20 settembre 2023 10:40
Balzo in avanti per i risultati di Binter nel 2022: la compagnia aerea ha infatti registrato un utile netto di 15,44 milioni di euro che si avvicina al dato pre-pandemia di 21 milioni di euro, e segna una significativa inversione di tendenza rispetto al rosso del 2020 e del 2021.
Secondo i dati anticipato dal quotidiano Expansión, la compagnia aerea delle Canarie ha centrato anche un fatturato record di 305 milioni di euro nell’intero 2022, con un aumento del 55% rispetto all’anno precedente. Il fatturato risulta in crescita anche rispetto al dato pre-Covid, con un +38% sul 2019.
Il gruppo aereo ha un patrimonio netto positivo di 61,5 milioni, 16 milioni in più rispetto al 2021, un indicatore che ne conferma la solidità e che contrasta con il patrimonio netto negativo della maggior parte delle compagnie aeree che operano in Spagna.
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[post_content] => Presto due nuovi hotel Baglioni in Italia e Grecia. "Li annunceremo a breve", ha rivelato in occasione della terza edizione dell’Hôtellerie Summit Pambianco a Milano Massimo Baldo, che da fine 2023 ha preso il posto di Guido Polito alla guida della compagnia italiana, in qualità di vice president Europa The Palace Company. Quest'ultimo è il gruppo messicano che a novembre 2022 ha acquisito proprio Baglioni, in un'ottica di espansione e diversificazione della propria offerta.
"Attorno al 60% del nostro fatturato, che nel 2024 è stato di 1,7 miliardi di dollari, proviene dalla divisione vacation club - ha raccontato lo stesso Baldo, spiegando la ratio dell'operazione -. Ne fanno parte circa 97 mila membri, l’82% dei quali proviene dal Nord America. Il modello garantisce un alto grado di fidelizzazione, per un pubblico a cui tuttavia dovevamo offrire alternative in destinazioni differenti. E l’Italia, seguita da Grecia e Francia, erano tra i Paesi in cima alla lista dei desideri dei nostri ospiti".
Nei piani della compagnia messicana il marchio tricolore sarebbe inoltre destinato a debuttare anche ai Caraibi, innescando sinergie con gli altri brand del gruppo: i Palace e Moon Palace, dedicati ai resort all inclusive per famiglie da 300-400 camere e oltre le mille chiavi rispettivamente, nonché il format adults-only con focus sul benessere Le Blanc, che presto verrà sviluppato nel Vecchio continente. A sostenere i piani europei della compagnia, un cannone da 1 miliardo di euro in equity in cinque anni da utilizzare per operazioni di acquisizione diretta.
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[post_content] => Il salone del camper, giunto alla 16^ edizione, si svolgerà dal 13 al 21 settembre.
Organizzata da fiere di Parma in collaborazione con Apc, associazione produttori caravan e camper, la manifestazione è prima in Italia e seconda in Europa per numero di visitatori, espositori e metri quadrati occupati.
Da gennaio a dicembre 2024, il numero di immatricolazioni di camper in Italia ha registrato un aumento del 19,20% rispetto all’anno precedente, una cifra che evidenzia il sempre più positivo approccio degli italiani verso questo strumento per il tempo libero. In tutta Europa si è registrato un incremento delle immatricolazioni di nuovi camper del 9,5% nel 2024.
Il 2024 ha visto grande attenzione anche istituzionale verso questo settore: il ministero del turismo ha infatti emesso un bando rivolto ai comuni italiani per lo sviluppo di aree di sosta per camper (32.870.000 euro le risorse a disposizione), un’azione poi ripresa anche da alcune regioni, come il Piemonte, che ha messo a disposizione 1.900.000 euro per la creazione e la riqualificazione di aree di sosta.
L’Italia è il terzo produttore europeo di camper (dopo Germania e Francia) con un fatturato annuo superiore a 1 miliardo di euro. Gli addetti diretti e indiretti del comparto industriale sono oltre 8.000 unità, a cui si aggiungono le concessionarie della distribuzione. Oltre l’80% della produzione italiana è destinato all’export. Ancora una volta il made in Italy piace non solo per il suo design, ma anche per l’alto standard qualitativo.
Secondo i dati di Faita Federcamping, sono stati registrati nel 2024 +53 milioni di pernottamenti, +1,8% rispetto al 2023. Nel settore ricettivo, il segmento degli alberghi e similari ha rappresentato 677,4 milioni di notti (+1,1% rispetto al 3° trimestre 2023), pari al 54,5% del totale dei pernottamenti negli esercizi ricettivi turistici. Il segmento delle strutture ricettive per le vacanze e altri soggiorni di breve durata ha registrato un aumento del 2,0% a 308,3 milioni di notti, pari al 24,8% del settore. Il restante 20,7% dei pernottamenti è stato trascorso nei campeggi.
Sono stimati in circa 25 milioni i turisti italiani ed europei che ogni anno viaggiano in camper e caravan; i camperisti scelgono solitamente destinazioni cosiddette “minori”, piccoli borghi, parchi, riserve naturali, territori non ancora interessati dal turismo di massa.
«Il salone del camper rappresenta il punto di riferimento per il turismo outdoor, ed è il più importante appuntamento di business per gli operatori di settore italiani. - dichiara Antonio Cellie, ceo di fiere di Parma - Nonostante la crisi generale registrata dall’automotive, il mercato del vr è in espansione: le stime prevedono una crescita del mercato europeo, circa il 7% annuale. Camper e caravan rappresentano sempre più uno stile di vacanza e di vita, un nuovo tipo di lusso, quello della libertà di viaggio e spostamento».
«Il viaggiatore/turista vuole sempre di più disporre del proprio tempo per vivere esperienze uniche con la propria famiglia a contatto con la natura. – dichiara Simone Niccolai presidente Apc Italia – Lo testimonia la crescita delle immatricolazioni, + 19% nel 2024, e il continuo investimento da parte delle aziende italiane e straniere, che utilizzano le tecnologie più avanzate per creare camper sempre più confortevoli, sicuri e rispettosi dell'ambiente».
Il turismo open air evolve aprendosi a nuove richieste, quelle di veicoli ricreazionali sempre più connessi e attrezzati, per viaggiare, lavorare e vivere, in ambienti dotati di ogni comfort e sempre più amici del lusso.
La tendenza oggi è duplice: quella di avere camper personalizzati e tecnologici che consentono anche di lavorare da remoto. Un numero sempre crescente di professionisti sceglie infatti di lavorare in camper, con un panorama diverso ogni giorno. Ma la tendenza è anche verso camper sempre più green e di design, quasi “modaioli”. Il lusso di questi nuovi modelli è quello di essere un appartamento su ruote ben equipaggiato, sia nella fascia alta che parte da 150.000 euro in su, sia in fascia media e in fascia di accesso.
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[post_content] => Estate 2025 da record per gli aeroporti del Nord Sardegna: saranno sei milioni i posti disponibili da Alghero e Olbia, per una crescita del +3% rispetto al 2024, con un network di 89 destinazioni e 154 collegamenti, di cui 105 internazionali e 49 domestici.
L'operativo della summer conta 11 nuove destinazioni e due nuove compagnie aeree, per un totale di 43 vettori che collegheranno il Nord Sardegna a 26 Paesi.
Il network da Olbia prevede 118 collegamenti, di cui 84 internazionali e 34 domestici, operati da 40 compagnie aeree per/da 22 Paesi. Sei le nuove rotte: easyJet, prima compagnia aerea per numero di posti in vendita ad Olbia, amplierà l’offerta con Regno Unito e Svizzera, con le nuove rotte su Edimburgo e Zurigo. Altra novità dal Regno Unito il nuovo collegamento con London City della sussidiaria di British, Ba Cityflyer. Condor aprirà invece il collegamento con Norimberga. Una prima assoluta quella di Air Corsica che collegherà lo scalo della Costa Smeralda con un volo da/per Figari. Nel picco estivo Ita Airways volerà su Torino.
Numerose novità anche per Alghero, con un totale di 36 collegamenti: 15 domestici e 21 internazionali, che lo uniranno a 15 Paesi europei oltre all’Italia.
Sul fronte domestico, Ryanair collegherà Alghero a Bari, Bergamo, Bologna, Catania, Milano Malpensa, Napoli, Palermo, Pescara, Pisa e Venezia. Volotea offrirà i collegamenti per Torino, Verona e inaugurerà la nuova rotta per Firenze. Ita Airways, opera la continuità territoriale per Roma Fiumicino e Milano Linate.
Per quanto riguarda il segmento internazionale, Ryanair volerà verso Bruxelles, Francoforte e Monaco, Londra Stansted, Cork e Dublino, Katowice, Bratislava, Barcellona e Madrid e Budapest. Volotea introdurrà la rotta per Bordeaux e quella per Parigi Orly, offrendo interessanti opportunità di collegamento e di sviluppo turistico da/per la Francia, il secondo mercato turistico internazionale della Sardegna per numero di arrivi.
Wizz Air arricchirà l’offerta con collegamenti per Bucarest, Budapest e inaugurerà il primo collegamento in assoluto per la Sardegna verso Sofia.
Ulteriore novità per il Riviera del Corallo è il collegamento diretto con Belgrado di Air Serbia. Non mancano infine i voli charter di JetTime per Copenaghen, Tui per Stoccolma, Norwegian per Oslo e Air Horizont per Bratislava.
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[post_content] => Riceviamo una lettera dal presidente di Astoi, Pier Ezhaya e volentieri la pubblichiamo.
«Mettiamola così: se si vuole danneggiare un settore al punto da farlo chiudere, la nuova direttiva europea sui pacchetti turistici è la strada più breve. Esagerato? No. Semplicemente razionale. Questa è la direttiva più iniqua, più ideologica, più miope, più violenta e più ingiusta che si potesse proporre.
Se verrà approvata, e lo dice un europeista convinto, bisognerà augurarsi che il nostro Paese vada in infrazione. Se l’Italia la recepirà, in infrazione dovremo andarci noi del turismo organizzato, non applicando questa direttiva e riempiendo i tribunali di cause. Le perderemo tutte? Pazienza. Almeno falliremo lottando.
Il vaso è colmo
Ma perché prendo questa posizione così estrema che di solito non mi contraddistingue? Perché il vaso è colmo, perché le posizioni ideologiche mi hanno stancato e perché l’unica tutela che il consumatore può avere quando viaggia la può avere dal turismo organizzato. Per il resto ognuno fa quel che vuole e auguri. Ma io dico, già la normativa attuale sui pacchetti turistici stratutela il consumatore rispetto alle banche letti o ai vettori aerei e allora, c’era pure bisogno di irrigidirla aumentando il gap?
E perché è così facile colpire il turismo organizzato? Forse perché l’Unione Europea non ha il coraggio di attaccare le lobby dei giganti tecnologici o quelle delle compagnie aeree? Il Draft Report presentato dal relatore in Parlamento della proposta di modifica della Direttiva Pacchetti, l’eurodeputato maltese Alex Agius Saliba, è qualcosa di semplicemente inconcepibile. Si tratta di una proposta che non tiene in alcuna considerazione la voce delle imprese europee del turismo organizzato.
Vediamone alcune perle
Reintroduzione tetto acconto del 25% e previsione possibilità di richiedere saldo non prima dei 28 giorni data partenza.
Ora io dico, ma questo tetto agli acconti è previsto anche per i vettori aerei o per gli alberghi quanto applicano le tariffe non rimborsabili? E se l’operatore, per favorire il proprio cliente dovesse acquistare dal vettore una tariffa ad emissione immediata (e, quindi, soggetta a pagamento immediato) dovrebbe coprire finanziariamente il delta tra il 25% che impone la legge e il 100% che chiede il fornitore? E perché mai questo dovrebbe accadere?
Istituzione di un Trust per garantire gli acconti.
Qui siamo davvero all’apoteosi; ma non c’è già una legge che impone a tutti gli attori del Turismo organizzato, tour operator e agenzie (non certo a vettori aerei o alle banche letti) di avere un fondo per insolvenza e fallimento che copre sia acconto che saldo? E allora a che cosa serve questo trust? È incredibile; non solo questo obbligo esiste per gli operatori del turismo organizzato e non per gli altri attori turistici, ma addirittura adesso bisogna anche creare un trust. W la fantasia.
Nessun perimetro e nessuna oggettività sulle circostanze straordinarie che regolano il recesso senza penale. In più, se il ministero degli affari esteri emana un travel warning c’è la possibilità per il cliente di annullare senza penale a 28 giorni data partenza.
Niente perimetro
Già oggi, con la direttiva attualmente in vigore, in caso di circostanze inevitabili e straordinarie (es. catastrofi naturali) verificatesi nel luogo di destinazione o nelle sue immediate vicinanze, il tour operator deve riproteggere il viaggiatore e, se questo non accetta, lo stesso ha diritto di recedere dal contratto ottenendo il rimborso integrale del costo del pacchetto. Nella “nuova versione” della direttiva non c’è alcun perimetro oggettivo per tali circostanze eccezionali, un passaggio che specifichi ad esempio che le stesse sono limitate alle sole catastrofi naturali, pandemie, etc.
In questo modo si apre il fronte ad un’interpretazione che potrebbe condurre a ricomprendere qualsiasi ipotesi di impedimento personale, soggettivo, del consumatore. Non contenti, si vorrebbe introdurre anche la possibilità di recedere in virtù di un “travel warning” emanato dal ministero degli affari esteri.
Anche questa è molto fantasiosa; ci sono state fatte lezioni sul fatto che i warning del Ministero degli Esteri erano solo avvisi e non dovevano rappresentare dei divieti e adesso il cliente può cancellare senza problemi, addirittura 28 giorni prima della partenza, senza nemmeno attendere l’evolversi di una situazione, che potrebbe anche rientrare? Domanda: questo vale anche per i vettori? Se c’è un travel warning devono rimborsare il biglietto? E se non sono comunitari ci si è posti il problema?
Riduzione del timing di rimborso per fallimento e insolvenza da 9 a 3 mesi.
Beh, certo; non solo dobbiamo avere un fondo per insolvenza e fallimento che altri non hanno ma anche sbrigarci a rimborsare senza nemmeno avere il tempo di esaminare la copiosa documentazione che potrebbe essere prodotta magari da migliaia di clienti? Mica si perde tempo qui.
Sono previste sanzioni pecuniarie fino al 4% del fatturato in caso di violazione delle previsioni della Direttiva.
Mi sembra giusto. In un settore che se va bene fa un ebitda del 5%, imporre una sanzione del 4% se non si ubbidisce mi sembra in minimo.
Davvero non comprendo l’accanimento; ma che vi ha fatto questo settore? Vi sembra un settore che specula sui consumatori? Se lo facesse non avrebbe dei profitti un pochino diversi?
Colpo di sciabola
E allora perché, ancora una volta, infliggere questo colpo di sciabola al Turismo organizzato e risparmiare tutti gli altri attori? Sono così ingenuo che pensavo che si sarebbe riequilibrato il gap e invece? Ma no, divarichiamolo ancora. A morte il Turismo organizzato, fatto da approfittatori cinici e ingordi di ricchezza!
Il ministro Santanchè ha assicurato il proprio impegno per contrastare questa pericolosa deriva e noi la ringraziamo sentitamente. Se necessario la questione va affrontata anche a livello di Presidenza del consiglio perché il rischio di chiusura di migliaia di imprese è più che concreto. Non si può affossare così un settore che aveva appena rimesso la testa fuori dall’acqua dopo l’apnea del covid.
Ma che vi abbiamo fatto?
Su questa cosa serve davvero coraggio e spirito combattivo. Fosse l’ultima cosa che farò per questo settore, questa volta, lo giuro, sono pronto a “tutto”
La diplomazia va bene, ma questo è davvero troppo».
Pier Ezhaya presidente Astoi Confindustria Viaggi
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[post_content] => Dal 2 al 27 luglio 2025, la Svizzera sarà il palcoscenico dei Campionati Europei di calcio femminile Uefa Women’s Euro 2025. Otto città elvetiche ospiteranno il prestigioso torneo, trasformando il Paese in una meta ideale per gli appassionati di sport e di viaggi. L'evento non sarà solo una celebrazione del calcio femminile, ma anche un'opportunità per scoprire una Svizzera dinamica, variegata e adatta a tutta la famiglia.
Un viaggio tra sport e turismo
Le città svizzere coinvolte nel torneo offrono un mix interessante di cultura, natura e divertimento. Dalle montagne facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici ai caratteristici laghi alpini e cittadini, fino ai musei di fama mondiale. Il 2025 si annuncia dunque come un anno ricco di eventi internazionali: dal 10 al 17 maggio, Basilea ospiterà l'Eurovision Song Contest, il più grande evento musicale del mondo, presentato dalla brand ambassador Michelle Hunziker. Ad agosto, il Vallese diventerà la capitale della mountain bike con i Campionati Mondiali di questa disciplina, mentre a Losanna si terranno per la prima volta in Svizzera i Campionati mondiali di basket U19.
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Calcio e pari opportunità: il protagonismo femminile in campo
Il calcio femminile sta guadagnando sempre più visibilità e il Uefa Women’s Euro 2025 rappresenta un'importante vetrina per le atlete. "Svizzera Turismo ha deciso di raccontare il Paese attraverso gli occhi di otto giocatrici della nazionale elvetica, che con la loro energia e passione svelano le bellezze delle città che ospiteranno le partite" - ha commentato Christina Gläser, direttrice di Svizzera Turismo Italia.
L'evento non è solo una competizione sportiva, ma anche un simbolo dell'evoluzione del calcio femminile e della crescente attenzione verso le pari opportunità. Il numero di calciatrici in Europa è in costante aumento, così come l'interesse da parte di sponsor e tifosi, che apprezzano i valori di fair play, spirito di squadra e inclusività che caratterizzano questo sport. Con Uefa Women’s Euro 2025, la Svizzera si prepara a un'estate all'insegna dello sport, del turismo e dell'inclusione.
Trend positivo del mercato italiano
L’Italia è al sesto posto fra i mercati esteri, con una distribuzione piuttosto lineare su tutto l’arco dell’anno, e due picchi importanti nei mesi di agosto e dicembre.
Come commentato dalla direttrice Christina Gläser “Novembre è stato un mese di grande successo con un aumento del 9.1% dei pernottamenti e del 14,1% degli arrivi (rispetto al 2023). Merito anche delle campagne di Svizzera Turismo, realizzate tra ottobre e dicembre come lo Swiss Winter Village a Milano, la campagna Rinascente a Roma, in collaborazione con la compagnia di bandiera Swiss, e la promozione congiunta con Trenitalia per visitare le città svizzere in treno”.
Anche in vista di Uefa Women’s Euro 2025 e degli altri grandi eventi continua la collaborazione tra Trenitalia e le Ferrovie Federali Svizzere con offerte speciali per viaggiare sui treni Eurocity e incentivare così gli ospiti a visitare le città elvetiche durante tutto l’anno, in maniera più sostenibile.
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[post_content] => Il 2024 si chiude con ottimi risultati per il turismo in Veneto, con un aumento di arrivi (+3,3%) e di presenze (+2,2%), battendo nuovamente il proprio record storico. Il dato emerge dal Bollettino statistico della Regione, che registra oltre 21 milioni di arrivi e 73 milioni di presenze, esclusi gli escursionisti giornalieri.
Per quanto riguarda la struttura ricettiva, gli alberghi mostrano arrivi in crescita (+1,1%) e presenze stabili, l'extralberghiero vede ulteriori incrementi (arrivi +6,5% e presenze +3,8%). Ampio consenso da parte di clienti stranieri (arrivi +5,9%, presenze +4,0%), con una prevalenza di quelli europei, soprattutto negli ultimi tre anni, mentre gli italiani diminuiscono (arrivi -1,5%, presenze -1,8%).
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[post_content] => Per la vendita di Alpitour non c'è fretta. Lo aveva dichiarato quasi un anno fa Giovanni Tamburi al Sole 24 Ore. E l'ultima lettera agli azionisti scritta dal numero uno di Tip, la società che tramite Asset Italia 1 controlla la compagnia turistica, conferma i motivi alla base del rallentamento dell'operazione: "Durante le trattative intercorse nel 2024 non sono state formalizzate offerte sui valori che avremmo voluto, probabilmente per la complessa articolazione del gruppi e taluni vincoli normativi".
Ciononostante la fiducia nei confronti di Alpitour rimane elevata: "La percezione di valore degli analisti che coprono Tip è, per il 100% del capitale del gruppo, di circa/almeno 1 miliardo di euro. Riteniamo che il valore strategico della compagnia, prima ancora che economico, nel suo insieme possa essere molto rilevante".
E a supporto di ciò Tamburi cita "i 26 alberghi tra piena proprietà e gestione, di cui otto in Italia a livello 5 stelle, una flotta giovanissima di 18 aerei e oltre 2 miliardi di fatturato in costante crescita". Dati dati incontrovertibili, prosegue il presidente e a.d. di Tip: "I 140/160 milioni di ebitda (pari al 6,6% di ebitda margin, ndr) riteniamo di poterli considerare ormai strutturali e i circa 900 milioni di valori degli asset confermano un’ottima solidità patrimoniale. Il fatto però più importante è che Asset Italia 1, società partecipata da noi e da vari family office, di recente ha esercitato la prelazione su un 36% circa che un socio aveva deciso di cedere. Il prezzo riferibile a quel pacchetto azionario ci è sembrato molto interessante per cui, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni da parte dei relativi enti, si procederà all'acquisto, prevedibile entro l’estate".
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[post_content] => Un aeroporto come punto di connessione del territorio che aiuterà la città ad essere più attrattiva. E’ questo l’obiettivo del rilancio del Cristoforo Colombo di Genova, che ha inaugurato la nuova ala est alla presenza del viceministro dei trasporti e delle infrastrutture Edoardo Rixi, del presidente della regione Liguria Marco Bucci, del vice sindaco reggente del comune di Genova Pietro Piciocchi, del presidente di Enac Pierluigi Di Palma e del presidente dell’aeroporto di Genova Enrico Musso.
Quindici milioni di euro e 18 mesi di lavori, la nuova ala comprende 5.500 mq, di cui 550 mq destinati a nuova area commerciale con duty free e un punto vendita multiprodotto.
«Il sistema della mobilità deve essere sempre in divenire - spiega il vice ministro Edoardo Rixi - Putroppo nel passato lo scalo ligure è rimasto indietro rispetto ad altri aeroporti. La visione degli ultimi anni invece ha fatto in modo che lo scalo fosse rivalutato. Bisogna continuare ad agire su più fronti».
I nuovi spazi ospitano le 4 linee di controllo sicurezza dotate di macchinari di ultima generazione per l’ispezione automatica dei bagagli, 3 nuovi gate di imbarco, 250 sedute (di cui 1/3 dotate di prese di alimentazione per i dispositivi elettronici) e 1 nuovo pontile di imbarco con accesso sul piazzale, completamente climatizzato e dotato di ascensore per accedere alla pista.
Un primo tassello di un più ampio piano di restyling che, dopo 12/18 mesi di lavori e ulteriori 12,6 milioni di euro di investimenti, ridisegnerà interamente il volto dello scalo entro la fine del 2026.
I prossimi interventi prevedranno il restyling esterno dell’aerostazione e, internamente, l’ammodernamento delle sale di imbarco, la realizzazione di un nuovo bar nel salone arrivi, l’installazione di un nuovo impianto di smistamento bagagli, la realizzazione di 10 check-in aggiuntivi, il potenziamento delle zone di controllo frontiera, di apparecchiature automatiche per il controllo dei passaporti elettronici e, infine, la ristrutturazione del secondo piano, con i nuovi uffici e la nuova lounge con terrazza fronte mare. L’intervento di restyling sarà effettuato mantenendo lo scalo pienamente operativo.
L’intero intervento consentirà di offrire uno scalo di 20.000 mq (+38%), di cui 1.200 mq destinati ad aree commerciali (+400 mq), i check-in saliranno a 22 (dagli attuali 12), i gate a 10 (dagli attuali 9, di cui 3 nella nuova ala est), i parcheggi aeromobili fronte terminal a 8 (+2) e la nuova lounge si estenderà per 200 mq (+50).
«Nel 2024 abbiamo registrato 1,33 milioni di passeggeri – sottolinea Enrico Musso, presidente del Colombo – Quest’anno puntiamo su record storico. Attualmente sono 8 le compagnie che servono Genova con 24 rotte su 12 paesi. Grazie ai lavori in programma ancora e agli interventi previsti per collegare lo scalo alla città l’aeroporto diventerà attrattivo per le compagnie aeree».
In aggiunta ai 27,6 milioni di euro di investimenti sopra descritti relativi all’aerostazione, l’aeroporto beneficerà di ulteriori importanti investimenti infrastrutturali, del valore complessivo di circa 80 milioni di euro, destinati a modificare significativamente l’accessibilità e la connettività dello scalo con il territorio. In particolare, è prevista la realizzazione della nuova stazione ferroviaria Genova Aeroporto e la realizzazione di una passerella pedonale con tapis roulant che, in soli 6 minuti, consentirà di collegare lo scalo alla nuova stazione rendendo pertanto l’aeroporto interconnesso con la ferrovia.
«Genova è un importante nodo intermodale che non ha secondi nelle vicinanze – aggiunge Marco Bucci, presidente della regione Liguria – E’ una città multiculturale, un territorio che consente di essere ad alto livello. Ora è fondamentale che si parta con il bando di gara per l’aeroporto, per crescere e costruire il futuro con il partner privato».
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[post_title] => Genova, inaugurata la nuova ala est dell'aeroporto: nel mirino i 3 milioni di passeggeri
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Quando si parte per un viaggio all’estero, la gestione della valuta è un aspetto da pianificare con attenzione per evitare costi imprevisti e inconvenienti. Molti viaggiatori sottovalutano l’importanza di cambiare denaro in anticipo, ma questa semplice accortezza può fare la differenza sia in termini di risparmio che di comodità.
Perché conviene cambiare valuta prima di partire?
Cambiare valuta prima della partenza permette di ottenere condizioni migliori rispetto a quelle offerte nei centri turistici all’arrivo, dove le commissioni sono spesso più alte. Avere una somma di contante a disposizione fin dal primo momento aiuta inoltre a gestire eventuali imprevisti, come un taxi da pagare o un negozio che non accetta carte di credito, soprattutto nei piccoli centri. Inoltre, evitare di dover cercare un ufficio di cambio appena arrivati significa iniziare il viaggio con maggiore tranquillità.
Dove conviene cambiare i soldi?
Le banche e gli uffici di cambio in città possono offrire tassi più convenienti rispetto a quelli delle località turistiche. Un’alternativa pratica è rivolgersi alle piattaforme online che permettono di prenotare il cambio e ritirare la valuta comodamente in filiale o di riceverla direttamente a casa. Anche gli sportelli bancomat internazionali possono essere una soluzione, ma è importante informarsi in anticipo sulle eventuali commissioni applicate dalla propria banca.
Carte di credito e bancomat: cosa sapere
Oltre al contante, è sempre utile avere con sé una carta di credito o un bancomat abilitato per i prelievi all’estero. Tuttavia, prima di partire, è consigliabile verificare con la propria banca quali sono i costi per le transazioni in valuta straniera e se ci sono eventuali limiti di utilizzo. Alcune carte offrono condizioni vantaggiose per i pagamenti internazionali, mentre altre applicano commissioni elevate, quindi conviene confrontare le opzioni disponibili.
Quando è il momento migliore per cambiare valuta?
Il tasso di cambio varia quotidianamente, quindi monitorarlo nelle settimane precedenti alla partenza può aiutare a individuare il momento più conveniente per effettuare la conversione. Evitare il cambio dell’ultimo minuto nelle zone turistiche è sempre una buona strategia per risparmiare.
Pianificare in anticipo il cambio valuta è un passo essenziale per viaggiare senza pensieri. Avere un po’ di contante disponibile, conoscere le commissioni applicate dalle banche e scegliere il momento giusto per la conversione permette di evitare brutte sorprese e di godersi il viaggio in totale serenità.
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