15 November 2025

Blue Air posticipa la riattivazione dei voli al prossimo 10 ottobre

Blue Air ha posticipato la ripresa dei voli al 10 ottobre, dopo averli inizialmente cancellati fino all’11 settembre. La low cost aveva inizialmente sperato di tornare operativa oggi, 12 settembre, ma ha successivamente rimandato il riavvio di un mese, affermando di non avere i fondi necessari per sostenere i costi della ripresa dei voli.

“Nelle ultime 48 ore, la direzione esecutiva, il consiglio di amministrazione e gli azionisti di Blue Air hanno constatato che il livello di vendita dei biglietti è stato significativamente compromesso e che gli importi incassati dai processori di pagamento sono stati bloccati da questi ultimi, cosicché la compagnia non dispone al momento di tutti i fondi necessari per pagare il carburante e le altre spese operative”, afferma la compagnia aerea in un comunicato.

“La decisione di riprendere i voli tiene conto della possibilità della compagnia di rimborsare a tutti i passeggeri interessati gli importi dovuti e di pagare a tutti i partner commerciali i costi dei servizi forniti alla compagnia”.

Blue Air aveva cercato di assicurarsi nuovi investimenti prima di sospendere i voli.

“Siamo convinti che in questo periodo (fino a 10 ottobre, ndr) i due investitori, con i quali gli azionisti della compagnia sono in discussioni estremamente avanzate al momento in cui si è verificata questa situazione di ‘forza maggiore’, avranno il tempo necessario per analizzare assolutamente tutte le implicazioni di questo evento e decidere…. se vogliono investire le somme necessarie per posizionare Blue Air ai livelli precedenti alla pandemia Covid-19″.

La compagnia aerea aggiunge: “Cerchiamo di fornire nel più breve tempo possibile ulteriori dettagli sulle modalità di ripresa dell’attività di trasporto aereo di passeggeri”.

Blue Air ha sospeso tutti i voli dagli aeroporti della Romania lo scorso 6 settembre, dopo che il governo del Paese ne ha bloccato i conti bancari in seguito all’avvio di un’azione esecutiva per un debito di 28,7 milioni di lei (5,9 milioni di dollari) dovuto come parte di un fondo ambientale statale.

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