12 October 2024

Air Italy ancora in rosso. Sindacati preoccupati

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Un passivo da 112 milioni di euro. E’ quello accumulato da Air Italy nel corso del 2018. Lo ha rivelato il chief operating officer della compagnia, Rossen Dimitrov, in occasione di un recente incontro con i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uuiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo, Anpac e Anav.

Stando al coo, il passivo sarebbe però da imputarsi sostanzialmente ai costi extra ereditati dalle precedenti gestioni, nonché agli effetti della querelle sulla continuità territoriale, che avrebbe determinato mancati introiti per circa 5,6 milioni di euro. A questo proposito Air Italy starebbe peraltro valutando di intentare specifiche azioni legali contro Alitalia, perché, a suo dire, non avrebbe rispettato le intese pattuite. Dimitrov ha inoltre presentato gli ambiziosi piani di espansione della compagnia, che tra il 2019 e il 2023 intende passare da 13 a 37 aeromobili, di cui 14 a lungo raggio e 23 a medio.

Ciononostante, i sindacati si dichiarano preoccupati della situazione: «È del tutto evidente – si legge in una nota – che l’incertezza sulle tempistiche di delivery degli aeromobili previsti in entrata, anche alla luce dei passati e disattesi annunci circa i B737 Max, rende il dato fornito poco rassicurante, nonostante il previsto lancio di due nuove destinazioni verso il Nord America a partire dall’estate 2020». Non solo: «L’incremento della flotta a medio raggio, senza certezze sul timing da parte del costruttore, avverrebbe facendo un tanto massiccio quanto inaccettabile ricorso al wet-lease di aeromobili e continuerebbe a far stratificare problemi di organico e basso volato. E’ quindi a nostro avviso fondamentale e non più rinviabile un corretto posizionamento del vettore rispetto all’attività che intenderà operare, da perseguire anche attraverso la giusta valorizzazione del personale che attende il rinnovo del contratto e, al contempo, la risoluzione di numerose problematiche da tempo irrisolte».

 

 

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