27 maggio 2022 12:54
Nuovo abito e programmazione rivoluzionata in casa Columbus To, che rimane solidamente parte del gruppo Primarete ma cambia decisamente pelle, presentandosi al mercato con importanti novità. A cominciare dalle quattro linee di prodotto inedite, per un operatore che mira a proporsi come un to tailor made, con l’ambizioso proposito di studiare per ogni target di clientela il viaggio più adatto, personalizzandolo secondo le peculiari inclinazioni di ciascun singolo viaggiatore.
Columbus Explorer è quindi la sezione pensata per i veri viaggiatori dall’indole curiosa, che desiderano approfondire la conoscenza degli aspetti meno stereotipati di un paese, percorrendo rotte poco battute dal turismo, esplorando luoghi incontaminati e inconsueti, ma non per questo meno interessanti.
La Columbus Platinum è invece dedicata ai viaggi di lusso, con sistemazioni di charme in location esclusive, abbinate a una serie di attività ed esperienze memorabili. L’obiettivo è sorprendere, affascinare, stupire e superare ogni aspettativa.
La Columbus Vacanze include quindi le proposte più classiche e collaudate, che non vanno mai fuori moda: una collezione di itinerari ideali per un primo approccio alla destinazione, in grado di rispondere a ogni esigenza di budget.
Infine, la Columbus Club racchiude una selezione di sistemazioni, che si distinguono per location, atmosfera e servizi, con un buon rapporto qualità – prezzo, ottenuto anche grazie ai rapporti privilegiati con la direzione.
“Vogliamo proporre una programmazione che si discosti dalla normale offerta di mercato e, per quanto sia possibile, riconoscibile: ovvero che a colpo d’occhio si capisca che si tratti di un prodotto Columbus. Per questo ho chiesto a tutto lo staff di infondere la propria personalità al loro operato, dando risalto alle proprie passioni. Perché anche noi prima di tutto siamo dei viaggiatori – sottolinea la nuova direttrice, Manuela Altinier, che proviene dall’esperienza Enjoy Destinations di Kkm Group -. Nel mio caso per esempio la passione che anima il mio cuore oltre a viaggiare è la musica. Da qui nasce la minuziosa ricerca di festival musicali in tutto il mondo, molti dei quali di fama internazionale, ma spesso non conosciuti dagli italiani. Per questo proponiamo diverse partenze in queste occasioni speciali, o siamo sempre attenti a consigliare gli appuntamenti imperdibili, i quartieri o i locali adatti agli appassionati di musica. Perché troppo spesso la vita notturna o gli eventi, le fiere, le svariate opportunità che offre la destinazione vengono sottovalutate o lasciate alla personale iniziativa del viaggiatore”.
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[post_content] => Una terrazza nel cuore della Capitale, illuminata dalle luci del tramonto e con lo skyline della Città Eterna a fare da sfondo: è questo il suggestivo scenario scelto dall’Ente Nazionale Croato per il Turismo per accogliere operatori e stampa italiana in occasione del party dell'estate all’hotel Six Senses. Un’occasione per festeggiare l’andamento positivo degli arrivi e rafforzare il legame con un mercato, quello italiano, considerato strategico.
«L’Italia è storicamente un mercato importante per noi – ha spiegato Viviana Vukelić, direttrice dell’ente in Italia –, tra i primi dieci per numero di arrivi e pernottamenti. Inoltre, contribuisce fortemente al prolungamento della stagione turistica, grazie alla rete capillare di collegamenti».
Accanto alle località più note, l’Ente punta ora a promuovere le aree meno conosciute ma ricche di potenzialità, come la Dalmazia, al centro di alcune recenti attività promozionali, tra cui un fam trip organizzato in collaborazione con Fiavet e Snav. A raccontarlo durante la serata è stata Luana De Angelis, vice presidente di Fiavet Nazionale, sottolineando il valore di queste esperienze per far conoscere nuovi volti della destinazione.
«Il mare è uno degli elementi distintivi della nostra offerta, con così tante isole che non basta una sola vita per visitarle – ha proseguito Vukelić – ma in Croazia c’è tanto altro. Dopo la campagna pubblicitaria per la stagione estiva, daremo il via in autunno a una serie di attività dedicate ai lati più autentici e meno esplorati del Paese».
Un’occasione conviviale, quella del Summer Party, per brindare ai risultati incoraggianti del 2025 e guardare con fiducia alla prossima stagione, che punterà su qualità, sostenibilità e un turismo sempre più diffuso e destagionalizzato. I dati recentemente pubblicati dal sistema eVisitor confermano il trend positivo: nei primi sei mesi del 2025 si sono registrati oltre 286.146 arrivi e 858.187 pernottamenti da parte di turisti italiani, con una crescita rispettivamente del +7% e +4% rispetto all’anno precedente. Le destinazioni più visitate includono Rovigno, Medulin, Parenzo, Umago, Mali Lošinj, oltre alle città di Pola, Zagabria e Dubrovnik.
Kristjan Staničić, direttore generale dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo, ha sottolineato in una nota: «Nonostante le numerose sfide degli ultimi anni, la Croazia ha mantenuto una posizione di rilievo nel panorama turistico internazionale. Vogliamo essere riconosciuti come destinazione di qualità, sostenibile e autentica, in grado di offrire esperienze di alto livello tutto l’anno. La vicinanza geografica e l’ottima rete di collegamenti sono fattori chiave per questa crescita. Oggi la Croazia è facilmente raggiungibile in auto, ma anche via mare e aereo».
Nella stagione estiva 2025, cinque aeroporti croati sono collegati con nove città italiane, grazie a 0compagnie aeree: tra le nuove rotte, Milano-Zagabria (Croatia Airlines), Palermo-Zagabria, Bari-Zara e Roma-Zara (Ryanair), Milano-Spalato (EasyJet). A ciò si aggiungono i collegamenti marittimi ripristinati con Liberty Lines da Trieste verso Parenzo, Rovigno e Mali Lošinj, oltre ai collegamenti attivi con SNAV, Jadrolinija e Gomo Viaggi.
Novità nel settore alberghiero
Il settore alberghiero croato sta vivendo una fase di forte espansione, con numerosi investimenti in strutture premium. Tra le novità già operative spiccano il nuovo Congress & Event Center dell’Hotel Pinija a Petrčane, il primo Hyatt del Paese (Hyatt Regency Zadar 5*) e l’Hotel Hilton 4* a Preko, sull’isola di Ugljan. A Zaton è stato inaugurato un nuovo complesso di piscine all’interno dello Zaton Holiday Resort 4*, mentre a Parenzo prosegue il maxi progetto dell’hotel Pical 5* firmato Valamar, il più grande investimento individuale nel turismo croato, con apertura prevista nel 2026. A Spalato, infine, Maistra è al lavoro sulla trasformazione in 5 stelle dello storico hotel Marjan, che riaprirà entro il 2027.
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[post_content] => Le tensioni geopolitiche stanno influendo sul mercato del turismo organizzato e Fiavet Confcommercio ha cercato di fotografare il fenomeno attraverso un sondaggio articolato rivolto alle agenzie di viaggio associate in tutta Italia.
Sta cambiando infatti il clima delle prenotazioni estive influenzato dagli scenari cui ci troviamo di fronte, ma l’allarme non è così grave: il 32,6% delle agenzie ha registrato solo una moderata diminuzione delle prenotazioni, il 19,2% nessun impatto significativo, e il 17,3% una lieve diminuzione delle prenotazioni. Tuttavia va considerato che a questi vanno aggiunti coloro che stanno registrando una forte diminuzione delle prenotazioni (30,7%), si arriva quindi a circa l’80% di agenzie di viaggio che, in ogni caso, sta registrando una flessione, anche piccola, a causa delle guerre che ci circondano.
Misurandosi con la clientela, le agenzie di viaggio si trovano di fronte a paure diverse, e spesso immotivate, verso destinazioni dove non ci sono sconsigli della Farnesina.
La percentuale più alta di timori per i prossimi viaggi è rivolta verso il Medio Oriente (22,09%), seguito dall’Egitto (16,8%) con particolare riferimento anche al Mar Rosso (3,4%), ma sorprendentemente si ha paura anche a viaggiare verso gli Stati Uniti (12%) ancor più temuti degli Emirati Arabi (10.47%) e della Giordania (6,98%). In generale tuttavia c’è un timore per i viaggi internazionali anche di medio raggio come quelli in Turchia, anche se in percentuale minore (5,8%). Basse le percentuali di calo prenotazioni invece per i Paesi dove evidentemente già non c’erano prenotazioni estive, come Israele, e Ucraina.
Scelte di visggio
Chiedendo alle agenzie di viaggio se hanno riscontrato preoccupazioni dei clienti a seguito della situazione geopolitica, circa il 70% replica che nelle scelte di viaggio viene manifesta paura e insicurezza per l’escalation dei conflitti.
La percentuale più importante dei turisti “spaventati” è quella di coloro che stanno pensando di cancellare o modificando il viaggio: il 55% lo ha già fatto o vorrebbe farlo a breve, anche pagando delle penali, mentre il 40% preferisce attendere sviluppi futuri delle guerre in atto prima di prenotare.
Tuttavia, nonostante questo “sentiment” di incertezza, attualmente meno del 5% dei turisti ha effettivamente cancellato un viaggio a causa di una guerra in atto nei paesi limitrofi alla destinazione scelta secondo quanto testimoniano il 54,7% delle agenzie di viaggio, Quelle che invece lamentano cancellazioni per oltre il 30% sono solo l’11,3% delle agenzie di viaggio.
Va inoltre rilevato che le persone cominciano a interessarsi sempre più alle rotte e agli scali aeroportuali (30% dei turisti) cercando di evitarne alcuni.
Di fronte a questa situazione quasi la metà degli i agenti di viaggio Fiavet Confcommercio (47,7%) non ha ancora individuato una misura concreta per arginare il problema che sembrava un fenomeno circoscritto e invece si sta dimostrando strutturale. Solo una minoranza degli agenti di viaggio è attiva (il 16,9%) e sta adottando delle strategie con un’informazione sempre puntuale sui social media, divulgando soprattutto le certezze che vengono dalla Farnesina e dal portale Viaggiare Sicuri. Si rilancia con nuove mete, ma soprattutto si ascolta il cliente per trovare assieme soluzioni (26.2%% delle agenzie).
Suporto fornitori? Poco
Poco il supporto trovato nel mondo dei fornitori secondo le agenzie di viaggio (circa il 57% delle agenzie afferma che non è stato aiutato) poiché trattano disdette e cancellazioni al di là delle motivazioni che le generano. Per fortuna c’è qualche agenzia che trova supporto nei corrispondenti all’estero (21%), volenterosi di preservare il turismo in Paesi che a volte vivono solo di questo.
Anche il turismo interno, che dovrebbe in questa situazione beneficiare della restrizione dell’offerta internazionale, non ha avuto l’exploit atteso. Secondo le agenzie Fiavet, il caro prezzi sta frenando, ancor più dello scorso anno, la scelta degli italiani che prenotano all’ultimo momento e non hanno usufruito delle offerte dell’advanced booking.
L’impatto della guerra sul business turistico resta comunque devastante per circa il 60% degli addetti a lavori, e quindi gli agenti di viaggio Fiavet si dichiarano cautamente pessimisti riguardo al turismo influenzato dalla crisi geopolitica (37%). Tuttavia, anche tra coloro che ritengono la guerra devastante, una percentuale non indifferente è invece ottimista: il 23,19%. Saranno forse gli agenti di viaggio che attendono con neutralità lo svilupparsi della situazione (27,4%) a spostare l’ago della bilancia tra le due linee di pensiero.
“Fiavet-Confcommercio si sta dedicando con sempre maggiore attenzione a studi di settore con una grande partecipazione da parte di tutti gli associati - afferma Giuseppe Ciminnisi, presidente di Fiavet – questo ci consente anche di fronte a imprevisti scellerati come può esserlo una nuova guerra, quanto l’economia, anche della più piccola agenzia di viaggi, sia toccata da ogni singolo cambiamento che avviene nello scenario internazionale, e bisogna partire dai numeri per capire che non si è soli, e che assieme si possono affrontare problemi e scelte per arginare e rilanciare di fronte ai cambiamenti”.
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Si terrà a Roma il 17 e 18 luglio, su iniziativa italiana, il primo forum Italia-Balcani sul turismo. "Il forum permetterà di definire una strategia per rafforzare la cooperazione tra l’Italia e le Nazioni della regione balcanica e adriatico-ionica attraverso il turismo - ha commentato il ministro del turismo, Daniela Santanchè.
"In particolare, ci concentreremo sulla valorizzazione delle potenzialità e complementarità delle rispettive destinazioni, mettendo in rete le iniziative già attivate a livello regionale e identificando nuove linee di azione congiunte in sinergia tra istituzioni, mondo imprenditoriale e attori del settore.
Il forum offrirà uno spazio di confronto su esperienze, strategie di promozione e opportunità di investimento, confermando il ruolo del turismo come ponte di reciproca conoscenza, sviluppo economico e sociale, e veicolo di pace.”
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[post_content] => A costo di essere ripetitivo, ma la pedagogia e la psicoanalisi ci dicono che la ripetizione è uno dei modi dell'apprendimento qualitativo, vorrei aggiungere un punto sulla direttiva appena approvata dalla Commissione europea per il mercato interno e la protezione dei consumatori. Allora partiamo dal fatto che agenzie e operatori hanno dovuto condurre una battaglia all'ultimo sangue per ammorbidire la bozza sulla quale si sarebbe deciso.
Una guerra che ha visti coinvolte tutte le associazioni (con l'aiuto del ministero) che si vedevano già sull'orlo del fallimento se fosse passata la risoluzione iniziale. Adriano Apicella aveva detto giustamente che se fosse passata quell'idea di direttiva sarebbe stata peggio del covid. E aveva ragione. Alla fine si è trovato un compromesso che ci fa dire che il bicchiere è mezzo pieno.
Vettori
Bene. Il punto è che nessuno si è accordo della grande assenza all'interno della direttiva. La grande assenza del trasporto aereo. Eppure i consumatori affollano gli aerei per andare da un posto all'altro. E negli ultimi anni i fallimenti delle compagnie sono stati parecchi. Come è possibile che la Commissione europea per il mercato interno e la protezione dei consumatori non consideri anche questa questione.
Per quale motivi le compagnie aeree possono fare il bello e il cattivo tempo sulle spalle dei consumatori? Appena tocchi i bagagli subito la Iata con fare aggressivo e prepotente redarguisce coloro che hanno osato mettere il naso nelle loro faccende. E' arrivato il momento di fare abbassare la testa a questi signori. I passeggeri sono consumatori, e come consumatori vanno tutelati come i clienti delle agenzie e dei to.
Una risoluzione deve essere presa. Non è più possibile che nell'epoca delle tutele solo le compagnie aeree possano fare ciò che vogliono.
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[post_content] => La Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori ha approvato il testo della Direttiva europea sui Pacchetti turistici. La proposta sarà sottoposta al dibattito e al voto in seduta plenaria del Parlamento, probabilmente a settembre e, una volta adottato il testo finale, ciascuno Stato membro avrà due anni di tempo per recepirlo.
La Direttiva attualmente in vigore, soggetta a revisione, rappresentava già un “unicum” nel panorama legislativo che connota il settore, garantendo al viaggiatore acquirente di pacchetti turistici tutele incomparabili rispetto a quelle offerte da altri soggetti del turismso (vettori, alberghi, etc).
L’introduzione di meccanismi più stringenti e penalizzanti, come ad esempio multe pari al 4% del fatturato in caso di inosservanza delle disposizioni della futura Direttiva – considerato che l’Ebitda dei tour operator non è molto lontano da tale soglia - non si basa pertanto su alcuna evidenza e non risponde a logiche dettate da un gap di tutele da colmare.
È stata tolta dal testo normativo la disposizione che fissava un tetto massimo agli acconti, previsione che andava contro ogni regola di libero mercato e che avrebbe danneggiato esclusivamente gli operatori turistici, i quali già chiedono anticipi più che ragionevoli ai propri clienti.
Compromesso
Si è giunti ad un faticoso compromesso sulla definizione delle “circostanze inevitabili e straordinarie” andando ad inserirle correttamente nel perimetro degli eventi eccezionali (guerre, calamità naturali, etc) ed eliminando la previsione relativa alle circostanze verificatesi nel luogo di residenza, in aggiunta a quelle che possono verificarsi nel luogo di partenza, di arrivo o in altri luoghi interessati dal viaggio. È stato però mantenuto un passaggio che fa riferimento al fatto che “si possa ragionevolmente prevedere” che il contratto di pacchetto turistico sia influenzato da tali circostanze eccezionali, quando il criterio di “ragionevole prevedibilità” non può essere contenuto in un testo normativo, in quanto per sua natura non oggettivo.
È stata scongiurata l’ipotesi che un avviso emanato dalla Farnesina potesse rappresentare esso stesso il titolo che rende legittimo l’annullamento senza penale del contratto da parte del viaggiatore a 28 giorni dalla partenza, pur essendo stato introdotto un passaggio che considera le avvertenze ufficiali sui viaggi “elementi importanti da tenere in considerazione nella valutazione della giustificazione di una risoluzione del contratto”.
Sull’iter di revisione della Direttiva pacchetti, il presidente di Astoi, Pier Ezhaya, commenta: “E’ stato come affrontare un percorso in salita con un’inutile zavorra da 100 kg sulle spalle. Siamo partiti da un testo che conteneva penalità gratuite per gli operatori ed abbiamo lavorato alacremente per evitare danni che sarebbero stati infinitamente più seri senza il nostro intervento. Ciò che abbiamo chiesto, sin dall’inizio, era solo di poter raggiungere un equilibrio tra le esigenze delle aziende e quelle dei consumatori, con l’adozione di una normativa che non fosse irragionevolmente gravosa e che potesse essere in linea con le dinamiche ordinarie di mercato. Abbiamo evitato il peggio, ma il lavoro non è terminato. Seguiremo con attenzione gli ulteriori step dell’iter ed affiancheremo il ministero nella fase del recepimento per cercare di limare i restanti aspetti potenzialmente dannosi”.
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Il lungo lavoro sulla direttiva pacchetti ha portato ad un testo che è stato votato oggi in via definitiva in Commissione IMCO del Parlamento Europeo. Ora manca solo il voto finale nella seduta plenaria di settembre del Parlamento che, visto l’accordo finale di compromesso, dovrebbe essere una formalità.
L' opera di mediazione svolta dal nostro Governo su una linea condivisa con Fiavet e le altre Associazioni di categoria, e con il contributo determinante di alcuni nostri europarlamentari, ha portato dei risultati concreti, ma non completamente soddisfacenti.
La limitazione dei pagamenti anticipati previsti nel testo del relatore Alex Agius Saliba è stata eliminata come previsione obbligatoria, lasciando agli Stati membri la facoltà di introdurla eventualmente nella legislazione nazionale di recepimento; in considerazione della posizione assunta fino ad ora dalle Istituzioni italiane, Fiavet Confcommercio è ottimista che non saranno introdotte imposizioni nel nostro Paese.
La nostra Federazione accoglie inoltre con favore i miglioramenti e le semplificazioni introdotte nelle definizioni della normativa, come la esclusione della definizione di pacchetto costituito da più acquisti realizzato entro 3 ore, che offre maggiore certezza giuridica sia agli operatori che ai consumatori. La Direttiva ha infatti incluso nel novero dei pacchetti anche quelli generati da una combinazione di diversi acquisti di singoli servizi, ma limitandoli ad un arco temporale di 24 ore - più congruo- e condizionati all’unico pagamento a conclusione degli acquisti.
Normativa semplificata
L'associazione guidata da Giuseppe Ciminnisi prende atto favorevolmente anche dell’eliminazione dei servizi turistici collegati (LTA) che semplifica la normativa, ma evidenzia che, rimanendo invariate le norme introdotte per i pacchetti prenotati entro le 24 ore (c.d. click through packages), ci si potrebbe comunque trovare di fronte alle stesse incertezze normative e quindi anche pratiche per gli operatori di settore.
Le circostanze eccezionali ed imprevedibili nel luogo di partenza rimangono nel testo, ma con rilievo limitatamente ai provvedimenti emessi dall’Autorità, che sono da valutare caso per caso.
Nella normativa vi è anche una importante novità: i rimborsi B2B, che coprono il diritto di rimborso per l’organizzatore entro 7 giorni, sia per la mancata esecuzione dovuta a risoluzione o recesso del pacchetto prima della partenza, sia le cancellazioni o gli inadempimenti del servizio da parte dei fornitori.
È una disposizione fortemente auspicata da Fiavet Confcommercio, che già ne aveva ottenuto l’introduzione in Italia nel Codice del Turismo.
Si plaude poi all’introduzione dell’oggettivizzazione della valutazione di ricorrenza delle circostanze “eccezionali ed imprevedibili”, che evita il ricorso indiscriminato al recesso del consumatore per ogni causa personale o soggettiva.
Cambia anche la disciplina della protezione contro l'insolvenza: la garanzia deve coprire il livello più alto di pagamento anticipato in ogni momento (non è più quindi adattato al livello di protezione). Il rimborso è dovuto entro sei mesi e la prova del contratto del pacchetto e del pagamento dovrebbe essere sufficiente per avviare la procedura.
Viene introdotto l’obbligo degli organizzatori e venditori di mettere a disposizione del consumatore un meccanismo di presentazione e gestione dei reclami, oltre che la previsione anche per il contenzioso turistico del meccanismo alternativo di risoluzione delle controversie (ADR-Alternative Dispute Resolution), anche se non come step obbligatorio prima dell’accesso alla giustizia.
Importanti richieste
“La revisione della direttiva pacchetti è stata lunga e laboriosa. Voglio innanzitutto ringraziare i rappresentanti del governo italiano per la costante collaborazione. Un grazie anche agli Europarlamentari con i quali abbiamo avuti proficui confronti. Il risultato non ci soddisfa appieno, tuttavia abbiamo sicuramente ottenuto l’accoglimento di importanti richieste tra cui l’eliminazione dell’imposizione dei limiti su acconti e saldi, rimessa ora ai legislatori dei singoli Stati Membri, l’introduzione dell’obbligo dei fornitori dei servizi inclusi in un pacchetto a rimborsare l’organizzatore in caso in cui il pacchetto venga cancellato o il fornitore non presti il suo servizio”.
“Siamo altresì soddisfatti per l’esclusione dalla direttiva pacchetti turistici dei viaggi d’affari, anche senza la presenza del contratto quadro, finora previsto”. “In ogni caso – prosegue il presidente di Fiavet Confcommercio Giuseppe Ciminnisi – ci sono delle ombre innegabili: la riscrittura del regime di recesso per le cause eccezionali ed inevitabili è ancora troppo nebulosa.
La mancata previsione di alcune ipotesi di rimborso tramite voucher obbligatori, anziché solamente a discrezione del viaggiatore, penalizza uno strumento alternativo al rimborso pecuniario che sarebbe stato utile utilizzare anche a beneficio delle imprese; l’introduzione di onerose procedure di gestione di reclami, che duplicano procedure di ADR già presenti nel nostro ordinamento e la previsione di sanzioni sproporzionate”. “Anche la riformulazione della garanzia di insolvenza e fallimento preoccupa per la concreta attuabilità e sostenibilità da parte dei Fondi. Ci ripromettiamo di lavorare con il Governo in sede di recepimento della normativa, che avverrà entro 24 mesi, per migliorarla,”.
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[post_content] => Una Croazia sempre più orientata alla qualità per consolidare la posizione di meta premium, sostenibile e lifestyle. Viviana Vukelić, direttrice dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo in Italia rimarca le priorità della destinazione in occasione dell'annuale saluto all'estate, a Milano.
Il nostro Paese, che si conferma tra i primi 10 mercati che generano il maggior numero di arrivi e pernottamenti in Croazia, contribuisce fortemente al prolungamento della stagione turistica, grazie alla facile accessibilità delle destinazioni in Croazia che permette di trascorrere anche un semplice fine settimana. Accesso quest'anno ancor più agevolato con l'avvio della nuova rotta di Croatia Airlines, da Milano a Zagabria: in pratica sono 5 gli aeroporti croati collegati direttamente con 9 città italiane, con voli regolari operati da 6 diverse compagnie aeree.
Intanto, nei primi 5 mesi del 2025 il paese ha registrato 168.000 arrivi e oltre 399.000 pernottamenti di ospiti italiani, per una crescita, rispettivamente, del +13% e del +8% rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso.
«La Croazia si sta riposizionando sul mercato italiano, valorizzando la differenziazione e l’eccellenza dell’offerta turistica - commenta Viviana Vukelic -. Sempre più protagonista in Europa e nel Mediterraneo, ambisce a essere riconosciuta come meta sostenibile e premium, capace di offrire un’ampia gamma di esperienze autentiche e di alto livello. Negli ultimi anni, il Paese ha visto numerosi investimenti significativi nel settore del turismo, tra cui nuove strutture alberghiere, modernizzazione di marine e lo sviluppo di campeggi di alta qualità, a conferma di un chiaro orientamento verso il miglioramento continuo dell’offerta turistica».
Raffica di nuovi investimenti alberghieri
A Petrčane (a pochi km da Zara) Congress & Event Center presso Hotel Pinija 4*, inaugurato a marzo: due sale multifunzionali in grado di ospitare fino a 600 partecipanti.
A Zara, nel mese di aprile è stato aperto l’Hyatt Regency Zadar 5* (il primo Hyatt in Croazia): la struttura con vista mare offre 110 lussuose camere e 23 eleganti suite, una ricca e diversificata gamma di centri Spa e benessere. L’hotel dispone anche di oltre 700 mq di spazi congressuali.
A Preko sull’isola di Ugljan: Hotel Hilton 4*, inaugurato il 16 giugno, dispone di 65 camere di design arredate con stile, una piscina, un ristorante e tutti i servizi che garantiscono agli ospiti un soggiorno confortevole e di alta qualità.
A Zaton (a una decina di km da Zara) il 28 giugno aprirà il nuovo complesso di piscine di 2500 m2 dello Zaton Holiday Resort 4*: ideale per le famiglie, ci sarà un nuovo ristorante con bar, situato all’interno del nuovo complesso di piscine.
L’hotel Pical a Parenzo, in Istria, rappresenta attualmente il più grande investimento individuale nel turismo croato: un progetto di Valamar Holiday hotels and resorts del valore di 200 milioni di euro, che prevede la costruzione di un hotel di lusso a 5 stelle. L’hotel sorgerà nella zona di Pical, nei pressi di Parenzo, e sarà orientato al turismo durante tutto l’anno. L’apertura è prevista per la prima parte del 2026.
A Spalato la catena alberghiera Maistra sta investendo per la ristrutturazione completa dell’hotel Marjan, trasformandolo in un hotel 5*, con obiettivo fissato entro il 2027.
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Dopo la recente riorganizzazione delle Business Unit – travel, business travel, events – il Gruppo Gattinoni compie un ulteriore passo avanti, potenziando le funzioni trasversali attraverso nuove figure manageriali e la valorizzazione delle risorse interne strategiche. La squadra dirigenziale si rafforza grazie all’ingresso di tre professionisti di alto profilo: Ivano Barzago, chief financial officer, con consolidata esperienza in ambito finanziario e una visione integrata della funzione. Coordinerà i reparti finanziari, amministrativi e di controllo di gestione di tutte le anime del Gruppo.
, hr director, per guidare il disegno organizzativo delle Business Unit e lo sviluppo della funzione Risorse Umane, con l’obiettivo di promuovere una solida cultura aziendale e coltivare nuovi talenti. Mattia Tieghi, chief information officer & chief general services - facilities officer, con il compito di ottimizzare processi digitali, sistemi informativi e gestione della logistica, elementi sempre più centrali per la strategia di crescita integrata del Gruppo.
In coerenza con la volontà di perseguire la valorizzazione delle competenze interne, il Gruppo annuncia inoltre la promozione di Valeria Vaghi al ruolo di vice presidente operativo.
Continuità e merito
[caption id="attachment_493300" align="alignleft" width="300"] Francesca Noventa[/caption]
Nel segno della continuità e della meritocrazia, Vaghi incassa la fiducia ad un ruolo più alto, in virtù della capacità, visione strategica e dedizione mostrate negli anni alla guida del dipartimento Finance negli ultimi anni. Vaghi ha contribuito in modo determinante alla solidità e alla crescita del Gruppo; la sua pluridecennale esperienza, la profonda conoscenza della realtà Gattinoni e la fiducia della presidenza rappresentano una garanzia di successo per il nuovo incarico, che la vedrà protagonista nella definizione delle strategie di sviluppo e nella governance operativa del Gruppo.
“Con questa nuova configurazione rafforziamo le basi per affrontare con slancio la prossima fase di evoluzione aziendale – dichiara Franco Gattinoni, presidente del Gruppo - Uniamo alla visione strategica una struttura solida, manageriale e competente, capace di valorizzare le persone e accompagnare la crescita di tutte le nostre linee di business.”
A livello di collaboratori, tra il 2023 e il 2025 il Gruppo ha aumentato l’organico del + 8%, che si traduce in 63 nuove assunzioni, portando il totale a circa 900 tra dipendenti e collaboratori.
L’età media del personale è 46 anni, anche grazie al fatto che i nuovi assunti hanno un’età media di 38 anni. L’anzianità aziendale dal 2023 a oggi è passata da 13,5 anni a 10 anni, grazie a eventi fisiologici quali i pensionamenti e all’inserimento di persone giovani: oggi il 20% dei collaboratori ha tra i 25 e 35 anni. Oltre l’80% dei dipendenti è donna, mentre ai posti di comando la percentuale è parimenti ripartita fra donne e uomini.
[caption id="attachment_493301" align="alignleft" width="300"] Mattia Tieghi[/caption]
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[post_content] => Interruzioni minime così come minimi sono stati i disagi per i passeggeri Emirates durante l'emergenza della notte di lunedì 23 giugno che - a causa del conflitto fra Iran e Israele - ha costretto ad una breve interruzione delle operazioni di volo del vettore di Dubai.
Voli che sono ripresi però regolarmente nel giro di poche ore: lo spiega la stessa compagnia aerea in una nota in cui evidenzia che i piani di contingenza e gestione delle interruzioni, sono stati attivati immediatamente, registrando un numero limitato di cancellazioni e alcuni voli soggetti a percorsi più lunghi a causa della congestione dello spazio aereo.
Nonostante la rapida evoluzione degli eventi nella regione, l’operatività della rete Emirates è proseguita regolarmente. Nelle ultime due settimane, la compagnia ha mantenuto i voli programmati, deviando le rotte per evitare le zone di conflitto e servendo oltre 1,7 milioni di passeggeri su più di 5.800 voli in tutto il suo network globale, garantendo così certezza nei loro piani di viaggio proprio quando era maggiormente necessario e confermando l’impegno verso un’esperienza di volo sicura e affidabile.
La compagnia ha agito tempestivamente sospendendo esclusivamente i voli verso le aree direttamente interessate dal conflitto, mantenendo invece regolari le operazioni verso tutte le altre destinazioni. I servizi con Amman e Beirut sono stati sospesi brevemente, per poi riprendere subito dopo.
«La sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio è la massima priorità della compagnia, che non opererebbe mai un volo se non fosse sicuro farlo - si legge nella nota del vettore -. Emirates monitora costantemente l’evolversi della situazione, collabora con le autorità aeronautiche competenti e valuta ogni potenziale rischio per garantire che tutti i voli vengano deviati in modo sicuro, lontano dalle aree di conflitto e nel pieno rispetto dei più rigorosi requisiti normativi».
In vista della stagione estiva, la compagnia continuerà a monitorare attivamente la situazione in coordinamento con le autorità competenti, con l’obiettivo prioritario di garantire operazioni sicure e regolari, adattandosi rapidamente per consentire ai passeggeri di viaggiare con tranquillità.
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