19 maggio 2021 10:32
Abbiamo ricevuto molti commenti sull’articolo Risposta ad un lettore su Alitalia. Le tasse, gli errori e la prospettiva. In molti ci danno torto. Sostengono che un caso come quello di Alitalia non si è mai visto e che quindi è ora di farla finita. Altri sostengono che le vicende Alitalia e Ferrovie dello Stato non sono paragonabili. Altri ancora criticano il mio accostamento fra Lufthansa e Ryanair. Altri ancora spiegano che «Gli aiuti di stato alle compagnie europee per la crisi covid sono ben altra cosa rispetto a ciò di cui ha beneficiato Alitalia. E quando si scrivono numeri bisogna accertarsi che siano corretti. Lufthansa non “ha preso” 9 miliardi. Quello è il prestito offerto alla compagnia».
Andiamo per ordine e iniziamo proprio dall’ultima critica. Lufthansa ha votato positivamente il piano di salvataggio statale di 9 miliardi di euro. C’è da dire che prima della votazione dell’assemblea del vettore, il presidente del consiglio di sorveglianza, Karl Ludwig Kley ha affermato: «Non abbiamo più soldi. Viviamo delle risorse messe da parte in passato. Senza sostegno rischiamo l’insolvenza nei prossimi giorni», ed eravamo a giugno del 2020. Cioè a tre mesi dallo scoppio della pandemia. Lo Stato tedesco, comunque, è entrato nella compagnia per una quota del 20% che potrebbe diventare 25%, minoranza di blocco, in caso di tentativi di scalata ostile nei confronti della compagnia. Inoltre lo Stato tedesco si è impegnato a prestare 3 miliardi di euro. Questo è.
Passiamo a Ryanair. Io non dico che il vettore irlandese si muova in modo ortodosso. I dipendenti hanno salari bassi, i territori versano nelle casse della compagnia molti soldi affinché il vettore atterri in quello o in quell’altro aeroporto. Tutto vero. Ma questo cosa c’entra con il fatto che c’è stata la pandemia? Anche Ryanair è rimasta ferma per molti mesi. I suoi aerei non hanno decollato per molto tempo. Sono stati bloccati, insomma. Questo non toglie il fatto che senza aiuti statali Ryanair sia rimasta a galla, e anzi ha trovato il modo di ripartire con una certa forza. Che poi il bilancio 2020 non fosse eccezionale, beh, cosa ci aspettiamo visto che per buona parte dell’anno nessuna compagnia ha volato?.
Infine il paragone con Ferrovie dello Stato. Quando al vertice di Ferrovie dello Stato arriva Mauro Moretti, nominato dal ministro del tesoro Padoa-Schioppa, la situazione di Fs veniva descritta nella relazione parlamentare come catastrofica e sull’orlo del fallimento (questa relazione è agli atti del Parlamento italiano). In tre anni Fs presenta il suo primo bilancio con un utile di 20 milioni di euro. Da lì in poi le cose sono andate sempre bene.
Perché questo non dovrebbe succedere con Alitalia?
Giuseppe Aloe
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[post_content] => Cresce la domanda di viaggi ferroviari nel Nord Italia, mentre accelerano i preparativi per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026: lo riferisce Rail Europe, sottolineando come i dati relativi alle prenotazioni indicano che Milano sta rafforzando il suo ruolo di principale gateway internazionale, mentre Venezia e Verona stanno emergendo come destinazioni chiave collegate dalla ferrovia all'interno degli itinerari di viaggio legati alle Olimpiadi.
Rail Europe evidenzia una forte attività di prenotazione sulle principali linee ad alta velocità come Milano-Venezia e Milano-Verona. Allo stesso tempo, i flussi ferroviari transfrontalieri verso Milano dai principali hub europei, tra cui Parigi e Zurigo, rimangono costantemente elevati.
“I grandi eventi internazionali mettono in luce la necessità di una mobilità affidabile e senza soluzione di continuità - ha affermato Björn Bender, ceo e presidente esecutivo di Rail Europe -. La ferrovia svolge un ruolo chiave nel collegare città, regioni e destinazioni alpine oltre i confini nazionali. Con l'avvicinarsi dei Giochi di Milano-Cortina, gli itinerari ferroviari offrono un modo flessibile ed efficiente per viaggiare nel Nord Italia, supportati da forti collegamenti internazionali e da una rete regionale ben sviluppata”.
Milano occupa una posizione centrale in questo panorama turistico in continua evoluzione. Per molti visitatori delle Olimpiadi, rappresenta il principale scalo aereo internazionale più vicino. Parallelamente, la città funge da snodo ferroviario primario che collega il nord Italia con Francia, Svizzera, Germania e Austria.
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Baobab lancia il Baobab Club Italian Escape Canary Kendwa Beach Resort a Zanzibar, in esclusiva per il mercato italiano.
Il successo della struttura è legato in primo luogo alla posizione privilegiata direttamente sulla spiaggia di Kendwa, considerata da molti una delle sei spiagge più belle al mondo.
Il Canary Kendwa Beach Resort entra a far parte dell’ampio portafoglio di esclusive Baobab sull’isola, che comprende anche il consolidato Kibanda Lodge, dando vita a un vero e proprio “villaggio diffuso” tra Kendwa e Nungwi. Le diverse strutture sono collegate da navette gratuite, che permettono agli ospiti di muoversi agevolmente tra resort, ristoranti, beach club ed eventi.
Kibanda World
«Siamo molto soddisfatti del successo che sta riscuotendo questa formula – commenta Alessandro Gandola, direttore di Baobab –. L’abbiamo chiamata Kibanda World e rappresenta un’innovazione concreta rispetto all’offerta villaggistica tradizionale: un ecosistema di strutture e servizi a gestione italiana, integrati tra loro, che ampliano l’esperienza di viaggio e ne aumentano il valore percepito, sia per il cliente finale sia per le agenzie di viaggio. I risultati ci stanno dando ragione: il 2025 si è chiuso con un fatturato di 75 milioni, superando le previsioni di oltre il 30% e il 2026 è partito ancora meglio, con una crescita prossima al 60% e quasi 10 milioni di euro di vantaggio di fatturato sul pari data dello scorso anno. Numeri che confermano la solidità della strategia Baobab e il forte appeal di Zanzibar all’interno della nostra programmazione».
Dal 15 gennaio, il Canary Kendwa Beach Resort assume ufficialmente il posizionamento Italian Escape, con un’offerta che combina atmosfera italiana, attenzione alle famiglie, servizi su misura e una formula di accoglienza immediata e facile da vendere. La struttura propone un team di animazione italiano, con attività sportive, miniclub e intrattenimento serale, affiancati dalle opportunità offerte dal Kibanda World: accesso a diversi ristoranti tra Kendwa e Nungwi, serate con cene ed eventi al Nungwi Park, e ingresso a numerosi beach club, tra cui il Kibanda Beach Club di Nungwi.
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City-breaks nella capitale Atene, soggiorno mare lungo la riviera Attica e island hopping. La grande regione metropolitana di Atene è meta d'eccellenza per ogni tipologia di vacanza in “un’unica destinazione”, per ogni periodo dell'anno.
Spiega così Kyriaki Boulasidou, direttrice dell’ente nazionale ellenico per il turismo in Italia alla presentazione dell’Attica per il mercato italiano: «Cultura, gastronomia, bellezza artistica, benessere, monumenti patrimonio culturale mondiale, antichi templi e siti archeologici che continuano a svelare la storia di questa terra attraverso i secoli. Spiagge da cartolina e acque cristalline, orizzonti e tramonti mozzafiato lungo la costa meridionale della famosa Riviera dell'Attica come sulle vicine isole, tanto da consentire un island hopping in giornata. E Atene, non più solo una destinazione stop over, di transito, ma una vera e propria destinazione per un soggiorno city break in un long week end, da dedicare anche alle 8 isole vicine e lungo la riviera Attica, tutto raggiungibile in pochi chilometri».
Atene, cuore della Grecia antica, moderna e contemporanea, batte nella regione metropolitana dell'Attica e invita a un viaggio ricco di emozioni in un clima mediterraneo e con le sue creazioni innovative continua a dare vita a nuovi punti di interesse. Grazie ad un’offerta completa, a un ricettivo disponibile per ogni tipologia di cliente e dai costi ancora molto accessibili, Atene, come meta city break con riviera dallo splendido mare, non comune nelle altre capitali europee, possiede dunque una marcia in più, registrando il tutto esaurito in ogni stagione, negli ultimi cinque anni.
«Cultura antica e moderna in perfetta armonia. L’Attica si presenta come un mosaico unico che si alterna a paesaggi montuosi e marini da scoprire in ogni stagione. Spiagge dorate e acque azzurre in estate. Laghi e cascate in autunno. Bellezza selvaggia delle montagne in inverno. - aggiunge Athina Kolyva, direttrice della direzione del turismo della regione Attica -. E durante i mesi primaverili, viaggi su strada alla scoperta di tutta l'Attica.
Una destinazione molto amata dagli italiani non più solo come vacanza estiva, e facilmente raggiungibile dall’Italia con voli Aegean da tutta Italia, fruibile in ogni stagione.
(Anna Morrone)
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[post_content] => Balfour Miami Beach è ufficialmente entrato a far parte del Registry Collection Hotels di Wyndham. L'hotel da 82 camere, situato nel quartiere South of Fifth di Miami Beach, segna una nuova fase per questo storico punto di riferimento Art Déco.
Progettato originariamente nel 1940 dall'architetto Art Déco Anton Skislewicz , il Balfour Miami Beach si estende su due edifici restaurati, collegati da un cortile con palme. La struttura fonde il suo carattere storico con l'ospitalità contemporanea, offrendo sistemazioni con vista sull'oceano, spazi comuni, una terrazza con piscina all'aperto e ristoranti in loco.
Location privilegiata
Commentando la notizia, Leo Danese, vicepresidente dei marchi lifestyle di Wyndham Hotels & Resorts, ha dichiarato: «Nel cuore di Miami Beach, Balfour combina un design audace e discreto con uno stile di lusso rilassato e accessibile. A pochi passi dalla spiaggia, è una destinazione caratterizzata dalla sua posizione privilegiata, creando un soggiorno che si inserisce perfettamente nel portfolio di proprietà iconiche di Registry Collection Hotels».
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Andrew Stegen, vicepresidente esecutivo delle operazioni di FullG Cre Investments, ha sottolineato l'importanza della partnership. «Per generazioni, il Balfour è stato un luogo in cui i nostri ospiti tornano, non solo per il fascino Art Déco o il calore del South of Fifth, ma per l'atmosfera accogliente che fa sentire tutti a casa. Ora, con Registry Collection Hotels al nostro fianco in questo nuovo capitolo, possiamo condividere questa sensazione con più viaggiatori, rimanendo fedeli allo spirito e allo stile unico che rendono questo hotel speciale».
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[post_content] => L'aeroporto di Genova ha centrato un nuovo, storico record di passeggeri movimentati, superando quello di 1,537,044 milioni registrato nel 2019, in anticipo di un anno rispetto al cronoprogramma indicato nel piano industriale approvato dagli azionisti nel settembre 2024.
Il risultato è stato possibile grazie ai quattro nuovi collegamenti partiti nel corso dell’anno (Varsavia, Cracovia e Budapest tramite Wizz Air e Madrid con Volotea), all’incremento delle frequenze su Tirana (Wizz Air), Parigi Orly (Volotea) Barcellona (Vueling), Monaco di Baviera (Air Dolomiti/Lufthansa) e dalla ripartenza dei charter crocieristici grazie alla collaborazione con Costa Crociere e TUI (quasi 30mila passeggeri movimentati in 7 mesi).
«Il superamento del record storico raggiunto nel 2019 è la conseguenza dell’ottimo lavoro di squadra portato avanti dall’intero personale dell’Aeroporto di Genova - ha affermato Enrico Musso, presidente Aeroporto di Genova -. Questo importante risultato ci motiva a proseguire con sempre maggiore impegno il lavoro finalizzato alla crescita dell’attrattività dello scalo grazie all’incremento del numero di destinazioni e al miglioramento dei servizi offerti ai viaggiatori. Quello che abbiamo raggiunto oggi non deve essere considerato un traguardo ma una nuova tappa nel percorso di rilancio del Colombo verso la posizione che merita nella geografia aeroportuale del Paese».
«Siamo particolarmente orgogliosi che a segnare questo traguardo storico per l’aeroporto di Genova sia stato proprio un passeggero di Air Dolomiti», ha commentato Steffen Harbarth, ceo di Air Dolomiti. «È un’ulteriore conferma degli eccellenti rapporti di collaborazione che ci legano allo scalo genovese e dell’importanza strategica che il traffico di Genova riveste per la nostra compagnia, in particolare sul collegamento con Monaco di Baviera. Per celebrare simbolicamente questo momento, abbiamo deciso di omaggiare i due passeggeri con due biglietti di andata e ritorno Genova – Monaco, come segno di ringraziamento e di condivisione di un risultato che è frutto del lavoro di squadra tra aeroporto e compagnie aeree».
Con 26 rotte operate da 9 compagnie che collegano Genova a 23 destinazioni in 12 paesi europei, il Genova City Airport prosegue nel suo percorso di crescita con l’obiettivo di ampliare ulteriormente il network di destinazioni servite.
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Jose Gregorio Manzo è il nuovo assistant vice president, international sales di Atmosphere Core. Nel suo nuovo ruolo, Jose Gregorio Manzo guiderà la strategia di vendita internazionale dell'azienda, rafforzerà le partnership globali e sosterrà la crescita commerciale a lungo termine del brand.
La promozione di Jose Manzo riflette i suoi risultati nei mercati europei, dove ha svolto un ruolo fondamentale nel migliorare le prestazioni commerciali, massimizzare la visibilità e coltivare partnership strategiche a lungo termine. Le nuove responsabilità di leadership saranno incentrate sulla guida dei mercati chiave, sull'allineamento delle iniziative globali e sulla promozione di una crescita sostenibile in linea con la visione dell'azienda. Grazie alla lunga esperienza nel settore turistico e alberghiero a livello globale, Jose Manzo porta un bagaglio di competenze commerciali di grande valore. Il suo background spazia dalle vendite internazionali allo sviluppo commerciale e alla gestione strategica del mercato per marchi leader nel settore dei viaggi, fornendo una solida base per guidare le ambizioni internazionali di Atmosphere Core.
Gli obiettivi futuri
«Sono onorato di questa promozione e grato per la fiducia in me riposta. Rappresentare Atmosphere Core è un privilegio e non vedo l'ora di contribuire ancora di più al successo globale dell'azienda. Il mio obiettivo è rafforzare le nostre partnership, aprire nuove opportunità e garantire che i nostri marchi continuino a crescere e ispirare i viaggiatori di tutto il mondo» ha commentato Manzo.
«La promozione di Jose Manzo rappresenta un passo strategico importante per Atmosphere Core - ha ggiunto Michel Politano, vicepresidente senior commerciale -. Il suo eccezionale curriculum nei mercati europei, unito alle sue ottime capacità di gestione dei clienti chiave, ha costantemente migliorato le nostre prestazioni e rafforzato le nostre partnership globali. Man mano che espandiamo la nostra presenza internazionale, la leadership di Manzo e la sua meticolosa applicazione dei processi di vendita saranno fondamentali per promuovere una crescita sostenibile e portare avanti il nostro impegno verso l'eccellenza commerciale globale».
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[post_content] => Wizz Air potenzia l'offerta da Lamezia Terme con un nuovo collegamento verso Varsavia che sarà operato, dal 30 marzo 2026, con un Airbus A321neo tre volte la settimana, ogni lunedì, mercoledì e venerdì.
Il piano di sviluppo della low cost in Calabria si arricchisce così di una nova rotta che si aggiunge ai 4 collegamenti già presenti nello scalo calabrese: per Sofia, due voli settimanali il martedì e il sabato, dal 31 marzo 2026; per Katowice, con tre voli settimanali, il martedì, giovedì e sabato, dal 31 marzo 2026; per Bratislava con due voli settimanali il lunedì e il venerdì, con primo volo operativo dallo scorso 14 novembre. E infine per Budapest con tre voli settimanali, il martedì, giovedì e sabato, dal 30 aprile 2026.
"Questa nuova rotta verso Varsavia si affianca ai collegamenti già annunciati - e alcuni già operativi - per Bratislava, Sofia, Katowice e Budapest confermando l'ambizioso progetto di crescita che abbiamo in Calabria - ha dichiarato Salvatore Gabriele Imperiale, Corporate communications manager di Wizz Air -. Lamezia Terme è un importante aeroporto dove intendiamo continuare a investire e continuare a crescere e il nostro rapporto con Sacal facilita la nostra espansione nonché migliora e amplia la mobilità dei nostri passeggeri calabresi".
Marco Franchini, amministratore unico di Sacal, ha aggiunto: “Con l’avvio del collegamento Lamezia Terme–Varsavia, Wizz Air porta a cinque le rotte operative sul nostro scalo, consolidando un percorso di crescita solido e strutturato. Questa nuova connessione rafforza il ruolo dell’aeroporto di Lamezia Terme come infrastruttura strategica, sempre più integrata nei network europei, capace di attrarre nuovi flussi turistici, sostenere l’economia locale e valorizzare le straordinarie potenzialità del territorio, rafforzando il posizionamento della Calabria come una nuova e credibile opportunità nel panorama europeo, tanto in ambito turistico quanto imprenditoriale.”
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[post_content] => Crescita record per Bluserena Hotels & Resorts, che si prepara a chiudere l'anno con il più. Si tratta della stagione più ampia mai realizzata con più di mille 800 giorni di apertura e oltre 440.000 room night vendute.
Nel corso dell’anno, Bluserena ha superato un milione 200.000 presenze, con i mercati esteri che crescono del 90% anno su anno dal 2023.
La stagione conferma anche la solidità economica del gruppo, con un utile operativo lordo costantemente in aumento dal 2022 anno su anno. Parallelamente, si è rafforzata la relazione con gli ospiti: la fanbase di utenti nel database ha superato il mezzo milione di contatti attivi. A questo si aggiunge un elevato livello di reputazione, con un punteggio record del Global Review Index pari all'89,2% e un volume crescente di oltre 12.000 recensioni raccolte nel 2025.
Il nuovo modello Inclusive Made in Italy nasce dall’ascolto attento degli ospiti e dall’osservazione delle dinamiche del mercato leisure. L’obiettivo è offrire un prodotto più contemporaneo, capace di rispecchiare l’identità di Bluserena e allo stesso tempo di rispondere in modo diretto alle esigenze delle famiglie di oggi. Viene così superato il tradizionale schema della pensione completa con le tre nuove formule — Soft-Inclusive, All-Inclusive e Ultra-Inclusive — pensate per garantire più servizi inclusi, più libertà di scelta e un livello superiore di qualità dell’esperienza.
Per Bluserena, l’eccellenza dell’ospitalità nasce dalle persone. È da questa convinzione che prende forma un investimento strutturale e continuo nel capitale umano. A conferma di questo impegno, Bluserena dedica ogni anno oltre 6.000 ore di formazione e un sistema di sviluppo professionale, il talent center crew, che accompagna tutti i collaboratori — dell’headquarter e dei resort — in un percorso di crescita costante, volto a potenziare competenze tecniche, trasversali e relazionali.
Intenso programma di formazione
Il talent center crew integra formazione in presenza, team building e percorsi online, articolati su tre linee principali: il management path, rivolto ai manager con responsabilità di team; il professional path, dedicato ai collaboratori; il percorso di onboarding, pensato per le nuove risorse e orientato. La piattaforma digitale del talent center crew consente inoltre a ogni membro della crew di accedere in modo semplice ai propri corsi, consultare materiali di approfondimento, seguire video e podcast, e monitorare le competenze acquisite attraverso test e questionari.
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«Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti nel 2025. È stato il nostro terzo anno consecutivo di crescita record: abbiamo superato 1,2 milioni di presenze, registrato oltre 1.800 giorni di apertura (costantemente in aumento rispetto al passato) e più di 440.000 room nights vendute. Sono numeri che ci danno grande soddisfazione, perché raccontano un percorso solido e il consenso sempre più ampio da parte degli ospiti. Ed è proprio questa fiducia che ci ha spinto a compiere un passo strategico così importante come l’introduzione di tre nuove formule di soggiorno - Soft-Inclusive, All-Inclusive e Ultra-Inclusive - che rappresentano la nostra volontà di evolvere continuando ad ascoltare le persone e anticipare i loro bisogni» spiega Marcello Cicalò, ceo di Bluserena Hotels & Resorts.
«L’ingresso nella classifica Best Workplaces South Italy- aggiunge Cicalò -, insieme alla certificazione Great Place to Work, conferma la solidità della nostra cultura aziendale. Sono traguardi che ci rendono orgogliosi, perché riflettono l’impegno quotidiano delle nostre persone e la volontà di costruire un ambiente positivo dove ciascuno possa contribuire e sentirsi parte di un progetto comune».
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[post_content] => L’hotel Garda ad Affi entra ufficialmente nel network Bwh Hotels Italy and South-East Europe. Si tratta del terzo ingresso sul lago di Garda per il gruppo e del secondo nell’ultimo mese.
Il Bw hotel Garda si trova ad Affi, porta d’accesso al lago di Garda e crocevia tra Verona e le colline della Valpolicella. La struttura, attualmente in fase di rinnovamento e pronta a presentarsi nella sua nuova veste nella primavera 2026, offrirà 72 camere completamente ristrutturate e spazi comuni già trasformati con un design contemporaneo. Tra questi spicca la relax/working area sul soppalco: si tratta di un ambiente sopraelevato che si affaccia sulla hall e unisce in modo armonioso funzionalità e benessere, ideale tanto per concentrarsi in tranquillità quanto per concedersi una breve pausa. Nella hall trova posto anche un lounge bar.
Percorso di rinnovamento
«Entrare a far parte di Bwh Hotels Italy and South-East Europe è per noi un passo importante, che valorizza il percorso di rinnovamento che abbiamo avviato. La collaborazione con un brand riconosciuto come Best Western ci permette di affrontare con maggiore solidità la fase di ristrutturazione e di prepararci alla riapertura del 2026 con un prodotto più moderno, funzionale e in linea con le esigenze dei viaggiatori di oggi. Siamo certi che questa partnership porterà benefici concreti al nostro hotel e al territorio di Affi”, ha commentato la proprietà, Gest Hotel srl di Luca Andriani e Renzo Bertol.
Fabrizio Doria, chief development officer di Bwh Hotels Italy and South-East Europe ha aggiunto: «Il lago di Garda sta vivendo una fase di forte dinamismo e la nostra presenza nell’area si sta consolidando rapidamente: questo è il terzo ingresso sul territorio e il secondo nell’ultimo mese, un segnale chiaro della fiducia che gli albergatori ripongono nel nostro modello. L’hotel Garda rappresenta un tassello strategico, grazie alla sua posizione e al progetto di ristrutturazione che lo renderà ancora più competitivo e perfettamente allineato agli standard Best Western».
La struttura mette a disposizione 4 sale meeting, con una capienza massima di 120 persone, ideali per eventi aziendali, congressi e incontri professionali. A completare l’offerta, un ristorante dedicato ad eventi Mice e privati. E dall’estate 2026 saranno inaugurate una palestra e una piscina, concepite come spazi di benessere e relax dove rigenerarsi e godere appieno dell’atmosfera unica del lago di Garda. Infine, per chi raggiunge l’hotel in auto, sono disponibili un garage da 60 posti (a pagamento) e parcheggi gratuiti situati di fronte alla struttura.
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… perchè semplicemente in Alitalia manca del tutto la necessaria cultura del lavoro in una compagnia che fa “servizio” alla propria clientela. Dal Dirigente massimo all’ultimo dell’handling bagagli il “cliente” (noi che siamo la risorsa essenziale per guadagnare e sopravvivere) non siamo minimamente considerati. Nessuno ha insegnato la cultura giusta a chi in AZ ci lavora. Un customer service che resta quasi 3 ore (non sto scherzando) al telefono con il cliente per risolvere un problema di una prenotazione a poche ora dal viaggio (con telefonata a totale carico del vettore, mentre per chiamare Alitalia paga il cliente) secondo lei è paragonabile a quello di AZ che non risponde al telefono, e che risponde ad una richiesta scritta dopo 8 mesi, con due righe che dicono “riteniamo la segnalazione ricevuta non significativa, saluti” (senza nemmeno un “grazie per averci contattato, ci dispiace del disagio subito, etc etc) ? Quando un oggetto per venir “riparato e rimesso in sesto” richiede uno sforzo non giustificabile, si butta l’oggetto, e se ne compra uno nuovo, tutto li.
Il personale FS ha sempre avuto una cultura per il cliente diversa… “umana”, gentile… forse anche per questo mandano l’azienda in attivo? Oltre che ovviamente perchè hanno dei manager che sanno fare il loro mestiere. In AZ non basterebbero dei buoni manager… bisognerebbe cambiare tutto il personale.
buona serata!
PS: il customer service delle 3 ore di telefonata era quello di United Airlines, e la telefonata la hanno pagata loro, da Chicago all’Italia.
Se il problema di Alitalia fosse legato solamente alla sua incapacità di essere gestita esclusivamente come azienda di trasporto, esistono nomi e cognomi (da almeno dieci anni) di coloro che l’hanno ridotta in questo stato e che non stato ad oggi pagando per le loro colpe.
Alitalia è gestita dalle correnti politiche che si succedono negli anni che la usano a proprio uso e consumo in modo indiscriminato.
Come in tutte le grandi aziende,la varietà delle professionalità che si intrecciano all’interno delle stesse,spazia da figure di primissimo piano a mere losche unità che succhiano il nettare aziendale nascondendosi dietro sindacati e raccomandazioni
Questo è il vero ostacolo alla rinascita di questa azienda,ogni unità professionale, dirigente o dipendente che sia,deve rispondere del proprio operato.
Chi sbaglia deve essere messo in condizione di pagare.
Non ci si può nascondere sempre dietro ad una giustizia che, specchio del paese,non condanna in modo serio e inappellabile i responsabili di un tale catastrofico dissesto ventennale.
Alitalia non paragonabile con Luft o Airfrance: perché azienda italiana era già decotta prepandemia mentre le altre no. Per questo alitalia non può prendere aiuti covid mentre de e fra possono. Basta leggere gli aiuti di stato regolamento Ue
Caro signor Marco, questa, che Lufthansa e Air France, non fossero “Decotte” (che termine orribile) è una sua opinione. Le ricordo che ad un mese dall’inizio della pandemia, quindi non dopo un anno o dopo 109 mesi, dopo un solo mese, le due compagnie hanno chiesto ai rispettivi stati 9 e 10 miliardi di euro. Questo fa supporre che tanto in regola non fossero. Ryanair invece, non ha chiesto nulla, e siccome gli utili li aveva sul serio ha continuato senza un euro di aiuto statale. La differenza sta qui.
Buon pomeriggio. Ho letto con molta attenzione i suoi articoli riguardo ALITALIA ed altre compagnie. Esprimere un pensiero sulla compagnia ALITALIA non sarebbe corretto nei confronti del personale di volo stuart e personale di terra. Ma sarebbe ora che Alitalia chiudesse per evitare altre perdite e sperpero di denaro pubblico e non di stato poiché alla fine pagheranno sempre la nostra generazione. Molti impiegati o personale dell’alitalia hanno la mosca bianca. Compagnia molto cara rispetto alle altre compagnie aeree e servizi scadenti. Ho viaggiato tante volte con la compagnia Alitalia in molte città e nel mondo è ogni qual volta ho avuto sempre problemi. Ultimo risalente a qualche anno fa. Grazie per la disponibilità, saluti
Io so una cosa e cioe’ che io sono ignorante su come si programmano i Computers o come si fanno i saponi.Quindi non offendo chi dirige o chi lavora alle dipendenze della IBM o della Procter & Gamble!!!! Io ho lavorato in Alitalia e so che ho dato il massimo e come me tutti i miei colleghi. Siamo stati dei “mona” come dicono a Venezia?? Io accetto anche questa offesa, ma so che a distanza di 22 anni incontro per Verona dei Passeggeri=Persone che si ricordano il trattamento ricevuto, i consigli che abbiamo loro dato, etc. etc.
Io in Alitalia mi sono realizzato!!! Io sono maturato come persona, Io imparato che non tutto quello che faccio e’ giusto ed i miei colleghi mi hanno insegnato a domandare loro scusa e loro la chiedevano a me!! In questo avevamo un Capo che a dir meraviglioso e’ poco!! Era umile, ma sapeva anche dirigere l’ ufficio; sapeva correggerti, ma anche diffenderti dagli arroganti siano stati essi Passeggeri o ns/ Superiori o dai Sindacalisti di allora. Avete capito la ALITALIA e’ nel mio cuore ed il mio cuore e’ in ALITALIA!! Siamo stati amministrati male??? Forse!! Ma siamo sicuri che quelli che escono dalla Bocconi sanno come “servire” un Passeggero e, soprattutto, farlo tornare in Agenzia a comprare altri biglietti 055???? A me pare che sia la boria a far scrivere certe frasi “gratuite” su queste pagine!! Domando scusa ( come mi hanno insegnato in AZ!!) se ho offeso qualcuno, ma la felicita’ di aver lavorato in AZ resta troppo grande:ancora adesso quando vedo un aereo con la fascia verde lungo le fiancate, io mi commuovo, ma ai boriosi questo, ovviamente, non interessa!!
Tante belle e buone cose a tutti!!
Sergio Luigi Tavella
Ad un mese dalla pandemia era possibile chiedere soldi per le aziende che non erano in crisi prepandemia così recita il regolamento UE. Se non le piace se ne faccia una ragione: alitalia non presenta un bilancio in utile dal 2002. Capisce che vuol dire? Che quando paghiamo le stramaleddette tasse una parte di quelle vanno a finanziare anche un disastro italiano che ha solo bisogno di essere privatizzato e non nazionalizzato . Si immagini se la UE avesse dato il via libera alla nazionalizzazione. Vediamo chi mettiamo tra i dirigenti: dc psi pli lega PCI rifondazione m5s flli d’italiano, perfino il PDUP…poi ci sono da accontentare i sindacati poi gli enti locali poi le regioni. Il piatto è servito.Tanto paghiamo tutti noi
Caro Sergio, il tuo racconto è la nobile esperienza che hai fatto nel tuo dipartimento al pari di tanta gente che lavora o ha lavorato nella vita in qualsiasi nazione del mondo. Parlarne bene o male è una questione soggettiva e oggettiva, ma è la tua esperienza.
Tutti te ne daranno atto, nulla da dire.
Qui si sta però parlando di azienda Alitalia, nella sua interezza, un sistema azienda non solo formato da lavoratori più o meno efficenti, ma da scelte aziendali, politiche, mezzi, sistemi e processi che per oltre 20 anni hanno portato bilanci negativi. L’azienda italiana convenzionale dopo il primo anno di negativo fallisce. Qui dietro l’italianità, la bandiera, il logo, 10000 occupati, lo spot politico del governo in carica si è per oltre 20 anni tirato avanti un carrozzone che ha bruciato miliardi senza comprendere quanto le altre compagnie stavano facendo di buono e come. Soldi che sarebbero potuti servire per altro di buono.
Le parole di Marchionne sarebbero state insegnamento per una realtà così fallimentare, come quelle del prof Ugo Arrigo. Ma qui mi sembra che non cambi nulla. Ma forse la UE interromperà questo circolo vizioso. Lo spero, credo che chi non lavora in Alitalia sia stanco di sapere i propri soldi buttati così. Alitalia è già fallita. Infatti è ita la nuova ragione sociale. Che si sappia.
io non sono così romantico come lei, io sono per la logica. Denaro e cammello, con i sogni tricolori nel cielo non si mangia