22 December 2025

O’Leary disegna l’Italia di Ryanair: dal country manager alla conquista di nuovi spazi

La tappa milanese odierna di Michael O’Leary ribadisce una volta per tutte la strategicità dell’Italia per Ryanair: il ceo sottolinea la volontà della low cost nell’investire su quello che rappresenta “il mercato principale al di fuori del Regno Unito”, a maggior ragione in questo momento “in cui la nuova Alitalia (Ita) riparte con una flotta ridimensionata” per cui sarà importante “crescere ulteriormente con altri velivoli basati e con l’apertura di nuove rotte per non lasciare spazi vuoti sugli aeroporti italiani”. 

L’impegno di Ryanair è nuovamente quello che punta ad azioni concrete “già chiarite durante i più recenti incontri con i ministri Garavaglia e Giorgetti volti a supportare la ripresa del turismo e dell’economia italiana” prosegue O’Leary, che una volta di più auspica una pronta “liberalizzazione degli slot inutilizzati di Alitalia (a Roma Fiumicino, a Malpensa, a Linate) a favore di Ryanair e di altri vettori, oltre che l’interruzione delle sovvenzioni alla compagnia”. Senza dimenticare la battaglia contro “le addizionali comunali, che aprirebbero nuovi e cospicui investimenti da parte dei vettori per gli aeroporti italiani”. 

Tornando a sottolineare che Ryanair non è interessata in alcun modo a partecipare alla gara per l’acquisizione del marchio ‘Alitalia’ (“sarebbe stata soltanto un’azione di disturbo nei confronti di Ita” dice O’Leary), il ceo conferma invece la prossima nomina di un country manager dedicato al mercato italiano: “Vista l’importanza (dell’Italia, ndr) è quanto mai necessaria una presenza fisica in loco ed entro fine ottobre annunceremo la nostra scelta. Nel frattempo per la posizione sono arrivate oltre 3 mila domande”.

Confermate le previsioni positive di ripresa del traffico per il mercato italiano, annunciate questa mattina durante l’incontro svoltosi a Roma, “puntiamo a riportare il traffico ai livelli pre-Covid dall’estate 2022“, per l’inverno 2022 Ryanair opererà 550 rotte, di cui un centinaio sul network domestico italiano. Il bacino di Milano vedrà il lancio di 9 nuove rotte, cinque da Milano Bergamo (Birmingham, Helsinki, Liverpool, Stoccolma e Tolosa) e quattro da Malpensa (Aarhus, Malta, Napoli e Sibiu).

 

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Itinerari concreti, sviluppati secondo un metodo che integra analisi del territorio, definizione del concept, accessibilità, rete degli attori locali e narrazione. Uno spazio che ha restituito il senso più profondo del progetto di Terza Missione: mettere in contatto le giovani generazioni con le istituzioni e la filiera del turismo, offrendo loro l’opportunità di confrontarsi con dati reali, strategie operative e modelli di governance.","post_title":"Il turismo del futuro è quello del benessere e rigenerativo: il confronto all’ENIT","post_date":"2025-12-16T15:18:56+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1765898336000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"504038","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":" Un 2025 da 16.800.000 passeggeri, con un lieve calo - come previsto - del 3,5% per poi tornare, nel 2026, attorno ai 17.400.000 del 2024. Sacbo, società di gestione dell'aeroporto di Milano Bergamo, tira le somme dell'anno ormai concluso e guarda al prossimo quando lo scalo toccherà anche il record di aeromobili basati: 24. E saranno spesso più grandi: l’Airbus 321 porterà 50 passeggeri in più, il Boeing Max 8002 passerà da 181 a 197.\r\n\r\nIn fieri il potenziamento della viabilità e il parcheggio multipiano, di cui nel 2026 sarà realizzato il progetto esecutivo da sottoporre a Enac: una struttura di cinque piani per 2.000 auto e 30 milioni di euro di costo. «Per dare un motivo ai passeggeri per usare l’accesso a est la cosa migliore è la realizzazione del parcheggio - spiega Amelia Corti, direttore generale, ripresa da Il Corriere di Bergamo -. Che è più piccolo e quindi di realizzazione più veloce di quello previsto a ovest. 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