28 giugno 2023 09:15
In Toscana, in Valdichiana Senese, la scoperta archeologica del Santuario Ritrovato di San Casciano dei Bagni ha avuto dell’incredibile e ha confermato che, un tempo, gli etruschi e i romani frequentavano la zona per via dell’acqua e dei suoi benefici. Un tesoro di inestimabile valore e fattura, ricchissimo, composto di monete, ex voto, statue bronzee che, riemerse dal fango e restaurate, oggi sono davanti agli occhi di tutti, per la prima volta al Palazzo del Quirinale, fino al 25 ottobre.
La mostra “Gli Dei ritornano – i bronzi di San Casciano dei Bagni” (chiusa dal 26 luglio al 2 settembre) voluta fortemente dalla Presidenza della Repubblica Italiana e dal Ministero dei Beni Culturali è un’occasione da cogliere al volo per comprendere di più di quella che è stata definita la più grande scoperta dopo i bronzi di Riace. Per ammirare questo tesoro occorre necessariamente prenotare sul sito del Quirinale ma una volta muniti di biglietto con Valdichiana Living c’è di più: la visita guidata gratuita allo scavo di San Casciano dei Bagni, dove tutto è iniziato, e alle Stanze Cassianensi, il piccolo museo allestito nella sede del Comune del borgo toscano.
Il tour operator della Valdichiana Senese, infatti, ha ideato un pacchetto che a partire da 189 euro a persona, coniuga archeologia e i benefici dell’acqua termale.
Nella proposta è incluso oltre che il soggiorno di una notte, in trattamento BB anche l’ingresso con aperitivo al rinomato centro termale Fonteverde Spa.
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Entrambe le navi proporranno crociere di sette notti che spaziano dalle isole greche alle città storiche della Turchia, dalle perle adriatiche del Montenegro. Gli itinerari includono scali in nuove ed emergenti destinazioni come Marmaris, in Turchia, rinomata per la sua costa e il suo porto storico, e Syros, in Grecia, celebrata per la combinazione di architettura neoclassica e vivace cultura locale.
«Con l’introduzione di questi nuovi itinerari nel Mediterraneo orientale, MscCrociere continua a valorizzare la ricchezza culturale e paesaggistica di un’area straordinaria, combinando destinazioni iconiche con gemme ancora poco conosciute come Marmaris e Syros. Un’offerta pensata per rispondere al desiderio crescente di esperienze autentiche» ha spiegato Leonardo Massa, vice president Southern Europe divisione crociere gruppo Msc.
Gli itinerari
A partire dal 4 aprile 2026, Msc Lirica offrirà itinerari da Venezia-Marghera verso alcune delle gemme più nascoste del Mediterraneo orientale, da Kotor a Syros, fino al fascino di Ancona. Gli ospiti potranno inoltre godere di una sosta con pernottamento a Mykonos, ideale per vivere i celebri tramonti dell’isola e la sua vivace vita notturna.
A partire dal 24 aprile 2026, Msc Divina partirà dal Mediterraneo occidentale con imbarco a Civitavecchia, toccando alcune delle destinazioni più spettacolari del Mediterraneo orientale, tra cui Mykonos, il sito patrimonio dell’umanità Unesco di Efeso con accesso da Kusadasi, le baie di Marmaris e Napoli, porta d’accesso a Pompei.
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[post_content] => Verde, varia, sostenibile. È la Vallonia che piace ai turisti italiani. Sul fronte degli anni arrivi dall’Italia, il 2025 si chiuderà in positivo, come racconta Silvia Lenzi, italian market manager di VisitWallonia: «La tarda primavera e l’estate 2025 hanno registrato ottimi risultati: fino a maggio i volumi dall’Italia erano pari al 2024, mentre giugno e luglio hanno segnato un incremento del 17% e agosto del 15%. Una conferma dell’efficacia delle nostre iniziative di marketing e comunicazione».
In un territorio di circa 17.000 km quadrati la regione francofona del Belgio offre un’interessante varietà di luoghi, dalle città d’arte ricche di storia ai piccoli borghi, e di paesaggi naturali: «La Vallonia è una regione molto verde, con paesaggi molto diversi: foreste, vallate, colline. Tutta da scoprire con itinerari ad hoc: abbiamo proposte per chi fa vacanze in bicicletta e percorsi, più o meno lunghi, per chi ama fare trekking o hiking. In particolare, un prodotto in crescita sono i cammini tematici, su cui punteremo anche per il prossimo anno». Più in generale, il mercato italiano sta mostrando un crescente interesse per le forme di turismo ecosostenibile: «Abbiamo anche una sezione ad hoc nel sito web visitwallonia.it, che riunisce attività green, alloggi ecosostenibili e mobilità dolce» precisa Lenzi.
Un'altra attrattiva della Vallonia sono le celebri birre locali, fra cui spiccano quelle prodotte nei monasteri trappisti, che hanno alle spalle una lunga tradizione: per scoprirle, sono proposti speciali itinerari tematici.
I visitatori italiani prediligono soggiornare in hotel, ma sta aumentando anche l’interesse per altre tipologie di sistemazione: «La Vallonia punta molto anche sui camperisti, e il mercato italiano sta iniziando a rispondere positivamente: gli operatori locali ci confermano un incremento di presenze di camperisti dall’Italia».
Per consolidare e incrementare i flussi, il trade è visto come importante alleato: «Il nostro trade development account, Romano Simonelli, lavora a stretto contatto con operatori e agenzie italiane, con presentazioni one-to-one, per aiutarli a costruire programmi su misura. E puntiamo anche sui fam trip, per far sperimentare agli operatori i nuovi prodotti, come i cammini».
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[post_content] => Un occhio ai numeri, in progressiva ascesa, ed uno alle tante attrattive di un’isola che non conosce pause né stagioni.
Guardando al futuro, la Sicilia ha chiuso il 2024 di forte crescita,: 22,4 milioni di presenze e 7 milioni di arrivi, confermandosi tra le mete più amate d’Europa dopo Londra e davanti a destinazioni come Parigi e Roma.
Anche il 2025 mantiene il passo, con un +11,9% di presenze e un aumento della permanenza media a 3,6 giorni. Numeri che riflettono una destinazione capace di attrarre e trattenere grazie al clima mite, alla ricchezza culturale e a collegamenti sempre più efficienti. Nel 2024 gli aeroporti di Palermo e Catania hanno movimentato 22,7 milioni di passeggeri, con un incremento significativo dei flussi europei, mentre Lampedusa e Trapani completano un sistema aeroportuale ormai pienamente integrato.
Il patrimonio dell’isola rappresenta il cuore di questa crescita: 1.636 km di coste, sette siti Unesco, 87 aree protette e oltre 200 luoghi culturali, sostenuti da una ricettività di alto livello, con una presenza di hotel 5 stelle superiore alla media nazionale. Per valorizzare questo potenziale, la Regione ha destinato 135 milioni del FSC 2021–2027 alla riqualificazione delle strutture e allo sviluppo di un turismo sostenibile e innovativo. Strumento centrale è la piattaforma Iodah, che integra dati su arrivi, prezzi, reputazione online, eventi e mobilità, consentendo di anticipare tendenze e orientare investimenti.
Il Piano turismo 2026 punta a ridurre la stagionalità, già migliorata nel 2025, grazie a campagne mirate, eventi culturali e sportivi e alla crescita del turismo esperienziale. Tra le iniziative principali spiccano gli “Stati generali del cinema 2026”, dedicati alle produzioni girate nell’isola. Parallelamente, verrà riorganizzata l’offerta ricettiva, supportata da incentivi e monitorata tramite Iodah per migliorarne qualità e competitività.
Cinque le grandi aree che nel 2026 racconteranno un’isola moderna e vivibile tutto l’anno. La Sicilia Centrale con i suoi borghi, riti e paesaggi con cammini come quello di San Giacomo o la Transumanza degli Asini, affiancati da esperienze creative di artigianato e cucina comunitaria.
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E ancora le Madonie meta di un turismo “ quattro stagioni”: l’autunno dei cammini e delle sagre, l’inverno degli sport e dei borghi festosi, la primavera delle fioriture e dei musei, l’estate dell’avventura outdoor, con la Targa Florio come simbolo identitario. Infine, la Sicilia Occidentale con Gibellina, Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026, e un’offerta che unisce musei, arte open-air, cantine, saline e i grandi parchi archeologici di Segesta, Selinunte e Cave di Cusa.
Federica De Luca
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[post_content] => Pieno rilancio per Aqaba, destinazione strategica per la Giordania che registra una crescita complessiva forte: +9,2%, superando 710,000 visitatori entro settembre 2025 con record eccezionali: gennaio e aprile guidano con +103,8% e +52,4%.
I dati e i nuovi progetti sono stati presentati in occasione del Workshop The Jordan Inbound Tour Operators Association (Jitoa). L’Associazione dei tour operator inbound della Giordania (Jitoa), insieme ai partner e sponsor Aseza/Aqaba Special Economic Zone Authority e Royal Jordanian, hanno incontrato il trade italiano con un doppio evento in collaborazione con Travel Open Day che si è svolto a Roma e a Milano, sotto l’alto patrocinio di sua eccellenza Qais Abu Dayyah, ambasciatore del Regno Hashemita di Giordania in Italia.
Nonostante la situazione geopolitica, i dati mostrano una tendenza in crescita segnalando una ripresa significativa dopo il momento più difficile del 2024.
«Il mercato italiano - ha commentato Thabet Al - Nabulsi, Tourism Commissioner Aseza - oggi vive una ripresa cauta e costante con 6.054 arrivi, anche se i numeri sono ancora lontani dopo aver raggiunto il picco post pandemico con 38.527 presenze e anche a causa del forte calo del 2024 dovuta alla guerra a Gaza e all'instabilità regionale. E' importante sottolineare che il mercato italiano mantiene un alto potenziale per cultura, diving e sole invernale».
Nonostante le difficoltà del mercato europeo, Aqaba ha registrato performance eccezionali in altri segmenti. Gennaio e aprile 2025 hanno segnato incrementi straordinari rispettivamente del 103,8% e del 52,4% rispetto all'anno precedente, trainati principalmente dal turismo domestico, dai paesi del Golfo Persico e dall'Asia.
L'evento è stato l'occasione per delineare il piano strategico che si articola su tre direttrici principali.
«Aqaba ambisce al turismo Mice, a diventare un punto di riferimento per congressi, conferenze ed esposizioni. L'obiettivo è attrarre il turismo d'affari per garantire flussi costanti durante tutto l'anno, riducendo la dipendenza dalla stagionalità.
Inoltre, - ha proseguito Al- Nabulsi - la destinazione punta sulla creazione di pacchetti integrati che combinino le immersioni nelle acque cristalline del mar Rosso con le avventure nel deserto rosso del Wadi Rum, patrimonio Unesco distante solo un'ora. L'ecoturismo e le esperienze culturali autentiche sono al centro della proposta, con l'obiettivo di aumentare la durata media dei soggiorni.
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Questa scelta risponde a una tendenza globale sempre più marcata: i viaggiatori, soprattutto le nuove generazioni, cercano esperienze autentiche e responsabili.
(Manuela Ippolito)
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[post_content] => Eivind Roald è il nuovo presidente e ceo di Norse Atlantic e assume l'incarico con effetto immediato, succedendo al fondatore e ceo Bjorn Tore Larsen. Roald (nella foto) vanta oltre 30 anni di esperienza in ruoli dirigenziali nei settori dell'aviazione, della tecnologia e della trasformazione commerciale. In passato ha ricoperto il ruolo di ceo di Hewlett-Packard, vicepresidente esecutivo e direttore commerciale di Sas.
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[post_content] => Augustus Hotel & Resort annuncia nuovi progetti destinati a ridefinire l’esperienza di soggiorno in Versilia. Gli interventi interesseranno la struttura e i suoi servizi. Tra le tappe più importanti del percorso recente, l’inaugurazione delle Ville Ala nel 2024 e il successo di Villa Radici nel 2025.
Ora, l’Augustus annuncia il rinnovo di Villa Ines, storica dimora immersa nel parco di Villa Radici. L’intervento si inserisce nel più ampio progetto di espansione dell’“hotel diffuso”, volto a offrire un’esperienza di ospitalità integrata con la natura circostante. Il restyling, firmato dallo studio di architettura fiorentino Dast, si sviluppa come un racconto per immagini ispirato alla filosofia del “vivere in villa”, da sempre parte dell’identità dell’Augustus.
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Tra le novità più rilevanti, merita una menzione speciale il restauro del celebre sottopassaggio di Villa Agnelli, fatto realizzare dalla famiglia negli anni Cinquanta e unico nel suo genere in tutta la Versilia.
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L’Augustus prosegue inoltre nel suo impegno a investire nel futuro e nel benessere dei propri ospiti, sviluppando nuovi spazi e servizi dedicati alla ristorazione, al fitness, al wellness e alle attività sportive in spiaggia.
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[post_content] => Tradizione, innovazione e meraviglia sono stati i tre assi portanti della XXIII edizione di Travel Hashtag | Italy Edition, ospitata il 26 novembre negli spazi di Nordelaia Resort e Hemanaire, a Cremolino (Al). Un appuntamento denso di contenuti che ha raccontato un nuovo modo di guardare al turismo incoming: più consapevole, più integrato e, soprattutto, più capace di dare voce ai territori e alle comunità che li abitano.
Verso una nuova visione dell’incoming
Ad aprire i lavori sono stati gli interventi istituzionali, seguiti da una serie di contributi che hanno delineato un nuovo modo di intendere il turismo incoming. Sauro Mariani, ad di Nordelaia, ha sottolineato che oggi innovare significa «valorizzare territori meno conosciuti senza invaderli, creando connessioni virtuose con il tessuto socioeconomico locale». A seguire, Enzo Carella, èresidente di Filiera Turismo Italia, ha ricordato quanto sia necessario «reingegnerizzare l’organizzazione del turismo» per attivare davvero processi di destagionalizzazione e promozione equilibrata.
Un punto di vista orientato alle opportunità del settore è arrivato da Giorgio Palmucci, hospitality development advisor, che ha evidenziato come nuovi modelli di accoglienza possano rappresentare leve strategiche per la competitività. Sul fronte dell’innovazione tecnologica, Edoardo Colombo, presidente di Turismi.AI, ha parlato del ruolo crescente dell’intelligenza artificiale, destinata a rivoluzionare il modo di costruire e distribuire i contenuti turistici: «Non basta più ragionare in logica seo, dobbiamo imparare a comunicare in ottica AI».
A chiudere la cornice introduttiva, Nicola Romanelli, founder di Travel Hashtag Advisory, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un maggiore coinvolgimento degli attori della filiera: «Il turismo ha bisogno di una visione condivisa e di un dialogo continuo tra operatori, istituzioni e comunità».
Slow tourism, identità e comunità
Nel panel dedicato al turismo lento e sostenibile, moderato da Massimo Terracina, diversi professionisti hanno offerto un’analisi sul valore dell’identità locale come leva di sviluppo.
L’intervento dell’Agenzia di Accoglienza e Promozione Turistica della provincia di Alessandria ha evidenziato l’importanza della riconoscibilità territoriale; Andrea Cerrato, presidente del Consorzio degli Operatori turistici, ha ricordato la necessità di modelli di accoglienza costruiti sulle diverse esigenze delle comunità; Giancarlo Dell’Orco, destination manager, ha insistito sul concetto di equilibrio tra crescita e tutela.
Sul fronte dei media, Simona Tedesco, direttore di Dove, ha invitato a mutare lo storytelling «passando dalle icone alle trame», restituendo così valore all’imperfezione e alla verità. Secondo Tedesco la vera sfida, oggi, è dare un senso a parole come tempo, sostenibilità e relazione, che devono diventare pratiche misurabili. «Parlare di turismo lento significa accettare che sia un territorio che ti chiede di cambiare rotta, trovando un equilibrio tra il proprio ritmo e il ritmo del luogo» ha dichiarato la direttrice di Dove.
La docente Carmen Bizzarri ha posto invece l’accento sul turismo rigenerativo, che crea relazione con natura e persone, superando il concetto di semplice fruizione.
Competenze, formazione e cultura dell’eccellenza
Il panel dedicato alle professioni del turismo ha messo in luce l’importanza crescente della personalizzazione. Maria Paola De Rosa, responsabile trade di Trenitalia - ha raccontato come anche sulle tratte regionali si stiano ridefinendo i target di qualità, richiedendo nuove competenze al personale. Giulio Contini, direttore generale della Scuola Italiana di Ospitalità, ha spiegato come la formazione sul campo avvicini gli studenti al vero significato di eccellenza.
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Cucina, accoglienza e storytelling gastronomico
Nel dialogo tra Charles Pearce, Executive Chef di Nordelaia, e Sauro Mariani, è emerso un punto chiave: il valore dell’equilibrio tra tradizione ed evoluzione in cucina. Team giovani e consapevoli e identità gastronomica coerente sono essenziali per raccontare il territorio attraverso il gusto.
Shopping tourism: un driver che non conosce stagionalità
Molto atteso l’intervento di Daniele Rutigliano, senior tourism manager di Serravalle Designer Outlet. Rutigliano ha ricordato come, in oltre 25 anni di attività, Serravalle sia diventata una destinazione globale, contribuendo alla valorizzazione del territorio e intercettando flussi internazionali costanti grazie a un calendario che annulla di fatto la stagionalità. La sfida? Potenziare l’offerta di servizi e l'ospitalità del territorio durante tutto l’anno.
Eventi, Mice e nuove forme di esperienza
Il confronto dedicato agli eventi – con Aci blueteam, RelazionExpo, Stile Divino Italy, Wim – We Inspire Memories, Flyness e Travel Hashtag Advisory – ha approfondito le prospettive del settore tra innovazione, sostenibilità e capacità di integrare l’identità locale in meeting, team building e matrimoni.
Wellness e turismo medicale: il benessere che evolve
L'ultimo panel ha offerto una panoramica sulla crescita del turismo del benessere e del turismo medicale. Federica Mancinelli ha evidenziato come «dalla Pandemia ad oggi il turismo del benessere e il turismo termale hanno registrato un sempre maggiore interesse e contribuito fortemente alla destagionalizzazione». Anche i dati lo confermano; infatti secondo il Global Wellness Institute in Italia il mercato vale oltre 50 miliardi di euro.
Cinzia Galletto, giornalista specializzata in turismo del benessere, ha parlato del viaggio in senso olistico «che parte dal corpo per rigenerare la mente», mentre Roberta Farinola, founder di Faro Comunicazione, ha ribadito l’importanza di creare reti territoriali basate sul genius loci, e ha posto in luce l'urgenza di «cambiare la narrazione legata al benessere, trovando nuovi linguaggi che integrino il tema termale con il tema medicale, senza dimenticare l'importanza di trasmettere emozioni».
Condividere valore, costruire futuro
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Nel corso della giornata è emersa con chiarezza una visione comune: il turismo non può crescere senza comunità coinvolte, identità rispettate e un equilibrio tra tradizione e innovazione.
Il senatore Gian Marco Centinaio ha ricordato infatti che «l’Italia è il Paese dei turismi», dove la vera sfida però è far emergere oggi le destinazioni fuori dai circuiti consolidati.
Per Nicola Romanelli, «tutta la filiera deve includere il valore emozionale tra le priorità da comunicare: è l’impatto emotivo a rendere autentica la scoperta dei territori».
La XXIII edizione, patrocinata dal Ministero del Turismo, conferma ancora una volta il ruolo di Travel Hashtag come laboratorio di idee e piattaforma trasversale di confronto, capace di dare visibilità ai territori meno battuti e di proporre nuovi modelli per il futuro del turismo incoming italiano.
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[post_content] => Si accendono i riflettori sull'edizione 2026 dell'Arabian Travel Market: con il tema “Travel 2040: Driving New Frontiers Through Innovation and Technology”, l'evento - in calendario dal 4 al 7 maggio - esplorerà le tendenze che stanno ridefinendo il panorama dei viaggi a livello globale.
Il rapporto Atm Travel Trends Report, realizzato in collaborazione con Tourism Economics, prevede che i pernottamenti turistici internazionali in Medio Oriente raggiungeranno 1,5 miliardi entro il 2030, con una crescita del 90% rispetto al 2024. Si stima inoltre che circa il 15% di questi pernottamenti sarà riconducibile a viaggiatori leisure provenienti da fuori della regione.
Secondo l'indagine, i mercati europei rappresentano attualmente il 50% dei viaggi leisure in Medio Oriente, anche se nei prossimi cinque anni è prevista una crescita più rapida per i mercati africani e dell'Asia-Pacifico.
Sono attesi oltre 2.600 espositori provenienti da 161 paesi e più di 47.000 visitatori.
«Entro il 2030, si prevede che ci saranno quasi 30 miliardi di pernottamenti turistici a livello globale, con il Medio Oriente che rappresenterà circa l'8% dei pernottamenti turistici - ha dichiarato Danielle Curtis, direttore della fiera -. Nello stesso periodo, i pernottamenti leisure nella regione dovrebbero crescere dell'87%, riflettendo il rapido sviluppo delle infrastrutture della regione e un'offerta esperienziale e culturale in espansione.
«L'analisi di Atm e Tourism Economics ha rilevato che i viaggiatori della generazione Y e della generazione Z stanno pianificando più viaggi e abbracciando le innovazioni del turismo digitale, con gli eventi ricreativi sono stati considerati la principale opportunità di crescita del turismo, citati dalla metà degli esperti del settore intervistati dai ricercatori.
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[post_content] => Il Six Senses Southern Dunes, The Red Sea, è una delle strutture simbolo del nuovo corso turistico saudita definito da Vision 2030. Situato alle porte di Umluj, il resort rappresenta una delle realizzazioni più avanzate del Red Sea Project sviluppato da Red Sea Global, che prevede 28.000 km quadrati di destinazioni a basso impatto, alimentate interamente da energie rinnovabili.
Il territorio del mar Rosso viene promosso come destinazione year-round, anche se i mesi migliori per le attività outdoor restano ottobre-marzo, periodo in cui trekking, biking, safari in jeep ed escursioni in cammello incontrano la maggiore domanda. «L’Arabia Saudita è una delle destinazioni più inesplorate al mondo e il nostro resort è collocato in una posizione ideale per scoprirne la cultura e la varietà paesaggistica - afferma il management di Six Senses - inoltre l’innovazione sostenibile è il motore di tutto il progetto».
Nel segno della sostenibilità
Sul fronte della sostenibilità, il resort è infatti il primo dell’intero Regno ad aver ottenuto le certificazioni Leed Platinum e Gstc. Nel 2024 ha funzionato al 100% con energia solare, generando oltre 11,9 milioni di kWh da un parco di 11.228 pannelli. Tra i risultati registrati: oltre 11.000 bottiglie di plastica eliminate e sostituite con quelle di vetro riciclabile, compost prodotto in loco, più di 1.500 kg di rifiuti rimossi dalle dune e iniziative di supporto alla gestione pubblica dei rifiuti per 1.300 persone.
Particolarmente rilevante il programma di ricerca ambientale a Wadi Khuff, che ha già registrato 82 specie di piante, 79 di mammiferi e 14 specie di uccelli. In parallelo, Six Senses supporta le tessitrici di sadu di Umluj, valorizzando l’artigianato locale tramite esposizioni, vendita diretta e future iniziative digitali.
La struttura dispone di 36 camere e 40 ville con piscina privata, progettate per ridurre al minimo l’impatto ambientale. I trasferimenti sono gestiti tramite il nuovo aeroporto internazionale del mar Rosso. «Il nostro obiettivo non è solo attrarre nuovi flussi, ma creare un modello replicabile di ospitalità responsabile, capace di generare valore economico, culturale e ambientale nel lungo periodo» commentano da Red Sea Global.
Un polo strategico
Il mar Rosso si conferma uno dei poli strategici dello sviluppo turistico dell’Arabia Saudita, che con Vision 2030 punta a costruire un modello di tourism regeneration basato su sostenibilità, tecnologia e investimenti nel segmento luxury. A oggi The Red Sea conta nove hotel già operativi, oltre al Thuwal Private Retreat, mentre si avvicina il debutto di Amaala Triple Bay, presentato da Red Sea Global come il nuovo benchmark mondiale del wellness di alta gamma.
Amaala includerà cinque hotel di brand internazionali, un istituto di biologia marina di nuova generazione, uno yacht club e una marina dal design contemporaneo. Ogni struttura seguirà regole stringenti su limiti di capacità, conservazione ambientale e rigenerazione degli ecosistemi, con l’obiettivo di creare un’offerta che non sia solo sostenibile, ma a impatto positivo.
Six Senses Southern Dunes si inserisce in questo quadro con un ruolo di training hub per professionisti locali e comunità artigiane. Il resort è oggi un riferimento per tour operator e operatori del luxury interessati a prodotti ad alto valore aggiunto legati al deserto, al wellness e alla cultura beduina.
In termini di mercato, il general manager Benjamin Kreuz conferma il crescente interesse europeo: «Per noi il mercato interno gioca ancora un ruolo importante, ma Regno Unito, Germania, Italia, Svizzera e Francia sono i nostri bacini principali. Le stagioni migliori vanno da settembre/ottobre fino ad aprile/maggio». Kreuz anticipa inoltre il potenziale sinergico con la futura apertura del Six Senses Amaala, prevista a inizio 2026: «Avremo una splendida proprietà direttamente sul mar Rosso che permetterà soggiorni combinati tra oceano e deserto, ampliando l’offerta esperienziale e benessere».
(Enzo Scudieri)
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I viaggiatori di oggi sono alla ricerca di esperienze autentiche e personalizzate che riflettano i loro valori - ha aggiunto Curtis -. Per questo motivo, il Medio Oriente è nella posizione ideale per svolgere un ruolo determinante nella prossima era del turismo globale, e non vediamo l'ora di dare il benvenuto all'industria turistica internazionale a Dubai a maggio per esplorare insieme le opportunità correlate».","post_title":"Arabian Travel Market 2026: Medio Oriente protagonista del boom di viaggiatori leisure","post_date":"2025-11-24T12:24:05+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1763987045000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502242","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Il Six Senses Southern Dunes, The Red Sea, è una delle strutture simbolo del nuovo corso turistico saudita definito da Vision 2030. 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