21 December 2025

British Airways sotto la lente dell’autorità dell’aviazione civile britannica

I previsti scioperi dei piloti British Airways del prossimo settembre stanno creando seri grattacapi alla compagnia, che stenta ad affrontare la questione con la dovuta prontezza. Nei giorni scorsi il gruppo britannico ha per di più inavvertitamente inviato una serie di messaggi sbagliati ad alcuni passeggeri segnalando cancellazioni inesistenti. Il che ha aumentato ulteriormente la confusione generale, tanto che dall’annuncio dello sciopero, lo scorso venerdì, British avrebbe ricevuto qualcosa come 60 mila telefonate e 52 mila messaggi Tweet da propri clienti alla ricerca di informazioni.

E proprio le difficoltà nel far fronte a tale mole di richieste, rivela il Financial Times, avrebbero spinto la Civil Aviation Authority a indagare sulle procedure che la British sta mettendo in atto, per aggiornare ed eventualmente riproteggere i clienti interessati dallo sciopero e/o dalle errate comunicazioni. La Caa teme in particolare che ai passeggeri non siano state offerta le dovute opportunità di volare con altre compagnie aeree, come la legge prevede in questi casi. La norma impone tra le altre cose ai vettori «di fornire pro-attivamente tutte le informazioni relative ai diritti dei viaggiatori in caso di cancellazione dei voli».

Per tutta risposta la British Airways ha sostenuto di stare «lavorando senza tregua» per aiutare i propri passeggeri: «Non appena abbiamo ricevuto le notifiche sulle date degli scioperi, abbiamo contattato le compagnie aeree di tutto il mondo per garantire accordi di riprotezione e già dallo scorso venerdì stiamo offrendo ai nostri clienti varie opportunità alternative per le loro esigenze di viaggio».

Gli scioperi, in programma per il 9, il 10 e il 27 settembre, sono stati indetti dalla British Airline Pilots’ Association (Balpa), che rappresenta la maggioranza dei piloti della compagnia. La mossa è stata decisa dopo che le discussioni per il rinnovo del contratto sono giunte a un punto morto sulla questione degli aumenti salariali, giudicati insufficienti dal sindacato.

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Secondo i dati riportati dai media greci e dalla Banca di Grecia, il dato corrisponde ad una crescita del 9% su base annua, sostenuta dai 31,6 milioni di arrivi internazionali, con un aumento del 4% rispetto al 2024. L'incremento ha interessato in particolare i mercati europei, britannici e quelli a lungo raggio.\r\n\r\nLo slancio ha subito un rallentamento a settembre, quando la spesa dei visitatori non è riuscita a tenere il passo con l'aumento degli arrivi. Le entrate mensili sono diminuite del 3,6% a 3,4 miliardi di euro, nonostante un aumento simile del numero di visitatori. La Banca di Grecia ha evidenziato il principale punto di pressione: la spesa media per viaggio è diminuita del 7,8% rispetto a settembre 2024, segnalando un comportamento di viaggio più attento ai costi.\r\n\r\nI mercati dell'Eurozona hanno registrato il calo più netto. Le entrate dell'Unione europea per il mese sono diminuite del 10,2% a 1,8 miliardi di euro, con la Germania che ha registrato un calo significativo del 28,3% a 477,5 milioni di euro. Francia e Italia hanno garantito un certo sollievo, registrando aumenti rispettivamente del 20% (168,7 milioni di euro) e del +42,5% (212,5 milioni di euro). Anche il Regno Unito ha registrato un settembre positivo, con un aumento delle entrate del 27,4% a 612,7 milioni di euro. Al contrario, la spesa degli Stati Uniti è diminuita del 19,5% a 224,9 milioni di euro.\r\n\r\nNel corso dei nove mesi, i visitatori provenienti dall'Ue hanno generato 10,9 miliardi di euro (con un aumento del 5,6%), mentre i mercati extra-Ue hanno contribuito con 8,1 miliardi di euro, registrando un aumento del 12,7%. Gli arrivi da paesi extra Ue sono cresciuti del 9,3% raggiungendo i 12,7 milioni. La Germania è rimasta il principale mercato di provenienza della Grecia (4,8 milioni di arrivi), seguita dal Regno Unito (4 milioni) e dagli Stati Uniti (1,2 milioni).\r\nObiettivi per fine 2025\r\nIn prospettiva, la Grecia punta a raggiungere un fatturato turistico di 23,5 miliardi di euro nel 2025, sfruttando il forte slancio post-pandemia e concentrandosi su una crescita più redditizia e distribuita su tutto l'arco dell'anno: la previsione è quella del ministro del Turismo, Olga Kefalogianni (nella foto) che ha spiegato come il Paese ellenico stia compiendo progressi costanti verso l'obiettivo di diventare una destinazione turistica per tutti i dodici mesi dell'anno, in particolare nei centri cittadini quali Atene e Salonicco.\r\n\r\nKefalogianni ha citato i buoni risultati ottenuti nella stagione intermedia, osservando che ottobre 2025 potrebbe rivelarsi uno dei migliori mai registrati. La strategia turistica conferma infine un'attenzione prioritaria allo sviluppo qualitativo, bilanciando la crescita con la protezione dell'ambiente e i benefici per le comunità locali.","post_title":"La Grecia punta a realizzare entrate turistiche per 23,5 mld di euro per fine 2025","post_date":"2025-12-16T10:33:57+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1765881237000]}]}}