27 ottobre 2014 09:38
Sono 994 i dipendenti Alitalia che non hanno aderito alla mobilità su base volontaria e che riceveranno le lettere di licenziamento a partire dal 31 ottobre. L’accordo è stato firmato dall’azienda e dai sindacati di categoria Fit-Cisl Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo ma non è stato firmato dalla Filt-Cgil, la quale già non aveva aderito all’accordo quadro del 12 luglio al Ministero. Già in circa 700 lavoratori hanno lasciato l’azienda, fra coloro che sono andati in mobilità volontaria e quelli che avevano raggiunto i requisiti pensionabili. Il taglio degli organici era fra le condizioni poste dalla Etihad per entrare nel capitale Alitalia. Nel dettaglio lasciano la compagnia 879 dipendenti del personale di terra, 61 piloti e 54 assistenti di volo.
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«Il Vietnam è un mercato che offre enormi opportunità per incrementare il turismo e il commercio in quanto è un hub chiave del Sud-est asiatico ed Emirates sostiene gli sforzi in corso del governo degli Emirati Arabi Uniti per consolidare i legami economici esistenti con il Paese - ha sottolineato Adnan Kazim, deputy president e cco di Emirates -. La nostra decennale collaborazione con Vietnam Airlines ci ha permesso di migliorare la connettività tra il Vietnam e Dubai, e siamo lieti di avere l'opportunità di esplorare l'opportunità di sviluppare ulteriormente questa partnership, stabilendo anche una nuova cooperazione strategica con VietJet.
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Emirates opera attualmente servizi giornalieri sia per Ho Chi Minh City che per Hanoi, utilizzando i suoi Boeing 777 e offrendo ai viaggiatori un accesso senza interruzioni tra il Vietnam e le destinazioni più popolari in Europa, Medio Oriente e Americhe. La compagnia aerea aggiungerà un secondo volo giornaliero per Ho Chi Minh City a partire dal 15 gennaio 2025, per soddisfare la crescente domanda di viaggi in vista della festa del Capodanno lunare.
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La Travel Week, lanciata nel 2019, si è affermata come un evento chiave per mettere in contatto buyer ed espositori di Regno Unito ed Europa con un focus specifico sugli Stati Uniti. Con l'edizione del 2023, l'evento ha raggiunto numeri straordinari con 794 partecipanti, tuttavia, la Travel Week 2024 promette di superare tali risultati, con una crescita significativa del 26% nel numero di espositori presenti rispetto allo scorso anno.
L’edizione 2024 vede la partecipazione di 183 buyer britannici ed europei con oltre 179 espositori statunitensi, che si incontreranno per un totale di 5.443 incontri programmati, segnando una cifra da record.
“I mercati di Regno Unito ed Europa sono determinanti per l’andamento del turismo negli Stati Uniti. Nel 2025, si prevede che quasi 17 milioni di viaggiatori - un record per questa regione - visiteranno gli Stati Uniti”, ha dichiarato Fred Dixon, presidente e ceo di Brand Usa. “Secondo una recente ricerca condotta da Brand Usa, gli Stati Uniti si confermano come la principale destinazione a lungo raggio nella lista dei desideri dei viaggiatori europei per i prossimi 12 mesi. In questo contesto, la Travel Week rappresenta un'occasione unica per le destinazioni e le attrazioni statunitensi di raccontare la propria storia direttamente ai tour operator e agli agenti di viaggio. Questi professionisti svolgeranno un ruolo cruciale nella promozione di viaggi verso gli Stati Uniti, contribuendo a organizzare questi viaggi”.
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Oltre alla Travel Week, il Media Forum di Brand Usa ha accolto 90 media provenienti da Regno Unito ed Europa, favorendo oltre 1.300 incontri one-to-one per discutere le novità negli Stati Uniti e la pianificazione per il 2025.
La prossima edizione della kermesse è prevista sempre a Londra nel 2025, mentre nel 2026 si svolgerà in una località dell’Europa continentale.
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Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, l'ultima proposta della casa costruttrice prevede un aumento salariale del 35% in quattro anni, quindi in crescita rispetto all'offerta iniziale del +25% che era stata respinta a larga maggioranza da un sindacato locale rappresentante i dipendenti nel Pacifico nord-occidentale, che costruiscono la maggior parte degli aeromobili Boeing.
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[post_content] => La cassa integrazione straordinaria per gli ex dipendenti di Alitalia è prorogata fino al 31 dicembre 2024, evitando così il licenziamento di oltre 2200 lavoratori.
La notizia emerge da una riunione presso il ministero del lavoro e delle politiche sociali, richiesta dai sindacati per trovare una soluzione temporanea alla difficile situazione occupazionale.
«Abbiamo accolto con favore l’approvazione da parte del ministero dell’estensione per altri due mesi, fino al 31 dicembre 2024, della cassa integrazione straordinaria».
Soluzione temporanea
A dichiararlo in una nota la Uiltrasporti al termine della riunione che si è tenuta questa mattina al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per scongiurare il licenziamento di oltre 2200 lavoratori di Alitalia in amministrazione straordinaria.
“Questa però – continua la Uiltrasporti – è soltanto una soluzione temporanea, invece è necessario, come sosteniamo da tempo, risolvere il problema in maniera strutturale, estendendo l’ammortizzatore sociale fino a tutto il 2025 così come inizialmente previsto dai piani di sviluppo di Ita Airways e delle altre realtà nate da Alitalia”.
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[post_content] => Puntualissimo, Michael O'Leary non perde l'occasione per ribadire la sua vision sull'operazione Ita Airways-Lufthansa: «Un accordo molto positivo» dichiara il ceo del gruppo, oggi a Milano per illustrare la winter 2024-25.
«L'acquisizione - afferma il ceo del gruppo - nel lungo termine significherà tre cose: uno, il contribuente italiano non dovrà più salvare Alitalia ogni due o tre anni. Due, le tariffe di Ita saranno più alte; tre, ci saranno maggiori opportunità per Ryanair di far crescere le rotte domestiche italiane e quelle internazionali dall'Italia verso altre destinazioni in Europa».
Nello specifico O'Leary evidenzia «maggiori opportunità a livello regionale: pensiamo che quando Lufthansa avrà il pieno controllo di Ita orienterà parte dell'attività non più verso Roma e Milano, ma verso Monaco e Francoforte. È quello che già era accaduto con le acquisizioni di Brussels Airlines, Austrian e Swiss. E faranno esattamente la stessa cosa con Ita.
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La stoccata a Wizz Air
Stuzzicato nel commentare le novità in casa dei competitor, O'Leary non si fa mancare la sferzata su Wizz Air, sottolineando come la crescita della low cost ungherese «negli ultimi due o tre anni sia rivolta al Medio Oriente. Sono in Arabia Saudita, Kuwait, Qatar. Si parla di rotte verso l'India e, più recentemente, di rotte verso la Cina (...) Cinque anni fa erano in concorrenza con Ryanair a Vienna e in Italia».
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[post_content] => Gulf Air studia un potenziale, futuro ingresso nel mercato statunitense e precisamente su New York che potrebbe essere collegata al Bahrain già a metà del 2025.
La notizia è stata anticipata dal ceo del Gulf Air Group, Jeffrey Goh - ripreso da Aviation Week - che ha spiegato come «stiamo vedendo la luce attraverso il tunnel» riferendosi ai progressi compiuti dall'Autorità per l'aviazione civile del Bahrein con la Faa statunitense a seguito di una revisione della sicurezza del controllo dell'aviazione civile del Bahrein. «Se tutto andrà bene, potremmo prevedere un lancio a metà del 2025, in base alla disponibilità degli aeromobili».
La mossa rientra nella più ampia strategia della compagnia aerea di ampliare il network, migliorando al contempo le sinergie operative all'interno del gruppo, che comprende il Bahrain International Airport.
Goh aggiunge che, sebbene non siano ancora state annunciate pubblicamente le destinazioni specifiche degli Stati Uniti, Gulf Air sta valutando diversi mercati chiave, tra i quali si ritiene che New York sia tra le mete più ambite. Il vettore ha già operato voli per il Jfk di New York dal luglio 1994 al febbraio 1997, ma da allora gli Stati Uniti sono rimasti assenti dal network della compagnia.
Gulf Air porta avanti una rimodulazione delle proprie operazioni, con una maggiore attenzione sui potenziali flussi di traffico leisure in entrata: «Il nostro network viene adattato alla strategia turistica nazionale del Bahrain. Ciò include l'aumento della connettività verso i mercati strategici in Cina, Europa e potenzialmente Africa».
I piani di rinnovo della flotta includono la consegna di 10 aeromobili della famiglia Airbus A320 e di due Boeing 787-9 entro il 2027, anche se all'orizzonte rimangono i problemi sulle consegne dei nuovi velivoli che coinvolgono tutti i vettori.
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[post_content] => Due hotel in uno. Si potrebbe definire in questo modo il nuovo Riu Palace Bavaro che ha appena riaperto i propri battenti a Punta Cana, in Repubblica Dominicana, dopo una completa ristrutturazione che ha incluso anche l'annessione degli spazi attigui dell'ex Riu Naiboa, andato demolito. La struttura mette così oggi a disposizione ben 994 camere e 32 tra bar e ristoranti.
L'offerta comprende tra l'altro 255 stanze pensate appositamente per le famiglie e i gruppi di amici situate in un'area dedicata con mini Splash, una nave dei pirati, un parco giochi, un cinema, un’area polisportiva e aree ristorazione, tra cui una pasticceria, una taqueria, e un Pepe’s Food dedicato alla cucina alla griglia. Il Kids Club presente in questa zona presenta un’offerta di intrattenimento diversificata per tre distinte fasce d’età, una sala ricreativa e un’area Riu Art. Tutti gli ospiti dell’hotel hanno poi accesso al parco acquatico Splash Water World che affianca le nove piscine della struttura. Gli ospiti maggiorenni, inoltre, possono pure godersi i Riu Party: le quattro feste a tema che si tengono ogni settimana nel complesso.
Le 32 aree ristorazione che oggi vanta il Riu Palace Bavaro includono quella che è una vera e propria novità per tutti i quasi 100 hotel Riu sparsi per il mondo: un food court nel quale è possibile scegliere tra piatti, dolci e salati, di ogni genere. Gli ospiti dell’hotel hanno così a propria disposizione un’offerta estremamente variegata di cibi e bevande: una pizzeria, un’area dedicata ai Wok-Poke, un’area Fried-Chicken, una taqueria, un altro Pepe’s Food, una gelateria, un’area dolci pronta a proporre crepe, waffle e donut e un bar.
Sono infine in tutto 108 le stanze dedicate ai clienti che richiedono il servizio Elite Club: si trovano in posizioni privilegiate, per permettere a chi vi soggiorna di ammirare i più bei panorami, e ben 60 di esse sono anche dotate di piscina privata. La zona include inoltre una piscina riservata e dotata di bar, un’area con check-in prioritario e un lounge bar.
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[post_content] => “We bring the world to the people in it” dice la mission aziendale di Aviareps che nel 2024 celebra i suoi primi 30 anni di attività. E punta i riflettori su alcune sfide imprescindibili: gestire l’impatto ambientale dell’uomo e il suo effetto sul settore dei viaggi, sviluppare nuovi paesi e nuovi business - come quello delle crociere - crescere nel settore cargo.
«Il turismo e il viaggio sono un prodotto lifestyle fenomenale, diverso da ogni altro, capace di portare pace, amicizia e valori positivi - afferma Michael Gaebler, ceo e fondatore dell'azienda specializzata nella rappresentanza di compagnie aeree, destinazioni turistiche e servizi del mondo del turismo -. Credo che il turismo sia un’industria meravigliosa e che Aviareps comunichi al meglio tutta questa bellezza.
All’inizio degli anni ‘90 il mio background nel management dell’aviazione mi ha mostrato quali fossero le sfide delle linee aeree dal punto di vista internazionale per avere il potere, le dimensioni, la specializzazione necessaria e la penetrazione del mercato. Ho offerto questi servizi ai miei clienti e nel 1994 è nata Aviareps, che oggi è l’unica vera organizzazione internazionale nel settore del turismo, non è un franchise, né un’alleanza. Allora c’era tanta competizione, ma noi volevamo essere diversi: ci siamo dedicati con passione ai processi di vendita. La vendita è l’elemento al centro della competizione, un fattore imperativo e determinante per il successo».
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Cambio ai vertici di Minor Hotels Europe & Americas (già gruppo Nh): l'attuale ceo Ramón Aragonés andrà in pensione il prossimo 1° gennaio e verrà sostituito nel suo ruolo da Gonzalo Aguilar. Questi si unirà alla compagnia già a partire da inizio ottobre per iniziare un periodo di inserimento di tre mesi con Aragonés, che continuerà comunque a esser parte del consiglio di amministrazione come vicepresidente non esecutivo.
Aguilar porta in Minor Hotels più di 30 anni di esperienza nel settore. Si unisce al gruppo dopo essere stato chief operating officer Emea del gruppo Marriott. Durante la sua carriera nella compagnia Usa Aguilar ha contribuito al raggiungimento di numerosi traguardi, tra cui l'integrazione di Ac Hotels a seguito della sua acquisizione da parte del gruppo con sede nel Maryland. Aguilar è stato anche direttore generale delle proprietà Marriott in tutte le Americhe prima di passare a posizioni dirigenziali in Europa. Ha iniziato la sua carriera negli Stati Uniti nel 1994 come restaurant manager presso il Denver Marriott Tech in Colorado.
"Ramón ha dedicato la sua intera carriera al settore alberghiero - è il commento del ceo di Minor Hotels e presidente di Minor Hotels Europe & Americas, Dillip Rajakarier -. Da quando è entrato a far parte del gruppo nel 2009, allora noto come Nh Hotel Group, è stato determinante nel trasformarlo in uno dei principali colossi nel settore dell’ospitalità in Europa e nelle Americhe, dimostrando leadership, visione e dedizione instancabile per tutto il suo mandato. Oggi, mentre celebriamo la sua straordinaria eredità, estendiamo anche la nostra gratitudine per il suo contributo eccezionale a Minor Hotels. La profonda esperienza di Gonzalo nel settore dell'ospitalità e la sua comprovata leadership saranno fondamentali per guidare ed eseguire il piano aziendale strategico di Minor Hotels Europe & Americas".
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