terminal aggiuntivi e capacità adeguata, il rischio, si legge nel dossier, “non è tanto uscire dalla top 20, ma rimanere un hub di fatto secondario».
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[post_content] => La Svizzera presenta la stagione invernale con proposte per vivere la neve a tutto tondo. Si parla di nuove aperture, impianti avveniristici e del fascino della montagna. Il paese offre una molteplicità di sport, di soluzioni per l’alloggio e di attività per tutte le età, oltre a una grande ricchezza culturale da scoprire nelle città ricche d’arte e di storia.
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[post_content] => A meno di cinque ore da Milano e a due da Torino, il versante francese del Monte Bianco si conferma una destinazione chiave nel turismo alpino europeo. Un territorio che non smette di reinventarsi, capace di parlare al pubblico leisure quanto agli operatori del trade, con un’offerta che combina infrastrutture d’eccellenza, accoglienza di alto livello e una visione di sviluppo coerente con le nuove tendenze del turismo montano.
Nei giorni scorsi, dodici destinazioni del Pays du Mont Blanc hanno incontrato stampa e operatori italiani per presentare le novità della stagione 2025/26.
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«La Francia è la seconda destinazione al mondo per gli sport invernali – ha ricordato François Bonet, Console Generale di Francia a Milano – con una crescita del 5,5% di giornate sciistiche nella stagione 2024/25 rispetto all’anno precedente. L’Italia rappresenta un mercato strategico, con oltre 280.000 pernottamenti registrati e un potenziale di sviluppo ancora enorme».
Nell’ultima stagione 8 milioni di italiani hanno praticato sport invernali, ma solo il 4% ha scelto mete estere. Il margine di crescita è quindi evidente, soprattutto in chiave weekend e short break, segmento su cui il territorio francese sta investendo in modo mirato, potenziando collegamenti, esperienze e servizi personalizzati.
Dalle icone alpine ai nuovi concept: un'offerta diversificata
Con un’altitudine che varia dai 400 ai 4.800 metri, il Pays du Mont Blanc abbraccia un mosaico di destinazioni che interpretano l’inverno in chiave esperienziale.
Megève si riconferma la regina dello charme alpino: il restauro dello storico Chalet Sarto e la riapertura dell’Hotel Saint-Georges, firmato dal designer Luke Edward Hall, segnano una stagione all’insegna dell’eleganza e del lifestyle. La gastronomia si fa ambasciatrice del territorio, con la prima stella Michelin per Julien Gatillon e la nuova proposta di Marc-Henri Mazure ai Chalets du Mont d’Arbois. Un posizionamento che consolida Megève nel segmento del turismo di fascia alta, trainato da una clientela internazionale sempre più sensibile alla qualità e all’autenticità.
A pochi chilometri, Combloux festeggia i 90 anni dello sci con un ricco calendario di eventi e investimenti infrastrutturali: entro dicembre 2025 sarà inaugurata la nuova cabinovia Beauregard, simbolo di una montagna sempre più accessibile e sostenibile. Le nuove aperture lifestyle, come il Rooftop dell’hotel Alpen Valley, segnano invece la direzione di un’offerta capace di coniugare comfort e autenticità.
Cultura, natura e autenticità: le nuove leve della competitività alpina
Nel cuore del Pays du Mont Blanc, Praz-sur-Arly punta su un turismo esperienziale che valorizza la tradizione — con il celebre raduno di mongolfiere, giunto alla 35ª edizione — e la creatività, come nel progetto cinematografico dedicato all’Ice Cross. La ristorazione locale si rinnova, tra contaminazioni internazionali e valorizzazione dei prodotti savoiardi, segno di una montagna che sa parlare anche al pubblico urbano e gourmet.
Saint-Gervais Mont Blanc mette al centro la sostenibilità, con il riconoscimento “2 Flocons Verts” che certifica la qualità delle sue politiche ambientali. Il nuovo capolinea del tramway del Monte Bianco, previsto per l’estate 2026, e la cabinovia Valein che collega la ferrovia alle piste raccontano una destinazione che unisce benessere termale, cultura e mobilità dolce.
Il balcone naturale sul Monte Bianco, Cordon, punta su turismo slow e tradizioni alpine, tra la chiesa barocca di Notre-Dame-de-l’Assomption, classificata monumento storico, e le fattorie dell’Albérieux, dove si possono scoprire i segreti del formaggio di montagna. Les Contamines-Montjoie, con i suoi 120 km di piste propone un’agenda di eventi sportivi di livello europeo, oltre a numerose attività tra cui passeggiate con i cani da slitta, escursioni con fat-bike, parapendio sul massiccio del Monte Bianco, pista di pattinaggio all’aperto.
Sallanches e Chamonix: anima urbana e leggenda alpina
Nel cuore del territorio, Sallanches rappresenta il volto urbano del Pays du Mont Blanc: non una stazione sciistica, ma una città viva e accogliente, punto di riferimento per i servizi e la cultura dell’intera area. Qui la montagna dialoga con la vita cittadina: ristoranti, percorsi naturalistici e serate nei rifugi si alternano a un calendario di eventi che anima le festività natalizie tra mercatini, concerti e la Journée internationale de la raclette. Un modello di equilibrio tra turismo e quotidianità, capace di valorizzare la filiera economica locale.
Poco distante, Chamonix-Mont-Blanc continua a incarnare il mito della montagna. Culla dell’alpinismo e icona del turismo internazionale, la località si rinnova nel segno della sostenibilità e dell’innovazione. Le sue frazioni – da Servoz a Vallorcine – raccontano una storia di identità e cultura, mentre le piste delle Houches ospitano gare di Coppa del Mondo.
La funivia dell’Aiguille du Midi, che sale fino a 3.842 metri, e la Vallée Blanche, la discesa su ghiacciaio più lunga d’Europa, restano esperienze simbolo. Ma Chamonix guarda avanti: il nuovo Museo del Monte Bianco e la riqualificazione del comprensorio dei Grands Montets segnano un’evoluzione strategica verso un turismo di qualità, sostenibile e connesso al patrimonio naturale.
Passy Mont-Blanc: tra sci e creatività nel cuore dell'Alta Savoia
Immersa nella valle dell’Arve, Passy Mont-Blanc unisce natura e cultura, con un'offerta orientata al turismo lento, tra paesaggio e patrimonio artistico. Qui l’arte incontra la montagna: la Strada della Scultura Contemporanea ospita opere di Picasso, Chagall, Matisse e Léger, mentre la chiesa di Notre-Dame-de-Toute-Grâce è un capolavoro di arte sacra moderna.
Il comprensorio di Passy Plaine-Joux è il cuore sportivo della località, con piste panoramiche, percorsi per lo sci nordico, il parapendio e lo snowtubing, e una nuova seggiovia a 4 stagioni che valorizza la mobilità dolce e l’accessibilità. L’attenzione alla sostenibilità si traduce anche nella promozione di eventi come La Fête des Lutins e nella valorizzazione dei prodotti locali, dal marchio Redeem Equipment alle creazioni gourmet di Les Gourmandises de Manon.
A completare l’offerta, la storia affascinante dei sanatori di Passy, edifici razionalisti costruiti tra le due guerre mondiali e oggi riconosciuti come patrimonio del XX secolo: un esempio perfetto di come cultura, architettura e turismo possano convivere in un racconto coerente e identitario.
Una montagna che parla al trade
Il Pays du Mont Blanc si posiziona oggi come un laboratorio di innovazione turistica: un territorio dove la montagna diventa esperienza, la cultura valore economico e la sostenibilità leva di marketing. “Per il mercato italiano, le opportunità sono molteplici: dai pacchetti weekend ai soggiorni benessere, dai prodotti luxury agli itinerari culturali e outdoor, fino al turismo corporate e incentive” ha commentato Sandrine Buffenoir, direttrice di Atout France Italia.
Per gli operatori del trade, questa area francese rappresenta non solo una destinazione di prestigio, ma un modello di sviluppo integrato, capace di ispirare anche altre realtà alpine. Tra tradizione e innovazione, il Pays du Mont Blanc si propone oggi come un vero e proprio ecosistema economico in continua evoluzione.
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Un territorio che non smette di reinventarsi, capace di parlare al pubblico leisure quanto agli operatori del trade, con un’offerta che combina infrastrutture d’eccellenza, accoglienza di alto livello e una visione di sviluppo coerente con le nuove tendenze del turismo montano.\r\n\r\nNei giorni scorsi, dodici destinazioni del Pays du Mont Blanc hanno incontrato stampa e operatori italiani per presentare le novità della stagione 2025/26.\r\n\r\n[caption id=\"attachment_500502\" align=\"alignright\" width=\"207\"] François Bonet, Console Generale di Francia a Milano[/caption]\r\n\r\n«La Francia è la seconda destinazione al mondo per gli sport invernali – ha ricordato François Bonet, Console Generale di Francia a Milano – con una crescita del 5,5% di giornate sciistiche nella stagione 2024/25 rispetto all’anno precedente. L’Italia rappresenta un mercato strategico, con oltre 280.000 pernottamenti registrati e un potenziale di sviluppo ancora enorme».\r\n\r\nNell’ultima stagione 8 milioni di italiani hanno praticato sport invernali, ma solo il 4% ha scelto mete estere. Il margine di crescita è quindi evidente, soprattutto in chiave weekend e short break, segmento su cui il territorio francese sta investendo in modo mirato, potenziando collegamenti, esperienze e servizi personalizzati.\r\nDalle icone alpine ai nuovi concept: un'offerta diversificata\r\nCon un’altitudine che varia dai 400 ai 4.800 metri, il Pays du Mont Blanc abbraccia un mosaico di destinazioni che interpretano l’inverno in chiave esperienziale.\r\nMegève si riconferma la regina dello charme alpino: il restauro dello storico Chalet Sarto e la riapertura dell’Hotel Saint-Georges, firmato dal designer Luke Edward Hall, segnano una stagione all’insegna dell’eleganza e del lifestyle. La gastronomia si fa ambasciatrice del territorio, con la prima stella Michelin per Julien Gatillon e la nuova proposta di Marc-Henri Mazure ai Chalets du Mont d’Arbois. Un posizionamento che consolida Megève nel segmento del turismo di fascia alta, trainato da una clientela internazionale sempre più sensibile alla qualità e all’autenticità.\r\n\r\nA pochi chilometri, Combloux festeggia i 90 anni dello sci con un ricco calendario di eventi e investimenti infrastrutturali: entro dicembre 2025 sarà inaugurata la nuova cabinovia Beauregard, simbolo di una montagna sempre più accessibile e sostenibile. Le nuove aperture lifestyle, come il Rooftop dell’hotel Alpen Valley, segnano invece la direzione di un’offerta capace di coniugare comfort e autenticità.\r\nCultura, natura e autenticità: le nuove leve della competitività alpina\r\nNel cuore del Pays du Mont Blanc, Praz-sur-Arly punta su un turismo esperienziale che valorizza la tradizione — con il celebre raduno di mongolfiere, giunto alla 35ª edizione — e la creatività, come nel progetto cinematografico dedicato all’Ice Cross. La ristorazione locale si rinnova, tra contaminazioni internazionali e valorizzazione dei prodotti savoiardi, segno di una montagna che sa parlare anche al pubblico urbano e gourmet.\r\n\r\nSaint-Gervais Mont Blanc mette al centro la sostenibilità, con il riconoscimento “2 Flocons Verts” che certifica la qualità delle sue politiche ambientali. Il nuovo capolinea del tramway del Monte Bianco, previsto per l’estate 2026, e la cabinovia Valein che collega la ferrovia alle piste raccontano una destinazione che unisce benessere termale, cultura e mobilità dolce.\r\n\r\nIl balcone naturale sul Monte Bianco, Cordon, punta su turismo slow e tradizioni alpine, tra la chiesa barocca di Notre-Dame-de-l’Assomption, classificata monumento storico, e le fattorie dell’Albérieux, dove si possono scoprire i segreti del formaggio di montagna. Les Contamines-Montjoie, con i suoi 120 km di piste propone un’agenda di eventi sportivi di livello europeo, oltre a numerose attività tra cui passeggiate con i cani da slitta, escursioni con fat-bike, parapendio sul massiccio del Monte Bianco, pista di pattinaggio all’aperto.\r\nSallanches e Chamonix: anima urbana e leggenda alpina\r\nNel cuore del territorio, Sallanches rappresenta il volto urbano del Pays du Mont Blanc: non una stazione sciistica, ma una città viva e accogliente, punto di riferimento per i servizi e la cultura dell’intera area. Qui la montagna dialoga con la vita cittadina: ristoranti, percorsi naturalistici e serate nei rifugi si alternano a un calendario di eventi che anima le festività natalizie tra mercatini, concerti e la Journée internationale de la raclette. Un modello di equilibrio tra turismo e quotidianità, capace di valorizzare la filiera economica locale.\r\n\r\nPoco distante, Chamonix-Mont-Blanc continua a incarnare il mito della montagna. Culla dell’alpinismo e icona del turismo internazionale, la località si rinnova nel segno della sostenibilità e dell’innovazione. Le sue frazioni – da Servoz a Vallorcine – raccontano una storia di identità e cultura, mentre le piste delle Houches ospitano gare di Coppa del Mondo.\r\nLa funivia dell’Aiguille du Midi, che sale fino a 3.842 metri, e la Vallée Blanche, la discesa su ghiacciaio più lunga d’Europa, restano esperienze simbolo. Ma Chamonix guarda avanti: il nuovo Museo del Monte Bianco e la riqualificazione del comprensorio dei Grands Montets segnano un’evoluzione strategica verso un turismo di qualità, sostenibile e connesso al patrimonio naturale.\r\nPassy Mont-Blanc: tra sci e creatività nel cuore dell'Alta Savoia\r\nImmersa nella valle dell’Arve, Passy Mont-Blanc unisce natura e cultura, con un'offerta orientata al turismo lento, tra paesaggio e patrimonio artistico. Qui l’arte incontra la montagna: la Strada della Scultura Contemporanea ospita opere di Picasso, Chagall, Matisse e Léger, mentre la chiesa di Notre-Dame-de-Toute-Grâce è un capolavoro di arte sacra moderna.\r\n\r\nIl comprensorio di Passy Plaine-Joux è il cuore sportivo della località, con piste panoramiche, percorsi per lo sci nordico, il parapendio e lo snowtubing, e una nuova seggiovia a 4 stagioni che valorizza la mobilità dolce e l’accessibilità. L’attenzione alla sostenibilità si traduce anche nella promozione di eventi come La Fête des Lutins e nella valorizzazione dei prodotti locali, dal marchio Redeem Equipment alle creazioni gourmet di Les Gourmandises de Manon.\r\n\r\nA completare l’offerta, la storia affascinante dei sanatori di Passy, edifici razionalisti costruiti tra le due guerre mondiali e oggi riconosciuti come patrimonio del XX secolo: un esempio perfetto di come cultura, architettura e turismo possano convivere in un racconto coerente e identitario.\r\nUna montagna che parla al trade\r\nIl Pays du Mont Blanc si posiziona oggi come un laboratorio di innovazione turistica: un territorio dove la montagna diventa esperienza, la cultura valore economico e la sostenibilità leva di marketing. “Per il mercato italiano, le opportunità sono molteplici: dai pacchetti weekend ai soggiorni benessere, dai prodotti luxury agli itinerari culturali e outdoor, fino al turismo corporate e incentive” ha commentato Sandrine Buffenoir, direttrice di Atout France Italia.\r\n\r\nPer gli operatori del trade, questa area francese rappresenta non solo una destinazione di prestigio, ma un modello di sviluppo integrato, capace di ispirare anche altre realtà alpine. Tra tradizione e innovazione, il Pays du Mont Blanc si propone oggi come un vero e proprio ecosistema economico in continua evoluzione.\r\n\r\n[gallery ids=\"500503,500504,500505\"]","post_title":"Pays du Mont Blanc: la Francia dell’inverno guarda al mercato italiano","post_date":"2025-10-31T10:20:03+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":["atout-france","francia","pays-du-mont-blanc"],"post_tag_name":["atout france","francia","Pays du Mont Blanc"]},"sort":[1761906003000]}]}}