16 September 2024

Ita Airways: “Lungo raggio, trade e traffico high yield i punti fermi 2024”

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E’ ancora il lungo raggio il primo attore della stagione 2024 di Ita Airways, dopo essere stato determinante nel trainare la buona, anzi sorprendente, performance del vettore nel bilancio 2023. Insieme ad un ulteriore e significativo investimento sulle relazioni con il trade, “player fondamentali” che contribuiscono a raggiungere “il nostro obiettivo di massima soddisfazione del cliente”.

Emiliana Limosani, cco della compagnia e ceo di Volare, tratteggia l’anno che verrà, in attesa – ancora per qualche tempo – delle decisioni Ue sul via libera al matrimonio con Lufthansa.

Che anno sarà?

“Un 2024 di ulteriore espansione per tutto il network: opereremo 56 destinazioni, di cui 16 nazionali, 26 internazionali e 14 intercontinentali e apriremo nuovi voli diretti da Roma Fiumicino verso Chicago (aprile 2024) Toronto e Riyad (maggio 2024), Accra e Kuwait City (giugno 2024) e Gedda (agosto 2024). In pratica la capacità della summer cresce del 24% rispetto alla stagione 2023, con un aumento maggiore, +43%, sul segmento intercontinentale (+30% sull’internazionale e +15% sul domestico)”.

Al momento qual è l’andamento del booking?

“L’inflazione ha causato un aumento generalizzato dei prezzi che inevitabilmente ha influito anche sul costo dei biglietti, sia a livello domestico che globale, unito anche al caro carburante e all’incremento della domanda oltre le previsioni Iata. Stiamo comunque registrando un ottimo andamento delle prenotazioni per i prossimi mesi, con tassi di riempimento, nello stesso periodo, superiori allo scorso anno sulla maggior parte delle rotte e in particolare nel picco estivo. Sicuramente il complesso contesto mediorientale ha influito negativamente causando perdite economiche, tuttavia abbiamo appena annunciato il ripristino dei voli verso Tel Aviv dal 1° marzo, un mercato di valenza strategica per Ita e per tutto il Sistema Paese”.

Forte slancio quindi sulle rotte intercontinentali, Nord America in primis…

“Nel 2023 gli Stati Uniti hanno rappresentato per noi il primo mercato internazionale per passeggeri trasportati e anche per membership Volare. Anche per il 2024 il nostro offerto sugli Stati Uniti rappresenta più del 50% del lungo raggio Ita e le aspettative dal mercato sono incoraggianti con crescite robuste rispetto al 2023 con l’Italia che si conferma meta privilegiata ed economicamente vantaggiosa.

Quest’estate, proprio sulle rotte transatlantiche, la competizione è ancora più accesa: ci sono nuovi voli dei vettori americani…

“La presenza dei competitor è sempre uno stimolo a fare sempre meglio sia in termini di servizio che di crescita dell’offerta. Dalla nostra parte abbiamo l’italianità, che si riflette nel prodotto e nel nostro servizio a bordo, tutti plus riconosciuti dalla clientela americana. Inoltre, l’incremento di capacità della concorrenza va di pari passo con la nostra crescita di network con le nuove aperture Chicago e Toronto, entrambe destinazioni interessanti per i flussi verso l’Italia anche e non solo per la forte presenza di comunità con radici italiane. Infatti, gli Stati Uniti sono per noi il mercato più strategico dopo l’Italia, nonché il paese con il maggior numero di cittadini di origine italiana”.

L’ampliamento della flotta come proseguirà quest’anno?

Entreranno in servizio oltre 28 nuovi aeromobili: in due anni di attività la flotta è passata da 52 a 83 velivoli, di cui 39 di nuova generazione, che contribuiscono a rendere la compagnia sempre più green ed efficiente. L’obiettivo 2024 è far crescere ulteriormente la nostra flotta fino a 96 aerei, di cui due terzi saranno di nuova generazione”.

Come evolve il rapporto con il trade?

“Il trade è un player fondamentale per raggiungere i nostri risultati attraverso la massima soddisfazione dei clienti. I target di massimizzazione di ricavi e profitti saranno perseguiti, per l’anno 2024, attraverso massimo focus sul riempimento della capacità offerta, in particolare quella high yield anche grazie allo sviluppo della partnership con le agenzie di viaggio. Per questo nel 2024 rafforziamo le consolidate relazioni commerciali sviluppate nel 2022-2023 con i partner strategici della distribuzione globale, del mercato Italia e dei primari mercati internazionali. Stiamo rafforzando la partnership con i leader della distribuzione attraverso accordi strutturali con tmc, network, retailer, olta, tour operator, cruise, incentive house e specialisti focalizzati sul prodotto lungo/medio raggio e su traffico high yield. Nel 2024, con un target di più di 290 accordi worldwide con gruppi agenziali che gestiscono circa 16.000 PoS, il coverage degli agenti con i quali definiremo partnership commerciali salirà a più del 75% del revenue intermediato“.

Il segmento corporate?

“La strettissima collaborazione con i partner agenziali riguarda direttamente il mondo corporate: vogliamo incrementare la penetrazione di Ita Airways nel segmento bt, per cui offriamo una value proposition segmentata in base a livelli e servizi connessi ai singoli brand tariffari, integrata dai benefici offerti da Volare con i suoi programmi dedicati alle grandi aziende e alle pmi iscritte al Volare Business Club”.

Un’ultima battuta sui risultati 2023.

“Siamo molto soddisfatti, i risultati commerciali hanno superato ogni stima e previsione. Abbiamo chiuso l’anno con un breakeven operativo, anticipando di un anno quanto era previsto nel piano industriale e riportando un ebitda positivo di qualche decina di milioni, migliorando di oltre 350 milioni il valore del 2022. I passeggeri trasportati sono stati 15 milioni, +50% sul 2023: il segmento intercontinentale, poi, ha raddoppiato il numero di passeggeri e raggiunto ebit già nel 2023. Il load factor medio è stato del 79%, con il dato all’82% per il traffico intercontinentale, ma la crescita più consistente di prestazione la registriamo sul settore domestico che in confronto al 2022 migliora di 8 p.p. I ricavi totali, a quota 2,4 miliardi (+67%) vedono ancora una volta il segmento lungo raggio a coprire il 50% del totale e raddoppiando gli incassi registrati nell’anno precedente”.

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