9 July 2025

Alitalia pensa al blocco degli scatti salariali

[ 0 ]

AlitaliaLa drastica riduzione del network sul corto e medio raggio di Alitalia è soltanto uno dei punti chiave che vanno a segnare il nuovo volto della compagnia: come anticipato da Repubblica, resteranno al palo anche gli scatti salariali previsti per 3.800 dipendenti. In attesa della ricapitalizzazione e della presentazione ufficiale del piano industriale – atteso entro il 10 gennaio – le preoccupazioni dei sindacati sono tutte per la trattativa sul contratto e sulla quantità di esuberi (si parla sempre di potenziali 1.500 tagli): potrebbe essere oggi il giorno di incontro con l’azienda, ma sembra molto probabile che Alitalia annunci che in vista del rinnovo del contratto la parte normativa e retributiva resta congelata al 31 dicembre. In pratica, gli scatti di anzianità non matureranno, con risparmi che si dovrebbero aggirare intorno ai 4 milioni di euro.

Condividi



Articoli che potrebbero interessarti:

Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 494017 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => “Festa per i cento anni di Andrea Camilleri” ad Agrigento capitale della cultura 2025 il 17 e 18 luglio.   Una due giorni tra letteratura, musica e spettacolo per ricordare e celebrare il maestro di Vigata, raccogliendo scrittori, giornalisti, artisti, linguisti, attori e registi. L’iniziativa, promossa dall’associazione Strada degli scrittori e dalla fondazione Agrigento capitale della cultura 2025, d’intesa con il Fondo Andrea Camilleri e il comitato nazionale per il Centenario istituito dal Ministero della cultura, è inserita nel progetto delle “Piazze della capitale”, parte integrante del dossier di candidatura della città e avrà come obiettivo la valorizzazione della figura di Camilleri a partire dalla lingua creata per tanti romanzi, quella di Vigata. Si comincia con la musica il 17 luglio, alle 21. Il teatro allestito in via Panoramica dei templi ospiterà un concerto ad accesso gratuito della cantautrice palermitana Olivia Sellerio. Con un’orchestra sarà proposto l’album “Zara Zabara – 12 canzoni per Montalbano”, che raccoglie appunto le tracce realizzate per la celebre serie tv. Il 18 luglio, proprio la “Lingua di Vigata” sarà al centro di un convegno fissato per le ore 10.30 nella sala “Sebastiano Tusa” di Villa Genuardi ad Agrigento.  La sera di venerdì 18, a partire dalle ore 21, il teatro della Panoramica dei Templi ospiterà “Festa per i 100 anni di Andrea Camilleri – La vera Vigata”. Una serata per viaggiare nel mondo creato da Camilleri tra libri e televisione, cinema e teatro ma anche per parlare della sua Porto Empedocle, città da cui tutto è partito e da cui lo scrittore ha tratto ispirazione per la creazione di una sua geografia immaginaria, saldamente legata alla realtà. Durante la “Festa” al regista Roberto Andò sarà assegnato il “Premio Camilleri”, prima edizione del riconoscimento ideato nel Centenario dall’Istituto di storia dello spettacolo siciliano. Un premio legato a tanti libri, a tanti film, anche alla regia di “Conversazione su Tiresia”, l’ultima recita di Camilleri, un anno prima della scomparsa, al Teatro Greco di Siracusa. «Abbiamo pensato a questa due giorni, nell’anno in cui Andrea Camilleri avrebbe compiuto 100 anni, per ricordare ad Agrigento Capitale non solo l’autore di Montalbano, ma lo scrittore di tanti romanzi storici - commenta Felice Cavallaro, direttore della Strada degli Scrittori - in piena continuità con l’attività che la Strada degli Scrittori da anni conduce per valorizzare il territorio». «La fondazione – commenta il direttore generale Giuseppe Parello – ha sostenuto il progetto delle ‘Piazze della Capitale’ perché rappresenta un’opportunità di valorizzazione del patrimonio immateriale costituto dagli scrittori che in questa provincia hanno vissuto e operato, raccontando spesso i propri paesi: penso a Luigi Pirandello, a Leonardo Sciascia, ad Antonio Russello e, ovviamente, ad Andrea Camilleri. Una ricchezza che rimarrà in futuro in questo territorio, al di là di capitale della cultura». Sempre nel contesto delle iniziative per il centenario, a breve, la Strada degli Scrittori annuncerà l'installazione di “corner multimediali” in alcuni dei comuni della provincia con informazioni continue per i viaggiatori anche attraverso le parole di Camilleri, frutto di una intervista concessa dall’autore del commissario Montalbano parlando di Vigata e dintorni.   [post_title] => Agrigento festeggia il 17 e 18 luglio, tra spettacoli, musica e letteratura, i 100 anni di Camilleri [post_date] => 2025-07-07T12:45:44+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1751892344000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 493984 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Inizio settimana complicato per chi viaggia in treno: dalle 21 di oggi, 7 luglio, e fino alle 18.00 di domani 8 luglio, è infatti previsto uno sciopero che coinvolgerà il personale di Trenitalia, Trenord e di altre aziende del trasporto ferroviario, con il rischio di cancellazioni di treni, variazioni di orari e ritardi. Tra lunedì sera e martedì, quindi, a rischio la regolare circolazione dei treni a lunga percorrenza, regionali e di alcuni collegamenti aeroportuali. Lo stop, come si legge da Adnkronos, arriva dopo un weekend caratterizzato da ritardi sulla linea Alta Velocità tra Milano e Bologna, in conseguenza dell'episodio che ha coinvolto un convoglio di Italo a Melegnano: il treno è stato colpito da un fulmine. Durante lo sciopero, saranno comunque garantiti alcuni treni; per il trasporto Regionale, sono garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali dalle ore 6.00 alle ore 9-00. Gli elenchi dei servizi garantiti sono consultabili sull’orario ufficiale Trenitalia e sulla pagina web, come sul sito di Trenord e, per Trenitalia Tper, sul sito www.trenitaliatper.it. Lo sciopero potrebbe avere conseguenze sul servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione. [post_title] => Scatta oggi alle 21 il nuovo sciopero dei treni, che terminerà domani alle 18.00 [post_date] => 2025-07-07T09:54:04+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1751882044000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 493935 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => La tavola rotonda “Turismo religioso e sostenibilità ambientale”, svoltasi presso l’Università Europea di Roma, ha riunito relatori internazionali per fare il punto sul turismo religioso e interrogarsi sui nuovi modelli di accoglienza e governance necessari, in occasione del Giubileo 2025 e oltre.  L’iniziativa nasce dal lavoro della prof.ssa Carmen Bizzarri, coordinatrice dell'evento e responsabile scientifica del progetto in cui si inserisce, “I nuovi sentieri del benessere tra turismo lento, sostenibilità e pellegrinaggio”.  Il pellegrinaggio oggi si è trasformato: non è più solo un’esperienza di fede, ma anche un percorso alla ricerca di benessere, spiritualità, cultura e contatto con la natura, con il sé più autentico e la comunità. Tuttavia, senza reti locali e nazionali solide, consapevolezza, formazione adeguata e strumenti operativi, il rischio è che la sostenibilità resti soltanto uno slogan. Da qui l’appello dei relatori a costruire modelli concreti e inclusivi, con il coinvolgimento diretto di studenti, operatori e comunità. Bizzarri ha aperto i lavori sottolineando come il concetto di benessere non possa essere oggi disgiunto da una visione integrata della persona e del paesaggio attraversato. «La sfida della sostenibilità nel turismo religioso richiede di considerare il benessere del corpo, dell’anima e dell’ambiente come dimensioni interconnesse. I cammini spirituali diventano così infrastrutture preziose per la rigenerazione umana e territoriale». Il suo intervento ha posto le basi per un dialogo interdisciplinare tra accademici, operatori e istituzioni, richiamando la necessità di nuove metriche capaci di misurare l’impatto del pellegrinaggio non solo in termini numerici, ma valoriali e relazionali. Il prof. Kiran Shinde (La Trobe University, Australia), tra i massimi esperti internazionali di turismo religioso, ha quindi offerto una prospettiva comparativa tra paesi e culture diverse, illustrando casi studio dall’India, all’Europa, fino al Medio Oriente. Shinde ha esaminato l’aumento dei flussi di pellegrinaggio e il loro impatto ambientale, proponendo un modello concettuale che integra elementi spirituali, culturali e fisici del luogo sacro. «Per gestire l’impatto ambientale del turismo religioso dobbiamo comprenderne a fondo le dimensioni spirituali e culturali e sviluppare modelli di sostenibilità che rispettino il valore sacro dei luoghi visitati» ha spiegato, evidenziando come la sacralità non sia solo una qualità astratta, ma un elemento che modella la fruizione del territorio. Ne sono un esempio i cammini urbani, che possono diventare strumenti di riqualificazione territoriale e coesione sociale. L’unicità del rapporto tra cammini e grandi città è stata il fulcro dell’intervento di Silvio Marino (Associazione Europea Vie Francigene), che ha raccontato l’esperienza dei cammini urbani attorno alla Capitale, come il Cammino di San Francesco, e delle iniziative che hanno portato i cittadini a riscoprire i margini della città: «È una nuova forma di turismo, centripeta e partecipata, che fa emergere l’orgoglio civico e connette la città con i suoi abitanti». Ma qual è oggi l’identikit del pellegrino contemporaneo? L'ha illustrato Samanta Tata di FS Treni Turistici Italiani attraverso i dati più recenti della Via Francigena e degli itinerari spirituali italiani. «Accanto alla fede, emergono la ricerca interiore e spirituale, il desiderio di cultura, il turismo tout court e persino l’enogastronomia. Le motivazioni dei pellegrini oggi sono sempre più ibride e diversificate, con una chiara preferenza verso esperienze autentiche e sostenibili» ha sottolineato Tata, richiamando anche la necessità di rafforzare le reti logistiche e i servizi lungo i cammini. Le criticità da affrontare Tra i rischi crescenti, tuttavia, c'è quello della mercificazione del sacro e della compromissione dell’equilibrio economico e ambientale delle comunità locali. Ne hanno parlato Tiberio Graziani (Vision & Global Trends) e il prof. Vito Roberto Santamato dell'Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro'. Secondo Graziani, nel contesto contemporaneo, il turismo religioso intreccia dinamiche complesse che rendono necessaria una riflessione su un modello di turismo etico fondato su consapevolezza, responsabilità e rispetto. «Oltre alla sostenibilità ambientale, occorre un equilibrio culturale, - avverte - che richiede rispetto e ascolto. L'importanza di un'educazione al 'sacro' è cruciale, anche per evitare fenomeni di sfruttamento predatorio sul territorio e favorire relazioni equilibrate tra visitatori e luoghi». Il prof. Santamato ha evidenziato quindi i risvolti della complicata integrazione tra turismo e accoglienza attraverso l’esempio di San Giovanni Rotondo, raccontando i rischi delle conseguenze negative sull'economia locale e sulla sostenibilità ambientale a causa degli elevati costi sociali (gestione rifiuti, servizi sanitari, sicurezza) legati all'afflusso di un pellegrinaggio di massa non regolato e non consapevole. La prof. Claudia Caneva (Università Ecclesia Mater) ha aggiunto alle criticità il problema della formazione non sempre all'altezza delle esigenze, oltre che quello della perdita di consapevolezza culturale nei luoghi sacri. «Servono percorsi formativi per gli operatori, come per esempio per le guide turistiche, che siano capaci di restituire senso e codici simbolici a chi accompagna e accoglie i pellegrini: una formazione ispirata, storica e umanistica». Claudiana Di Cesare, giornalista di Travel Quotidiano ed esperta in turismo e innovazione, ha sottolineato come il turismo religioso, se ben governato, possa diventare un vero laboratorio per costruire modelli di sviluppo sostenibile davvero integrati, ma ha evidenziato il punto di vista degli operatori del settore e delle varie realtà della filiera dell'accoglienza che «si sentono spesso isolati, senza strumenti concreti, senza il supporto di una promozione integrata ed emozionale e con reti di coordinamento ancora troppo deboli». Modelli e visioni a confronto Guardare al passato e all'esperienza degli altri paesi può offrire spunti preziosi per leggere il presente e valorizzare le nostre opportunità. Il prof. Luigi Russo dell’Università Europea di Roma ha offerto una lettura storica del pellegrinaggio e delle sue implicazioni culturali e sociali. Russo si è soffermato in particolare sul Medioevo, periodo in cui il turismo religioso si è affermato con grande vigore, permettendo la nascita di una rete di ospitalità religiosa diffusa e necessaria per sostenere i lunghi viaggi dei pellegrini. Il prof. Fernando Martínez de Carnero Calzada (Sapienza Università di Roma) ha arricchito la narrazione portando uno studio comparato sull’esperienza dei pellegrini tra Italia e Spagna, analizzando anche le narrazioni turistiche e i dati biometrici sulla percezione dell’autenticità, «spesso costruita più dai dispositivi di promozione che dalla reale esperienza del pellegrino. C’è bisogno di maggiore ascolto e di una governance che valorizzi l’esperienza spirituale, non solo i flussi», ha aggiunto. Il contributo di Roberta Alberotanza (ECHE Lab, Università Mediterranea di Reggio Calabria) ha messo in luce l’evoluzione degli itinerari religiosi come strumenti di integrazione europea, dialogo interculturale e coesione sociale: «I cammini a tema religioso non sono solo percorsi di fede, ma veri ponti culturali che uniscono territori, comunità e patrimoni». L’evento si è concluso con l’invito rivolto ai relatori dalla prof.ssa Bizzarri alla raccolta dei contributi in vista di una prossima pubblicazione e al prosieguo del dialogo attivo con studenti e operatori. Il progetto di terza missione finanziato dall’Università Europea di Roma, infatti, prevede che gli studenti lavorino, in collaborazione con gli operatori, alla creazione di prodotti turistici innovativi pensati per le nuove tipologie di viaggiatori delineate durante la tavola rotonda, alla ricerca di spiritualità, benessere e bellezza nella propria vita. [post_title] => Il turismo religioso cambia volto: a Roma nuove visioni tra spiritualità e sostenibilità [post_date] => 2025-07-04T12:26:52+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1751632012000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 493564 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_452071" align="alignleft" width="300"] Pierluigi Di Palma, presidente Enac[/caption] "Ieri abbiamo lavorato per far ripristinare il sistema in raccordo con Enav a garanzia della tutela dei passeggeri, ora parte l'indagine per capire le origini dell'avaria ed attuare le azioni atte a scongiurare il ripetersi del problema". Così all'Ansa il presidente dell'Enac, Pierluigi Di Palma, sul guasto al Centro di controllo d'area di Milano dell'Enav che ieri sera ha determinato il blocco di circa 320 aerei in decollo o in atterraggio negli scali del Nordovest dell'Italia. Naturalmente Enac aprirà un'indagine. In settimana, ha assicurato Di Palma, «consegneremo al governo un report completo su quanto accaduto. Bisognerà approfondire seguendo tutta la filiera che compone il sistema e che non è riferibile solo ad Enav, ci sono dei soggetti esterni», L'indagine servirà anche a verificare se il traffico aereo ha corso rischi nella gestione della 'contingency'. [post_title] => Di Palma (Enac): Consegneremo in settimana al governo un report sul caos voli [post_date] => 2025-06-30T11:53:47+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1751284427000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 493170 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Enrico Malato è il nuovo direttore generale dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi. Cinquant’anni, laureato in Economia all'Università di Catania, sua città natale, Malato, ha proseguito la sua formazione con un master alla Bocconi, una seconda laurea in Management Aeronautico ed una terza in Tourism and Airline Studies presso la Nottingham Trent University, in Inghilterra. Ha sempre lavorato nel settore del trasporto aereo ricoprendo numerosi incarichi. Dopo alcuni anni in Alitalia, a Roma, si è trasferito a Dublino in Ryanair, per poi rientrare in Italia nel management del medesimo vettore aereo irlandese. Negli ultimi anni, ha ricoperto un ruolo chiave a Fiumicino con la più grande società di servizi di handling aeroportuale al mondo, la Swissport, prima del suo neo ingresso in Airgest. È stato anche docente universitario in numerosi atenei e centri di formazione di trasporto aereo. [post_title] => Aeroporto Trapani: Enrico Malato è il nuovo direttore generale di Airgest [post_date] => 2025-06-23T12:07:37+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1750680457000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 493152 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => La riflessione (Istat) sui primi dati del turismo è unanime.  Il calo turistico registrato esclusivamente imputabile alla diminuzione dei turisti italiani: rispetto al primo trimestre 2024, gli arrivi dei residenti sono scesi del 2,2%, mentre le presenze sono calate dell’1,4%. Il dato appare ancora più marcato se si considera che solo nel mese di gennaio i flussi interni mostrano un segno positivo (+0,4% gli arrivi, +0,1% le presenze), mentre sia a febbraio che a marzo si osservano contrazioni significative, con picchi negativi del -3,8% negli arrivi e del -1,5% nelle presenze a marzo. Riflessione Questo fenomeno apre una riflessione di tipo economico. Il problema è un altro: quando inizieranno a farla questa riflessione politico-economica? Non mi sembra che il nostro governo sia molto interessato alla diminuzione della forza d'acquisto dei nostri connazionali. Le politiche messe in atto (niente stipendio minimo, nessuna politica di incentivazione salariale) non vanno certo in questa direzione. Le famiglie soffrono e le istituzioni sembrano vivere nel mondo degli elfi. Ma prima o poi dovranno fare qualcosa. Le cose non possono continuare ad andare così. [post_title] => Il calo turistico ha una forma: il calo degli italiani. La crisi morde [post_date] => 2025-06-23T10:23:26+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1750674206000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 492887 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => La Corte Suprema spagnola ha dichiarato invalida la clausola che obbligava il personale di cabina della Ryanair ad aderire al CCOO (Working Council of Workers) per poter beneficiare degli aumenti salariali previsti dall'accordo extra-statutario. Di conseguenza, tutti i lavoratori della compagnia aerea low cost irlandese potranno aderire a questo accordo senza essere obbligati ad aderire al sindacato sopra menzionato. La compagnia aveva informato il suo personale di cabina in Spagna che, a partire dal 1° giugno, avrebbe attuato riduzioni salariali e modifiche agli orari di lavoro se non fossero affiliati al CCOO. Inoltre, avrebbero dovuto restituire una somma compresa tra 1.000 e 4.000 euro per gli aumenti salariali percepiti da ottobre 2024. Il sindacato sottolinea che "la sentenza riconosce che questi tipi di accordi di esclusione violano la libertà di associazione e il diritto alla parità di trattamento sul posto di lavoro. L'iscrizione al sindacato non può essere utilizzata come merce di scambio per accedere a condizioni di lavoro di base". [post_title] => Spagna: Ryanair deve pagare gli aumenti anche a chi non sottoscrive il CCOO [post_date] => 2025-06-18T12:43:40+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1750250620000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 492783 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Il personale di cabina spagnolo di EasyJet sarà in sciopero il 25, 26 e 27 giugno. Lo sciopero, annunciato da USO, interesserà le operazioni di 21 aerei della compagnia low cost britannica presso le sue basi di Barcellona, ​​Alicante, Malaga e Palma di Maiorca. In totale, 657 membri dell'equipaggio di cabina sono chiamati a partecipare allo sciopero. Con questa mobilitazione, il sindacato sta facendo pressione sull'azienda affinché garantisca condizioni di lavoro e salariali pari a quelle dei lavoratori di altre basi europee. Sostiene che vi siano differenze tra il 30% e il 200%. Condizioni eque l personale chiede "condizioni dignitose, giuste ed eque, in linea con gli standard che EasyJet mantiene in altri Paesi, dato l'aumento esorbitante del costo della vita nel paese iberico, che ha raggiunto l'Europa". "Non è questo il caso degli stipendi degli assistenti di volo di EasyJet in Spagna, che si attestano intorno al salario minimo", affermano nel sindacato USO della compagnia aerea arancione. "Queste richieste si inseriscono in un disaccordo totale su una questione fondamentale come quella retributiva, nell'ambito delle trattative per il terzo contratto collettivo nazionale di lavoro", sostiene il sindacato, accusando l'azienda di aver presentato "offerte economiche insufficienti e molto lontane dalla realtà socioeconomica del Paese". [post_title] => EasyJet: sciopero 25-27 giugno a Barcellona, Alicante, Malaga e Palma [post_date] => 2025-06-17T11:42:39+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1750160559000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 492657 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => A Venezia davanti a due edifici di recente costruzione, uno dei quali nel centro storico della famosa località turistica, dove secondo gli attivisti l’ultima residente, un’anziana signora, è stata sfrattata lo scorso anno, alcune decine di manifestanti hanno srotolato uno striscione per chiedere la sospensione della costruzione di nuovi posti letto nella città lagunare.  "Hanno iniziato i lavori mentre lei era ancora dentro”, ha detto Giacomo Salerno del gruppo di attivisti per il diritto alla casa OCIO che ha organizzato la protesta. Gli organizzatori hanno sottolineato che dal 2017 sono stati aggiunti quasi 17.000 posti letto turistici alla città di Venezia, nonostante il “blocco alberghiero” nel centro storico adottato quell’anno dal Comune. Numeri impressionanti Secondo Ocio, nel centro storico e nelle isole lagunari di Venezia ci sono 58.310 posti letto turistici, tra hotel e affitti a breve termine, e 84.628 in totale se si considera la terraferma veneta. Questa protesta si aggiunge a quella di Barcellona e a quella delle Baleari. [post_title] => Anche a Venezia arriva la protesta contro il turismo di massa [post_date] => 2025-06-16T10:17:57+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1750069077000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "alitalia pensa al blocco degli scatti salariali" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":44,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":280,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"494017","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"“Festa per i cento anni di Andrea Camilleri” ad Agrigento capitale della cultura 2025 il 17 e 18 luglio.\r\n\r\n \r\n\r\nUna due giorni tra letteratura, musica e spettacolo per ricordare e celebrare il maestro di Vigata, raccogliendo scrittori, giornalisti, artisti, linguisti, attori e registi.\r\n\r\nL’iniziativa, promossa dall’associazione Strada degli scrittori e dalla fondazione Agrigento capitale della cultura 2025, d’intesa con il Fondo Andrea Camilleri e il comitato nazionale per il Centenario istituito dal Ministero della cultura, è inserita nel progetto delle “Piazze della capitale”, parte integrante del dossier di candidatura della città e avrà come obiettivo la valorizzazione della figura di Camilleri a partire dalla lingua creata per tanti romanzi, quella di Vigata.\r\n\r\nSi comincia con la musica il 17 luglio, alle 21. Il teatro allestito in via Panoramica dei templi ospiterà un concerto ad accesso gratuito della cantautrice palermitana Olivia Sellerio. Con un’orchestra sarà proposto l’album “Zara Zabara – 12 canzoni per Montalbano”, che raccoglie appunto le tracce realizzate per la celebre serie tv.\r\n\r\nIl 18 luglio, proprio la “Lingua di Vigata” sarà al centro di un convegno fissato per le ore 10.30 nella sala “Sebastiano Tusa” di Villa Genuardi ad Agrigento. \r\n\r\nLa sera di venerdì 18, a partire dalle ore 21, il teatro della Panoramica dei Templi ospiterà “Festa per i 100 anni di Andrea Camilleri – La vera Vigata”.\r\n\r\nUna serata per viaggiare nel mondo creato da Camilleri tra libri e televisione, cinema e teatro ma anche per parlare della sua Porto Empedocle, città da cui tutto è partito e da cui lo scrittore ha tratto ispirazione per la creazione di una sua geografia immaginaria, saldamente legata alla realtà. Durante la “Festa” al regista Roberto Andò sarà assegnato il “Premio Camilleri”, prima edizione del riconoscimento ideato nel Centenario dall’Istituto di storia dello spettacolo siciliano. Un premio legato a tanti libri, a tanti film, anche alla regia di “Conversazione su Tiresia”, l’ultima recita di Camilleri, un anno prima della scomparsa, al Teatro Greco di Siracusa.\r\n\r\n«Abbiamo pensato a questa due giorni, nell’anno in cui Andrea Camilleri avrebbe compiuto 100 anni, per ricordare ad Agrigento Capitale non solo l’autore di Montalbano, ma lo scrittore di tanti romanzi storici - commenta Felice Cavallaro, direttore della Strada degli Scrittori - in piena continuità con l’attività che la Strada degli Scrittori da anni conduce per valorizzare il territorio».\r\n\r\n«La fondazione – commenta il direttore generale Giuseppe Parello – ha sostenuto il progetto delle ‘Piazze della Capitale’ perché rappresenta un’opportunità di valorizzazione del patrimonio immateriale costituto dagli scrittori che in questa provincia hanno vissuto e operato, raccontando spesso i propri paesi: penso a Luigi Pirandello, a Leonardo Sciascia, ad Antonio Russello e, ovviamente, ad Andrea Camilleri. Una ricchezza che rimarrà in futuro in questo territorio, al di là di capitale della cultura».\r\n\r\nSempre nel contesto delle iniziative per il centenario, a breve, la Strada degli Scrittori annuncerà l'installazione di “corner multimediali” in alcuni dei comuni della provincia con informazioni continue per i viaggiatori anche attraverso le parole di Camilleri, frutto di una intervista concessa dall’autore del commissario Montalbano parlando di Vigata e dintorni.\r\n\r\n ","post_title":"Agrigento festeggia il 17 e 18 luglio, tra spettacoli, musica e letteratura, i 100 anni di Camilleri","post_date":"2025-07-07T12:45:44+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1751892344000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"493984","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Inizio settimana complicato per chi viaggia in treno: dalle 21 di oggi, 7 luglio, e fino alle 18.00 di domani 8 luglio, è infatti previsto uno sciopero che coinvolgerà il personale di Trenitalia, Trenord e di altre aziende del trasporto ferroviario, con il rischio di cancellazioni di treni, variazioni di orari e ritardi.\r\nTra lunedì sera e martedì, quindi, a rischio la regolare circolazione dei treni a lunga percorrenza, regionali e di alcuni collegamenti aeroportuali. Lo stop, come si legge da Adnkronos, arriva dopo un weekend caratterizzato da ritardi sulla linea Alta Velocità tra Milano e Bologna, in conseguenza dell'episodio che ha coinvolto un convoglio di Italo a Melegnano: il treno è stato colpito da un fulmine.\r\nDurante lo sciopero, saranno comunque garantiti alcuni treni; per il trasporto Regionale, sono garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali dalle ore 6.00 alle ore 9-00. Gli elenchi dei servizi garantiti sono consultabili sull’orario ufficiale Trenitalia e sulla pagina web, come sul sito di Trenord e, per Trenitalia Tper, sul sito www.trenitaliatper.it.\r\nLo sciopero potrebbe avere conseguenze sul servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione.","post_title":"Scatta oggi alle 21 il nuovo sciopero dei treni, che terminerà domani alle 18.00","post_date":"2025-07-07T09:54:04+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1751882044000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"493935","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"La tavola rotonda “Turismo religioso e sostenibilità ambientale”, svoltasi presso l’Università Europea di Roma, ha riunito relatori internazionali per fare il punto sul turismo religioso e interrogarsi sui nuovi modelli di accoglienza e governance necessari, in occasione del Giubileo 2025 e oltre.  L’iniziativa nasce dal lavoro della prof.ssa Carmen Bizzarri, coordinatrice dell'evento e responsabile scientifica del progetto in cui si inserisce, “I nuovi sentieri del benessere tra turismo lento, sostenibilità e pellegrinaggio”. \r\n\r\n\r\nIl pellegrinaggio oggi si è trasformato: non è più solo un’esperienza di fede, ma anche un percorso alla ricerca di benessere, spiritualità, cultura e contatto con la natura, con il sé più autentico e la comunità. Tuttavia, senza reti locali e nazionali solide, consapevolezza, formazione adeguata e strumenti operativi, il rischio è che la sostenibilità resti soltanto uno slogan. Da qui l’appello dei relatori a costruire modelli concreti e inclusivi, con il coinvolgimento diretto di studenti, operatori e comunità.\r\nBizzarri ha aperto i lavori sottolineando come il concetto di benessere non possa essere oggi disgiunto da una visione integrata della persona e del paesaggio attraversato. «La sfida della sostenibilità nel turismo religioso richiede di considerare il benessere del corpo, dell’anima e dell’ambiente come dimensioni interconnesse. I cammini spirituali diventano così infrastrutture preziose per la rigenerazione umana e territoriale». Il suo intervento ha posto le basi per un dialogo interdisciplinare tra accademici, operatori e istituzioni, richiamando la necessità di nuove metriche capaci di misurare l’impatto del pellegrinaggio non solo in termini numerici, ma valoriali e relazionali.\r\nIl prof. Kiran Shinde (La Trobe University, Australia), tra i massimi esperti internazionali di turismo religioso, ha quindi offerto una prospettiva comparativa tra paesi e culture diverse, illustrando casi studio dall’India, all’Europa, fino al Medio Oriente. Shinde ha esaminato l’aumento dei flussi di pellegrinaggio e il loro impatto ambientale, proponendo un modello concettuale che integra elementi spirituali, culturali e fisici del luogo sacro. «Per gestire l’impatto ambientale del turismo religioso dobbiamo comprenderne a fondo le dimensioni spirituali e culturali e sviluppare modelli di sostenibilità che rispettino il valore sacro dei luoghi visitati» ha spiegato, evidenziando come la sacralità non sia solo una qualità astratta, ma un elemento che modella la fruizione del territorio.\r\nNe sono un esempio i cammini urbani, che possono diventare strumenti di riqualificazione territoriale e coesione sociale. L’unicità del rapporto tra cammini e grandi città è stata il fulcro dell’intervento di Silvio Marino (Associazione Europea Vie Francigene), che ha raccontato l’esperienza dei cammini urbani attorno alla Capitale, come il Cammino di San Francesco, e delle iniziative che hanno portato i cittadini a riscoprire i margini della città: «È una nuova forma di turismo, centripeta e partecipata, che fa emergere l’orgoglio civico e connette la città con i suoi abitanti».\r\nMa qual è oggi l’identikit del pellegrino contemporaneo? L'ha illustrato Samanta Tata di FS Treni Turistici Italiani attraverso i dati più recenti della Via Francigena e degli itinerari spirituali italiani. «Accanto alla fede, emergono la ricerca interiore e spirituale, il desiderio di cultura, il turismo tout court e persino l’enogastronomia. Le motivazioni dei pellegrini oggi sono sempre più ibride e diversificate, con una chiara preferenza verso esperienze autentiche e sostenibili» ha sottolineato Tata, richiamando anche la necessità di rafforzare le reti logistiche e i servizi lungo i cammini.\r\n\r\nLe criticità da affrontare\r\nTra i rischi crescenti, tuttavia, c'è quello della mercificazione del sacro e della compromissione dell’equilibrio economico e ambientale delle comunità locali. Ne hanno parlato Tiberio Graziani (Vision & Global Trends) e il prof. Vito Roberto Santamato dell'Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro'. Secondo Graziani, nel contesto contemporaneo, il turismo religioso intreccia dinamiche complesse che rendono necessaria una riflessione su un modello di turismo etico fondato su consapevolezza, responsabilità e rispetto. «Oltre alla sostenibilità ambientale, occorre un equilibrio culturale, - avverte - che richiede rispetto e ascolto. L'importanza di un'educazione al 'sacro' è cruciale, anche per evitare fenomeni di sfruttamento predatorio sul territorio e favorire relazioni equilibrate tra visitatori e luoghi». Il prof. Santamato ha evidenziato quindi i risvolti della complicata integrazione tra turismo e accoglienza attraverso l’esempio di San Giovanni Rotondo, raccontando i rischi delle conseguenze negative sull'economia locale e sulla sostenibilità ambientale a causa degli elevati costi sociali (gestione rifiuti, servizi sanitari, sicurezza) legati all'afflusso di un pellegrinaggio di massa non regolato e non consapevole.\r\nLa prof. Claudia Caneva (Università Ecclesia Mater) ha aggiunto alle criticità il problema della formazione non sempre all'altezza delle esigenze, oltre che quello della perdita di consapevolezza culturale nei luoghi sacri. «Servono percorsi formativi per gli operatori, come per esempio per le guide turistiche, che siano capaci di restituire senso e codici simbolici a chi accompagna e accoglie i pellegrini: una formazione ispirata, storica e umanistica».\r\nClaudiana Di Cesare, giornalista di Travel Quotidiano ed esperta in turismo e innovazione, ha sottolineato come il turismo religioso, se ben governato, possa diventare un vero laboratorio per costruire modelli di sviluppo sostenibile davvero integrati, ma ha evidenziato il punto di vista degli operatori del settore e delle varie realtà della filiera dell'accoglienza che «si sentono spesso isolati, senza strumenti concreti, senza il supporto di una promozione integrata ed emozionale e con reti di coordinamento ancora troppo deboli».\r\n\r\nModelli e visioni a confronto\r\nGuardare al passato e all'esperienza degli altri paesi può offrire spunti preziosi per leggere il presente e valorizzare le nostre opportunità. Il prof. Luigi Russo dell’Università Europea di Roma ha offerto una lettura storica del pellegrinaggio e delle sue implicazioni culturali e sociali. Russo si è soffermato in particolare sul Medioevo, periodo in cui il turismo religioso si è affermato con grande vigore, permettendo la nascita di una rete di ospitalità religiosa diffusa e necessaria per sostenere i lunghi viaggi dei pellegrini.\r\n\r\nIl prof. Fernando Martínez de Carnero Calzada (Sapienza Università di Roma) ha arricchito la narrazione portando uno studio comparato sull’esperienza dei pellegrini tra Italia e Spagna, analizzando anche le narrazioni turistiche e i dati biometrici sulla percezione dell’autenticità, «spesso costruita più dai dispositivi di promozione che dalla reale esperienza del pellegrino. C’è bisogno di maggiore ascolto e di una governance che valorizzi l’esperienza spirituale, non solo i flussi», ha aggiunto.\r\n\r\nIl contributo di Roberta Alberotanza (ECHE Lab, Università Mediterranea di Reggio Calabria) ha messo in luce l’evoluzione degli itinerari religiosi come strumenti di integrazione europea, dialogo interculturale e coesione sociale: «I cammini a tema religioso non sono solo percorsi di fede, ma veri ponti culturali che uniscono territori, comunità e patrimoni».\r\nL’evento si è concluso con l’invito rivolto ai relatori dalla prof.ssa Bizzarri alla raccolta dei contributi in vista di una prossima pubblicazione e al prosieguo del dialogo attivo con studenti e operatori. Il progetto di terza missione finanziato dall’Università Europea di Roma, infatti, prevede che gli studenti lavorino, in collaborazione con gli operatori, alla creazione di prodotti turistici innovativi pensati per le nuove tipologie di viaggiatori delineate durante la tavola rotonda, alla ricerca di spiritualità, benessere e bellezza nella propria vita.\r\n\r\n","post_title":"Il turismo religioso cambia volto: a Roma nuove visioni tra spiritualità e sostenibilità","post_date":"2025-07-04T12:26:52+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1751632012000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"493564","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n[caption id=\"attachment_452071\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Pierluigi Di Palma, presidente Enac[/caption]\r\n\r\n\"Ieri abbiamo lavorato per far ripristinare il sistema in raccordo con Enav a garanzia della tutela dei passeggeri, ora parte l'indagine per capire le origini dell'avaria ed attuare le azioni atte a scongiurare il ripetersi del problema\". Così all'Ansa il presidente dell'Enac, Pierluigi Di Palma, sul guasto al Centro di controllo d'area di Milano dell'Enav che ieri sera ha determinato il blocco di circa 320 aerei in decollo o in atterraggio negli scali del Nordovest dell'Italia.\r\n\r\nNaturalmente Enac aprirà un'indagine. In settimana, ha assicurato Di Palma, «consegneremo al governo un report completo su quanto accaduto. Bisognerà approfondire seguendo tutta la filiera che compone il sistema e che non è riferibile solo ad Enav, ci sono dei soggetti esterni», L'indagine servirà anche a verificare se il traffico aereo ha corso rischi nella gestione della 'contingency'.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n","post_title":"Di Palma (Enac): Consegneremo in settimana al governo un report sul caos voli","post_date":"2025-06-30T11:53:47+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1751284427000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"493170","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Enrico Malato è il nuovo direttore generale dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi.\r\n\r\nCinquant’anni, laureato in Economia all'Università di Catania, sua città natale, Malato, ha proseguito la sua formazione con un master alla Bocconi, una seconda laurea in Management Aeronautico ed una terza in Tourism and Airline Studies presso la Nottingham Trent University, in Inghilterra.\r\n\r\nHa sempre lavorato nel settore del trasporto aereo ricoprendo numerosi incarichi. Dopo alcuni anni in Alitalia, a Roma, si è trasferito a Dublino in Ryanair, per poi rientrare in Italia nel management del medesimo vettore aereo irlandese. Negli ultimi anni, ha ricoperto un ruolo chiave a Fiumicino con la più grande società di servizi di handling aeroportuale al mondo, la Swissport, prima del suo neo ingresso in Airgest. È stato anche docente universitario in numerosi atenei e centri di formazione di trasporto aereo.","post_title":"Aeroporto Trapani: Enrico Malato è il nuovo direttore generale di Airgest","post_date":"2025-06-23T12:07:37+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1750680457000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"493152","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"La riflessione (Istat) sui primi dati del turismo è unanime.  Il calo turistico registrato esclusivamente imputabile alla diminuzione dei turisti italiani: rispetto al primo trimestre 2024, gli arrivi dei residenti sono scesi del 2,2%, mentre le presenze sono calate dell’1,4%.\r\n\r\nIl dato appare ancora più marcato se si considera che solo nel mese di gennaio i flussi interni mostrano un segno positivo (+0,4% gli arrivi, +0,1% le presenze), mentre sia a febbraio che a marzo si osservano contrazioni significative, con picchi negativi del -3,8% negli arrivi e del -1,5% nelle presenze a marzo.\r\nRiflessione\r\nQuesto fenomeno apre una riflessione di tipo economico.\r\n\r\nIl problema è un altro: quando inizieranno a farla questa riflessione politico-economica? Non mi sembra che il nostro governo sia molto interessato alla diminuzione della forza d'acquisto dei nostri connazionali. Le politiche messe in atto (niente stipendio minimo, nessuna politica di incentivazione salariale) non vanno certo in questa direzione. Le famiglie soffrono e le istituzioni sembrano vivere nel mondo degli elfi. Ma prima o poi dovranno fare qualcosa.\r\n\r\nLe cose non possono continuare ad andare così.","post_title":"Il calo turistico ha una forma: il calo degli italiani. La crisi morde","post_date":"2025-06-23T10:23:26+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1750674206000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"492887","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"La Corte Suprema spagnola ha dichiarato invalida la clausola che obbligava il personale di cabina della Ryanair ad aderire al CCOO (Working Council of Workers) per poter beneficiare degli aumenti salariali previsti dall'accordo extra-statutario.\r\n\r\nDi conseguenza, tutti i lavoratori della compagnia aerea low cost irlandese potranno aderire a questo accordo senza essere obbligati ad aderire al sindacato sopra menzionato.\r\n\r\nLa compagnia aveva informato il suo personale di cabina in Spagna che, a partire dal 1° giugno, avrebbe attuato riduzioni salariali e modifiche agli orari di lavoro se non fossero affiliati al CCOO. Inoltre, avrebbero dovuto restituire una somma compresa tra 1.000 e 4.000 euro per gli aumenti salariali percepiti da ottobre 2024.\r\n\r\nIl sindacato sottolinea che \"la sentenza riconosce che questi tipi di accordi di esclusione violano la libertà di associazione e il diritto alla parità di trattamento sul posto di lavoro. L'iscrizione al sindacato non può essere utilizzata come merce di scambio per accedere a condizioni di lavoro di base\".","post_title":"Spagna: Ryanair deve pagare gli aumenti anche a chi non sottoscrive il CCOO","post_date":"2025-06-18T12:43:40+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1750250620000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"492783","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Il personale di cabina spagnolo di EasyJet sarà in sciopero il 25, 26 e 27 giugno. Lo sciopero, annunciato da USO, interesserà le operazioni di 21 aerei della compagnia low cost britannica presso le sue basi di Barcellona, ​​Alicante, Malaga e Palma di Maiorca.\r\n\r\nIn totale, 657 membri dell'equipaggio di cabina sono chiamati a partecipare allo sciopero. Con questa mobilitazione, il sindacato sta facendo pressione sull'azienda affinché garantisca condizioni di lavoro e salariali pari a quelle dei lavoratori di altre basi europee. Sostiene che vi siano differenze tra il 30% e il 200%.\r\nCondizioni eque\r\nl personale chiede \"condizioni dignitose, giuste ed eque, in linea con gli standard che EasyJet mantiene in altri Paesi, dato l'aumento esorbitante del costo della vita nel paese iberico, che ha raggiunto l'Europa\". \"Non è questo il caso degli stipendi degli assistenti di volo di EasyJet in Spagna, che si attestano intorno al salario minimo\", affermano nel sindacato USO della compagnia aerea arancione.\r\n\r\n\"Queste richieste si inseriscono in un disaccordo totale su una questione fondamentale come quella retributiva, nell'ambito delle trattative per il terzo contratto collettivo nazionale di lavoro\", sostiene il sindacato, accusando l'azienda di aver presentato \"offerte economiche insufficienti e molto lontane dalla realtà socioeconomica del Paese\".","post_title":"EasyJet: sciopero 25-27 giugno a Barcellona, Alicante, Malaga e Palma","post_date":"2025-06-17T11:42:39+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1750160559000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"492657","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"A Venezia davanti a due edifici di recente costruzione, uno dei quali nel centro storico della famosa località turistica, dove secondo gli attivisti l’ultima residente, un’anziana signora, è stata sfrattata lo scorso anno, alcune decine di manifestanti hanno srotolato uno striscione per chiedere la sospensione della costruzione di nuovi posti letto nella città lagunare. \r\n\r\n\"Hanno iniziato i lavori mentre lei era ancora dentro”, ha detto Giacomo Salerno del gruppo di attivisti per il diritto alla casa OCIO che ha organizzato la protesta. Gli organizzatori hanno sottolineato che dal 2017 sono stati aggiunti quasi 17.000 posti letto turistici alla città di Venezia, nonostante il “blocco alberghiero” nel centro storico adottato quell’anno dal Comune.\r\nNumeri impressionanti\r\nSecondo Ocio, nel centro storico e nelle isole lagunari di Venezia ci sono 58.310 posti letto turistici, tra hotel e affitti a breve termine, e 84.628 in totale se si considera la terraferma veneta.\r\n\r\nQuesta protesta si aggiunge a quella di Barcellona e a quella delle Baleari.","post_title":"Anche a Venezia arriva la protesta contro il turismo di massa","post_date":"2025-06-16T10:17:57+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1750069077000]}]}}

Clicca per lasciare un commento e visualizzare gli altri commenti