4 agosto 2022 12:48
Vacanze inaccessibili per gli oltre 3 milioni e 150mila italiani che convivono con una qualche forma di disabilità. Sono infatti solo 45 su 7.904 (lo 0,57%) i comuni della nostra penisola, in rappresentanza di 15 regioni, che si possono fregiare del titolo di bandiera Lilla, assegnato ogni anno dalla società cooperativa sociale omonima con il supporto della consulta regionale per la tutela dei diritti della persona handicappata della regione Liguria, a quelle realtà comunali che lavorano, giorno dopo giorno, anno dopo anno per migliorare la propria accessibilità turistica. Quest’ultima è una delle variabili strutturali più importanti per determinare i criteri qualitativi dell’offerta turistica: un maggiore livello di accessibilità ha un’influenza diretta sull’afflusso di turisti, sulla qualità complessiva del turismo e sui benefici economici generati da questo settore.
A causa dell’invecchiamento, dei cambiamenti sociodemografici e dei problemi di salute il numero di utenti finali del turismo accessibile è in costante aumento e già oggi, come svelato da Majid Al-Usaimi, presidente del comitato Paralimpico asiatico e membro del comitato Paralimpico internazionale, rappresenta una quota del 15% nel mercato turistico globale. Secondo le recenti stime dell’Organizzazione mondiale della sanità, tra il 10-15% della popolazione mondiale ha un qualche tipo di bisogno di assistenza e il numero di persone che necessitano di dispositivi di assistenza (sedia a rotelle, tecnologie della comunicazione) raddoppierà, entro il 2050, da 1 miliardo a 2 miliardi di persone. L’Istat invece stima un aumento del 70% entro il 2035 dei viaggiatori con disabilità, a patto che le esperienze di turismo e tempo libero diventino sempre più accessibili e inclusive. Sulla base di uno studio dell’università del Surrey, il potenziale del mercato europeo dell’accessibilità per il turismo è stimato in oltre 133 milioni di turisti, tenendo conto di tutte le persone con disabilità e patologie croniche, insieme ai loro compagni di viaggio con entrate potenziali superiori agli 80 miliardi di euro.
“L’accessibilità nel turismo può e deve essere un motore per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità nei Paesi a forte vocazione turistica, dato che gli sforzi vanno a beneficio della società nel suo complesso – afferma Antonella Celano, presidente dell’Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche e rare (Apmarr) –. Per riuscire a migliorare le pratiche di accessibilità, eliminando le principali barriere strutturali (servizi di prenotazione e trasporto, strutture ricettive, comunicazione) e sociali (mancanza di formazione delle imprese e degli operatori del settore turistico e di consapevolezza circa le tematiche dell’accessibilità) occorre pensare a una partecipazione attiva e diretta delle persone con disabilità nella stesura di protocolli internazionali standard che siano in grado di garantire lo stesso livello di accessibilità e qualità del servizio. Penso che anche la pandemia abbia fatto capire qualcosa in più e abbia portato un’attenzione diversa al tema dell’accessibilità, una maggiore attenzione al tema delle persone e delle loro esigenze: il turismo accessibile non è solo riadattare un bagno a norma di legge. Il mondo dell’ospitalità è molto di più e significa accogliere le persone, farle sentire a loro agio e farle stare bene. Insieme ad altre realtà affini alla nostra stiamo tra l’altro promuovendo il progetto ‘SiPuò – Pratiche di accessibilità’, cofinanziato dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali, che mira a sviluppare e promuovere un modello innovativo di accessibilità e inclusività delle pratiche di turismo e tempo libero”.
Va inoltre sottolineato che nelle destinazioni e nei mercati in cui l’accessibilità è insufficiente, le prestazioni del mercato sono inferiori del 25-35% rispetto alle aspettative. In Germania, per esempio, il 37% delle persone con disabilità ha deciso di non intraprendere un viaggio a causa della mancanza di strutture accessibili. Tuttavia il 48% viaggerebbe più frequentemente se queste fossero disponibili e il 60% sarebbe disposto a pagare un prezzo più alto per il loro utilizzo. Addirittura, come spiegato da Annagrazia Laura, presidente dello European network for accessible tourism (Enat) nel suo intervento durante il Dubai accessible tourism international summit 2022, la mancanza di strutture e servizi adeguati fa sì che l’economia globale del turismo perda, ogni anno, circa 142 miliardi di euro e 3,4 milioni di posti di lavoro.
Ma qual è il profilo tipico dei viaggiatori con disabilità? Innanzitutto, hanno una forte capacità di spesa, spendendo, in media, da due a quattro volte di più per le loro vacanze e amano ritornare più volte nella stessa destinazione quando la trovano accessibile. Soggiornano in alloggi più costosi per esigenze di spazio, igiene e accesso. Spendono di più per il noleggio di veicoli (necessitano di veicoli più grandi) e per i servizi di trasporto. Pagano di più per lo spazio extra a bordo di un aereo semplicemente per essere più a loro agio durante il viaggio.
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[post_content] => Un piano media da circa 5 milioni di euro. Dopo la campagna cross-mediale di Eden Viaggi lanciata a gennaio, il gruppo Alpitour continua a spingere sugli investimenti in comunicazione con lo spot Luoghi comuni cercasi, da una idea creativa di Tbwa Italia con la produzione Withstand e la regia di William9.
“La realizzazione di questa campagna ha impegnato oltre 70 persone, tra attori, troupe, staff e comparse, volate a Cuba per girare lo spot in uno scenario caraibico che incarna il sogno delle vacanze degli italiani - spiega il direttore generale tour operating, Pier Ezhaya -. Si tratta di un progetto che ha visto il coinvolgimento interno dei team di marketing, prodotto, concept & assistenza, gruppi e acquisti e in cui crediamo molto. Abbiamo investito rilevanti risorse per comunicare la qualità, la varietà e l’autenticità delle esperienze che da sempre caratterizzano le nostre proposte di viaggio rompendo, con ironia e creatività, le vecchie concezioni ormai superate”.
L’obiettivo è, ancora una volta, quello di mandare in vacanza i luoghi comuni sui villaggi e sul turismo organizzato e superare gli stereotipi verso questo modello di viaggio attraverso la narrazione di situazioni divertenti dal tono leggero e ironico. Il protagonista è, infatti, un autentico cercatore di luoghi comuni; un personaggio che interrompe i momenti idilliaci dei vacanzieri per mettere in discussione i falsi miti sui villaggi e chiedere dove si trovino i cliché tanto diffusi: dagli animatori ovunque allo stare sempre chiusi nel villaggio, dal mangiare solo pasta e pizza al giocare solo a bocce e freccette, e così molti altri. La risposta è sempre la stessa racchiusa nella linea di campagna: “Nei villaggi Alpitour trovi proprio tutto tranne i luoghi comuni”. Non resta, quindi, al pubblico che seguire il suggerimento del claim che riconferma il celebre “Ci vediamo là!”.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti finora con le precedenti campagne di comunicazione. Continuiamo a lavorare con grande impegno sul nostro principale obiettivo: accrescere la brand consideration di Alpitour, che già vanta una awareness molto alta - aggiunge Tommaso Bertini, chief corporate & tour operating marketing officer –. Lo spot, attraverso i nuovi soggetti e la coinvolgente narrazione, si rivolge a coloro che desiderano prenotare una vacanza in un villaggio, ma temono di trovarsi immersi nei soliti stereotipi: animazione invadente, pasti ripetitivi e poca libertà di scelta e di fare escursioni rimanendo per lo più all’interno del villaggio. Vogliamo dimostrare loro che la realtà è ben diversa, perché affidarsi ad Alpitour significa scegliere esperienza e qualità per un viaggio senza pensieri dove è possibile trovare tutto, eccetto (appunto) i luoghi comuni”.
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[post_content] => Imperatore Travel World racconta alla Bit la propria proposta tutta a trazione italiana fatta di 3 mila strutture contrattualizzate per soggiorni in hotel, resort, b&b, villaggi, residence, case vacanze, dimore storiche e realtà rappresentative dell’ospitalità del Sud Italia come i dammusi, le masserie e i resort nei trulli. Il to offre pacchetti che, oltre alla sistemazione alberghiera, comprendono i trasporti: voli charter, treni ad alta velocità, navi, aliscafi... I passeggeri movimentati ogni anno sono una media di 130 mila, con 70 mila prenotazioni e 300 mila room nights. Un successo reso possibile dalla collaborazione con quasi 5 mila agenzie italiane e dall’ottima web reputation legata alla community di Trustpilot, dove si trovano recensioni e feed-back dei clienti.
«La nostra mission per il 2025 è quella di accompagnare adv e clienti nella scelta delle destinazioni della nostra bella Italia», spiega il visionario Luigi Polito, general manager di Imperatore Travel World, nella convinzione che l’offerta turistica debba proporre ai clienti esperienze di viaggio indimenticabili e che il lavoro delle adv sia il cuore del successo di un to, «perché solo attraverso collaborazioni strategiche tra fornitore e agenzie dettaglianti è possibile affrontare tutte le sfide che ci riserva il turismo».
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[post_content] => Nonostnate tutte le proteste sugli affitti brevi in mezza Europa, l'azienda amerciana continua a macinare gli utili. I ricavi sono aumentati del 12% rispetto all'anno precedente, raggiungendo 2,48 miliardi di dollari, e gli ordinativi lordi hanno toccato i 17,60 miliardi, superando le previsioni degli analisti.
C'è ancora un altro aspetto che emerge: Brian Chesky, ceo di Airbnb, ha chiarito che non verranno lanciati marchi o applicazioni separate, ma si punterà su un'unica app, l'app Airbnb, per soddisfare tutte le esigenze di viaggio e vita, simile a quanto fa Amazon.
Prospettiva
Quindi Airbnb come Amazon. La prospettiva francamente ci piace poco. Se Airbnb punta a prendere un modello simile a Amazon vuol dire che ha propositi espansivi e che quindi vuole ulteriormente aumentare la sua sfera di influenza e di vendita.
Diffusione ancora più capillare, centralizzazione del lavoro ecc ecc. Mi semrba che sia una preospettiva che debba essere in qualche modo regolata dalla nostra legislazione.
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[post_content] => Ha riaperto Via dell’amore, il sentiero a picco sul mare incastonato nella roccia tra Riomaggiore e Manarola nel parco nazionale delle Cinque Terre, chiuso a seguito della frana provocata a fine ottobre dal maltempo.
«Abbiamo mantenuto l’impegno assunto per poter restituire a residenti e turisti questo sentiero unico e straordinario, simbolo delle Cinque Terre nel mondo - spiega l'assessore alla Protezione civile e Difesa del suolo della Regione Liguria Giacomo Raul Giampedrone – Oggi la Via dell’amore può contare su misure di protezione rafforzate rispetto al complesso intervento di messa in sicurezza concluso l’estate scorsa. Questo sentiero, scavato nella roccia a picco sul mare, rappresenta l'essenza della bellezza delle Cinque Terre ed è anche il simbolo della fragilità di un territorio che richiede costanti attenzione e manutenzione affinché tutti possiamo goderne».
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[post_content] => Nuovi piani di espansione sul lungo raggio per Aer Lingus, da Austin e Pittsburgh, fino al Brasile. Le due destinazioni statunitensi rafforzerebbero la connettività transatlantica dall'Irlanda, da tempo cifra distintiva del network long haul del vettore del gruppo Iag, che però allunga lo sguardo ben oltre il Nord America, con l'interesse a lanciare collegamenti diretti verso i principali hub globali, tra cui San Paolo, Delhi, Singapore, Hong Kong, Shanghai, Bangkok e Johannesburg.
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L'Autorità aeroportuale di Dublino (Daa) sta pianificando nuovi voli da Dublino ed è impegnata a stabilire un collegamento aereo diretto tra l'Irlanda e il Brasile. Va notato che l'aeroporto sta pianificando un'espansione, anche se l'attuale tetto massimo di passeggeri all'aeroporto di Dublino rappresenta una sfida.
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[post_content] => Cresce il portfolio alberghiero italiano di Ixpira, con un'attenzione particolare su Roma, che già nel 2024 ha generato il 33% del fatturato derivante dalle prenotazioni individuali, nonché alla Toscana, territori chiave per l’incoming turistico. Con il Giubileo già in corso, la società It punta infatti a massimizzare le opportunità, anche attraverso strategie commerciali mirate a destagionalizzare i flussi turistici.
"Il nostro approccio alla contrattazione è guidato da un'attenta valutazione della domanda e dalla segmentazione della clientela, al fine di individuare le strutture con il maggior potenziale di crescita e di massimizzare l'occupazione durante tutto l'anno", spiega la responsabile dell’area contrattualizzazioni, Daniela Fabiano.
A Roma, le nuove partnership includono l’hotel Palladium, scelta ideale sia per il segmento leisure sia business, e Casa Santa Sofia, un boutique hotel a 3 stelle nel cuore del rione Monti. Ixpira continua inoltre a collaborare con strutture consolidate come i Bettoja Hotels, i Bw Premier Royal Santina, Bw Premier Universo, Bw Premier President e Sure Hotel Collection Hotel Raffaello. L’offerta è poi completata da hotel di desigm come il Leon’s Place e il Pulitzer di Planetaria Hotels, nonché il River Palace.
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"Il nostro ampliamento su Roma e Toscana è il risultato di una precisa valutazione dei dati di mercato, che ha evidenziato il notevole potenziale di crescita in queste regioni - conclude il ceo Guy Luongo -. Siamo fiduciosi che, grazie al nostro approccio data-driven e alla nostra profonda conoscenza del settore, saremo in grado di generare risultati significativi per i nostri partner alberghieri".
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[post_content] => A volte ritornano: è il caso della bagarre fra Ita Airways ed Aeroitalia legata al marchio 'Alitalia' e alla potenziale confusione dei brand agli occhi dei consumatori: vicenda cominciata nell'ottobre 2023 e. apparentemente, terminata nel febbraio 2024 con la sentenza del tribunale di Roma, a favore del vettore guidato da Gaetano Intrieri.
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Il ceo di Ita, Joerg Eberhart - come riferito da Il Corriere.it - ha inviato una missiva al Tribunale di Roma a fine gennaio, spiegando che "previo confronto con i referenti di Deutsche Lufthansa (attuale socio industriale di Ita e titolare del 41% del capitale sociale), per quanto occorrer possa, con la presente dichiarazione confermo il pieno e incondizionato interesse della società a tutelare i marchi Alitalia".
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Al centro della controversia c'è quel marchio Alitalia - tornato proprio in questi giorni sotto i riflettori, con tutta l'intenzione del nuovo board di Ita a utilizzarlo presto - acquistato dalla compagnia nell’ottobre 2021 per 90 milioni di euro. Il logo di Aeroitalia, sarebbe "in contrasto con i diritti anteriori di Ita non soltanto per le evidenti somiglianze fonetiche e/o grafiche e/o concettuali, ma anche per l’utilizzo che di essi viene fatto sulle livree e sui timoni degli aerei, che richiamano in maniera evidente quegli degli aeromobili Alitalia".
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La Repubblica Ceca tira le somme di un 2024 che ha visto protagonista il mercato italiano con numeri record. «Per la prima volta i pernottamenti hanno raggiunto quota 1.166.115 a fronte di 435.446 arrivi – sottolinea Lubos Rosenberg, direttore di CzechTourism Italia -, dati che posizionano l’Italia quale sesto mercato globale. Praga continua ad attrarre l’85% dei numeri complessivi, ma sta crescendo anche l’interesse per altre aree del territorio, in particolare la Moravia Meridionale e la regione di Pilsen».
Boom di collegamenti aerei Italia-Cechia
Cifre indubbiamente supportate dai fitti «collegamenti aerei diretti, in costante aumento, che coprono l’intero territorio italiano - malgrado l'assenza di un vettore di bandiere - da Trieste a Catania e che quest’anno vedono il debutto di Aeroitalia sulla rotta stagionale da Roma Fiumicino a Brno con due frequenze alla settimana». A incentivare le scelte degli italiani «sono senza dubbio anche la prossimità della destinazione e l’ottimo rapporto qualità-prezzo per una meta fruibile tutto l’anno: basti pensare che dicembre è il secondo mese con il maggior numero di turisti italiani dopo agosto, grazie ai mercatini di Natale».
Confermati i capisaldi di una promozione che ruota su diversificazione dell’offerta e destagionalizzazione, i principali driver 2025 sono quelli legati ai siti Unesco – materiali e immateriali - ai prodotti di nicchia, alle esperienze autentiche a contatto con il territorio, sempre più richieste proprio dagli italiani, quei visitatori che sono maggiormente attenti agli aspetti culturali. In questo senso, l’obiettivo finale non è più quello del mero aumento in termini numerici degli arrivi, ma di catturare le attenzioni di un viaggiatore più consapevole».
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Rotta sull'Arabia Saudita per il Gruppo Fs, capofila del consorzio che si occuperà della realizzazione della prima metropolitana di Riyadh.
Sei linee che si snodano lungo 176 chilometri, 90 stazioni servite e una capienza di trasporto fino a 1,1 milioni di passeggeri al giorno. Impegnato nei lavori dal 2018, in partnership con Ansaldo Sts (Hitachi Rail STS) e Alstom nel Consorzio Flow, il Gruppo si è aggiudicato i servizi di operation & maintenance delle linee 3, 4, 5 e 6 della metro di Riyadh per un periodo di 12 anni.
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In Arabia Saudita si stanno sviluppando significativi piani di potenziamento infrastrutturale e dei servizi di trasporto pubblico, sia a livello locale che per lunghe percorrenze. In questo quadro, il Gruppo Fs è presente attraverso la società di ingegneria Italferr e Italcertifer, quest'ultima specializzata nella certificazione ferroviaria sia dell'infrastruttura che dei veicoli.
Nell'ottica di espandere le proprie attività nell'area Mena (Medio Oriente e Nord Africa), nel 2019 Fs Italiane ha costituito a Riyadh la società Ferrovie dello Stato Italiane Saudi Arabia for land transport, con l'obiettivo di supportare operativamente la Holding FS nella gestione del progetto della metropolitana di Riyadh.
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