La Spagna allenta le restrizioni di viaggio per i paesi terzi
21 settembre 2022 12:16
La Spagna ha allentato alcune delle regole di ingresso per i cittadini di Paesi terzi e, come annunciato dal Ministero della salute, “non sarà più necessario compilare il modulo di controllo sanitario per recarsi in Spagna”. Non è più richiesta anche la registrazione all’app di controllo sanitario SpTH.
L’iniziativa “mira a favorire la normalizzazione della mobilità internazionale”, ha dichiarato il Ministero. Il governo ha recentemente prorogato fino a metà novembre la necessità di una vaccinazione, di un test o di un certificato di guarigione Covid-19 per entrare in Spagna per i viaggiatori provenienti da Paesi non appartenenti all’Unione europea. I bambini sotto i 12 anni sono esenti.
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In una dichiarazione ufficiale, l'associazione ha sottolineato l'incertezza circa la portata e lo scopo del requisito proposto, osservando che i dettagli chiave non sono stati ancora chiariti dalla Cbp.
«Siamo profondamente preoccupati dal recente annuncio della U.S. Customs and Border Protection secondo cui potrebbe richiedere la cronologia dei social media ai viaggiatori che entrano negli Stati Uniti nell'ambito del Programma di esenzione dal visto - si legge nella dichiarazione -. E senza ulteriori dettagli da parte della Cbp, sorgono legittime domande da parte dei viaggiatori su quali informazioni potrebbero dover fornire e da parte degli esperti di sicurezza sul fatto che questa politica aumenterebbe in modo significativo la sicurezza degli Stati Uniti».
Secondo la U.S. Travel Association la proposta potrebbe scoraggiare i visitatori internazionali dal scegliere gli Stati Uniti, con potenziali ricadute sulla domanda in entrata e sulla spesa dei visitatori.
«Una cosa è certa: questa politica potrebbe avere un effetto dissuasivo sui viaggi verso gli Stati Uniti (...) I viaggiatori che beneficiano dell'Esta vengono qui per concludere affari con aziende americane, acquistare prodotti americani e sperimentare la bellezza della nostra nazione - continua la dichiarazione, sottolineando che con questa nuova iniziativa «milioni di viaggiatori potrebbero portare i loro affari e i miliardi di dollari che spendono altrove, indebolendo ulteriormente l'America».
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[post_content] => Viaggiare leggeri è diventato nel tempo non soltanto una scelta pratica, ma anche un vero e proprio approccio al viaggio. Ridurre il superfluo consente di muoversi con maggiore libertà, di affrontare gli spostamenti con meno stress e di concentrarsi maggiormente sull’esperienza complessiva. Che si tratti di un breve weekend o di una vacanza più lunga, l’organizzazione e la cura dei dettagli giocano un ruolo centrale nel rendere il viaggio più confortevole e funzionale, senza rinunciare a ciò che è davvero utile.
Il valore della leggerezza negli spostamenti moderni
Negli ultimi anni, il modo di viaggiare è profondamente cambiato. Le compagnie aeree hanno introdotto regole sempre più stringenti sui bagagli, i viaggiatori si spostano con maggiore frequenza e spesso combinano lavoro e tempo libero. In questo contesto, viaggiare leggeri significa adattarsi a una mobilità più fluida e rapida. Un bagaglio essenziale permette di ridurre i tempi di attesa, di evitare costi aggiuntivi e di gestire meglio gli imprevisti, come cambi di programma o trasferimenti improvvisi.
La leggerezza non è solo una questione di peso, ma anche di mentalità. Portare con sé meno oggetti implica una selezione più consapevole e una maggiore attenzione alle reali necessità. Questo approccio favorisce una maggiore autonomia e rende il viaggio meno dipendente da vincoli materiali.
Organizzazione del bagaglio: metodo e consapevolezza
Una buona organizzazione è alla base di un viaggio leggero e funzionale. Preparare il bagaglio con criterio significa valutare la durata del soggiorno, il clima della destinazione e le attività previste. Ogni elemento dovrebbe avere una funzione chiara ed essere facilmente reperibile. Disporre gli oggetti in modo ordinato aiuta a mantenere il controllo del contenuto e a evitare di portare duplicati inutili.
La scelta di capi versatili, facilmente abbinabili e adatti a più contesti consente di ridurre il numero di cambi necessari. Allo stesso modo, organizzare gli spazi interni del bagaglio in modo razionale permette di sfruttare al meglio il volume disponibile e di mantenere tutto in ordine anche durante il viaggio.
Comfort personale e piccoli accorgimenti quotidiani
Anche viaggiando leggeri, il comfort non dovrebbe essere trascurato. Al contrario, la selezione accurata di alcuni elementi può fare la differenza durante gli spostamenti. Gli oggetti dedicati alla cura personale, se scelti in formato compatto, consentono di mantenere le proprie abitudini anche lontano da casa senza appesantire il bagaglio. Un esempio tipico è rappresentato dal dentifricio piccolo da viaggio, che permette di rispettare le normative sui liquidi e allo stesso tempo di non rinunciare all’igiene quotidiana.
Il comfort riguarda anche la gestione del tempo e delle energie. Avere tutto l’occorrente a portata di mano, senza dover cercare o riorganizzare continuamente il bagaglio, contribuisce a rendere il viaggio più rilassante. Piccoli accorgimenti, come la disposizione logica degli oggetti o la scelta di accessori multifunzionali, aiutano a mantenere un buon livello di benessere durante tutto il percorso.
Attenzione ai dettagli pratici durante il viaggio
Viaggiare leggeri non significa improvvisare. Al contrario, richiede una pianificazione attenta e una cura particolare dei dettagli pratici. Documenti, dispositivi elettronici e oggetti di uso frequente dovrebbero essere facilmente accessibili, soprattutto durante le fasi di controllo o di trasferimento. Un’organizzazione efficace consente di affrontare le diverse tappe del viaggio con maggiore serenità.
Anche la gestione degli spazi temporanei, come camere d’albergo o alloggi brevi, beneficia di un bagaglio essenziale. Meno oggetti significa meno tempo dedicato a sistemare e più tempo a disposizione per esplorare la destinazione. Questo approccio favorisce una relazione più diretta con il luogo visitato e con le attività previste.
Mobilità, sostenibilità e scelte responsabili
La scelta di viaggiare leggeri si inserisce anche in un discorso più ampio legato alla sostenibilità. Ridurre il peso dei bagagli contribuisce a diminuire i consumi energetici, soprattutto nei trasporti aerei e su lunga distanza. Inoltre, una selezione più consapevole degli oggetti da portare con sé porta spesso a un minor utilizzo di prodotti usa e getta e a una maggiore attenzione alla durata nel tempo degli articoli scelti.
Viaggiare con meno implica anche una maggiore responsabilità nei confronti dell’ambiente e delle comunità locali. Un bagaglio essenziale favorisce uno stile di viaggio più rispettoso, meno invasivo e più attento alle risorse disponibili. Questa prospettiva si allinea con una crescente sensibilità verso forme di turismo più equilibrate e sostenibili.
Esperienza di viaggio e adattabilità
Un altro aspetto centrale del viaggiare leggeri è l’adattabilità. Essere pronti ad affrontare situazioni diverse, cambiamenti di programma o condizioni impreviste è più semplice quando non si è vincolati da un bagaglio ingombrante. La flessibilità diventa una risorsa preziosa, soprattutto in contesti dinamici o in destinazioni meno strutturate.
Questa capacità di adattamento influisce positivamente sull’esperienza complessiva del viaggio. Muoversi con agilità permette di cogliere opportunità inattese, di modificare l’itinerario senza difficoltà e di vivere il viaggio in modo più spontaneo. La leggerezza, in questo senso, diventa un elemento che arricchisce l’esperienza, rendendola più autentica e personale.
Informazione e preparazione prima della partenza
Prima di partire, informarsi sulle caratteristiche della destinazione e sulle regole di viaggio è fondamentale per mantenere un approccio leggero ed efficace. Conoscere le condizioni climatiche, le abitudini locali e le eventuali restrizioni sui bagagli consente di prepararsi in modo mirato, evitando eccessi o mancanze.
Una preparazione accurata riduce la necessità di interventi correttivi durante il viaggio e contribuisce a mantenere un equilibrio tra essenzialità e comfort. Questo tipo di attenzione preliminare permette di affrontare il viaggio con maggiore sicurezza e consapevolezza, valorizzando ogni fase dello spostamento senza appesantirlo con elementi superflui.
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[post_content] => Verde, varia, sostenibile. È la Vallonia che piace ai turisti italiani. Sul fronte degli anni arrivi dall’Italia, il 2025 si chiuderà in positivo, come racconta Silvia Lenzi, italian market manager di VisitWallonia: «La tarda primavera e l’estate 2025 hanno registrato ottimi risultati: fino a maggio i volumi dall’Italia erano pari al 2024, mentre giugno e luglio hanno segnato un incremento del 17% e agosto del 15%. Una conferma dell’efficacia delle nostre iniziative di marketing e comunicazione».
In un territorio di circa 17.000 km quadrati la regione francofona del Belgio offre un’interessante varietà di luoghi, dalle città d’arte ricche di storia ai piccoli borghi, e di paesaggi naturali: «La Vallonia è una regione molto verde, con paesaggi molto diversi: foreste, vallate, colline. Tutta da scoprire con itinerari ad hoc: abbiamo proposte per chi fa vacanze in bicicletta e percorsi, più o meno lunghi, per chi ama fare trekking o hiking. In particolare, un prodotto in crescita sono i cammini tematici, su cui punteremo anche per il prossimo anno». Più in generale, il mercato italiano sta mostrando un crescente interesse per le forme di turismo ecosostenibile: «Abbiamo anche una sezione ad hoc nel sito web visitwallonia.it, che riunisce attività green, alloggi ecosostenibili e mobilità dolce» precisa Lenzi.
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[post_content] => Iberia e China Southern Airlines hanno firmato a Madrid un accordo di codeshare che rafforza i collegamenti tra Cina, Europa e America Latina.
La nuova rotta Guangzhou-Madrid, operata da China Southern, sarà il fulcro della cooperazione: grazie a questo volo e alla collaborazione tra le due compagnie aeree, i passeggeri Iberia potranno collegarsi alle principali città cinesi via Guangzhou, mentre i viaggiatori provenienti dalla Cina avranno accesso al vasto network Iberia in Spagna, Europa e America Latina, consolidando la posizione di Madrid come hub globale.
In base all'intesa Iberia aggiungerà il proprio codice (IB) al volo Guangzhou-Madrid di China Southern e alle destinazioni delle principali città cinesi. Nel frattempo, il codice di China Southern (CZ) sarà commercializzato, in connessione con i suoi servizi per Madrid, sulla maggior parte delle destinazioni nazionali di Iberia e su diverse città dell'America Latina.
I voli in codeshare di Iberia con China Southern opereranno tre volte alla settimana, il martedì, il giovedì e il sabato.
«Questa alleanza è un passo decisivo nella nostra strategia di crescita internazionale - ha affermato María Jesús López Solás, commercial, network development and alliances director di Iberia. Rafforza la posizione di Madrid come hub intercontinentale e consolida il ruolo di Iberia come ponte naturale tra Europa, Asia e America Latina. Questo accordo integra i nostri voli per Tokyo e Doha e riflette il nostro forte impegno nei confronti dell'Asia, offrendo più opzioni e un'esperienza di viaggio che soddisfa le esigenze di un mercato sempre più globale e competitivo».
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[post_content] => L’ecosistema professionale simtur, costituito a Roma nel 2019 come "società italiana professionisti mobilità e turismo sostenibile", cambia nome, statuto e missione e si trasforma in "ecosistema professionale turismo rigenerativo / regenerative tourism professional network".
La trasformazione di Simtur arriva dopo la selezione, lo scorso 5 settembre, da parte della Commissione europea per partecipare alla Pact for tourism skills forward alliance (alleanza europea per le competenze future del turismo).
Un'iniziativa strategica a lungo termine che promuove la formazione e le nuove competenze nel turismo, avviando un percorso per accelerare la transizione verso un modello turistico basato sulla rigenerazione attiva e sul valore sociale, per contribuire alla definizione dell'Agenda europea del turismo 2030. Una scelta che riconosce il lavoro dell'associazione italiana e che segna una svolta: dall'approccio "sostenibile" al paradigma "rigenerativo".
«Il turismo rigenerativo si differenzia dal turismo sostenibile – spiega l’Alleanza- per la sua visione sistemica e la sua integrazione con l’economia circolare. Mentre il turismo sostenibile si concentra sulla mitigazione del proprio impatto ambientale, il turismo rigenerativo va oltre: adotta pratiche concepite per ripristinare e rafforzare il capitale naturale, sociale ed economico, generando un impatto positivo e duraturo sulle destinazioni turistiche e sulle rispettive comunità».
«Siamo chiamati a disegnare un nuovo ruolo per il turismo – spiega il presidente Simtur Federico Massimo Ceschin - che non sia più interpretato come un settore a sé stante ma come elemento trasversale della società e dell'economia, promuovendo politiche turistiche che comprendano obiettivi di ripristino attivo e diano una risposta all’interconnessione di tutte le componenti di una destinazione turistica: gli ecosistemi, le comunità, l’economia locale e i visitatori».
Il processo è stato avviato a febbraio 2025, quando il Comitato Economico e Sociale Europeo ha adottato un documento che ridefinisce la direzione del turismo nell'Unione: stop agli approcci del turismo sostenibile considerati insufficienti, per adottare «un approccio sistemico che integri gli aspetti ambientali e sociali e internalizzi quelle che finora sono state considerate esternalità. Il turismo deve essere considerato come un sistema complesso, strettamente interconnesso al sistema ecologico e sociale».
Per trasformare il turismo rigenerativo in realtà concreta nei territori, l'Unione Europea introdurrà nuove misure di finanziamento nel periodo 2024-2029. Regioni, enti locali e imprese dovranno essere pronti a cogliere queste opportunità, creando laboratori di innovazione basati su natura e tecnologia che sviluppino soluzioni su misura per ciascun ecosistema locale. «Per questo – conclude Ceschin - è necessaria una classe dirigente coraggiosa, affiancata e sostenuta da professionisti competenti, etici e affidabili: questo lo spirito di servizio richiesto agli associati simtur».
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La casa costruttrice europea ha portato a termine più rapidamente di quanto previsto l'intervento che ha riguardato circa 6.000 aeromobili della famiglia A320 e ha dichiarato che le attività della maggior parte delle compagnie aeree sono tornate alla normalità.
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L'aggiornamento si è reso necessario dopo che un volo JetBlue del 30 ottobre ha subito una perdita di quota improvvisa causando il ferimento di dieci passeggeri. Le autorità aeronautiche hanno successivamente ordinato le riparazioni immediate. Nonostante il richiamo abbia comportato solo brevi fermi a terra per circa due terzi degli aeromobili interessati, le operazioni di aggiornamento del software hanno comunque causato notevoli disagi nel fine settimana.
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[post_content] => Ad un mese dall’avvio del periodo di test, l’aeroporto di Venezia fa il punto sul nuovo Entry/Exit System, la cui implementazione è stata avviata ad ottobre dall’Unione europea, che ne ha stabilito la definitiva adozione e applicazione da parte dei 29 Paesi Schengen dal 10 aprile 2026.
Il nuovo sistema, finalizzato alla registrazione digitale di ingresso e uscita dei cittadini di Paesi terzi esenti da visto e maggiori di 12 anni che soggiornano nell’area Schengen per periodi di breve durata, è stato attivato al Marco Polo il 20 ottobre, in questa prima fase di prova, come per tutti gli altri scali europei, solo per i passeggeri in arrivo.
In zona arrivi extra-Schengen del terminal, Save ha installato 30 self-service kiosk (altri 18 sono stati già allestiti in zona partenze per un prossimo utilizzo), che nei trenta giorni intercorsi dall’attivazione sono stati utilizzati da 14.000 persone in arrivo, con tempi medi di registrazione attorno al minuto e trenta, 30% in meno rispetto alle attese iniziali del test.
Una volta effettuata la registrazione ai kiosk, i passeggeri, possono passare al controllo per l’attraversamento della frontiera tramite gli e-Gate forniti da Naitec, Società del Gruppo Save: un totale di 24 apparecchiature tra arrivi e partenze, dotate di pannelli biometrici di ultima generazione, di sensori avanzati per il riconoscimento del volto e delle impronte digitali, in grado di acquisire i dati biometrici dei viaggiatori in modo rapido e sicuro.
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Meliá attribuisce alle campagne sui social media parte della responsabilità degli scarsi risultati del turismo a Cuba; questo è quanto emerge dal rapporto trimestrale sui risultati, in cui ribadisce anche la sua presenza sull'isola.
La catena alberghiera, come riporta Preferente, ha registrato un aumento dello 0,7% dell'occupazione tra giugno e settembre, il che è incoraggiante considerando la situazione di altri hotel.«A Cuba ci sono segnali di ripresa nonostante la persistenza di campagne sui social media che cercano di scoraggiare i viaggi verso la destinazione» si legge su 14ymedio.
I numeri
A quanto pare, Meliá ha raggiunto un tasso di occupazione del 40,2%, nonostante le tariffe siano state ridotte dell'8,7%, con un conseguente calo del 6,9% del RevPar. La catena alberghiera indica nel suo rapporto che gli attuali saldi del Black Friday e gli sforzi dei tour operator aiuteranno Cuba a riconquistare il suo status precedente.
Con questi dati, Meliá riafferma la sua presenza a Cuba. «Le restrizioni statunitensi e la complessa situazione energetica rimangono le principali sfide. Tuttavia, la creazione di una nostra catena di approvvigionamento ha migliorato la situazione, consentendoci di guadagnare quote di mercato e rafforzare la nostra posizione. Inoltre, la capacità aerea è aumentata utilizzando voli charter, soprattutto da mercati chiave come il Canada».
Tuttavia, il turismo cubano non ha mostrato segni di ripresa, con un calo del 20% degli arrivi turistici internazionali da gennaio a settembre 2025 rispetto all'anno precedente, secondo quando riportato dall'ufficio nazionale di statistica e informazione di Cuba. La Russia, uno dei mercati più importanti, ha registrato un calo di quasi il 37,2%.
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[post_content] => C'è tensione tra Gesac, la società che gestisce l'aeroporto di Napoli Capodichino ed Enac riguardo all'annunciata chiusura temporanea dello scalo per la riqualifica della pista di volo, programmata per novembre 2026, per un totale di 54 giorni.
L'ente nazionale per l'aviazione civile in una nota "fa presente che la definizione dei giorni di chiusura deve essere stabilita dall'Ente al termine della valutazione istruttoria del progetto esecutivo di tali interventi. Al momento il progetto non è ancora stato inviato all'Ente per l'approvazione. L'obiettivo dell'Ente, come indicato nel dispositivo di approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica, è quello di minimizzare i giorni di chiusura totale dell'aeroporto ottimizzando i tempi delle lavorazioni".
"Gesac dimostra di essere inadempiente rispetto alla presentazione del progetto esecutivo - ha dichiarato il presidente Enac Pierluigi Di Palma - Come più volte ribadito, vogliamo limitare il più possibile i giorni di chiusura dello scalo per tutelare i viaggiatori e ridurre i disagi, così da assicurare ai cittadini il pieno esercizio del loro diritto alla mobilità ed agli operatori di minimizzare l'impatto sulla attività delle proprie imprese".
La risposta di Gesac non si è fatta attendere: "Per i lavori in questione, il gestore aeroportuale ha redatto il Progetto di fattibilità tecnico economico (Pfte) per appalto integrato, anche sulla scorta delle indicazioni di tempi e fasi ricevute dall’Enac - si legge nella nota -. Il Pfte, approvato dall’Enaac il 24 ottobre 2025, è lo strumento nel quale sono riportate le caratteristiche tecniche, economiche ed esecutive che consentono la corretta pianificazione delle opere e prevede l’esecuzione dei lavori per una durata di 54 giorni, di cui 24 con la chiusura completa dello scalo, al netto delle condizioni meteo avverse.
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Tenuto conto dell’approvazione da parte di Enac dello studio di fattibilità tecnico economica, Gesac, anche in risposta alle numerose richieste di chiarimento provenienti dagli operatori del settore, in particolare dalle compagnie aeree, che devono programmare in anticipo le loro attività, ha ritenuto doveroso comunicare i tempi della programmazione di chiusura dell’aeroporto, stimata dal 1° al 30 novembre 2026, come da indicazioni ricevute dall’Enac durante l’iter di approvazione del Pfte.
Alla luce di quanto esposto, non si ravvede alcuna inadempienza da parte di Gesac".
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