6 ottobre 2022 10:45
Il prossimo 11 ottobre torna al Palacongressi di Rimini l’Hospitality Day, giunto ormai alla sua nona edizione. Fin dal suo primo appuntamento, l’idea-guida dell’evento romagnolo è sempre stata quella di offrire a un pubblico di albergatori, titolari di strutture extra alberghiere, imprenditori, architetti e designer, ristoratori e operatori turistici, investitori e sviluppatori di nuovi progetti, contenuti di alto profilo qualitativo, interessanti novità e soluzioni concrete per il settore.
Organizzata da Teamwork Hospitality, società di consulenza e formazione alberghiera con 20 anni di esperienza, questa giornata costituisce un evento unico, caratterizzato da momenti di formazione e aggiornamento, con un programma di oltre 150 seminari distribuiti in 15 sale del Palacongressi. Gli interventi sono tenuti da testimonial internazionali dell’hotellerie, da imprenditori e da persone con esperienze significative da raccontare. Ma l’Hospitality Day è anche l’occasione di incontrare aziende di servizi e prodotti per la condivisione di esperienze, per raccogliere idee, stimoli e nuove ispirazioni che possano contribuire a crescere e lavorare meglio. Oltre ai seminari nelle sale, saranno inoltre in funzione cinque arene tematiche dedicate ad altrettanti argomenti: ristorazione, housekeeping, design, risorse umane e benessere. Cinque aree in cui si susseguiranno interventi, talk, interviste e dibattiti e dove si confronteranno esperti, testimonial e consulenti.
Tra i relatori che hanno già confermato la loro presenza all’edizione 2022, Larry Mogelonsky, managing partner di Hotel Mogel Consulting, Andrea Berton, chef e founder, ristorante Berton Milano, Michil Costa, oste, imprenditore, uomo di natura, hotel La Perla, Berghotel Ladinia e albergo Posta Marcucci, Marco Piva, architetto e chairman dello studio omonimo, Roberto Costa, ceo & founder, Rc Group (CasaCosta e Macellaio Rc), Ludovica Rocchi, brand director R Collection Hotels, Bruno Mastroianni, filosofo, social media manager, giornalista.
Al termine della giornata riminese, saranno quindi assegnati gli Hospitality Social Awards 2022: i riconoscimenti che vanno a premiare le migliori attività di social media marketing nel turismo e nell’ospitalità, giunti quest’anno all’undicesima edizione.
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[post_content] => Nei prossimi mesi, fino a giugno sono molte le visite guidate a Crespi d’Adda, il villaggio operaio sorto nel 1876 tra Milano e Bergamo per volontà dell’imprenditore Cristoforo Benigno Crespi che aveva immaginato un borgo con edifici e servizi pubblici annessi ad uso delle famiglie impiegate nel grande cotonificio inaugurato nel 1878.
Nel 1995 Crespi d’Adda è stato riconosciuto dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità ed è in cima alle classifiche dei siti industriali più visitati in Italia, al secondo posto dopo il museo Ferrari di Maranello, prima del museo storico Alfa Romeo ad Arese, del museo Lavazza a Torino e dell’Archivio Storico Olivetti a Ivrea.
Le visite guidate sono previste anche per le festività del 25 aprile e del 1° maggio.
Oggi Crespi d’Adda è parte del comune bergamasco di Capriate San Gervasio ed è collocato tra il fiume Adda, il Fosso bergamasco, il fiume Brembo e la confluenza dei due fiumi, a meno di 20 km dal capoluogo e a circa 40 km da Milano.
Visitare Crespi d’Adda è un’esperienza unica di turismo industriale che riporta il visitatore indietro di 150 anni, in un suggestivo borgo ancora oggi abitato da famiglie legate per lo più alla fabbrica e alla sua storia e rimasto immutato nel tempo. Le casette con giardino degli operai, pressoché uguali tra loro, allineate ed equidistanti lungo le vie; i tre palazzotti, le prime abitazioni realizzate a Crespi d’Adda; le case dei capireparto, le ville dei dirigenti e poi, ancora, gli edifici pubblici, come il lavatoio, il dopolavoro, l’albergo, la chiesa, il teatro, la scuola, i bagni pubblici, il cimitero, raccontano di come si svolgeva la vita del villaggio.
Il tutto ruotava attorno al grande cotonificio, la fabbrica, che, al culmine della sua ascesa commerciale, ha potuto accogliere fino a quattromila persone tra operai e impiegati nell’amministrazione e settantamila fusi.
Il grande complesso industriale, circa 80.000 metri quadrati coperti, è nuovamente in fermento. I suoi spazi, dopo un’accurata operazione di recupero dei fabbricati autorizzata dalla Soprintendenza ai Beni architettonici e culturali, saranno sedi delle diverse attività del gruppo Percassi con uffici di aziende e laboratori. Dopo più di venti anni il lavoro torna negli spazi della fabbrica.
Oggi Crespi d’Adda si può annoverare come esempio virtuoso di gestione culturale, rigenerazione economica e progettualità continua, considerato un vero e proprio modello di riferimento a livello nazionale e internazionale, per la professionalità con cui opera e la sostenibilità finanziaria che gli permette di continuare a investire nella ricerca e nella valorizzazione senza dipendere dal supporto pubblico.
L’Associazione Crespi d’Adda organizza nel periodo primaverile tour guidati che permettono di visitare il villaggio, il museo multimediale, la fabbrica, l’archivio storico ma anche la vicina centrale idroelettrica, gioiello dell’archeologia industriale, fondata nel 1909 per soddisfare il fabbisogno energetico del cotonificio e del villaggio, oggi ristrutturata e funzionante. E’ possibile, inoltre, anche partecipare a tour guidati ai rifugi antiaerei di Ponte San Pietro (Bg) e al MuVA, il museo della valle dell’Adda, per scoprire la storia e le storie dei territori lambiti dal fiume Adda.
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La posizione è ancor più interessante e abbraccia un'utenza ancora più larga se si considera l’ubicazione centrale tra il Chianti a nord, Montalcino e Montepulciano a sud, per gli appassionati del vino e anche al centro di una delle zone più panoramiche d’Italia, nota, apprezzata ed amata in tutto il mondo, che ogni anno ospita famose gare ciclistiche come Strade Bianche ed Eroica.
Tenuta d’Arbia, nasce sopra un basamento del XIII secolo, circondata da 55 ettari di terreno, in cima ad una collina, immersa nella pace e nella natura, con una vista panoramica a tutto tondo. Un tempo rispondeva al nome di "Castellina" e ha una storia che affonda le sue radici nel periodo medievale; come suggeriscono il nome e la posizione, era probabilmente in origine un sito difensivo. Nel 1400 era tra i possedimenti dell'Ospedale di Santa Maria della scala di Siena.
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[post_content] => Importante accordo di collaborazione a lungo termine tra il gruppo Ihg e Novum Hospitality. La partnership, della durata di 30 anni, consentirà il raddoppio della presenza in Germania della compagnia con sede nel Regno Unito: il suo portfolio nel paese tedesco supererà quota 200 indirizzi in quasi 100 città. La novità segna inoltre la nascita del marchio Holiday Inn - the niu, frutto dell'unione dei due brand di casa Ihg e Novum. Debutteranno inoltre in Europa le prime strutture Garner e Candlewood Suites.
Nel dettaglio, si prevede che tra il 2024 e il 2028 entreranno a far parte del sistema Ihg fino a 108 strutture Novum Hospitality, per 15.334 camere, più 11 hotel in pipeline (2.369 stanze). La conversione degli hotel avverrà per fasi, a partire dal 2024, con la maggior parte dei processi che si concluderanno nei prossimi 24 mesi. Grazie alla collaborazione tra Holiday Inn e The Niu saranno 52 gli hotel coinvolti, tra indirizzi attivi e in fase di sviluppo. Gli altri marchi della compagnia tedesca, Yggotel, Select e Novum, per un totale di 56 strutture attive e in pipeline, si convertiranno nel brand midscale Garner. Living the City, infine, con 11 hotel operativi e in pipeline, confluirà in un altro marchio midscale come Candlewood Suites. L’accordo prevede anche un rapporto di esclusività per i futuri hotel Novum,
“Siamo entusiasti di collaborare con un gruppo come Novum e di raddoppiare la nostra presenza in Germania - spiega il ceo di Ihg, Elie Maalouf -. Questo accordo crea una forte piattaforma tedesca per aumentare la domanda e la visibilità dei nostri marchi. Portare Garner in Europa, in un mercato critico come quello tedesco, segna poi un momento importante, così come esportare Candlewood Suites al di fuori degli Stati Uniti per la prima volta".
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[post_content] => Una piattaforma completa, ricca di contenuti, che promette di aprire le porte a un mondo di scoperte per i viaggiatori desiderosi di esplorare l’isola mediterranea. Evolution Travel rilancia e rinnova il suo portale web dedicato esclusivamente ai viaggi a Cipro. "Si tratta di una destinazione fuori dal turismo di massa, cercata soprattutto per il mare ma da turisti che vogliono una vacanza diversa dal solito – spiega Fabio Colombi, consulente di viaggio di Evolution Travel di riferimento per l’isola, il quale si è occupato del restyling del sito in continua evoluzione -. Si può girare facilmente sia in scooter, sia in macchina"..
Adatta a diverse tipologie di viaggiatori, a chi cerca divertimento e movida, a chi vuole godersi il mare e il relax in posti isolati, a chi predilige spiagge in zone più turistiche, nonché a coloro che sono alla ricerca di villaggi turistici per bambini, Cipro si svela nel portale di Evolution Travel con una molteplicità di pacchetti e proposte in modalità fly & drive, viaggi di gruppo di una settimana e mini tour di tre o quattro giorni, che uniscono le bellezze archeologiche, naturalistiche e culturali con il mare, esperienze individuali, con la possibilità di personalizzare le vacanze. "Il periodo migliore in cui viaggiare a Cipro è fine aprile-maggio e poi settembre-ottobre – prosegue Colombi -, ma anche per tutta l’estate. Non mancano nel portale tipologie di viaggio per l’autunno e l’inverno. Tutti i pacchetti di Evolution Travel comprendono volo e hotel".
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La difficoltà nella ricerca di nuovi talenti, il valore dell’atteggiamento del candidato nel processo di selezione del personale (motivazione, voglia di imparare e interesse a migliorarsi) e la rilevanza della remunerazione per trattenere le risorse nelle strutture. Sono i punti principali che emergono da the Challenges of human capital in the hospitality sector: la nuova indagine realizzata da Risposte Turismo presentate in occasione del cinquantesimo general meeting annuale della European Hotel Managers Association (Ehma), svoltosi recentemente presso l'Excelsior Venice Lido Resort.
La ricerca ha evidenziato come il reperire candidati qualificati sia la sfida più impegnativa per i general manager intervistati (62% del campione). Di questi, il 75% afferma che le strutture di minori dimensioni (meno di 50 camere) trovano difficile o molto difficile assumere personale qualificato. La percentuale scende al 64% in riferimento alle realtà di medie dimensioni (50-200) e al 54% nel caso delle grandi strutture (più di 200). Con uno sguardo agli specifici ruoli, lo studio sottolinea come le figure professionali con compiti operativi ma già dotate di una buona esperienza siano le più difficili da trovare (confermato dal 74% degli intervistati), seguite dai profili di middle management (62%), dalle risorse junior o alla prima esperienza lavorativa in ruoli operativi (49%) e dal senior/top management (44%).
"Siamo felici di aver potuto contribuire al cinquantesimo general meeting Ehma con uno studio specifico sulla gestione del capitale umano nell’hotellerie di lusso - sottolinea Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo -. L’acquisizione di nuovo personale è un aspetto strategico per il settore dal momento che le risorse umane, interagendo con il cliente finale, hanno un enorme impatto sulle performance complessive delle strutture alberghiere". "I risultati della ricerca forniscono preziose indicazioni sulle sfide relative al personale nel settore alberghiero europeo - gli fa eco il presidente Ehma, Panos Almyrantis – . Lo studio evidenzia problemi persistenti, che riflettono una diffusa carenza di talenti nei vari ruoli del settore".
Per quanto riguarda il processo di assunzione, i general manager intervistati hanno affermato di tenere maggiormente in considerazione l’atteggiamento (motivazione, voglia di imparare e interesse a migliorarsi) del candidato (30%), prima ancora dell’esperienza che ha maturato (25%) e dei propri valori personali (20%). Solo il 4% ha affermato di valutare le qualifiche accademiche e nessuno ha menzionato l’età. A dimostrazione di quanto il comparto sia capace di assorbire personale con background formativo, competenze e anzianità differenti.
La ricerca prosegue con un’analisi delle complessità relative alla fidelizzazione dei professionisti già inseriti in azienda. Dal focus sugli specifici elementi che spingono il personale a rimanere all’interno della stessa struttura risulta che gli aspetti materiali del rapporto di lavoro sono i più rilevanti. Rispetto a dieci anni fa, infatti, i rispondenti hanno riscontrato la maggiore attenzione dei dipendenti al compenso annuo lordo (82%), al welfare aziendale, ai benefit (71%) e alle opportunità di carriera (61%). Per quanto riguarda, invece, le specifiche categorie professionali, emerge che le figure più difficili da trattenere sono quelle junior o alla prima esperienza con ruoli operativi (65% dei rispondenti), per le quali il periodo medio di permanenza in struttura è di circa 2,4 anni. A seguire, i ruoli operativi con maggiore esperienza (47%, per una permanenza media pari a 5,2 anni), il middle management (26%, permanenza media 6,6 anni), e infine il senior/top management (11%, permanenza media 8,4 anni).
In base ai risultati dell’indagine, inoltre, Risposte Turismo ha rilevato un’alta mobilità dei professionisti internamente al settore. Il 53% degli intervistati, infatti, conferma un forte scambio di personale tra hotel diversi. Il 28%, invece, riscontra spostamenti dall’hotellerie ad altri settori che appartengono alla macro-industria turistica (agenzie di viaggi, tour operator…). Bassa, invece, la mobilità all’interno della stessa struttura (10% degli intervistati) come anche la ricollocazione dal settore hotellerie ad altri comparti (9%).
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[post_content] => L’arte di viaggiare. L’Italia e il Grand Tour , a cura di Andrea Marmori con il contributo di Barbara Viale, è l’evento museale dell’anno della Città della Spezia, una mostra che intende porre l’attenzione sul gran viaggio di formazione e istruzione che tra Sette e Ottocento prevedeva il raggiungimento dei luoghi carichi di memoria, dove trovare confronto con il passato e ristoro per anima e corpo.
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«Una straordinaria mostra che ci porterà sulle orme dei percorsi tracciati dai viaggiatori tra Settecento e Ottocento alla scoperta del Bel Paese tra Venezia, Firenze, Roma e Napoli e, in periodo successivo, il Golfo della Spezia– dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - Un’esposizione di altissimo livello che vanta capolavori eccezionali e prestigiosi prestiti provenienti da tutta Italia e che saprà affascinare e richiamare un pubblico internazionale che potrà immergersi nell’esperienza formativa ed d’istruzione di questi primi visitatori, provenienti dalle case aristocratiche di tutta Europa, alla ricerca del buon vivere italiano».
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[post_content] => Visitare Ercolano e raggiungere la vetta del vulcano più famoso al mondo a bordo di un bus scoperto. Immergersi nella natura del parco nazionale del Vesuvio e godere degli squarci paesaggistici del golfo di Napoli, accompagnati dall'ascolto di informazioni sulla storia, la cultura e le curiosità enogastronomiche dei luoghi visitati. Sono queste le caratteristiche salienti del nuovo tour proposto da Green Line Tours alla scoperta dei tesori del territorio vesuviano: un itinerario innovativo all'insegna della comodità e dell'inclusione. L'esperienza di viaggio offre infatti la possibilità di visitare i territori, senza dover percorrere lunghi percorsi a piedi: un tour pensato per chi desidera visitare luoghi imperdibili senza rinunciare al confort, per chi ha programmato una breve vacanza e potrà facilmente inserire l'escursione nel suo planning di viaggio, per le famiglie con bambini o per chi è impossibilitato a percorrere lunghi tragitti a piedi.
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[post_content] => Viaggia lungo due binari paralleli la promozione 2024 della Svizzera: da una parte diversificare l’offerta e indirizzare la domanda, dall'altra destagionalizzare i flussi turistici. «Portare gli ospiti giusti nelle destinazioni giuste al momento giusto - afferma Martin Nydegger, ceo di Svizzera Turismo -. Orientare e promuovere è la formula magica. Orientiamo gli ospiti svizzeri, puntando, per esempio, sulle gemme nascoste e, parallelamente, promuoviamo il turismo in Europa sottolineando la facilità e la sostenibilità dei collegamenti in treno. Inoltre, non vogliamo solo aumentare il numero di ospiti provenienti dai mercati esteri, ma soprattutto governarne i flussi, per distribuire il turismo su tutto il territorio nazionale e durante tutto l’anno. A tal fine, stiamo puntando alle nicchie giuste e sui segmenti più interessanti in base ai mercati di origine».
Intanto il 2023 viene archiviato con un totale di 41,8 milioni di pernottamenti, il +5,6% rispetto al 2019: un risultato che batte ogni record precedente grazie, in particolare, all'elevato numero di visitatori provenienti dal Nord America e dal Sud-est asiatico, alla rinnovata salute del mercato britannico e alla costante fedeltà dei clienti svizzeri.
«Non siamo ancora ai livelli pre-pandemia - sottolinea Christina Glaeser, direttrice di Svizzera Turismo Italia commentando i dati del 2023 - ma siamo cresciuti costantemente soprattutto grazie ai soggiorni in città». Gli italiani apprezzano soprattutto la bellezza dei paesaggi svizzeri e la possibilità di vivere esperienze in contesti naturali sia che si scelga una vacanza in montagna, sia che si opti per un weekend in una delle nostre città, caratterizzate dalla presenza di parchi, giardini e di corsi d’acqua “puliti” e dalla capillarità dei trasporti che favorisce la mobilità green.
Destagionalizzare resta la parola d'ordine, in abbinata alla promozione di esperienze insolite e su misura per rispondere a segmenti con esigenze e caratteristiche diverse. «Chi ci scopre per la prima volta rimane felicemente sorpreso - prosegue la direttrice -. Occorre quindi lavorare sull’acquisizione di nuovi clienti e sulla creazione di proposte alternative per chi è già stato in Svizzera ma vuole scoprire qualcosa di nuovo».
Intanto, ha preso il via la scorsa settimana la nuova campagna “30 luoghi sorprendenti in Svizzera” che sono villaggi (come Sent o Morcote), monasteri (ad esempio l'abbazia di Hauterive) o edifici dalle architetture particolari (come Citè du Lignon, alle porte di Ginevra)
Proseguono le collaborazioni con gli Ambassador della destinazione: «Quella storica e decisamente lifestyle che vede protagonista Michelle Hunziker e quella più recente con il portiere Yann Sommer, che si rivolge ad un pubblico giovane e sportivo» precisa Francesca Rovati, media manager Northern Italy, che ricorda anche gli appuntamenti con il trade italiano, «attraverso incontri con le agenzie di viaggio da Roma a Brescia, Torino, oltre alla partecipazione alle principali fiere di settore, da Rimini a Napoli».
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[post_content] => Un collegamento aereo diretto tra Venezia e la Cina: un sogno che potrebbe concretizzarsi quello del gruppo Save, che gestisce lo scalo del capoluogo veneto e che da tempo è concentrato sull’attivazione di un volo diretto tra l’aeroporto di Venezia, terzo scalo intercontinentale nazionale, e la Cina.
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